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                           -  GAllus lafayettei <Plus>  -

Gallus lafayettei illustrazione 

Gallus lafayetty x sito.jpg

Il testo relativo alla prima parte, quando non espressamente specificato è stato tradotto e sintetizzato da: " A Monograph of the Pheasants" Volume II del 1921 di Di William Beebe

Gallus lafayettei   ( Gallo di Lafayette o di Sri Lanka ).........Temminck.....1813

Nomi. -- Specifico:  lafayetti ( qui G. lafayettei ) Inglese: Ceylon Junglefowl. Francese: Coq Lafayette. Nativo: Wali-kukulà.

Sinonimi

Gallus lafayetii Lesson, Traité d’Orn. 1831, p. 491; Gray, Gen. B. III. 1845, p. 499; id. List Gallinae Brit. Mus. 1867, p. 39.

Gallus stanleyi J. E. Gray, III. Ind. Zool. I. 1830-32, pl. 43, fig. 1; Blyth, Cat. Mus. As. Soc. 1849, p. 243; Layard, Ann. Mag. N. H. (2), XIV. 1854, p. 62; Sclater, List of Phas. 1863, p. 10; Blyth, Ibis, 1867, pp. 154, 307; Gray, Hand-list of Birds, II. 1870, p. 261; Holdsw., Proc. Zool. Soc. 1872, p. 468; Legge, Ibis, 1875, p. 400; Hume & Marshall, Game-birds India, I. 1878, pl.; Sclater, Animals in Gardens Zool. Soc. London, 1883, p. 488 ; Mitchell, Proc. Zool. Soc. 1911, p. 522 [viability in captivity].

Gallus lafayetti Des Murs, Icon. Orn. 1849, pl. 18; Elliot, Mon. Phas. II. 1872, pl. 33; Hume, N. & E. Ind. Birds, 1873, p. 530; Hume & Marshall, Game-birds India, I. 1878, p. 241, pl.; Hume, Stray Feathers, VII. 1878, p. 429; Legge, Birds Ceylon, III. 1880, p. 736, pl. ; Oates, ed. Hume’s Nests and Eggs, III. 1890, p. 422; Blanford, Fauna Brit. Ind. Birds, IV. 1898, p. 77 ; Thomas, Spolia Zeylonica, IV. 1907, p. 19 [hybridization] ; Ryan, Spolia Zeylonica, V. 1907, p. 16 (Dimbula) ; Finn, Game-birds India, 1911, p. 19; Henry, Spolia Zeylonica, VII. 1912, p. 59 [Tamblegam ; habits].

Gallus lafayetti Grant, Catalogue Game-birds Brit. Mus. XXII. 1893, p. 348; Butler, Jour. Bombay Nat. Hist. Soc. X. 1896, p. 311 (Tungala, Wva; habits); Grant, Hand-book Game-birds, II. 1897, p. 53; Oates, Game-birds India, I. 1898, p. 375; Lewis, Ibis, 1898, pp. 339, 550 [Sabaragamuwa Province]; Ghigi, Mon. Zool. Ital. XIV. 1903, p. 319 (generic characters) ; Storey, Hunting and Shooting in Ceylon, 1907, p. 69.

Gallus lafayettei Sharpe, Hand-list of Birds, I. 1899, p. 39; Oates, Cat. Eggs Brit. Mus. I. 1901, p. 60, and pl. VII. fig. 8.

Ceylon Junglefowl Thomas, Spolia Zeylonica, VII. 1911, p. 159 [notes on captivity].

Nota: su questa pagina, così come in altre comprese in gbp.bio, viene ritenuto valido l'appellativo specifico "lafayettei" ( come da sinonimi: Gallus lafayettei Sharpe, Hand-list of Birds, I. 1899, p. 39; Oates, Cat. Eggs Brit. Mus. I. 1901, p. 60, and pl. VII. fig. 8 ), contrariamente al più utilizzato "lafayettii", probabilmente perchè così definito da Lesson, considerandolo errato, non trovando un'attinenza tra "lafayettii" e "Lafayette", ovvero Gilbert du Motier, marchese de La Fayette ( 1757–1834 ). Quindi, se Lafayette è il cognome scelto da Lesson, il nome specifico dovrebbe, per ovvio motivo, essere lafayettei.   

Per quanto gli studi molecolari siano spesso rispettivamente contraddicenti, in questo caso parrebbero concordare o perlomeno non diametralmente opposti. Di seguito, come esempio, vengono sintetizzati i suggerimenti finali di due lavori: << "....Questa specie ( Gallus lafayettei )  è strettamente imparentata col Gallus sonnerattii, sebbene il maschio assomigli al Gallus g. gallus. Tuttavia, ecologicamente  parlando,  il  comportamento  si  avvicina a quello quello del Gallus varius...".>> . <<".... Un altro studio molecolare sull'intero  genoma  mostra invece che il Gallus lafayettei e sonnerati  sono  geneticamente  più  prossimi rispetto a quanto lo potrebbe essere il Gallus gallus.. La divergenza tra quest'ultimo ed il congenere Gallus lafayettei iniziò circa 2,8 milioni di anni fa, mentre il tempo della divergenza tra il Gallus lafayettei e sonnerati risale a 1,8 milioni di anni fa. Anche la femmina è molto simile alla congenere Gallus sonnerati

Un poco di storia:  la prima menzione riguardante questa specie nella letteratura scientifica sembra essere dell'anno 1831, nel Traité d'Ornithologie ( Trattato di Ornitologia ) di Lesson, dove nomina la forma  Coq Lafayette, “che”, come dice Des Murs, “indica una sufficiente influenza delle preoccupazioni politiche del momento”. Lesson ha questo da dire al riguardo: “Gallus Lafayettei: Cog sauvage de Ceylan, Gal. da Parigi. Due piccoli barbigli sulla mandibola inferiore; piume di gorgiera affusolate, giallo oro, con una fiamma bruna al centro, il torace ricoperto di piume lunghe e strette rosso oro, fiammate di nero, ora inferiore dell'addome, coda corta, bruna; una mezza collana viola sotto la pelle nuda della parte anteriore del collo. Vive a Ceylon. (Leschenault).” .

