- pteroclidae : specie e sottospecie -
Illustrazione: Pterocles lichtensteinii arabicus a sinistra e Pterocles alchata alchata a destra
PTEROCLIDAE...................Bonaparte 1831
Questa famiglia comprende 2 generi < Pterocles e Syrrhaptes > suddivisi in 16 specie:
Genere Syrrhaptes.....................Illiger.................1811
* Syrrhaptes paradoxus.................................Pallas.......................1773 - Sirratte di Pallas
* Syrrhaptes tibetanus...................................Gould.......................1850 - Sirratte del Tibet
Genere Pterocles........................ Temminck.......1815
* Pterocles orientalis.....................................Linnaeus..................1758 - Ganga
* Pterocles alchata.........................................Linnaeus..................1766 - Grandule mediterranea
* Pterocles senegallus...................................Linnaeus..................1771 - Grandule del Senegal
* Pterocles namaqua......................................Gmelin J. F...............1789 - Grandule del Namaqua
* Pterocles indicus..........................................Gmelin J. F. .............1789 - Grandule pittata
* Pterocles quadricinctus..............................Temminck...............1815 - Grandule quattrobande
* Pterocles bicinctus......................................Temminck................1815 - Grandule doppiabanda
* Pterocles coronatus....................................Lichtenstein.............1823 - Grandule coronata
* Pterocles exustus........................................Temminck................1825 - Grandule panciacastana
* Pterocles lichtensteinii...............................Temminck................1825 - Grandule di Lichtenstein
* Pterocles personatus..................................Gould........................1843 - Grandule del Madagascar
* Pterocles decoratus.....................................Cabanis....................1868 - Grandule faccianera
Nota: Il rapporto di questi uccelli con altri gruppi è stato un tema lungamente dibattuto. Si tratta principalmente di specie adattate alla vita in ambienti desertici, aree arbustive, praterie ecc., che vagamente richiamano piccoli galli forcelli, ed in effetti Linneo li aveva originariamente assegnati al loro stesso Genere, forse anche a causa dei loro tarsi piumati. Per contro possiedono non poche caratteristiche proprie dei piccioni, tra cui le lunghe ali e la pratica di effettuare ogni giorno lunghi voli tra i siti di allevamento e/o alimentazione e le pozze d'acqua in cui dissetarsi e/o i maschi inzuppare le piume di petto e ventre per portare l’acqua necessaria alla prole. Inoltre alcuni dei loro piumaggi e muscolatura sono simili a quelli dei piccioni, ma nel 1867 Thomas Huxley dopo aver esaminato i loro scheletri giunse alla conclusione che fossero "perfettamente bilanciati" tra galli cedroni e piccioni e li assegnò ad uno specifico ordine, i "Pteroclomorphae". Tuttavia nel tempo l'idea che fossero imparentati con i tetraonidi fu lentamente abbandonata, e dalla metà del XX secolo molti autori li collocano, come sottordine, tra i piccioni.
Tutto questo cambiò nel 1967 quando G.L MacLean propose una relazione tra Pterocles e Charadriformi principalmente in base ad osservazioni sul campo. Il fatto che non assumano l’acqua come i piccioni, non tubano ne costruiscono nidi come invece fanno questi ultimi, per quanto possano essere grossolani. Inoltre le loro uova sono pigmentate ( non bianche ) e soprattutto i pulcini nidifughi sono in grado di nutrirsi autonomamente già qualche ora dopo la schiusa. Più recentemente, il DNA e altre evidenze biochimiche hanno confermano una relazione più stretta con i limicoli. Ciò nonostante gli uccelli rimanevano, e rimangono, ancora piuttosto insoliti, e de Juana (1997) nella serie Handbook of the Birds of the World li riunisce e colloca nel stesso ordine < Pterocliformes > tra i trampolieri e piccioni.
Qualunque siano le relazioni con altri gruppi, sono tutti strettamente correlati tra loro e, tranne due specie, vengono considerati all'interno di un singolo genere < Pterocles >. Una caratteristica molto particolare degli Pteroclidi riguarda i lunghi voli che compiono verso le fonti d’acqua dove non si dissetano, ma, come già sopra citato, durante l'allevamento imbevono le piume di petto e ventre per portare il prezioso liquido ai pulcini. Le penne di queste parti del maschio si sono evolute ed adattate a contenere fino a 15-20 ml di acqua, tuttavia i nidi possono trovarsi anche a oltre 30 km, e quindi potrebbero essere necessari diversi viaggi, ciò nonostante i maschi riescono a portare l’ acqua necessaria alla sopravvivenza dei loro pulcini. Il grandule di Burchell ( P. Burchelli ) nel deserto del Kalahari compie voli quotidiani che possono superare 150 km per rifornirsi dell’acqua necessaria ( maggiori dettagli in de Juana 1997 ).
Le specie comprese nel genere Syrrhaptes vivono distribuite dall'altopiano tibetano alla Mongolia. Uno di questi, il Sirratte di Pallas, mette in scena irregolari migrazioni che possono portarli anche molto lontano dalle remote steppe e/o rotte usuali. Con le migrazioni/invasioni del 1863, 1888 e 1908 alcuni arrivarono fino all'Europa occidentale
Da considerare: Come per molte altre specie di Galliformi, e non solo, l’esaminazione delle immagini non sempre offre una sicura indicazione riguardante la reale colorazione dell’una o l’altra specie/sottospecie in quanto le variabili, condizioni nonché capacità del fotografo possono far apparire un esemplare cromaticamente molto diverso da quello che è in realtà.
Genere Syrrhaptes ( Sirratte ).................Illiger................. 1811
Questo genere comprende 2 specie monotipiche:
* Syrrhaptes paradoxus................Pallas..............................1773 - Sirratte di Pallas
* Syrrhaptes tibetanus..................Gould..............................1850 - Sirratte del Tibet
Il nome del genere Syrrhaptes deriva dal greco antico surrhaptos = "cuciti insieme" , in riferimento alle dita dei piedi che tendono a fondersi assieme.
Syrrhaptes paradoxus ( Sirratte di Pallas )..........Pallas.....1773
Monotipico
Luoghi di origine: Questa forma è endemica dell'Asia centrale e orientale. I limiti occidentali della sua distribuzione sono situati sulle sponde del mar Caspio e del lago d'Aral. Da qui, l'areale si estende attraverso Turkestan, Kazakistan, Siberia sud-occidentale, Mongolia meridionale e occidentale, Cina settentrionale e Tibet.
Frequenta abitualmente habitat aperti, aridi e semi-desertici, così come terreni agricoli coltivati, evitando comunque le zone prive di acqua, dando la preferenza a regioni pianeggianti o collinari, ma dotate di artemisia, arbusti e piante xerofile. All'interno del suo areale, lo troviamo in estate principalmente ad altitudini comprese tra i 1300 e i 3250 metri, mentre in inverno scende a quote più basse, che tuttavia non scendono mai al di sotto dei 2400 metri nel nord della Mongolia.
Note descrittive: venne formalmente descritto da Peter Simon Pallas nel 1773 al quale attribuì il termine binominale di Tetrao paradoxa. Nel 2021, il Comitato ornitologico internazionale questa specie e la forma tibetanus, nel genere Syrrhaptes. L’appellativo specifico paradoxus deriva dalla parola greca paradoxos = "strano". Misura 27-41 cm di lunghezza, con un peso di 250-300 g per il maschio e 200-260 per la femmina. Questo uccello voluminoso dai piedi piumati è facilmente riconoscibile con condizioni d'osservazione buone. La sua struttura differisce sotto certi aspetti da quella degli altri pteroclidi, in quanto ha una testa relativamente piccola e lunga coda che durante il volo fa sembrare più avanzata la posizione delle ali. Il maschio adulto presenta la testa arancio-ocra con nuca e petto grigi; parte inferiore di quest'ultimo delimitata da sottili barre trasversali nere; parte bassa dell'addome di colore beige-bianco anch'esso delimitato da una larga fascia nera che circonda il ventre; dorso, copritrici alari, secondarie, groppone e coda di colore beige-sabbia con barre nere su mantellina e scapolari, oltre ad un gran numero di punti o linee nero-brunastre sulle copritrici medie e maggiori, cioè le copritrici delle primarie. Le remiganti primarie sono color gola di piccione, con margine delle timoniere esterne chiaro. La femmina è facilmente distinguibile dal maschio con screziature e macchie su vertice, parte posteriore delle copritrici auricolari, nuca e copritrici alari. La fascia ventrale, inoltre, è bruno-porpora e una sottile barra nera sottolinea la gola di colore beige. La zona grigia sul petto è assente. I giovani somigliano alle femmine, tuttavia se ne distinguono per i segni scuri distintivi su parti superiori e inferiori che appaiono più attenuati.
Conducono vita gregaria e fuori dal periodo riproduttivo possono essere visti in stormi di diverse centinaia di esemplari. Talvolta, in estate, anche gli esemplari che non si riproducono possono radunarsi in bande. Non temono l'uomo e fanno sfoggio di notevole confidenza. Sono migratori parziali che a volte danno luogo a vere e proprie "invasioni". Durante l'inverno, indicativamente da settembre ad aprile, le aree di nidificazione situate più a nord vengono abbandonate in massa. Tuttavia questi spostamenti sono perfettamente giustificati dall'arrivo di nevicate più o meno importanti, mentre le improvvise invasioni, che ebbero conseguenze drammatiche, di territori dell'Europa occidentale nel 1863, 1888-89 e 1906, nel nord della Cina (1860) e in Manciuria (1912-13 e 1922-23) rimangono in parte ancora inspiegate. Tuttavia, possiamo trovare la causa di spostamenti così lontani dall'areale dalla combinazione di diversi fattori: inverni particolarmente rigidi e siccità prolungate che causano una drammatica carenza di risorse alimentari.
I sirratti hanno una dieta prevalentemente vegetariana, alimentandosi con semi di piante selvatiche e steli verdi di numerose specie vegetali appartenenti alla famiglia delle leguminose, poligonacee, chenopodiacee, crucifere e graminacee. In alcune zone si cibano anche dei semi di piante coltivate, come grano o miglio, ed occasionalmente integrano il menù con ninfe di insetti. Non è insolito per questi animali razzolare il terreno come un qualsiasi galliforme in cerca di nutrimento.
Il nido è costruito a terra senza alcuna imbottitura, a volte nascosto da erba o cespugli, in un ambiente ricco di detriti. I sirratti nidificano generalmente in piccole colonie libere nelle quali i nidi distano tra 4 e 6 metri tra loro. Di norma la covata è costituita da 3 uova con ellittica di colore beige o giallo-ocra macchiato di marrone, deposte in 4-5 giorni ed incubate per 22 a 28 giorni dopo la deposizione del primo uovo. Sembra che entrambi i partner si dedichino alternativamente alla cova, ma è il maschio a cui tocca il turno notturno. Come da caratteristica di questo Genere, o comunque della maggior parte delle specie che lo costituiscono, i nuovi nati dipendono completamente da quest'ultimo per l'acqua che percorrendo in volo anche parecchi chilometri al fine di raggiungere una qualsiasi fonte, porta dopo aver intriso le piume del petto. I piccoli riescono ad assumere i liquidi necessari "aspirando/succhiando" l'acqua contenuta nel suo piumaggio. I giovani sono in grado di volare a partire dall'età di 25 giorni e acquisiscono il piumaggio tipico degli immaturi a 3 mesi. Raggiungono la maturità sessuale nella prima estate e si riproducono da marzo a luglio. Giovani ricoperti di piumino sono stati osservati anche in periodi successivi, a volte fino a inizio agosto. Tuttavia, non è stato possibile stabilire se tali casi corrispondessero a seconde o terze covate, se si trattasse di covate sostitutive o semplicemente di deposizioni tardive.
Foto da: 1-2 www.ebird.org Autori: 1 Miguel Rouco - 2 Ricardo Santamaria - 3 www.kz.brirds.watch Autore: Askar Isabekov ( località indicate dai fotografi: 1 Kholboolj Lake, Bogd, Bayankhongor 08-06-2016 Mongolia - 2 Khongorin Els, Ömnögovi 19-06-2015 Mongolia - 3 Big Boguty Mts., regione di Almaty 30-07-2017 Kazakistan )
1 - Maschio 2 - Femmina 3 - Maschio
Syrrhaptes tibetanus ( Sirratte del Tibet )........Gould.............1850
Monotipico
Luoghi di origine: la specie è distribuita sulle catene montuose di Asia centrale, Tibet, Cina centrale e Himalaya.
