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Crossoptilon harmani

Crossoptilon harmani ( Maschio )..... Foto da :  www.birdnet.cn

LUOGO DI ORIGINE

STATO DI CONSERVAZIONE IN NATURA

ESTINTO |   |   |   |   |   |   |   |   |   |   |   |   |   |   |   |   |   |   |   |   |   |   |    NON A RISCHIO

                                                                                                                                                                                                                                                 GENERE  CROSSOPTILON  ( HODGSON,  1838 ) 

                                                                                                                                                                                                                                                                                        CROSSOPTILON  HARMANI   (  ELWES,   1881 )

FAGIANO ORECCHIUTO di HARMAN o del TIBET

 

ORDINE....................GALLIFORMES.

FAMIGLIA.................PHASIANIDAE.

GENERE..................CROSSOPTILON.

SPECIE.....................HARMANI.

 

Il nome scientifico è dovuto al ritrovamento da  parte del sottotenente H.J. Harman dell'allora                                                                                                                                     Indian Army, di alcune  piume appartenenti  ad un uccello a  quel tempo ancora sconosciuto,                                                                                                                                  studiate da Henry John Elwes ornitologo,  botanico ed entomologo  inglese, che iniziò la sua                                                                                                                                     carriera scientifica nel 1870 con una spedizione nel Sikkim ( India ). Inizialmente lo si ritenne                                                                                                                                    un ibrido di  C. MANTCHURICUM  e  C. AURITUM  come riferito da Beebe  nel 1918, mentre                                                                                                                                      Rothschild nel 1926 asseriva che potesse essere il risultato di un incrocio spontaneo tra C. AURITUM e C. CROSSOPTILON sino a quando in base a studi più recenti è stato finalmente riconosciuto come specie, C. HARMANI.  

 

ITALIANO = Fagiano orecchiuto di Harman | INGLESE = Tibetan eared pheasant | FRANCESE = Okki de Harman | SPAGNOLO = Fasan orejudo del Tibet | TEDESCO = Schmalschwanz ohrfasan.

 

SPECIE: Monotipo < CROSSOPTILON HARMANI >  ( CITES-A )

 

SOTTOSPECIE: Nessuna sottospecie sino ad oggi classificata.

 

LUOGHI DI ORIGINE: Questi fagiani, chiamati < zang-ma > nella lingua locale, sono distribuiti ai piedi del versante nord-est dell'Himalaya e sulla catena montuosa del Nyainqentanglha nel Tibet meridionale, nonché, seppur registrati solo negli ultimi anni, nelle secche valli fluviali che si trovano ai confini settentrionali dell'Arunachal Pradesh ( India ).
 

HABITAT NATURALE e COMPORTAMENTO: L'habitat di questi fagiani è contraddistinto da foreste di abeti rossi, conifere miste e/o miste a latifoglie dominanti ripidi pendii ed altipiani erbosi, letti di fiumi asciutti confinanti con macchie fitte in gran parte composte da rododendri, azalee, magnolie e ginepri a quote mediamente comprese tra 2500 e 4500 metri, ed anche durante i mesi invernali raramente scendono sotto i 2400-2300 metri di altitudine. L'attività principale consiste nella ricerca del cibo, che a seconda delle stagioni e/o zone in cui vivono è per lo più composto da erbe e loro semi, germogli, foglie, fiori, boccioli, piselli selvatici, frutti e semi degli stessi, frutti di bosco, fragoline, bacche: in special modo quelle di ginepro, bulbi, radici carnose e tuberi che scavano grazie ai potenti unghioni, oltre ad una discreta integrazione proteica che aumenta durante la stagione riproduttiva, data da ragni, millepiedi, lepidotteri, coleotteri, larve e altri insetti ed occasionalmente piccoli vertebrati. All'imbrunire ritornano verso le zone più fittamente alberate per appollaiarsi sopra qualche grosso ramo come sono soliti fare anche i  loro congenere per sfuggire al freddo ed ai numerosissimi predatori. Durante i mesi invernali si riuniscono in grandi stormi che possono anche superare le 40 unità, pur essendo i gruppi solitamente composti da 5-15 individui, comprendenti a volte alcune coppie stabili, spesso guidati da un robusto maschio senza però che vengano evidenziate gerarchie particolari e/o dominanze coercitive. Al minimo accenno di pericolo si muovono prima correndo, delineando nel contempo una irregolare colonna, per poi alzarsi in un volo che comunque mantengono radente al suolo, sino al raggiungimento della macchia più vicina entro la quale si disperdono sparendo alla vista dell'eventuale predatore. Al sopraggiungere della stagione riproduttiva che solitamente inizia ad aprile, i componenti dei gruppi si disperdono per formare le coppie o rinsaldare quelle già esistenti, con i maschi che il più delle volte sono costretti a combattere fra loro per la conquista sia dei territori, che per il possesso delle femmine. Tuttavia gli scontri pur potendo essere anche cruenti terminano quasi sempre con la fuga di uno dei contendenti e solo ferite lievi per entrambi, che solo raramente possono essere gravi, ed ancora più eccezionalmente mortali. Il nido nel quale vengono solitamente deposte 4-8 uova ad intervalli di due tre giorni uno dall'altro, è del tutto simile sia per fattura che posizionamento, a quelli dei congenere, ed anche in questo caso la cova è un incombenza che tocca alla sola femmina con il maschio nelle vicinanze a fare la guardia, ma una volta nati i piccoli si unisce alla famigliola aiutando attivamente la compagna nell'allevamento della prole.

