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- phasianus colchicus : sottospecie -

Illustrazione: Phasianus c. colchicus a sinistra e Phasianus c. mongolicus a destra  

Colchicus 1 sito.jpg

Le sottospecie di Phasianus colchicus allo stato naturale ed in cattività:

                                                                                                                                                       

Articolo di: Thiemo Braasch - Tomas Pes - Stefan Michel - Heiner Jacken

* 1 - Società zoologica per la conservazione delle specie e delle popolazioni (ZGAP), Hans-Adolf-Str. 21, 24306 Plön, Germania

* 2 - Zoo and Botanical Garden Plzen, Repubblica Ceca

* 3 - Nature Protection Team, 77 Lenin Street, Khorog 736000, GBAO, Tagikistan

* 4 - Conservation Breeding Group of WPA, Maarstr. 61, 41238 Moenchengladbach, Germania

Correspondence author - heiner-jacken@gmx.de

Documento ricevuto il 10 maggio 2010, revisione proposta il 2 agosto 2011, accettata il 1 settembre 2011.

Riassunto:                                                                                                                                                                                                                                                                                                                             Il Phasianus colchicus, o fagiano comune, in molte aree dell'Europa centrale, è elencato come "meno preoccupante" da IUCN, e quindi difficilmente si  arriverebbe a pensare che possa essere una specie in via di estinzione. Tuttavia molte delle 31 sottospecie ( 30 di Pasianus colchicus + 1 di Phasianus versicolor ) distribuite dall'Asia orientale alle montagne del Caucaso e Balcani, sono minacciate a vari livelli. Le prime introduzioni di fagiani comuni nell'Europa centrale avvennero tra il 500 e l'800 d. C. con esemplari provenienti dal Cucaso ( Phasianus colchicus colchicus ), più tardi con Phasianus colchicus mongolicus ( Asia centrale ), e Phasianus colchicus torquatus ( Cina orientale ). In Bulgaria il P. c. colchicus si è estinto a causa delle ibridazioni con fagiani di altre sottospecie. Non esistono molte informazioni relative alle quattro sottospecie che che si trovano attorno al Mar Caspio, ma almeno tre di esse potrebbero essere minacciate. Allo stesso modo, i pochi dati riguardanti le cinque sottospecie distribuite nell'Asia centrale indicano che la maggior parte di esse è a rischio. Tuttavia, è probabile che le popolazioni di P. c. il turcestanicus siano vitali, così come P. c. zerafshanicus e P. c.  bianchii potrebbero addirittura ampliare le loro gamme. Il rilascio in natura di un gran numero di "fagiani da caccia" è una minaccia reale ed incombente in diverse aree. Poiché ci sono state introduzioni di sottospecie alloctone, la situazione del fagiano verde ( Phasianus versicolor ) in Giappone deve essere chiarita. Quindici sottospecie tra Phasianus colchicus e Phasianus versicolor sono allevate in Europa. Queste popolazioni provengono solo da pochi esemplari fondatori e la consanguineità è ormai un grave problema. Sedici sottospecie diverse di P. colchicus e P. versicolor sono mantenute negli USA.

Introduzione:

Il fagiano comune ( Phasianus colchicus ) è elencato nella Lista Rossa IUCN come Least Concern ( BirdLife International, 2008 ). Il nome scientifico Phasianus colchicus deriva probabilmente dal fiume Phasis ( oggi fiume Rioni in Georgia ) e dalla regione Colchis, antico nome di una zona, che si trova nell'attuale Georgia  ( Jelen, 2009 ).  Ad oggi sono state descritte 31 sottospecie, compreso il P. versicolor ( vedi Delacour, 1977) suddiviso as ua volta in tre sottospecie ( McGowan, 1994 ). Altre sottospecie del fagiano comune come P. c. bergii - P. c. europaeus e la sottospecie di kigis del Phasianus versicolor, sono considerate sinonimi e non ampiamente accettate. Sorprendentemente le informazioni relative a questa specie sono poche, fors'anche a causa della vastissima distribuzione e l'essersi costantemente mantenuta lontano dal genere umano  ( McGowan, 1994). Come primo passo alla ricerca di dati sulla specie, sono stati presi in esame varie fonti, formali ed informali, e qui riassunte. Lo scopo era quello di raccogliere informazioni aneddotiche e di altro tipo che altrimenti  potrebbero andare perse e consolidarle in un articolo. E' pertanto necessario esaminare attentamente ciascuna fonte prima di utilizzare le informazioni in essa contenute. Il fagiano comune in Europa proviene da diverse sottospecie e successivi incroci tra gli stessi ibridi ( Harrison, 1982 ). Le prime introduzioni risalgono al 500 d. C. ( Boev, 2000 ) e relative alla sottospecie nominale P. c. colchicus. Nel 18 ° secolo, fu la volta del P. c. mongolicus e P. c. torquatus ( Boev, 2000 ). La gamma originale della specie si estende dalla Siberia orientale all'Indocina, all'Afghanistan, al Caucaso e Balcani sud-orientali ( Hill & Robertson, 1988 ). Oltre all'Europa occidentale e centrale, la specie è stata introdotta nel Nord America, Hawaii, Nuova Zelanda e Australia ( Johnsgard, 1999 ). In alcune zone, in cui viene rilasciato, la sopravvivenza non è scontata, esempio in Francia, dove in inverno deve essere fornito loro il cibo necessario ( Jelen, 2009 ). Questo articolo non tratta di introduzioni, ma di sottospecie e popolazioni indigene ed il loro status in cattività. 

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                      Sottospecie allo stato naturale:                                                                                                                                                                                                                                                                                     Il Phasianus colchicus colchicus o fagiano del Caucaso ( meridionale ) è la sottospecie più occidentale del fagiano comune, nonché forma nominale, distribuita in tutti i Balcani, Bulgaria e Grecia ( Boev, 1997 ). Nel sud-est, questa sottospecie era piuttosto comune tra il fiume Maritsa e la costa del Mar Nero fino alla fine del XIX secolo ( Boev, 1997). Dagli anni '50 del secolo scorso, l'unica area che ospita una popolazione indigena è la Riserva Dolna Topchiya in Bulgaria ( Boev, 1997 ). La purezza genetica  è andata persa negli anni '70 a causa delle ibridazioni con i fagiani d'allevamento ( Boev, 1997 ). L'habitat di questa sottospecie consiste i foreste decidue aperte ( Boev, 1997 ). Numerosi gli allevamenti di fagiani sono stati realizzati in tutta la Bulgaria così che negli anni 50 gli esemplari rilasciati a scopo venatorio, ormai ampiamente diffusi su tutto il territorio, hanno spodestato le popolazioni indigene (Boev, 1997). Questi ibridi sono generalmente più grossi e pesanti della forma nominale selvaggia caucasica ( Boev, 1997 ). Contrariamente alle informazioni precedenti, i sotto-fossili risalenti al 6000 a. C. indicano la presenza di fagiani indigeni nei Balcani sud-orientali, quindi che non derivavano da successive  introduzioni prodotte da antiche attività greche, romane o medievali ( Boev, 1997 ). L'unica  popolazione di P. c. colchicus, geneticamente pura sopravvive nelle aree del  Delta del Nestos nel nord della Grecia ( Sokos et al., 2007 ). In passato la specie era molto diffusa in Turchia ( Turan, 1987, citata in Ogurlu, 1993 ) all'interno di foreste arbustive ad altezze comprese tra  0 e 400 m.  A causa della forte pressione venatoria, perdita di habitat adeguato e uso di pesticidi, le popolazioni sono drasticamente diminuite ( Tarhan, 1987, citato in Ogurlu, 1993). Dagli anni '90, la caccia è stata vietata in Turchia ( Ogurlu, 1993 ). Sei stazioni d’allevamento furono istituite dopo il 1969, ma secondo Hus ( 1974, citato in Ogurlu, 1993 ) gli esemplari allevati altro non erano che ibridi importati con P .c. mongolicus, ed introdotti in 13 aree dell'ex range originale della specie e, successivamente ne venne registrata la riproduzione ( Ogurlu, 1993 ). Sulle montagne del Caucaso, oltre al già citato P. c. colchicus, nei pressi del Mar Caspio, si trovano  altre 3 sottospecie: P. c. septentrionalis ( fagiano del Nord Caucaso ), P. c. talischensis ( fagiano di Talish ) e P. c. persicus ( fagiano persiano ). Quest'ultima sottospecie era ampiamente distribuita, e piuttosto comune, in tutta la Transcaucasia ( Jelen, 2009 ). Le popolazioni secondo quanto riferito, sono diminuite ( Carroll, 2007 ). Sempre  in base a questa fonte, i motivi principali del declino sono la caccia e la deforestazione convertendo i boschi in pascoli adatti al bestiame domestico. A quanto già citato va aggiunto il massiccio rilascio di esemplari ibridi, prodotti dall'incrocio tra le diverse sottospecie, nelle gamme originali del P. c. persicus. I P. c. colchicus erano molto comuni intorno a Baku, capitale dell'Azerbaigian, fino a pochi anni fa ( Jelen, 2009 ). Popolazioni residue sopravvivono in alcune valli del Daghestan ( Federazione Russa ), e nella parte sud-orientale della sua gamma, vicino al confine iraniano, lungo le rive del fiume Aras, dove sono ancora comuni ( Jelen, 2009 ). La distribuzione del fagiano del P. c. septentrionalis è molto frammentata, con popolazioni residue sopravvissute in Crimea, dove non vengono cacciate, sebbene non esplicitamente protette dalla legge ( Jelen, 2009 ). La popolazione ex-situ di questa sottospecie è estinta ( vedi tabella 1 ). Ad oggi non ci sono informazioni affidabili relative al P. c. talischensis e P. c. persicus, tuttavia si ritiene che il primo possa essere piuttosto raro, nel 1996 venne riferito che la popolazione totale comprendeva da 900 a 1000 esemplari ( Jelen, 2009 ), mentre Il P. c. persicus era precedentemente distribuito in Iran nei bacini fluviali di Sumbar, Chandur e Atrek, nella valle di Hodjakalin e  sulle montagne di Kopetdag ( Jelen, 2009 ). In Turkmenistan, questa sottospecie si trovava nella Riserva di Sunt Hasardag e venne allestito un centro d'allevamento a Kara Kala ( Jelen, 2009 ). La caccia è ora totalmente vietata dal decreto dell'ex presidente del Turkmenistan, sebbene un'esenzione fosse data in favore degli  emiri di Dubai ( Jelen, 2009 ).  

Asia centrale: ( stranamente dalle sottospcie elencate nell'Asia Centrale manca il P. c. principalis )

Secondo il Libro Rosso del Tagikistan, P. c. turcestanicus ( fagiano del Syr Daria ) è quasi estinto ( Abdusalyamov, 1988 ). Negli anni '70 venne importata la sottospecie di fagiano comune e rilasciata nella gamma originale del P. c. turcestanicus, con conseguente ibridazione tra le due sottospecie. Esemplari, che per fenotipo potrebbero essere identificati come introdotti o ibridi non sono più osservati all'interno della popolazione autoctona, ma comunque in minoranza rispetto ai soggetti indigeni ( Rustam Muratov, pers. comm., 2009 ). Questa affermazione contraddice le informazioni contenute nel Libro rosso del Tagikistan ( vedi sopra ). Si ritiene che le popolazioni di questa sottospecie si trovano in Uzbekistan, siano pure e di dimensioni ragionevoli. Secondo quanto riferito, le  introduzioni locali di  P. c. mongolicus, se pur in modeste quantità, provenienti da Kazakistan, non ha portato a significative ibridazioni ( Sergey Zagrebin, comm. pers., 2009 ). Stefan Michel nel 2007 ha potuto osservare un gran numero di P. c. turcestanicus lungo le rive del fiume Syr Daria in Kazakistan. Non sono note introduzioni di sottospecie non native in quest'area ( Sergey Zagrebin, comm. Comm., 2009 ). Il P. c. zerafschanicus ( fagiano Zeravshan ), che vive nella Valle dello Zeravshan, piccola area del Tagikistan nei pressi del confine con l'Uzbekistan ( Abdusalyamov, 1988 ). Ben protetto nello Zeravshan Zapovednik  ( Uzbekistan ), sta ampliando la sua gamma.  Si trova anche nella Regione di Bukhara ( sud centro Uzbekistan ), dove potrebbe entrare in contatto con il P. c. zarudyni ( fagiano di Zarudny )  a seguito della costruzione di ampi canali di irrigazione e drenaggio che li collegano, ma finora non sono state condotte indagini su potenziali ibridazioni  tra le due sottospecie ( Sergey Zagrebin, comm. Comm., 2009 ). Il P. c. bianchii ( fagiano di Bianchi ), elencato nel Libro Rosso del Tagikistan, con una popolazione stimato tra 400 e 500  esemplari ( Abdusalyamov, 1988c ).  Questa sottospecie predilige foreste alluvionali di pianura a ridosso dell'Amu Daria e nelle zone inferiori del bacino del fiume Pyanj ed i suoi affluenti Kofarnihon, Vakhsh, Kizilsu ed anche nella valle di Hissar ad ovest di Duschanbe. Questa sottospecie è relativamente comune nei suoi habitat principali, ed in particolare nell'area protetta "Tigrovaya Balka". Negli ultimi tempi sta lentamente riprendendosi la gamma originale nella valle di Hissar. Gli habitat principali sono costituiti da pianure alluvionali con foreste e boschi a galleria, ma anche aree aperte caratterizzate da cespugli e arbusti, canali di irrigazione e drenaggio con canneti. L'uso ridotto di prodotti agrochimici e la diversificazione delle colture, sembrano avere un impatto positivo, mentre il bracconaggio continua a costituire una seria minaccia ( Saidov e Rakhimov, 2011 ). Il P. c. chrysomelas ( fagiano di Khivan ), ed in relazione a quanto riferito, sopravvive con popolazioni pure, nella regione del Mare d'Aral ( Sergey Zagrebin, comm. comm., 2009 ). Il Comitato per la protezione ambientale del Tagikistan nel 2009 ha avviato l'allevamento in cattività di fagiani comuni, ed a tale scopo, dalla Russia sono state importate 1000 uova. Gli esemplari allevati nelle voliere, vengono rilasciati a scopo venatorio all'esterno delle aree originali dei fagiani indigeni ( Rustam Muratov, comm. Pers., 2011 ). La rivalutazione dello status relativo a tutte le sottospecie presenti nel Tagikistan è recentemente iniziata con il sostegno della Zoological Society per la Conservazione di specie e popolazioni ( ZGAP: Roland Wirth, comm. Pers., 2009; Saidov & Rahimov, 2011 )   

Cina:

Si presume che il  Phasianus colchicus possa essersi evoluto in Cina ( Wang e Yang, 1993 ), dov'era anche la specie di Galliforme selvatico più comune, e distribuito in gran numero in diverse zone ( Zhou, 1990 ),  e assente solo dall'altopiano di Qiangtang ( Tibet ) e Provincia di Hainan ( Tang, 1990; Wang et al., 2004 ). Attualmente in  Cina sono elencate diciannove sottospecie ( Qu et al., 2009 ) che, all'interno delle loro gamme, occupano habitat molto diversi, tra i quali prati, seminativi, canneti, foreste, boschi, aree arbustive e persino  territori desertici, ad un altitudine compresa da 0 a 3000 m ( Cheng, 1978, citata in Ying et al., 2009 ).  La distinzione tassonomica delle 19 sottospecie si basa su criteri morfologici quali lunghezza del corpo, colorazione, esistenza o meno del colletto bianco e sopracciglia bianche ( Johnsgard, 1999; Liu & Sun, 1992 ) che fu proposta per la prima volta da Delacour ( 1951 ). Una recente indagine sul DNA mitocondriale delle sottospecie non ha supportato la loro distinzione morfologica, ad eccezione di due sottospecie, il Phasianus c. suehschanenis  ( fagiano di Sungpan ) e Phasianus c. shawi ( fagiano dello Yarkand ).  Tuttavia sono necessarie ulteriori ricerche per verificare il carattere genetico distintivo  di ciascuna sottospecie ( Qu et al., 2009). Liu et al. (2010 ) dovuto con tutta probabilità al rapido innalzamento dei paleo-laghi del Loess Plateau che causò drammatici cambiamenti, mutando condizioni climatiche da relativamente umide a più aride. Questi eventi, in combinazione con i già citati cambiamenti climatici, cioè da caldo-umido a freddo-secco, può aver influenzato la differenziazione tra la sottospecie che si trovano in quei territori ed aree adiacenti.  In Cina nord-orientale sono stati realizzati allevamenti di diverse dimensioni che producono migliaia di fagiani comuni per soddisfare la crescente domanda venatoria ( Zhou, 1990 ), e questo può portare all'introduzione di ibridi tra diverse sottospecie o all'immissione di sottospecie in regioni in cui vivono popolazioni indigene. Il  P. c. formosanus ( fagiano di Taiwan ) sembra difficile da trovare ( Tomaš Peš, osservazione personale ). Si considera che gli esemplari di P. c. formosanus allevati in Europa, formino due "tipi distinti", uno chiaro, nei Paesi Bassi e l'altro scuro in Germania, ma probabilmente sono ibridi, essendo entrambi nettamente diversi dalla forma selvatica. L'illustrazione in Wolters ( 1987 ) ricorda la forma chiara allevata, piuttosto che un individuo selvaggio. Si ritiene che questa sottospecie sia seriamente minacciata dalle recenti introduzioni sull'isola di Taiwan del P. c. karpowi. Tutti gli uccelli maschi in cattività a Taiwan erano ibridi ( Tomaš Peš, osservazione personale ).

Vietnam:                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                   Il Vietnam del Nord ospita due sottospecie: P. c. takasukasae ( fagiano tonkinese ) e P. c. Rothschildi ( fagiano di Rothschild ) (Nguyen Cu & Eames, 1993). Entrambe hanno distribuzioni molto limitate, con poche registrazioni recenti nel nord di Tonkino e ad est delle montagne Hoang Lien ( Brickle et al., 2008 ). Sembra esserci una popolazione piuttosto numerosa ( confermata ) che non si trova in area protetta, quindi soggetta a pressione venatoria ( Brickle et al., 2008 ).

Giappone:

Il Phasianus c. karpowi ( fagiano coreano ) è stato introdotto a Honshu, Shikoku e Kyushu, le tre isole principali del Giappone,  verso il 1920, e successive ibridazioni con la sottospecie nativa di fagiano verde, il Phasianus v. robustipes ( fagiano verde settentrionale ) ( Kiyosu, 1978; Kuroda e Komiya, 1987, Eguchi e Amano, 2004; Leva, 1987). In seguito le introduzioni furono interrotte, poiché si temeva che l'ibridazione potesse diffondersi su tutte le isole ( Eguchi & Amano, 2004 ).  Nel 1930 è iniziata l'introduzione a Hokkaido del P. c. karpowi, dato che sull'isola non sono presenti popolazioni autoctone di fagiani verdi o comuni ( Eguchi & Amano, 2004 ). Queste introduzioni suggeriscono che le popolazioni che si trovano in Giappone, richiedono ulteriori indagini ( Fuller & Garson, 2000 ).

Europa:

Attualmente sono mantenute 13 sottospecie di P. colchicus più due di P. versicolor:

P. c. colchicus – P. c. septentrionalis – P. c. persicus – P.c. zarudnyi – P. c. zerafschanicus - P. c. mongolicus - P. c. bianchi – P. c. crysomelas – P. c. formosanus – P. c. Pallasi – P. c. karpowi – P. c. torquatus – P. c. strauchi – P. v. versicolor – P. v robustipes.