Note descrittive: attualmente considerato monotipico, in passato le popolazioni che residenti nei territori del Pamir erano considerate come sottospecie pamirensis ( Syrrahaptes pamirensis ). Venne formalmente decritta, per la prima volta, da Gould nel 1850 sulla base di un esemplare di Tso-Morriri in Ladakh.
Misura 30-41 cm di lunghezza. Testa, piccola, e collo simili a quelli dei piccioni, ma con un corpo compatto e robusto, lunghe ali appuntite e coda a spillo; faccia arancione e petto grigio finemente barrato; collo, corona e ventre bianchi con calzari neri. Nel maschio l'ala è monocromatica, mentre nella femmina le copritrici, le parti superiori e la zona superiore del ventre si presentano barrate. I giovani sono caratterizzati da barrature più strette e l'arancione del viso è meno brillante. Come da caratteristica della specie, i suoi piccoli piedi mancano del dito posteriore, e le tre frontali sono praticamente fuse insieme. La superficie superiore è piumata ( calzari ), e la parte inferiore è munita di un cuscinetto carnoso. L'aspetto del piede è più simile a una zampa, piuttosto che al piede di un uccello.
Prediligono habitat caratterizzati da sterili pianure sabbiose non lontane dall'acqua. Caratterialmente sociali, fuori dalla stagione riproduttiva si riuniscono in stormi che possono anche contenere un numero più o meno grande di esemplari. Il periodo riproduttivo si protrae da maggio a giugno. il sito di nidificazione viene solitamente scelto al limitare della cima di una cresta, sul lato sottovento. Il nido consiste in una piccola depressione scavata, o trovata, direttamente sul terreno, e scarsamente o per nulla rifinita con materiali vari, generalmente esposto nonostante, se pur solo occasionalmente, può trovarsi protetto da una roccia o cespuglio. Mediamente la deposizione consiste in 3 uova ellittiche marrone chiaro con segni criptici. I piccoli nidifughi sono in grado da subito di lasciare il nido e seguire i genitori alimentandosi autonomamente con semi, erba, boccioli e legumi. Se minacciati, gli adulti ricorrono ad esibizioni atte a distrarre il predatore, mentre i pulcini si accovacciano e si bloccano finché il percolo non cessa.
Foto da: 1-2-3 www.ebird.org Autori: 1 Vincent Vang - 2 Dibyendu Ash - 3 Saurabh Sawant ( località indicate dai fotografi: 1 Tashkurgan County, provincia dello Xinjiang 29-10-2019 Cina - 2 Tso Kar, Leh, Ladakh 12-08-2013 India - 3 Merak campites, Leh, Ladakh 18-08-2018 India )
1 - Maschio 2 - Femmina 3 - Maschio
Genere Pterocles ( Grandule )................Temminck........ 1811
Questo genere comprende 14 specie:
* Pterocles orientalis.......................Linnaeus................1758 - Ganga
* Pterocles alchata...........................Linnaeus................1766 - Grandule mediterranea
* Pterocles senegallus.....................Linnaeus................1771 - Grandule del Senegal
* Pterocles namaqua........................Gmelin J. F.............1789 - Grandule del Namaqua
* Pterocles indicus............................Gmelin J. F. ...........1789 - Grandule pittata
* Pterocles quadricinctus................Temminck..............1815 - Grandule quattrobande
* Pterocles bicinctus........................Temminck..............1815 - Grandule doppiabanda
* Pterocles coronatus......................Lichtenstein...........1823 - Grandule coronata
* Pterocles exustus..........................Temminck..............1825 - Grandule panciacastana
* Pterocles lichtensteinii.................Temminck..............1825 - Grandule di Lichtenstein
* Pterocles gutturalis.......................Smith A. ................1836 - Grandule golagialla
* Pterocles personatus....................Gould......................1843 - Grandule del Madagascar
* Pterocles decoratus.......................Cabanis..................1868 - Grandule faccianera
* Pterocles burchelli.........................Sclater W. L. ..........1922 - Grandule di Burchell
Nota: Il nome del genere < Pterocles > combina il greco antico pteron = "ala" con -klēs = "nobile" o "splendido".
Pterocles orientalis
Politipico - due sottospecie riconosciute:
* Pterocles o. orientalis.........Linnaeus....1758 - Diffusa nella penisola iberica, nelle isole Canarie (Fuerteventura e Lanzarote) e nell'Africa nord-occidentale (dal Marocco al nordo-vest della Libia), nonché in Anatolia, Cipro, Israele, sud Russia europea e Caucaso.
* Pterocles o. arenarius.........Pallas..........1775 - Presente in una fascia che dal nord-ovest del Kazakistan si estende verso est fino al nord-ovest della Cina (Xinjiang nord-ccidentale) e verso sud fino all'Iran, all'Afghanistan e al sud-ovest del Pakistan (Belucistan); trascorre l'inverno nell'India nord-occidentale.
Pterocles o. orientalis ( Ganga dal ventre nero occidentale )...........Linnaeus.........1758
Luoghi di origine: le due sottospecie si trovano in Nord Africa, Turchia e Asia occidentale, mentre in Europa è diffusa solo nella penisola iberica. In Spagna dove il suo habitat naturale è pressoché identico a quello del congenere Pterocles alchata, tanto che spesso i loro areali si sovrappongono. Tuttavia, è stata riscontrata nella ganga una tendenza a frequentare gli ambienti vicini alle paludi, comprese quelle ricoperte da acqua salmastra.
Note descrittive: è la specie più grande e più pesante del genere Pterocles misurando 33-39 cm di lunghezza, con un peso di circa 400-550 g nel maschio e circa 300-460 per la femmina. In volo il riconoscimento è facilitato dalla combinazione unica di una zona nera sul ventre, più ristretta di quella presente nei Syrrhaptes, copritrici sottoalari e ascellari bianche e remiganti grigio scuro. Una volta posata, i tratti distintivi più notevoli sono il ventre nero talvolta nascosto dalle ali pendule e la parte bassa del petto di colore beige-roseo uniforme delimitata da una sottile banda pettorale nera.
Nel maschio adulto testa e collo grigi; mento e lati della faccia marroni con macchia nera sulla gola. La femmina ha colori più spenti, e parti superiori più abbondantemente macchiate, specialmente sul dorso e sul vertice. I giovani sono simili agli adulti, ma sono contraddistinti da una colorazione più chiara.
Localmente piuttosto comune non è completamente stanziale, ed in molte zone della sua vasta area di diffusione risulta essere erratico e migratore parziale opportunista frequentando steppe secche e zone aride e semi-desertiche, pianeggianti, sabbiose o ciottolose con scarsa vegetazione alla ricerca di cibo e acqua. La dieta è pressoché solo vegetariana, nutrendosi principalmente di semi, piccoli o molto piccoli, mostrando comunque una grande attrazione per le leguminose che trovano nelle zone agricole coltivate. Nella parte occidentale del bacino del Mediterraneo e nel Nord Africa, questi uccelli formano grandi gruppi che si cibano di granaglie nei campi appena seminati. Bevono abitualmente al mattino, tre o quattro ore dopo il levar del sole, tuttavia, se le temperature sono particolarmente elevate e la calura è persistente, fanno ritorno agli specchi d'acqua un'ora prima del tramonto. Fuori dalla stagione riproduttiva si riuniscono in stormi numerosi che sorvolano la campagna con un volo molto veloce, che si divideranno col sopraggiungere della bella stagione con le coppie che occupano i loro territori tradizionali, generalmente gli stessi degli anni precedenti. Prima di nidificare, i maschi inseguono le femmine roteando in aria finché queste non si posano. Quando sono a terra, il maschio inizia la parata nuziale, girando attorno alla compagna, rizzando il piumaggio e piegando le zampe così tanto da poter vedere a malapena le piume bianche che coprono i tarsi. Il periodo di riproduzione ha luogo da marzo ad agosto e varia notevolmente a seconda della latitudine. Il nido consiste in una semplice depressione raschiata dall'animale o naturale, generalmente priva di qualsiasi rivestimento. La covata è costituita di solito da 3 uova, che vengono covate alternativamente da entrambi i genitori per un periodo di 21-24 giorni. Il maschio cova durante la notte, da un'ora prima del tramonto a quattro ore dopo l'alba. I pulcini, ricoperti da uno spesso piumino ocra-fulvo macchiato di bianco e nero, sono nidifughi e in grado di nutrirsi abbastanza rapidamente. Tuttavia, come quelli delle altre grandule, dipendono completamente dal maschio per l'acqua che imbevuta nelle piume del petto, per poi far ritorno al nido, spesso percorrendo in volo parecchi chilometri. I giovani assumono i liquidi necessari "aspirando/succhiando" l'acqua contenuta nel suo piumaggio.
Foto da: 1 www.jomalismodocumental.pt Autore: Pedro Marques - 2 www.observation.org Autore: Karel Van Rompaey - 3 Autore: Ray O'Reilly ( località indicata dai fotografi: Castro Verde, Beja, 05-04-2021 Portogallo - 2 Codo 07-06-2019 Spagna - 3 Pafos Mandria nel distretto di Paphos 27-03-2023 Cipro )
1 - Maschio 2 - Femmina 3 - Maschio
Pterocles o. arenarius ( Ganga dal ventre nero orientale )............ Pallas..........1775
Note descrittive sintetiche: la forma orientale ( Pterocles orientalis arenarius ) è generalmente più pallida e pesante del conspecifico Pterocles o. orientalis. Il maschio si differenzia da quest'ultimo per avere le parti superiori più giallastre, mentre quelle inferiori sono più grigie rispetto a quelle della forma nominale. La femmina presenta parti inferiori più bianche, tuttavia, spesso risulta indistinguibile dalla conspecifica nominale.
Foto da: 1 www.kz.birds.watch Autore: Ilya Ukolov - 2-3 www.xinjiang.bird.watch Autori: 2 Blacklark - 3 Daxiano ( località indicate dai fotografi: 1 regione di Almaty 17-05-2010 Kazakistan - 2 prefettura di Tacheng provincia dello Xinjiang18-05-2020 Cina - 3 contea di Shihezi Nanshan provincia dello Xinjiang 13-06-2019 Cina )
1 - Maschio 2 - Femmina 3 - Maschio
Pterocles a. alchata
Politipico - due sottospecie riconosciute:
* Pterocles a. alchata............Linnaeus............1766 - Diffusa nella penisola iberica e nella Francia sud-orientale.
* Pterocles a. caudacutus....Gmelin S. G........1774 - Presente nell'Africa nord-occidentale (dal Marocco alla Libia settentrionale), nella Turchia sud-orientale e nel Medio Oriente, attraverso Iraq e Iran, fino all'Uzbekistan e al Kazakistan meridionale; a differenza della sottospecie europea, che è stanziale, ha abitudini migratorie e d'inverno sverna più a sud, in Arabia centrale, Pakistan e India nord-occidentale
Nota: le popolazioni orientali, specialmente quelle del Kazakistan, migrano verso il Pakistan e alcune aree dell'India settentrionale durante l'inverno. In Spagna, le popolazioni di granduli mediterranee sono considerate sedentarie, anche se sono soggette a brevi spostamenti in autunno e inverno. Solo in casi eccezionali, comunque, si allontanano dai loro soliti territori di nidificazione.
Pterocles a. alchata ( Grandule mediterranea )..............Linnaeus.....................1766
Pterocles a. alchata - Foto da: www.1000-pattes.blogspot.com
Descrizione generale: il grandule mediterranea è un robusto uccello di medie dimensioni, dalla colorazione generale criptica, con un misto di macchie e strisce verdi oliva, marroni, beige, gialle, grigie e nere. Le regioni inferiori e le zampe ricoperte di piume sono di colore bianco sporco.