Circa nello stesso anno Gray, nel volume con illustrazioni pervenutogli dalla collezione del maggiore generale Hardwicke, è raffigura (tav. 43, fig. 2) la femmina che nomina Gallina di Lord Stanley, Gallus stanleyi, Gray, ma non fornisce alcun testo con spiegazioni. Nel 1849 Des Murs nella sua Monographie Ornithologique propone un eccellente illustrazione del gallo asserendo che l’esemplare gli venne donato al Museo di Parigi nel 1822 da Leschenault, che lo portò da Ceylon ( attuale Sri Lanka ), il quale,  per qualche curiosa disgrazia, era passato inosservato per nove anni finché non fu scoperto da Lesson. Ovviamente Des Murs non riconobbe nell’illustrazione di Gray la femmina di Gallo selvatico di Ceylon e conclude il suo racconto: "È un peccato che non conosciamo la femmina del Gallus Lafayettei".

Il primo resoconto attendibile relativo alle abitudini generali di questa forma è di Layard, negli Annals and Magazine of Natural History del 1854.

Distribuzione: isola di Sri Lanka ( ex Ceylon ).  

Distribuzione generale: il Gallus di lafayette o di Sri Lanka è confinato nell'isola dalla quale prende, in parte, il nome comune la quale, planimetricamente, corrisponde ad una sorta di ovale contrapposto alla penisola dell'India, che misura circa 240 km., di larghezza X  400 km., di lunghezza.  Risulta generalmente distribuito su tutta l'isola. Più o meno ripartito nei distretti aridi e boscosi della pianura, e diffuso in tutte in tutte le aree collinari delle province meridionali e centrali. Ciononostante, è piuttosto raro nelle giungle costiere più umide e piovose della provincia occidentale dove si trova Colombo, e nel distretto sud-occidentale, così come non è comune neppure nelle foreste dell'interno. Occasionalmente viene portato a Colombo e Galle dai nativi. Nelle giungle dell'Hewagam e Kayigam Korales il suo canto è raramente, se non mai, udito, tuttavia più verso l'interno, nei Tre e Quattro Korales, nel Saffragam e nel Pasdum Korale, lo si può spesso ascoltare. Parimenti nelle giungle collinose del distretto sud-occidentale non lo si incontra nelle vicinanze del mare; si trova invece nei pressi di Oodogamma, e più in alto, alla base delle catene montuose, diventa più abbondante. Sulle pendici orientali del Morowak Korale, dove prevale un clima più secco, trova un ambiente più congeniale, così anche lungo il fiume Wellaway, e da questo verso est appare come numeroso. Nella porzione marittima del sud-est abbonda, approfittando delle fitte macchie di euforbie che dominano la costa. Da questa parte dell'isola, lungo la costa orientale fino alle aree del nord, è molto numeroso abitando pressoché tutte le foreste settentrionali, estendendo il suo areale nella parte occidentale a raggiungere il distretto di Kurunegala. Sulle colline è residente e si riproduce comunemente fino a circa 1500 metri dia altitudine. Sull'altopiano di Nuwara-Elliya e sulle pianure di Horton è sporadicamente abbondante durante il monsone di nord-est, dato che probabilmente sale dalle colline più basse, ed in una certa misura dalla pianura, per nutrirsi delle bacche di il nilloo. È altresì probabile che alcuni individui restino tutto l'anno su questi altipiani.

In generale: l'habitat di questa forma varia notevolmente. Senza dubbio rigorosamente residente durante tutto l'anno nella maggior parte dei distretti marittimi aridi, nelle basse colline e giungle che orlano i pendii delle montagne più alte dell'interno può mostrare una marcata migrazione stagionale. «Ciò è indotto non certo da cambiamenti di temperatura, ma dalla fruttificazione di alcune piante localizzate in aree  ben delimitate. Eccetto quanto appena menzionato, i cambiamenti stagionali sono minimi o nulli e, sebbene una volta trascorsa la stagione riproduttiva, non siano più “preoccupati” di seguire i loro ritmi, non sembrano vagare lontano. Dall’osservazione di  due coppie è emerso che per un anno e mezzo convissero in un'area circoscritta di macchia semidesertica, nidificando a circa duecento metri di distanza senza quasi mai lasciare la zona delimitata da due piccoli ruscelli. Per contro parrebbe che i giovani, una volta cresciuti, abbandonino il territorio per stabilirsi altrove.

Tipo di accoppiamento: La specie in natura parrebbe essere preferenzialmente monogama, ed altre partiche più occasionali che solite.

Nido e uova: il nido viene solitamente posto a terra, ai piedi di un albero utilizzando come rivestimento solo foglie ed erba che si trovano già sul posto. Non vi è alcun tentativo di vera e propria costruzione, ed è raro che venga aggiunto materiale diverso da quello già presente. La cavità in cui riposano le uova è talvolta naturale, talvolta graffiata dall'uccello, nel qual caso reca tracce dello scavo, ed è solitamente priva di qualsiasi rivestimento, le uova poggiano sulla nuda terra o sabbia.

Tuttavia, i nidi non vengono approntati solo a terra ma anche sulla sommità di un ceppo decomposto, o ancora più sorprendentemente, come testimoniano le numerose registrazioni di Parker, sulle cime degli alberi o utilizzando i nidi deserti di scoiattoli. Uno di questi, un nido ben costruito su un albero, a circa dieci metri di altezza, senza dubbio abbandonato da un corvo o falco, era utilizzato da una gallina lafayettei. Difficile immaginare come i pulcini, una volta schiusi, potessero raggiungere sani e salvi il suolo.  

 

Il piumaggio altamente mimetico della femmina armonizza perfettamente con le tonalità della vegetazione e foglie secche che in abbondanza formano uno strato pressoché permanente costituendo uno splendido habitat protettivo per la gallina in cova. La femmina si dimostra un’ottima covatrice abbandonando il nido e uova solo quando il pericolo incombe su di lei, ma la colorazione delle uova, se esposte, risalta prepotentemente, mettendole alla mercé dei predatori, compresi gli umani. La deposizione consiste in 2-8 piccole uova, abitualmente in 5-6, anche se 4 parrebbe il numero più comune, talvolta leggermente maculate. Quantità maggiori fanno presumere che il nido possa essere utilizzato da due galline.