Nel giardino zoologico e botanico di  Plzen  ( Repubblica Ceca ) sono ospitate 12 sottospecie di P. colchicus più 1 di P. versicolor:   P. c. persicus - P. c.  zerafschanicus - P. c. karpowi - P. c. chrysomelas - P. c. torquatus - P. c. bianchii - P. c. pallasi - P. c. formosanus - P. c. zarudnyi - P. c. strauchi - P. c. colchicus - P. c. mongolicus - P. versicolor robustipes, alcuni rappresentati da un singolo individuo. Questi esemplari, che provengono da piccole importazioni nell'ex Repubblica Democratica Tedesca, risultano ormai eccessivamente consanguinei e prossimi all'estinzione in cattività. Nel complesso, la situazione riguardante le diverse sottospecie  in Europa è precario e di conseguenza, la World Pheasant Association Germany ( WPA-Germany ) ha creato un “Common Pheasant Focus Group ”nel 2006. L'obiettivo è mantenere geneticamente pure le popolazioni in cattività attualmente presenti in Europa e aumentare l'interesse in relazione alla loro gestione controllata. Gli esemplari ospitati nello zoo di Plzen e quelli tenuti nelle collezioni dell'Europa occidentale ( principalmente in Germania, Svizzera, Francia, Austria e alcune strutture nel Benelux ), secondo quanto riferito, provengono dalla stessa fonte: l'allevamento di Christian Möller a Erfurt che, prima dell'unificazione della Germania, importò, allevò ed alleva 14 diverse sottospecie. Complessivamente 15 diverse sottospecie sono mantenute in Europa. Attualmente la consanguineità viene evidenziata da bassa fertilità e  scarsa qualità della prole: bassa fertilità, basso tasso di sopravvivenza e deformità del  becco, con la mandibola superiore che risulta molto più corta di quella inferiore, mentre in alcuni  casi estremi, mancano gli occhi. Ad esempio, entrambe le malformazioni sono state riscontrate in alcune coppie di P. c. binchii e P. c. zarudnyi nello zoo di Pilsen. Tuttavia, il cambio regolare di soggetti adulti fornisce progenie di successo. A Plzen è stato anche osservato che molti adulti non sono più in grado di essere utilizzati come riproduttori a causa delle lesioni, in quanto possiedono ancora un indole molto selvaggia ( ad es. fagiani di zarudnyi e  mongolicus ). Nonostante le perdite ( soprattutto maschi ) lo zoo di Plzen ne sta comunque allevando un buon numero. 

 

Stati Uniti d'America:

Ci sono cinque principali allevatori di Phasianus colchicus negli Stati Uniti ( James Pfarr, commento personale ), che mantengono 16 diverse sottospecie: P. c. torquatus - P. c. formosanus - P. c. pallasi - P. c. hagenbecki - P. c. strauchi -  P. c. takatsukasae - P. c. karpowi - P. c. colchicus - P. c. talischensis - P. c. bianchii - P. c. zarudnyi - P. c. zerafschanicus, P. c. turcestanicus - P. c. decollatus - Phasianus v. versicolor e P. v. robustipes. Le date relative alle importazioni di importazione, sono note solo per alcune delle sottospecie elencate  ( James Pfarr, commento personale; Tabella 2 ).

Sottospecie mantenuta negli Stati Uniti (secondo James Pfarr, comm. Comm.). "FGD" sta per Fish and Game Department. Sottospecie Importatore Data di importazione:

P. c. talischensis...................Allevatore privato.............................................................................10 anni 

P. c. colchicus........................Allevatore privato.............................................................................10 anni 

P. c. zarudnyi.........................Allevatore privato.............................................................................10 anni 

P. c. mongolicus................,...Allevatore privato.............................................................................10 anni 

P. v. versicolor.......................Allevatore privato tramite Hogle Zoo, Salt Lake City, Utah.........10 anni 

P. c. zerafschanicus..............Allevatore privato via Zoo San Diego, California...........................1987 

P. c. strauchi Michigan.........FGD.....................................................................................................1987

P. c. bianchii Oregon.............FGD.....................................................................................................1980

P. c. colchicus Idaho.............FGD.....................................................................................................1980

P. c. pallasi............................MacFarlane Pheasant Farm, Janesville, Wisconsin..... in ritardo 1950 fino a 1960

Una popolazione di P. c. bianchi è distribuita nel sud del New Mexico ( introdotta dal dipartimento di fauna selvatica ) che pare essersi adattata bene a condizioni molto secche ( James Pfarr, commento  personale ).

 

Implicazioni sulla conservazione:

Il futuro delle diverse sottospecie di P. colchicus e P. versicolor in natura sembra essere molto problematico, e dopo aver raccolto e considerato tutte le informazioni sulle  sottospecie sopra citate, siano esse in natura oppure in cattività in Europa e negli Stati Uniti, gli autori concludono che è necessario avviare diverse misure:

1 - Una accurata indagine nelle remote regioni dei Balcani e Turchia con habitat idonei alla ricerca di popolazioni indigene del P. c. colchicus.   

2 - Conferma della popolazione nel delta del Nestos  ( Grecia settentrionale ) e valutazione della sua popolazione.

3 - Valutazione dello stato riguardante le popolazioni del P. c. talischensis

4 - Continuazione delle indagini sulla sottospecie dell'Asia centrale avviate da uno degli autori (SM).

5 - Ulteriore indagine sullo status dei P. versicolor in Giappone.

6 - Chiarimento sulle  gamme  del P. c. torquatus , e stato delle popolazioni.

7 - Potenziamento delle sottospecie pure mantenute in Europa e Stati Uniti e ulteriori indagini  intese a ricercare altre strutture in cui vengono ospitate sottospecie pure.

8 - Scambio di informazioni ed esemplari tra le diverse strutture d'allevamento al fine di evitare la consanguineità.

Ringraziamenti:

Gli autori ringraziano Christian Möller, James Pfarr, Erwin Burkhart ( Coordinatore del Common Focus Fagiano del WPA-Germania ),

Roland Wirth e Manfred Prasch per informazioni sulle popolazioni di fagiani comuni in cattività. Ringraziamo anche Rustam Muratov ( direttore dell'Istituto di silvicoltura ) e Nurali Rakhimov, entrambi di Duschanbe, Tagikistan e Sergey Zagrebin ( Tashkent, Uzbekistan ) per le informazioni sulla gamma, popolazioni in situ e introduzioni in Asia centrale. Infine, grazie a Michael Braun e Philip McGowan per l'aiuto con la letteratura e revisori anonime per commenti relativi ad una versione precedente del manoscritto.

Elenco dei Phasianus colchicus puri allevati in Europa nel 2009                                             Phasianus c. colchicus -  illustrazione da:   www.public-library.uk 

Cattura - Copia.PNG
Phasianus colchicus +Charles Whymper.jpg

Nota:  per la maggior parte di noi appassionati un buon numero di sottospecie appartenenti ai Phasianus colchicus ( e non solo ) sono, da sempre, state una sorta di mistero, non esistendo, perlomeno per quanto mi è dato sapere, una esauriente documentazione fotografica ( attuale ) con immagini scattate sia in ambiente naturale, quanto in allevamento, che le rendessero identificabili con una certa facilità.  

Non è stato facile, ma dopo circa due anni di ricerca, studio e parametrazioni, sono stato in grado di raggruppare in sequenza fotografica tutte le sottospecie di Phasianus colchicus. Ciò premesso, tengo particolarmente a precisare che tutto questo lavoro non sarebbe stato possibile, in un periodo relativamente breve, senza l'aiuto di Njal Bergè nel recuperare alcune delle foto allegate a questa pagina. 

Considerazioni:  soprattutto per i profani o meno esperti, ma spesso anche per i più "navigati", la classificazione delle sottospecie può prospettarsi piuttosto ostica, e se per i maschi nella maggior parte dei casi il compito potrebbe sembrare relativamente semplice, il riconoscimento delle femmine, le cui diversificazioni più significative solitamente riguardano solo sfumature di colore più o meno marcate del piumaggio, ed in alcuni casi, il colore delle iridi, diviene alquanto difficoltosa, se non spesso illusoria.  Inoltre anche allo stato naturale i rappresentanti di una sottospecie possono cromaticamente differenziarsi tra loro, a volte pure in modo significativo, per effetto di pressioni antropiche, variazioni genetiche, isolamento geografico, modificazioni dell'habitat, brevi migrazioni o sovrapposizione dei territori che involontariamente favoriscono gli incroci  con esemplari appartenenti ad altra sottospecie, e la creazione di ibridi naturali che potendo riassumere le caratteristiche di entrambe le  forme coinvolte, ne rendono difficoltosa l'identificazione, e altro ancora.  

Attualmente in Cina l’allevamento del Phasianus colchicus è finalizzato soprattutto alla produzione di carne e uova non potendo essere rilasciarli in natura. Tuttavia, come accade in altre parti del mondo spesso, dovuto alle più svariate cause, riescono a fuggire e, se sopravvivono, interagire con le sottospecie indigene andando a minare il loro patrimonio genetico in maniera irreversibile. In realtà, perlomeno in teoria, la caccia sarebbe permessa per gli esemplari ibridi allevati che però, essendo di fatto irriconoscibili nel corso di una battuta dai loro conspecifici indigeni, rende l’esercizio venatorio pressoché impraticabile.  

Originariamente il governo cinese importò dalla MacFarlane ( USA ) esemplari che, per quanto fenotipicamente somigliassero, pur essendo più grossi e pesanti, alle forme originali erano già ibridi di P. torquatus e P. mongolicus oltre alla selezionata Jumbo o extra large, ed alle mutazioni melanica, bianca e platino per incrociarli con con le forme autoctone allo scopo da aumentarne taglia e produttività semplificandone nel contempo la gestione, mai facile con esemplari selvatici.

L’istituto di ricerca sui prodotti speciali dell’Accademia cinese delle scienze agrarie identificò nel P. c. karpowi la sottospecie indigena da incrociare con gli esemplari americani di “torquatus”, in quanto dotata di forte capacità di sopravvivenza ed adattamento all’ambiente dopo l’allevamento in cattività. I nuovi ibridi vennero denominati "zuojia". Da rilevare che dopo il primo "esperimento" ne seguirono altri praticati soprattutto da privati o strutture semigovernative che hanno dato origine a diverse forme chiamate, il più delle volte, con i nomi dei luoghi in cui sono state allevate.

Purtroppo, il problema non si evince solo in Cina. Nel Kazakistan, ad esempio, il disinteresse da parte delle autorità e la conseguente mancanza di aiuti governativi agli allevatori delle forme selvatiche di P. c. mongolicus e P. c. turcestanicus che, in quanto tali, risultano scarsamente produttive ed alquanto ostiche nella gestione in generale, sta portando gli stessi a rivolgere le loro attenzioni verso i classici ibridi di allevamento, sia come tali, quanto da incrociare con le sottospecie selvatiche. Tutto in una sorta di limbo legale, cioè gli allevatori sanno che sono contro la legge, il governo ne è pienamente cosciente ma, in una sorta di tacito quieto vivere, non interviene. Questo a scapito delle popolazioni selvatiche, perlomeno quelle rimanenti, che in questo modo verranno molto presto soppiantate dai loro cuginastri ibridi. 

In avicoltura invece, oltre a quanto appena espresso, va sottolineato il fatto che ogni allevatore opera perseguendo dei propri modelli e quindi nel selezionare i riproduttori può, più o meno involontariamente, innescare processi selettivi, anche importanti, indirizzati ad ottenere soggetti che pur rispecchiando in linea di massima quelle che sono le caratteristiche della sottospecie alla quale appartengono, possono apparire cromaticamente e strutturalmente piuttosto diversi.

Nota:  Chi intende allevare in purezza deve porre particolare attenzione nella scelta delle femmine, in quanto essendo molto simili tra loro rendono estremamente difficoltoso il riconoscimento, soprattutto ai meno esperti, e tutto ciò è ancor più ostacolato sia dalle descrizioni quanto dalla mancanza di immagini adeguate che solitamente tendono a immortalare i maschi piuttosto che le meno appariscenti femmine, ma che nello specifico assumono un ruolo determinante. 

PER ULTERIORI INFORMAZIONI RIGUARDANTI LA SPECIE VEDERE ALLA PAGINA :  PHASIANUS COLCHICUS

Alcuni soggetti a causa delle condizioni ambientali, età, stato del piumaggio, luce, filtri, ritocchi, bravura del fotografo ecc, ecc, al momento dello scatto fotografico, o nel corso dell'elaborazione delle immagini, possono apparire come non conformi allo standard della specie/sottospecie alla quale appartengono oppure sembrare più chiari o scuri rispetto a quello che dovrebbero essere o di altre immagini dello stesso esemplare.

GRUPPO CON 13 SOTTOSPECIE dal groppone violaceo-ramato o verde oliva :

Questo gruppo è caratterizzato da groppone violaceo e colorazione della livrea che appare complessivamente piuttosto scura ed uniforme. Il collare, a seconda della sottospecie, può essere di norma assente come presente e ben evidente. in alcune forme è completo, per quanto molto sottile ed ampiamente aperto frontalmente, mentre in altre risulta appena accennato se non solo sotto forma di alcune piume bianche sulla parte posteriore del collo oppure ai lati dello stesso.

Solitamente i rappresentanti di questo gruppo vengono indistintamente denominati < colchicus >.

Collare completamente assente:                                        * Phasianus colchicus colchicus

* Phasianus colchicus septentrionalis

* Phasianus colchicus talischensis

* Phasianus colchicus persicus

Collare assente, sottile e aperto, o solo accennato: 

* Phasianus colchicus bianchii

* Phasianus colchicus chrysomelas

* Phasianus colchicus principalis

* Phasianus colchicus zarudnyi

* Phasianus colchicus zerafschanicus

* Phasianus colchicus shawii

Assenza di collare e groppone vede oliva:

* Phasianus colchicus tarimensis

Collare evidente aperto frontalmente

* Phasianus colchicus mongolicus

* Phasianus colchicus turcestanicus

Phasianus c. principalis   -   www.k2.j.p68.jafar.panahpuor  

Principalis  -  Mustafa Abuyareh.jpg

1° Gruppo costituito da 4 sottospecie < colchichicus > ( assenza di collare e groppone violaceo-ramato )

Com'anche verrà proposto per altre sottospecie, prima di arrivare alla scheda descrittiva, trovo sia interessante leggere alcuni cenni storici riguardanti questo gruppo che, seppur sintetizzati, relativamente ad analisi, supposizioni, riflessioni e commenti risultano più che condivisibili. La letteratura storica è stracolma di errori, spesso anche gravi, e gli autori moderni, facendone una sorta di copia/incolla, senza neppure cercare di verificarne o perlomeno capire, ciò che andranno a pubblicare, non fanno altro che aggravare la situazione.   

Da: http://tambov-zoo.ru/identifier/class/Aves/Galliformes/Phasianidae/Phasianus/2  

​Nonostante quanto di seguito menzionato, relativamente a questo gruppo, sia il sunto di ciò che venne pubblicato su libri e/o riviste specializzate di fine 1800 ed inizio 1900 dagli stessi autori/descrittori delle varie forme che sono comprese nel genere Phasianus, potrebbe, soprattutto ai meno esperti, sembrare molto strano. Per meglio comprendere, serve innanzitutto considerare alcuni fattori come periodo, nomi attribuiti, numero sino ad allora di specie e sottospecie classificate, conoscenza delle stesse, gamme ecc. Quindi, per chi intende addentrarsi nel fantastico ed intrigante mondo della ricerca, seppur come semplici appassionati, sono un ottimo spunto per comprendere caratteristiche e differenze tra esemplari appartenenti alle forme selvatiche che, in base all'attuale classificazione, a volte risultano inspiegabili suggerendo conclusioni affrettate, spesso relegandoli al ruolo di ibridi. Probabilmente il più delle volte è così, però ciò non toglie che potrebbero appartenere a forme intermedie dimenticate che andrebbero rivalutate. 

Dei veri fagiani, il Phasianus c. mongolicus è la forma più grande ( riflessione personale: a questo proposito esiste una certa difformità di giudizio o interpretazione, con alcuni che sostengono sia il conspecifico Phasianus c. turcestanicus ad essere il più grosso. Probabilmente l’incongruenza, se esiste, deriva dal fatto di aver valutato pelli non correttamente preparate, con imbottitura minore o maggiore che, a seconda dei casi, fa una forma più o meno grande rispetto all’altra. Comportamento superficiale, da parte degli autori, comunque non adeguato al ruolo che ricoprono. ) con l’ala del maschio di circa 25–26,70 cm mentre, la forma più piccola, sino ad oggi conosciuta, è il Phasianus colchicus elegans con un'ala, nel maschio, di 21–23 cm e coda da 29 a 40 cm. Nei maschi dei congenere di altre sottospecie l'ala misura circa 21–26 cm e la coda da 27 a 56  cm ( ovviamente ogni singola specie ha limiti di fluttuazione minori, per l'ala solitamente entro 1,5–2 cm o maggiori, anche, di parecchi cm ). Peso circa 0,850–1,400 kg. Le femmine presentano minori dimensioni: ala da 19 a 22 cm, coda da 20  a 31 cm, peso 0,650–1.000 kg.

A causa delle lievi differenze che contraddistinguono le femmine, ed in particolare quelle di alcune sottospecie, il riconoscimento, se non attraverso l’esame diretto di esemplari vivi o pelli risulta, soprattutto fotograficamente, estremamente difficoltoso, se non, il più delle volte, illusori. Comunque, prendendo come esempio una tipica femmina di Phasianus c. colchicus, si nota che presenta un piumaggio più luminoso e “rossastro” rispetto alla conspecifica Phasianus c. torquatus, Phasianus c. mongolicus e Phasianus c. turcestanicus. Più scuro anche della femmina di Phasianus c. talischensis ma più chiaro di quelle dei Phasianus c. septentrionalis, Phasianus colchicus persicus, Phasianus c. shawi, Phasianus c. tarimensis, e Phasianus c. principalis.

Phasianus colchicus  < Fagiano caucasico >

E’ generalmente distribuito nel Caucaso, occupando i territori che si estendono dalla costa settentrionale del Mar Caspio e aree del vicino Kazakistan, a quella meridionale del Mar Nero. 

 

In passato il fagiano caucasico era suddiviso in tre sottospecie:

 

Descrizione generale: Nel maschio la testa ed il collo si presentano in un brillante verde scuro metallizzato-lucido, che sfuma in verde bronzo sulla sommità della testa, blu-viola sui lati e sulla zona antistante del collo; nuca e parte anteriore del dorso di colore arancio dorato con margini neri e una striscia di piume a forma di fusto apicale; parte posteriore del dorso con le copritrici lombari, spalle e coda rosso rame con sfumatura viola; scapolari con aspetto variopinto e squamoso, in quanto, oltre al bordo rosso rame sono visibili anche i loro centri marroni bordati da una striscia ocra chiara e nero-bruno; sulla parte bassa della schiena e groppa sono presenti bruni indistinti con segni di lucentezza; coda bruno-olivastro con bordi delle penne rosso rame; copritrici caudali superiori rosso-rame in parte non scomposte e pelose; al centro strisce nere trasversali dello sterzo, molto stretto alla base e allargandosi verso l'estremità della piuma; gozzo  e petto rosso rame con piume bordate di nero; fianchi arancio-oro con bordi apicali neri delle piume; copritrici sotto caudali castane con macchie nere lucide; ventre opaco, semi-marginato anteriormente con una striscia di apici lucidi di penne pettorali adiacenti.

La femmina presenta un piumaggio generalmente bruno-sabbia; testa, collo, mantello e lati del petto con il centro delle piume nero-bruno caratterizzato da sfumatura rossastra e leggerissima iridescenza violacea; groppa e copritrici caudali superiori con marcature marroni e striature cuoio; gola rossastro pallido; petto e ventre marrone rossiccio chiaro senza marcature o solo macchie marroni indistinte; coda bruno-rossastra con bordi sabbia-olivastri e striature trasversali, irregolari, nero-bruno e cuoio.

 

Phasianus colchicus colchicus < Fagiano del Caucaso meridionale >                                                                                                                                                                                                              E’ distribuito nei bacini del Rion e del Chorokha nonché lungo le coste orientali e sudorientali del Mar Nero. Tuttavia non si trova a nord di Sukhum-Kale mentre a nord della valle del fiume Kadora, è ormai estinto, perlomeno nella forma geneticamente pura.

 

Phasianus colchicus septentrionalis <  Fagiano del Caucaso settentrionale > 

Abita i bacini di Kuban, Kuma e Terek e le parti adiacenti della costa del Caspio quasi fino alla penisola di Apshero a sud e alla parte meridionale del delta del Volga a nord. Nel delta degli Urali fu ritrovato, ma sterminato.

 

Phasianus colchicus lorenzi  < Fagiano georgiano > ( forma non riconosciuta ma che probabilmente andrebbe ri-studiata )

Distribuito nelle parti centrale e orientale della Transcaucasia: il bacino del Kura e il corso inferiore dell'Arak con affluenti ( Alazan e altri )  fino a  850–880 m sul livello del mare e sulla costa del Caspio nell'area di la baia di Kizyl-Agach.

Fagiani dell'Iran: da notare che in questa disamina non vengono considerati come "colchicus"

Phasianus talischensis < Fagiano del Talysh > 

Abita le aree sud-occidentali delle pianure che circondano il Caspio da sud: Talysh, Gilyan e almeno la parte occidentale di Mazanderan.

Questa forma, per il colore scuro delle coperture alari è solitamente classificato come sottospecie del fagiano caucasico. Tuttavia, come giustamente sottolineato da F.K. Lorenz nel descriverlo, è senza dubbio molto più vicina al conspecifico Phasianus persicus, del quale potrebbe essere considerato sottospecie, se non fosse per la differenza, sempre molto netta, del colore delle coperture alari.