Il dimorfismo sessuale nel piumaggio è relativamente pronunciato con il piumaggio del maschio che varia a seconda del periodo dell'anno e località. Durante la stagione riproduttiva, presenta il vertice, la maggior parte di collo, dorso e copritrici sotto alari di colore verde-giallastro, con macchie giallo opache nella regione scapolare; guance gialle, con sottile striscia nera che si estende dal becco, attraverso l'occhio, fino alla nuca. Immediatamente sotto al becco e sulla gola è presente una macchia nera; petto messo in evidenza da una larga banda bruno-rossastra delimitata superiormente ed inferiormente da sottili strisce nere; copritrici alari esterne castane con margini bianchi e neri, mentre le primarie sono nere con margini chiari: ciò fa sì che in volo sia il margine anteriore dell'ala che quello posteriore appaiano bordati di nero. Il groppone e la coda risultano screziati da barre nere e giallo-brunastre con le lunghe timoniere centrali grigio ardesia. Al di fuori della stagione riproduttiva tutte le parti superiori, compresi vertice e guance, sono barrati di nero e giallo-brunastro, mentre la macchia nera sulla gola scompare, divenendo biancastra. Iride marrone; becco grigio ardesia.
La femmina è generalmente simile al maschio, ma ha una colorazione più spenta. Guance e collo sono di colore beige-oro privi dei riflessi verdastri visibili nel maschio. Attraverso l'occhio corre una striscia nera. Il mento è bianco e sul petto, rispetto al maschio, si trova un'ulteriore fascia giallo-beige sopra delimitata da una striscia nera. Il dorso e le ali sono grigi barrati di nero. Il groppone e la coda ( che presenta timoniere centrali più corte di quelle del maschio ) hanno una colorazione simile a quella di quest'ultimo, ma presentano barre nere più sottili.
La dieta è principalmente costituita da sostanze di origine vegetale. come semi, erbe, piante selvatiche e chicchi di cereali. Occasionalmente, becchetta anche foglie verdi e gemme. Nel continente africano e nei deserti arabici, dove le risorse alimentari sono scarse, recupera i semi che trova negli escrementi dei cammelli. Come i galliformi, inghiotte una grande quantità di sabbia e piccoli sassolini al fine di facilitare la digestione.
Fuori della stagione riproduttiva vagano per gli spazi aperti in grandi stormi costituiti da adulti e numerosi giovani che nel mese di marzo si divideranno e ad aprile è possibile osservare le prime coppie isolarsi nei loro territori, per contro non è raro vederne nidificare numerose a poca distanza l'una dall'altra. La stagione degli amori inizia spesso con l'avvento delle piogge primaverili quando i maschi danno inizio ai tradizionali inseguimenti delle femmine mantenendo la testa abbassata e la coda eretta in parte aperta a ventaglio. Questi rituali di solito hanno luogo durante il mese di maggio, ma covate precoci si possono trovare già a partire dalla seconda metà di aprile. Non approntano un tradizionale nido, accontentandosi di deporre le uova in una piccola cavità naturale del terreno ( è stato osservato che, nei deserti africani, arrivino talvolta a deporre le uova nell'impronta dello zoccolo di un cammello ). In Spagna, sono solite scavare una piccola buca nel terreno accanto ad un cespuglio o arbusto oppure in una zona ben esposta al sole. L'interno non viene rifinito con alcun materiale, tranne in rari casi quando vogliono proteggere il nido dal vento. Di norma la deposizione consiste in tre uova, che vanno dal bianco-grigio o dal marrone chiaro al rosa con macchie bruno scure, marroni, rossastre o grigio chiare deposte nel giro di 24 ore, dopo di che, la femmina inizia la cova. I maschi si tengono nelle vicinanze e subentrano alla compagna non appena questa lascia il nido al tramonto per alimentari e placare la sete. I maschi sono dotati di placche incubatrici, mentre le femmine, che covano esclusivamente di giorno, quando le temperature sono molto elevate, devono fare attenzione affinché le uova non siano calcinate dal sole. La schiusa avviene dopo 19 o 20 giorni, contemporaneamente o entro un massimo di 48 ore. I pulcini sono ricoperti da un piumino mimetico bruno-giallastro e beige, con strisce nere più o meno visibili sulla parte superiore. Non appena risultano ben asciutti, cioè dopo circa 12-24 ore, lasciano il nido al seguito degli adulti ma perfettamente in grado di nutrirsi da soli becchettando a terra. Dopo tre settimane dalla nascita completano il piumaggio giovanile, sviluppando anche le penne delle, per quanto ancora corte, ali. Non appena raggiungo la completa autonomia, formano piccoli gruppi familiari che vagano in compagnia dei genitori alla ricerca di luoghi adatti ad abbeverarsi.
Pterocles alchata caudacutus mutato - Autore: Ted Berkett ( località indicata dal fotografo: Dubai 29-04-2023 Emirati Arabi Uniti Uniti )
Foto da: 1 www.flickr.com Autore: jvverde - 2 Autore: Marco Valentini - 3 Autore: Francesco Veronesi ( località indicata dai fotografi: 1 Codo, Aragóna, 07-07-2018 Spagna - 2 Estepas de Belchite--Balsa del Planerón, Zaragoza, Aragona 22-07-2020 - 3 Castuera, provincia di Badajoz, Extremadura 20-07-2014 Spagna )
1 - Maschio 2 - Femmina 3 - Maschio
Pterocles a. caudacutus ( Grandule m. orientale ).............Gmelin S. G.....................1774
Descrizione sintetica: i maschi della sottospecie orientale ( Pterocles a. caudacutus ) presentano le regioni inferiori con una colorazione più spenta rispetto alla forma nominale, mentre le femmine mostrano copritrici alari bianche anziché gialle. In volo, la grandule mediterranea può essere facilmente identificata grazie alla brillante colorazione bianca delle regioni inferiori e del sotto-ala, nonché per le lunghe timoniere centrali della coda.
Foto da: 1 Autore: Shlomi Levi - 2 Autore: Laurent Esselen - 3 www.inaturalist.org Autore: Adir Faduni Naduf ( località indicata dai fotografi: 1 HaDarom, 08-06-2017 Israele - 2 Dubai 28-03-2019 Emirati Arabi Uniti - 3 HaDarom, 21-07-2021 Israele )
1 - Maschio 2 - Femmina 3 - Maschio
Pterocles senegallus ( Grandule del Senegal ).....................Linnaeus..........................1771
Monotipico
Luoghi di origine: endemico del Nord Africa e del Medio Oriente, è presente in Marocco, Algeria, Libia ed Egitto. In Asia, si trova in Israele e nel Sinai, in Arabia Saudita, Iraq, Iran e nel sud del Pakistan dove sverna.
Note descrittive: misura mediamente 30-35 cm di lunghezza, per un peso di circa 250-340 g. I maschi adulti presentano la testa giallo-ocra con ampio sopracciglio grigio e cappuccio bruno-rosa visibile solamente a breve distanza. Il corpo e la coda sono caratterizzati da una colorazione isabella-sabbia con marezzature grigie sulle scapolari. La parte superiore di petto e collo sono grigi. Le piume marroni delle grandi e medie copritrici che accompagnano le scapolari sono distinguibili per il bordo giallo-beige che provoca a distanza un evidente effetto "macchiettato" che conferisce al dorso una tonalità generale oliva. La parte centrale nera del ventre contrasta con quella isabella dei fianchi, ma tale contrasto è davvero evidente solo quando l'uccello è in volo o si trova a breve distanza. Nelle femmine la colorazione di faccia e gola varia dal giallo chiaro all'ocra. La parte inferiore del corpo è più chiara mentre quella superiore presenta toni maggiormente sfumanti in rosa, con strisce scure evidenti sul cappuccio e sulla nuca, segni neri sparsi su tutto il petto, mantellina, dorso, groppone, coda e copritrici alari, che diventano più chiari ai lati del petto, su scapolari e grandi e medie copritrici. I giovani assomigliano alle femmine, con il petto bianco contraddistinto da barre e strisce sulle parti inferiori. Crescendo acquisiscono il piumaggio adulto, ma con colori più opachi e chiari. Prevalentemente vegetariani si nutrono di semi piccoli e duri.
Fuori della stagione riproduttiva è specie altamente gregaria che vive in grandi stormi di oltre 100 esemplari nel subcontinente indiano. In Oman, i raggruppamenti possono contare in casi eccezionali fino a 5000 uccelli. Di norma sono stanziali, ma in alcuni casi possono assumere un comportamento nomade, specialmente durante la stagione secca. Il periodo riproduttivo si verifica tra marzo e giugno anche se in alcune regioni essa può protrarsi fino ai primi di agosto. Il nido è un semplice avvallamento creato grattando il terreno o depressione naturale. Nei deserti pietrosi con una vegetazione particolarmente stentata può essere costituito anche dall'impronta di uno zoccolo, da una cavità riparata da una roccia od vicino a uno specchio d'acqua. In regioni di questo tipo, la densità è di 8 coppie per chilometro quadrato, mentre altrove ed in altri habitat, la ripartizione è più disuguale. La covata consiste in 2 o 3 uova beige-crema, di forma ellittica e macchiate di rosso-bruno chiaro o di grigio-porpora, deposte a intervalli di 24-28 ore l'una dall'altra ed incubate per 27 a 31 giorni. Entrambi i partner dedicano alternativamente alla cova, ma è il maschio a cui tocca il turno notturno ( indicativamente dalle 19 alle 10 del mattino ), ed è ancora quest'ultimo che rifornisce d'acqua la prole, mentre per le altre incombenze entrambi i genitori si prodigano nell'allevamento dei piccoli che sono in grado di nutrirsi autonomamente appena asciutti dopo la schiusa e lasciato il nido. Non conosciamo la data esatta in cui prendono il volo, ma si presume che di solito l'involo abbia luogo a circa un mese di età. Solo in rari casi riescono a lasciare il nido più di due piccoli, ma probabilmente, nelle annate caratterizzate da buone piogge, la femmina depone due covate a stagione
Foto da: 1 www.orientalbirdimages.org Autore: Pranjal J Saikia - 2 www.hbw.com Autore: Stanislav Harvančík - 3 www.birding.se Autore: Lasse Olson
1 - Maschio 2 - Femmina 3 - Maschio
Pterocles namaqua ( Grandule di Namaqua )............Gmelin J. F..........1789
Monotipico
Luoghi di origine: sono originari dell'Africa australe. Si trova n varie parti aride del Sud Africa e aree limitrofe: E' comune nel deserto del Kalahari , Nama Karoo (nel Sud Africa centrale e occidentale) e in alcune parti del Capo Occidentale. Vive anche in Namibia (soprattutto nel deserto del Namib), Zimbabwe, Botswana e Angola.
Predilige i deserti e altre zone aride. Per sopravvivere, questo uccello ha bisogno solo di semi, un po' di ghiaia e un facile accesso a una fonte di acqua fresca. Il loro habitat di solito ha vegetazione ruvida ed erbe di tipo tussock.
Nonostante sia considerato monotipico, talvolta, le popolazioni settentrionali vengono distinte in: "ngami" per quelle meridionali e "furvous" le meridionali. Queste distinzioni, comunque, non sono considerate valide. Le grandule del Namaqua si possono trovare prevalentemente nelle regioni in cui le precipitazioni annuali non superano i 500 mm. Vivono soprattutto nelle steppe aperte e in paesaggi simili, caratterizzati da terreni sabbiosi o sassosi con ciuffi d'erba bassi e molto distanziati. Apprezzano le boscaglie xerofile, ma a volte vivono anche in luoghi dove la vegetazione è più fitta
Note descrittive: fu formalmente descritto nel 1789 dal naturalista tedesco Johann Friedrich Gmelin, nella sua edizione riveduta e ampliata del Systema Naturae di Carl Linnaeus, che lo collocò con tutti i cedroni del genere Tetrao coniando il termine binomiale Tetrao namaqua . Gmelin basò la sua descrizione sul "Namaqua grous" descritto nel 1783 dall'ornitologo inglese John Latham nel suo A General Synopsis of Birds. Verso il 1815 venne collocato, con altre 13 specie, nel genere Pterocles introdotto dallo zoologo olandese Coenraad Jacob Temminck. Il nome del genere combina il greco antico pteron = "ala" con -klēs = "nobile" o "splendido". L'epiteto specifico namaqua proviene da Namaqualand, ora Namibia , la località tipo .