Le uova stesse si differenziano ampiamente potendo essere ovali, lisce e lucide, bianche uniformemente immacolate, oppure color cuoio o ricco colore caffè latte. Così come questi colori di fondo possono essere presenti in uova uniformemente macchiate di rosso brunastro o terra d'ombra bruciata. Di solito la maculatura assente o molto rada all'estremità piccola, mentre il resto del guscio presenta una punteggiatura uniforme e minuta, oppure questo pigmento rossastro può aumentare verso l'estremità ottusa fino a essere quasi confluente in quel punto. Le uova variano da 33 a 36 mm. di larghezza e da 45 a 48 mm. di lunghezza, in media 35 x 47 mm.

Due o tre sembrano essere il numero abituale di pulcini schiusi, o almeno portati a maturità. Sette è la covata più grande registrata. Perlomeno sino al 1921. Le ali dei pulcini si sviluppano molto rapidamente, ma per almeno due settimane dipendono completamente dalla loro meravigliosa capacità di occultamento. Se allarmata, la gallina emette un suono forte e acuto allontanandosi lentamente dalla fonte del pericolo. Dopo la prima nota di avvertimento lei tace, e nell'istante in cui viene emessa i pulcini svaniscono, accovacciandosi sul posto o facendo una breve corsa verso un riparo qualsiasi. Qui rimangono fino al ritorno della madre. Quando sono cresciuti per circa tre quarti non cercano più di scappare accovacciandosi o nascondendosi, mentre la loro indipendenza non è ancora abbastanza sviluppata da poter permettere loro di fuggire al primo segno di pericolo. Più di un osservatore notò che se la madre veniva uccisa o moriva per qualche accidente, i piccoli continuavano a correre avanti e indietro nelle vicinanze, chiamando ad alta voce e riluttanti a lasciare la genitrice.

Il cibo dei pulcini è costituito principalmente da termiti, oltre che da minuscoli insetti razzolati tra le foglie.

Nelle zone poco frequentate, dove gli indigeni non intrappolano né li molestano,  le galline con la loro prole  mostrano meno timore nei confronti dell'uomo, e anche quando sono presenti i galli, possono essere avvicinate, seppur a debita distanza. Tuttavia, il gallo è sempre il primo a dileguarsi, femmina e pulcini lo seguono dopo poco. Il gallo non cova né si avvicina mai al nido, tuttavia rimane nelle vicinanze cantando ad intervalli durante tutto il periodo dell’incubazione e quando la chiocci si assenta dal nido, raggiunge il gallo, e solitamente si nutrono assieme, dopodiché torna alle sue uova. Nella maggior parte dei casi sembra che la coppia di genitori viva riunita, perlomeno, per tutto il periodo necessario alla crescita della prole.  

Nei luoghi più aridi sono spesso afflitti dalle zecche che in gran numero si attaccano alla loro cresta, e sebbene talvolta si liscino il piumaggio a vicenda, parrebbe che non tentino mai di liberare i loro compagni da questi parassiti 1*)

1*) Nota personale ( da gbp.bio ). – Probabilmente dipendere dal fatto che la cresta risulta uno dei principali obbiettivi durante i combattimenti, quindi il beccarla, seppur per liberarla dalle zecche, oltre che doloroso e poco efficace, potrebbe essere interpretato come un segnale di sfida.

Descrizione dettagliata: nel maschio adulto le copritrici auricolari sono bianco-grigiastre; piume sulla sommità della testa e occipite di colore arancione rossastro intenso; mantellina su dorso e lati del collo, mantello superiore e copritrici alari minori di colore giallo paglierino o arancio dorato, con vistosa striscia nera. Area  posteriore del mantello, scapolari, copritrici alari mediane e piume laterali della parte inferiore di schiena e groppa sono rosso-arancio, questo colore essendo confinato alla frangia ampia, visibile, disintegrata, sulla restante piuma è marrone o castano. Piume centrali della parte dorsale inferiore e  groppa con il rosso-arancio intenso confinato in una stretta frangia. Il resto della parte visibile risulta viola riccamente iridescente sfumante in bluastro posteriormente che sulle copritrici superiori si trasforma in una lucentezza verde-bluastra a caratterizzare timoniere centrali e vessilli esterni delle due o tre paia successive, mentre il resto della coda si mostra nero opaco. Primarie di colore bruno opaco; secondarie e loro copritrici maggiori nere, con notevole lucentezza blu-violacea. Copritrici interne talvolta bordate sul vessillo esterno di castano scuro.

Sul bordo della gola nuda è presente una vistosa macchia di piume viola iridescente o blu violaceo; petto  e fianchi rosso-arancio come il mantello inferiore e la parte superiore del dorso con striscia centrale marrone rossiccio meno prominente; ventre castano, screziato e apice nero; fianchi, cosce e copritrici inferiori prevalentemente nere, queste ultime lucidate di verdastro.

Becco marrone corneo, metà anteriore della mandibola inferiore gialla; iris giallo paglierino; cresta rosso violaceo brillante caratterizzata da una grande macchia allungata gialla centrale che ma sfuma al suo margine nel colore della cresta. Se la cresta misura circa 80 x 30 mm., la macchia gialla coprirà un'area di circa 50 x 25 mm. In alcuni esemplari il giallo può essere talmente espanso da far apparire la cresta di questo colore bordato di rossi.

Pelle del viso, gola e bargigli generalmente di colore rosso vivo. Occasionalmente i bargigli possono mostrare una macchia centrale giallastra, ed in questi individui anche la gola è giallastra. Zampe e piedi rosa 1*) da rossi a rosa in tutte le tonalità intermedie, così come possono essere screziati di bianco o giallastro, oppure interamente giallo ceroso; artigli marrone scuro; speroni neri o giallastri alla base. Peso  da circa 1 kg a 1,300 kg.  Culmen dalla narice, 16 mm.; lunghezza, da 660 a 725; ala, 230; coda, 340; tarso, 80; dito medio e artiglio, 60; speroni lunghi e ricurvi, 37 mm.