Phasianus persicus < Fagiano persiano > 

Vive nelle parti nord-orientali della Persia e nelle adiacenti aree della regione Transcaspica, nei bacini di Atrek e Gyurgen ( Shirin-chai, Kizyl-kan, Sumbar, Chandyr, il corso medio dell'Atrek Kara-su ) e nella costa sud-orientale del Caspio dalle foci dell'Atrek alla penisola di Potemkin e alle isole Ashur-Ade.

Phasianus colchicus colchicus   ( Fagiano del sud Caucaso )..............Linnaeus............1758  

Luoghi di origine:  Attualmente vive in una piccola area compresa tra il bacino del fiume Rioni e la parte superiore del bacino del fiume Kura ( Georgia ), mentre in passato si trovava anche lungo la costa del Mar Nero estendendo i suoi territori verso il nord a raggiungere la valle del fiume Kodori ( Abkhazia ). Era distribuito in tutta l'Armenia, mentre ora lo si riscontra solo nella regione di Kafansky, lungo la valle degli Araks ed i suoi affluenti ( Leister, Sosnin, 1942 ). Comprendeva anche la parte più a nord-est della Turchia lungo la costa del Mar Nero nella la valle del Chorokh, Ordu sino a raggiungere Samsum e Grecia nel delta del fiume Nestos ( (Sokos & Birtsas 2005, Braasch et al. 2011), compreso l'area del Parco Nazionale della Macedonia orientale e Tracia, dove sopravvive una piccola popolazione di P. c. colchicus, probabilmente tra le più geneticamente integre,  se non l'unica rimasta ad esserlo.                            

Descrizione: Nel maschio adulto il colore generale è bruno-dorato con ali marrone chiaro; testa verde con riflessi metallici; parte anteriore del collo e del torace superiore viola della stessa tonalità; collo, con piume allungate marrone dorato dai bordi stretti e vertici verdi mentre la parte posteriore, dello stesso, è viola-blu, con riflessi metallici verdastri. Tonalità di fondo della zona superiore del corpo bruno-dorata ( viola nella parte posteriore e superiore dell'ala ) è un complesso schema di macchie nere che nella parte anteriore della schiena assumono un modello squamoso biancastro con macchie nere nella regione marginale delle lancette scapolari. Tutte le penne della parte superiore del corpo presentano ampie frange rossastre, che a seconda dell'angolo visivo appaiono viola e/o dorate.  Questi bordi, molto  ampi  sulle piume di groppa e groppone, formano una "superficie" uniforme rossiccio dorato, visivamente marroncino con riflessi violacei ( non completamente viola come in P. c. talischensis o p. c. Persicus ), occasionalmente la sella può evidenziare alcune iridescenze verde/giallastro molto ossidato.  La parte inferiore del corpo  presenta una tonalità dorata più leggera. Petto caratterizzato da un modello squamoso molto spesso costituito da semicerchi neri a formare delle strisce trasversali, e macchie nere sulla parte anteriore di ventre e fianchi. Ventre nero e rosso scuro;  remiganti marrone chiaro con disegno trasversale poco evidente a formare delle righe biancastre. Le piume omerali e copritrici dell'ala sono e marrone scuro , con disegno bianco a righe trasversali e ampi bordi grigio-giallastri, e bordo stretto marrone o viola ( a seconda dell'angolo di visuale ). Timoniere  marrone giallastro con  bordi stretti ocra-rossiccio o viola strette sulle  3 coppie centrali con disegno perpendicolare  di strette righe nere sulla parte bassa della coppia di timoniere centrali che non arrivano sino al bordo terminale delle stesse. Sulle coppie esterne le strisce oltre ad essere più larghe, vi si aggiunge un disegno di tipo marrone spruzzato. Il becco e le gambe sono giallastro grigiastro. Taglia, medio/grande, simile a quella del P. c. mongolicus;  Iride arancio scuro.                                                                                                                            La femmina adulta complessivamente presenta una colorazione marroncino/sabbia molto chiaro che, soprattutto sulla parte superiore, è cosparsa di macchie ovali bruno-nerastre disposte in ordine regolare. Sulla testa e sul collo, le macchie assumono la forma di strisce trasversali che  trovandosi l'una vicina all'altra, rendono queste parti visivamente più scure. Sulle penne della testa e del collo traspare una debole lucentezza viola. La parte inferiore del corpo è di color sabbia chiara con disegno debole sul ventre e macchie marroni semicircolari sulla parte superiore del torace ed inferiore del collo. Ai lati del corpo lo stesso schema di macchie ovali oblunghe di colore marrone sullo sfondo grigio sabbia. L'addome si presenta  monocolore, con un disegno a giallastro appena visibile. Le remigati sono "disegnate"  come nei maschi, ma con un motivo trasversale più chiaro di strisce bianche. Le penne delle ali presentano una colorazione uguale anche sul retro. Timoniere con un modello trasversale  chiaro costituito da sottili frange di colore biancastro e con le più ampie strisce nere e marrone, che nella coppia centrale non raggiungono i bordi e vi si aggiunge un disegno di tipo marrone spruzzato. Il becco e zampe grigi. Taglia da medio/piccola a media; Iride marrone scuro.                                                                        Nota: Come ben si evince sia dalla foto a fianco che da quelle sotto poste, gli esemplari che vivono allo stato naturale ( quando geneticamente puri, o  comunque del tutto simili a questi ) si presentano con colorazione della livrea piuttosto diversa da quelli che normalmente si possono trovare negli allevamenti, nonostante vengano definiti puri. Questo, come per altri casi, è presumibile sia dovuto alla selezione, quanto al modello che ogni allevatore, pur rimanendo il più possibile entro gli standard della specie, intende perseguire, quanto ad  ibridazioni più o meno consapevoli al fine di raggiungere lo scopo. Nel considerare le immagini serve, come già precisato più volte, tenere conto delle molteplici variabili che le possono in qualche modo alterarle come ad esempio: luce solare diretta, periodo dell'anno e/o muta, usura delle piume, ibridazione, bravura del fotografo, filtri utilizzati, ritocchi ecc., ecc., che possono inficiare al riconoscimento.   

Phasianus c. colchicus foto da:  Dobrin Botev ( località:  Kotza Orman Riverine Forest, - Eastern Macedonia and Thrace Grecia 29-01-2019 -  ). Il vero aspetto di questa sottospecie, spesso, troppo frainteso dagli allevatori dediti a selezionare fenotipi molto diversi.

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Foto da  :  1 www.hunters.gr  -   2    Spectrum Ranch  <USA>  -  3  www.dedoplistskarolag.ge   ( località indicata dai fotografi:  Nestos Delta - Grecia  -  3   Kotza Orman Riverine Forest - Eastern Macedonia and Thrace  31-12-2022 - Grecia )

1 - Phasianus c. colchicus                                                                   2 - Phasianus c. colchicus ( in allevamento )                              3 - Phasianus c. colchicus 

FASIANOSKOMATH2020.jpg
Colchicus colchicus - Spectrum Ranch 1 (

Phasianus c. colchicus  

Foto da:  1 Autore: A. Salafa Deri  e  Dobrin Botev - 2 www.wpacz-sk.com ( località indicata dai fotografi: 1- Kotza Orman Riverine Forest, - Eastern Macedonia and Thrace 05-02-2021 e 29 -01-2019 - Grecia )

1 - Phasianus c. colchicus                                                                    2 - Phasianus c. colchicus ( in allevamento )   

Colchicus - Kotza Orman Riverine Forest
Nominale www.wpacz-sk com.jpg
Ph. colchicus colchicus - Kotza Orman Riverine Forest, Eastern Macedonia and Thrace, Greec

Phasianus c. colchicus  

Nota: uno dei due esemplari delle foto sottoposte, sembra mostri qualche piuma bianca sulla parte centro anteriore del collo. Escludendo la contaminazione genetica, ciò potrebbe essere dovuto al fatto che pressoché tutte le sottospecie presentano tracce di bianco su alcune piume nascoste del collo ( occasionalmente esterne e visibili ) che si rendono manifeste solo quando il collo assume determinate posture.

Foto da:  1-2  Autore: Joachim Bertrands   ( località indicata dal fotografo: 1-2  Kotza Orman Riverine Forest, located in Eastern Macedonia and Thrace  31-12-2022 Grecia 

1 - Phasianus c. colchicus                                                                                                                             2 - Phasianus c. colchicus 

Ph. c. colchicus  - Kotza Orman Riverine Forest, Eastern Macedonia and Thrace, Greece 31-1

Phasianus c. colchicus  

Foto da:  Autori:  1 Haldun Savaş  -  2  Birol Hatinoğlu  ( le 2 foto sotto poste sono state scattate in Turchia. Località indicata dai fotografi: 1 ÖKA Boğaziçi--Riva Köyü dintorni di İstanbul 25-10-2022 Türchia   -  2  Seslitepe Küme Evleri, Fındıklı Rize 22-05-2022 Türchia.  

Nota: l'esemplare della foto 2, e come si evince dall'indicazione della località, è stata scattata in una delle aree storiche attribuite a questa sottospecie. Appare più chiaro in quanto esposto alla piena luce solare. Le foto 1,  pur mostrando un soggetto che, a mio avviso, perlomeno fenotipicamente, risulta piuttosto conforme allo standard del Phasianus c. colchicus, è stata scattata nelle vicinanze di Instanbul  e canale del Bosforo. Come da indicazione sopra riportata del fotografo, quindi, seppur relativamente vicina alla gamma storica, un'area non propriamente menzionata per questa forma. Probabilmente vi sono stati rilasciati oppure arrivati spontaneamente costeggiando la riva del Mar Nero. In questo caso il Bosforo stesso potrebbe aver costituito e costituire tutt'ora, una sorta di barriera naturale. Mentre gli esemplari di norma fotografati a nord della Istanbul europea ( nord del Bosforo ), potrebbero esservi giunti dal non lontano delta di Nestos ( Grecia ) .

Ovviamente il fatto che fenotipicamente siano, perlomeno fotograficamente, piuttosto conformi allo standard della specie, ciò non significa che siano geneticamente puri.

Ph. colchicus colchicus - Kotza Orman Riverine Forest, Eastern Macedonia and Thrace, Greec

Distribuzione Phasianus da: United States Departement of the Interiors - April 1972  

2 screenshot 3 - Copia - Copia - Copia.png

1 - Phasianus c. colchicus ( ? )                                                                                                                    2 - Phasianus c. colchicus ( ? )

Nominale pare - ÖKA Boğaziçi--Riva Köyü, İstanbul, Türkiye 25-10-22 - Haldun Savaş search_
Colchicus colchicus probabile - Seslitepe Küme Evleri, Fındıklı Rize, Turkey 22-05-22 - Bi

Phasianus colchicus septentrionalis   ( Nord Caucaso )........Lorenz........1883

Luoghi di origine: Questa sottospecie si trova nel Caucaso settentrionale dal Mar Nero al Caspio. Sulla costa del Caspio verso sud a lambire la Penisola Apsheron, mentre a nord si propaga dal delta del Volga alla catena montuosa degli Urali, dove però non è più presente. Nel delta del Volga, dopo essere scomparso, è riapparso di nuovo, pur non essendo numeroso spingendosi anche nelle aree confinati del Kazakistan. Tuttavia quanto si sia spinto in profondità in questo Paese per ora, non è dato sapere. Sulla costa del Mar Nero sembra essere ritornato, mentre piccole popolazioni si possono ancora riscontrare lungo il bacino di quest'ultimo e nel territorio del Terek ( Cabardino -Balcaria ) spingendosi a sud del fiume Kura in Azerbaigian.   

Descrizione: Il maschio è molto simile al P. c. colchicus, ma se ne distingue per la colorazione in generale più chiara e tendente all'arancione dorato che mette in maggior risalto l'iridescenza violacea, per quanto non significativa, delle parti inferiori. Orlature nere su parte alta della schiena e scapolari simili a quelli dei conspecifici privi di colletto ma solitamente più chiari e marroni sulle parti esterne nonché privi di riflessi violacei; petto e fianchi con riflessi metallici più intensi rispetto al P. c. colchicus; parti posteriori: per lo più intenso contraddistinte da colorazione marrone ruggine intrisa di riflessi ramati sulla sella, diventando progressivamente più scuri e marroni sul groppone. Taglia da medio-piccola a media; Iride da medio arancione a chiaro.

La femmina presenta una livrea leggermente più chiara rispetto alla conspecifica nominale. Taglia medio-piccola; Iride da marrone nocciola a marrone scuro.

Nota:  Dopo aver letto non pochi articoli ed alcuni studi ( una sintesi a seguito ), nonché visto centinaia di foto di questa sottospecie, scattate dal 2008 ad oggi, dicembre 2022, sono del parere che il Phasianus c. septentrionalis, in gran parte della sua gamma sia, perlomeno a livello genetico e/o fenotipico, ormai estinto. A confermarlo, non solo ricerche e studi al riguardo, ma anche un buon 60-70% delle immagini ritraenti palesi ibridi il più delle volte associati ad esemplari che, perlomeno come fenotipo, appaiono piuttosto corretti in all'incirca tutte le aree comprese nella gamma di questa forma.  

Sintesi di uno degli studi sopra menzionati:

Supporto scientifico e metodologico riguardante il reinsediamento responsabile dal punto di vista ambientale della sottospecie di fagiano del Caucaso < settentrionale 2016 >.

Il fagiano del nord caucasico ( Phasianus colchicus septentrionalis  Lorenz, 1883) era distribuito in passato in Cis-caucasia, Mar d'Azov sud-orientale, costa settentrionale e nord-occidentale del Mar Caspio (Potapov, 1987). Alla fine degli anni '50 fu sterminato nella maggior parte dei territori. Dall'inizio degli anni '60, diverse decine di migliaia di fagiani provenienti da strutture avicole locali, sono stati rilasciati nell'areale di questa sottospecie. In base agli ultimi dati, per il reinsediamento venne, ed è, utilizzata una forma ibrida (da caccia), mentre la sottospecie nord-caucasica non è mai stata oggetto di allevamento in purezza. I continui rilasci di fagiani di origine ibrida nel Caucaso settentrionale e nel Basso Volga stanno portando all’estinzione la forma indigena.

 

Nelle condizioni attuali, la conservazione del Phasinus c. septentrionalis è possibile solo attraverso l’allevamento in cattività e rilascio in natura successivamente all’estirpazione dell’ibrido da caccia (Solokha et al., 2016). È necessario identificare popolazioni geneticamente pure che potrebbero essere sopravvissute in aree dove non sono avvenuti rilasci. Quindi, tenendo conto dell'esperienza acquisita attraverso il lavoro con altre sottospecie autoctone (Solokha, 1989), si dovrebbe formare un ceppo basale ed iniziare l'allevamento sperimentale del fagiano del Caucaso settentrionale

Nel 2016 venne effettuata una ricognizione dei luoghi del presunto habitat della sottospecie autoctona nel bacino del fiume Terek nei territori delle repubbliche di Cabardino-Balcaria (KBR) e Ossezia settentrionale-Alania (RSO-A). Sono stati effettuati conteggi numerici e raccolti i dati dell'indagine riguardanti rilasci di fagiani.

Quasi ovunque il fagiano era raro o assente. I principali fattori negativi sono la persecuzione umana (bracconaggio) e il degrado dell'habitat causato dalla combustione di erba secca. Degli 11 siti censiti, i fagiani sono stati rinvenuti in sei, mentre un'abbondanza relativamente elevata della specie è stata riscontrata solo in due siti sotto il controllo di allevamenti venatori. Si è anche scoperto che in quasi tutti i luoghi adatti, nei territori di KBR e Ossezia settentrionale-Alania, in tempi diversi fagiani ibridi venivano rilasciati. Pertanto, in queste repubbliche, il fagiano del Caucaso settentrionale geneticamente puro, molto probabilmente, non è stato preservato. Un'analisi della letteratura (Komarov, 1988; Komarov e Lipkovich, 2000; Likhovid e Tertyshnikov, 1995; Pavlov, 1996 e altri), così come le informazioni del sondaggio, hanno mostrato che la stessa situazione si presenta in una significativa parte della sua gamma.  Tuttavia, alcuni dati pubblicati (Gizatulin, Dzhamirzoev, 2006) e testimonianze orali di esperti locali suggeriscono che gruppi di fagiani indigeni puri, potrebbero essere sopravvissuti nella Riserva di Astrakhan e Valle del Terek nel territorio della Repubblica Cecena. Sono previsti ulteriori studi per confermare lo stato di questi gruppi.  

Precisazione: Relativamente a quanto appena sopra citato, bisogna considerare che gli esemplari ritratti nelle immagini sottoposte pur presentando un fenotipo che perlomeno fotograficamente appare corretto, restano comunque geneticamente molto dubbiosi.  

Foto da :  1-2  www.torghachin.ru  Autore: Igor Torgachkin    -    3  www.birds.kz  Autore: Andrey Kovalenko   (  località indicata dai fotografi: 1-2  Distretto di Derbetovka Regione di Stavropol  Nord Caucaso - Russia   -  3   Regione di Atyrau, Zaburunye  - Kazaksatan  )

1 - Phasianus c. septentrionalis ( Nord Caucaso )                       2 - Phasianus c. septentrionalis  ( Nord Caucaso )                   3 - Phasianus c. septentrionalis  ( Nord Caucaso )

4 septentrio kuzmin - Copia - Copia (1).
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Phasianus c. septentrionalis 

Foto da :  1  www.ebird.ru  Autore:  Mikhail Crilin   -  2  www.torgachkin.ru  Autore: Igor Torgachkin  -  3  Autore:  Andrey Semenov  (  località indicata dai fotografi:  Distretto di Kadukhin Ust-Labinsky Krasnodar Russia 15-04-2022  -  2-3  Distretto di Derbetovka Regione di Stavropol  Nord Caucaso - Russia )

1 - Phasianus c. septentrionalis  (  Nord Caucaso )                     2 - Phasianus c. septentrionalis  ( Nord Caucaso )                  3 - Phasianus c. septentrionalis  ( Nord Cucaso )

Septentrionalis - Distretto di Kadukhin Ust-Labinsky 15-04-22 - www.ebirds ru  Mikhail Cri
Septentrionalis - Torgachkin Igor Petrov
Septentrionalis pare - Distretto di Derb

Phasianus c. septentrionalis 

Foto da :  1  www.ebird.ru Autore: Alexey Sizov  -  2-3  www.torgachkin.ru  Autore: Igor Torgachkin  ( località indicata dai fotografi:  dintorni di Gelendzhik,  Krasnodar Russia 03-04-2023  -  2-3  laguna di Novorossisk - Penisola di Abrau - Baia di Novorosisk (Tsemesskaya) costa del Mar Nero - Regione di Krasnodar - Nord Caucaso - Russia )

1 - Phasianus c. septentrionalis  (  Nord Caucaso )                     2 - Phasianus c. septentrionalis  ( Nord Caucaso )                  3 - Phasianus c. septentrionalis  ( Nord Cucaso )

Septentrionalis - Dintorni di Gelendzhik, regione di Kransodar 03-04-23 - Alexey Sizov www
Septentrionalis - Torgachkin Igor Petrov
Septentrionalis pare 12 dic 2016 - Novor

Phasianus colchicus talischensis    ( Fagiano di Talisch ).........Lorenz.........1888

Luoghi di origine:  Distribuito nella parte sud-orientale delle pianura che costeggiano il Mar Caspio meridionale comprendendo il distretto di Talysh, E le province di Gilyan e la gran parte del Mazanderan. Abita alcune isole della baia di Kizyl-Agach ( introdotto sull'isola di Sara alla fine del 19 ° secolo ) sino a raggiunge i tratti inferiori del Kura a nord ( sud -est Azerbaigian ).

Descrizione:  Il maschio a prima vista potrebbe essere confuso con il conspecifico P. c. colchicus, ma se ne distingue per la livrea piuttosto scura, molto più violacea e iridescente rispetto a quest'ultimo. Assomiglia molto anche al P. c. persicus Nota: a nord il fagiano talisch si "trasforma" in P. c. colchicus, mentre nella parte sud-orientale del suo areale tende ad essere più simile al fagiano persiano P. c. persicus 1* ). Infatti, nei suoi caratteri subspecifici, si avvicina più quest'ultimo, ma è degno di avere una precisa posizione nel gruppo caucasico dalla groppa rossa/ramata per effetto delle sue copritrici alari uniformemente color sabbia tendente al marroncino; parte centrale del petto e lati dell'addome di colore rosso carminio violaceo con torace e parte superiore del petto stesso, strettamente bordati di viola; penne del petto più appuntite e loro margini neri più stretti rispetto alle altre forme correlate; scapolari simili, per quanto leggermente più scure, di quelle del P. c. persicus, con sfumature più evidenti sulle parti interne; parte bassa della schiena, groppa e groppone che presentano un cromatismo violaceo uniforme, senza la presenza di piume e/o riflessi metallici d'altro colore; orlature nere costituenti il caratteristico disegno su parte alta della schiena. Come già sopra menzionato, una caratteristica costante che contraddistingue questa sottospecie riguarda la colorazione delle copritrici alari che risultano essere di tonalità più scura rispetto a tutte le altre forme di P. colchicus, prive di bruno-fulvo, tranne qualche traccia lungo i bordi esterni di quest'area, grigio o tantomeno biancastro. Taglia media; Iride da arancione medio a scuro. 

