Rheinardia ocellata
Rheinardia ocellata..... da - www.pinterest.com
LUOGO DI ORIGINE
STATO DI CONSERVAZIONE IN NATURA
ESTINTO| | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | NON A RISCHIO
GENERE RHEINARDIA ( MAINGOUNAT, 1882 )
RHEINARDIA OCELLATA ( ELLIOT, 1871 )
ARGO CRESTATO o OCELLATO
ORDINE..............GALLIFORMES.
FAMIGLIA...........PHASIANIDAE.
GENERE.............RHEINARDIA.
SPECIE...............OCELLATA.
In un primo momento fu classificato da Elliot come ARGUS OCELLATUS a causa del non comune disegno della livrea disseminata di macchie bianche o biancastre. Tuttavia nel 1882 Maingounart, in onore al comandante della Marina Francese Rheinardt, rinomina la specie attribuendole l'epiteto di RHEINARDIA OCELLATA.
ITALIANO = Argo crestato o ocellato | INGLESE= Crested argus | FRANCESE= Argus ocellè | SPAGNOLO= Faisan argus crestado | TEDESCO= Perlen argus.
SPECIE: Nominale < RHEINARDIA OCELLATA > ( CITES-A per entrambe le sottospecie )
SOTTOSPECIE: 2 sottospecie sino ad oggi classificate:
Rheinardia ocellata ocellata…........argo crestato o ocellato…. [ nominale ] .....ELLIOT..............1871
Rheinardia ocellata nigrescens…...argo crestato malese..................................ROTHSCHILD...1902
LUOGHI DI ORIGINE: La forma nominale è endemica nel Vietnam ed occupa soprattutto le regioni centrali del Paese, così come nel Laos e Malesia, mentre la sottospecie nigrescens si trova solo in alcune aree del centro Malesia, e pressoché confinata all'interno del Parco Naturale Tenam Negara.
HABITAT NATURALE e COMPORTAMENTO: Sono uccelli timidi ed elusivi che frequentano preferibilmente foreste umide primarie di montagna spesso permeate da fitta nebbia, ad altezze mediamente comprese tra 1200 e 2000 metri, molto più fredde di quelle in cui solitamente vivono i consimili A. ARGUS. Tuttavia pare che possano anche adattarsi ad ambienti degradati con ricrescita secondaria che in Vietnam dopo la guerra civile ed i pesantissimi bombardamenti a tappeto, l'uso di laciafiamme associati alle massiccie quantità di defoglianti e diserbanti utilizzati in maniera sconsiderata dagli americani, sono ormai molto comuni. Eccetto il periodo degli accoppiamenti o quando le femmine sono impegnate nell'allevamento della prole, conducono una vita perlopiù solitaria. Solitamente il preannunciarsi della stagione riproduttiva si verifica molto presto e già tra gennaio/febbraio i maschi danno evidenti segnali di “nervosismo” sessuale, esibendosi in spettacolari parate, tuttavia le femmine inizieranno a deporre le uova solo verso la fine di marzo, primi di aprile. In questo periodo i maschi adulti dominanti assumono un comportamento estremamente territoriale difendendo il proprio dominio, consistente in una “arena” di circa 20-25 mq, da qualsiasi intruso che sia esso un conspecie o meno. La coppia rimane unita per tutto l'anno, legata da un vincolo che almeno in apparenza sembra molto più solido rispetto a quello degli A. ARGUS, cadendo in una sorta di disperazione angosciosa nel malaugurato caso che uno dei partner venga a mancare. Si possono anche sentire mentre intonano duetti caratteriterizzati da un complesso repertorio vocale, suggerendo che allo stesso modo dei dei loro cugini non siano poi così antisociali e solitari come invece si è soliti credere. Dalle pochissime osservazioni avvenute allo stato naturale è emerso che la nidificazione può