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            - phasianus colchicus : 30 sottospecie....., un unico cielo -

Illustrazione.- Prima fila, da sinistra verso destra: Phasianus c. colchicus - torquatus - persicus - Seconda fila, da sinistra verso destra: Phasianus c. principalis  - decollatus - strauchi - Terza fila, da sinistra verso destra: Phasinaus c. vlangali - hagenbecki - tarimenis

Phasianus - 30 sottospecie x sito.jpg

 - Nonostante l'empirismo, come definito da qualcuno, gbp.bio, tra l'altro, è stato il primo e l'unico a mostrare le immagini di 3 sottospecie ( Phasianus c. alaschanicus - sohokhotensis e edzinensis ), sino a qualche anno fa, fenotipicamente sconosciute in occidente. Delle quali esistono solo vaghi quanto succinti resoconti pressoché inutili a decifrarne l'aspetto.

​ - Non avendo avuto ancora la possibilità di vedere le pelli delle specie considerate nella disamina in oggetto, ma lo farò al più presto, e nel contempo ben sapendo quanto le immagini possono falsare il giudizio, quanto menzionato nei commenti deve essere inteso come parere del tutto personale.

​ - Occorre ricordare, come farò anche in altre parti della presente disamina, che la maggior parte della letteratura, revisioni comprese, è soprattutto basata sui lavori di autori del passato, perlomeno fino all'ultima descrizione del Phasianus c. takatsukasae di Delacour nel 1927, cioè 97 anni fa, ma se consideriamo che l'inizio del periodo descrittivo reputabile come più "produttivo" è identificabile intorno al 1850, quindi circa 170 anni fa, possiamo facilmente comprendere che molte cose potrebbero essere, o sono, mutate. Cambiamenti climatici, espansione demografica (la Cina, ad esempio, sul cui territorio si trovano ben 19 sottospecie di Phasianus, nel 1930-40, contava circa 500 milioni di persone, 824 milioni nel 1970, 1.135 miliardi nel 1990  fino al 1 miliardo e 400 milioni attuali, anche se reputato in calo), mega opere ingegneristiche, disboscamenti, desertificazione, drastiche modifiche degli habitat ecc., hanno sicuramente costretto, e costringono tuttora, molte specie, e non solo riferite ai Phasianus, a migrazioni forzate con, tra l'altro, probabili sovrapposizioni delle gamme originali e mescolanza di caratteri, oppure ad evolversi in nuove forme e fenotipi. A tutto questo dobbiamo aggiungere il proliferare degli allevamenti, spesso intensivi, del Phasianus domesticus per la produzione di carne, uova e piume che, nonostante in Cina ne sia proibito (?) il rilascio in natura, inevitabilmente, e per motivi vari, riescono a fuggire, come confermano le molte immagini, e nel caso sopravvivano, cosa non difficile per uccelli resistenti ed adattabili al pari degli ibridi d'allevamento, inevitabilmente si incroceranno con le forme indigene contaminandole sino al totale "assorbimento" genetico.

Non dimenticando che la Sistematica, o ancor meglio, la Tassonomia, sono concetti pratici considerabili coretti entro un’ottica temporale circoscritta (definita), ma che divengono opinabili quando proiettati in un lasso di tempo indefinito essendo l’evoluzione un processo continuo del quale noi percepivano solo il lasso temporale concessoci dalla nostra esistenza. Meno del batter di ciglia. Quindi, la scelta di un criterio universalmente univoco mantenuto costante nel tempo inteso ad identificare le specie (classificazione) potrebbe non essere, anzi, non è corretto, dato che il modello evolutivo in continuo fermento, non si ferma nel tempo, pertanto, ciò che osserviamo riguarda solo una frazione di questo inarrestabile procedimento naturale che muta costantemente. Per cui, ciò che è stato osservato e descritto 200-100 anni fa, ora, potrebbe non corrispondere più, sia geograficamente che morfo-fenotipicamente, a quanto constatato in precedenza.  ​

Riflessioni dalla home page:                                                                                                                                                                                                                                        una prima riflessione è necessario farla sul modo in cui viene gestita l'informazione riguardante i Galliformi in generale, e dei fasianidi in particolare, che per le loro caratteristiche uniche dovrebbero essere molto più conosciuti, ed in conseguenza anche apprezzati. Spesso mi sono chiesto il perché studiosi e documentaristi si interessino poco o nulla a questi uccelli che appartengono ad una galassia di specie con pochi rivali in quanto a bellezza e suggestività degli habitat in cui si trovano. Amo tutti gli animali, però non mi sembra giusto che si insista nel proporre pubblicazioni o filmati riguardanti la vita di specie talmente conosciute, perlomeno mediaticamente, che non di rado inducono il lettore a non comprare libri, ed il telespettatore a “cambiare canale”, quando si "dispone" di un mondo come quello dei Galliformi ancora per certi versi sconosciuto, misterioso ed intrigante, permeato di un fascino ancora tutto da scoprire.  

Nel corso degli ultimi secoli un numero difficilmente precisabile di specie si sono estinte. Sicuramente oltre al ciclo evolutivo giunto al termine, una delle concause determinanti è stata ( ed è ) la sconsiderata pressione antropica. 