La femmina è leggermente più scura rispetto alla conspecifica nominale e generalmente è quella che presenta la tonalità di fondo della livrea più profonda rispetto alle conspecifiche selvagge; mento e gola color crema biancastro; livrea in generale molto marcata. Taglia medio-piccola; Iride marrone scuro.   

1* - Oltre a quanto già sopra menzionato, anche l'esposizione ed angolazione della luce al momento dello scatto fotografico può influire nel far sembrare il piumaggio più o meno chiaro. 

Foto da:  1- 2   Autore:  Pantea Golzari    -   3   @abbasalizadeh.official   Autore:  Abbas Alizadeh   

1 - Phasianus c. talischensis                                                              2 - Phasianus c. talischensis                                                               3 - Phasianus c talischensis 

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Talischensis - Khazar-villa, Gilan, Iran 23-05-22 - Pantea Golzari search    4.PNG

Phasianus c. talischensis  

Foto da :   1-2   Autore : Pantea Golzari  

1 - Phasianus c. talischensis                                                               2 - Phasianus c. talischensis 

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Phasianus c. talischensis  

Foto da :  1  @abbasalizadeh.official   Autore:  Abbas Alizadeh   -  2   www.soghatgilan.com

1 - Phasianus c. talischensis                                                                                                                        2 -  Phasianus c. talischensis

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Talischensis - Gilan Province 14-02-22 - www.soghatgilan.com (1).jpg

Phasianus colchicus persicus     ( Fagiano persiano )............Sewertzow............1875          

Luoghi di origine: Questa sottospecie è riscontrabile nella Transcaspica sud orientale e le aree pianeggianti dell'Iran che costeggiano il Mar Caspio. Un tempo abitava le valli del Kopet-Dag ( Turkmenistan ) occidentale, mentre ad est si spingeva sino a lambire la città di Ashgabat ( Turkmenistan ), ma ora sembra che non ve ne sia più traccia. Al  confine settentrionale, tra Iran e Turkmenistan, si trova lungo lo spartiacque compreso tra il bacino Atrek e fiumi che scorrono a nord. Lo si può trovare anche nelle aree occidentali di confine del Turkmenistan, lungo il corso inferiore del fiume Sumbar, mentre nel corso inferiore dell'Atrek non è presente. In Iran occupa la valle Atrek ed a ovest la  valle di Gorgan giungendo a contatto con il Phasianus c. talischensis,  tuttavia non ci sono dati in merito a possibili incroci tra le due sottospecie.

Descrizione: Il maschio pur essendo a prima vista simile, si distingue dalle sottospecie precedenti, ed in particolare dal P. c. talischensis, per avere le copritrici alari superiori solitamente grigio biancastro o scamosciato-sabbia biancastro chiaro; testa con corona verde scuro lucido che sulla parte posteriore assume una tonalità più brillante per poi divenire verde-bluastro sui lati della stessa e gola; mantello, interscapolari, petto, fianchi e dorso con colorazione di fondo giallo/arancio dorato molto più intenso; piume del petto alquanto appuntite e profondamente emarginate, mentre il bordo nero è molto stretto, solitamente non più largo di mezzo millimetro; scapolari biancastre misto a nero-grigiastro scuro nelle parti interne con parti esterne violaceo-castano scuro; fianchi contraddistinti da marcature nere-bluastre più grandi ed anche più numerose; addome bordato di rosso violaceo; copritrici della coda che presentano una colorazione uniforme ed assenza di riflessi verdastri. Taglia medio piccola; Iride giallo cromo chiaro.

La femmina presenta una colorazione di fondo piuttosto chiara e grigiastra, meno castano-scamosciato rispetto alle conspecifiche ad ala bianca, con marcature evidenti e numerose. Taglia piccola: Iride giallo cromo chiaro solitamente più opaco rispetto a quelle del maschio.

Phasianus c. persicus - Foto da:  www.yjc.ir 

Persicus - Mazandaran 13-05-97- www.yjc ir 1.jpg

Foto da :  1   Autore:  qarqavol-babolsa  -    2  Autore:  ali.kamalli  @ali.free.69   -   3   www.imghabit.com  Autore:  mohsenmallah

1 - Phasianus c. persicus                                                                                                                                                                                         2 - Phasianus c. persicus               

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+ Mazandaran Sari Iran - by ali.kamalli

Phasianus c. persicus 

Foto da :  1    Autore: Hossein Khademi  ( @ hossein_khademi_)  -    2   Autore:   Amin  Rahmatian  (@aminwlp)

1 - Phasianus c. persicus                                                                     2 - Phasianus c. persicus  

5 Persicus - by Hossein Khademi - _ hossein_khademi_  ( Miankaleh Golestan Iran ) - Copia.
Persicus - _aminwlp - Amin  Rahmatian (
Persicus - by mohsenmallah - Kiashahr Boujagh N.P. Iran 2 (1).jpg

Phasianus c. persicus 

Foto da :  1-3  Autore:  Ali Alieslam (@ali.alieslam)     -   2    www.razsh.ir

1 - Phasianus c. persicus                                                                     2 - Phasianus c. persicus                                                                      3 - Phasianus c. persicus

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2° Gruppo - 6 sottospecie  < principalis-chrysomelas >  ( fagiani ali bianche )

I rappresentati di questo gruppo sono caratterizzati dall'assenza di collare, o comunque poco evidente; groppa e groppone violaceo-ramato con copritrici alari biancastre o color sabbia chiaro.  Piumaggio che nel complesso si presenta più lucido e brillante rispetto agli esemplari del gruppo precedente.

Com'anche proposto per altre sottospecie, prima di arrivare alla scheda descrittiva, trovo sia interessante leggere alcuni cenni storici riguardanti questo gruppo che attualmente costituito da 6 sottospecie, mentre in passato, da non pochi ed importanti autori, era conosciuto con nomenclatura e numero diverso di forme comprese nello stesso ), seppur sintetizzati trovo siano, relativamente ad analisi, supposizioni, riflessioni e commenti, più che condivisibili. La letteratura storica è stracolma di errori, spesso anche gravi, e gli autori moderni, facendone una sorta di copia/incolla, senza neppure cercare di verificarne o perlomeno capire, ciò che andranno a pubblicare, non fanno altro che aggravare la situazione.      

Da: http://tambov-zoo.ru/identifier/class/Aves/Galliformes/Phasianidae/Phasianus/2 ( in alcuni punti sono stati aggiunti dei dati recenti per facilitare la comprensione del testo ) 

Nonostante quanto a seguito menzionato, relativamente a questo gruppo,  sia il sunto di ciò che venne pubblicato su libri e/o riviste specializzate di fine 1800 ed inizio 1900 dagli stessi autori/descrittori delle varie forme che sono comprese nel genere Phasianus, potrebbe, soprattutto ai meno esperti, sembrare molto strano. Per meglio comprendere, serve innanzitutto considerare alcuni fattori come periodo, nomi attribuiti, numero sino ad allora di specie e sottospecie classificate, conoscenza delle stesse, gamme ecc. Quindi, per chi intende addentrarsi nel fantastico ed intrigante mondo della ricerca, seppur come semplici appassionati, sono un ottimo spunto per comprendere caratteristiche e differenze tra esemplari appartenenti alle forme selvatiche che, in base all'attuale classificazione, a volte risultano inspiegabili suggerendo conclusioni affrettate, spesso relegandoli al ruolo di ibridi. Probabilmente il più delle volte è così, però ciò non toglie che potrebbero appartenere a forme intermedie dimenticate che andrebbero rivalutate.  

Primo gruppo < chrysomelas > composto da due specie:

Phasianus chrysomelas < Fagiano nero e oro >  ( in generale )

Nel maschio la testa, collo e gola sono in verde scuro brillante, talvolta,  bluastro; parti superiori principalmente rosso rame, e quella inferiore ( tranne il ventre) si presenta rosso-oro scuro, su schiena, spalle, gozzo, petto e fianchi con bordi nero-verdi lucidi in diverse gradazioni e di varia larghezza che, soprattutto se esposti a particolari condizioni di luce, su gozzo e  petto celano quasi completamente la colorazione di base; schiena caratterizzata da grandi cunei apicali nero-verdi bordati da orli che possono essere della stessa larghezza oppure più o meno evidenti; ventre nero-marrone, delimitato anteriormente dalle lucide estremità in verde scuro delle piume di petto e fianchi: copritrici alari bianche.

Phasianus chrysomelas chrysomelas <  Fagiano di Khiva nero-oro > ( attuale Phasianus colchicus chrysomelas)

Si trova nel corso inferiore e delta dell'Amu Darya, cioè l'oasi di Khiva nonché l'adiacente costa del Lago d'Aral ( a quel tempo non ancora quasi del tutto prosciugato ), tuttavia non raggiunge il Syr Darya. Occasionalmente il Phasianus chrysomelas chrysomelas interagisce con il conspecifico Phasianus principalis tshardjuensis a circa 170 km in linea retta sopra il confine meridionale dell'oasi di Khiva.

 

Phasianus chrysomelas bianchii  < Fagiano di Gornobukhara  nero-oro >  ( attuale Phasianus colchicus bianchii)

Distribuito nelle aree superiori del bacino dell'Amu Darya, comprendendo le valli di Surkhan, Kafir Nagan e Vakhsh; quanto si propaghi verso nord, non è accertato. Seguendo il corso dell’Amu Darya verso est, si incontra la città di Kerki o Karki, capoluogo dell’omonimo distretto, precedentemente conosciuta come Atamyrat, pertanto, tra le aree occupate dal Phasianus chrysomelas chrysomelas ( Phasianus colchicus chrysomelas )  e Phasianus chrysomelas bianchii ( Phasianus colchicus bianchii ), c'è una distanza di circa 200 km.

Zarudny nel 1909 descrisse come una nuova specie, denominandola Phasianus michailowskii da un esemplare in pelle  etichettato "Pamirs". È del tutto evidente che nel Pamir non possono esistere fagiani e l'effettiva origine di questo esemplare è rimasta poco chiara. A giudicare dalla descrizione di Zarudny, a nostro avviso, potrebbe essere un esemplare molto vecchio antico o particolarmente scuro di P. c. bianchii. In sostanza, la diversità è ridotta alla larghezza di poco superiore dei bordi nero-verdi delle piume, così che sul gozzo il color oro non risulta quasi del tutto chiuso ( come nella maggior parte dei Phasianus c. bianchii ), ma completamente chiuso, e sulle penne che ricoprono l’area lombare i bordi nero-verdi non si presentano molto stretti essendo larghi fino a 2 mm.

Per cui, se in una popolazione di fagiani, la maggior parte presentasse queste caratteristiche, allora, ovviamente,  dovrebbero essere riconosciuti come sottospecie. Ma con la ben nota tendenza, degli appartenenti a questo genere, alla variabilità individuale, un unico esemplare, tra l’altro di origine sconosciuta, la cui sola caratteristica distintiva si riduce alla larghezza di poco superiore dei bordi nero-verdi delle piume è riconducibile alla variazione individuale. 

È altresì opportuno ricordare quanto il Phasianus c. bianchii possa variare nelle sue caratteristiche peculiari con esemplari che presentano una colorazione marrone-nero con un ventre brunastro e parti anteriori con iridescenze viola o rosso-rame i non verde-bluastro.

Tali individui si trovano anche nell'oasi di Khiva, cioè tra il Phasianus c. chrysomelas tipico e P. c. bianchii.  Zarudny descrisse un fagiano simile proveniente della regione di Kelif  (Turkmenistan nord orientale al confine con l’Afghanistan nord occidentale ) con il nome Phasianus jabae. Lo stesso Zarudny afferma di non considerarlo un ibrido prodotto dall’incrocio tra il Phasianus c. chrysomelas e P. c. principalis fagiano nero-oro e dal ventre rosso solo perché in quest’area compresa tra Chardzhui e Kelif ( anche più a nord di Kelif ) vive un solo rappresentante dei fagiani dal “ventre rosso” cioè il Phasianus gordius ma non presenta il nero-oro come in P. c. bianchii. Nel contempo però, Zarudny dimentica, di aver, a suo tempo, lui stesso segalato la presenza di fagiani nero e oro in questa stessa regione - proprio vicino a Karka,100 km a sud di Kelif in linea retta. Pertanto, esemplari simili si trovano, da un lato, nella regione di Termez-Karki, dove, oltre al Phasianus chrysomelas bianchii e Phasianus. principalis gordius mentre dall'altra parte, nell'oasi di Khiva, dove, con il Phasianus chrysomelas chrysomelas si trova anche il Phasianus principalis zarudnyi. In quest'ultimo caso, lo stesso Zarudny ammette l'incrocio! Il fatto che questo fagiano ( jabae)  sia un ibrido è indicato anche da Hartert.

Secondo gruppo < principalis > In passato, questo gruppo, oltre ad avere una nomenclatura diversa dall’attuale, ed essere conosciuto come < fagiano dal ventre rosso >, comprendeva 6 forme, anziché le tre attuali.

Phasianus principalis < Fagiano dal ventre rosso > ( in generale )

Il fagiano dal ventre rosso occupa la pianura del Turan ( Asia centrale ), nella quale si è suddiviso in un certo numero di forme isolate ben differenziate tra loro ( quasi prossime alla separazione in specie ) nettamente distinguibili, non solo dai suoi vicini più prossimi, ma anche da altre forme che convivono le stesse aree, come ad esempio nel bacino dell'Amu Darya. Quindi, considerando questo gruppo di fagiani, solo come sottospecie del nominale caucasico su un piano paritario, ad esempio, con i conspecifici nero- dorati ( Phasianus chrysomelas e Phasianus bianchi ), il dottor E. Hartert cade in evidente contraddizione con la sua stessa "legge" che le sottospecie appartenenti ad una specie non possono, globalmente, vivere nella stessa area. 

Precisazione: Le 6 forme vengono incluse, con grande esitazione, in un'unica specie in quanto le differenze tra alcune di esse sono molto significative e apparentemente costanti

 

Phasianus principalis principalis < Fagiano di Murghab > ( attuale Phasianus colchicus principalis )

Abita ( o abitata prima del  drastico  cambiamento dell'habitat e caccia eccessiva ) la valle del Murgab ( Turkmmenistan ) dove la sua gamma confina con le oasi di Merv, Penda e Iolatan, ma non arriva sino alla valle di Kushka mentre a nord-est raggiunse persino Repetek. In Afghanistan si limita ad occupare alcune aree confinanti con il Turkmenistan.

 

Phasianus principalis komarowi  < Fagiano di Tejen > ( Non ritenuta valida e inclusa in P. c. principalis )

Abita o abitato fino in tempi recenti le valli del Tejen ( Gerry-rud ) e i torrenti che scorrono da Deregez e Kalat- i -Nadir ( Dushak, Kaahka, Lutfabad ), essendo comuni nella parte afgana della valle tra Pesh-Rabat e Kefir-Kala. Nell'oasi di Akhal-Teke fu sterminato intorno al 1905 e fu ritrovato a ovest solo fino a Baba-Durmaz, km 75 a est di Ashgabat.

 

Phasianus principalis zerafshanicus < Fagiano di Zeravshan > ( attuale Phasianus colchicus zerafshanikus )

Abita la valle dello Zeravshan e aree circostanti dell'Uzbekistan.

 

Phasianus principalis zarudnyi  < Fagiano di Bukhara inferiore > ( attuale Phasianus colchicus zarudnyi )

Distribuito nella valle del medio e parte del corso inferiore dell'Amu Darya, con piccole popolazioni che hanno raggiunto la parte meridionale dell'oasi di Khiva, fino a Chardzhuy, con alcuni soggetti che si sono spinti anche a Kerki (Karki, cioè a 200 km ad est dell’ultima località menzionata quasi a lambire la gamma del P. c. bianchii.

Nota: E’ possibile che gli esemplari rinvenuti a Kerka ( attuale Kerki – Turkmenistan ) fossero ibridi considerato che nell’area indicata doveva trovarsi il P. p. gordius, anch’esso probabilmente un ibrido prodotto dall’incrocio tra P. c. principalis o P. c. zarudnyi, ammesso che lo si consideri una sottospecie piena, e P. c. bianchi, come essere una variante o rappresentante geografico dello stesso P. c. bianchii.

 

Phasianus principalis gordius < Fagiano karnassiano >  ( Forma non ritenuta valida e inclusa in P. c. zarudnyi  )

Descritto da 1 esemplare ottenuto dall'Ilinykh il 17 febbraio nella valle dell'Amu-Darya vicino a Karnas, tra Kerki (Karki) e Kelif, 80 km a monte di Kerki (sotto la direzione degli autori e di N.A. Zarudny). Non si sa altro di questa forma, tranne che per quanto indicato da Zarudny che ha incontrato molti di questi fagiani tra Chardzhui e Kelif.

 

Phasianus principalis tshardjuensis < Fagiano Chardzhui >  ( Forma non ritenuta valida e inclusa in P. c. zarudnyi  )

Descritto da due esemplari catturati nel mese di gennaio da Petersen  nei pressi della stessa città di Chardzhuy ( attuale Türkmenabat – Turkmenistan ) che differivano perfettamente dal Phasianus principalis gordius, sia per gli ampi margini apicali neri delle scapolari, che per un brillante colore porpora-viola o gommalacca ( marrone-arancio-dorato o arancio-dorato ) che si estendeva su gozzo, fianchi e collo. Entrambe le forme, cioè Phasianus  principalis tshardjuensis e Phasianus principalis gordius era esattamente nello stesso stato del piumaggio.

Tuttavia, questa forma deve essere considerata dubbia, poiché Zarudny afferma che tra la vasta serie di fagiani catturati tra le città Chardzhui e Kelif, vi erano sia individui piuttosto simili ad entrambe le forme, sia con tutte le transizioni tra loro, in modo che entrambi appaiono con caratteristiche prive di significato distintivo.

Purtroppo la sopracitata indicazione è ulteriormente indebolita dal fatto che Zarudny non indica le date degli esemplari catturati tra le città Chardzhui e Kelif,. Tuttavia è risaputo che in un piumaggio presentante una forte usura, i bordi neri delle scapolari così come il colore marrone-arancio-dorato o arancio-dorato sul collo, possono essere persi così com’anche verificarsi transizioni tra sottospecie.

Zarudny, inoltre, cade in una certa autocontraddizione, poiché nel successivo numero della stessa rivista descrive come una nuova specie ( quindi, non una sottospecie), un unico esemplare proveniente dell'Afghanistan, indicando   solo i bordi neri delle scapolari spalla e la diffusione del colore marrone-arancio-dorato o arancio-dorato sul lato dorsale, pertanto, riconosce nuovamente questi segni come significativi.

In generale, dalla sua descrizione è ovvio che questo Phasianus, non-ultimus,  è solo un esemplare molto iridescente   di Phasianus principalis tshardjuensisi, la cui descrizione, di seguito, deve essere intesa come esempio fenotipico di una specie o del gruppo di forme che costituiscono il gruppo dal “ventre rosso”.  

Nel maschio la testa ed il collo si presentano verde e blu metallizzato, senza accenni esteriori di colletto bianco; dorso e scapolari arancioni o oro fuoco, mentre la parte più anteriore rispetto a dorso e nuca, sono “lavate” con rosso viola-porpora o arancio-dorato che si estende, risalendo dai lati del gozzo, sino quasi a raggiungere la spalla. Nell’esemplare  afgano si trova più posteriormente alle parti centrali, quindi dietro e all'estremità delle spalle. Piume dorsali con cunei apicali nero metallizzato-lucidi molto larghi con gli stessi bordi marginali che sono ben collegati tra loro mentre nei conspecifici Phasianus principalis, Phasianu komarowi ed ancor più in Phasianus zerafshanicus, questi “cunei” ed i bordi, oltre ad essere molto più stretti, non si fondono tra loro altro o, comunque, la loro connessione è appena percettibile.

Sulle scapolari, il bordo dorato delle piume, visibile solo con la corretta disposizione delle piume, è delineato internamente, come in tutto questo gruppo di fagiani, da una prima sottile linea nera mentre una seconda striscia cremosa si trova ancora più vicino al centro; questo modello interno presentato dalla maggior parte delle piume, rimane celato sebbene basti un leggero movimento delle piume stesse per metterlo in evidenza; estremità delle scapolari contraddistinte da una macchia nera mentre l'intera parte apicale circoscritta da un ampio bordo nero lucido di 1-3 mm della stessa larghezza o anche leggermente più ampio, rispetto ai Phasianus principalis e Phasianus komarowi. Per contro in Phasianus zerafshanicus, Phasianus zarudnyi e Phasianus gordius queste caratteristiche sono del tutto assenti; groppa e copritrici caudali superiori rosso rame ( rosso mattone in Phasianus principalis, Phasianus komarowi e P.hasianus zerafshanicus ).

