- Lophophorus sclateri: sottospecie -
Illustrazione: Lophophorus s. sclateri e Lophophorus s. arunachalensis al centro ed in secondo piano
Lophophorus sclateri ( Lofoforo o Monal di Sclater ) .......... Jerdon........1870
La specie è suddivisa in tre sottospecie:
* Lophophorus s. sclateri....................Jerdon....................1870 - Distribuito nel nord-est Arunachal Pradesh ( India), Myanmar settentrionale. sud-est Tibet e nord-ovest Yunnan ( Cina),
* Lophophorus s. orientalis................GWH Davison........1974 - Distribuito nel nord-est del Myanmar e adiacente Yunnan centro-sud occidentale ( Cina ).
* Lophophorus s. arunachalensis.. ..Kumar & Singh.......2004 - Distribuito nel nord-est India, e più precisamente nel nord-ovest dell'Arunachal Pradesh ( distretti del Subansiri inferiore e Kameng orientale e come confermano le immagini anche nel Kameng occidentale ). Probabilmente si trova anche nel distretto di Tawang.
Luoghi di origine ( generico ) : La specie è endemica nell'Himalaya orientale, dall'Arunachal Pradesh ( India ) al nord del Myanmar ed attraverso la catena montuosa del Gaoligong-shan, sino allo Yunnan ( Cina ) e più precisamente nel Gaologong Lushi - Fugong e Gongshan Li.
Lophophorus sclateri sclateri ( Monal di Sclater )
Foto da : 1 www.birdnet.cn Autore : Paura coraggiosa - 2 www.swild.cn Autore: Dong Lei - 3 www.bilibili.com
1 - Lophophorus s. sclateri 2 - Lophophorus s. sclateri 3 - Lophophorus s. sclateri
Lophophorus sclateri sclateri ( Monal di Sclater )
Foto da : 1 www.orientalbirdimages.org Autore : Jainy Kuriakose - 2 www.swild.cn Autore: Dong Lei - 3 www.jx.xinhuanet.com
1 - lophophorus s. sclateri ( Femmina ) 2 - Lophophorus s. sclateri 3 - Lophophorus s. sclateri ( Femmina )
Lophophorus sclateri sclateri ( Monal di Sclater )
Foto da : 1-2 www.rlyl.net - 3 www.chinascenic.com
1 - lophophorus s. sclateri ( Nido con uova ) 2 - Lophophorus s. sclateri ( Femmina in cova ) 3 - Lophophorus s. sclateri ( Pulcini )
Lophophorus sclateri sclateri ( Monal di Sclater )
Foto da : 1 www.jx.xinhuanet com - 2 www.tv.cctv.com
1 - lophophorus s. sclateri ( Femmina con prole ) 2 - Lophophorus s. sclateri ( Femmina con prole )
Lophophorus sclateri orientalis ( Monal di Sclater orientale ).......... Davison G.W.H...... 1974 < forma non riconosciuta dalla maggior parte degli autori >
Descrizione sommaria: sottospecie in fase di studio, la cui classificazione che è ancora dibattuta e sottospecificatamente non accettata pressoché all'unanimità dagli autori. Osservazioni avvenute in Cina e nel Myanmar indicano che la sottospecie differisce solo in un particolare, comunque molto dubbio, dalla forma nominale. Per cui, a questo punto, è necessaria una riflessione sul come viene descritto il L. s. orientalis, cioè un ampiezza maggiore della barra "sub-terminale" bianca ( ? ) rispetto alla forma nominale. Presumo sia un errore di scrittura in quanto, com'anche ben si evince dalle immagini, la barra sub-terminale è castana che, tra l'altro, perlomeno fotograficamente, in alcuni esemplari di L. s. orientalis, o presunti tali, parrebbe più stretta rispetto a quella sfoggiata nei L. s. sclateri, di conseguenza, anche quella terminale bianca dovrebbe risultare più ampia. Un altro apparente errore, riscontrabile in siti web e testi redatti da autori, fors'anche dovuto al solito copia/incolla, riguarda la colorazione della coda che viene definita castana con bande bianche anziché essere descritta come bianca barrata, più o meno ampiamente, di castano.
Sunto dal testo in inglese, dedicato al L. s. arunachalensis ( vedere nella parte relativa a questa sottospecie ), riferito alla barra "sub-terminale" del L. s. orientalis:
"... Davison (1974, 1978) proposed an eastern subspecies of Sclater’s Monal L. s. orientalis based on differences in the width of the white subterminal band along the east—west axis of its range. He proposed that in the areas where L. sclateri overlaps with L. impejanus, the former has more white in the tail through character displacement. The white rectrices we collected were from an area where the above two species were thought to meet, but local people there did not recognize L. impejanus and believed that it did not occur in their area. No tail feathers of this species were seen, thereby rendering a character displacement explanation of our white-tailed birds somewhat doubtful..."
