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Gallus varius

Gallus varius....da -  www theliszt.blogspot.ru

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LUOGO DI ORIGINE

STATO DI CONSERVAZIONE IN NATURA

 ESTINTO   |   |    |   |   |   |   |   |   |   |   |   |   |   |   |   |   |   |   |   |   |   |   |    NON A RISCHIO

                                                                                                                                                                                                                                                                                                 GENERE GALLUS    ( BRISSON,   1766 )                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                        GALLUS VARIUS   ( SHAW,  1798 )

GALLO VERDE o di GIAVA

 

ORDINE................GALLIFORMES.

FAMIGLIA.............PHASIANIDAE.

GENERE...............GALLUS.

SPRCIE.................VARIUS.

 

ITALIANO = Gallo verde o di Giava | INGLESE = Green junglefowl | FRANCESE = Coq  vert                                                                                                                                    de Java  |  SPAGNOLO = Gallo verde o de Java | TEDESCO = Gabelschwanzhuhn.

 

SPECIE: Monotipo  < GALLUS  VARIUS >  ( NO-CITES )

 

SOTTOSPECIE: Nessuna sottospecie sino ad oggi classificata.

 

LUOGHI DI ORIGINE: Pur  essendo originari di  Giava,  possono  trovarsi  anche  sulle  isole  vicine di Madoura, Kangean, Lombok, Komodo, Flores e isole minori dove vengono  abitualmente  incrociati  con  il pollame  locale  dando  vita ad ibridi sterili chiamati “bekisar“ utilizzati soprattutto nei concorsi di canto.

 

HABITAT NATURALE e COMPORTAMENTO: Prediligono territori costieri caratterizzati da fitta vegetazione, vallate erbose ed aree forestali rade a basso fusto poste ad altezze comprese tra 0 e 1500 metri, ma anche in zone cespugliose ricche di affioramenti rocciosi, risaie e coltivazioni agricole di vario tipo, soprattutto se di cereali. Generalmente vivono riuniti in piccoli gruppi composti da 2-5 individui capitanati da un maschio dominante che li guida nel quotidiano peregrinare alla ricerca del cibo che consiste in sementi, frutti e vegetali, con abbondante integrazione proteica costituita principalmente da invertebrati, piccoli granchi, pulci della sabbia, crostacei semi terrestri, piccoli pesci, meduse, stelle di mare e altre specie marine catturate lungo i litorali così come lumache e chiocciole sia di mare che terrestri, insetti e loro larve, lucertole ed occasionalmente piccoli roditori. Considerata la dieta fortemente organica è spiegato perché siano così ricettivi al morbo di MAREK che attacca il sistema digestivo lasciandoli pressoché paralizzati. Al sopraggiungere della sera si appollaiano sui rami di grossi alberi o bambù a circa 4-6 metri dal suolo nel tentativo di difendersi dalla maggior parte dei predatori che quotidianamente li insidiano. Con l'approssimarsi della stagione riproduttiva si dividono in coppie, mentre i maschi solitari hanno l'occasione di sfidare i galli dominanti in combattimenti che spesso diventano fisici e cruenti, per la conquista dei territori o il possesso delle femmine. Il nido viene approntato sia a terra che sui rami bassi di un grosso albero o piattaforma naturale, così come può essere utilizzando quello abbandonato da un altro grosso uccello purché non troppo lontano dal suolo. Di norma la deposizione consiste in 2-6 uova covate dalla sola femmina, con il maschio che rimane nelle vicinanze a fare la guardia, mentre i piccoli solitamente accuditi da entrambi i genitori, dopo un settimana dalla schiusa sono già in grado di compiere brevi voletti.

 

STATO DI CONSERVAZIONE IN NATURA: Nei luoghi di origine è considerato ancora relativamente abbondante. Tuttavia bisogna purtroppo rilevare che la purezza genetica dei soggetti allo stato naturale è spesso molto dubbia in conseguenza alle frequenti catture effettuate dalle popolazioni locali, ed inevitabili incroci con razze domestiche.