Parti inferiori, gozzo, petto e fianchi in oro-rossastro brillante piuttosto scuro ( in Phasianus principalis, Phasianus komarowi e Phasianus zerafshanicus più giallo dorato, quasi paglierino) con macchie nere lucide alle estremità delle piume sui fianchi ( su alcune piume laterali del Phasianus principalis tshardjuensis, come del resto in tutte le forme comprese in questo gruppo, le macchie agli apici delle piume si presentano viola- violacee o marrone-arancio-dorato o arancio-dorato ); piume ai lati del petto bordate di nero; parte mediana del petto, gozzo e lati dello stesso, con bordi apicali molto ampi viola-porpora, non neri, che anche al centro del gozzo raggiungendo i 3 mm di larghezza; queste piume non presentano cunei apicali neri che si verificano solo nel Phasianus zerafshanicus.

In alcuni esemplari piuttosto vecchi, come l’esemplare afgano, il marrone-arancio-dorato o arancio-dorato  si diffonde sul gozzo in modo da ricoprire completamente l’area dorata pre-apicale della piuma, confinante con la parte centrale della stessa che risulta rosso opaco, così com’anche la parte basale nera di queste piume, in Phasianus principalis tshardjuensis, sono più sviluppate; ventre opaco-brunastro-rugginoso, bordato nella parte anteriore da colorazione porpora brillante; copritrici alari bianche.

Phasianus colchicus bianchii     ( Fagiano di Bianchi o tajiko )..........Buturlin...........1904

Luoghi di origine:  Vive principalmente nell'alta valle Darya che lambisce il sud Uzbekistan, est estremo del Turkmenistan, sud ovest Tagikistan e nord Afganistan dove occupa i territori limitrofi a sud del fiume Panj ( ramo sorgentizio del fiume Amu Darya ) dal tratto superiore del fiume Kokcha e valle del Karasan al distretto di Konduz, sino a raggiungere Sherabad, Nahr Shahi e aree circostanti. In Tagikistan si trova da Chubek, nord del fiume Panj al corso inferiore del fiume Vahš ( ramo sorgentizio settentrionale dell’Amu Darya ), principalmente nel distretto di Jilikul e Tigrovaya Balka State Nature Reserve ) e aree circostanti. Nell'Uzbekistan, il fagiano tagiko vive nella regione di Termez, le parti superiori del bacino dell'Amu Darya e la valle del Surkhan, la pianura alluvionale di Karasu e il lago. Khitoy e risultano relativamente numerosi sull'isola di Aral-Paygambar. Apparentemente, il confine settentrionale della distribuzione passa nell'area della città di Sherabad lungo il fiume Karasu mentre, il confine meridionale, corre nell'area della città di Termez ( pianura alluvionale dell'Amu Darya ). A ovest si estende fino a Kelif e ad est fino al confine con la Repubblica del Tagikistan. Esemplari trovati in aree più interne di questi ultimi due Paesi, con molta probabilità sono ibridi prodotti dall’incrocio tra P. c. bianchi e P. c. zarudnyi.

Descrizione: Il maschio assomiglia ai congenere Phasianus c. chrysomelas e Phasianus c. zarudnyi, ma se distingue per i margini delle piume di gola e petto nero verdi molto più ampi che vanno a celare il rosso rame rendendo queste parti, per effetto della notevole iridescenza, a seconda dell'intensità ed angolo della luce, in grado di assumere tonalità intense e visivamente quasi uniformi di verde o nerastro; marcature sulle piume dei fianchi poco numerose con apici nero-verdi molto ampi; parti superiori più scure, rosso-arancio, meno dorate rispetto ai congenere sopramenzionati ed in particolare al Phasianus c. zarudnyi; disegno squamoso delle piume sul dorso ben sviluppato consistente in bordi scuri che si fondono con le marcature terminali; bordi e marcature sul rachide con intensa lucentezza verde. Testa verde brillante pressoché uniforme; collo assolutamente privo di anello bianco. Taglia medio piccola; Iridi giallo cromo chiaro o giallo arancio. 

La femmina presenta una tonalità del piumaggio piuttosto pallida ed è tra le meno marcate rispetto alle congenere. Taglia molto piccola; Iridi simili ma leggermente più scure e opache rispetto a quelle del maschio.

Nota:  Purtroppo sino ad oggi, salvo rare eccezioni, non è stato possibile trovare buone immagini  di questa sottospecie, ed in particolare delle femmine. Tutte le foto ( dal 2014 al 2022 ) con esemplari selvaggi, sono state scattate lungo il corso del fiume Amu Darya - area Termez - regione di Surkhandarya - Uzbekistan.  Alcune immagini scattate nel sud-ovest del Tajikistan, servono solo a testimoniare l'esistenza del  P. c. bianchii anche in questo paese ma, essendo di pessima qualità, non adatte ad essere pubblicate su questa pagina.  

Foto da : 1  Autore:  Rasul Zikrov  - 2 www.bird.uz  Autore:  Agzamov Fazlullo  - 3  www.ohotniki.ru  ( Località indicate dai fotografi: Riserva naturale statale di Tigrovaya Balka, Khatlon, 31-05-2023 Tagikistan   -  2  Termez Amu Darya 26-01-2022 Uzbekistan  -  3  nessuna indicazione precisa, solo  Uzbekistan  2023  ) 

1 - Phasianus colchicus bianchii                                                       2 - Phasianus colchicus  bianchii                                                      3 - Phasianus colchicus bianchii

Bianchii - Заповедники давлатии Тигровая Балка [Riserva naturale statale di Tigrovaya Balk
Bianchi + Termez_ Amu Darya Uzbekistan 26-01-22 -  Agzamov Fazlullo  birds uz 2.PNG
Bianchii + www.ohotniki ru 1.jpg

Phasianus c. bianchii  

Foto da :   1  www.eco.gov.uz  -  2  www.north.eurasia.birds.watch  Autore: Maksim Mitropolski    ( località indicata dai fotografi: 1  solo Uzbekistan 03-03-2023  -  2   Regione di Surkhandarya, pianura alluvionale dell'Amu Darya 12-02-2014 Uzbekistan )

1 - Phasianus colchicus bianchii                                                                                                                  2 - Phasianus colchicus  bianchii  

Bianchii - Uzbekistan 2023-03-03  - www.eco.gov uz 1.jpg
Bianchii - Surkhandarya area, Amudarya river 12-02-14 - north.eurasia.birds.watch Maksim M

Phasianus c. bianchii  ( in cattività )

Foto da :  1  Spectrum Ranch  South Dakota <USA>    -   2  www.wpacz-sk.com

1 - Phasianus colchicus bianchii                                                                                                                 2 - Phasianus colchicus  bianchii  

Bianchi (1).jpg
Bianchi -  www.wpacz-sk com x sito.jpg

Phasianus c. bianchii  ( in cattività )

Foto da :  1-2  Spectrum Ranch  South Dakota <USA>    -   2   www.wpacz-sk.com

1 - Phasianus colchicus bianchii                                                                                                                  2 - Phasianus colchicus  bianchii  

Bianchi female -  www.wpacz-sk.com.jpg

Phasianus colchicus principalis     ( Fagiano del principe di Galles ).............Sclater..........1885

Luoghi di origine: Le aree di questa sottospecie si estendono dal sud Turkmenistan, lungo le valli del Kopetdag orientale ( confine tra Turkmenistan e Iran ) all'estremo nord dell'Iran e nord ovest Afghanistan.  Attualmente però pare  sopravvivere solo in alcune di queste aree, ed in particolare quelle dove persistono boschetti e terreni  alluvionali. In passato potrebbe essere entrato in contatto, a causa della sovrapposizione dei territori, con il conspecifico P. c. persicus nella regione di Ashgabat e P. c. bianchii. Un tempo era abbondante lungo le parti superiori del Murgab, sul lato afghano, ma da tempo è stato completamente sterminato (Paludan, 1959).

Distribuzione della sottospecie suggerita da W. Beebe nella sua "A monograph of the pheasants" del 1902 : Persia nord-orientale, Afghanistan nord-occidentale e Turkestan meridionale, compreso il deserto di Merv. Si trova abitualmente nella valle alluvionale conosciuta in Turkestan come Tejend ed in Afghanistan come Heri Rud. I suoi areali si estendono anche lungo i corsi d'acqua minori che scorrono dalle pendici orientali del Darah-Gaz, Kalat-i-Nadir e altre montagne persiane, fino alle pianure di Tejend, come il Dushak, Kaahka e Lutfabad. Dalla valle dell'Heri-Rud raggiunge la cittadella di Kafir-Kala, ma è stato sterminato ad Ahal-Teke, mentre ad ovest arriva solo sino a Baba-Durmas, circa settantacinque chilometri ad est di Askhabad. Si  trova nelle parti russe e afgane della Murghab Valley, compreso le  oasi di Mero, Zelotan e Pandj-deh. È delimitato a nord da Repetek e dal deserto del Kara-Kum, mentre sia ad ovest, quanto a  sud dallo spartiacque del Caspio e dei bacini interni.   

Riassumendo: Per quanto gli aggiornamenti, in particolare provenienti dal Turkmenistan, riguardanti questa forma e la sua distribuzione, siano pochi e frammentari, è comunque possibile definire, seppur con le dovute riserve, l'attuale gamma del P. c. principalis. Delle 4 sottospecie che vivono in Iran, il P. c. principalis è sicuramente quella più singolare nonchè, ormai, piuttosto rara trovandosi solo, secondo recenti ricerche, nella provincia del Khorasan Razavi ( Iran nord orientale ) e più precisamente nelle piccole circoscrizioni Centrali di Dargaz e Sarakhs, quest'ultima al limite orientale della provincia iraniana di Khorasan Razavi, ed entrambe al confine con il Turkestan. In Iran, la sottospecie è inserita in uno dei programmi di protezione ambientale, mentre la popolazione, che secondo le ultime stime, era costituita da poco più di  460 esemplari in entrambe le località sopra citate, viene controllata e monitorata ogni anno in primavera ed autunno.  Dal Turkmenistan non arrivano aggiornamenti tuttavia, alcune immagini ritraenti maschi di questa forma ne confermano l'esistenza in alcune aree del sud, sud-centro di questo paese.

Nota: I primi esemplari, ottenuti dai membri dell'Afghan Delimitation Coir Anission, erano di proprietà di H.R.H. il Principe di Galles. Denominati nel 1885 dal Dr. Sclater, furono esposti alla London Zoological Society. Il dott. J. E. T. Aitchison, naturalista della commissione, scrive di questa forma: sunto sintetico - "Gli esemplari di questa sottospeceie sono stati catturati sulle rive del Bala-Morghab, dove si  trovano in numero considerevole nei boschi e tra i cespugli di tamarisco oppure nei fitti canneti che crescono sul letto del fiume".

Descrizione : Il maschio adulto presenta copritrici alari in bianco quasi puro; rosso porpora sulla parte posteriore del collo non sempre visibile; mantello e parte superiore della schiena con base predominante dorata, ed un modello a squame ben sviluppato per effetto di grandi ( 1,5 mm ) orlature che nella regione interscapolare sono solite fondersi con le macchie scure visibili sulla parte terminale delle piume; spalle ampiamente marginate di nero, con la maggior parte delle scapolari contraddistinte da disegno centrale nero opaco e bianco panna che, essendo celato sotto alle altre piume, risulta privo della caratteristica screziatura caratterizzante le sottospecie caucasiche; schiena rosso bronzo; groppa e copritrici caudali solitamente mancanti di riflessi violacei; petto caratterizzato da colorazione bronzo-rosso-violaceo sino a lambire la base del collo; fianchi contraddistinti da ampie marcature verde scuro o blu violaceo. Taglia media: Iridi giallo cromo chiaro o giallo arancio.

La femmina presenta una colorazione molto più chiara rispetto alle conspecifiche P. c. colchicus e P. c. persicus;  colore di fondo del mantello rossiccio più pallido con livrea generalmente color sabbia molto pallido; piuttosto simile alla conspecifica P. c. chrysomelas. Taglia medio piccola; Iridi simili ma leggermente più scure e opache rispetto a quelle del maschio.

Nota: Gli esemplari che si trovavano nella parte occidentale della catena montuosa furono separati da Bogdanow e denominati P. c. komarowi, ma mostravano caratteristiche molto variabili ed instabili nonché lucentezza verdastra anziché violacea sugli apici nerastri delle piume dei fianchi. I soggetti ai quali venne attribuita tale denominazione ( komarowi ) furono ottenuti nel 1883 dal viaggiatore russo Zarudny, che esplorò il paese, allora, turcomanno mentre si trovava nel mezzo di rivolte politiche. I suoi appunti e le pelli, furono inviate al Prof. Bogdanow, che pubblicò la descrizione nel 1886, un anno dopo che il dottor Sclater aveva nominato P. c. principalis.    

Descrizione : Il maschio adulto presenta copritrici alari in bianco quasi puro; rosso porpora sulla parte posteriore del collo non sempre visibile; mantello e parte superiore della schiena con base predominante dorata, ed un modello a squame ben sviluppato per effetto di grandi ( 1,5 mm ) orlature che nella regione interscapolare sono solite fondersi con le macchie scure visibili sulla parte terminale delle piume; spalle ampiamente marginate di nero, con la maggior parte delle scapolari contraddistinte da disegno centrale nero opaco e bianco panna che, essendo celato sotto alle altre piume, risulta privo della caratteristica screziatura caratterizzante le sottospecie caucasiche; schiena rosso bronzo; groppa e copritrici caudali solitamente mancanti di riflessi violacei; petto caratterizzato da colorazione bronzo-rosso-violaceo sino a lambire la base del collo; fianchi contraddistinti da ampie marcature verde scuro o blu violaceo. Taglia media: Iridi giallo cromo chiaro o giallo arancio.

La femmina presenta una colorazione molto più chiara rispetto alle conspecifiche P. c. colchicus e P. c. persicus;  colore di fondo del mantello rossiccio più pallido con livrea generalmente color sabbia molto pallido; piuttosto simile alla conspecifica P. c. chrysomelas. Taglia medio piccola; Iridi simili ma leggermente più scure e opache rispetto a quelle del maschio.

Nota: Gli esemplari che si trovavano nella parte occidentale della catena montuosa furono separati da Bogdanow e denominati P. c. komarowi, ma mostravano caratteristiche molto variabili ed instabili nonché lucentezza verdastra anziché violacea sugli apici nerastri delle piume dei fianchi. I soggetti ai quali venne attribuita tale denominazione ( komarowi ) furono ottenuti nel 1883 dal viaggiatore russo Zarudny, che esplorò il paese, allora, turcomanno mentre si trovava nel mezzo di rivolte politiche. I suoi appunti e le pelli, furono inviate al Prof. Bogdanow, che pubblicò la descrizione nel 1886, un anno dopo che il dottor Sclater aveva nominato P. c. principalis.    

Foto  da :  1  Autore: Behzad Azimi  Wildlife Photographer   -  2   www.iranwonders.com   -   3   Autore: saeid.gholi.zedeh ( Instagram )

1 - Phasianus c. principalis                                                                2 - Phasianus c. principalis                                                               3 - Phasianus c. principalis

Principalis++.jpg
Principalis - www.iranwonders com - Copia.jpg

Phasianus c. principalis  

Foto da  :  1  www.k2.j.p68.jafar.panahpuor  -   2  Autore: Behzad Azimi  Wildlife Photographer  

1 - Phasianus c. principalis                                                                2 - Phasianus c. principalis 

Principalis pare - By Mustafa Abuyareh 1
Principalis pare Javal Sadeghi ( Khorasa
Principalis Dar Gaz, Khorasan, Iran by saeid.gholi.zedeh.jpg

Phasianus c. principalis  

Foto da  :  1   www.dargazonline.com  -  2-3   Autore:  Jafar Panahpour   

1 - Phasianus c. principalis                                                                2 - Phasianus c. principalis                                                               3 - Phasianus c. principalis

Principalis - Razavi Khorasan - www.dargazonline.com.jpg
Principalis + Parco Nazionale Tandoora 08-12-21  Parco Nazionale Tandoora Iran - Jafar Pan

Phasianus c. principalis  

Foto da  :  1  Autore: Behzad Azimi  Wildlife Photographer   -   2   Autore: Miran Abyareh  

1 - Phasianus c. principalis                                                                                                                          2 - Phasianus c. principalis 

Khorasan Razavi Dagaz Zanglanlu mountain Iran 08-07-2017 - Behzad Azimi www.iranbirdwatchi
24 Principalis - By miran.abyareh.jpg

Phasianus colchicus chrysomelas     ( Fagiano di Khiva )............Severtzov..........1875   

Luoghi di origine: Trovano il loro habitat naturale lungo il corso inferiore dell'Amu Darya, ovest  Uzbekistan e nord Turkmenistan. Solitamente si trovava dalla valle dell Amudarja fino al delta Dargan-Ata, tuttavia pare che alcune popolazioni si stiano muovendo seguendo il corso del fiume Amu Darya verso occidente  a raggiungere il lago Sargkamys e, perlomeno in base a quello che si da alcune recenti immagini, anche oltre verso occidente a raggiungere le rive del Mar Caspio.

Descrizione: Nel maschio la colorazione in generale è simile a quella del congenere Phasianus c. bianchi, ma se ne distingue per la predominanza sul petto di colore rosso ramato con iridescenze dorate mentre il verde risulta meno evidente; collare il più delle volte costituito da uno stretto anello bianco che occupa circa la metà del collo, raramente arriva ai due terzi e più dello stesso, sempre ampiamente aperto frontalmente e, non di rado, può esserlo anche posteriormente. In un certo numero di esemplari, comunque pochi, può anche essere del tutto assente; parte  superiore  del corpo rosso bronzeo scuro con rifessi ramati e dorati. Taglia media; Iride giallo cromo chiaro o giallo arancio.

La femmina simile alla Phasianus c. bianchii  se ne distingue, seppur senza non poca difficoltà, per essere leggermente più scura con marcature sulle parti superiori e fianchi prevalentemente nerastre e piuttosto distintive nonché di dimensioni più ridotte rispetto a quelle delle congenere ali bianche. Taglia medio piccola; Iridi  simili ma leggermente più scure e opache rispetto a quelle del maschio.

Foto da : 1 Gordon  Dietzman  -    2  www.birds.uz  Autore Asif Khan   -  3  www.uzbekistan.bird.watch   Autore:   Masha Gritsina

1 - Phasianus c. chrysomelas                                                              2 - Phasianus c. chrysomelas                                                         3 - Phasianus c. chrysomelas

Chrysomelas Asif Khan ( Karakalpakstan v

Phasianus c. chrysomelas  

Foto da :  1-2  www.birds.kz  Autore:  Qanatbek Kenzhegulov  ( località indicata dal fotografo:  1-2 Aktau ( vicinanze ) Kazakistan 02-11-2020, riva del Mar Caspio, quindi relativamente lontano da quella indicata come gamma storica ) 

1 - Phasianus c. chrysomelas                                                             2 - Phasianus c. chrysomelas 

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Chrysomelas pare - Aktau -  Caspio riva
Chrysomelas Maria Gritsina www.tugai uz.

Phasianus c. chrysomelas  

Foto da :  1  Autore:   Olim Nazarov   -   2  www.kurtveliev.com Autore:  Kurtveliev Ernest   ( località indicata dal fotografo:  1  solo Uzbekistan  -   2   Riserva della Biosfera della Bassa Amudarya 22-10-17 

1 - Phasianus c. chrysomelas                                                                                                                       2 - Phasianus c. chrysomelas 

Chrysomelas - www.ohotniki.ru (1).jpg
Chrysomelas -Riserva della Biosfera della Bassa Amudarya 22-10-17 - Kurtveliev Ernest bird

Phasianus c. chrysomelas  

Nota: nella foto sottoposta vediamo un esemplare immortalato, come si evince anche dalla mappa a fianco ( indicatore rosso ), ai confini della gamma attribuita al P. c. zarudnyi. Nonostante la postura non permetta di osservare le parti inferiori, il collare relativamente alto e la colorazione in generale suggeriscono che si trattare del P. c. chrysomelasPer quanto possa sembrare di poca importanza, la questione, perlomeno per quel che mi riguarda, diviene piuttosto intrigante. La gamma del  il P. c.  zarudnyi è stata compresa in una sorta di crocevia tra quelle dei congeneri P. c. chrysomelas - P. c. zerafschanicus e P. c. bianchii e P. c. principalis. Quindi, il primo pensiero che viene alla mente è: possibile che una forma sia riuscita sottospecificatatmente ad evolversi autonomamente in uno spazio relativamente ridotto, simile come habitat a quelli circostanti e completamente delimitato da altri congenere ? Ammissibile, ma lo ritengo piuttosto improbabile, e considerato che le gamme si sovrappongono abbondantemente, com'anche indicato da Zarudny, ciò legittima la creazione di ibridi tra le sottospecie vicine ed in particolare con il P. c. chrysomelas e P. c. zerafschanicus. 