Traduzione in italiano:
"... Davison (1974, 1978) propose di riconoscere una sottospecie orientale di Lophophorus sclateri ( Lophophorus s. orientalis ) sulla base di differenze nella larghezza della banda subterminale bianca ( ? - castana ) lungo l'asse est-ovest della sua gamma. Asserendo che nelle aree in cui il L. sclateri si sovrappone al L. impejanus, il primo presenti più bianco sulla coda come carattere geografico. Le timoniere bianche che abbiamo ottenuto provenivano da un'area in cui si presumeva che le due specie sopra menzionate si incontrassero. Tuttavia la gente del posto non riconosceva il L. impejanus e credeva che non fosse presente nella loro zona ed, a conferma di ciò, non sono state trovate penne della coda di quest’ultimo, rendendo quindi alquanto dubbia la spiegazione fornita da Davison riguardante il Lofoforo dalla coda bianca ... "
Nota personale: le molte immagini analizzate scattate nelle presunte località attribuite a questa forma, suggeriscono che la barra sulla coda, carattere principale che distingue, o dovrebbe farlo, "orientalis" dal conspecifico nominale, è puramente individuale e riscontrabile in tutta la gamma del Lophophorus sclateri.
Foto da : Autori: 1 Rajesh Parwar - 2 Sumit K. Sen - 3 www.youtube.com
1 - lophophorus s. orientalis 2 - Lophophorus s. orientalis 3 - Lophophorus s. orientalis
Lophophorus sclateri arunachalensis ( Lofoforo dell'Arunachal o Monal dalla coda bianca )
A PROPOSITO DEL LOPHOPHORUS SCLATERI ARUNACHALENSIS........
Nel 1998 Suresh Kumar biologo specializzato in fauna selvatica riferiva che durante delle osservazioni senti parlare di una probabile nuova specie di uccelli.
Successivamente la WPA e l'Istituto della Fauna Selvatica dell'India ( a Dehra Dun ) finanziarono la ricerca. Vedere a seguito il testo originale per esteso.
Due sono le specie di lophophorus che vivono in India, il monal himalayano, diffuso lungo tutta la omonima catena montuosa, dal Pakistan al Myanmar, ed il lofoforo di sclater, piuttosto raro e riscontrabile solo nelle aree più settentrionali dell'Arunachal Pradesh, che comprendono territori remoti ed estremamente impervi rimasti pressoché inaccessibili sino a qualche decennio fa, quindi inesplorati a lungo, sia a causa delle condizioni climatiche spesso proibitive, quanto per le tribù locali ostili verso gli estranei.
Fortunatamente la situazione è cabiata, con le genti del posto divenute ospitali nei confronti dei visitatori. Ed è proprio da loro che Kumar ebbe la conferma dell'esistenza di una specie di monal dalla coda completamente bianca, cioè prina della barra più o meno larga color marrone castano del monal sclaterii. Affermazione confermata da pelle e piume conservate come trofei e/o status symbol dai cacciatori locali. Successivamente la spedizione diede i frutti sperati, e gli uccelli dalla coda completamente bianca furono avvistati a circa 4000 metri di altitudine. Sia la pelle, quanto le piume sono ora integrate nella collezione della Society Museum Natural History. La scoperta venne divulgata da Sanctuary Asia del 2004.
Descrizione sommaria ed alcune note. Per storia, classificazione e informazioni più dettagliate sulla sottospecie vedete il testo orinale pubblicato a seguito:
In questa sottospecie, che vive nella parte nordoccidentale dell'Arunachal Pradesh - India, l'unico, ma altamente distintivo, carattere che la separa dalla forma dal nominale è l'assenza nel maschio della barra castana sulla coda, che di conseguenza risulta completamente bianca. Lafemmina di Lophophorus s. arunachalensis si presenta complessivamente più scura della conspecifica nominale, con la parte inferiore, groppa e coda grigio olivastro anziché bianco-grigiastro; piume della groppa con strette linee bianche sulla fascia centrale; coda con macchie più ridotte, chiazze e punte bianche più larghe.
Lophophorus s. arunachalensis - Foto by: The Mishmi Hills
Il confine orientale della nuova sottospecie è il "Subansiri district", appena oltre si incontra già la forma nominale, anche se è probabile che le due sottospecie entrino in contatto in alcune aree ( Kumar & Singh hanno pubblicato fotografie di alcune code con colorazione intermedia ). Infatti, contrariamente a quanto inizialmente si presumeva, il tracciamento delle aree note attribuite alle due forme ha rivelato che il L. s. arunachalensis non sembra essere completamente isolato geograficamente dal L. s. sclateri, in quanto non sono state scoperte barriere geografiche significative. Sia che si tratti di allopatrica, parapatrica o di zona ibrida molto stretta, questo è un caso in cui la forma potrebbe essere elevata al rango di specie completa, ed in particolare se le sue vocalizzazioni si rivelano in qualche modo diverse, ma soprattutto perché, in base a quanto affermato dagli autori, nel genere Lophophorus, le penne della coda svolgono un ruolo importante durante l'esibizione del corteggiamento.