 

CARATTERISTICHE PRINCIPALI e DIMORFISMO SESSUALE:  Il Gallus varius è considerata la specie più  primitiva, distinguendosi  dai  congeneri per avere 16 timoniere anziché le abituali 14,  nonché  la  forma   squamata  delle penne, corte e larghe,  che  nel  maschio  partendo  dalla nuca  scendono sino  alla  schiena  a formare un ampia ed  iridescente mantella, molto simile a  quella  del fagiano dorato, o  pavone verde ( Pavo muticus )

La livrea in generale è nero brillante intriso di iridescenze verdi; piume della sella nere bordate di giallo, mentre le copritrici alari, piuttosto appuntite, sono invece contornate di arancio-ruggine. Un  altra  particolarità  che contraddistingue questa specie  riguarda le appendici del maschio,  che  meritano  una  piccola  riflessione.  Succede,  e  non  di rado, che   descrizioni  e/o immagini siano  discordanti in  riferimento ai colori  di cresta e bargigli, e la ragione di tutto ciò è   molto  semplice.  Le  appendici  dei   Gallus varius sono  sprovviste  dei  pigmenti  cutanei responsabili  del   verde e  azzurro   in grado  quindi di fornire  una colorazione che abbia  una certa  uniformità. In sostanza  succede  un poco come  nel  tacchino  nel quale le appendici  presentano un estrema variabilità.                                    

( Descrizione di: GHIGI A. 1968 – GIAVARINI I. 1983 )

Nel maschio il capo, collo e parti  superiori del  dorso sono coperti da penne piuttosto corte  e troncate, nere alla base, sfumate di blu nel mezzo ed in verde-dorato nella parte rimanente. Parte inferiore  del  dorso verde-dorato con riflessi azzurri  degradanti in bronzo violetto verso  le estremità. Lancette del groppone e delle copritrici caudali superiori nere strettamente bordate di giallo-dorato. Copritrici inferiori e medie delle ali allungate di colore rosso-arancio con lunga stria mediana nera, remiganti e copritrici maggiori delle ali nere, leggermente sfumate in azzurro verdastro. Parti inferiori e coda nere sfumate anch'esse in blu-verdastro, i lati del capo e le tempie sono nudi e di colore scarlatto, cresta abbastanza pronunciata con margine integro, azzurra nella parte centrale e basale, degradante in viola scarlatto verso l'esterno, bargigli impari nel mezzo della gola scarlatti-azzurri e giallo-brillante, becco grigio-giallastro, iride rosso fuoco, zampe cremisi dotate di speroni.

Nella femmina il capo, collo e parti inferiori del manto bruno sporco con strie subterminali nerastre e centrali scure; il resto delle parti superiori, secondarie e copritrici nere, leggermente sfumate in nerastro ed irregolarmente striate e marginate all'estremità di giallastro; primarie e copritrici bruno scuro, gote, strie sopracciliari e lati della faccia bruno pallido. Mento e gola bianchi, parti inferiori color cuoio, penne del torace con margini brunicci e fianchi con macchie nerastre; coda nera irregolarmente macchiata di bruno. Bargigli poco sviluppati, cresta non visibile o minimamente pronunciata.

 

VALORI FISICI:

MASCHIO: Lunghezza totale 60-65 cm.......lunghezza della coda 30-35 cm.......peso 0,700-1,100 kg.

FEMMINA: Lunghezza totale 40-50 cm.......lunghezza della coda 10-15 cm.......peso 0,500-   800 kg.

 

STATO DI CONSERVAZIONE IN CATTIVITA': E' ben rappresentato soprattutto negli USA. Purtroppo nel corso degli anni si sono verificati numerosi incroci, più o meno involontari, che attualmente rendono piuttosto difficoltoso il reperimento di soggetti geneticamente puri.

