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Gallus lafayetei

Gallus lafayetii... da - Autore : Omar Kilicoglu

LUOGO DI ORIGINE

STATO DI CONSERVAZIONE IN NATURA

ESTINTO|    |    |   |   |   |   |   |   |   |   |   |   |   |   |   |   |   |   |   |   |   |   |      NON A RISCHIO

                                                                                                                                                                                                                                                                                                   GENERE  GALLUS ( BRISSON,  1766 )                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                      GALLUS LAFAYETTEI   (  LESSON,  1831 )

GALLO  di  LAFAYETTE

 

ORDINE..............GALLIFORMES.

FAMIGLIA...........PHASIANIDAE.

GENERE.............GALLUS.

SPECIE...............LAFAYETII.

Per quanto gli studi molecolari siano spesso rispettivamente contraddicenti, in questo caso parrebbero concordare o perlomeno non diametralmente opposti. Di seguito, come esempio, vengono sintetizzati i suggerimenti finali di due lavori: << "....Questa specie ( Gallus lafayettei )  è strettamente imparentata col Gallus sonnerattii, sebbene il maschio assomigli al Gallus g. gallus. Tuttavia, ecologicamente  parlando,  il  comportamento  si  avvicina a quello quello del Gallus varius...".>> . <<".... Un altro studio molecolare sull'intero  genoma  mostra invece che il Gallus lafayettei e sonnerati  sono  geneticamente  più  prossimi rispetto a quanto lo potrebbe essere il Gallus gallus.. La divergenza tra quest'ultimo ed il congenere Gallus lafayettei iniziò circa 2,8 milioni di anni fa, mentre il tempo della divergenza tra il Gallus lafayettei e sonnerati risale a 1,8 milioni di anni fa. Anche la femmina è molto simile alla congenere Gallus sonnerati

ITALIANO = Gallo di Lafayette o di Sry Lanka | INGLESE = Ceylon junglefowl | FRANCESE = Coq de Lafayette | SPAGNOLO = Gallo de Lafayette | TEDESCO = Ceylon huhn.

 

SPECIE: Monotipo < GALLUS  LAFAYETTEI >  ( NO-CITES )

 

SOTTOSPECIE: Nessuna sottospecie sino ad oggi classificata.   ( VEDERE A FONDO PAGINA )

 

LUOGHI DI ORIGINE: Endemico nello Sri-Lanka, dove è stato elevato ad uccello nazionale. In lingua locale viene chiamato “ wali-kukula “.

 