Nota: considerato che la località indicata e la data sono le stesse per tutte le 5 immagini, è probabile che il maschio ritratto sia sempre lo stesso.
Foto da : Autore: 1-2 Rajesh Pawar ( località indicata dal fotografo: 1-2 Sela Pass, West Kameng, Arunachal Pradesh 09-05-2017 India )
1 - Lophophorus s. arunachalensis 2 - Lophophorus s. arunachalensis
Lophophorus sclateri arunachalensis ( Lofoforo dell'Arunachal o Monal dalla coda bianca )
Foto da : Autore: 1-2 Rajesh Pawar ( località indicata dal fotografo: 1-2 Sela Pass, West Kameng, Arunachal Pradesh 09-05-2017 India )
1 - Lophophorus s. arunachalensis 2 - Lophophorus s. arunachalensis
Testo originale di Suresh Kumar e Pratap Singh comprendente storia, classificazione e informazioni dettagliate sulla sottospecie:
© British Ornithologists' Club 2004 - Una nuova sottospecie di Monal < Lophophorus sclateri > dell'Arunachal Pradesh occidentale – India - di Suresh Kumar R. e Pratap Singh - 7 gennaio 2003.
Lophophorus sclateri T. C. Jerdon, 1870. Si tratta di una specie con areale ristretto circoscritto all'interno della Eastern Himalayas Endemic Bird Area D08 (ICBP 1992), distribuito nelle remote montagne dell'Arunachal Pradesh in India, sud-est del Tibet, nord del Myanmar e Yunnan occidentale in Cina (Ali & Ripley 1983, Smythies 1986, Johnsgard 1986, McGowan & Garson 1995). Il Monal di Sclater è ancora poco conosciuto e considerato Vulnerabile (Collar et al. 2001; anche Fuller & Garson 2000).
La maggior parte delle informazioni pubblicate su questa specie risalgono alla prima metà del secolo scorso ed in gran parte basate su note storico/naturali di Bailey (1916), Beebe (1918-1922), Baker (1919), Kinnear (1934), Ludlow & Kinnear (1937, 1944 ), Ali & Ripley (1948) e Ludlow (1951). Alcuni recenti sondaggi e studi hanno prodotto alcune informazioni in merito a questa specie (Kaul & Ahmed 1992, 1993, Kaul et al. 1995, Singh 1994, 1999, Han 2001, Rimlinger et al. 2001).
All'interno dell'Arunachal Pradesh, si pensava che il L. sclateri fosse presente dal 92°-93° est procedendo verso oriente attraverso i distretti di Kameng, Subansiri, Siang e Lohit (Ali & Ripley 1983). Tuttavia, l’osservazione più occidentale confermata, per questa specie, proviene dalla località di Mechuka nel distretto di West Siang, nell'Arunachal Pradesh centrale (Kaul et al. 1995), a est di Suresh Kumar e Pratap Singh 17 Bull. B.O.C. 2004 124(1) 94°E. Fino a che punto la specie si estende ad ovest e il suo esatto limite occidentale non è noto.
Nella speranza che vi possano essere nuove osservazioni sia questa specie, così come informazioni riguardanti altri Galliformi, all'inizio del 1998 è stata condotta un'indagine nell'Arunachal Pradesh occidentale. Le aree esplorate si estendono lungo la Great Himalayan Range, soprattutto nei distretti di East Kameng e Lower Subansiri, non precedentemente visitati dai biologi. Durante questo sondaggio si è scoperto, attraverso i racconti e piume mostrate dalla gente del posto, un Lophophorus sclateri che differiva morfologicamente dalle descrizioni pubblicate.
Nell'aprile del 1998, mentre stavamo ispezionando le parti interne del Basso Subansiri, alcuni membri di tribù locali riconobbero prontamente L. sclateri (noto localmente come Thade) dalle immagini mostrate a loro. Tuttavia, insistettero sul fatto che la coda dei maschi non fosse colorata come nella foto ( bianca con una banda subterminale castana ) ma completamente bianca. Successivamente a S.K.R. vennero mostrate quattro timoniere completamente bianche ( Arunachal Pradesh - Subansain Papumpare Kameng ) possedute da alcuni cacciatori dei distretti di Damin e Sarli. Attaccate alle timoniere vi erano alcune piume iridescenti verde-bluastre che, indubbiamente, erano di monal. Le timoniere piatte, quasi quadrate, mancavano completamente della banda castana che caratterizza il L. sclateri e non assomigliavano né al Monal himalayano L. impejanus né al Chinese Monal L. lhyusii, nei quali le timoniere si presentano rispettivamente color cannella e verde-bluastro iridescente. La gente del posto caccia i monal per il cibo ed utilizza le penne della coda per realizzare ventagli che fungono come status symbol. Inizialmente pensammo che le timoniere bianche potessero appartenere a subadulti oppure ad una mutazione di L. sclateri. Tuttavia, non sono state trovate penne della coda "normali" di L. sclateri, così com’era improbabile che la popolazione locale cacciasse solo gli esemplari dalla coda bianca. Inoltre, nella letteratura non si faceva menzione di una specie con penne della coda bianche.