avvenire sia sul terreno che a poca distanza dal suolo, e la preferenza viene di norma data ai siti in quota caratterizzati da scarpate e ripidi pendii, con il maschio che si presta con fervore alla costruzione del nido. La deposizione consiste in 1 o 2 uova incubate solitamente dalla sola femmina per circa 25 giorni, mentre il maschio pur non partecipando alla cova, rimane per tutto il periodo nelle immediate vicinanze a fare la guardia, dando anche la propria vita se fosse necessario. Una volta schiuse le uova si unisce alla famigliola aiutando la compagna sia nella gestione della prole quanto ad “imbeccare” i nuovi nati. Entrambi sono molto legati ai loro piccoli che per il freddo o paura si rifugiano spesso sotto le ali, o le code di entrambi i genitori, potendovi passare anche l'intera giornata in caso di pioggia. Spesso capita che il maschio adulto dimostri un interesse particolare per la propria discendenza che appena raggiunta la fase giovanile, cioè durante il loro primo inverno dopo la nascita, vengono un pochino tenuti a distanza dalla madre. Le femmine abbandonano i genitori a circa due anni di vita, mentre i maschi rimangono con loro per circa tre o quattro facendo anche da supporto alla coppia adulta, in una strategia che porta spesso i maschi subadulti ad unirsi ai fratelli minori almeno finché non acquisiscono un proprio territorio nelle vicinanze, che fungerà da zona cuscinetto o satellite a quello dei genitori. ( Approfondimenti in: Habitat naturale e comportamento – ARGUSIANUS ARGUS )
STATO DI CONSERVAZIONE IN NATURA: Nonostante i dati che riguardano la specie siano molto pochi, ne tanto meno aggiornati, in alcune aree di foresta primaria sono ritenuti ancora relativamente comuni, tuttavia è molto probabile che le popolazioni di RHEINARDIA OCELLATA stiano diminuendo a causa della sconsiderata deforestazione, spesso illegale, finalizzata al commercio del pregiato legname, gli incendi il più delle volte dolosi al fine di convertire i territori in aree agricole, la caccia ed il bracconaggio per la carne e le stupende piume o la cattura di soggetti vivi da destinare al mercato illegale di animali. Purtroppo anche per la sottospecie R. O. NIGRIPENNIS il futuro si prospetta tutt'altro che roseo, infatti pur essendo praticamente confinati all'interno del parco, sono in serio pericolo di estinzione a causa della bassa densità demografica, consanguineità, deforestazione massiccia anche nelle aree protette, caccia e catture illegali. Negli anni scorsi sono entrati in vigore una serie di provvedimenti che si spera possano tutelare la specie, o quantomeno garantirne la sopravvivenza.
CARATTERISTICHE PRINCIPALI e DIMORFISMO SESSUALE: Sono uccelli grandi e spettacolari che di primo acchito potrebbero essere confusi con gli A. ARGUS, ma possono facilmente essere riconosciuti per alcune caratteristiche molto evidenti come la testa, diversa e particolare, e la maestosa coda che è senza dubbio una di quelle, se non quella, con penne più lunghe ed ampie che si possano trovare tra gli uccelli selvatici. Solo il SYRMATICUS REEVESI può competere, ed anche superarlo di parecchi centimetri, pur essendo le sue timoniere notevolmente più strette. I maschi completano il finissaggio dei colori e del piumaggio al terzo anno di vita, mentre la coda continua a crescere, raggiungendo la sua lunghezza massima solo nel corso del quinto o sesto.