HABITAT NATURALE e COMPORTAMENTO: Vivono in habitat estremamente diversi che si estendono da foreste pluviali a macchie cespugliose aride e ventose nelle vicinanze delle coste sino a 1800 metri di altitudine, trascorrendo la loro esistenza standosene nel fitto delle foreste o al limite delle stesse, non allontanandosi mai troppo dalla folta copertura vegetale assicurata dal sottobosco. Pur adottando un comportamento vigile ed estremamente diffidente nei confronti dell'uomo, che comunque preferiscono evitare, amano frequentare soprattutto in caso di pioggia, luoghi aperti come radure sassose e sabbiose o strade sterrate. A differenza dei loro omologhi indiani che sono onnivori, i Gallus lafayettei hanno una dieta pressoché vegetariana cibandosi soprattutto di semi trovati durante il loro continuo vagabondare, o che spigolano con repentine incursioni in colture o piantagioni, foglie succulente, germogli, fiori e boccioli, gemme, frutti ed erbe varie oltre ad una certa integrazione, per quanto modesta, proteica fornita da insetti di ogni genere ed occasionalmente piccoli vertebrati. Tuttavia quando nella foresta i nillu ( Fragrans thunbergia ) sono in fiore, e producono caratteristici semi, i Gallus lafayettei migrano concentrandosi in queste aree cibandosene a volontà. I maschi nervosi ed eccitabili, si dimostrano piuttosto aggressivi nei confronti dei loro conspecifici con i quali battagliano di sovente durante il periodo riproduttivo, o più semplicemente per questioni di dominanza. In natura non è stato ancora accertato con sicurezza se siano monogami o poligami, nonostante potrebbero essere definiti poligami sequenziali, così come praticare anche una sorta di poliandria facoltativa in cui una femmina si associa a due o più galli formando una piccola famigliola. Spesso questi maschi sono fratelli, ma la gallina si accoppia solo con il soggetto dominante. E' altresì probabile che si tratti di coppie composte da adulti con al seguito uno o due galletti di una precedente covata rimasti per qualche motivo con i genitori e tollerati in quanto subordinati al gallo dominante. Favoriti da condizioni climatico/ambientali ottimali si riproducono per gran parte dell'anno, tuttavia il picco si verifica solitamente durante il primo trimestre, nonostante la seconda covata possa essere approntata nei mesi di agosto-settembre, ed una gallina può portarne a termine più di una nel corso dei dodici mesi, quindi continuare a deporre sino a stagione inoltrata. Il nido può trovarsi sia a terra, preferibilmente a ridosso di un tronco marcescente, fra le radici affioranti di un grosso albero o nel folto della vegetazione, che non lontano dal suolo su piattaforme naturali come termitai, ammassi di rami, tronchi, cespugli non troppo alti, ceppi di alberi abbattuti dal tempo o dalle intemperie, biforcazioni di rami piuttosto bassi, o più semplicemente utilizzando i nidi abbandonati da altri grossi uccelli. Generalmente vengono deposte per ogni covata 4-6 uova incubate dalla sola femmina,  che in regime di poliandria viene continuamente sorvegliata dal compagno, appollaiato nei pressi del nido per tutto il periodo dell'incubazione, con i maschi subalterni che rimangono anch'essi nelle immediate vicinanze, difendendo il territorio da eventuali intrusioni di altri galli. I pulcini rimangono con la madre o entrambi i genitori per circa due mesi al termine dei quali sono semi-adulti e possono iniziare a vivere autonomamente . 

 

STATO DI CONSERVAZIONE IN NATURA: Un tempo erano diffusi su tutta l'isola di Sri-Lanka ovunque ci fossero zone per quanto piccole, ricoperte da fitta vegetazione. Oggi pur rimanendo relativamente abbondanti risultano concentrati nelle aree più remote e selvagge. Purtroppo anche la purezza genetica dei soggetti che vivono allo stato naturale è spesso molto dubbia a causa dei frequenti incroci occasionali o voluti con il pollame domestico. 

 

CARATTERISTICHE PRINCIPALI e DIMORFISMO SESSUALE: La forma che contraddistingue questa specie si discosta da quella dei Gallus in genere, con una silhouette allungata ancor più accentuata dal fatto di portare la coda in posizione orizzontale rispetto al corpo, con timoniere centrali poco ricurve. Inoltre, il Gallo di Lafayette non mostra una vera fase eclissale, con una muta meno evidente e progressiva. Solo la cresta si riduce di volume perdendo turgidità e brillantezza della colorazione. La livrea giovanile dei maschi, di colore bruno fulviccio, può essere considerata intermedia a quella da adulti, mentre il completo finissaggio del piumaggio viene ottenuto nel corso del secondo anno di vita. Un altra caratteristica unica della specie riguarda il colore delle iris bianco-perlaceo anziché rossastre come negli altri Gallus.