Lophophorus s. arunachalensis: - Autore: Lobsang Tsering ( località indicata: Sela Pass, Kameng occidentale Arunachal Pradesh 09-05-2017 India )
Davison (1974, 1978) propose di riconoscere una sottospecie orientale di Lophophorus sclateri ( Lophophorus s. orientalis ) sulla base di differenze nella larghezza della banda subterminale castana lungo l'asse est-ovest del suo areale. Asserendo che nelle aree in cui il L. sclateri si sovrappone al L. impejanus, il primo presenti più bianco sulla coda come carattere geografico. Le timoniere bianche che abbiamo ottenuto provenivano da un'area in cui si presumeva che le due specie sopra menzionate si incontrassero. Tuttavia la gente del posto non riconosceva il L. impejanus e credeva che non fosse presente nella loro zona. A conferma di ciò, non sono state trovate penne della coda di quest’ultimo.
Osservazioni successive
10 maggio 1998. Passo di alta montagna tra Sarli e Chayang Tajo, distretto di Kameng orientale. Tracce e segni di ricerca del cibo, ritenuti di monals dalla popolazione locale, trovati a 3.400 m ma nessun esemplare visto.
17 ottobre 1998. Campo di Pakdhung nelle montagne a nord di Sarli. Alle 05:45 un monal maschio sentito chiamare nella zona dei prati alpini a 4.200 m, ed altri uditi nelle vicinanze. Tra le 06:00 e le 09:30, quattro maschi e nove femmine avvistati. Una coppia fotografata. Nei due giorni successivi lo furono osservate altre cinque femmine. Tornati a Sarli, pelli di maschio e femmina gravemente danneggiate e infestate da larve, sono state messe a disposizione da un cacciatore. .
25 ottobre 1999. Campo Wasi, nella macchia alpina, nei pressi di Pakdhung a 3.800 m. Un solo maschio avvistato dagli assistenti locali e nei due giorni successivi sono stati osservati un maschio, una femmina e due subadulti tra i 3.700 me i 3.900 m. Nella stessa Sarli, S.K.R. si assicurò tre pelli di monal (un maschio, una femmina e un maschio immaturo) in possesso della popolazione locale. Un'altra pelle, apparentemente di immaturo, non è stato possibile ottenerla.
8 novembre 1999. Sulle montagne che si ergono sopra al villaggio di Polosung ad ovest di Sarli, un monal maschio venne avvistato dagli assistenti locali a 3.700 m, ed un altro maschio il giorno seguente.
b. Timoniere di monal maschi che mostrano indicazioni di una possibile intergradazione con Lophophorus sclateri. A sinistra è mostrata la forma Taksing, al centro L. s. arunachalensis subsp. nov. e destra forma Polosung.
L'habitat prativo alpino dove è stata trovato il L. s.arunachalesis si trova a circa 4.100 m. Femmine di quest’ultimo furono avvistate a 3.800 m. È interessante notare che le timoniere complete di un maschio ottenuto a Polosung presentavano una leggera macchia castana lungo i margini laterali delle due penne più esterne, che inizialmente fu scambiata per sangue.
Suresh Kumar e Pratap Singh 20 Bull. B.O.C. 2004 124(1)
12 gennaio 2000. Villaggio di Redding vicino al posto di frontiera di Taksing, distretto di Upper Subansiri. Da un cacciatore è stato ottenuto un set di timoniere sembravano un possibile intergrado tra il monal maschio dalla coda bianca e la forma nominale: 11 delle 16 penne presentavano piccole macchie castane al centro di ciascuna paletta vicino all'estremità terminale. Non è dato sapere se queste timoniere appartengano o meno ad un maschio immaturo di L. s. sclateri. Non sono state rinvenute altre timoniere che presentino indicazioni di intergradazioni o variazioni considerevoli in base alla posizione geografica.