Così come capita piuttosto spesso che passando in rassegna i vari generi e/o specie ci si imbatta in considerazioni del tipo: "... Non è più possibile importare soggetti di cattura....". "...Questo neppure allo scopo di rinsanguare popolazioni che in cattività si trovano vicine alla catastrofe genetica..., ecc..." Molti allevatori avrebbero la necessaria passione ed esperienza per gestire specie problematiche o difficili nella speranza di dar loro un futuro, ed il poter contare sul contributo apportato da individui provenienti dai luoghi di origine non farebbe altro che infondere nuova linfa a linee di sangue ormai prive di vitalità, se non giunte allo stremo genetico. Certo, si tratterebbe di privare alcuni soggetti della libertà, ma il loro sacrificio assicurerebbe un domani a molti altri simili che per una sorta di compensazione nei confronti della natura potrebbero essere rilasciati nelle stesse terre dalle quali provenivano chi li ha preceduti. Tuttavia ciò che parrebbe semplice, potrebbe invece essere citato come un classico esempio in cui leggi, burocrazia, corruzione, avidità e ottusità umana, si scontrano violentemente contro il buon senso, incaponendosi in una utopica salvaguardia di specie ritenute a rischio di estinzione, presupponendo, con una buona dose d'incoscienza che per questo basti, anzi, che la loro esistenza possa essere garantita esclusivamente, o quasi, attraverso ( spesso costosi ) programmi di tutela approntati nei luoghi d'origine con l'istituzione di centri d'allevamento i quali, il più delle volte, servono solo ad “ingrassare” qualche organizzazione locale, e forse non solo queste, oppure realizzati in habitat naturali che, soprattutto a certe latitudini, risultano pressoché incontrollati, se non addirittura incontrollabili, dove le leggi, ammesso che vi siano, sono spesso solo carta scritta. Ciononostante, una pratica non deve necessariamente escluderne un'altra. Piaccia o meno, è giunto il tempo in cui i rappresentanti delle più importanti organizzazioni ambientaliste, nonché i maggiori detrattori dell'avicoltura, ne capissero il senso, iniziando a considerare la questione in modo realistico, non solo guidati da emozioni spesso ingiustificate o integralismi fuori luogo: di sogni ne sono pieni i cassetti ! Ma soprattutto non è giusto arrogarsi il diritto, per mantenere fede alle proprie ideologie, di decidere il destino di creature che non hanno la possibilità di gestire il loro futuro. Il mondo sta velocemente mutando, anzi, purtroppo è già cambiato, e per certi aspetti anche in maniera irreversibile, pertanto la necessità di adattare il pensiero alla realtà è divenuto ormai imperante, ed alla fin fine meglio degli esemplari in voliera, ma con la speranza di poter sopravvivere a se stessi attraverso la progenie, di qualche soggetto impagliato in loro ricordo e della stupidità umana. L'allevamento in cattività quando attuato nelle migliori condizioni, con cognizione di causa e passione, non è, e non deve essere inteso come una barbarie, una perversa tortura operata da menti sadiche e contorte, ma visto come una forma di garanzia genetica che può contribuire, come spesso ha già fatto, nonostante questo venga velocemente dimenticato, o deliberatamente taciuto, a salvaguardare specie che altrimenti allo stato selvatico sarebbero ormai solo un ricordo.  

Genere Phasianus: sottospecie riconosciute e sinonimi ( da: Chek-List of  Birds of the World VOL. II 1934 )

                               

Genere PHASIAUS Linneo

 

Phasianus - Linnaeus, Syst. Nat., ed. 10, 1, 1758, pag. 158. Tipo, per tautonimia.                                                                                                                                                              Phasianus colchicus Linnaeus. (Phasianus, nome specifico pre-binominale in sinonimia.) cfr. Alpheraky e Bianchi, Annuaire Mus. Zool. imp. Acad. Sci. St. Petersb., 12, 1907 (1908), p. 425-462. Beebe, Monogr. Pheasants., 3, 1922, p. 69-140. Buturlin, Ibis, 1904, p. 377-414. (Escl. soemmerringii e reevesi) ; Id., 1908, p. 570-592. Hartert, Vog. amico. Fauna, 3, 1921, p. 1976-1996. La Touche, Handb. Bds. Est. Cina, 2, pt. 3, 1932, pag. 228-237.

1 Phasianus colchicus septentrionalis Lorenz                                                                                                                                                                                                                Phasianus colchicus L. subspec. septentrionalis Lorenz, Journ. f. Orn., 36, 1888, p. 572. (Nord del Caucaso.). Parte settentrionale del Caucaso nelle valli dei fiumi Kuban, Terek e Kuma e le coste occidentali del Mar Caspio dalle foci del Volga alla penisola di Apsheron.

2 Phasianus colchicus colchicus Linnaeus                                                                                                                                                                                                                      Phasianus colchicus Linnaeus, Syst. Nat., ed. 10, 1, 1758, pag. 158. (Africa, Asia = Rion [precedentemente Phasis].) Transcaucasia occidentale nelle valli del Rion e del Chorokh, e lungo le coste orientali e sud-orientali del Mar Nero. Introdotto in Europa, in molte parti del Nord America e in Nuova Zelanda 1*)

1 * ) Hachisuka nominò (Bull., 6, 1925, p. 411, col. pi. e in Bull. Brit. Orn. CI., 47, 1926, p. 51, Norfolk, Eng.) Phasianus colchicus mut. tenebrosus, un'aberrazione ormai non rara tra i fagiani semiselvatici di sangue misto in Inghilterra. La pratica di designare "mutazioni" o altre aberrazioni con nomi trinomiali è indifendibile.

Phasianus colchicus lorenzi Buturlin                                                                                                                                                                                                                                                      Phasianus lorenzi Buturlin, Ibis, 1904, p. 378 (in chiave), 386 (descr. orig.). (Fiume Kura e Alazan, Transcaucasia.) Transcaucasia centrale e orientale nelle valli dei fiumi Kura e Aras.

3 Phasianus colchicus talischensis Lorenz                                                                                                                                                                                                                                  Phasianus persicus Severtzov subspec. talischensis Lorenz , Journ. f. Orn., 36, 1888, p. 571. (Lenkoran [precedentemente nel Khanat di Talysh].) Pianure che confinano con le coste sud-occidentali e meridionali del Mar Caspio da Kizil-Agatch alla provincia persiana del Mazanderan.

 4 Phasianus colchicus persicus Severtzov                                                                                                                                                                                                                                        Phasianus persicus Severtzov, Boll. soc. imp. Nat. Mosca, 48 anni, n. 3, 1875, pag. 208. (Riva meridionale del Mar Caspio.) Estrema Transcaspia sudoccidentale nelle valli dell'Atrek e del Gurgen e dei loro affluenti; coste sudorientali del Mar Caspio fino ad Ashurada.

 5 Phasianus colchicus principalis PL Sclater                                                                                                                                                                                                                                    Phasianus principalis PL Sclater, Proc. Zool. soc. Londra, 1885, p. 322, tav. 32. (Bala Murghab, Afghanistan.)  

Phasianus colchicus komarowii Bogdanov                                                                                                                                                                                                                                    Phasianus komarowii Bogdanov >, Boll. Acad. imp. St. Petersb., 30, 1886, col. 356. (Askhabad, Turkestan russo.)   

Phasianus principalis bogdanowi Buturlin, Ibis, 1904, p. 390. (Nuovo nome per Phasianus komarowi Zarudny, 1885, che era un nomen nudum.) Turkestan meridionale, soprattutto nella valle del Tejend, che si estende a ovest fino a 75 km. a est di Askhabad ea nord fino al deserto di Kara Kum.

Phasianus principalis typicus Buturlin, Ibis, 1904, p. 389, nel testo. ( Nomen nudum.) Parti afghane e russe della valle di Murghab e delle oasi di Merv, Yelotan e Pandj-deh.