 

Riassumendo: come già sopra menzionato, credo il P. c. zarudnyi possa essere l'occasionale risultato dell'incrocio tra due sottospecie in particolare, P. c. chrysomelas e P. c. zerafschanicus, quindi un ibrido. Ai nostri giorni, il P. c. bianchi appare geograficamente troppo lontano, con popolazioni non più floride che nel passato raggiungevano, sicuramente, la gamma del P. c. zarudnyi e/o quelle dei congenere ( alcune forme intermedie vennero descritte, ma non riconosciute ). Ancor più improbabile per il P. c. principalis  che sembra essere drasticamente circoscritto alla sola provincia del Khorasan Razavi ( Iran nord orientale ) e sud - sud centro del Tutkmenistan. Probabilmente in passato anche queste ultime due forme contribuirono alla creazione di ibridi in dette aree, tuttavia attualmente, considerato l'apparente esiguo numero di esemplari che costituiscono le popolazioni di entrambe, non credo ciò sia  possibile.  

Foto da :  1-2 ( ingrandimento ) www.birds.uz    Autore:  Tursunov Shukhrat    -   2  www.birds.uz

1-2  - Phasianus c. chrysomelas - Località: Riserva biologica di Amudarya inferiore scattata il 31-10-2017 Uzbekistan ( come da mappa )  

Chrysomelas pare in area zarudny - Riserva biologica di Badai-Tugai Uzbekistan 30-10-17 -
Chrysomelas pare in area zarudny - Riserva biologica di Badai-Tugai Uzbekistan 30-10-17 -
Uzbekistan area zarudnyi (1) - Copia.jpg

Phasianus colchicus zarudnyi    ( Fagiano di Zarudny o Amudarya  ).........Buturlin........1904   

Luoghi di origine: Aree confinanti tra Uzbekistan e Turkmenistan. Distribuito nei territori centrali delle valli alluvionali dell' Amu Darya, dalla città di Kerki a nord sino a Dargan Ata. Al confine tra Turkmenistan e Uzbekistan ( Valle del medio corso del fiume Amu-Darya o Oxus. Verso nord ( Petro-Alexandrovsk ), quasi a lambire la gamma più meridionale del P. c. chrysomelas. A sud è stato registrato a Karnas, non lontano dal confine con l'Afghanistan, e nella parte più orientale della gamma del P. c. bianchii .                                  Attualmente in Uzbekistan, la distribuzione di questa sottospecie è limitata alla riserva di Kyzylkum organizzata nel 1971 ubicata sulla riva destra dell'Amu Darya.       

Descrizione:  Il fenotipo dei maschi è contraddistinto da forte variabilità individuale. Alcuni esemplari risultano essere molto simili al conspecifico P. c. principalis, tuttavia, se ne distinguono per la colorazione più luminosa e leggera del dorso. Per contro, in un certo numero di individui, presentano le menzionate parti con colorazione uguale se non addirittura più scura, con marcature nere sulla parte terminale delle scapolari che in alcuni soggetti possono essere più sviluppate rispetto a quelle presentate dal P. c. principalis, oppure non esserci affatto, tuttavia, di norma, nel P. c. zarudnyi sono molto più strette, spesso a formare una sorta di triangolo rovesciato; colletto bianco che può essere quasi completo oppure rappresentato da poche tracce laterali così come del tutto assente; scarlatto sul collo che risulta appena visibile o del tutto assente; piume rossastro-porpora-dorate del petto con frange rosso scarlatto più ridotte rispetto a quelle del già citato P. c. principalis, solitamente di circa 2 mm., ma possono essere anche da 1,5 e 4,0 mm.; fianchi con piume i cui apici si presentano verdastri. Da rilevare che le piume dei fianchi, così come quelle del petto, oltre alla colorazione già citata, possono assumere tonalità violacea, bluastra, verdastra o blu verde, mentre quelli della gola sono contraddistinte da apici verdastri anziché porpora. Ne vennero descritte altre tre forme, due delle quali, P. c. gordiuse P. c. tschardjuensis, furono però considerate variazioni individuali del P. c. zarudnyi, mentre il terzo P. c.  jabae può essere ritenuto sia una variazione quanto ibrido o forma  transizionale tra P. c. zarudnyi e P. c. bianchii. Probabilmente, a causa dell'interazione con i conspecifici P. c. chrysomelas, P. c. bianchii, P. c. zerafshanicus e, forse, P. c. principalis risulta una delle forme più variabili, se non la più instabile e difficile da descrivere di tutti i conspecifici che vivono in questa parte di mondo e non solo.  Taglia medio-piccola; Iridi giallo cromo chiaro o giallo arancio.

Phasianus c. zarudnyi - Foto da:  www.ohotniki.ru 

Immagine molto rara, ad oggi l'unica trovata, di questa dubbia sottospecie, scattata nei luoghi di origine

Zarudnyi - www.ohotniki.ru 3.jpg

La femmina, pur essendo piuttosto simile alle conspecifiche che vivono nella stessa area, se ne distingue, seppur a fatica, per essere leggermente più grande, più scura e più contrassegnata, con i fianchi caratterizzati da tre o quattro file di marcature su ogni lato. Taglia medio piccola; Iride come nel maschio ma solitamente più opaco.

* Il Phasianus zarudnyi gordius ( in passato era anche definito Phasianus principalis gordius. Probabilmente perchè all'epoca alcune delle forme che vivevano in queste aree, e che fenotipicamente somigliavano al fagiano del principe di Galles, venivano indistintamente chiamati principalis, fors'anche perchè, quest'ultimo era già da tempo conosciuto ), venne descritto dall'osservazione di un primo esemplare collezionato il 17 febbraio nella valle dell'Amu-Darya nei pressi di Karnas, tra Kerki ( Karki ) e Kelif, 80 km a nord Kerki.  Non si sa molto di questa forma, tranne le indicazioni dello stesso Zarudny, che nel corso delle sue esplorazioni ha incontrato molti di questi fagiani nelle aree circostanti le città di Chardzhui ( o Chardzhou ) e Kelif nel nord-est del Turkmenistan. 

Quindi, considerando le menzionate posizioni geografiche piuttosto precise è presupponibile che gli esemplari visti ed esaminati da Zarudny non siano varianti del P. c. zarudnyi ne tantomeno in qualche modo collegabili  P. c. principalis ma, molto più semplicemente, degli ibridi prodotti all'incrocio tra P. c. zarudnyi, ammesso che lo si consideri una sottospecie piena, e P. c. bianchii.

Nota: In base ad una certa opinione, che potremmo definire comune, si ritiene che di norma in cattività questa sottospecie, ed in particolare i maschi, presentino un fenotipo piuttosto uniforme nonostante vi sia la tendenza, in base ai gusti personali, a selezionare colorazioni più chiare o scure, in netto contrasto con la variabilità che contraddistingue i conspecifici selvatici. Come nel caso di altre sottospecie allevate in "purezza", che presentano colorazioni del piumaggio piuttosto diverso dalle forme selvatiche, è probabilmente dovuto ad incroci più o meno desiderati con il Phasianus c. chrysomelas, e Phasianus c. bianchii.  

Considerazioni: Come già ampiamente menzionato nella parte destinata al Phasianus c. chrysomelas, non ritengo il Phasianus c. zarudnyi sottospecificatamente distinto al pari di alcune delle 19 sottospecie che vivono in Cina, bensì più propenso a credere si tratti di un ibrido occasionale in passato ottenuto, a seconda dei casi e/o località, dall'incrocio tra il Phasianus c. chrysomelas, Phasianus c. zerafschanicus, Phasianus c. principalis e Phasinaus c. bianchii. Questo darebbe un senso sia alla rarità ( mai trovato immagini in natura, ne viste rintracciate da altri, tanto da avere l'impressione che e viva solo in cattività ) di questa forma, quanto all'estrema variabilità che la contraddistingue, con esemplari dal piumaggio più chiaro o scuro a seconda dei casi. Attualmente dubito fortemente che vi possano essere ancora coinvolti il Phasianus c. principalis e Phasianus c. bianchii. Infatti, perlomeno dalle pochissime informazioni che ci giungono da queste aree, parrebbe che l'attuale gamma del primo sia in gran parte circoscritta all'Iran nord-orientale, ed estremo sud-est e sud-centro del Turkmenistan. Se così fosse, e per ora non ho motivo di dubitarne, questa forma non avrebbe più modo di interagire con altri congenere ne tantomeno produrre ibridi.  

Come sopra menzionato, probabilmente in passato nell'incrocio venivano coinvolti anche il Phasianus c. bianchii e Phasianus c. principalis. Quanto tale pratica potesse essere frequente, non è dato conoscere, tuttavia avveniva, e la classificazione di alcune forme intermedie, comunque non riconosciute ( vedere in Phasianus c. Principalis e Phasianus c. bianchii ), parrebbe confermare quanto appena indicato. 

Quindi, è probabile che ai nostri giorni, inteso come ultimi decenni, il sopracitato incrocio avvenga, occasionalmente, solo tra il Phasianus c. chrysomelas e Phasianus c. zerafschanicus in quanto parrebbero le uniche due sottospecie rimaste ad avere le gamme confinanti, quindi potenzialmente sovrapporle, a quella del Phasianus c. zarudnyi.  Inoltre, da non sottovalutare il re-incrocio tra ibridi stessi così come tra questi e le forme originali.  

Foto da :  1-3  Allevatore: Steve Keller - Utah - USA   < Bridgerland True Pheasants >   -   2   Plzen Zoo  Repubblica Ceca    

Nota: la foto 2 è stata scattata nello Zoo di Plzen, Repubblica Ceca, quindi il maschio ritratto dovrebbero costituire, con tutte le riserve del caso, una delle pochissime "riserve" di esemplari geneticamente puri allevati in cattività. Ciò è riferito anche alle femmine, e non solo di questa sottospecie.

1 - Phasianus c. zarudnyi                                                                    2 - Phasianus c. zarudnyi                                                                  3 - Phasianus c. zarudnyi 

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Zarudny - Steve Keller x sito.jpg
Zarudnyi - Plzen zoo 3.jpg

Phasianus c. zarudnyi  

Foto da :   1-2  Autore e allevatore: www.uberchicranch.com  

1 - Phasianus c. zarudnyi                                                                     2 - Phasianus c. zarudnyi                                                                  3 - Phasianus c. zarudnyi  

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Phasianus c. zarudnyi   

Nota: da rilevare che le immagini scattate nell'allevamento ( non più in attività relativamente ai fasianidi ) di Christophe Auzou, le femmine, perlomeno quella della foto sottoposta e l'altra, visibile alla pagina < Fagiani ali bianche >, presentano iridi scure. 

Foto da :   1-2   Allevatore: Christophe Auzou   Autore foto 1 Eduard Jelen  

1 - Phasianus c. zarudnyi                                                                                                                               2 - Phasianus c. zarudnyi   

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Zarudnyi - Libro James (1).jpg

Phasianus c. zarudnyi   

Nota: le 2 immagini a seguito, sono state scattate nello Zoo di Plzen, Repubblica Ceca, quindi gli esemplari ritratti dovrebbero costituire, con tutte le riserve del caso, una delle pochissime "riserve" di esemplari geneticamente puri allevati in cattività. Ovviamente ciò è riferito anche i maschi, e non solo di questa sottospecie. Come nel precedente caso, così anche le femmine del Plzen zoo, quindi fenotipicamente  attendibili, presentano iridi scure contrariamente a quanto menzionato nella letteratura. Ma non sarebbe il primo errore in questo senso. Ad esempio, le femmine del Phasianus c. elegans, in base alla letteratura dovrebbero mostrare iridi scure, in realtà. come testimoniano le, non poche immagini, sono chiare.

Foto da :   1-2   Plzen Zoo  Repubblica Ceca  

1 - Phasianus c. zarudnyi                                                                                                                               2 - Phasianus c. zarudnyi   

Zarudny - Plzen per sito 2.jpg
Zarudnyi -  Pllzen zoo e.jpg

Phasianus colchicus zerafschanicus     ( Fagiano del Zerafshan )...........Tarnovski.........1892

Luoghi di origine:  Attualmente abita l'intera pianura alluvionale dei fiumi Zeravshan, Karadarya e Akdarya. Una popolazione sufficientemente grande si trova nel territorio della riserva naturale di Zeravshan, ed anche nell'area di Sarazm al confine con il Tagikistan. Nel distretto di Samarcanda sono considerati comuni e si incontrano piuttosto spesso nei dintorni delle città di Navoi e Kermen, mentre nella regione di  Shafrikan occupano soprattutto  terreni agricoli lungo i canali di irrigazione. Piuttosto diffuso anche nella regione di Bukhara, dove possono essere visti  persino all'interno dell’area urbana. Oltre ad alcune osservazioni, che sembrano attendibili, nella regione del Kashkadarya. In generale, lo stato della popolazione, secondo le stime degli esperti, è abbastanza soddisfacente. La caccia è ufficialmente vietata, ma a causa del bracconaggio, i capi abbattuti ogni anno sembra che non siano inferiori a quelli di tutte le altre sottospecie del fagiano comune per le quali l’attività venatoria è consentita.

A nord è separato dal P. c.   turcestanicus dallo spartiacque dei fiumi Zerafshan e Syr-Daria; a sud i Monti Gissar lo isolano da P. c. bianchii mentre ad ovest è probabile che incontri il P. c. zarudnyi soprattutto nei periodi in cui le esondazioni dello Zerafshan  arrivano a lambire l'Amu-Daria, costringendo gli animali a migrazioni forzate. All’epoca, ma non è poi cambiato molto, le uniche informazioni su questa sottospecie erano state fornite dal suo scopritore, il Tenente Tarnovski, il quale scriveva: "... Il fagiano dello Zarafshan ha un modo di vivere totalmente diverso dai suoi congenere asiatici, a causa dell'elevata conversione in terreni agricoli della valle Zarafshan, nidifica e alleva le prole nelle paludi di canna e quelle confinanti con il fiume Zerafshan, nutrendosi delle abbondanti granaglie che trova nei coltivi...".

Descrizione: E' la più orientale del piccolo gruppo di congenere dal ventre bruno-rossastro ( rosso-bruno, ruggine o ferro ossidato ). Il maschio in generale assomiglia al conspecifico P. c. zarudnyi, tuttavia, se ne distingue per avere la parte superiore del corpo di norma più chiara e dorata; colorazione della parte alta di schiena e dorso molto variabile, con margini neri sulle piume del tutto assento o solo leggermente sviluppati; colletto che, per quanto ben definito, presenta un’altezza limitata ( altezza massima di circa 5 mm) ed ampiamente aperto anteriormente; gola solitamente rosso porpora marrone con iridescenze violacee; petto dominato da  tonalità rosso con riflessi violacei sulla quale spicca il marrone chiaro delle larghe marcature apicali senza traccia di altri colori; marcature principali sui fianchi di colore nero con riflessi violacei e bluastri;  groppa rosso brunastro. Inoltre, rispetto al P. c. zarudnyi presenta i bordi delle scapolari che disegnano una V piuttosto netta così come, i bordi rosso-rame, delle piume che si trovano su parte bassa di collo e petto sono più stretti. La variabilità individuale dei P. c. zerafschanicus è comunque notevole. Taglia media; Iridi giallo cromo chiaro o giallo arancio. 

La femmina sia come misure quanto il cromatismo del piumaggio, per quanto apparentemente leggermente più marcato, assomiglia alla conspecifica P. c. mongolicusTaglia medio piccola; Iride come nel maschio ma di norma più opaco.

Phasianus c. zerafschanicus - www.birds.uz Autore: Mardonov Bakhtiyor ( località indicata: Zeravshan National Park, Samarcanda 26-04-2023  Uzbekistan )

Zerafschanicus - Zeravshan National Park 26-04-23 -Mardonov Bakhtiyor birds.uz.PNG

Foto da :   1  www.birds.uz   Autore:  Valentin Soldatov  -   2- 3   www.uzspb.uz   Autore: N.V. Marmazinskaya  ( località indicate dai fotografi: 1  Ecocentro "Jeyran", tra i distretti di Kogon e Qorovulbozor, regione di  Bukara15-05-2015 Uzbekistan  -   2-3  Parco Nazionale Zarafshan, regione di Samarcanda 21-11-2005  Uzbekistan )

1 - Phasianus c. zerafschanicus                                                        2 - Phasianus c. zerafschanicus                                                    3 - Phasianus c. zerafscanicus

Phasianus c. zerafschanicus  

Foto da :   1 www.uzspb.uz   -  2  www.uzbekistan.birds.watch  Autore: Bakhtiyor Mardonov  ( località indicate dai fotografi: 1-2 Parco Naturale Nazionale dello Zerafshan 04-04-2023 e 21-02-2024 Uzbekistan ( in un controllo del 2023, nel citato parco, sono stati registrati 624  Phasianus c. zerafschanicus  )

1 - Phasianus c. zerafschanicus                                                                                                                    2 - Phasianus c. zerafschanicus  

Zerafschanicus Parco Naturale Nazionale Zerafshan 19-04-23 ( nel 2023 registrati 624 fag )
Zerafschanicus - Zeravshan National Park Uzbekistan 21-02-24 - Mardonov Bakhtior birds uz.

Phasianus c. zerafschanicus  

Foto da :  1  Sergei Kuznezov    -   2   www.birds.uz Autore:  Perevozov Alexander  

Nella foto N° 1 raffigurante dei  maschi cacciati, nonostante l'attività venatoria sia vietata per questa forma, nei luoghi di origine, si può ancor meglio  comprendere quanto la colorazione, ed in particolare tutte le parti superiori, degli esemplari selvaggi, sia diversa da quelli che solitamente si trovano in allevamento.

1 - Phasianus c. zerafschanicus                                                                                                                                                                          2 - Phasianus c. zerafschanicus

Questo ok.jpg
Zerafschan - Ecocenter Jeyran Uzbekistan ( 04-19-2010 ) - www.wzbekistan.birds watch Autor

Phasianus colchicus shawii      ( Fagiano del Yarkand )..........Elliot......1870    

Com'anche proposto per altri congenere, prima di arrivare alla scheda descrittiva, trovo sia interessante leggere alcuni cenni storici riguardanti questa sottospecie che ( in passato da non pochi ed importanti autori era suddivisa in due forme e, quindi, seppur relativamente, anche con diversa nomenclatura ), seppur sintetizzati trovo siano, relativamente ad analisi, supposizioni, riflessioni e commenti, più che condivisibili. La letteratura storica è stracolma di errori, spesso anche gravi, e gli autori moderni, facendone una sorta di copia/incolla, senza neppure cercare di verificarne o perlomeno capire, ciò che andranno a pubblicare, non fanno altro che aggravare la situazione.    

Da: http://tambov-zoo.ru/identifier/class/Aves/Galliformes/Phasianidae/Phasianus/2  

Nonostante quanto a seguito menzionato, relativamente a questo gruppo,  sia il sunto di ciò che venne pubblicato su libri e/o riviste specializzate di fine 1800 ed inizio 1900 dagli stessi autori/descrittori delle varie forme che sono comprese nel genere Phasianus, potrebbe, soprattutto ai meno esperti, sembrare molto strano. Per meglio comprendere, serve innanzitutto considerare alcuni fattori come periodo, nomi attribuiti, numero sino ad allora di specie e sottospecie classificate, conoscenza delle stesse, gamme ecc. Quindi, per chi intende addentrarsi nel fantastico ed intrigante mondo della ricerca, seppur come semplici appassionati, sono un ottimo spunto per comprendere caratteristiche e differenze tra esemplari appartenenti alle forme selvatiche che, in base all'attuale classificazione, a volte risultano inspiegabili suggerendo conclusioni affrettate, spesso relegandoli al ruolo di ibridi. Probabilmente il più delle volte è così, però ciò non toglie che potrebbero appartenere a forme intermedie dimenticate che andrebbero rivalutate.  