Determinazione della sottospecie:
Nel 2001, S.K.R. ha esaminato 38 pelli di L. sclateri con altre pelli di Lophophorus in diversi musei. Solo presso la Bombay Natural History Society (B.N.H.S.) è stato possibile confrontare direttamente il materiale raccolto riguardante i monal dalla coda bianca con esemplari di L. sclateri. In tutti gli altri musei una serie di fotografie è stata confrontata con gli esemplari di L. sclateri (compreso l'olotipo al B.M.N.H.). Dall'esame, si è scoperto che il monal dalla coda bianca assomigliava alla forma nominale nella morfologia e colorazione complessiva del piumaggio, ad eccezione, appunto, della coda bianca nel maschio ed il piumaggio complessivamente più scuro nella femmina. Inoltre, il tracciamento delle aree note attribuite alle due forme ha rivelato che il L. s. arunachalensis non sembrano essere completamente isolato geograficamente dal L. s. sclateri, in quanto non sono state scoperte barriere geografiche significative. Data la mancanza di prove essenziali sull'isolamento riproduttivo, sotto forma di informazioni su vocalizzazioni, comportamento e corredo genetico, proponiamo il riconoscimento della forma dalla coda bianca come sottospecie di L. sclateri sotto il concetto di specie biologica.
Lophophorus sclateri arunachalensis, subsp. nov.
L’ olotipo del Bombay Natural History Society (BNHS) n. 28946, è un maschio adulto raccolto a Wasi, nei pressi di Pakdhung, Sarli, distretto di Lower Subansiri, Arunachal Pradesh, ca. 28°05'N 93°07'E, India; ottenuto da Suresh Kumar R. da cacciatori locali che uccisero l’esemplare per la carne l'8 novembre 1999 a 3.800 m nella macchia alpina.
Paratipi BNHS n. 28948, femmina adulta e BNHS n. 28947, maschio immaturo del campo di Wasi, Sarli, distretto di Lower Subansiri, Arunachal Pradesh, ca. 28°05'N 93°07°E, India; ottenuto da Suresh Kumar R. da cacciatori locali che uccisero gli esemplari per la carne il 26 ottobre 1999 a 3.750 m nella macchia alpina.
Descrizione: La corrispondenza dei colori del piumaggio è stata realizzata utilizzando Smithe (1975) alla luce naturale. Sia il maschio quanto la femmina di L. s. arunachalensis sono considerati adulti in base al loro piumaggio e alla brillante colorazione delle parti nude. Maschio adulto (olotipo). La colorazione del piumaggio altamente iridescente di testa, collo, dorso, scapolari, ali e colorazione ventrale nera vellutata ricordano quella della forma nominale. L'unica caratteristica che li distingue è la coda bianca.
Si tratta di un grande monal (Lophophorus) sessualmente bicromatico che assomiglia al Lophophorus sclateri. La presenza di penne arricciate della corona nel maschio, caratteristica distintiva del L. sclateri, è una chiara indicazione di parentela tra queste due forme. Le altre due specie, L. impejanus e L. lhyusii, differiscono per dimensioni e presentano rispettivamente una cresta di piume spatolate e allungate, oltre ad altre differenze. Entrambi i sessi di L. s. arunachalensis sono molto simili alla forma nominale ( L. s. sclateri ). Il maschio di L. s. arunachalensis si distingue per avere la coda completamente bianca, a differenza di quella del L. s. sclateri caratterizzata dall’avere una più o meno ampia barra castana con fascia apicale bianca, mentre la femmina differisce dalla nominale per il piumaggio complessivamente, o in gran parte, più scuro con altre differenze minori. Solo la pelle di una femmina appartenete al L. s. sclateri (BMNH: 1938.12.13.454) assomiglia molto alla L. s. arunachalensis nella colorazione complessiva, sebbene con piccole differenze che riguardano il disegno del colore della coda. Confronto morfometrico [media + s.d., n (range)] per misure (mm) di entrambi i sessi di Lophophorus sclateri arunachalensis subsp.nov., L. s. sclateri (esemplari elencati in Appendice), L. Ihuysii e L. impejanus. Non è stato possibile testare statisticamente i dati mensurali a causa della dimensione insufficiente del campione (per maschi e femmine di L. aruncahalensis è n=1), ma le misurazioni di L. s. arunachalensis rientrano nel range della forma nominale.
Maschio adulto: come già ampiamente sottolineato, l’unica parte del piumaggio che lo distingue dalla forma nominale, riguarda la coda completamente bianca. Altre minori difformità, presentate dal L. s. arunachalensis, possono essere ascritte ad alcune penne della groppa che mostrano deboli striature centrali marroni mentre nella forma nominale le striature centrali sono deboli o scure, più vicine al marrone grigiastro scuro, in diversi individui e alcuni esemplari presentano una debole colorazione iridescente sulla striatura. Nel maschio adulto ( L. arunachalensis ) la colorazione della pelle orbitale, quando fresca, è blu freddo brillante; zampe giallo-verdastre; becco giallo pallido; artigli marrone scuro mentre la colorazione dell'iride non è attualmente nota.