( Descrizione di : GHIGI A. 1968 – GIAVARINI I. 1983 con alcune note da gbp.bio ):

Maschio: capo aranciato rossastro, mantello giallo dorato rigato di nero per il lungo. Penne del mento e della gola formanti una specie di bavetta che si discosta dal rosso del petto. Dorso rosso rigato di nero, penne del groppone rosso-porpora alla base con tinta bluastra alla punta. Copritrici delle ali rosso-aranciato con strie mediane nere. Primarie bruno-nerastre, secondarie blu cangiante, coda nera anch'essa cangiante in blu. Parti inferiori rosso vivace finemente rigate di nero. Cresta seghettata romboidale più alta dietro con grande stria obliqua e mediana gialla che spicca sul rosso delle porzioni rimanenti. Becco bruno, zampe giallo rossicce o solo leggermente sfumate con quest'ultimo colore, che diventa rosso cremisi in varie gradazioni durante il periodo riproduttivo con tarsi muniti di acuminati speroni; iride bianco paglierino.

Femmina: in generale è simile alla congenere Gallus sonneratti mentre differisce dalla Gallus gallus per avere le frange del collo e dorso più scure, rossastre e meno larghe; secondarie nere striate trasversalmente di bruno gialliccio; piume del torace e fianchi nere macchiate di rosso cuoio con strie longitudinali biancastre. Il petto e il resto delle parti inferiori sono bianchi irregolarmente striati e marginati di nero; penne della coda nere riccamente macchiate di bruno-rossiccio. Cresta piccolissima con bargigli rudimentali o inesistenti, guance impiumate con leggero margine rossastro intorno ad anelli oculari; iride bianco paglierino opaco; zampe giallastre o solo leggermente sfumate di rossiccio con tarsi privi di speroni o solo rudimentalmente accennati.

 

VALORI FISICI:

MASCHIO: Lunghezza totale 65-75 cm.......lunghezza della coda 25-40 cm.......peso 0,800-1,100 kg.

FEMMINA: Lunghezza totale 35-45 cm.......lunghezza della coda 10-15 cm.......peso 0,500-0,700 kg.

 

STATO DI CONSERVAZIONE IN CATTIVITA': Nonostante la bellezza intrigante di questa specie, in cattività è relativamente poco comune, e purtroppo ci si può anche imbattere molto facilmente in ibridi che pur essendo del tutto simili al Gallus lafayettei non sono altro che il risultato di incroci con il Gallus gallus o conspecifici.

 

CARATTERE e ADATTAMENTO ALLA CATTIVITA': Pur essendosi adattati piuttosto bene alla cattività, la somiglianza con i polli domestici e l'apparente facilità di gestione, comunque non proibitiva, possono trarre in inganno e lasciar presumere che siano meno difficili da trattare rispetto a quello che sono in realtà, e per questo consigliabili a chi ha già una certa esperienza d'allevamento. I galli soprattutto durante il periodo riproduttivo possono manifestare una certa aggressività sia nei confronti dei propri simili che verso individui appartenenti ad altre specie, e pur essendo più resistenti del Gallus varius, però meno dei Gallus gallus e sonnerati, mostrano comunque una certa intolleranza verso le basse temperature soprattutto durante il loro primo inverno, trascorso il quale sembrano sopportare meglio i rigori invernali. Per i soggetti geneticamente puri la riproduzione all'interno di piccole voliere o gabbioni può rivelarsi ostica, con problemi di deposizione e fecondità delle uova risolvibile, o perlomeno cercare di farlo, assegnando più spazio ai riproduttori, o quando le condizioni dell'allevamento lo consentono lasciati vagare in regime di semi-libertà, che comporta però lo svantaggio di non poterli controllare sia in riguardo a possibili contagi, quanto ad indesiderati incroci con polli domestici. 

 

ETA' RIPRODUTTIVA: I maschi raggiungono la maturità sessuale solo nel secondo anno di vita, contrariamente alle femmine, atte a riprodursi già nel corso del primo, e deporre uova fertili quando associate a galli maturi.