Phasianus shawi  ( Fagiano del Kashgar )

Abita la Kashgaria ( provincia dello Xinjiang – Cina ), vale a dire le parti occidentali del bacino del Tarim, compresi i tratti inferiori dell'Aksu e Khotan Darya. Il suo confine sud-occidentale è la via delle carovane che porta da Sanzhu ( attuale Sanju Daban ) a Kashgar. Esaminando attentamente i materiali di F. K. Lorenz, parrebbe che questa specie sia suddivisa in 2 forme ben distinguibili la cui divisione geografica è messa in discussione da alcuni autori principalmente per il fatto che i tipi di entrambe le forme furono ottenuti da Elliot ( o meglio, dalla missione britannica ) dallo Yarkand. Tuttavia ciò non prova assolutamente nulla, poiché è risaputo che i fagiani in pelle e/o solo congelati, vengono trasportati da un luogo all’altro, ed anche per migliaia di chilometri.

Nota: Pur non avendo potuto studiare, per ora, pelli o esemplari in vita, ma avendo avuto la possibilità di esaminare decine di immagini recenti di questo fagiano, mi trovo d'accordo nel ritenere che vi siano due forme ben differenziate. Comunque ne più ne meno distinte rispetto a molte altre che invece vengono ritenute sottospecie piene. L’occidentale più riconducibile al P. c. bianchi mentre l’orientale sembra più prossima al P. c. tarimensis.

 

Phasianus shawi shawi  ( Fagiano del Kashgar orientale )

Abita le aree più orientali della gamma attribuita alla sottospecie e principalmente nelle valli di Aksu e Khotan-Darya.

Si differenzia soprattutto per gli stretti bordi ( marcature ) terminali neri sulle piume di torace e fianchi.                                                                                                                                              Nota: Sembrerebbe, perlomeno fotograficamente, che la colorazione in generale della forma orientale, sia  generalmente più chiara, riconducibile, con le dovute distinzioni, al P. c. tarimensis.

  

Phasianus shawi insignis  ( Fagiano del Kashgar occidentale )

Abita principalmente la valle del Kashgar-Darya e verso sud a raggiungere il confine con la provincia del Tibet.

Si differenzia dal conspecifico soprattutto per gli ampi bordi ( marcature ) neri terminali sulle piume di torace e fianchi.                                                                                                              Nota: Sembrerebbe, perlomeno fotograficamente, che la colorazione in generale della forma occidentale, sia  generalmente più scura, riconducibile, con le dovute distinzioni, al P. c. bianchii.

Phasianus c. shawii   

Luoghi di origine: Distribuito nel sud ovest dello Xinjiang ( Turchestan cinese ), principalmente nelle valli del Khotan-Daria, Yarkand-Daria e Kashgar-Daria, le parti superiori del fiume Tarim e quelle inferiori della valle dell'Aksu.  

Descrizione:  Questa sottospecie mostra le tipiche caratteristiche dei fagiani ad "ali bianche", pur essendo generalmente meno scura, con fianchi  arancione dorato resi ancor più evidenti dalle ampie punte nere delle piume. Nel maschio la testa è verde scuro; corona che presenta una leggerissima velatura bronzea assolutamente priva di linee sopraorbitali biancastre; collare solitamente assente, tuttavia alcuni esemplari possono mostrarne tracce più o meno evidenti; copritrici delle remiganti inferiori e mediane si presentano bianche o camoscio biancastro; parte più bassa del dorso, groppa e copritrici caudali superiori in bronzo arancione con riflessi verdognoli e violacei; piume della parte bassa della schiena e groppa con una macchia verde su ciascun lato del rachide; parte superiore della schiena e petto bordati di nero, spesso con riflessi metallici verdi ed in generale sulla schiena il fondo dorato domina sul nero; barre scure, solitamente da 3 a 4 mm di larghezza, sulla metà basale delle timoniere mediane. Taglia media; Iridi giallo cromo chiaro o arancio.                                                                                                                                                                                                                                                                                                     La femmina presenta la colorazione di fondo del mantello in pallido bruno-rossastro scamosciato mentre quella in generale della livrea assume una tonalità molto leggera di scamosciato con marcature evidenti sia sulle parti superiori quanto sui fianchi. Taglia medio piccola; Iride come nel maschio ma di norma più opaco.

Foto da:   www.xinjiang.birds.watch   Autori:  1  Rick Wang     -    2-3  Liang Nigulay 

1 - Phasianus c. shawii                                                                        2 - Phasianus c. shawii                                                                      3 - Phasianus c. shawii 

Shawi - Rick Wang xinjiang.birds watch 2
shawi 8 xinjiang.birds watch Liang Yong.

Phasianus c. shawii   

Foto da :   www.xinjiang.birds.watch  Autori: 1   Golden Populus    -    2  www.news.ifeng.com   -   3   Golden Euphratica 

1 - Phasianus c. shawii                                                                         2 - Phasianus c. shawii                                                                      3 - Phasianus c. shawii 

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Phasianus c. shawii  

Foto da :  www.xinjiang.birds.watch  Autore: 1-2   Gumo Vision 

1 - Phasianus c. shawi                                                                         2 - Phasianus c. shawi  

4 Shawi - 29-07-16 - Gumo Vision - versione xinjiang pag 640 - 14 - Copia_edited.jpg
Shawi - 29-07-16 - Gumo Vision - versione xinjiang pag 640 - 1 - Copia_edited.jpg
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3° Gruppo - 1  sottospecie < dalla groppa verde-oliva >   

Phasianus colchicus tarimensis     ( Fagiano del Tarim )............Pleske......... 1888 

Luoghi di origine: E' distribuito nella regione autonoma dai confini controversi dello Xinjiang ( Turkestan cinese ) la cui appartenenza è da sempre in contestazione tra Cina e Kazakistan, trovando i suoi habitat preferiti nelle aree orientali di questa provincia, compresi il Tarim inferiore, Cherchen-Daria, Prefettura di Turpan ed i laghi Bagrach-kul e Lob-nor 1*)

Col conspecifico P. c. shawi, il fagiano del Tarim, occupa una gamma delimitata, per la maggior parte, da deserti ed imponenti catene montuose. A nord e nord-ovest la grande muraglia del Tian-Shan lo separa dal P. c. mongolicus, mentre ad est il deserto senza acqua di Kum-Tag si oppone tra esso e il P. c. satscheuensis dalla groppa grigia, mentre a sud-est il maestoso Altyng-Tang lo divide dal P. c. vlangalii. Verso ovest il territorio è meno arduo e, lungo il corso del fiume Tarim, interagisce con il fagiano dello Yarkand che vive nelle aree più orientali della loro gamma.  

1* ) La prefettura di Turpan e dintorni è menzionata nella letteratura, tuttavia ad oggi, le poche immagini relative a questa forma sono state scattate solo nei pressi del Fiume Tarim, dai dintorni di Korla ( Kurla o Kuerle ) capoluogo della prefettura autonoma mongola di Bayin'gholin, verso est quasi a raggiungere in confine con la provincia del Qinghai. Questo potrebbe essere dovuto sia al fatto che la prefettura di Turpan e dintorni non è sufficientemente frequentata da fotografi e/o naturalisti, ciò di cui comunque dubito, quanto, molto più verosimilmente, alla drastica diminuzione della specie. Nell'area di Korla, come suggerito dalle immagini, oltre ai classici ibridi da caccia, presumibilmente fuggiti da qualche allevamento, dato che ne è proibito il rilascio in natura, si trova anche il Phasinaius c. mongolicus, ammesso che la località indicata dal fotografo sia corretta. Quindi, le tre forme, selvatiche e allevata, hanno la possibilità di incrociarsi liberamente tra loro, come la presenza di soggetti che, a seconda dei casi e località, fenotipicamente presentano una mescolanza di alcune caratteristiche riconducibili al Phasianus c. tarimensis e Phasianus c. mongolicus, parrebbero suggerire.

Descrizione: Sottospecie che fenotipicamente si discosta da tutti i congenere quindi merita un proprio status.  Il maschio assomiglia al conspecifico P. c. shawi ma, se ne distingue per avere le copritrici delle remiganti  inferiori e mediane bruno-giallastre anziché biancastre; testa verde scuro con pesanti iridescenze blu scuro metallico; corona contraddistinta da una leggerissima velatura bronzea senza la benché minima presenza di linee sopraorbitali biancastre; collare di norma assente, tuttavia alcuni esemplari possono mostrarne una, o alcune, piume bianche sulla parte posteriore del collo, oppure ai lati dello stesso; piume del petto rosso fuoco bronzo con riflessi metallici verde oliva e viola, prive della fascia marginale nera; fianchi arancione bruciato sul quale spiccano marcature nero-bluastre più piccole rispetto a quelle del conspecifico P. c. shawi; groppone e copritrici caudali superiori camoscio verdastro oliva. Taglia media; Iridi giallo cromo chiaro o arancio.

La femmina è simile alla conspecifica P. c. shawi. Taglia medio piccola; Iride come nel maschio ma di norma più opaco 

Foto da :  1-3 www.birdnet.cn - Autore: 1-3  leihong0133  -  2  www.birdnet.cn  Autore: Crescent Moon Knife

1 - Phasianus c. tarimensis                                                                 2 - Phasianus. c. tarimensis                                                               3 - Phasianus c. tarimensis 

Autore - leihong0133 -    Tarimensis 8.j
Autore - Crescent Moon Knife - Tarimensi
Autore - leihong0133 -    Tarimensis 2.j

Phasianus c. tarimensis

Foto da :  1  www.birdnet.cn - Autori:  leihong0133    -    2-3   www.xinjiang.birds.watch  Autori:   Huang Peixin   e The Birds Record committee  

1 - Phasianus c. tarimensis                                                                2 - Phasianus. c. tarimensis                                                             3 - Phasianus c. tarimensis 

Autore - leihong0133 -    Tarimensis 3.j
Tarim ( o forse Shavi ) - Yili 04-01-202

Phasianus c. tarimensis

Foto da : 1 www.birdnet.cn  Autore: Crescent Moon Knife  - 2  www.xinjiang.birds.wath -Autore:  Huang Peixin   

1 - Phasianus c. tarimensis                                                                2 - Phasianus c. tarimensis 

screenshot 2+.png
Tarimensis - Korla area 13-02-22 - black lark  xinjiang.birds watch  3 - Copia.jfif
Tarimensis - Kuerle Xinjiang - The Birds

4° Gruppo 2 sottospecie < comunemente ed impropriamente conosciuti come "mongolia" >  

Prima di arrivare alle solite schede descrittive, trovo sia molto interessante leggere alcuni cenni storici, e relative considerazioni, riguardanti questo gruppo attualmente costituito da 2 sottospecie per il quale, in passato, non pochi ed importanti autori, utilizzavano una diversa nomenclatura, "semitorquatus", quindi ben diversa con 5 specie comprese nello stesso. Successivamente, a torto o ragione, tre di queste vennero incluse nelle sottospecie attualmente riconosciute di Phasianus c. mongolicus e Phasianus c. turcestanicus. Seppur sintetizzate, trovo molte delle analisi, ipotesi, commenti, e riflessioni proposte nel testo, più che condivisibili. La letteratura storica è stracolma di errori, spesso anche gravi, e gli autori moderni, facendone una sorta di copia/incolla, senza neppure cercare di verificarne o perlomeno capire, ciò che andranno a pubblicare,  non fanno altro che aggravare la situazione.  

Nonostante quanto a seguito menzionato, relativamente a questo gruppo,  sia il sunto di ciò che venne pubblicato su libri e/o riviste specializzate di fine 1800 ed inizio 1900 dagli stessi autori/descrittori delle varie forme che sono comprese nel genere Phasianus, potrebbe, soprattutto ai meno esperti, sembrare molto strano. Per meglio comprendere, serve innanzitutto considerare alcuni fattori come periodo, nomi attribuiti, numero sino ad allora di specie e sottospecie classificate, conoscenza delle stesse, gamme ecc. 

Phasianus c. mongolicus  illustrazione da:   www.public-library.uk 

Phasianus mongolicus - www.public-library uk - Copia (1).jpg

Quindi, per chi intende addentrarsi nel fantastico ed intrigante mondo della ricerca, seppur come semplici appassionati, sono un ottimo spunto per comprendere caratteristiche e differenze tra esemplari appartenenti alle forme selvatiche che, in base all'attuale classificazione, a volte risultano inspiegabili suggerendo conclusioni affrettate, spesso relegandoli al ruolo di ibridi. Probabilmente il più delle volte è così, però ciò non toglie che potrebbero appartenere a forme intermedie dimenticate che andrebbero rivalutate. 

Da: http://tambov-zoo.ru/identifier/class/Aves/Galliformes/Phasianidae/Phasianus/2 ( in alcuni punti sono stati aggiunti dei dati per facilitare la comprensione del testo ) 

Phasianus semitorquatus  ( in generale )

Questa forma è comunemente conosciuta come “mongolo” o “mongolia” nonostante non abbia mai vissuto nella Mongolia come, pare anche sugli Altai. Ciononostante,  venne descritto da Brandt esaminando un esemplare proveniente dai monti Tarbagatai * e, quand’anche, presentasse un fenotipo molto diverso dai congenere che vivevano nella Mongolia, gli assegnò, erroneamente, il nome attribuitogli da Pallas nel 1811( Phasianus mongolicus ). Circostanza giustamente segnalata da V. Rothschild già nel 1901. Tuttavia, successivamente cambiò parere appoggiando l'opinione di Hartert nella quale asseriva che Pallas avesse utilizzato il termine "mongolicus" solo in senso descrittivo e, quindi, non poteva essere associato al termine assegnato da Brandt.

Potrebbe sembrare facile disquisire, considerato che l'intera "Zoografia" di Pallas è scritta in latino, ma dalla traduzione del contesto riteniamo che il nome fosse proprio questo e ovviamente, anche agli zoologi dell’epoca e studenti più o meno contemporanei di Pallas, compreso Brandt, sarà sembrato così.

Tuttavia, se ritenuta corretta l’opinione di Hartert, questo gruppo di sottospecie deve mantenere il nome più antico attribuito da Brandt, per quanto sia estremamente inappropriato.

* I Tarbagatai sono una catena montuosa che si erge nello Xinjiang nord-occidentale Cina ) e Kazakistan orientale. Il nome della catena è di origine mongola: tarbagan, unito al suffisso tai, significa «montagna dove vivono molte marmotte».

 

Descrizione generalizzata di Brant: testa e il collo si presentano simili a quelli di altre sottospecie; gola rosso rame; copritrici alari bianche o biancastre, talvolta contraddistinte ad una leggera sfumatura grigiastra; colletto bianco piuttosto largo, largo circa 0,75–1 cm , appena interrotto o più spesso ampiamente interrotto anteriormente; parti superiori rosso rame; piume del mantello con cunei apicali neri molto stretti; parte bassa della schiena rosso rame con riflessi verdognoli; gozzo, petto e fianchi rosso scuro o arancio-oro, con macchie nere brillanti sui fianchi; torace e petto con asta apicale molto stretta, cunei neri generalmente senza, o quasi, orlatura nera nonostante, per quanto raramente, può presentarsi seppur piuttosto stretta; ventre nero o nero-marrone, con piume i cui bordi sono caratterizzati da lucentezza verde scuro nella parte anteriore delle stesse.

 

Nota: Di fianco ai nomi, utilizzati in passato, tra parentesi, sono stati inseriti quelli delle sottospecie, in base all'attuale classificazione, per semplificare la lettura.

 

Phasianus semitorquatus turcestanicus  < Fagiano Syr-Darya > ( attuale Phasianus colchicus turcestanicus )

Abita la maggior parte del bacino del fiume Syr Darya, dalle parti più occidentali della valle Valle di  Fergana * in Uzbekistan, nella quale vennero quasi sterminati all'inizio del XX secolo, al Lago d'Aral. 

* La valle di Fergana comprende un’ampia area delimitata dalla catena montuosa dei Tian Shan nell'Asia centrale che si estende nell'Uzbekistan orientale, Kirghisia meridionale e Tagikistan settentrionale ed è la più fertile e densamente popolata delle valli che si trovano in questi paesi,

 

Phasianus semitorquatus brandti  < Fagiano Semirechensky > (  attuale Phasianus colchicus mongolicus )  

Il fagiano semirechensky ( P. c. mongolicus ) era diffuso nella aree orientali della regione di Semirechye ( ex Turkestan russo ), comprendendo i bacini di Issyk-Kul, Balkhash e Ala-Kul, e salendo piuttosto in profondità nel Tien Shan lungo le valli di Tekes e Kunges ampliando la sua gamma anche a nord nel Bacino del lago Nor-Zaisan dopo aver superato i Tarbagatai. Tuttavia, ora non raggiunge più nemmeno questi ultimi e, poiché anche a Zaisan e Ala-Kul è scomparso da tempo, sembra  improbabile che sia ancora presente nelle aree circostanti il lago salato Issyk-Kul nel Kirghizistan.

 

Phasianus semitorquatus semitorquatus (  attuale Phasianus colchicus mongolicus  "cinese"  - forma non riconosciuta come tale ma, che andrebbe studiata )

Per quanto possa sembrare molto simile alla precedente forma, ne è in generale diverso. Abita le parti meridionali della regione di * Zhungaria ( Xinjiang - Cina ) dal bacino del lago Ebi-nora a est fino a Guchen, cioè in una stretta striscia ben irrigata lungo i piedi della parte orientale del Tien Shan.

* La regione di Zhungaria corrispondente alla parte settentrionale dell'odierna provincia cinese nord-occidentale dello Xinjiang, quelli orientali del Kazakistan raggiungendo e oltrepassando di poco il confine occidentale della Mongolia.

 

Phasianus semitorquatus triznae < Fagiano di Ferghana >  ( forma non riconosciuta  e inclusa nell'attuale Phasianus colchicus turcestanicus )

Secondo Zarudny, questo fagiano si trova in buon numero nei ripidi boschetti montani di rosa canina, crespino, biancospino, ecc., lungo le pendici meridionali dei monti Chatkal o Chotkal, da dove il Kaasha-ata, Aflatun, Khoja-ata-su e Kara-su hanno origine i fiumi ( quest'ultimo è un affluente del Naryn ).

Pur essendo apparentemente pressochè simile al Phasianus semitorquatus turcestanicus ( P. c. turcestanicus ) se ne distingue per la colorazione nera delle piume sul ventre mentre nel fagiano di Syr-Darya sono nero-bruno. Inoltre, il nero prosegue anche sul petto; parti nere basali delle penne di gozzo e petto che risultano molto più sviluppate a causa della minor esposizione della parte mediana rossa; marcature sui fianchi con riflessi verdi, senza blu-viola; copritrici di groppa e superiori della coda che presentano uno sviluppo maggiore degli apici grigio-bluastre e grigio-verdastre rispetto al P. s. turcestanicus e P. s. mongolicus

Nello stesso articolo, Zarudny cita due copie catturate nel corso superiore del Kara-Darya, nelle vicinanze di  Gulchi, che sono, come caratteristiche fenotipiche in generale, del tutto simili al Phasianus s. triznae, tuttavia, su torace, petto, spalla e regione interscapolare, l’iridescenza non è viola, come in P. s. triznae e P. s. turcestanicus o verde come nel P. s. mongolicus, bensì viola-verde.

Nota: Considerato che la diversa iridescenza, menzionata da Zarudny, tra P. s. turcestanicus e P. s. mongolicus non è significativa e, se le due coppie catturate nelle vicinanze di Gulchin sembrano, sotto questo aspetto, intermedi, è possibile che siano semplicemente indistinguibili dalle P. s. triznae.

 

Phasianus semitorquatus bergii < Fagiano dell'Aral > ( attuale Phasianus colchicus bergii - forma non da tutti riconosciuta e  solitamente inclusa nel P. c. turcestanicus )

Con questo nome, Zarudny indicava i fagiani che vivevano sulle isole di Uzun-Kair e Uyaly. Si distinguevano, o distinguono, dai conspecifici per i bordi neri ben sviluppati sulle piume di gozzo e petto e non è dato sapere se questa forma viva ancora sulle isole sopramenzionate.                                                                                                                                            Nota: Ovviamente, quanto appena citato è relativo al passato in quanto, le citate isole, attualmente si sono tramutate in aree semidesertiche dovute al prosciugamento del mare di Aral.

Phasianus colchicus mongolicus  ( Fagiano mongolia, mongolo, kirghiso o di Semirechye ).........Brandt.......1844

Luoghi di origine:  Distribuito nel Kazakistan sud orientale, indicativamente dalla valle del fiume Chu al lago e distretto di Balkhash-Alakol spingendosi verso nord a raggiungere il lago Zajsan dove venne registrato a metà del XIX secolo, e successivamente non più osservato fino alla sua reintroduzione in quest'area nel 1983. Nel recente passato, si è insediato ad ovest ( Chu-Iliyskiye Mts., e cresta del Zhetyzhol ), nel 1998 è riapparso sul Passo Chokpak e corso superiore del fiume Arys ( bacino del fiume Syrdarya ), dove sta diventando piuttosto comune. Un tempo era arrivato a lambire, e fors'anche oltrepassare, i confini della Mongolia, da dove probabilmente scomparve già dalla fine del XIX secolo, e Kirghisia nord orientale. Si addentrano nelle valli montane dei Tian-Shan e Naryn comprendenti i bacini dei laghi Issyk-kul ( Kirghisia ) e  Balqas ( Kazakistan ) con i loro affluenti. Da rilevare che la distribuzione di questa sottospecie nei territori confinanti dello Xinjiang ( Cina ) è poco studiata, in ogni caso copre la parte superiore del bacino del fiume Ili ( e probabilmente è distribuito anche verso sud, in alcune zone comprese tra i fiumi Tekes e Ili ) e le aree settentrionali della catena montuosa del Boro-Horo. 