Misura circa 28 cm di lunghezza, con un peso di circa 170-190 g per il maschio e 150-190 per la femmina. Il maschio presenta due sottili bande pettorali, quella superiore bianca e quella inferiore bruno-rossastra. Il ventre è grigiastro che sfuma in beige chiaro sul sottocoda. La testa e le parti superiori del corpo, compresi il petto e la mantellina, formano una distinta zona giallastra che presenta, a seconda della località, sfumature ocra od oliva. La testa presenta pochi motivi ornamentali, a differenza di scapolari, copritrici alari e terziarie, che mostrano numerose macchie argentate dai bordi bruni. La coda, per lo più bruno-oliva, termina con due lunghi filamenti neri. La femmina è contraddistinta da piumaggio altamente criptico con numerose macchioline sulle parti superiori e barre molto sottili su quelle inferiori; ali ricoperte da numerose paillettes bianche, nere e camoscio. I giovani assomigliano alla femmina, ma presentano motivi più marcati che accentuano il carattere criptico del piumaggio.
In entrambi i sessi l'iride è marrone scuro circondata da un anello orbitale giallo; becco è color corno-grigiastro chiaro; tarsi beige chiaro.
Foto da: 1 www.flickr.com Autore: Ian White - 2 www.inaturalist.nz Autore: Gigi Laidler - 3 www.globalbirding.net
1 - Maschio 2 - Femmina 3 - Maschio
Pterocles burchelli ( Grandule di Burchell )........Sclater W. L ......1922
La specie è monotipica:
Luoghi di origine: si trova nelle regioni aride e semi-aride dell'Africa meridionale: sud-est Angola, Namibia, Botswana e nord della Provincia del Capo. È diffuso e comune in gran parte della sua gamma. Frequenta aree con erba spontanea e macchia, ed in particolare le zone caratterizzate dalla sabbia rossa del Kalahari dove è stato in grado di estendere la sua distribuzione grazie alla maggiore disponibilità di acqua dopo la creazione di nuovi pozzi da parte degli agricoltori.
Note descrittive: il nome commemora il naturalista inglese William John Burchell. Le dimensioni sono quelle di un piccione ( circa 25 cm per il maschio, mentre la femmina è un poco più piccola ) con una piccola testa e gambe corte. Le aperture oculari sono circondate da pelle nuda gialla, mentre le guance e la gola sono di grigio azzurrognolo pallido. Nel complesso la livrea si presenta marrone chiaro con sfumature più scure e macchie bianche. Di norma stanziale, si sposta, in misura se pur di poco, a seconda della disponibilità di acqua e cibo.
E' monogamo, si riproduce tra aprile e ottobre durante la stagione secca. Il nido è formato da una depressione poco profonda, trovata o approntata, direttamente sul terreno, spesso nascosta tra i ciuffi d'erba o sotto un cespuglio, e grossolanamente rifinita con alcuni frammenti di vegetazione secca. La deposizione consiste in due o tre uova incubate da entrambi i partner. Appena schiusi e asciutti, i piccoli lasciano il nido al seguito dei genitori. Sono perfettamente in grado di alimentarsi autonomamente ma non di dissetarsi in quanto nelle vicinanze del nido non ci sono fonti d'acqua. Questo è solitamente un compito del maschio che raggiunta una qualsiasi fonte impregna d'acqua le piume del petto e poi ritorna al nido, a volte situato a notevole distanza, in modo che i piccoli possano placare la sete "succhiando" il liquido dal suo piumaggio.
Foto da: 1 www.inaturalist.org Autore: Markus Lilje - 2 Autore: Lindsay Hansch - 3 Autore: Adam Riley
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Pterocles personatus ( Grandule del Madagascar )..........Gould..............................1843
Monotipico
Luoghi di origine: Endemico del Madagascar, vive nella parte meridionale e occidentale più secca del paese. Il suo habitat è costituito da aree asciutte e aperte di terreno prevalentemente pianeggiante con erbe e vegetazione sparsa, comprese le foreste spinose della parte sud-orientale dell'isola.
Descrizione: E' l'unico rappresentante del suo Genere presente in Madagascar. Il maschio adulto presenta una particolare area nera che circonda il becco con un anello di pelle nuda gialla che circonda l'apertura oculare. Il collo, la schiena e la groppa sono di colore brunastro sfumato e segnato di scamosciato. Le penne delle di ali volo e coda sono principale di colore nerastro-marrone, mentre le copritrici delle ali e la coda sono caratterizzate da una sorta di barratura, se pur approssimativa, dalla colorazione scamosciata. I lati di testa, collo e parte superiore del petto sono in una tonalità che va dal rosa al rossiccio opaco, fumato in bianco su mento e gola. La parte inferiore del petto presenta strisce in marrone scuro e scamosciato che nella zona ventrale divengono più scure tendenti al marrone fulvo.
La femmina adulta è priva del nero attorno al becco, invece presenta la sommità del capo contraddistinta da una sorta di corona marrone-nerastra che sulla nuca e parte alta del collo si divide in brevi striature. Parti superiori disseminate di macchie bruno-nerastre. La coda è marrone nerastro, barrata e segnata in scamosciato. Il petto è rosato-rossiccio che tende a scurirsi sui fianchi. Le parti inferiori sono simili a quelle del maschio. I giovani assomigliano alla femmina ma le striature sono più scure, mentre la colorazione in generale è più opaca.
Solitamente vivono riuniti in gruppi composti da tre o quattro famiglie, ma possono formare anche stormi più grandi. Durante il giorno si nutre a terra girovagando in cerca di semi. Gli adulti formano coppie monogame riunite in gruppi più o meno grandi. Il nido è una depressione approntata direttamente sul terreno, spesso posizionato a ridosso di un albero o arbusto, in un cespuglio o tra le rocce, e sommariamente foderato con erbe secche, ramoscelli e/o gusci di lumaca. A volte il bordo viene decorato con un anello di foglie apparentemente raccolto altrove e portato sul posto. Di norma la deposizione consiste in tre uova di colore verdastro-marrone macchiate di marrone scuro. Entrambi i sessi condividono il compito dell'incubazione e allevamento dei piccoli con le stesse modalità che caratterizzano questo Genere.
Foto da: 1-3 www.inaturalist.org Autori: 1 Cordenos Thierry - 3 lemurtaquin - 2 Autore: Miguel Rouco
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Pterocles coronatus ( Grandule coronata )............Lichtenstein.............1823.
Politipico - 5 sottospecie riconosciute:
* Pterocles c. coronatus................Lichtenstein M. H. K. ...1823 - Deserto del Sahara, dal sud Marocco e ovest Sahara all'Egitto, centro-nord Sudan sino al Mar Rosso.
* Pterocles c. atratus.....................Hartert...........................1902 - Sud di Arabia Saudita ( escluso Oman interno ), Iraq e Iran, al sud-ovest di Afghanistan e Pakistan ( Belucistan ).
* Pterocles c. saturatus.................Kinnear..........................1927 - Endemica delle regioni montagnose dell'Oman interno.
* Pterocles c. vastitas....................Meinertzhagen R. ........1928 - Penisola del Sinai ( Egitto nord-orientale ) e aree desertiche a sud di Israele e Giordania.
* Pterocles c. ladas........................ Koelz..............................1954 - Endemica del Pakistan meridionale ( Sindh ) e aree limitrofe dell'India.
Luoghi di origine: le sottospecie sono distribuite su un'ampia fascia di territorio che dall'Africa occidentale si estende fino al Pakistan, e generalmente considerate localmente comuni in Marocco, Algeria, Ciad, Tunisia, Libia, Egitto, e nel Medio Oriente ( Sinai, Arabia, Iran, Afghanistan, Pakistan ), dove occupa quasi lo stesso areale della grandule del Senegal.
Note descrittive: misura 27-30 cm di lunghezza con un peso di 240-300 g. Presenta una silhouette relativamente tozza, ma con timoniere centrali appuntite. Il maschio esibisce motivi facciali piuttosto caratteristici tra cui cappuccio rossiccio o color vino, maschera nera, anello orbitale e becco bluastri. La femmina, più discreta, presenta faccia e gola di colore giallo chiaro. Le parti superiori marroni o beige sono abbondantemente barrate o macchiate, a differenza delle parti inferiori, di colore uniforme grigio o sabbia privo di alcun tipo di disegno. In volo, le remiganti scure formano un evidente contrasto con il resto delle copritrici più chiare, e questa particolarità è essenziale per distinguerla dal congenere Pterocles senegallus, con il quale può essere confuso. I giovani sono abbastanza simili alle femmine adulte, ma con la gola biancastra. Le sottospecie variano, più o meno sensibilmente, nel cromatismo del piumaggio in base alla posizione geografica: la sottospecie nominale, che vive in Nord Africa ad ovest del Nilo, è quella che sfoggia la colorazione più chiara, mentre il conspecifico P. c. atratus, diffuso in Iran, è il più "scuro". Se pur in certi casi possono mostrare una certa indole erratica, di norma sono sedentari. Deboli spostamenti si verificano da marzo a ottobre in Marocco e da aprile a giugno in Ciad. In Pakistan, le popolazioni sono leggermente più numerose in inverno. Sono uccelli gregari che si posano e si spostano in gruppi numerosi soprattutto per dissetarsi. Caratterialmente prudenti, trascorrono gran parte del tempo sul terreno, dove il colore del loro piumaggio li mimetizza efficacemente. Scavano piccole depressioni per riposare al fresco, ma quando disturbati, decollano quasi verticalmente emettendo nel contempo forti grida e guadagnando rapidamente una considerevole altezza.
La dieta è principalmente costituita da semi, e bacche nel caso riescano a trovarne. Quando l'acqua scarseggia possono fare a meno di bere per cinque giorni consecutivi.
Di norma il periodo riproduttivo si verifica nei mesi di aprile e maggio. Il nido viene approntando raschiando una piccola zona ricoperta di ciottoli o scavato nella sabbia, e talvolta circondato da un cordone di pietre. La femmina depone abitualmente 2-3 uova punteggiate di bruno-rossastro incubate alternativamente col maschio per 19-30 giorni. Solitamente la femmina cova durante il giorno, mentre il compagno si incarica di tale incombenza durante la notte dando il cambio alla compagna circa un'ora prima del tramonto. I pulcini appena schiusi sono ricoperti da uno spesso piumino macchiato che garantisce loro un eccellente camuffamento tra le pietre. Sono da subito in grado di nutrirsi da soli, ma sono i genitori a rifornirli di acqua, anzi del solo maschio che impregna d'acqua le piume del petto e poi ritorna al nido, a volte situato a più di 30 chilometri, in modo che i piccoli possano placare la sete "succhiando" le piume imbevute di liquido.
Nota: come per molte altre specie di Galliformi, e non solo, l’esaminazione delle immagini non sempre offre una sicura indicazione riguardante la reale colorazione dell’una o l’altra specie/sottospecie in quanto le variabili, condizioni nonché capacità del fotografo possono far apparire un esemplare cromaticamente molto diverso da quello che è in realtà.
Pterocles c. coronatus ( Grandule coronato )............Lichtenstein.............1823.
Foto da: 1-2-3 www.ebird.org Autori: 1 Zongzhuang Liu - 2 Jörg Albert - 3 Peter Steward ( località indicata dai fotografi: 1-3 Meknès-Tafilalet 25-09-2022 e 08-10-2022 nord Marocco - 2 Erg Chebbi--nord, Meknès-Tafilalet 18-04-2024 Marocco )
1 - Maschio 2 - Femmina 3 - Maschio
Pterocles c. atratus ( Grandule coronato di Hatra <Iran> )...........Hartert........1902
Foto da: 1 Mohammad Amin Ghaffari - 2 Dorna Mojab - 3 Gary Burns ( località indicata dai fotografi: 1 Kerman Chah-e Bazargani <senza data> Iran - 2 Semnan, Touran National Park 09-07-2016 Iran - 3 Al Marmoom DCR--Al Qudra Lake, Dubai 15-05-2022 Emirati Arabi Uniti )
1 - Maschio 2 - Femmina 3 - Maschio
Pterocles c. saturatus ( Grandule coronato saturatus )..........Kinnear...........1927.