6 Phasianus colchicus chrysomelas Severtzov                                                                                                                                                                                                                                Phasianus chrysomelas Severtzov, Boll. soc. imp. Nat. Mosca, 48 anni, n. 3, 1875, pag. 207. (Bassa Amu Daria, Turkestan russo.) Delta dell'Amu Daria a ovest fino al deserto di Kara Kum ea nord-est fino alle rive del lago d'Aral.

7 Phasianus principalis zarudnyi Buturlin, Ibis, 1904, p. 390, nuovo nome di Phasianus medius Zarudny, 1896, non di Milne-Edwards, 1870. (Amu Daria da Khiva a Chard jui.) Turkestan russo nella valle del medio Amu Daria.

Phasianus principalis gordius Alpheraky e Bianchi, Annuaire Mus. Zool. Acad. imp. Sci. St. Petersb., 12, 1907 (1908), p. 440. (Karnas, Buchara.)  

Phasianus tschardjuensis Buturlin, Ibis, 1908, p. 571. (Chardjui, medio Amu Daria, Buchara.) Valle dell'Amu Daria tra Chardjui e Karnas. Forse non diverso da Ph. zarudnyi.

Phasianus colchicus jabae Zarudny.

Phasianus jabae Zarudny, “Ssemja ochotnikov” 1909 (russo!); Tradotto da Loudon in Orn, anno 1910, p. 45-47 (Am Amu-Darya, molto al di sopra di Chardyui). Probabilmente un ibrido tra Ph. zarudnyi e Ph. bianchi.

8 Phasianus colchicus zerafschanicus Tarnovski                                                                                                                                                                                                                            Phasianus zerafschanicus n. sp. sive klossovskii Tarnovski, Field, 77, 1893, p. 409. (Katla Kurgan, Samarcanda.) Valle Zerafshan a Buchara, a nord fino allo spartiacque Zerafshan-Syr Daria, a sud fino alle montagne Hissar.

Phasianus colchicus bergii Zarudny                                                                                                                                                                                                                                                    Phasianus mongolicus bergii Zarudny, Orn. Mitt., 5, 1914, p. 277. (Noun Kair e Isole Uialy, Lago d'Aral.) Noun Kair e Isole Uialy nel Mare d'Aral.

9 Phasianus colchicus bianchi Buturlin                                                                                                                                                                                                                                          Phasianus chrysomelas bianchii Buturlin, Ibis, 1904, p. 393. (superiore Valle dell'Amu Daria.) Valle superiore dell'Amu Daria tra le montagne Hissar, Alai, Pamir e Hindukush.

Phasianus colchicus michailowski Zarudny                                                                                                                                                                                                                                    Phasianus michailowski - Zarudny , Semia Ochotnikov, 1909. (Pamirs.) Regione del Pamir.

10 Phasianus colchicus turcestanicus Lorenz                                                                                                                                                                                                                                  Phasianus mongolicus turcestanicus Lorenz, Orn. Monatsb., 4, 1896, p. 189. (Syr Daria River, Turkestan.) Turkestan russo dalle sponde orientali del Lago d'Aral lungo la le del Syr Daria fino a Gulcha.

11 Phasianus colchicus mongolicus J. F. Brandt                                                                                                                                                                                                                          Phasianus mongolicus JF Brandt, Boll. Acad. imp. Sci. San Pietrob., CI. Fisico-matematica, 3, 1844, p. 51. (Regioni dell'Altai e Mongolia.) 

Phasianus brandti Rothschild, Boll. Britannico. Orno. CI., 12, 1901, p. 20, ( nuovo nome per mongolicus Brandt ), non di Pallas. Mongolicus non lo era impiegato in senso nomenclaturale da Pallas. Turkestan russo nord-orientale nelle province di Semiretchensk e Semipalatinsk da nord a lat. 48°; depressioni dei laghi Issyk-kul, Balkash, Ala-kul e Zaissan, verso est negli affluenti del fiume lU Cina.

Phasianus colchicus semitorquatus Severtzov                                                                                                                                                                                                                              Phasianus semitorquatus Severtzov, Ibis, 1875, p. 491. (Kiji;a nord-est di Kuldja.) Dzungaria meridionale dalla depressione dell'Ebi-nor est a Guchen.

​12 Phasianus colchicus shawii Elliot                                                                                                                                                                                                                                  Phasianus shawii Elliot, Proc. Zool. soc. Londra, 1870, p. 403. (Yar-kand.) Phasianus shawi (Ell.) Subsp. nova chrysomeloides Lorenz, Orn. Monatsb., 17, 1909, p. 171. (Kashgar Daria vicino a Maral-Bashi.) Turkestan cinese dalle valli del Kashgar Daria e Yarkand Daria verso est fino al Chotan Daria, l'Aksu inferiore e il Tarim superiore.

13 Phasianus colchicus tarimensis Pleske                                                                                                                                                                                                                         Phasianus tarimensis, "Przevalski" Pleske, Proc. Zool. soc. Londra, 1888, p. 415. (Da Karashar e Cherchen Daria a Lob-nor.) Turkestan cinese orientale nelle valli del Tarim inferiore, Cherchen Daria, Lago Bagrach Kul e Lob-nor.

14 Phasianus colchicus satscheuensis Pleske                                                                                                                                                                                                                          Phasianus satscheuensis "Przevalski" Pleske, Boll. Acad. imp. Sci. St. Petersb., n.s., 3, 1892, p. 136. (a nord dei Nan Shans.) Estremo Kansu occidentale a nord del Nan Shan (oasi di Sachjov [o Sachow] e valli del Dan-khe, Bulunzir e del lago Halachi).

15 Phasianus colchicus vlangalii Przevalski                                                                                                                                                                                                                          Phasianus vlangalii Przevalski, Mongol i Stranà  Tangut, 2, 1876, p. 116, tav. 16. (Zaidam.) Zaidam orientale tra le gamme South Koko-nor e Burchan Budda.

16 Phasianus colchicus edzinensis Sushkin                                                                                                                                                                                                                                Phasianus colchicus edzinensis Sushkin, Boll.. Britannico. Orno. CL, 47, 1926, p. 35. (Edzin-gol inferiore [o Hei-ho], Gobi centrale.) Gobi centrale nella valle dell'Edzin-gol e intorno a Sokho-nor.                                                                                                                                                                                                                                                       ** È auspicabile un confronto diretto tra Ph. edzinensis e Ph. sohokhotensis

17 Phasianus colchicus sohokhotensis Buturlin                                                                                                                                                                                                                        Phasianus strauchi sohokotensis Buturlin, Ibis, 1908, p. 576. (Oasi di Soho-khoto nell'Alashan meridionale, a 100 km. dalle pendici settentrionali dei monti Nan Shan orientali). Gli uccelli delle pendici settentrionali della catena del Richthofen possono appartenere a questa forma.