Femmina adulta (paratipo): la colorazione generale del piumaggio è simile a quella della conspecifica nominale tranne per il fatto che è più scura. Differisce anche nella colorazione della parte bassa della schiena, della groppa e della coda. La colorazione della parte bassa della schiena e della groppa nella L. arunachalensis è tendente al grigio oliva, ma più opaca, con striature marroni più simili al grigio neutro nerastro, mentre nella forma nominale la colorazione è bianco-grigiastra sporca tendente al grigio fumo, con sottili strisce marroni ondulate tendenti al marrone oliva e con una leggera tonalità cannella in alcuni punti; striature bianche lungo la nervatura centrale delle penne della groppa nella L. arunachalensis è prominente rispetto a quella della L. slateri; colorazione della coda nella L. arunachalensis sottospecie è più vicina al Grigio neutro nerastro, sostanzialmente più scura, con sottili strisce ondulate bianche irregolari e pochissime chiazze laterali rispetto alla L. sclateri, dove la colorazione della coda è più vicina al grigiastro scuro con strisce ondulate irregolari cannella molto chiaro e screziatura laterale in cannella che sembra presentarsi in bande distinte. L'estremità terminale della coda nella L. arunachalensis è contraddistinta da apici bianchi più ampi rispetto alla forma nominale. Nella femmina adulta la pelle orbitale, quando è fresca, è blu freddo brillante; zampe giallo-verdastre pallide; artigli marrone scuro; becco giallo pallido; iride marrone.
Maschio immaturo (paratipo): giudicato nel suo piumaggio del primo anno (immaturo), e sebbene non sessato chirurgicamente, è stato considerato un maschio perché sono state osservate alcune piume verde-bluastre iridescenti ai lati del collo dietro le copritrici auricolari.
Nell’aspetto generale assomiglia alla femmina, tuttavia se ne distingue per il nero-brunastro, tendente al grigio neutro nerastro, la colorazione del piumaggio della parte inferiore della gola, del petto e alcune parti del ventre. Inoltre, a differenza della femmina, il piumaggio della parte bassa della schiena e della groppa presenta uno sfondo bianco con prominenti strisce terminali ondulate marrone scuro tendenti al grigio neutro nerastro, seguite da segni ondulati o screziati più fini dello stesso. La coda presenta apici bianchi più ampi rispetto alla femmina ed anche la pelle orbitale è molto più estesa rispetto a quest’ultima e punteggiata da minuscole piume nere; parte della fronte priva di piume o con minuscole piume nere come nel maschio adulto; redini con rada copertura di minuscole piume nere miste a piccole piume bianche. Nel maschio immaturo la pelle orbitale, quando è fresca, è blu freddo brillante; zampe giallo-verdastro pallido; artigli marrone scuro; becco giallo pallido; iride marrone.
Distribuzione: il L. s. arunachalensis è stato osservato da SKR solo nella località tipo cioè il Lower Subansiri, Arunachal Pradesh. Tuttavia, prove indirette, ottenute da Suresh Kumar e Pratap Singh 23 Bull. B.O.C. 2004 124 (1) sotto forma di penne della coda e racconti della popolazione locale, indicano che questa sottospecie è distribuita in altre località del Subansiri inferiore e distretti del Kameng orientale e occidentale nell'ovest dello stato, dove si presumeva che si trovasse la forma nominale ( la presenza della specie nel Kameng occidentale è confermato dalle immagini ). La sottospecie arunchalensis è limitata principalmente alle alte montagne della catena himalayana lungo il confine tra India e Cina. I cacciatori locali hanno riferito di non aver visto questo monal sul lato nord della citata catena montuosa, in gran parte arida e diversa dall'area boschiva umida che si trova a sud. Tre grandi fiumi, Kameng, Kurung e Kamala, vi hanno origine; gli ultimi due sono affluenti del Subansiri. I precisi limiti di distribuzione orientale e occidentale del. L. arunachalensis non sono noti. All'estremità orientale della sua gamma si trova la catena montuosa che chiamata "Subansiri Divide" che si erge nei pressi del fiume Subansiri. Quest’ultimo costituisce il confine distrettuale tra i distretti di Subansiri Superiore e Inferiore e probabilmente funge da barriera in una certa misura. Il Divide, tuttavia, con poche alte creste, potrebbe rivelarsi non sufficientemente efficace come barriera naturale. Tuttavia, la forma nominale, L. sclateri, è risultata essere presente solo a est del suddetto Divide mentre Il L. arunachalensis si trova solo ad ovest, con la possibile eccezione dell'area nei dintorni di Taksing nei pressi dello spartiacque dove le due specie possono sovrapporre le loro gamme. Il limite occidentale della nuova sottospecie sembra trovarsi lungo la Sela Range, che forma il confine tra i distretti di Tawang e West Kameng.