 

STATO DI CONSERVAZIONE IN NATURA: Pur essendo ancora relativamente comune la specie è inserita nell'Appendice I della Convenzione sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora selvatiche minacciate di estinzione ( CITES ). Per la IUCN è quasi in pericolo,  ed è protetto a livello nazionale in Cina, dove per merito dell'influenza religiosa questi uccelli vivono in habitat ben conservati, lontano da interferenze umane o pressioni venatorie. 


CARATTERISTICHE PRINCIPALI e DIMORFISMO SESSUALE: Corpo di grandi dimensioni e sessualmente monomorfici come tutti i rappresentanti di questo genere, con differenze tra maschio e femmina che sono ridotte solo ad alcuni particolari come gli speroni che nei maschi risultano a base arrotondata, generalmente ben evidenti e grossi, mentre le femmine ne sono solitamente sprovviste e quando accennati si presentano con base ovoidale. Nei maschi le carrucole sono più evidenti, ed oltre ad essere normalmente più grandi, tendono ad assumere un atteggiamento impettito, fiero e sicuro. Colorazione che in entrambi i sessi si presenta complessivamente grigio-brunastra tendente a sfumare in grigio-cenere chiaro sulla groppa e nelle zone ventrali. Il capo è ornato da brevi e vellutate piume nere che assieme alle altre che ricoprono la testa contribuiscono a dare un certo spessore, se pur vagamente scomposto. Partendo dalla base dell'ocipite, le parti laterali della testa sono nude e costituite da pelle nuda rosso-scarlatto fortemente papillata, tipico della famiglia dei fagiani;gola bianca da cui dipartono ciuffi auricolari che in questa sottospecie risultano appena accennati. La coda composta da penne allungate e ricurve verso la loro estremità con base grigio-brunastro chiaro, quest'ultima già di per se particolarmente lunga e ampia rispetto a quelle dei congenere, appare ancora più grande per effetto delle abbondanti frange composte da barbe lunghe e filiformi separate le une dalle altre, che iniziando già al centro delle penne proseguono sino all'interno della curvatura che contraddistingue l'apice delle stesse, sfumando in un colore verde-brunastro scuro con iridescenze metalliche blu-rame e violetto, dando a tutto l'insieme una delicata lucentezza che contribuisce a conferire alla coda un aspetto morbido e setoso ed al tempo stesso arruffato da far ricordare le piume di struzzo,  caratteristica unica tra i fagiani.

 

VALORI FISICI:

MASCHIO: Lunghezza totale 85 – 90 cm.......lunghezza della sola coda 45 – 50 cm.......peso 2,2 – 2,5 kg.

FEMMINA: Lunghezza totale 80 – 85 cm.......lunghezza della sola coda 40 – 45 cm.......peso 1,5 – 2,0 kg.

 

STATO DI CONSERVAZIONE IN CATTIVITA': L'unica cosa certa è che almeno sino ad oggi risulta essere estremamente raro in cattività. Nel 2006 veniva segnalata la presenza di tre coppie di C. HARMANI presso un allevamento tedesco, mentre nel 2008 si scriveva su AVIORNIS-IBERICA che la specie era presente sia in Europa che in USA. Tuttavia finché non ci saranno notizie certe si rimarrà nella più totale confusione.

 

VEDERE: < CROSSOPTILON  ALLEVAMENTO >

Crossoptilon harmani ( Femmina )..... Foto da :  www.birdnet.cn

Crossoptilon harmani - con piume della coda visibilmente bianche  ( mutazione genetica o ibrido ? )  

Foto da :  1-2-3  Feiyu @ 

Harmani con piume bianche sulla coda - F
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Harmani con piume bianche sulla coda - F

1 - Crossoptilon harmani                                                                 2 - Crossoptilon harmani                                                                2 - Crossoptilon harmani 

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RIFERIMENTI:

Delacour

Beebe

Johnsgard

McGowan P.

Howman K.

Madge S.

Hennache A.

Ottaviani M.

Bernar F.

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