 

CARATTERE ed ADATTAMENTO ALLA CATTIVITA': Solitamente tranquilli, solo durante il periodo riproduttivo possono manifestare una certa aggressività qualora ci fossero più galli nella stessa voliera. Risultano più delicati e sensibili dei congenere Gallus lafayettii, gallus e sonnerattii, inoltre, rispetto agli ultimi due, anche molto meno resistenti ai rigori invernali e umidità. Nei soggetti geneticamente puri la riproduzione in piccole voliere o gabbioni può presentare problemi di deposizione e fecondità delle uova che solitamente si risolvono assegnando più spazio ai riproduttori o quando le condizioni dell'allevamento lo consentono, lasciati vagare in regime di semi libertà, che comporta però lo svantaggio di non poterli controllare sia in merito a possibili contagi, quanto ad indesiderati incroci con il pollame domestico. Tuttavia se adeguatamente gestiti e la struttura in cui vengono alloggiati è sufficientemente ampia, si adattano molto bene alla vita in voliera potendo convivere pacificamente anche con altre specie di fagiani, purché non aggressive. Considerate le difficoltà che possono insorgere nel corso del loro allevamento non è specie da raccomandare ai principianti.

                                                                                                                                                                                                                                                             

ETA' RIPRODUTTIVA: Entrambi i sessi, pur raggiungendo la piena maturità solo nel corso del secondo anno di vita, già durante il primo risultano solitamente fertili.

 

TIPO DI ACCOPPIAMENTO: Monogamo per antonomasia, talvolta può concedersi qualche “ scappatella” o diventare poligamo, ma è l'eccezione, non la regola.

 

PERIODO RIPRODUTTIVO: Mentre nei luoghi di origine l'attività riproduttiva si può protrarre per quasi tutto l'anno, alle nostre latitudini viene solitamente circoscritta ad un periodo che va da aprile a luglio nel caso le uova vengono levate.

 

TIPO DI NIDO: Le femmine sono generalmente dotate di un buon istinto materno, e pur prediligendo quelli posti ad una certa altezza dal suolo, si adattano ad utilizzare ogni tipo di contenitore e/o cassette nido venga loro messo a disposizione. In mancanza di queste è probabile che depongano in buche poco profonde scavate in angoli riparati e tranquilli di voliera e/o rifugio. Può altresì succedere che alcune galline prima di utilizzare i nidi appositamente preparati o di approntarseli, così come perché non predisposte alla cova o insofferenti alla cattività, depongano le uova in giro per tutta la voliera. ( Approfondimenti in: PARTE GENERALE - Tipi di nido )

 

UOVA DEPOSTE STAGIONALMENTE: Nel caso siano lasciate alla cova della stessa gallina la deposizione solitamente consiste in sole 4-6 uova, mentre se regolarmente levate se ne possono ottenere anche 10-15.

 

PERIODO DI INCUBAZIONE e SCHIUSA: L'incubazione delle uova si protrae per circa 20-21 giorni e come spesso accade anche per le razze domestiche le galline si rivelano solitamente non solo ottime covatrici ma anche stupende madri, ed è vivamente raccomandata in considerazione alla delicatezza che contraddistingue i pulcini di Gallus varius. Il gallo ad eccezione di casi aberranti, per fortuna rari, può essere lasciato tranquillamente in voliera con chioccia e prole senza che abbia a dimostrare la minima aggressività nei loro confronti. Tuttavia sia  con l'incubazione artificiale < temperatura pari a 37, 8 gradi, con circa il 55% di umidità > che attraverso la cova semi-naturale, utilizzando gallinelle appartenenti a razze domestiche o fagiane, si possono ottenere eccellenti risultati, soprattutto nel caso di quest'ultime. I piccoli durante i primi giorni di vita sono molto più delicati rispetto ai congenere, e soprattutto quelli nati attraverso incubazione artificiale possono stentare ad alimentarsi da soli e se necessario vanno stimolati a farlo porgendo loro pezzetti di tarme della farina preventivamente passate nel mangime sfarinato, oppure può giovare associarli a quelli di specie notoriamente più vispi e precoci come Gallus gallus e conscifici, Chrysolophus pictus e amherstiae, Lophura swinhoe ecc., in modo che vengano indotti a becchettare il cibo dall'iperattività che li contraddistingue. Trascorsa circa una settimana dalla schiusa non dovrebbero più sussistere problematiche di questo genere ed i giovani possono rimanere insieme sino alla primavera successiva a quella della loro nascita, è tuttavia consigliabile separare i sessi dato che i galletti trovandosi in promiscuità con le femmine sono più portati a combattere fra loro.