1*) Nota personale da gbp.bio.- Perlomeno dalle immagini risulta che i maschi adulti molto prestanti e riccamente colorati, quanto altri meno appariscenti, ed oltre alle colorazioni menzionate, mostrano zampe e piedi di colore rosa molto carico o rossastre in varie gradazioni. Probabilmente ciò potrebbe essere dovuto sia a colorazione naturale costante, quanto allo stato ormonale dei maschi in determinati periodi dell'anno, con particolare riferimento a quello riproduttivo.

Variazione e muta: nello Sri Lanka, una questione che ha da sempre fatto discutere, riguarda le differenze che contraddistinguono i Gallus lafayettei che abitano le colline e montagne dell'interno, e le variazioni presentate dagli esemplari che si trovano nelle diverse province. Price a tale proposito spiega che all’epoca, nei pressi della strada Anuradhapura-Puttalam, a circa quattordici miglia da Anuradhapura, si poteva osservare una gallina bianca lafayettei in compagnia di esemplari dalla colorazione normale. Quando ebbi l’occasione di vederla per la prima volta, la scambiai per un rallide della risaia, e sarebbe sfuggita all'identificazione, se non fosse stata in compagnia di un'altra coppia. Avvicinandomi, vidi che si trattava senza dubbio di una gallina lafayettei dal piumaggio bianco quasi puro, tranne alcune piume grigie su collo e testa. Più tardi, il signor Vigors, l'agente del governo, trovò la stessa femmina nel medesimo posto. Quando la vidi non mi resi conto di quanto una simile variazione di colore fosse così rara, altrimenti avrei potuto fare un'eccezione al mio principio generale di risparmiare curiosità. Sia io che il signor Vigors pensammo che la soluzione migliore fosse quella di lasciarla vivere in pace, e nel contempo constatare se avrebbe avuto qualche effetto sulla colorazione dei conspecifici 2*). Secondo i locali, nelle aree meridionali di  Sabaragamuwa e Humbantota  i Gallus lafayettei tendono al marrone, soprattutto le galline, che sono molto scure, spesso con macchie nere su coda e ali. Nella Provincia Settentrionale e  Tamankaduwa, così come in quella Centro-Settentrionale, nell'aperta macchia il piumaggio tendenzialmente assume una colorazione rossa; naturalmente, i galli mostrano sempre molto rosso, ma al nord appare più brillante e chiaro, ed esattamente nella stessa misura, lo sono anche le galline.

 

2*) Nota personale da gbp.bio.- Tutto è possibile, e quindi anche che la gallina fosse realmente una lafayettei bianca o albina pura. Però, perché sia Price prima, che Beebe successivamente non pensano che potesse trattarsi semplicemente di un ibrido prodotto dall’incrocio tra forma selvatica e pollo domestico ? 

Beebe non perse l’occasione di raccogliere prove dirette a tale proposito e concluse che, se tale distinzione esiste realmente, solo l’osservazione ed esaminazione di centinaia di soggetti con dati esatti in relazione ad età, località e stagione potrebbero dimostrarlo. Gli venne riferito che la voce dei lafayettei  costieri differiva da quelli dell'interno, cosa che l’autore dimostrò non essere vera. I locali affermavano anche che gli esemplari di bassa campagna fossero più chiari ed un poco, con un maggiore sviluppo della cresta e bargigli. Bebbe ebbe modo di ottenere molti esemplari provenienti da vari distretti costieri che coprivano l’intera gamma di queste variazioni, e lo stesso per i soggetti raccolti a livelli elevati e parrebbe che ogni variazione altitudinale o regionale si perda nella considerevolissima variazione individuale.

La muta annuale regolare avviene solitamente nei mesi di settembre e ottobre.

Nella femmina adulta la corona è marrone scuro; nuca bruno rossastra, le piume talvolta mostrano distinti margini neri. Collo e mantello arancio scuro o bruno-rossastro, talvolta con screziature nere indistinte, oppure col nero disposto in due larghe fasce concentriche irregolari. Queste piume talvolta risultano frangiate di marrone dorato piuttosto brillante. Resto delle parti superiori e copritrici alari finemente screziate di bruno-rossastro e nero, solitamente con una striscia biancastra simile a un capello. Queste striature sono sempre assenti sulla parte bassa della schiena e groppa, che presentano un tono rossiccio più profondo. Primarie marrone scuro con una serie di macchie color cuoio chiaro sui vessilli esterni; secondarie e le loro copritrici nere con barre trasversali color cuoio screziato sui vessilli esterni, le aree nere spesso con una base a cuneo castana che spunta dal rachide. Vessilli interni uniformemente bruno-neri o screziati color cuoio. Le aree nere più grandi sono spesso lucidate di blu violaceo. Copritrici sottocaudali come la coda.

Coda riccamente rossastra, screziata di nero. Il nero sulle penne centrali assume talvolta la forma di due larghe barre longitudinali sul vessillo interno ed una successione di macchie sul vessillo esterno,  allungandosi basalmente in barre trasversali irregolari. Queste aree nere, quando ben sviluppate, sono lucidate di verde violaceo. Le restanti timoniere possono essere uniformemente screziate così come mostrare macchie nere o altre similari.

Viso scarsamente rivestito di marrone chiaro; mento e gola con piume biancastre; parte superiore del petto screziata di nero e bruno-rossiccio, con larghe strisce color cuoio che aumentano in ampiezza divenendo bianche nella parte inferiore del petto. Il resto del piumaggio è prevalentemente bianco, con  frangia e larga barra trasversale nera, quest'ultima bordata basalmente di color cuoio.

Cresta, bargigli e speroni rudimentali. Mandibola superiore bruno-nera, giallastra verso l’apice; sotto alla mandibola principalmente giallo. Iris giallo limone; viso, cresta e bargigli rosso porpora < cresta, bargigli e speroni rudimentali >; zampe e piedi da rosato a cerosi o giallo brunastro. Peso da circa 0,500 a 0,650  kg.