In generale: A sud-est l'enorme Tian-Shan funge da confine tra il fagiano kirghiso ed i conspecifici P. c. shawi e P. c. tarimensis. A sud-ovest i Monti Alexander e Karatan intervengono in misura minore tra esso e il P. c. turcestanicus, mentre a nord-ovest i Monti Altai formano in qualche modo una barriera tra esso ed il P. c. hagenbecki

Curiosità: Venne introdotta in Uzbekistan nel corso dei primi anni '70 del secolo scorso. L'operazione fu condotta sotto la guida dell'Uzbekhotrybolovsoyuz and Glavokhot under Uzbekles con soggetti provenienti dal Tokmak pheasantry ( Kirghisia ). Questa forma è sopravvissuta fino ai giorni nostri nelle aree pedemontane dei Tien Shan isolata da contatti con altre sottospecie. In base alle osservazioni nel tratto di Chimgan e Aksak-ata, dove i fagiani risultano abbastanza comuni, i boschetti di rose selvatiche sono sicuramente un ambiente favorevole, dove trovano sia cibo che protezione. Dal 1970 al 1975, furono effettuati 6 rilasci per introdurre il Phasianus c. mongolicus nelle regioni montuose dell'Uzbekistan. Circa 2000 esemplari acquistati nell’allevamento di Tokmak ( Kirghizistan ) vennero importati e rilasciati in natura. Sembra, tuttavia, che le introduzioni non abbiano avuto i risultati sperati, forsanche a causa del non avere nessun pre-adattamento alla vita in natura. Secondo alcuni sarebbe stato più utile utilizzare i fondi stanziati per l'allevamento e reintroduzione in ambiente naturale, del Phasinaus c. turcestanicus. La caccia a questa sottospecie  non è vietata, ma a causa del numero estremamente ridotto, viene raramente trovato.

Descrizione: Nel maschio adulto le parti superiori, ed in particolare groppa e groppone, sono contraddistinte da una colorazione rosso ramato intenso intriso di riflessi verdastri che in condizione di luce favorevole, divengono ben evidenti. Testa cromaticamente in verde-bronzo più intenso rispetto a P. c. turcestanicus; gola con sfumature verdi di norma ben visibili che però, con particolari condizioni di luce, possono assumere una colorazione violaceo-bluastra iridescente e bordature nere delle piume a volte poco evidenti, se non del tutto assenti; petto e parte alta del torace presentano una colorazione rosso aranciato che mostra iridescenze viola-carminio o verdi a seconda dell'esposizione alla luce; torace e fianchi punteggiati di verde nerastro; centro del torace e fianchi dell'addome verde scuro. Il colletto bianco di solito è largo, comunque di norma meno rispetto a conspecifico P. c. turcestanicus, ma si restringe bruscamente e viene interrotto anteriormente (da 8 a 9 punti) in misura significativamente maggiore rispetto a quest'ultimo. Area lombare, copritrici caudali superiori e, se pur in misura minore, tutti i lati dei dorsali, presentano una colorazione visibilmente verdastra; coperture superiori dell'ala biancastre. Oltre alla maggiore apertura anteriore del collare, ed a quanto già sopra citato, si distingue dal P. c. turcestanicus per essere solitamente più piccolo con mantella, petto e macchie scure dei fianchi intrisi di iridescenze verdi anziché bluastre o viola. differenze di fenotipo. Taglia grande; Iride giallo perlato traslucido.                                                  La femmina è simile alla conspecifica P. c. turcestanicus, tuttavia se ne distingue per essere molto più piccola e finemente marcata; colorazione cuoio in generale leggermente meno intensa con iridescenze tra il rosa e violetto su collo, mantello e parte superiore del petto. Le femmine selvatiche, in non pochi casi, risultano piuttosto diverse da quelle che si possono vedere in allevamento solitamente troppo grandi e dalla colorazione, spesso, eccessivamente pallida. Taglia da piccola a medio piccola. Iride giallo perlato traslucido.

Importante:  purtroppo fotograficamente non è sempre possibile distinguere le sottospecie, ed in particolare quelle le cui differenze fenotipiche riguardano esclusivamente alcuni particolari spesso riscontrabili solo con l'osservazione diretta. Questo è il caso dei P. c. mongolicus e P. c. turcestanicus il cui riconoscimento  attraverso le immagini è nella maggior parte dei casi più illusorio che reale. Ciò è reso ancor più complicato dal fatto che in alcune aree del sud est Kazakistan, così come in Kirghisia e altre località comprese nella loro distribuzione, si possono osservare soggetti che attraverso le immagini, per cui potrebbe anche trattarsi di effetto fotografico, risultano di difficile distinzione, ovvero, appaiono come un mix tra le due forme. Quindi, per averne l’assoluta certezza, considerando anche lo “scalpitio” degli allevatori locali ( vedere a seguito ), sarebbero necessarie ricerche approfondite sul campo allo scopo di accertare il reale stato delle due forme. Tuttavia, il poco interesse dimostrato da organizzazioni internazionali, locali e avicoltura in generale nei confronti dei Phasianus, nonché del governo stesso del Kazakistan, sia in questo senso, quanto come aiuto agli allevatori che intendono allevare in purezza, il futuro di entrambe le forme appare molto incerto, perlomeno nelle aree più antropizzate. Probabilmente, come spesso succede in casi analoghi, solo gli esemplari che si trovano nelle zone più remote delle loro gamme, potranno sperare di sopravvivere a se stessi attraverso una progenie integra e geneticamente pura. 

   

Situazione analoga nella provincia dello Xinjiang ( Cina ) o Turkestan cinese, dove il P. c. mongolicus, oltre ad essersi spinto non lontano dal confine con la Mongolia ha raggiunto ad est, e probabilmente anche sovrapposto i suoi areali a quelli del P. c. tarimensis ( es: Prefetture di Kuerle, Korla e nelle aree circostanti la capitale, compreso i parchi della stessa Urumqi, Xinjiang, Cina ), ed alcune immagini con esemplari evidentemente intermedi che fenotipicamente appaiono come un mix di entrambe le sottospecie senza, o con collare sia solo accennato che ben evidente, sembrano confermarlo.

Sintesi di alcuni commenti fatti da allevatori del Kazakistan: 

Senza nome, “…..In effetti, è già stato tentato di allevare in cattività e/o condizioni di semi-libertà il fagiano Semirechye ( Phasainus c.  mongolicus ) scontrandosi però, con uccelli estremamente nervosi che ne rendevano difficile la gestione, ed anche quelli nati attraverso l’incubazione artificiale non accennano a tranquillizzarsi pregiudicando, tra le altre cose, anche la produzione di uova. Un fagiano ibrido da caccia allevato in Europa produce 50-60 e più uova a stagione, mentre nostro Semirechye  ne depone un massimo di 10-12 uova. Cioè, dal punto di vista puramente economico, non è redditizio. Da 10-12 uova, serve considerare che il 30% sono di norma chiare e/o gli embrioni muoiono ancor prima di schiudere ed il 20% dei pulcini risulterà debole e fragile quindi difficilmente arriveranno all’età adulta. Per cui, da una coppia si otterranno, nella migliore delle ipotesi, 5-6 esemplari all'anno. Ciò è molto poco, non compensa neppure il cibo somministrato ai riproduttori. Ma ci proviamo ancora, perché il processo di addomesticamento non è veloce, metodicamente, da diversi anni diamo la preferenza alle coppie più tranquille cercando, mediante selezione artificiale, di ottenere esemplari caratterialmente tranquilli a in grado di produrre almeno 50-60 uova. Probabilmente, questo non dovrebbe essere fatto da noi, un allevamento privato, ma da una struttura statale. Sono state presentate proposte in tale senso  al governo, ma finora non abbiamo trovato sostegno…..”

“… Per aumentare la redditività del suo allevamento di selvaggina, Kazhym valuta la possibilità di acquistare fagiani già pronti e facili da gestire. Dice di essere pronto ad acquistarli anche oltre oceano: Un ragazzo americano che venne a trovarmi, mi disse che già prima della guerra civile, 150 anni fa, avevano importato negli Stati Uniti i nostri fagiani Semirechye in quanto più grandi, per dimensioni corporee, di tutti i congenere, ed assicura che sono riusciti ad addomesticarli. Da qui non sono in grado di controllare, quindi avrei voluto recarmi sul posto e prelevare campioni da sottoporre ad una analisi genetica, ma è iniziata una pandemia e sono rimasto bloccato. Nel frattempo, l'acquisto di pulcini sarebbe l'opzione più semplice, ad esempio dalla Repubblica Ceca: i fagiani definiti da caccia che si riproducono come le mosche farebbe tutti felici. Però, in effetti, quando verrebbero rilasciati si incrocerebbero con il nostro Semirechinsky ( Phasianus c. mongolicus ) facendoci perdere il pool genetico della specie indigena, e questo è vietato…”.

Commento personale: quindi Kazhym si esimerebbe dal farlo, perlomeno in modo ufficiale,  in quanto vietato, non per convinzione personale intesa alla salvaguardia di un patrimonio genetico sempre più in pericolo, ma in quanto la legge lo proibisce. E, come già sopra menzionato, l'analisi delle immagini mostra un quadro della situazione non certo incoraggiante. Se poi, agli stessi allevatori, o comunque una parte di essi, per essere "felici" basta allevare dei "polli" colorati, c'è da dubitare  che il Phasinaus c. mongolicus possa avere un futuro.

in riguardo al primo commento, apprezzabile per la tenacia con la quale alcuni allevatori perseverano in una pratica di per se non certo redditizia, si può solo aggiungere che nel momento in cui raggiungeranno lo scopo ( 50-60 uova e soggetti docili ), avranno forse mantenuto la genetica ma, con tutta probabilità, saranno perse le caratteristiche principali che contraddistinguono una specie veramente selvatica da un'altra semi tale. 

Foto da :   1  www.bbs.saraba1st.com    -    2-3   www.birds.kz   Autore:   Raouf Bairashev    

1 - Phasianus c. mongolicus                                                               2 - Phasianus c. mongolicus                                                           3 - Phasianus c. mongolicus

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Phasianus c. mongolicus  

Foto da :   1-2  www.birds.kz   Autore:   Raouf Bairashev    -   3  www.birdnet.cn  Autore:   Desert Scavenging

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Phasianus c. mongolicus  

Foto da :  1-2-3  www.birds.kz   Autore:  Raouf Bairashev

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Phasianus c. mongolicus  

Foto da :  www.birds.kz   Autori: 1-2-3   Raouf Bairashev    

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Phasianus c. mongolicus  

Foto da :  www.birds.kz   Autori:  1-3  Askar Isabekov    -   2  Raouf Bairashev

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Phasianus c. mongolicus  

Foto da :   www.birds.kz   Autori:  1  Askar Isabekov   -  2     Raouf Bairashev

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Mongolia - Sorbulak. Almaty oblast 31-03

Phasianus c. mongolicus  

Foto da :  www.birds.kz   Autore  1-2  Raouf Bairashev

1 - Phasianus c. mongolicus                                                                                                                          2 - Phasianus c. mongolicus 

Mongolia - Sairan, Large Almatinka riv.  04-04-22 - Raouf Bairashev birds kz   2 - Copia.j
Mongolia - Sairan, Large Almatinka riv.  04-04-22 - Raouf Bairashev birds kz  1 - Copia.jp

Phasianus colchicus turcestanicus    ( Fagiano Syr-Darya )..........Lorenz.............1896

Luoghi di origine:  La gamma di questa sottospecie è la più ampia rispetto ai suoi congenere che vivono nell'Asia Centrale, comprendendo Kazakistan, Uzbekistan e, probabilmente, anche l'estremo sud ovest della Kirghiisia. Occupa principalmente l'enorme bacino del fiume Syr Darya, dalla della valle di Ferghana in Uzbekistan ( il Syr Daria nasce dalla confluenza dei fiumi Narym e Karadar'ia, provenienti dalla Kirghisia ), incastonata tra le catene montuose del Tien Shan e Alai sino a raggiungere il Mare di Aral. 

Altre fonti, indicano la distribuzione di questa forma compresa tra la valle di Ferghana e la regione di Kyzyl Orda ( Kazakistan ) nel tratto inferiore del fiume Syr Darya, con una lunghezza superiore ai 1000 km.

I confini moderni della distribuzione del fagiano Syrdarya ( P. c. turcestanicus ) in Uzbekistan possono essere tracciati dai seguenti punti estremi: nord - regione di Tashkent, st. Mekhnat - a sud ( pianura alluvionale del Syr Darya ), nei pressi della città di Bekabad, ad est - comprende il territorio dell'ex riserva di Abdusamat ( valle di Ferghana ) e ad ovest i dintorni del Lago Aydarkul.

In generale: La distribuzione del P. c. turcestanicus parrebbe delimitata a sud-est dai monti Tian-Shan e Alai, ed a sud dai monti Alai e Gissar che lo separano da P. c. shawi, P. c. bianchii e P. c. zerafshanicus. A ovest il deserto di Kysil-Kum lo divide dai P. c. chrysomelas, sebbene i loro territori sembrino incontrarsi sulla riva dell'Aral. 

 

Nota: Gli habitat principali sono i tugai ( steppe cespugliose ) e turang ( canneti ) che si estendono lungo la riva del fiume. Il Syr Darya in particolare, permise a questa sottospecie di espandere significativamente la sua gamma.  In Uzbekistan, dal 1968, nel sud-est del deserto di Kyzyl-Kum, a nord-ovest del lago Tuzkan, a seguito dello scarico di emergenza del serbatoio di Chardara, si formò il lago Aydarkul con una lunghezza di oltre 400 km ed una larghezza di 10 km. Nel corso del tempo, le rive di questo bacino si sono trasformate in turanga tugai ( boschi cespugliosi ) e le isole sul lago, ricoperte di canne e cespugli, erano, e sono eccellenti habitat per la vita e riproduzione del fagiano Syr Darya. Tuttavia, in quest'area la sottosopecie venne notata ancor prima della formazione del sopracitato lago, ed un maschio fu catturato nel 1934 nei pressi di un piccolo lago salino ( R. N. Meklenburtsev -  1936 ) . Attualmente l'habitat di questa forma occupa  pressoché l'intera area coltivata,  spostandosi tra  la rete di canali adibiti all'irrigazione delle piantagioni di cotone.

                                                                                                                                                                                                                                                 

Importante: purtroppo fotograficamente non è sempre possibile distinguere le sottospecie, ed in particolare quelle le cui differenze fenotipiche riguardano esclusivamente alcuni particolari spesso riscontrabili solo con l'osservazione diretta. Questo è il caso dei P. c. turcestanicus e P. c. mongolicus il cui riconoscimento  attraverso le immagini è nella maggior parte dei casi più illusorio che reale. Ciò è reso ancor più complicato dal fatto che in alcune aree del sud est Kazakistan, così come in Kirghisia e altre località comprese nella loro distribuzione, si possono osservare soggetti che attraverso le immagini, per cui potrebbe anche trattarsi di effetto fotografico, risultano di difficile distinzione, ovvero, appaiono come un mix tra le due forme. Quindi, per averne l’assoluta certezza, considerando anche lo “scalpitio” degli allevatori locali ( vedere a seguito ), sarebbero necessarie ricerche approfondite sul campo allo scopo di accertare il reale stato delle due forme. Tuttavia, il poco interesse dimostrato da organizzazioni internazionali, locali e avicoltura in generale nei confronti dei Phasianus, nonché del governo stesso del Kazakistan, sia in questo senso, quanto come aiuto agli allevatori che intendono allevare in purezza, il futuro di entrambe le forme appare molto incerto, perlomeno nelle aree più antropizzate. Probabilmente, come spesso succede in casi analoghi, solo gli esemplari che si trovano nelle zone più remote delle loro gamme, potranno sperare di sopravvivere a se stessi attraverso una progenie integra e geneticamente pura. 

Descrizione: Questa forma parrebbe essere la più numerosa in confronto a tutti i conspecifici che vivono nell'Asia Centrale. Questa forma è contraddistinta da dimensioni maggiori rispetto a qualsiasi altro congenere, più grande anche del conspecifico kirghiso.                                                                                                                                                                          Il maschio adulto presenta minime differenze fenotipiche rispetto al P. c. mongolicus  e, se ne distingue, comunque a fatica, per la tonalità della livrea generalmente meno metallica. Parti superiori, ed in particolare il dorso, dalla colorazione rosso ramato piuttosto intenso con debole, se pur visibile, luminosità verdastra. Piume, sulla parte bassa del collo e superiore del petto caratterizzate da sfumature violacee solitamente prive di bordi terminali neri, o comunque poco sviluppati, con debolissime sfumature verdastre. Testa che in generale si presenta riflessi verde-bronzo meno evidenti; colletto bianco solitamente più largo rispetto al P. c. mongolicus e con minore interruzione anteriore ( 8 punti ). Copritrici caudali inferiori e superiori dalla colorazione rosso-ramato più intensa rispetto a quest'ultimo, con il groppone che può evidenziare deboli sfumature verdastre. Taglia grande; Iride giallo perlato traslucido.                                                                                                                                                                                                                                            La femmina, in alcune descrizioni viene ritenuta simile alla conspecifica P. c. mongolicus, distinguendosene per essere un poco più grande, dalla colorazione leggermente più intensa e le ampie macchie color cacao rossastre, più o meno grandi e numerose, sulla parte alta del petto. In altre invece è di norma indistinguibile dalla congenere P. c. monolicus. Difficile stabilire quale sia la più attendibile, per ovvi motivi distintivi, probabilmente la prima. Attualmente è ancor più complicato a causa dell'elevato numero di individui, che perlomeno fotograficamente, appaiono come possibili ibridi, probabilmente derivati dall'incrocio ( in principio, probabilmente artificiale ), tra il Phasianus c. turcestanicus e Phasinaus c. mongolicus, con esemplari simili alle forme geneticamente pure, ma ibridi, o fenotipicamente intermedi, che re-incrociandosi tra loro, o con le forme originarie, contribuiscono ad accrescere la confusione. Tuttavia, dopo aver esaminato moltissime immagini di femmine posso dire che, perlomeno fotograficamente, si possono osservare femmine di Phasianus c. turcestanicus in tutta la loro gamma che corrispondono ad entrambe le descrizioni.  Taglia da media a medio grande; Iride giallo perlato traslucido.

Foto da :  www.birds.kz  Autore:  1  Ihsan Eroglu   -   2   Oleg Belyalov    -   3   Gennadiy Dyakin 

1 - Phasianus c. turcestanicus                                                            2 - Phasianus c. turcestanicus                                                           3 - Phasianus c. turcestanicus

Turcestanicus - Ahmet Yesevi University,
Turcestanicus pare - Shymkent Kazakstan 29-04-22 - Gennadiy Dyakin birds kz (1).jpg

Phasianus c. turcestanicus   

Foto da :  www.birds.kz  Autori:   1  Ihsan Eroglu   -  2  Oleg Belyalov  -  3    www.birds.uz  Autore:  Asif Khan  

Turcestanicus - Dalverzinsky tugai nel corso medio del fiume. Syrdaria Uzbekistan 19-05-12

1 - Phasianus c. turcestanicus                                                          2 - Phasianus c. turcestanicus                                                         3 - Phasianus c. turcestanicus    

Turcestanicus - Ahmet Yesevi University,
Turcestanicus - Ertai. Zhambyl oblast. (

Phasianus c. turcestanicus   

Foto da :  1 www.birds.uz  Autore:  Asif Khan   -   2  www.uzbekistan.birds.watch   Autore:  Vyacheslav Yusupov

1 - Phasianus c. turcestanicus                                                                                                                     2 - Phasianus c. turcestanicus  

Turcestanicus + Jizzax, Uzbekistan 29-09-23 - www.uzbekistan.birds watch Vyacheslav Yusupo
Turcestanicus - Syrdarya 01-92-24 - Ghani Nazarbek www.kz.birds watch.jpg
Testo e foto di : Eduard Jelen ( Pelli da Tring Museum - UK )
Text and photos by : Eduard Jelen ( Skins by : Tring Museum - UK )
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