Foto da: 1-2-3 www.ouessant-digiscoping.fr Autore: Aurelien Audevard ( località indicata dai fotografo: 1-2-3 Todo 14-11-2015 Oman )
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Pterocles c. vastitas ( Grandule coronato vastitas )..........Meinertzhagen R. ........1928
Foto da: 1 Oded Ovadia - 2 Hugo Schweke - 3 www.netfulgl.dk Autore: Eva Foss Ernriksen ( località indicata dai fotografi: 1-2 HaDarom 08-07-2021 e 21-04-2023 Israele - 3 Ezuz 19-03-2018 Israele )
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Pterocles c. ladas ( Grandule coronato di Lada o Ladha <Pakistan> )..........Koelz........1954
Foto da:
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Pterocles exustus
Politipico - 6 sottospecie riconosciute:
* Pterocles e. exustus....................Temminck......................1825 - Dalla Mauritania, Senegal, Gambia, Camerun a est fino al Sudan.
* Pterocles e. ellioti.........................Bogdanov......................1881 - Sudan sudorientale, Eritrea orientale, Etiopia settentrionale e Somalia.
* Pterocles e. olivascens................Hartert...........................1909 - Sud Sudan sud-orientale, dall'Etiopia meridionale al sud Kenya e nord Tanzania.
* Pterocles e. erlangeri...................Neumann......................1909 - Arabia Saudita sudoccidentale, Yemen e Oman.
* Pterocles e. hindustan.................Meinertzhagen R. ........1923 - Iran sud-orientale, in Pakistan e nella maggior parte dell'India.
* Pterocles e. floweri......................Nicoll..............................1921 - Precedentemente diffuso nella Valle del Nilo ( centro-nord Egitto ), la popolazione si è drasticamente ridotta, tanto da essere considerata estinta, tuttavia recenti registrazioni (2012) provenienti dal centro sud dell'Egitto suggeriscono che la specie è tuttora rappresentata da alcune piccole popolazioni. Tuttavia, finché le informazioni non saranno in qualche modo confermate ufficialmente, è da ritenere estinto.
Luoghi di origine: le sottospecie sono distribuite a cavallo di due continenti: l'Africa e l'Asia. In Africa, occupa una sottile striscia di territorio a sud del Sahara che parte da Mauritania e Senegal per giungere fino al Kenya passando per Mali, Niger, Ciad, Sudan e Tanzania. In Asia, si trova sulle coste di Arabia, Iran e soprattutto in quasi tutto il subcontinente indiano, fatta eccezione per l'estremità meridionale e Ceylon. Presente fino a 1700 metri d'altitudine, la grandule panciacastana frequenta le steppe sub-desertiche, le zone aride con piccoli e radi arbusti, nonché le steppe pianeggianti o con terreno in pendenza, caratterizzate da suoli fangosi, rocciosi o ciottolosi. Evita le regioni sabbiose presenti in certe zone della loro area di diffusione. In Africa, dove il suo areale coincide con quello del congenere Pterocles lichtensteini, mostra una certa preferenza per gli habitat aperti privi di alberi e arbusti. In India, è presente nelle zone ricoperte da boscaglia spinosa e da sottobosco erboso con precipitazioni annuali da 120 a 350 millimetri. Può nidificare in regioni torride dove le temperature massime estive si avvicinano ai 50 gradi, ma è possibile trovarla anche ad altitudini più elevate che beneficiano di temperature più fresche e più clementi. Esemplari appartenenti alle sottospecie P. e. exustus e P. e. hindustan sono stati introdotti con successo nelle Hawaii.
Note descrittive: misura 31-33 cm di lunghezza, con un peso di circa 170-290 g per il maschio e 140-240 per la femmina. Nel maschio adulto, la maggior parte della testa è giallo-ocra in contrasto con la colorazione scura di vertice e collo. La maggior parte di mantellina e dorso sono color isabella scuro con riflessi olivacei. Una sottile linea nera separa la parte superiore del petto dal marrone scuro del ventre. Le scapolari e la parte centrale del dorso sono contrassegnate da macchie giallo chiaro con il bordo nero. Le terziarie e le copritrici alari presentano gli stessi motivi, provocando l'effetto di macchia giallastra se viste da lontano. Le primarie sono interamente nere. Il sotto-ala presenta una colorazione unica tra le specie del genere Pterocles, in quanto è uniformemente marrone scuro dalle copritrici alari alle remiganti. La femmina, pur essendo piuttosto simile al maschio anche nella colorazione sotto-alare, presenta il vertice e la parte posteriore del collo striati, mentre il petto è punteggiato e contornato di nero. Le parti inferiori sono finemente striate di nero e le evidenti macchie crema sul dorso formano almeno cinque bande ben visibili sulle copritrici alari. La parte bassa del ventre, di colore scuro, è distintamente barrata di beige. Coda composta da 16 timoniere, con le piume centrali più allungate. L'iride è marrone scura con un anello oculare giallastro. I tarsi sono beige-biancastri ed il becco è blu chiaro o grigio-blu. I sessi differiscono tra loro.
È una specie gregaria, ma la dimensione dei raggruppamenti varia considerevolmente a seconda della regione in cui si trovano, da 30 fino ad un centinaio di esemplari che solitamente riposano a terra in gruppi compatti durante la notte e talvolta nel corso delle ore più calde pomeridiane. La dieta è principalmente composta da piccoli semi duri, con una certa predilezione per le leguminose.
La stagione di nidificazione è piuttosto lunga e varia a seconda delle latitudini, ma probabilmente anche in base all'abbondanza delle precipitazioni: da gennaio a maggio e senza dubbio da novembre a gennaio nel nord dell'India, da aprile a giugno in Arabia e nel corno d'Africa, da febbraio a novembre in Kenya, da maggio a novembre nel nord della Tanzania e principalmente da marzo a luglio in Senegal e Mali. In linea con le caratteristiche del genere al quale appartengono, anche le grandule panciacastana nidificano a terra in una piccola depressione che delimitano con un sottile cordone di erbe. A volte non fissano neppure il contorno del nido. La covata è composta da 2-3 uova lucide, di color crema o beige con delle macchie bruno-rossastre o grigio-violacee deposte nell'arco di due giorni e covate per 20-23 giorni, con il maschio che si alterna alla femmina durante le ore notturne. Entrambi i genitori si occupano della prole composta da piccoli in grado di nutrirsi autonomamente appena dopo la schiusa. Comunque è solo del maschio l'incombenza di trasportare l'acqua e dissetare la nidiata. Non possediamo dati precisi riguardo allo sviluppo dei giovani e al loro raggiungimento dell'indipendenza, ma si ritiene che siano in grado di volare anche prima che abbiano completato la loro crescita.
Nota: Come per molte altre specie di Galliformi, e non solo, l’esaminazione delle immagini non sempre offre una sicura indicazione riguardante la reale colorazione dell’una o l’altra specie/sottospecie in quanto le molteplici variabili, condizioni di luce, nonché la capacità del fotografo, possono far apparire un esemplare cromaticamente molto diverso da quello che è in realtà.
Pterocles e. exustus ( Grandule pancia-castana )......... Temminck.........1825
Foto da: 1 www.inaturalist.uk Autore: Frédéric Leviez - 2 www.nigeriafacts.net - 3 www.inaturalist.uk Autore: Nik Borrow ( località indicate dai fotografi: 1 Dagana 07-02-2017 Senegal - 2 Solo Nigeria - 3 Waza National Park 09-03-2008 Camerun )
1 - Maschio 2 - Femmina 3 - Maschio
Pterocles e. ellioti ( Grandule pancia-castana di Elliot )........Bogdanov..........1881
Foto da: Autori: 1 Ahmet Karatash - 2 Bob Butler - 3 www.joniecnaturalnie.com ( località indicata dai fotografi: 1 Awash National Park Afar 02-02-2019 centro nord Etiopia - 2 Aledeghi Wildlife Reserve, Afar 30-11-2017 Etiopia - 3 Awash National Park Afar 23-11-2009 Etiopia )
1 - Maschio 2 - Femmina 3 - Maschio
Pterocles e. olivascens ( Grandule pancia-castana olivascens )....... Hartert.........1909
Foto da: 1 www.africabirdclub.org Autore: Tadeusz Rosinski - 2 www.inaturalist.uk Autore: Dan Harville - 3 www.inaturalist.uk Autore: Jan Ebr ( località indicate dai fotografi: 1 Ndutu Area 17-12-2017 nord Tanzania - 2 Isiolo settentrionale 07-06-2017 Kenya - 3 villaggio di Loitokitok 11-01-2022 Kenya )
1 - Maschio 2 - Femmina 3 - Maschio
Pterocles e. erlangeri ( Grandule pancia-castana di Erlanger )........Neumann.........1909
Foto da: 1-3 www.birdfinding.info Autore: Carlos N. G. Bocos - 2 www.inaturalist.org Autore: Boris Delahaie ( località indicata dai fotografi: 1-3 Salalah, Dhofar 09-12-2016 e 12-12-16 Oman - 2 Dhofar 24-11-2017 Oman )
1 - Maschio 2 - Femmina 3 - Maschio
Pterocles e. hindustan ( Grandule pancia-castana dell'Hindustan ).......Meinertzhagen R. ........1923
Foto da: 1 www.reddit.com <r-wildlifephotography> - 2 www.inaturalist.uk Autore: Sriram Reddy - 3 Autore: Tim Avery ( località indicata dai fotografi: 1 Chhari Dhand Bird Sanctuary Gujarat 2020 India - 2 Tangana, Medak 06-06-2018 India - 3 Shirsai Bird Sanctuary, Pune, Maharashtra, 26-03-2022 India )
1 - Maschio 2 - Femmina 3 - Maschio
Pterocles e. floweri ( Finché le recenti osservazioni non saranno ufficializzate, è da ritenere formalmente estinto )...........Nicoll.......1921
Foto da:
1 - Maschio ( P. e floweri ) 2 - Femmina ( P. e. floweri ) 3 - Maschio ( P. e.floweri )
Pterocles gutturalis ( Grandule gola gialla )............... Smith A. .......1836
Politipica - due sottospecie riconosciute:
* Pterocles g. gutturalis...............Smith A. .......................1836 - Diffusa nel sud-est dell'Angola, sud Zambia, ovest Zimbabwe, nord-est Namibia, Botswana e nord del Sudafrica ( parte occidentale del Limpopo e provincia del Nordovest ).
* Pterocles g. saturatior.................Hartert..................... ......1900 - Diffusa dall'Etiopia verso sud, attraverso Kenya e Tanzania, fino all'estremità settentrionale dello Zambia.
Luoghi di origine: la distribuzione delle due sottospecie si dirama dalle regioni occidentali e centrali dell'Etiopia verso sud attraverso Kenya, Tanzania, Zambia, l'estremità sud-orientale dell'Angola, nord della Namibia, sud-ovest dello Zimbabwe e Botswana, fino al nord del Sudafrica, nelle Provincia del Capo e in quella del Nordovest.
Le popolazioni dell'Africa orientale sono piuttosto sedentarie, mentre quelle dell'Africa meridionale sono migratrici parziali. Queste ultime nidificano infatti nel sud dello Zambia, dove sono presenti da aprile a dicembre, e nel nord del Botswana, con movimenti che risultano essere già più limitati. Svernano nello Zimbabwe, nel sud-est del Botswana, Transvaal e nord della Provincia del Capo.
Note descrittive: misura 30 cm di lunghezza, con un peso di circa 340-345 g per maschio e circa 285-400 per la femmina. Coda cuneiforme, iride marrone scura con un anello oculare di pelle nuda grigia, becco grigio-bluastro chiaro, tarsi beige-rossicci. Eccetto queste caratteristiche comuni, i due sessi sono profondamente differenti. Nel maschio adulto, il cappuccio e la nuca si presentano in giallo-grigiastro che sfuma in beige-oliva scuro ai lati di collo e parte posteriore della testa. Le redini sono nere, mentre mento, gola, faccia e sopracciglio sono beige-crema, con quest'ultimo finemente delineato di nero. La gola è contornata da una evidente banda nera che arriva fino ai lati del collo. Il petto è caratterizzato da una colorazione grigia opaca con margini beige-oliva all'estremità delle piume. Il resto delle parti inferiori è castano-marrone, vermicolato di nero sui fianchi. Le copritrici sotto-caudali presentano margini rossicci; mantellina, scapolari e terziarie sono grigio opaco sfumate di giallastro; dorso, groppone e parte superiore della coda presentano una colorazione oliva-grigiastra. La coda nera è in gran parte barrata di beige-bianco all'estremità; primarie e secondarie bruno-nerastre; copritrici alari grigio chiaro, largamente bordate di argilla e sfumate di giallastro sulle grandi copritrici.