  

TIPO DI ACCOPPIAMENTO: A prescindere dai dubbi che circondano il Gallus lafayettei, e congeneri, in riguardo al se monogamo o poligamo, la strategia riproduttiva di questa specie parrebbe essere monogama e solo occasionalmente poligamapoligama sequenziale. A tale proposito, viene anche descritta come utilizzante la poliandria facoltativa, cioè con una singola femmina aggregata a due o tre maschi a formare una sorta di "famiglia allargata". Tuttavia, come già ampiamente argomentato in altro contesto, è probabile che i maschi subordinati siano fratelli e figli della coppia dominante dato che la femmina si accoppia solo con il maschio dominante ( alfa ).  Cionondimeno, ed indipendentemente da quanto appena menzionato, in allevamento, considerato il temperamento dei galli, vengono solitamente tenuti in regime di poligamia ( 1 M x 2-5 F ) ma  nulla vieta la formazione di coppie, facendo però attenzione affinché il gallo solitamente molto focoso non spossi stroppo la femmina.

 

PERIODO RIPRODUTTIVO: Contrariamente a quanto accade nei luoghi di origine, alle nostre latitudini la riproduzione è circoscritta ad un periodo compreso tra marzo e luglio/agosto, nel caso le uova vengano levate.

 

TIPO DI NIDO: Le femmine sono generalmente dotate di un buon istinto materno, e pur prediligendo quelli posti ad una certa altezza dal suolo, si adattano ad utilizzare ogni tipo di contenitore e/o cassette nido venga loro messo a disposizione. In mancanza di queste è probabile che depongano in buche poco profonde scavate in angoli riparati e tranquilli di voliera e/o rifugio. Può altresì succedere che alcune galline prima di utilizzare i nidi appositamente preparati o di approntarseli, così come perché non predisposte alla cova, o insofferenti alla cattività, depongano le uova in giro per tutta la voliera. ( Approfondimenti in: PARTE GENERALE - Tipi di nido )

 

UOVA DEPOSTE STAGIONALMENTE: Quando lasciate alla cova della stessa gallina vengono solitamente deposte 4-6 uova, mentre se regolarmente levate se ne possono ottenere anche 20-25.

 

PERIODO DI INCUBAZIONE e SCHIUSA: Di norma l'incubazione delle uova si protrae per 20-21 giorni, e le galline come spesso accade per le razze domestiche si rivelano non solo ottime covatrici ma anche stupende madri, con il gallo ed eventuali compagne, che ad eccezione di casi particolari, possono essere tranquillamente lasciati in voliera con madre e pulcini senza che abbiano a dimostrare la benché minima aggressività nei loro confronti. Tuttavia sia con l'incubazione artificiale < temperatura pari a 37,7 - 37,8 gradi, con circa il 55% di umidità > che attraverso la cova semi-naturale utilizzando gallinelle appartenenti a razze domestiche, o fagiane, si ottengono eccellenti risultati. Come i pulcini di Gallus gallus, i piccoli lafayetei si mostrano vispi e intraprendenti, non necessitando solitamente di cure o attenzioni particolari. I giovani in caso di necessità possono rimanere insieme nella stessa voliera sino alla primavera successiva a quella della loro nascita, è tuttavia consigliabile separare i sessi perché i giovani galli, pur non essendo ancora sessualmente maturi in promiscuità con le femmine sono più portati a combattere fra loro.

 

ALIMENTAZIONE PER PULCINI e PULCINOTTI: Pur necessitando di un apporto proteico elevato, comunque inferiore rispetto ai congenere, non presenta particolari difficoltà essendo del tutto simile a quella dei polli domestici, e solitamente attuata attraverso normali composti commerciali ( mangimi bilanciati ) da somministrare a seconda dei tipi, ed in relazione ai periodi di vita. Con aggiunta di cereali, erbe, verdure e frutta, oltre a proteine, integratori alimentari e vitamine quando e se ritenuti necessari. A circa 2-3 mesi di vita è altresì possibile cambiare il tipo di dieta in uso portandola inizialmente ad essere mista, cioè composta da mangime e granaglie spaccate o un buon mix per piccioni, in parti più o meno uguali in base alle preferenze personali, e successivamente, ammesso che ci si voglia orientare verso questo tipo di alimentazione, comunque indicata per questa specie, costituita esclusivamente da cereali spaccati e/o interi o dal mix per piccioni.   ( Approfondimenti in: PARTE GENERALE - Alimenti e alimentazione )