In queste località, il L. arunachalensis può sovrapporre la propria area di distribuzione a quella del L. impejanus. Verso l'estremità occidentale, la sottospecie è probabilmente rara, poiché è stata riconosciuti da poche persone locali e da coloro che l'hanno fatto è stato riferito di averla vista solo occasionalmente. In alcune parti dei distretti di East Kameng e Lower Subansiri, roccaforte della nuova sottospecie, il L. impejanus sembra essere assente.
Habitat: nella località tipo SKR ha osservato L. arunachalensis nella macchia alpina e nei prati alpini tra 3.800 me 4.200 m, mentre gli assistenti locali hanno riferito di aver visto il monal a 3.700 m nelle foreste temperate ai margini della macchia alpina caratterizzata da alcune specie di rododendro nano Rhododendron ciliatum, R. thomsonii, R. kaycei e altre non identificate Rhododendron spp., insieme all'abete Abies densa, quest'ultimo qui dominante, presente fino a 3.900 m. Lungo il limite tra il bosco e la macchia alpina sono presenti anche Cassiope fastigiata, e specie di Rubus, Berberis e Cotoneaster. La copertura del suolo è in gran parte costituita da erba (Agrostis sp.); erbe e arbusti bassi erano in fase senescente durante il rilievo. Inoltre, Quercia Quercus sp., Rododendro spp. e l'acero Acer caudatum dominano la foresta temperata e sono altamente “impenetrabili” a causa del fitto sottobosco di bambù collinare Thamnocalamus spathiflorus var. Secondo i cacciatori locali i monal scendono dai prati alpini alle foreste temperate, durante l'inverno fino a 3.000 m. I pendii della montagna nel complesso sono aspri e ripidi, con strapiombi a picco sul fiume in alcuni punti.
Il contenuto dei ventrigli di tre femmine, un maschio immaturo e un maschio adulto raccolto da un cacciatore a Sarli, distretto di Subansiri inferiore, contenevano un gran numero di piccoli sassolini, radici, tuberi, semi e parti di corteccia o foglie. In quattro occasioni sono stati osservati mentre scavavano il terreno. Abbiamo cercato segni di scavo o raschiamento ed in alcune di queste sono stati rinvenuti resti del bulbo sotterraneo di giglio cobra Arisaema sp., e sembrava che i L. arunachalensis si nutrissero della parte carnosa interna. Infatti, i cacciatori locali usano questo bulbo come esca nelle trappole per catturare i monal.
Movimenti e comportamento: la maggior parte delle femmine sono state osservate riunite in gruppetti di due o tre individui, o con un solo maschio. Tuttavia, le piccole brigate di femmine, potrebbero essere state costituite anche da subadulti, che, di primo acchito, possono essere scambiati per femmine adulte. I maschi venivano di norma osservati singolarmente. Parrebbero anche piuttosto abitudinari, ed i cacciatori locali approfittano di tali movimenti prevedibili per piazzare trappole o allestire postazioni dalle quali sparare agli uccelli. Quando vengono spaventati, “scivolavano” volando attraverso o giù per il pendio a grande velocità, spesso coprendo grandi distanze. Secondo i cacciatori locali, i monal lasciano l'habitat estivo costituito da prati e macchia alpina all'inizio di ottobre, per trasferirsi nelle aree al limite con la foresta temperata. Potrebbero scendere anche più in basso.
Etimologia: questa sottospecie prende il nome dallo stato indiano dell'Arunachal Pradesh, di cui è probabilmente endemica. Enfatizzare il nome evidenzierà ulteriormente la ricchezza biologica dello stato, oltre a richiamare l'attenzione sulla distribuzione ristretta della sottospecie. L'Arunachal Pradesh è rinomato per la sua biodiversità.
Differenziazione geografica: poiché non vi è alcuna marcata differenza nella morfologia e solo una piccola differenziazione nella colorazione del piumaggio rispetto al L. sclateri, ad eccezione della coda completamente bianca nel maschio, il L. arunachalensis potrebbe non essersi trovato isolato da molto tempo dalla forma nominale. Inoltre, le informazioni qui presentate sulla distribuzione, suggeriscono che probabilmente è isolata geograficamente in modo incompleto.
Tuttavia, riteniamo il fiume Subansiri, che scorre vicino alla zona di contatto delle due specie o l'adiacente dorsale montuosa che forma il confine tra i distretti di Subansiri inferiore e superiore, possano aver agito da barriera parziale.
Può essere rilevante che le aree lungo l'Himalaya che si trovano a ovest del 93°E ricevano più precipitazioni rispetto alle aree a est (Ludlow & Kinnear 1944), e questo coincide con i limiti distributivi della sottospecie nominale, con la nuova sottospecie a ovest. Di conseguenza, la differenza nelle precipitazioni potrebbe aver avuto un impatto sull'habitat, e questo a sua volta potrebbe aver influenzato la differenziazione geografica della colorazione del piumaggio nel L. arunachalensis. In questo genere ( Lophophorus ), le penne della coda tenute alte e aperte a ventaglio mentre lentamente si muovono dall’alto verso il basso e viceversa, giocano un ruolo importante durante le esibizioni e corteggiamento (Gaston et al. 1982, Johnsgard 1986). La selezione per la vistosità di queste piume potrebbe essersi verificata in una vegetazione più umida e rigogliosa.