18 Phasianus colchicus alaschanicus Alpheraky e Bianchi                                                                                                                                                                                            Phasianus alaschanicus Alpheraky e Bianchi, Annuaire Mus. Zool, Acad. imp. Sci. St. Petersb., 12, 1907 (1908), p. 452. (Colline occidentali dell'Ala-Shans.) Oasi vicino alle pendici del medio Ala-Shan.

19 Phasianus colchicus hagenbecki Rothschild                                                                                                                                                                                                                    Phasianus hagenbecki Rothschild, Boll. Britannico. Orno. CI., 12, 1901, p. 20. (Kobdo VaUey.) estrema Mongolia occidentale a nord dell'Ektag Altai nel Kobdo Valley.

20 Phasianus colchicus pallasi Rothschild  Phasianus torquatus mongolicus "Pallas" Rothschild, Boll. Britannico. Orno. CI., 12, 1901, p. 21.

Phasianus torquatus pallasi Rothschild, Boll. Britannico. Orno. CL, 13, 1903, p. 43, ( nuovo nome di Phasianus torquatus mongolicus "Pallas" Rothschild ), non di Brandt. (Località tipo ristretta al fiume Sidemi inferiore.)

Phasianus alpherakyi Buturlin, Ibis, 1904, p. 399. (Fiume Sungari, Manciuria centrale.)

Phasianus alpherakyi ussuriensis Buturlin, Ibis, 1904, p. 403. (Fiume Ussuri e coste del Mar del Giappone.) Siberia sud-orientale dall'alto Amur e Ussuriland a sud della lat. 44°, da sud a China settentrionale e Manciuria centrale.

21 Phasianus colchicus karpowi Buturlin                                                                                                                                                                                                                            Phasianus karpowi Buturlin, Orn. Monatsb., 12, 1904, p. 3. (Te-lin, Manchuria meridionale.)                                                                                                                              Phasianus karpowi buturlini Clark, Proc. U.S. Nat. Mus., 32, 1907, p. 468. (Tsushima island e stretto di Care )                                                                                                           Phasianus torquatus quelpartis Momiyama, Tori, 5, 1926, p. 103. (U-men, isola di Quelpart). Nord est Chihli ( attuale Hebei ), Manchuria meridionale e Korea; Tsushima and Quelpart Islands.

22 Phasianus colchicus kiangsuenesis Buturlin                                                                                                                                                                                                            Phasianus holdereri kiangsuensis Buturlin, Ibis, 1904, p. 407. (orientale Cina, errore, il tipo probabilmente proveniva da Kalgan.)                                                                       Phasianus schensinensis Buturlin, Pzovaia i Ruzheinaia Okhota, 1905, p. 50. (Kuku-choto [ora Kweihwating sobborghi di Hohhot Inner Mongolia, Shanxi (ora Shaanxi) nord occidentale] e Uliassutai.)                                                                                                                                                                                                                                              Phasianus gmelini pewzowi Alpheraky e Bianchi, Annuaire Mus. Zool. Acad. imp. Sci. St. Petersb., 12, 1907 (1908), p. 456. (Est curva del Hwang-ho, tipo da Kuku-choto.) Chihli (attuale Hebei) occidentale, Shansi settentrionale ( attuale Shanxi ), Shensi ( attuale Shaanxi ) settentrionale e parti adiacenti della Inner Mongolia sudorientale.

23 Phasianus colchicus strauchi Przevalski                                                                                                                                                                                                                      Phasianus strauchi Przevalski, Mongol i Strana Tangut, 2, 1876, p. 119, tav. 17. (Tetung e Buhuk-gol, Gansu.)                                                                                                         Phasianus holdereri Schalow, Journ. f . Orn., 49, 1901, p. 414. (Minchow, Gansu sudoccidentale.)                                                                                                                    Phasianus berezowskyi Rothschild, Boll. Britannico. Orno. CI., 12, 1901, p. 20. (Hui-Tsian, Gansu sudorientale.)                                                                                                       Phasianus strauchi chonensis Ogilvie-Grant, Bull. Britannico. Orno. C.I., 31, 1912, pag. 16. (Choni, fiume Tao, Gansu meridionale.) Gansu a nord fino al fiume Tatung, a est fino alle montagne Tai-pai-shan e Tsin-ling nello Shensi centrale e meridionale, a sud nel Szechuan nord-orientale.

24 Phasianus colchicus suehschanensis Bianchi                                                                                                                                                                                                              Phasianus suehschanensis Bianchi, Boll. Acad. imp. Sci. San Pietrob. (5), 24, 1906, pag. S3, 84 e 89, in russo. (Sungpan, Szechuan settentrionale.) Szechuan nordoccidentale a sud dei Minshan.

25 Phasianus colchicus elegans Elliot                                                                                                                                                                                                                              Phasianus elegans Elliot, Ann. e Mag. Nat. Hist. (4), 6, 1870, pag. 312. ("Provincia di Szechuan da qualche parte vicino al suo confine sud-occidentale.") Montagne del Szechuan sudoccidentale, dello Yunnan nordoccidentale e degli Stati Shan settentrionali.

26 Phasianus colchicus rothschildi La Touche                                                                                                                                                                                                                    Phasianus colchicus rothschildi La Touche, Boll. Britannico. Orno. CI., 42, 1922, p. 54. (Montagne vicino a Mengtszi, Yunnan sudorientale.) Montagne dello Yunnan sud-orientale e parti adiacenti del Tonchino settentrionale (Vietnam).

27 Phasianus colchicus decollatus Swinhoe                                                                                                                                                                                                                      Phasianus decollatus Swinhoe, Proc. Zool. soc. Londra, 1870, p. 135. (Tipo dal mercato di Chunkingfu (attuale provincia di Chongqing, all'epoca inclusa nel Sichuan) Cina centro-occidentale nel Sichuan orientale, Hunan occidentale, Yunnan nord-orientale Guizhou .

Phasianus colchicus torquatus Gmelin                                                                                                                                                                                                                                      Phasianus colchicus torquatus Gmelin, Syst. Nat., 1, pt. 2, 1789, pag. 742. (Cina, ex Latham. Località tipo ristretta, Cina sudorientale.)  

Phasianus Albo-torguatus Bonnaterre, Tabl. Enceyel. Meth. 1, pag. 184 (1791-Cina).                                                                                                                                                Phasianus holdereri gmelini Buturlin, Ibis, 1904, p. 408, nuovo nome per Phasiantis torquatus Gmelin. (Foochow.) Cina orientale dal sud di Hwang-ho all'estremo nord-est del Tonchino, a ovest fino alle pianure di Hupeh e Honan. Questa forma, generalmente mescolata con sangue di altre razze, è stata ampiamente introdotta in Europa, America settentrionale e in Nuova Zelanda.