 

ALIMENTAZIONE PER ADULTI: Essendo meno onnivori dei congenere necessitano di apporti proteici nettamente inferiori. A 4-5 mesi di vita si inizia a fornire quello che sarà l'alimento base per la maggior parte dell'anno, che soprattutto per praticità è solitamente costituito da un buon mangime granulare o pellet da mantenimento o riposo per fagiani, al quale può essere aggiunta una manciata di granaglie spaccate e/o intere, del solo grano oppure un mix per piccioni. Come già precedentemente esposto è altresì possibile una dieta sia mista che costituita esclusivamente da cereali o mix per piccioni. Con l'approssimarsi, e durante il periodo riproduttivo è preferibile sostituire il mangime in uso con un tipo specifico per ovaiole di fagiano. In ogni stadio della vita, periodi dell'anno e tipo di alimentazione, una buona integrazione con  erbe, verdure e frutta è necessaria al loro benessere psico-fisico. ( Approfondimenti in: PARTE GENERALE - Alimenti e alimentazione - Progetti e attrezzature ) 

 

PULCINAIA e PARCHETTI PER SVEZZAMENTO: Approfondimenti in: PARTE GENERALE - Pulcinaia e parchetti per svezzamento.

 

VOLIERA PER ADULTI: Pur essendo ben adattati alla cattività è preferibile che la voliera in cui vengono alloggiati sia almeno di 14-15 mq per una coppia, e non meno di 18-20 mq per una famigliola, mentre l'altezza non dovrebbe essere inferiore a 2,00-2,50 metri, tenendo tuttavia ben presente che più spazio assegneremo ai nostri LAFAYETTEI migliore sarà la loro esistenza ed il comportamento molto più naturale ed equilibrato, favorendo nel contempo la riproduzione. Alla voliera dev'essere annesso un rifugio possibilmente coibentato che li possa comodamente ospitare e nel contempo proteggere da gelo, pioggia e vento, così come durante i lunghi periodi di maltempo particolarmente umidi e uggiosi, o più semplicemente quando sentono il bisogno di isolarsi in cerca di tranquillità, con al suo interno alcuni posatoi sistemati a varie altezze. Nelle regioni più fredde dovrà anche prevedere la possibilità di essere minimamente riscaldato garantendo una temperatura interna, che se pur di poco sopra lo zero, permetta di scongiurare probabili congelamenti a dita, cresta e bargigli. ( Approfondimenti in: PARTE GENERALE - Voliere per adulti - Tipi di rifugio - Gestione della Voliera )

Gallus lafayettii femmina.....da - www.pbase.com

Su questa pagina, così come in altre comprese in gbp.bio, viene ritenuto valido l'appellativo specifico "lafayettei" ( come da sinonimi: Gallus lafayettei Sharpe, Hand-list of Birds, I. 1899, p. 39; Oates, Cat. Eggs Brit. Mus. I. 1901, p. 60, and pl. VII. fig. 8 ), contrariamente al più utilizzato "lafayettii", probabilmente perchè così definito da Lesson, considerandolo errato, non trovando un'attinenza tra "lafayettii" e "Lafayette", ovvero Gilbert du Motier, marchese de La Fayette ( 1757–1834 ). Quindi, se Lafayette è il cognome scelto da Lesson, il nome specifico dovrebbe, per ovvio motivo, essere lafayettei.  

Lafayettei.jpg

Per ulteriori info, curiosità e foto vedere alle pagine: Gallus lafayettei <Plus>  e  Gallus: le 4 specie

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