Becco dalla narice 15 mm. ; lunghezza, da 350 a 450; ala, 190; coda, 125; tarso, 65; dito medio e artiglio, 53 mm.

Variazione: difficilmente due galline sono uguali nella colorazione, ed inoltre, un soggetto col piumaggio consumato presenta un aspetto molto diverso da una consimile che ha da poco completato la muta. La colorazione rossiccia e camoscio del piumaggio cambiano con l'usura e abrasione in bianco grigiastro, alterazione  particolarmente evidente sulle barre alari. Le aree pigmentate più chiare sembrano offrire molta meno resistenza all'usura, cosicché a fine stagione le barre luminose nell'ala perdono pressoché tutte le loro barbule apparendo completamente bianche, mentre le aree intermedie nere mostrano poco sbiadimento dei componenti sulla loro porzione di vessillo. Tre femmine catturate nella stessa area appena dopo la stagione riproduttiva mostravano nel loro piumaggio un'estrema abbondanza e assenza di macchie nere sulle penne della coda, con piume del mantello di colore molto diverso, sfumature e motivi.

 Pulcino.: corona triangolare con margini stretti in nero, castano, che si propaga lungo il collo ed estende sul piumaggio superiore. Un'ampia linea nera inizia davanti e sopra l'occhio si diffonde posteriormente come una linea sopracciliare attraverso le copritrici auricolari fino ad unirsi alla nucale nera. Il resto della parte superiore della testa diventa color cuoio che sul viso sfuma in biancastro sporco e bianco puro su mento e . Il piumino scuro è delimitato lateralmente su dorso e groppa da una striscia color camoscio chiaro con margini neri; petto tinto di bruno-rossastro; rimanenti parti inferiori bianco crema. Mandibola superiore nera, con la punta e tutta la mandibola inferiore gialle. Zampe e piedi giallastri. Becco dalla narice, 6 mm.; lunghezza, 90; ala, 50; tarso, 22; dito medio e artiglio, 20 mm. .

 

Piumaggio giovanile: questo stato di piumaggio è singolarmente simile a quello della femmina adulta, differendo principalmente nel bianco ventrale che è meno puro, più misto al bruno, e nel rossiccio che tende piuttosto al grigiastro o al sabbioso.

La peluria su testa e collo persiste, come usuale, molto tempo dopo che il corpo si è interamente vestito di piume. La colorazione del mantello corrisponde ad un mix indefinito di sabbia, color cuoio, marrone rossastro e screziature nere, con aree del rachide più chiare. Il resto della livrea dorsale è molto disintegrata, con screziature brunastre terminali. Scapolari, e molte copritrici, presentano l’apice bianco ocra. Primarie bruno scuro, con screziature sabbiose o biancastre sui vessilli esterni; Secondarie  pesantemente fasciate, come nella femmina adulta, ma con il bianco più puro, differenziate dalle fasce castane che separano il bianco ocra dalle bande nere. Verso la punta delle secondarie e terziarie interne, il nero si limita agli ocelli marginali rotondi su ciascun vessillo. Ocellatura ancora più pronunciata sulle copritrici alari più grandi con macchie nere simili a occhi incorniciate da bianco ocra. C'è tuttavia un'insolita quantità di variazioni in questo piumaggio, con estremi riscontrati sia negli esemplari  di pianura, montagna, del sud arido dell'isola e nord più umido. Ad esempio, le penne della coda nel piumaggio giovanile di entrambi i sessi possono essere riccamente castane, uniformemente screziate e vermiculate di nero, oppure ogni vessillo può mostrare una fascia nera longitudinale al centro, oppure  possono esserci fino a sei barre trasversali nere ad eguagliare gli spazi intermedi castani.

Mento e gola bianco puro; petto, come il mantello, con strisce color cuoio chiaro molto più pallide e vistose. Petto e ventre biancastri, con chiazze marroni e color cuoio che si perdono in una indefinita sfumatura brunastra. Becco, zampe e  piedi giallastri; mandibola superiore a volte piuttosto scura.

Prima muta annuale. – Una serie di esemplari catturati nel momento in cui detta muta è quasi o del tutto completata mostra che non vi sono due individui uguali. Le femmine, sottoposte ad un relativo cambiamento di colore e disegno, di norma mutano assumendo la livrea completamente adulta. Tuttavia, i maschi variano da individui riccamente castani screziati di nero, ad altri con poche tracce rimanenti di pigmento giovanile. Le secondarie, con barrature in generale pesantemente screziate di marrone e rossiccio, vengono sempre perdute; mentre il mantello presenta tutti gli stadi tra il castano carico, il giallo olivastro ed il giallo paglierino dell'adulto. Parrebbe che i soggetti che vivono sulle montagne mutino in colori più puliti e chiari, mentre i consimili di pianura di solito conservano modelli più immaturi e generalizzati. La muta successiva porta l'uccello con il completo piumaggio adulto.

Ibridismo: parecchi inglesi a Ceylon ( attuale Sri Lanka ), particolarmente i signori Thomas e Johnson, si impegnarono molto per raccogliere dati accurati riguardanti la presunta sterilità degli ibridi tra il Gallus lafayettei ed il pollame domestico sperando di trovare la prova che i primi avevano avuto un ruolo effettivo nell'origine dei polli da cortile. Questa specie parrebbe avere tutti i requisiti necessari, in quanto antenato diretto del nostro ceppo domestico, e questi esperimenti di ibridismo condotti a Ceylon sono di interesse puramente scientifico piuttosto che atavico 1*)

1*) Uno dei non molti errori commessi da William Beebe in quanto è stato scientificamente dimostrato che il Gallus Lafayettei non ha avuto alcun ruolo nella domesticazione, sino alle razze attuali, del pollo domestico ( Vedere alla pagina: “ Gallus: Le 4 specie” )

La percentuale di fertilità degli ibridi accoppiati inter se ( tra loro ) è stata estremamente bassa. Solo un uovo deposto per ogni lotto è risultato fertile; di tutte le uova prodotte (circa un centinaio nel corso di un anno) sono schiusi solo due pulcini, i quali vissero rispettivamente dodici e diciotto giorni. Il seguente riassunto fornisce i risultati generali degli esperimenti che dimostrarono:

1. Gli ibridi non sono sempre sterili quando accoppiati inter se ( tra loro ).

2. Gli ibridi non sono sterili se accoppiati con il genitore domestico ( gallo ibrido x gallina domestica).

3. Alcune indicazioni suggeriscono che gli ibridi possono talvolta essere fertili se accoppiati con il genitore selvatico ( gallo selvatico x gallina ibrida).