Nella femmina adulta il vertice e la nuca sono bruno-nerastro che diviene più scuro sulla parte posteriore della testa. Faccia, mento, gola e sopracciglio sono beige-crema con redini nere. La parte alta del petto è ocra chiaro barrato di marrone scuro sfumante in castano densamente barrato di marrone sul resto delle parti inferiori compreso quelle della coda che si presenta bruno-verdastra con bordi neri. Mantellina, dorso, groppone e parte superiore della coda sono macchiati e barrati di bruno-nerastro e di beige-oliva. La coda nera possiede una larga barra terminale beige-bianca. Le penne remiganti e copritrici alari sono bruno-nerastre con estremità beige-bianche a livello delle primarie. Le grandi copritrici presentano una colorazione più grigia. I giovani sono molto simili alle femmine, tuttavia se ne distinguono per la marcatura delle parti inferiori più discreta con margini delle primarie più largamente colorati di beige-oliva.
Pterocles g. saturatior mutato - www.inaturalist.org Autore: Joachim Louis ( Località indicata dal fotografo: Arusha, Nogorogoro 21-07-2012 Tanzania )
Sono vegetariani con una dieta principalmente composta da semi di erbe selvatiche, in particolare di quelle caratterizzate principalmente dal fatto di avere uno sviluppo precoce e di germogliare più volte nel corso dell'anno e piante coltivate.
Il periodo riproduttivo si verifica durante la stagione secca, da aprile a ottobre, con un picco in giugno-luglio. Tuttavia, tenuto conto della vasta area di diffusione di questa specie, vi possono essere variazioni piuttosto considerevoli, con la deposizione che slitta sempre più in avanti man mano che si procede verso sud. Le coppie nidificano isolate dai consimili in aree pianeggianti prive di alberi, ma ricche di piante erbacee, tuttavia, se pur in maniera del tutto occasionale, i nidi di alcune possono distare tra loro circa una quarantina di metri. Il nido consiste in una piccola depressione naturale o creata raschiando il terreno, talvolta costituita dalla semplice impronta dello zoccolo di un animale quasi sempre celato da erba o cespuglio. La covata consiste in 2 o 3 uova depone a intervalli di due giorni. Entrambi i genitori si dedicano alternativamente alla cova per circa 25-27 giorni. Il maschio cova durante le ore notturne e cede il posto alla compagna nel primo mattino. È sua responsabilità anche fornire acqua alla covata. I giovani sono in grado di volare verso la 4° settimana di vita, e quando sono circa la metà delle dimensioni di un adulto. La predazione e i lavori di aratura sono le principali cause di perdita subite dalle covate nell'Africa meridionale.
Pterocles g. gutturalis ( Grandule gola gialla ).......Smith A. .......................1836
Foto da: 1-3 www.flickr.com Autore: Ian White - 2 Autore: Niall D. Perrins ( località indicata dai fotografi: 1 Witkleigat 18-11-2018 nord-ovest Sudafrica - 2 Chobe, villaggio di Pandamatenga 28-11-2022 nord-ovest Botswana - 3 Botswana centrale 24-06-2012 )
1 - Maschio 2 - Femmina 3 - Maschio
Pterocles g. saturatior ( Grandule gola gialla saturatior ).......Hartert.........1900
Foto da: 1 Autore: Jean-Louis Carlo - 2 www.joniecnaturalnie.com - 3 www.inaturalist.org Autore: Nik Borrow ( località indicate dai fotografia: 1 Arusha Ngorongoro Conservation Area 20-12-2013 Tanzania - 2 Masai Mara National Reserve 11-12-2014 Kenya - 3 Serengeti National Park 23-02-2007 Tanzania )
1 - Maschio 2 - Femmina 3 - Maschio
Pterocles indicus ( Grandule dipinta )................Gmelin J. F.........1789
Monotipico
Luoghi di origine: Distribuito nel Bangladesh.
Note descrittive: venne formalmente descritto nel 1789 dal naturalista tedesco Johann Friedrich Gmelin nella sua edizione riveduta e ampliata del Systema Naturae di Carl Linnaeus e lo collocò con tutti gli altri uccelli simili a galli cedroni, del genere Tetrao attribuendogli il termine binomiale Tetrao indicus. Gmelin basò la sua descrizione su "La gélinote des Indes" della costa di Coromandel descritta e illustrata nel 1782 dal naturalista francese Pierre Sonnerat. Verso il 1815 fu collocato, con altre 13 specie, nel genere Pterocles dallo zoologo olandese Coenraad Jacob Temminck. L'epiteto latino specifico indicus = "indiano".
E' marcatamente sessualmente dimorfico nel piumaggio. Nel maschio, il becco è arancione in contrasto con la fronte bianca sulla quale spicca una barra nera. Sottili linee longitudinali nere delineano la nuca con aperture oculari circondate da pelle nuda bianca. Il petto è contraddistinto da un'ampia fascia nera e bianca. Parti inferiori di colore uniforme marrone-rosato, mentre il dorso, le ali e la coda sono marroni, marcate in grassetto a formare barre trasversali bianche e nere. La femmina è più opaca in apparenza, con una colorazione bruno grigiastro, barrata e punteggiata di marrone scuro e bianco.
Foto da: 1-2 Autore: Rajkumar Das - 3 Autore: Prashant Tewari
1 - Maschio 2 - Femmina 3 - Maschio
Pterocles quadricinctus ( Grandule quattrobande )...........Temminck............1815
Monotipico
Luoghi di origine: i suoi areali si sviluppano attraverso la Mauritania ed est Camerun, a Sudan e Uganda . È molto più comune a ovest della sua gamma. È un migrante stagionale parziale, con alcuni uccelli che si spostano più a nord durante a stagione delle piogge.
Descrizione: misura circa 25-28 cm di lunghezza. La testa, il collo e le parti superiori sono di colore verde-giallastro, con la schiena fortemente segnata da barre, più o meno definite, marrone scuro . Il maschio presenta fasce bianche e nere sulla fronte e nere e bianche che separano il petto dal ventre pesantemente barrato. La femmina presenta colori più sobri ma altamente mimetici in perfetta sintonia con l'ambiente in cui vive.
Specie gregaria, predilige le aree aperte con radi alberi, savana, boscaglie e habitat simili. Nel nido, del tutto simile a quello dei congenere, vengono deposte 2 o 3 uova color cuoio segnate di marrone. Entrambi i sessi incubano.
Foto da: 1 Autore: Eduardo Soler - 2 www.inaturalist.org Autore: Mathias D'haen - 3 www.oiseaux.net Autore: Paul van Giersbergen
1 - Maschio 2 - Femmina 3 - Maschio
Pterocles bicinctus ( Grandule doppio-barrato )........Temminck..........1815
Politipico - tre sottospecie riconosciute:
* Pterocles b. bicinctus..................Temminck......................1815 - Namibia, Botswana e nord-est della Provincia del Capo ( Sudafrica ).
* Pterocles b. multicolor................Hartert...........................1908 - Zambia, Malawi, Mozambico, Zimbabwe e Transvaal ( Limpopo, Sudafrica ).
* Pterocles b. ansorgei...................Benson...........................1947 - Sud-ovest Angola
Luoghi di origine: le tre sottospecie sono presenti in Angola, Botswana, Malawi, Mozambico, Namibia, Sudafrica, Zambia e Zimbabwe. Predilige le aree con erba corta e calpestata nei pressi di strade o piste, zone ghiaiose, praterie anche quando dopo essere bruciate i germogli iniziano a svilupparsi. Per contro è stato pure osservato in foreste di Mopane ( Colosphermum mopane ), ma anche in boschi di acacia o altro genere, contraddistinti da sottobosco estremamente rado. È meno comune dei congenere Pterocle burchelli e Pterocles namaqua, con i quali sovrappone i propri territori nell'Africa meridionale
Note descrittive: misura circa 25-30 cm di lunghezza per un peso di 210–280 g. Un uccello dalle dimensioni modeste con ali e coda piuttosto lunghi. Il colore in generale del piumaggio è marrone chiaro sul quale spiccano screziature più scure e file di granuli biancastri. Il maschio si distingue per l'evidente fascia nera e bianca sulla fronte e l'area della gola castana delineata da una banda bianca e nera. Entrambi i sessi presentano una porzione di pelle nuda gialla che circonda l'apertura oculare. Nel maschio il becco è arancione. La femmina oltre ad essere più piccola, la colorazione è più opaca. Il giovani assomigliano alla femmina adulta.
La dieta è in gran parte composta da granaglie e semi di piante selvatiche come quelli di acacia, pisello rosso ( Requenia sphaerosperma ), Tephrosia, Cyperus, blackjack ( Bidens bidentata ) e Datura inumidica di Datura-mela. Il periodo riproduttivo si verifica tra febbraio e settembre. Il nido consiste in una depressione poco profonda del terreno rivestita da alcuni frammenti di vegetazione secca, spesso nascosta tra ciuffi d'erba o sotto un cespuglio. La deposizione consiste in 2-3 uova incubate a turno da entrambi i partner per 23-24 giorni ( registrato in cattività ).
Pterocles b. multicolor - Autore: Daniel Engelbrecht
Nota: come per molte altre specie di Galliformi, e non solo, l’esaminazione delle immagini non sempre offre una sicura indicazione riguardante la reale colorazione dell’una o l’altra specie/sottospecie in quanto le variabili, condizioni nonché capacità del fotografo possono far apparire un esemplare cromaticamente molto diverso da quello che è in realtà.
Pterocles b. bicinctus ( Grandule doppio-barrato )..........Temminck..........1815
Foto da: Autori: 1 Steve Potter - 2 Cameron Pearce - 3 Thomas Plath ( località indicata dai fotografi: 1 Camp Moremi 08-03-2023 Botswana - 2 Ongava Game Reserve, Kunene 24-02-2019 Namibia - 3 Etosha N.P.-Okevi Loop, Oshikoto 16-08-2015 Namibia )
1 - Maschio 2 - Femmina 3 - Maschio
Pterocles b. multicolor ( Grandule doppio-barrato multicolore )....Hartert..............1908
Foto da: 1 www.uk.inaturalist.org Autore: copper - 2-3 Autore: Niall D. Perrins ( località indicata dai fotografi: 1-2-3 Kruger National Park Limpopo 20-01-2020 e 21-02-2022 Sud Africa )
1 - Maschio 2 - Femmina 3 - Maschio
Pterocles b. ansorgei ( Grandule doppio-barrato di Ansorge W. J. ).............Benson.........1947
Foto da: www.inaturalist.org Autore: Rogério Ferreira ( località indicata dal fotografo: 1-2 Baía Farta 03-03-2020 Angola )
1 - Maschio 2 - Maschio
Pterocles lichtensteini ( Grandule di Lichtenstein ).........Temminck........................1825
Politipica - 5 sottospecie riconosciute:
* Pterocles l. lichtensteini............Temminck................................1825 - Sud Israele, Sinai, sud-est Egitto fino al nord Etiopia, nord Somalia e isola di Socotra ( Yemen ).
* Pterocles l. arabicus...................Neumann.................................1909 - Arabia Saudita, Kuwait, sud Iraq, Iran centrale, sud Afghanistan e Pakistan.
* Pterocles l. sukensis..................Neumann..................................1909 - Sudan sud-orientale, Etiopia meridionale, Kenya nord-occidentale e centrale.
* Pterocles l. targius.....................Geyr von Schweppenburg.......1916 - Sahara e Sahel dal Marocco, Mauritania sud Algeria al Ciad.
* Pterocles l. ingramsi..................Bates & Kinnear........................1937 - Centro sud-est Yemen ( Regione di Hadramaut o Handramawt ).