Il MASCHIO è caratterizzato da una testa piuttosto piccola, se paragonata al corpo, con zone di pelle nuda blu attorno agli anelli orbitali, la parte centrale del capo e le coperture auricolari sono grigio brunastro; strisce sopraorbitali lunghissime di colore bianco o bianco-fulvo chiaro, che proseguono sino alla base della nuca sino a raggiungere il collo. Mento e gola grigi o grigio chiaro, guance biancastre; collo castano-ruggine. Mantellina e ali sono marrone scuro fortemente macchiati di nero e castano piuttosto scuro che tende a schiarirsi su dorso e terziarie. Nei R. OCELLATA le ali hanno dimensioni che potrebbero essere definite inusuali per forma, lunghezza e peso, essendo larghe e piuttosto squadrate, come negli A. ARGUS, contrariamente a quelle dei veri fagiani che invece si presentano brevi ed arrotondate tanto da sembrare più morfologicamente simili a quelle di alcune specie semi-arboree, ed in particolare al genere CRACIFORMES. La coda è eccezionalmente lunga, formata da 12 penne larghe anche15-20 cm, con le due coppie di timoniere centrali lunghe fino a 175 cm, che presentano una colorazione grigio chiaro con sfumature marroni lungo i bordi, pesantemente macchiate di bianco-marrone con il centro nero. Tutte le altre penne che compongono la coda degradando verso l'esterno divengono sempre più corte e scure. Becco grande e rosa che tende a schiarirsi all'apice, iris marrone, zampe rosa-brunastre che pur essendo relativamente corte e fini risultano notevoli sotto un certo profilo, per la presenza di grosse scaglie che nei maschi sono curiosamente allungate; le dita sono lunghe e grandi con quello posteriore che è meno sviluppato rispetto a quello dei galliformi prettamente terragnoli.
La FEMMINA è simile al maschio pur tuttavia differenziandosene per la colorazione della testa più scura; cresta morfologicamente diversa con piume rigide che occupano una superficie più lunga che va dall'ocipite alla parte superiore e posteriore del collo formando una sorta di criniera. Livrea generalmente più opaca e caratterizzata da una tonalità bruna piuttosto intensa con variegature marroni e sottili venature fulvo scuro, mentre le penne delle parti superiori, ed in particolare quelle di ali e coda, sono bordate di nero. Quest'ultima è allungata e compressa lateralmente come nel maschio pur essendo notevolmente più corta.
I GIOVANI assomigliano alle femmine adulte, tuttavia i sessi si rendono distinguibili precocemente con i maschi che acquisiscono le caratteristiche distintive durante la prima muta. Ciò nonostante la coda rimane notevolmente corta completando lo sviluppo, come sopra esposto, solo al quinto o sesto anno.
RHEINARDIA OCELLATA NIGRESCENS: Nel complesso è piuttosto simile alla forma nominale, tuttavia la cresta è più lunga e solitamente anche più bianca, con strisce sopraorbitali e gola in castano chiaro anziché bianche e grigie. Il petto presenta una colorazione più scura, e piumaggio che in generale è caratterizzato da marcature più pronunciate rispetto a R. OCELLATA.
VALORI FISICI:
MASCHIO: Lunghezza totale 190-240 cm.......lunghezza della coda 140-175 cm.......peso 1, 500-2, 400 kg.
FEMMINA: Lunghezza totale 70 - 80 cm.......lunghezza della coda 35 - 45 cm.......peso 1, 300-2, 000 kg.
STATO DI CONSERVAZIONE IN CATTIVITA': I primi esemplari arrivarono in Europa nel 1924, ma purtroppo a causa di malattie e scarsa conoscenza della specie, non vissero a lungo, ne tanto meno si riprodussero. In tempi non recenti fu dichiarato che la prima riproduzione in cattività di questa specie avvenne al Saigon Zoo nel 1996, affermazione subito contestata dal Serle nel 1997 in quanto il primo di questi eventi si era già verificato circa 70 anni prima, seguito da altri tre casi in altrettanti Paesi tra il 1920 e1930 ( negli anni venti Delacour riuscì a riprodurli con successo, tuttavia in seguito si estinsero per varie cause ). Purtroppo non sapremo mai come siano andate realmente le cose, così come attualmente non ci è dato conoscere con certezza il loro stato in cattività. Sono comunque da considerarsi rarissimi, e forse ad eccezione di qualche coppia presente negli USA, o in qualche collezione “molto privata”, si possono trovare solo in strutture specializzate che nei luoghi di origine sono state istituite dai governi locali col presupposto di salvaguardare la specie incrementandone il numero. La sottospecie R.O. NIGRESCENS non non è mai stata registrata in cattività sino a quando il Wildlife Departement della Malesia ha avviato un progetto d'allevamento che riguarda proprio questa specie.