Phasianus colchicus hemptinnii La Touche, Boll. Britannico. Orno. C.I., 40, 1919, pag. 51. (Mopanchow, distretto di Sungtze, a sud del centro Yangtze, Hupeh.) Basse colline del centro di Hupeh.

29 Phasianus colchicus takatsukasae Delacour                                                                                                                                                                                                              Phasianus colchicus takatsukasx Delacour, Toro. Britannico. Orno. CL, 47, 1927, p. 151. (Langson, Tonkin.) Conosciuto solo dalla regione intorno a Langson, nel Tonkin orientale.

30 Phasianus colchicus formosanus Elliot                                                                                                                                                                                                                          Phasianus formosanus Elliot, Proc. Zool. soc. Londra, 1870, p. 406. (Formosa.) Isola di Formosa.

                                                                 

Versicolor:

31 Phasianus colchicus versicolor Vieillot 

Phasianus versicolor Vieillot, Gal. Ois., 2, 1825, p. 23, tav. 205. (Java, errore = Giappone.)

Phasianus versicolor versicolor Vieillot mut. kuro Momiyama e Kumagai, nnot. Orno. Orient., 1, 1928, p. 144, tav. 2 e 3. ("Un certo posto nell'Hondo nord-orientale.")

Phasianus versicolor tohkaidi Momiyama, Dobuts. Zasshi, 34, 1922^ p. 734. (Provincia di Ise, Hondo, Giappone.) Non riconosciuta all'unanimità

Phasianus versicolor maedaius  Momiyama, Dobuts. Zasshi,34, 1922, p. 736. (Provincia di Tamba, Hondo, Giappone.)

Phasianus versicolor nankaidi Momiyama, Dobuts. Zasshi, 34, 1922, p. 737. (Provincia di Tosa, Isola di Shikoku, Giappone.) Isole di Hondo (tranne la parte nord- 

occidentale) e Shikoku, Giappone.  ​                                                                                                                                                                                                                                                        Phasianus versicolor affinis Momiyama, Dobuts. Zasshi, 34, 1922, p. 165. (Isola di Oshima, Sette isole di Izu, Giappone.) Penisola di Izu e Miura di Hondo, Sette isole di Izu e isole di Tanegashima e Oshima, Giappone.

32 Phasianus colchicus robustipes Kuroda                                                                                                                                                                                                                                      Phasianus versicolor robustipes Kuroda, Dobuts. Zasshi, 31, 1919, p. 309. (Isola di Sado, Giappone.) Sado e parte nord-occidentale di Hondo.

33 Phasianus colchicus tanensis Kuroda                                                                                                                                                                                                                                        Phasianus versicolor tanensis Kuroda, Dobuts. Zasshi, 31, 1919, p. 310. (Isola di Tanegashima, Giappone.) Phasianus versicolor affinis Momiyama, Dobuts. Zasshi, 34, 1922, p. 165. (Isola di Oshima, Sette isole di Izu, Giappone.) Penisola di Izu e Miura di Hondo, Sette isole di Izu e isole di Tanegashima e Oshima, Giappone.

  - Phasianus colchicus:

30  sottospecie, un unico cielo, un solo ( comune ) destino.......                                                                                                                                                                                                Bellissimi e preziosi, tanto misteriosi quanto intriganti, 30 gioielli che l'evoluzione ha voluto donarci e che noi stiamo "sperperando" con assoluta indifferenza.

Più mi addentro nella storia passata, recente ed attuale, di questo genere, più sale in me la convinzione che nel modo, avicolo soprattutto, oltre al palese disinteresse ampiamente dimostrato, si sia giunti ad una sorta di consapevole rassegnazione. Questo è forse il guaio maggiore, la rassegnazione ! La tacita accettazione nei riguardi della più che probabile estinzione, perlomeno genetica, di questi meravigliosi rappresentanti del mondo alato dovuta soprattutto allo scarso interesse che suscitano tra gli addetti ai lavori, fotografi, documentaristi ecc. Mi pare quasi di percepirne il pensiero: in definitiva nulla di così tragico, siamo stracolmi di polli colorati ! Poco importa che siano ibridi, sono pur sempre fagiani, serve solo migliorarli un poco e gestirli meglio in natura. Magari selezionando razze che abbiano caratteristiche fenotipiche sempre più stabili. Razze ? Stabili ? L'imprecazione è trattenuta a stento ! Queste affermazioni dimostrano ancora una volta quanto siamo stupidi e presuntuosi. Dando sempre tutto per scontato, ci accorgiamo degli errori solo quando sono sulla soglia l'irreversibilità se non addirittura senza ritorno. Abbiamo, presente indicativo, ma è probabile che presto al loro riguardo dovremo utilizzare l'indicativo imperfetto avevamo, delle specie ma, in un delirio di supponente quanto indifferente onnipotenza, lasciato che si estinguessero per poi, rincorrere il "sogno" di selezionare delle razze che, paradossalmente, assomiglino il più possibile alle forme perdute. Se questa non è demenza pura, allora ditemi......., cos'è !

La variazione genetica gioca un ruolo centrale nell'evoluzione e capacità delle specie di adattarsi ai continui cambiamenti ambientali e loro persistenza a lungo termine di fronte a crescenti e costanti disturbi di vario genere, compresi gli antropici. Caratterizzare la diversità genetica delle popolazioni, comprendere i modelli spaziali della variazione nell'habitat e indagare sulle possibili cause storiche e attuali di questi modelli è fondamentale per una gestione consapevole della conservazione, particolarmente critica per le popolazioni minacciate. I modelli spaziali di variazione genetica e struttura delle popolazioni possono essere influenzati da distanza geografica, barriere naturali e antropiche, comportamento migratorio, dispersione discriminata dal sesso, cambiamenti climatici, introduzioni umane e ibridazione. 

A volte ci si chiede il perché esistano così tante variazioni in una specie e ciò che definisce la specie o sottospecie stessa. Sono domande legittime che hanno dato vita a molti dibattiti e discussioni. Relativamente a questo genere, il Phasianus c. colchicus rappresenta la forma nominale, non in senso evolutivo ovviamente, ma prettamente Tassonomico, il resto dei fenotipi compone l’elenco delle sottospecie costituite attraverso individui che, pur presentando fenotipi diversi, mostrano la stessa continuità genetica. Le sottospecie sono considerate tali in quanto contraddistinte da condizioni riproduttive che si mantengono stabili nel tempo, non di rado dovute al vivere in ambienti isolati o particolari che favoriscono prima, e aiutano successivamente, la conservazione di un determinato fenotipo.