4. Le galline selvatiche ( Gallus lafayettei ) non hanno mai deposto in cattività. Ovviamente ciò è, perlomeno, riferito fino al 1921, data della pubblicazione della “ A Monograph of the Pheasants” di William Beebe.

Mentre senza troppe difficoltà è possibile ottenere degli ibridi da un incrocio tra il Gallus lafayettei e gallina domestica, questi, se incrociati tra loro risultano sterili a tutti gli effetti, mentre gli ibridi del Gallus gallus si mostrano fertili quanto accoppiati ad uno dei genitori.

 

Parrebbe raro che Gallo selvatico si incroci volontariamente con il pollame indigeno, ed occasionalmente si trovano ibridi risultanti da tali incroci nei villaggi. Tuttavia, che questo sia un fatto frequente o diffuso sembrerebbe un errore basato su asserzioni infondate degli indigeni. Bebbe afferma che gli vennero portati molti cosiddetti ibridi, ma scoprì che si trattava solo di polli domestici.

Gallus lafayettei    ( Gallo di Lafayette  o di Sry Lanka )........Lesson....1831  

Foto  da : 1  www.flickr.com Autore:  Russel Scott   - 2  Autore: Susan Mac  ( località inicate dai fotografi: 1 Yala National Park, 28-03-2018 Sri Lanka  meridionale  -  2  Yala National Park (General), Thissamaharama, Hambantota 25-01-2020  Sri Lanka )

1 - Gallus lafayettei                                                                                                                                        2 - Gallus lafayettei  

Gallus lafayettei -  Yala National Park, 28-03-18 southern Sri Lanka - Russel Scott flickr
Gallus lafayettei - Yala National Park (General), Thissamaharama, Hambantota, Sri Lanka 25

Gallus lafayettei  

Foto  da : 1  Autore:  Channa Jayasinghe  -  2  www.bird-stockphotos.photoshetter.com Autore: Glen Valentin  ( località indicate dai fotografi:  1 Yala National Park (General), Thissamaharama, Hambantota 01-05-2022  Sri Lanka  -  2  nessun dato, solo Sri Lanka )

1 - Gallus lafayettei                                                                                                                                        2 - Gallus lafayettei  

Gallus lafayettii -Yala National Park (General), Thissamaharama, Hambantota, Sri Lanka 01-
Sri-Lanka autore Glen-Valentine ( bird-stockphotos.photoshetter com ) (1).jpg

Gallus lafayettei  

Foto  da : 1  Autore:  David Houle  -  2  www.pbase.com Autore:  Valter Jacinto  - 3  www.pbase.com Autore non menzionato  ( località indicate dai fotografi: 1 Uda Walawe National Park, Thanamalvila, Monaragala 23-01-2024 Sri Lanka  -  2  Sinharaja Forest Reserve 15-02-2013 Sri Lanka  -  3  Yala National Park, 28-03-2018 Sri Lanka  )

1 - Gallus lafayettei                                                                               2 - Gallus lafayettei ( femmina adulta )                                      3 - Gallus lafayettei 

Gallus lafayettii - Uda Walawe NP, Thanamalvila, Monaragala, Sri Lanka 23-01-24 - David Ho
Gallus lafayettei -Sinharaja Forest Reserve 15-02-13 Sri Lanka - Valter Jacinto pbase.com
Gallus lafayettei -  Yala National Park, 28-03-18 southern Sri Lanka - Russel Scott flickr

Gallus lafayettei    

Foto  da : 1  Autore:  Supun Wellappuli   -  2   www.sharpphotography.co.uk  Autore:  Charles J. Sharp  -  3  Autore:  Mark Easterbrook  ( località indicate dai fotografi: 1: Wilpattu National Park, Wanathavilluwa, Puttalam 05-12-2016 Sri Lanka  -  2  Sinharaja Forest, Viharahena 17-03-2022 Sri Lanka - 3  Yala National Park, Thissamaharama, Hambantota 27-11-2017 Sri Lanka )

1 - Gallus lafayettei                                                                               2 - Gallus lafayettei ( femmina adulta )                                      3 - Gallus lafayettei 

Gallus lafayettei  + Wilpattu National Park, Wanathavilluwa, Puttalam, Sri Lanka 05-12-16
Gallus lafayettii -  Sinharaja Forest, Viharahena 17-03-22 Sri Lanka - Charles J. Sharp ww
Gallus lafayettii -Yala National Park (General), Thissamaharama, Hambantota, Sri Lanka 27-

Gallus lafayettei   

Foto  da : 1  Autore: André Weiss   -  2  www.dhphoto.cz   -  3  Autore:  Sri Srikumar   ( località indicate dai fotografi:  1  Kudawa--Spurfowl Site, Kalawana, Ratnapura 07-03-2018 Sri Lanka  -  2  Rain Forest Reserve 12-12-2013 Sri lanka  -  3  Yala National Park (General), Thissamaharama, Hambantota 03-05-2020 Sri Lanka )

1 - Gallus lafayettei                                                                               2 - Gallus lafayettei ( femmina adulta )                                      3 - Gallus lafayettei 

Gallus lafayettei  - Kudawa--Sri Lanka Spurfowl Site, Kalawana, Ratnapura, Sri Lanka 07-03
Gallus lafayettei - Rain Forest Reserve, Sri Lanka 12-12-13 - www_edited.jpg
Gallus lafayettii -Yala National Park (General), Thissamaharama, Hambantota, Sri Lanka 03-

Gallus lafayettei    ( sintetico schema della crescita dall'uovo a subadulto )