 

ALIMENTAZIONE PER PULCINI e PULCINOTTI: Come appena citato, può presentarsi problematica nei primi 5-7 giorni di vita durante i quali potrebbe essere necessario stimolarli ad alimentarsi fornendo delle tarme della farina a pezzettini. Per il resto non discosta da quella normalmente fornita agli altri Gallus e nonostante necessitino di un apporto proteico pari ad almeno il 25%, può essere attuata attraverso normali composti commerciali ( mangimi bilanciati ) da somministrare a seconda dei tipi, ed in relazione ai periodi di vita. Con aggiunta di proteine, cereali, erbe, verdure e frutta, oltre ad integratori alimentari e vitamine quando e se ritenuti necessari. A circa 2-3 mesi di vita è altresì possibile sostituire il tipo di dieta in uso, portandola inizialmente ad essere mista, cioè composta da mangime e granaglie spaccate o mix per piccioni, e  successivamente, ammesso che ci si voglia orientare verso questo tipo di alimentazione, e secondo i tempi consigliati, costituita esclusivamente da cereali spaccati e/o interi o dal mix per piccioni, comunque non proprio indicata per questa specie dato che per sopperire al loro abituale fabbisogno proteico, andranno integrati con alimenti di origina animale.

( Approfondimenti in: PARTE GENERALE - Alimenti e alimentazione )

                                                                                                                                                                                                                                                                              ALIMENTAZONE PER ADULTI e RIPRODUTTORI: L'alimentazione dei Gallus in generale, e di questa specie in particolare, richiede un contenuto proteico piuttosto elevato pari ad almeno il 25%, per cui a circa 4-5 mesi di vita quando solitamente si inizia a fornire quello che sarà l'alimento base nel corso dell'anno, o per la maggior parte di esso, bisognerà tenere conto di questa necessità. Di norma l'alimento base è soprattutto per  praticità costituito da un buon mangime granulare o pellet da mantenimento o riposo per fagiani al quale si può aggiungere una manciata di granaglie spaccate e/o intere, del solo grano oppure un mix per piccioni. Come già precedentemente esposto è altresì possibile una dieta sia mista che costituita esclusivamente, pur non essendo consigliato per questa specie, da cereali o mix per piccioni. Con l'approssimarsi, e durante il periodo riproduttivo è preferibile sostituire l'alimento o il mangime in uso con un tipo specifico per ovaiole di fagiano. In ogni periodo dell'anno, e tipo di alimentazione, una buona integrazione a base di erbe verdure e frutta è necessaria al loro benessere psico-fisico. ( Approfondimenti in: PARTE GENERALE - Alimenti e alimentazione - Progetti e attrezzature )

 

PULCINAIA e PARCHETTI PER SVEZZAMENTO: Approfondimenti in: PARTE GENERALE - Pulcinaia e parchetti per svezzamento.

 

VOLIERE PER ADULTI: Pur essendo ben adattati alla cattività è preferibile che la voliera in cui viene alloggiata la coppia sia almeno di 14-15 mq, con un altezza non inferiore a 2, 00-2, 50 metri, tenendo tuttavia ben presente che più spazio assegneremo ai nostri Gallus varius, migliore sarà la loro esistenza, ed il comportamento molto più naturale ed equilibrato può favorire una riproduzione meno problematica. Alla voliera deve essere necessariamente annesso un rifugio preferibilmente coibentato, con possibilità di essere riscaldato garantendo una temperatura interna di almeno 6-8 gradi durante i periodi più freddi, ed inoltre li deve comodamente ospitare e nel contempo proteggere oltre che dal gelo, anche da pioggia e vento, così come durante lunghi periodi di maltempo particolarmente umidi e uggiosi, o più semplicemente quando sentono il bisogno di isolarsi in cerca di tranquillità, con al suo interno alcuni posatoi sistemati a diverse altezze ( Approfondimenti in: PARTE GENERALE - Voliere per adulti - Gestione della voliera - Tipi di rifugio ).

 

Gallus varius femmina.....da - Autore: Heru Cahyono

Gallus varius  - Jawa Indonesia   - Heru Cahyono 1 (1).jpg

Per ulteriori info, curiosità e foto vedere alle pagine: Gallus varius <Plus> Gallus: le 4 specie

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