Luoghi di origine: questa specie, pur essendosi particolarmente adattata agli habitat desertici estremi solitamente evitano le zone aride e aperte prive di vegetazione o campi coltivati. Sporadicamente frequenta aree pietrose e/o sabbiose con presenza di cespugli spinosi, così come i margini di corsi d'acqua temporanei ricoperti da erba ed arbusti. Nell'Africa orientale può trovarsi fino a 1.800 metri di altitudine. La specie è endemica in Africa e nel Medio Oriente con una distribuzione piuttosto frammentata. In Africa, il suoi territori corrono lungo il limite meridionale del Sahara, dal Marocco e Mauritania occidentale al sud-est dell'Egitto, per poi scendere verso sud in Somalia e le isole di Socotra attraverso Mali e nord-est Sudan, per poi proseguire in direzione sud-sud-est Sudan verso Kenya e Uganda. In Asia, la sua presenza è confermata nel Sinai orientale, sud Israele,'Arabia Saudita, Yemen, sud Iran e Afghanistan e Pakistan occidentale. È in dubbio nella provincia nord-occidentale dell'India e si trova irregolarmente in Senegal.
Registrato ad Akkar ( Libano ) il 19-01-2020 alle ore 11 PM
Note descrittive: misura circa 22 - 26 cm con un peso di 175-250 gr per il maschio e 190-230 gr per la femmina. La testa e il corpo hanno dimensioni simili a quelle di un piccolo piccione, con coda piuttosto corta e sfalsati da 14 a 16 barre, ed è il grandule più piccolo e con la coda più corta. L'iride è marrone circondata da un anello orbitale giallo ( più chiaro o più grigio nella femmina ); becco è rosso brunastro e tarsi dal giallo-brunastro chiaro al bianco. I sessi sono diversi, ma in modo meno evidente rispetto ai conspecifici. Nel maschio adulto la testa, il collo e le parti inferiori sono biancastre e pesantemente sbarrati di nero eccetto il cappuccio, le guance e la gola inferiore che si presentano striate e punteggiate. Il sopracciglio bianco così come le due bande nere e bianche sulla fronte, costituiscono la caratteristica più evidente della parte alta del capo. Schiena e cresta giallo-marroncino; copritrici alari e ali anch'esse notevolmente sbarrate, o macchie allungate, di nero alternato a bruno-dorato e bianco. Macchie simili sono visibili anche sulle scapolari. L'ampia fascia pettorale giallo-bruna è delimitata inferiormente e superiormente da una barre nere. In volo la parte esterna dell'ala sembra molto più scura, in contrasto con quella inferiore che invece è grigio molto pallido, così come le primarie con bordi chiari. La femmina adulta ha piume e motivi leggermente più smorti rispetto al maschio. La parte anteriore e quella del viso sono di colore giallo, il cappuccio e il collo si presentano più macchiati. La banda pettorale è assente o ridotta a una sottile linea gialla. I giovani sono molto simili alle femmine, ma sono più densamente sbarrati sulle parti superiori ed inferiori, con remiganti grigie. I subadulti di entrambi i sessi al sopraggiungere del loro primo inverno mostrano quasi lo stesso aspetto degli adulti. Ciò nonostante è possibile che il maschio non presenti ancora le due bande frontali e quella pettorale sia meno visibile.
Pur essendo di indole gregaria, raramente vengono avvistati in gruppi numerosi, sebbene occasionalmente stormi composti da 250-300 esemplari sono stati registrati in Oman. Caratterialmente stanziali, a volte in determinate aree possono compiere brevi spostamenti. Di indole principalmente crepuscolare, prendono il volo poco dopo il tramonto o poco prima dell'alba percorrendo lunghe distanze a bassa quota per raggiungere le fonti d'acqua. Di norma frequentano regolarmente le stesse sorgenti.
Da dieta è perlopiù costituita da semi, ed in particolare quelli dell'albero della gomma ( Acacia Sayal ), di Prosopis ( Mimosacea ) e narcisi, ma anche fiori e foglie di erbe cespugliose del genere mesembryanthemum ( Aizoacee ), integrando con apporto proteico derivante insetti vari come coleotteri, formiche, formiche leoni e le loro larve. Il nido, come di consuetudine, consiste in una piccola e poco profonda depressione del terreno, spesso in mezzo ad alberi radi, rocce o sotto piccoli arbusti, a volte molto vicino alle case, dando la preferenza alle zone collinari rispetto a quelle pianeggianti, Occasionalmente possono nidificare in piccole colonie composte da alcune coppie. A differenza dei conspecifici, quando disturbati, o se ci si avvicina troppo al nido, non fuggono di pedina come i conspecifici, ma si involano. La deposizione consiste in 2 o 3 uova di forma ellittica dal rosato al bruno segnate di marrone scuro o grigio-viola. Entrambi i sessi incubano, ma al maschio l'onere del turno notturno cosi come è sempre di quest'ultimo l'incombenza di idratare le uova e portare l'acqua ai piccoli che risultano precoci e nidifughi. I tempi di incubazione non sono per ora noti. La stagione di nidificazione va da febbraio a settembre, con il picco da maggio a luglio ( fino a settembre in Kenya ).
Nota: Come per molte altre specie di Galliformi, e non solo, l’esaminazione delle immagini non sempre offre una sicura indicazione riguardante la reale colorazione dell’una o l’altra specie/sottospecie in quanto le variabili, condizioni nonché capacità del fotografo possono far apparire un esemplare cromaticamente molto diverso da quello che è in realtà.
Pterocles l. lichtensteini ( Grandule di Lichtenstein ).........Temminck...............1825
Foto da: Autori: 1 Markus Lilje - 2 Fikret Ataşalan - 3 Autore: Luke Seitz ( località indicata dai fotografi: 1 Bilen Lodge Afar 09-12-2009 Etiopia - 2 Adelghi Wildlife Reserve Afar 20-03-2021 Etiopia - 3 Bilen Lodge Afar 22-12-2014 Etiopia )
1 - Maschio 2 - Femmina 3 - Maschio
Pterocles l. arabicus ( Grandule di Lichtenstein arabica ).....................Neumann........1909
Foto da: www.birdsofsaudiarabia.com Autori: 1-3 Jem Babbington - 2 www.pakistanwildlife.com Autore:Taimur Mirza ( località indicata dai fotografi: 1 Abu Arish < Waste Water Treatment> 13-08-2013 Arabia Saudita - 2 Hormozgan Sararu Reservoir <no data> Iran - 3 Hub Dam Wildlife Sanctuary Khar Center, Kirthar National Park, Sindh 18-02-2021 Pakistan )
1 - Maschio 2 - Femmina 3 - Maschio
Pterocles l. sukensis ( Grandule di Lichtenstein di Suke <Etiopia> )......Neumann........1909
Foto da: 1 Autore: Ken Nickerson - 2 Autore: Fanis Theofanopoulos (ASalafa Deri) - 3 www.flickr.com Autore: Nik Borrow ( località indicate dai fotografi: 1 Lewa Wildlife Conservancy 11-02-2018 Kenya - 2 Mago NP, Southern Nations, Nationalities, and People's Region 05-11-2019 Etiopia - 3 Buffalo Springs National Reserve 13-02-2016 Kenya )
1 - Maschio 2 - Femmina 3 - Maschio
Pterocles l. targius ( Grandule di Lichtenstein di Targi <Marocco> )........Geyr von Schweppenburg.......1916
Foto da: www.inaturalist.uy Autori: 1 Khaled Ayyach - 2 Mourad Harzallah - 3 www.magornitho.org Autore: Mark de Vries ( località indicate dai fotografi: 1-2 Tamanghasset DZ 26-12-19 sud Algeria - 2 In Amguel, Algeria 26-12-2019 Algeria - 3 Oued Tissint 08-04-2014 Marocco )
1 - Maschio 2 - Femmina 3 - Maschio
Pterocles l. ingramsi ( Grandule di Lichtenstein di Ingram )........Bates & Kinnear.........1937
Contrariamente a quanto indicato nello studio sotto esposto, secondo BirdLife International, la gamma di questa forma comprende lo Yemen centro orientale e Oman (BirdLife International 2016, de Juana & Kirwan 2020) e, perlomeno da quello che si evince dall'osservazione delle immagini, parrebbe corrispondere alla realtà.
Foto da: www.ebird.org Autori: 1 Emmanuel Naudot - 2 Michael Ortner - 3 Jörg Albert ( località indicate dai fotografi: 1 Wadi Sub, Dhofar 11-11-2023 Oman - 2 Mudday, Dhofar 02-04-2024 Oman - 3 Mudayy--camel farm, Dhofar 11-11-2023 Oman )
1 - Maschio 2 - Femmina 3 - Maschio
A seguire il sunto di un interessante studio riguardante il Pterocles lichtensteini ingramsi condotto da Guy M. Kirwan del Natural History Museum, London consultabile per esteso al link: ttps://www.researchgate.net/publication/355412177_Comments_on_two_Yemen_endemic_subspecies_Alectoris_melanocephala_guichardi_R_Meinertzhagen_1951_and_Pterocles_lichtensteinii_ingramsi_Bates_Kinnear_1937
Il nome specifico commemora William Harold Ingrams (1897‒1973), amministratore britannico in varie ex colonie tra le quali Yemen e Oman.
Questa forma venne considerata sottospecificatamente distinta a causa delle sue parti superiori complessivamente molto più chiare in entrambi i sessi, con striature scure alquanto ridotte sia superiormente che inferiormente (soprattutto il primo) (Bates & Kinnear 1937). Gli autori ritenevano che la specie fosse limitata all'Hadramaut a est di Wadi Du'an (= Wadi Dawan; 15°15' N, 48°20' E), a nord-ovest di Al-Mukallah, con nove esemplari (cinque maschi e quattro femmine) da Wadi Izhab, Tarib e Al-Aibara (tutte località nei dintorni di Saywun = Seiyun; 15°56' N, 48°47' E). Ulteriore materiale esaminato da Bates & Kinnear (1937) e Bates (1938), e sempre presso NHMUK, include: un esemplare di Boscawen da Wadi Sirr (non rintracciato), attribuito a questa forma (NHMUK 1933.6.26.53, una femmina raccolta in aprile; Foto 1), un altro da Qabr Hūd (16°09' N, 49°34' E); un maschio proveniente da Wadi Dhurra (probabilmente = Wadi Dhurah; 14°16' N, 46°10' E), a ovest di Wadi Du'an, vicino ad Ansab, attribuito alla forma nominale (NHMUK 1932.4.20.66, effettivamente collezionato il 27 marzo 1932, non aprile 1933 come riportato da Bates & Kinnear, e attualmente etichettato come "intermedio"); una femmina di Wadi Ansas, vicino a Shabwa (15°22’ N, 47°01’ E), ripresa da Philby (NHMUK 1937.4.17.34); e un maschio raccolto leggermente più a ovest, ad “Aiyad”, sempre presso Philby, che consideravano “intermedio”. Successivamente, Guichard e Goodwin (1952) riferirono di due ulteriori esemplari, un maschio raccolto ad Al-Mukallah, che attribuirono all'arabico (NHMUK 1951.1.17; Foto 1), e un altro maschio, catturato a Zumukh (16°35' N, 47°30 ' E), all'estremità nord-occidentale dell'Hadramaut, da loro assegnato a "ingramsi" (NHMUK 1951.1.16). Sebbene Meinertzhagen (1954: 465) sostenesse la sottospecificità di Pterocles l. ingramsi, lo considerava “una forma non molto stabile”. Molto più tardi, Madge et al (2002) e de Juana & Kirwan (2020) distinsero “ingramsi” come nel complesso il più pallido delle cinque sottospecie ampiamente accettate, con parti superiori e ventre meno densi e (nel maschio) più marroni e lucide sulle copritrici alari. Petto giallo-marrone più esteso e fasce sulla fronte più larghe.
Il materiale campione esaminato, in questo studio, presso NHMUK, conferma la diagnosi iniziale di Bates & Kinnear (1937). Entrambi i sessi sono infatti eccezionalmente pallidi con barratura molto ridotta rispetto alle popolazioni circostanti di Pterocles l. arabicus (Foto - 2-3-4-5). I caratteri specifici del maschio elencati da Madge et al (2002) e de Juana & Kirwan (2020) sono più difficili da sostenere: il modello di copertura delle ali differisce in una certa misura, ma solo in quanto la barratura scura è ridotta come sul resto delle parti superiori; tuttavia non è possibile confermare che le fasce nerastre della fronte sono più larghe, mentre il giallo-camoscio sul petto è forse più esteso, anche se solo marginalmente e tendenzialmente, potenzialmente come risultato della fascia inferiore scura del petto che tende ad essere più stretta e meno definita che in Pterocles l. arabicus. Tutte e quattro le liste di controllo globali accettano Pterocles l. ingramsi (Dickinson & Remsen 2013, del Hoyo & Collar 2014, Clements et al 2021, Gill et al 2021) e sostengo che venga mantenuto. I limiti della sua gamma sono sostanzialmente quelli delineati dagli autori precedenti; il tipico Pterocles l. ingramsi si trova a est fino a Qabr Hūd nel Wadi Hadramaut (più o meno dove il fiume inizia a scorrere verso sud), verso nord raggiunge Zumukh ai margini del deserto di Ramlat Al-Sab'atayn, ad ovest fino a Shabwa ed a sud nelle vicinanze di Wadi Dawan.