Foto  da :  Autori:  1  Pradeep Samarawickrama  -  2-3   Kristof Zyskowski   ( località indicate dai fotografi: 1  Naula, Matale10-05-2005 Sri Lanka  -  2-3   Sinharaja Forest Reserve, Kalawana, Ratnapura 12-03-2008  Sri Lanka )

1 - Gallus lafayettei ( nido con uova )                                       2 - Gallus lafayettei  ( chiocchia con pulcini di 3-4 giorni )    3 - Gallus lafayettei  ( pulcino di circa 6-7 giorni )

Gallus lafayettii nido con uova - Naula, Matale, Sri Lanka 10-05-2005 - Pradeep Samarawick
Gallus lafayettii - Sinharaja Forest Reserve, Kalawana, Ratnapura, Sri Lanka 12-03-2008 -
Gallus lafayettii - Sinharaja Forest Reserve, Kalawana, Ratnapura, Sri Lanka 12-03-2008 -

Gallus lafayettei   

Foto  da :  1  Autore:  Thomas Galewski  -  2  www.birdphotoworld.sk  Autore: Stanislav Harvančík -  3  Autore:  S.S. Cheema   ( località indicate dai fotografi:   Siharaja Forest Reserve, Kalawana, Ratnapura 08-03-2016  Sri Lanka  -  2-3  Kudawa--Sri Lanka Spurfowl Site, Kalawana, Ratnapura 25-02-23  e  08-12-2021  Sri Lanka  )   

1 - Gallus lafayettiei  ( pulcinotto )                                           2 - Gallus lafayettei   ( madre e giovane figlia )                     3 - Gallus lafayettei ( galletto immaturo )

Gallus lafayettei pulcino  - Siharaja Forest Reserve, Kalawana, Ratnapura, Sri Lanka 08-03
Gallus lafayettei femmina dulta con figlia - Kudawa--Sri Lanka Spurfowl Site, Kalawana, Ra
Gallus lafayettii gallo giovane -  Kudawa--Sri Lanka Spurfowl Site, Kalawana, Ratnapura, S

Gallus lafayettei   

Foto  da :   Autori:  1 Fanis Theofanopoulos (A Salafa Deri)  -  2  William Stephens   -  3   Phil Hyde ( località indicate dai fotografi:  Yala National Park (General), Thissamaharama, Hambantota 04-09-2015  sud-est Sri Lanka  -  2   Wilpattu National Park, Wanathavilluwa, Puttalam 04-02-2020 nord-ovest Sri Lanka  -  3 Horton Plains National Park, Nuwara Eliya, Nuwara 18-02-2013  sud-centro Sri Lanka  )

1 - Gallus lafayettii  ( galletto immaturo )                                  2 - Gallus lafayetti   ( galletto sub-adulto )                            3 - Gallus lafayetti ( galletto subadulto )

Gallus lafayettei immaturo - Yala National Park (General), Thissamaharama, Hambantota, Sri
Gallus lafayettei immaturo - Wilpattu National Park, Wanathavilluwa, Puttalam, Sri Lanka 0
Gallus lafayettii gallo subadulto - Horton Plains National Park (General), Nuwara Eliya, N

Gallus lafayettei - i vari stadi della muta ( per ulteriori spiegazioni, vedere alla pagina: Gallus: le 4 specie )

Nota:  com'anche già menzionato, la specie, probabilmente in quanto favorita dalle condizioni climatiche, si riproduce per gran parte dell'anno, di conseguenza anche la muta del piumaggio segue questi ritmi non essendo circoscritta ad un determinato periodo dell'anno, anche se, buona parte degli esemplari la mostrano  principalmente in autunno. 

Nelle foto 1-2  galli durante la fase della muta che mostrano la classica riduzione delle misure e sbiadimento del colore di cresta, bargigli, pelle nuda ai lati del viso, zampe  e piedi che appaiono, questi ultimi, rosato-giallastri e giallastri.

Foto  da :   Autori:  1 Vlad Sladariu  -  2 Simon Janssen   ( località indicate dai fotografi:  Siharaja Forest Reserve, Kalawana, Ratnapura, 20-09-2019  Sri Lanka   -  2  Sinharaja Forest Reserve, Kalawana, Ratnapura 05-09-2015 Sri Lanka )

1 - Gallus lafayettii                                                                                                                                         2 - Gallus lafayetti 

Gallus lafayettei al termine della muta pare  - Siharaja Forest Reserve, Kalawana, Ratnapu
Gallus lafayettei probabile termine muta  - Sinharaja Forest Reserve, Kalawana, Ratnapura,

Gallus lafayettei  - i vari stadi della muta 

Nota: nelle due foto sottoposte, una delle "varianti" relativa alla muta del piumaggio  di questa specie, con i galli che nonostante mostrino entrambi una notevole usura delle piume, quindi dovrebbero trovarsi nel pieno della sopracitata fase, presentano cresta, bargigli e pelle nuda ai lati del viso ancora rossi e turgidi come se i galli fossero del tutto sessualmente attivi. Così com'anche zampe e piedi presentano ancora la colorazione rosa carico-rossastro.  

Foto  da:  1  Autore: Sri Srikumar   -  2 www.inaturalist.org  Autore:  Rebecca Hill  ( località indicate dai fotografi:  1  Yala National Park , Thissamaharama, Hambantota 18-10-2019  sud-est Sri Lanka  - 2  Wilpattu National Park, Wanathavilluwa, Puttalam  07-11-2023 nord-ovest Sri Lanka )

1 - Gallus lafayettii                                                                                                                                          2 - Gallus lafayetti  

Gallus lafayettei  - Yala National Park (General), Thissamaharama, Hambantota, Sri Lanka
Gallus lafayettei – Wilpattu NP,  Nochchiyagama, Anuradhapura, 07-11-23 nord-ovest Sri Lan

Gallus lafayettei - i vari stadi della muta 

Nota:  nelle foto sottoposte sono ritratte due coppie con sia galli che galline nella fase della muta, probabilmente all'inizio, dato che i galli nonostante evidenti segni di usura del piumaggio, sembrano ancora sessualmente attivi. E' interessante notare che le foto sono state scattate a circa un anno di distanza, la prima nell'agosto del 2020 ( nord-ovest Sri Lanka ) e la seconda nell'ottobre del 2019 ( sud-est Sri Lanka ).