L’ampia distribuzione ( la più estesa tra i Phasinadae ), notevole capacità di adattamento agli ambienti più ostili e propensione ad espandere la propria gamma, hanno determinato i presupposti per una diversificazione (sottospecie) senza eguali tra i Phasianidae, con popolazioni che dopo essersi adattate e riprodotte, si presentano attraverso fenotipo e comportamento. Ciò premesso,  se un organismo riesce a sopravvivere abbastanza a lungo in una certa area, più o meno lontana dalla gamma originale, è pressoché inevitabile che cambi rispetto al fenotipo parentale ma, pur se isolato, la continuità genetica (genotipo) non muterà.  

I meccanismi legati alla sopravvivenza fanno si che si installino qualità intrinseche, tuttavia, modelli di piume, abitudini e tattiche difensive vengono indotti dall'ambiente. Quando lo stock, o meglio, la sorgente genetica, inizia a riprodursi all'interno di una certa popolazione, non importa quanto grande o piccola possa essere, i tratti iniziano a stabilirsi gettando le basi per la continuità genetica ricorrente (fenotipo) fino al punto di omozigosi (modello stabilito in genetica continuità) e, dunque, alla sottospecie consolidata. Tuttavia questo può succedere solo attraverso l’espansione ed occupazione di un nuovo territorio in quanto, un gene dominante in un determinato stock, continuerà a presentarsi come tale fino a quando qualcosa non forzerà la deviazione dal fenotipo tipicamente espresso. Nella maggior parte dei casi (trattandosi di barriere geografiche) gli spostamenti in nuove aree, che possono essere causati da diversi fattori,  porta a cambiamenti nelle caratteristiche morfometriche (forma, colore, motivo, ecc.) che definiscono la sottospecie stessa. 

A quanto sopra appena citato, dobbiamo aggiungere che, purtroppo, il più delle volte gli autori attuali, ma anche quelli del recente passato, nei loro lavori, siano essi semplicemente descrittivi o con l'intento di revisionare generi e specie, si basano esclusivamente, o quasi, sugli studi effettuati dai loro colleghi del passato e/o sulle pelli museali che piuttosto spesso, soprattutto in riguardo ad alcune forme, sono state classificate non correttamente inducendo l'autore non intenzionato ha verificare le informazioni ad un inevitabile errore. Ed alcune sottospecie di Phasianus ed Ithaginis ne sono, a mio avviso, una palese dimostrazione.

Venne scientificamente descritta per la prima volta da Carl Linnaeus nella sua storica decima edizione del Systema Naturae ( 1758 ) con l'attuale nome scientifico. Presentandosi sufficientemente distinto da qualsiasi altra specie nota a Linneo, gli sembrò che un laconico: "Phasianus" rufus, capîte caeruleo - "fagiano rosso con la testa blu", potesse essere una definizione del tutto sufficiente. Tuttavia, la specie era già stata ampiamente discussa prima che quest'ultimo ne stabilisse la nomenclatura binomiale in - l' Ornithologia di Ulisse Aldrovandi  - l' Uccelliera di Giovanni Pietro Olina - l' Uccelliera di John Ray Sinossi metodica Avium & Piscium - 14 e Storia naturale degli uccelli di Eleazar Albin. Oltre a quelli menzionati, Linneo attinse informazioni anche dalla maggior parte dei dei testi di ornitologia del suo tempo - nelle rispettive lingue - la specie è semplicemente chiamata "il fagiano". Fors'anche perché, già all'epoca, veniva considerato talmente comune da non essere necessario nessun approfondimento. La località tipo è descritta semplicemente come "Africa, Asia".  Mentre per altre specie, Linneo riteneva opportuno citare vari dettagli, compreso il piumaggio, "copiati" dai testi di altri autori/ornitologi.  

Ciò nonostante, questo galliforme non si trova in Africa, tranne forse al tempo di Linneo nelle zone costiere del Mediterraneo, dove potrebbe essere stato introdotto dai romani. Successivamente, la località tipo, venne delimitata al fiume Rioni nella Georgia occidentale ( Caucaso ), noto come Phasis agli antichi greci che costituivano il ceppo, o comunque la maggior parte, dei fagiani introdotti in Europa, ad eccezione delle aree nelle quali erano già presenti; gli esemplari descritti dagli ornitologi sopra menzionati, dai quali trasse notevole spunto anche Linneo, pur tipicamente appartenendo a tali prime introduzioni, avevano sicuramente più alleli in comune con le popolazioni transcaucasiche rispetto agli altri. 

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                            Il termine scientifico latino Phasianus colchicus - Phasianus = "fagiano" - "colchicus" = della Colchide ", riferito all'ovest dell'odierna Georgia; il termine in greco antico corrispondente a "fagiano" è Phasianos ornis ( Φασιανὸς ὂρνις ) = "uccello del fiume Fasi". Sebbene Linneo includesse molti Galliformi nel genere Phasianius, attualmente  solo il Phasinaus colchicus e Phasinaus versicolor sono collocati in questo genere. Poiché quest'ultimo non era noto a Linneo nel 1758, il fagiano comune era, ed è rimasta, la specie tipo di Phasianus .

Anche in Cina, dove vive la maggior parte delle sottospecie, la cultura legata ai fagiani dal collo ad anello, così definito dai cinesi, ha una lunga storia. Appare già nelle iscrizioni oracolari delle dinastie Yin e Shang risalenti a tre o quattromila anni fa. Viene menzionato anche in Erya, un libro sulla classificazione degli animali risalente alla dinastia Han. L'immagine dei fagiani è apparsa in varie opere d'arte fin dai tempi antichi. In " Fagiani che volano al mattino " Huo, un poeta della dinastia Tang descrive vividamente la vita dei fagiani nella natura selvaggia. Anche il pittore della dinastia Song Li Di ha utilizzato i fagiani come uno dei temi per disegnare un realistico "quadro di fagiano con aquila sull'acero ". Immagini di fagiani e peonie possono essere viste anche nell'arte della pittura su porcellana, il cui significato è "grande ricchezza e onore".

 

Sottospecie:

Solitamente vengono riconosciute 30 sottospecie (31 con il Phasianus versicolor) suddivise in da cinque a otto gruppi secondo le fonti considerate, identificabili dal piumaggio maschile (raramente anche da quello femminile) con presenza o assenza di collare bianco e striscia sopracciliare; colorazione della corona, petto, parte superiore della schiena, fianchi, copritrici alari, groppa e groppone. 

Le popolazioni ibride introdotte, che racchiudono in se una notevole mescolanza di alleni (geni) differiscono, dai ceppi originali utilizzati e da ciò che la selezione naturale, in base al succedersi degli eventi, ha stabilito.