CARATTERE ed ADATTAMENTO ALLA CATTIVITA': Contrariamente a quanto avviene allo stato naturale, in cattività perdono gran parte della loro diffidenza divenendo tranquilli e docili tanto da poter convivere tranquillamente con altri tipi di fagiani ad eccezione dei POLYPLECTRON. Ciò nonostante non è specie da consigliare ai principianti, e neppure a chi non è in possesso di una buona, se non ottima pratica d'allevamento, tuttavia qualora si fosse qualificati e tanto fortunati da entrare in possesso di una coppia di questi meravigliosi animali, oltre alle innumerevoli difficoltà d'allevamento, si dovrebbe fare i conti con i loro potenti richiami che sono fra i più potenti del mondo alato, emessi solitamente al mattino presto, tardo pomeriggio, e nelle notti chiare o di luna piena, nonché con permalosi vicini di casa non proprio ben disposti nei confronti di simili “ugole”. Per ammissione di chi li ha avuti, o li possiede tuttora, sarebbero anche molto più rustici degli ARGO potendo sopportare temperature di meno 8-10 gradi ( meglio comunque non metterli alla prova ), ad eccezione dei giovani che durante il loro primo inverno richiedono almeno 5-6 gradi di calore. ( Approfondimenti in: Carattere ed adattamento alla cattività - ARGUSIANUS ARGUS )
ETA' RIPRODUTTIVA: Entrambi i sessi sono sessualmente atti a riprodursi nel corso del terzo anno di vita, pur raggiungendo la piena maturità solo nel corso del quarto, se non addirittura al quinto.
TIPO DI ACCOPPIAMENTO: In natura sembrano adottare la pratica della monogamia ed anche in cattività viene rispettata questa regola, tenuto conto anche del fatto che le femmine non si tollerano reciprocamente e se costrette a convivere ben presto quella dominante, o entrambi i partner finirebbero per ridurre a mal partito, se non addirittura uccidere la subordinata. Atteggiamento che in natura passerebbe in secondo piano, o perlomeno fortemente attenuato dal tipo di habitat in cui vivono.
PERIODO RIPRODUTTIVO: Non ci sono molte informazioni in merito, tuttavia dalle poche osservazioni nei luoghi di origine o comunque in ambienti riscaldati, è emerso che i maschi possono dare inizio alle parate di corteggiamento già a febbraio, con l'inizio della deposizione che si verifica solitamente tra fine marzo ed inizio aprile.
TIPO DI NIDO: Come per ARGUSIANUS ARGUS.
UOVA DEPOSTE STAGIONALMENTE: Come per i cugini ARGUS la deposizione consiste in 1 o 2 uova e non ci sono dati che confermino altre deposizioni nel caso le prime vengano levate, né tanto meno riguardanti pratiche di incubazione artificiale o altro sistema semi-naturale, che comunque sembra attuabile senza troppi problemi.
PERIODO DI INCUBAZIONE e SCHIUSA: Come per ARGUSIANUS ARGUS.
ALIMENTAZIONE PER PULCINI e FAGIANOTTI: Come per ARGUSIANUS ARGUS.
ALIMENTAZIONE PER ADULTI: Come per ARGUSIANUS ARGUS.
PULCINAIA e PARCHETTI PER SVEZZAMENTO: Approfondimenti in: PARTE GENERALE - Pulcinaia e parchetti per svezzamento.
VOLIERE PER ADULTI: Come per ARGUSIANUS ARGUS.
Rheinardia ocellata femmina....da - www.metazoa.us - Autore Diego Delso
Rheinardia o. ocellata...da - www.minizooyjardinyori.com - Particolare della testa
Rheinardia ocellata
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Rheinardia o. ocellata ( maschio )