Conservazione: il L. arunachalensis non è attualmente minacciata, perché nella maggior parte del suo ristretto areale, specialmente l'interno, gran parte del suo habitat è così remoto da essere intatto. L'habitat è influenzato molto poco dallo spostamento della coltivazione o dall'agricoltura, poiché questa pratica è limitata alle aree al di sotto dei 2.000 m, molto più in basso dei limiti territoriali della sottospecie. Sebbene la piccola estensione geografica della loro gamma sia motivo di preoccupazione, l'unica minaccia attuale è rappresentata dalla caccia da parte della popolazione locale.
Tuttavia, anche questa pratica può essere marginale, in quanto le specie più grandi come Takin Budorcas taxicolor e Serow Nemorhaedus sumatraensis sono preferite dai cacciatori. Le tribù Nishi, che vivono nei distretti di East Kameng e Lower Subansiri, considerano il monal sacro e hanno alcuni tabù contro la caccia. In alcune aree, tuttavia, la caccia è estesa e sempre più persone usano pistole, il che potrebbe portare all'estinzione locale della nuova sottospecie.
La nuova sottospecie potrebbe essere esposta a un certo grado di rischio poiché nessuna parte del suo piccolo areale rientra in alcuna designazione di area protetta. Inoltre, la caccia è difficile da frenare, in quanto fa parte della cultura delle tribù con cui convive questo taxon. Dichiarare una vasta area protetta che si estende da Tawang al distretto di Lower Subansiri e garantire che sia efficace, è un modo per migliorare le prospettive di sopravvivenza di questi uccelli, insieme ad altre specie minacciate come Takin, Musk Deer Moschus chrysogaster e Red Panda Ailurus fulgens. Ulteriori sondaggi per raccogliere informazioni sull'esatta distribuzione della sottospecie e studi soprattutto nella regione di contatto o sovrapposizione con entrambe le L. sclateri e L. impejanus, dovrebbe essere avviata per chiarire lo stato di conservazione della specie.
Lophophorus s. sclateri - orientalis e arunachalensis, a confronto con particolare della della coda.
Nota: Come già spesso ricordato le immagini, se non di alta qualità, possono trarre facilmente in inganno relativamente alla colorazione del piumaggio e/o parti nude, di una o l'altra specie/sottospecie. Tuttavia, in riguardo a marcature e barrature, di norma, l'attendibilità è discretamente maggiore. Nel caso del Lophophorus sclateri, le sostanziali differenze che distinguono, o dovrebbero farlo, le due o tre sottospecie, ammesso che si ritenga valido sottospecificatamente il, L. s. orientalis, che, giustamente a parer mio, non è riconosciuto pressoché all'unanimità dagli autori, riguardano soprattutto la barratura della coda. A questo punto è necessaria una riflessione sul come viene descritta, quest'ultima nel L. s. orientalis cioè un ampiezza maggiore della barra "sub-terminale" bianca ( ? ) rispetto alla forma nominale. Innanzitutto non esiste una barra bianca sub-terminale, semmai dovrebbe essere quella castana che, tra l'altro, perlomeno fotograficamente, in alcuni esemplari di L. s. orientalis, o presunti tali, parrebbe più stretta rispetto a quella sfoggiata nei L. s. sclateri, di conseguenza, anche quella terminale bianca risulta più ampia, mentre nel L. s. arunachalesis è del tutto assente o, tutt'al più rappresentata da una o più macchie di varia grandezza ed intensità di colore. In quest'ultimo anche la colorazione del piumaggio in generale sembrerebbe, perlomeno dalle immagini, più ombrosa, uniforme e meno brillate rispetto ai due conspecifici, ed anche la femmina, di quest'ultima specie, è sostanzialmente più scuro se comparato a quello della forma nominale.
Foto da : 1 www.swild.cn Autore: Dong Lei - 2-3 www.orientalbirdimages.org Autori: Sumit K. Sen e Rajesh Pawar
1 - Lophophorus s. sclateri 2 - Lophophorus s. orientalis 3 - Lophophorus s. arunachalensis
Lophophorus s. sclateri - orientalis e arunachalensis a confronto.
Foto da : 1 www.swild.cn Autore: Dong Lei - 2-3 www.orientalbirdimages.org Autori: Sumit K. Sen e Rajesh Pawar
1 - Lophophorus s. sclateri 2 - Lophophorus s. orientalis 3 - Lophophorus s. arunachalensis