Una conosciuta indagine riguardante le relazioni genetiche delle sottospecie suggerisce che la prima sottospecie potesse essere il Phasianus elegans 1*) originatasi nelle foreste della Cina sud-orientale ed è presumibile che la divergenza iniziale si sia verificata intorno a 3,4 mila anni fa. Si ritiene che la discrepanza tra la delimitazione delle sottospecie basata sulla morfologia e le loro relazioni genetiche sia attribuibile al passato isolamento seguito da un più recente mescolamento delle popolazioni causato dall'ampliamento della loro distribuzione attraverso il Paleartico occidentale.

Raramente la specie viene suddivisa in fagiani comuni dell'Asia centrale e con collare dell'Asia orientale approssimativamente separati dalle regioni aride montagnose dell'ex Turkestan russo. Tuttavia, mentre le popolazioni occidentali e orientali erano presumibilmente del tutto separate durante l'ultima glaciazione (iniziata all'incirca 110.000 anni fa, terminata approssimativamente 11.700 anni fa), quando i deserti erano più estesi, questa separazione non fu abbastanza lunga da consentire che si verificasse un'effettiva speciazione. Oggi, la più grande varietà di modelli di colore si trova dove le popolazioni occidentali e orientali sovrappongono le loro gamme.  Di norma le femmine, tranne poche eccezioni, nel gruppo di sottospecie non possono essere identificate con certezza.

1* ) Personalmente ho alcuni dubbi nei riguardi dello studio (come per altri che ho potuto esaminare) in questione dal quale, in buona sostanza, vengono espressi solo suggerimenti e non definitive conferme.

 

Molte sottospecie rischiano di scomparire a causa dell'ibridazione con soggetti introdotti.  ( 2*)

Sintesi da: https://www.researchgate.net/publication/283788773_The_last_indigenous_Black-necked_Pheasant_population_of_Europe

"....In base alla tradizione ellenica, la specie fu trasportata in Grecia dalla Colchide ( Georgia ) dagli Argonauti circa nel 1.300 a.C. 3* ).  

Il Delta del Nestos parrebbe essere rimasto l'ultimo santuario del Phasianus c. colchicus in Europa. Paralikidis et al. (1997) e dove sono stati trovati soggetti geneticamente puri, forsanche grazie al programma di protezione dall'introgressione genetica che proibisce rilasci di ibridi e/o altre sottospecie di Phasianus colchicus nella zona, non è mai stato registrato nessun fagiano con collare bianco. Nel 1956, la regione è stata nominata rifugio per la fauna selvatica e nel 1971 è stata inclusa nella Convenzione di Ramsar. L'area è inoltre protetta dalla Convenzione di Berna, dalle Direttive CE (Rete Natura 2000) e la caccia è vietata (Dafis et al. 1997). Fino agli anni '80, non erano disponibili stime riguardanti la popolazione di questa specie, con solo resoconti di cacciatori e guardiani forestali che suggerivano vi fosse un'elevato numero di fagiani senza collare nella zona. Nel 1985, Papageorgiou (1992) afferma che nel Delta furono trovati 200-300 esemplari. Jerrentrup e Resch (1989) confermarono la presenza di 50 maschi in quest'area. Paralikidis et al. (1997) stabilì che la dimensione della popolazione era compresa tra 700 e 1050 individui nel periodo 1990-1994. Nel decennio 2003 - 2012, la popolazione è stata monitorata utilizzando il metodo del conteggio delle chiamate ogni mese di maggio, utilizzando 84 punti selezionati sistematicamente per coprire la maggior parte del Delta. Durante questo periodo, sono stati registrati 31-92 territori di maschi. Secondo Burger (1966), ciò significherebbe una popolazione primaverile totale di 100-250 individui.  Nel 2003, venne anche valutato se il Delta del Nestos fosse effettivamente un potenziale habitat per il fagiano utilizzando un indice di idoneità dell'habitat (Sokos et al. 2004). L'Associazione della Caccia di Karditsa, nella primavera del 2016, completò la prima fase del piano di reinsediamento del Phasianus colchicus colchicus in località selezionate dell'ecosistema ripariale di Kallentzis. Ricordiamo che, dopo uno studio approvato in collaborazione con l'Autorità Forestale competente, l'Associazione rilasciò 160 adulti ben adattati (12 mesi) di questa specie, in punti precedentemente selezionati. I primi tentativi parrebbero  coronati dal successo poiché sono stati osservate nidiate di fagiani della Colchide lungo il corso del fiume...."

 

2* ) Sostituirei il molte, con tutte, dato che in Caucaso, Asia centrale e Cina, l'allevamento degli ibridi a scopo venatorio, carne e uova ha raggiunto proporzioni  impensabili solo qualche anno fa. In Cina, ad esempio, nessuna provincia esclusa, esistono allevamenti sia domestici che intensivi di varia portata che producono centinaia di migliaia di capi all'anno. Da segnalare che in alcune regioni del sud Cina vengono allevati in purezza il Phasianus c. decollatus e elegans

3* ) In altre fonti si legge che il fagiano del Caucaso meridionale (Phasianus c. colchicus) era comune in Grecia durante il periodo classico ed è un mito che gli stessi greci li introducessero nei Balcani durante la colonizzazione dell’antica Colchide (Caucaso), avvenuta nel corso del VI secolo a. C. Tuttavia, nei Balcani, i resti archeologici relativi a fagiani sono molto più antichi, risalenti al VI millennio a. C., e ciò potrebbe indicare che questi Galliformi raggiunsero naturalmente la zona.   Inoltre, sembra, che la gamma del Phasianus c. colchicus si estendesse dal Caucaso a tutta l’area costiera turca del Mar Nero spingendosi a lambire il Mar di Marmara. Da qui, potrebbe aver raggiunto la Grecia. Quel che rimane della popolazione balcanica sopravvive nella foresta ripariale di Kotza-Orman a Nestos ( Grecia) con una popolazione stimata di 100-200 uccelli adulti. In Bulgaria si è estinto negli anni '70 a causa dell’ibridazione con esemplari introdotti.

Personalmente sono fermamente convinto che senza l'insormontabile barriera antropica questo genere avrebbe raggiunto le coste atlantiche dell'Europa evolvendosi, nel contempo, in qualche altra sottospecie. 