Foto  da :   Autore:  1-2  Sri Srikumar  ( località indicate dai fotografi:  Wilpattu National Park, Wanathavilluwa, Puttalam 18-08-2020 - nord-ovest Sri Lanka  -  2  Yala National Park (General), Thissamaharama, Hambantota 18-10-2019  sud-est Sri Lanka )

1 - Gallus lafayettii                                                                                                                                         2 - Gallus lafayetti  

Gallus lafayettei - Wilpattu National Park, Wanathavilluwa, Puttalam, Sri Lanka 18-08-20 -
Gallus lafayettei coppia in muta  - Yala National Park (General), Thissamaharama, Hambanto

Gallus lafayettei  con macchia bianca sulla cresta 

Nota: anomalia, aberrazione o mutazione già segnata in passato anche allo stato naturale, tuttavia sino ad oggi le uniche immagini con soggetti "aberranti" provengono da allevamenti asiatici o americani. 

Foto  da:  1-2-3  Autore e proprietario: Chatchai Lopkarn

1 - Gallus lafayettii  ( macchia bianca sulla cresta )                 2 - Gallus lafayetti   ( macchia bianca sulla cresta )             3 - Gallus lafayetti   ( macchia bianca sulla cresta ) 

Lafayettii cresta bianca x sito 1+.jpg
Lafayettiicresta bianca x sito 3.jpg
Lafayettii cresta bianca x sito  2.jpg

Gallus lafayettei  creste a confronto  

Nelle foto 1 e 2 galli fotografati in natura, mentre nella foto 3 è ritraatto un esemplare in cattività. Notare l'iride bianco-perlaceo anziché bruno-rossastra come nei congenere.  

Foto  da:  1 Autore:  ลุงธัญ มีนบุรี   -  2  www.reddit.com  -  3  Autore e proprietario: Chatchai Lopkarn

1 - Gallus lafayettii  ( macchia gialla sulla cresta )                   2 - Gallus lafayetti   ( macchia gialla sulla cresta )                3 - Gallus lafayetti   ( macchia bianca sulla cresta ) 

Lafayetti by ลุงธัญ มีนบุรี.jpg
Lafa 3 www.reddit.com.jpg
Lafaytti cresta bianca x sito.jpg

Gallus lafayettei  creste afflitte dalle zecche -  occasionalmente attaccano anche i bargigli  

Nota: nelle due foto sottoposte sono ritratti dei galli con creste prese di mira dalle zecche. Nella prima immagine una piccola zecca si è attaccata al bargiglio. Le aree nerastre o scure corrispondono alle ferite/tumefazioni lasciate dai parassiti quando si staccano. Fortunatamente, perlomeno da quello che si evince dall'esaminazione di un gran numero di fotografie, il fenomeno sembra non essere realtivamente non comune. 

Foto  da:  1 www.flikr.com  Autore: Russel Scott  -  2   Mark Easterbrook  ( località indicate dai fotografi: 1 Yala National Park, 28-03-2018 Sri Lanka meridionale  -  2   Yala National Park, Thissamaharama, Hambantota 27-11-2017 Sri Lanka )

Gallus lafayettei +  Yala National Park, 28-03-18 southern Sri Lanka - Russel Scott flickr
Gallus lafayettei  + Yala National Park (General), Thissamaharama, Hambantota, Sri Lanka 2

1 - Gallus lafayettii                                                                                                                   2 - Gallus lafayetti          

Gallus lafayettei  ( senza cresta )   

Nota: come ben si evince, il gallo ritratto è privo della cresta che appare come staccata di netto e completamente, ad eccezione di una minuscola porzione visibile alla base della stessa, quando, e se completamente presente. Probabilmente la deturpazione è stata causata da un avversario durante un "feroce" combattimento o, ancor più verosimilmente, da un predatore. Tuttavia, tale mancanza non ha impedito a quest'esemplare di presentarsi in tutta la sua mascolina possanza e bellezza. Escluderei che possa trattarsi "dell'opera  delinquenziale" di qualche buontempone umano, oppure dovuta a tara congenita.  

Foto  da:  1 www.inaturalist.org  Autore:  j4n_w   ( località indicate dai fotografi:  Thissamaharama, Hambantota 21-03-2022 estremo sud-est di Sri Lanka )

1 - Gallus lafayettii  ( senza cresta )                                                                                                                                      2 - Gallus lafayetti  ( particolare della foto 1 )       

Gallus lafayettei senza cresta – Thissamaharama, Hambantota 21-03-22 estremo sud-est Sri l
Gallus lafayettei - senza gresta.PNG

Curiosità: Mutante anuro ( anuro = senza coda )

Nel 1807 lo zoologo olandese Coenraad Jacob Temminck (1778–1858) descrisse un Gallus maschio anuro (senza coda) catturato  sull'isola   di  Ceylon (attuale Sri Lanka), quindi quello che successivamente venne chiamato Gallus lafayettei, che denominò Gallus ecaudatus.

Nella foto N° 2 l'esemplare (pelle montata) sopra menzionato proveniente dall'ex collezione privata di Temminck: mutante senza coda di Gallus dello Sri Lanka (Numero di registrazione Naturalis: RMNH.AVES.224888) che servì da modello per l'acquerello visibile nella foto N° 1 realizzato nel 1806 da Jean-Gabriel Prêtre (1768–1849), commissionato da Coenraad Jacob Temminck (1778–1858) ( Naturalis Biodiversity Center , Leiden , Paesi Bassi).

1 -  Acquerello visibile realizzato nel 1806 da Jean-Gabriel Prêtre                                         2 - Mutante senza coda di Gallus dello Sri Lanka che servì da modello per l'acquerello

Lithograph_Tailless_Ceylon_Junglefowl_(Jean-Gabriel_Prêtre,_1806) (1) (1).jpg
Gallus ecaudatus Temminck_edited.jpg
Catt.PNG
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