Tuttavia, come notato sia da Bates & Kinnear (1937) che da Meinertzhagen (1954: 465), una femmina di Socotra (marzo 1934; sottospecie nominale) è molto simile alle femmine di Pterocle l. ingramsi (Foto 6), mentre un maschio di Socotra (NHMUK 1953.36.3; febbraio 1953) è tipico della forma nominale, con una pesante soffusione marrone (tipicamente più che nell'arabico) che ricopre il motivo a barre delle parti inferiori posteriori (Foto 7). È interessante notare che GL Bates, con ampie pubblicazioni riguardanti gli uccelli dell'Arabia meridionale e fu il primo a discutere nel dettaglio l'ornitologia del Pterocles l. ingramsi (Bates 1938), non considerò il materiale di Alectoris melanocephala proveniente da questa regione degno di particolare attenzione, nonostante nominasse la nuova sottospecie di pernice della sabbia di Lichtenstein.
Col senno di poi, si è tentati di ipotizzare che Meinertzhagen (1951) avrebbe potuto scegliere di nominare Alectoris melanocephala guichardi perché condivideva lo stesso, o un areale simile, con una sottospecie già accettata (Pterocles lichtensteini ingramsi). Il fatto che egli (Meinertzhagen 1954) abbia poi messo in dubbio la validità di quest'ultimo taxon nella sua magnum opus sull'Arabia, un progetto che aveva in una certa misura ereditato da Bates (Cowles 1997), sembra essere solo una delle sue tante non spiegate (e forse inspiegabili) stranezze. Tuttavia, la descrizione di Alectoris m. guichardi sembra rientrare nell'elenco dei suoi giudizi sinceri ma discutibili (ad esempio Kirwan & Grieve 2013), piuttosto che restare nell'ampio elenco di tentativi di corrompere e falsificare la documentazione ornitologica (e storica più in generale) (vedi, per esempio, Rasmussen & Prŷs-Jones 2003, Garfield 2007).
Foto 1 - Pterocles lichtensteini ingramsi (a sinistra) da Wadi Sirr e P. l. arabicus di Al-Mukallah. Guy M Kirwan, © Museo di Storia Naturale, Londra
Foto 7 - Pterocles l. lichtensteini maschio raccolto a Socotra da Georg Popov nel febbraio 1953. Guy M Kirwan, © Natural History Museum, Londra
Foto 2-3 - Vista ventrale e dorsale di maschi e femmine di Pterocles lichtensteini ingramsi provenienti da varie località dell'Hadramaut, Yemen orientale, compreso l'olotipo (all'estrema sinistra). Guy M Kirwan, © Museo di Storia Naturale, Londra
Foto 4-5- Viste ventrale e dorsale di due femmine (a sinistra) e due maschili (a destra) di Pterocles lichtensteini arabicus provenienti da varie località del sud Arabia e India, da sinistra a destra: Yemen occidentale, due dell'Oman e il protettorato di Aden. Guy M Kirwan, © Museo di Storia Naturale, Londra
Foto 6 - Vista ventrale e dorsale della femmina di Pterocle l. lichtensteinii raccolto a Socotra dal colonnello M Boscawen nel marzo 1934. Guy M Kirwan, © Natural History Museum, Londra
Pterocles decoratus ( Grandule faccianera ).............Cabanis .............1868
Politipica - tre sottospecie riconosciute:
* Pterocles d. decoratus................Cabanis..........................1868 - Savane e dune costiere del sud-est Kenya ed est-nord-est Tanzania.
* Pterocles d. ellenbecki................von Erlanger..................1905 - Nord-est Uganda, nord e centro Kenya, sud Etiopia e sud Somalia.
* Pterocles d. loveridgei................Friedmann.....................1928 - Territori occidentali di Kenya e Tanzania.
Luoghi di origine: Le tre sottospecie sono distribuite in Etiopia , Kenya , Somalia , Tanzania e Uganda in boschi, cespugli e prati asciutti fino a 1600 m di altitudine.
Descrizione originale di Jean Louis Cabanis: Rif. Cabanis, JFO, 1868, p. 143. Località tipo, Lago Jipe, Tita ( lago interterritoriale a cavallo dei confini tra Kenya e Tanzania)
Distribuzione: Nelle parti più aride del Kenya, Serengeti, Yatta e Kenya, distreyyo Masai e sud del Monte Kenya.
Maschio: fronte, ad eccezione della base estrema, delle lore e del centro della gola, nero, delineato con il bianco; il bianco che si estende all'indietro sopra alla striscia sopracciliare è bordato inferiormente di nero; base della mandibola e del mento, bianca. Lato di piombo, collo e copritrici auricolari cuoio-sabbia spruzzato di nerastro; parte alta del petto color sabbia lavato con oliva: parte bassa bianca, separata dalla superiore da una sottile linea nera. Addome e fianchi bruno-nerastri scuri, con la maggior parte delle piume che presentano stretti apici bianchi; corona e area posteriore del collo color sabbia striato di nerastro; mantello, groppa e copritrici superiori color cuoio barrato di nero; copritrici alari lucide con barre nere, spezzate, irregolari, ed ampiamente distanziate. Primarie bruno nerastre, più scure sulle interne; piume più esterna con vessillo bordato color cuoio o bianco; cinque interne con punte bordate di bianco. Secondarie bruno-nerastre con margini bianchi all'estremità; quelle interne con bordi ruggine e vermicolature sulle parti esterne del vessillo. Timoniere camoscio con apici biancastri e barre nere irregolari; coppia centrale vermicolata di nerastro; copritrici sottocaudali da biancastre a color cuoio con barre nere angolari; piume sulle cosce e tarsi biancastri. Becco giallo ocra, più chiaro sulla mandibola; cere giallastre; zampe e piedi giallo verdastro.
Femmina: gola, lato della testa e sopraciliare color sabbia, leggermente macchiato vicino al becco e striato di nerastro sulle copritrici auricolari; parte inferiore e posteriore del collo e metà superiore del petto color sabbia con barre nerastre. In alcuni esemplari le macchie nere sulla metà superiore del petto risultano piuttosto circolari, circoscrivendo un'area “cuoriforme” del colore di fondo. Resto del piumaggio sulla parte inferiore come nel maschio, con il bianco sull'addome più pronunciato; mantello, scapolari e copritrici minori in ricco color sabbia con linee submarginali nere irregolari ondulate che seguono il contorno generale delle piume, all'interno delle quali vi sono barre trasversali ondulate irregolari; resto della parte superiore come nel maschio ma colore di fondo un poco più scuro, con macchie nere più larghe e pronunciate. Becco corno-marrone, più chiaro sulla mandibola inferiore; cere giallo verdastro; zampe giallastro vivo.
Giovani: nella prima piuma presentano parti inferiori color sabbia con ogni piuma contraddistinta da una barra nera subterminale angolare; addome brunastro con apici cuoio su ogni piuma; parte superiore marrone ruggine fortemente striata di nero; penne delle ali castane variegate e nere. Questo piumaggio cede rapidamente il posto all’intermedio che assomiglia molto a quello della femmina adulta, ma è generalmente più brillante e rossastro. Corona, collo posteriore e l'intera parte superiore, comprese le copritrici alari, sono di colore castano rossastro con apici color cuoio chiaro e centri nerastri; quelle del mantello e ali presentano, inoltre, due o più barre ondulate trasversali nere.; scapolari e secondarie con apici e margini color cuoio sui vessilli esterni mentre ogni barra nera è delineata prossimalmente con castano chiaro; estremità delle primarie castano con punte chiare e vermicolature nerastre. Sia il maschio che la femmina, in questa fase, presentano il petto color sabbia sfumato di marrone ruggine verso gli apici delle piume, ognuna di queste con una barra angolare; parte inferiore del petto bianco ocra sporco; addome brunastro con larghi apici bianchi delle piume. I giovani mutano, direttamente, ma gradualmente, da questo piumaggio a quello adulto di entrambi i sessi.
Pterocles d. decoratus ( 1 maschio - 2 femmina ) - Pterocles d. ellenbecki ( 3 maschio - 4 femmina )
Journal für Ornithologie 16 p.413 ( 1905 )
Nota: Come per molti altri Galliformi, e non solo, l’esaminazione delle immagini non sempre offre una sicura indicazione riguardante la reale colorazione dell’una o l’altra specie/sottospecie in quanto condizioni ambientali e di luce, periodo dell'anno, capacità del fotografo ecc., possono far apparire un esemplare cromaticamente molto diverso da quello che è in realtà. Quindi, a tale proposito, ci si può basare solo sulle indicazioni di località fornite dai fotografi.
Pterocles d. decoratus
Foto da: 1 Autore: Nigel Voaden - 2 www.discovering-birds.com - 3 www.joniecnaturalnie.com ( località indicate dal fotografo: 1 Tarangire National Park Manyara 05-02-2013 Tanzania - 2 Tsavo National Park 25-06-2017 Kenya - 3 Tsavo East National Park .21-09-2011 Kenya )
1 - Maschio 2 - Femmina 3 - Maschio
Pterocles d. ellenbecki
Descrizione sintetica: Molto simile al conspecifico nominale Pterocles decoratus decoratus ma generalmente più pallido. Le maggiori difformità tra questa forma e la precedente risultano più marcate nelle femmine rispetto ai maschi; aree nere delle piume più ristrette, mentre le bordature marginali si presentano più larghe e color cuoio più chiaro, mentre le zone intermedie sono più marrone ruggine. Località tipo, Sidimun, Somalia meridionale.
Foto da: 1 www.worldbirdphotos.com Autore: Peter W. Hills - 2 www.inaturalist.org Autore: Fanis Theofanopoulos (ASalafa Deri) - 3 www.flickr.com Autore: Nik Borrow ( località indicate dai fotografi: 1 Negele, Yabelo 07-12-2014 Etiopia - 2 Samburu National Park 19-07-2011 Kenya - 3 Shaba National Reserve 16-02-2011 Kenya )
1 - Maschio 2 - Femmina 3 - Maschio
Pterocles d. loveridgei
Foto da: 1-3 Autore: Alison Bentley - 2 www.inaturalist.org Autore: Markus Gmeiner ( località indicate dai fotografi: 1-3 Iringa, Ruaha National Park 11-12-2017 Tanzania - 2 Iringa Ruaha National Park 15-11-2021 Tanzania )
1 - Maschio 2 - Femmina 3 - Maschio
Pterocles d. decoratus ( foto 1-3 ) e Pterocle d. loveridgei ( foto 2 ) - maschi con colorazione <apparentemente> non solita.
Nota: la colorazione dei maschi delle foto sottoposte, potrebbe anche essere dovuta ad un effetto fotografico, ciò del quale comunque dubito in quanto, oltre a diversi periodi, nelle foto 1 e 3 è ritratto lo stesso maschio, ma in posa diversa, tuttavia il cromatismo del piumaggio rimane lo stesso. Mentre l'esemplare della foto 2, appartenete ad altra sottospecie, è stato fotografato in un area piuttosto lontana, rispetto al precedente, come si evince dalle indicazioni dei fotografi.
Foto da: 1-3 Autori: Lisa & Li Li - 2 Autore: Carmelo de Dios ( località indicate dai fotografi: 1-2 Tsavo East NP (general), Coast, 18-03-2023 - 2 Ruaha National Park, Iringa 12-06-2008 Tanzania )
1 - Maschio ( Pterocles d. decoratus ) 2 - Maschio ( Pterocles d. loveridgei ) 3 - Maschio ( Pterocles d. decoratus )