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                          Si tratta di una specie politipica complessamente organizzata, ampiamente distribuita nelle zone temperate, in parte subtropicali dell'Asia orientale, interna e occidentale, fino al Caucaso (Vaurie, 1965; Kozlova, 1970, ecc.) . Si è già scritto molto sull’argomento ma parrebbe che di certo non ci sia, ancora, nulla. Perlomeno è quello che risulta dalla lettura di almeno tre, relativamente, recenti studi approfonditi che, tra l’altro, in non pochi passaggi si contraddicono a vicenda. lavoro pubblicato nel 2011: ".... Una recente indagine sul DNA mitocondriale delle sottospecie, quindi si presume su tutte, o perlomeno la maggior parte, non ha supportato la loro distinzione morfologica, ad eccezione di due sottospecie, il Phasianus c. suehschanenis  (fagiano di Sungpan) e Phasianus c. shawi (fagiano dello Yarkand).  Tuttavia sono necessarie ulteriori ricerche per verificare il carattere genetico distintivo di ciascuna sottospecie ( Qu et al., 2009)... ”. In un altro, sempre di autorevole fonte, si legge: "....In relazione alle 17 sottospecie esaminate (cinesi e non) i risultati rivelano che la sottospecie P. c. elegans, dello Yunnan nord-occidentale ( Cina ), si trovava in posizione basale tra i conspecifici studiati, supportando una precedente teoria che il fagiano comune potrebbe aver avuto origine nelle foreste della Cina sud-orientale...." . Da rilevare, che nella Cina sud orientale, con particolare riferimento alle province dello Yunnan e Guangxi, vivono anche il Phasianus c. rothschildi e Phasinaus c. takatsukasae. Tra l’altro, il primo è molto simile al Phasianus c. elegans. Ma non finisce qui ! In un altro studio, viene messa in discussione la validità del Phasianus c. strauchi e, quindi, non dovrebbe essere considerato sottospecificatamente distinto. Per contro, altri autori, ne confermano lo status attuale. Insomma....., da mal di testa ! Ne sono in corso un altri, condotti da europei, non finalizzati alla verifica della classificazione tassonomica di molte delle sottospecie di Phasianus, ed uno di questi  prevede la raccolta di campioni ( DNA ) allo scopo di accertarne l'attuale status genetico. Che il Phasianus c. elegans possa essere basale rispetto ai congenere per quanto sia percorribile come ipotesi, non è possibile per ora, e probabilmente anche in futuro, averne la certezza, perlomeno sin quando si faranno stuti approfonditi che vadano oltre le conflittualità tra ricercatori, interessi "politici", finanziari ecc., ecc. Né tantomeno conosceremo quale poteva, o potevano essere i fenotipi qualche migliaio di anni fa. Se mostravano le stesse caratteristiche attuali oppure si sono modificati non solo in relazione ad una naturale diversificazione temporale ma, anche, o soprattutto, a causa dei cambiamenti climatici, ambientali, topo-geografici e quant'altro occorso nei secoli. Lo stesso affascinante dilemma riguarda il Phasianus versicolor ed indirettamente anche il Syrmaticus mikado,  relativamente al periodo in cui la loro gamma era ancora continentale. Quale fenotipo presentavano ? Diverso, o simile all’attuale ? Sicuramente qualcosa, probabilmente ambientale, che unisce queste due specie esiste (e probabilmente riguarda anche i congenere "giapponesi"), ed in qualche modo ce lo racconta la loro colorazione particolarmente scura e metallica adatta ad ambienti di fitto sottobosco montano dove abbondano muschi, felci e licheni che nel gioco di luci ed ombre creato dal fitto frascame rende la loro livrea altamente mimetica. Questo  che in origine potessero essere diversi, più simili alle forme continentali attuali che vivono nell’est della Cina. Forse sul modello fenotipico del Phasianus c. elegans. Bene ! Allora perché il Phasianus c. formosanus è rimasto simile al Phasianus c. torquatus ? Anche questa forma è isolata, ma si è evoluta rimanendo, per ora, con un piumaggio simile ai congenere continentali che abitano la Cina orientale. Probabilmente la spiegazione è temporale e riferita alla separazione dell’Isola di Taiwan dal continente avvenuta in periodo relativamente recente cosicché la specie, con tutta probabilità un Phasinaus c. torquatus, non ha avuto la possibilità a causa sia del breve periodo di isolamento che per la frequentazione di habitat più aperti di modificare significativamente il fenotipo. Tuttavia, anche nel Phasianus c. formosanus, qualche cambiamento è avvenuto, e sufficiente per ritenerlo sottospecificatamente distinto.   

Riassumendo: oltre a quelli già portati a termine, sono in corso alcuni studi finalizzati alla verifica della classificazione tassonomica di molti Phasianus, uno dei quali prevede la raccolta di campioni ( DNA ). Ciò, non per mettere in discussione la validità delle sottospecie, ma allo scopo di determinarne l'esistenza in natura o se sopravvivono solo in cattività. Molti elementi influenzano l'esistenza di non poche sottospecie come conflitti, questioni politiche, interessi economici, grandi opere ingegneristiche, mutazioni drastiche dell'habitat e climatiche, pressione antropica, caccia, immissione di ibridi nelle aree abitate dalle forme indigene ecc. In un tale scenario, lo stato attuale del Phasianus colchicus appare sempre più compromesso in riferimento a popolazioni geneticamente pure ormai estremamente frammentate, localmente distribuite. E’ altresì probabile che molte sottospecie non vivano più nei loro range storici, o che vi si trovino ancora soggetti fenotipicamente simili ma non geneticamente puri, come è anche probabile che molte delle sottospecie descritte esistano ancora solo in alcune collezioni private, nel complessivo disinteresse avicolo, più propenso ad allevare forme che portino guadagni ben maggiori. Alla fin fine, regge il mero interesse...., altro che, "salvaguardia", "tutela" ecc., ecc., suonano bene per la propaganda ma, alla fine, rimangono solo dei sostantivi dall'importante significato.

 

E' necessario intervenire molto velocemente, senza ulteriori indugi. Il destino di queste stupende creature che non hanno la possibilità di gestire il loro futuro dipende esclusivamente da noi. Non solo il nostro, anche il "loro mondo” sta velocemente mutando, anzi, purtroppo è già cambiato, e per certi aspetti anche in modo irreversibile, pertanto la necessità di convincere gli avicoltori ed alcuni governi a riprogrammare il pensiero, convinzioni e leggi alla realtà, è divenuto ormai imperante. Proteggere si, in natura certamente attraverso adeguati programmi, ma, inutile negarlo, in quanto lo evidenziano i fatti, che l’unico futuro certo per queste forme, o gran parte di esse è, paradossalmente, in voliera. Tuttavia, per dare corso al progetto, serve consentire la cattura e, possibilmente, anche l’esportazione di un certo numero di esemplari appartenenti alle varie sottospecie al fine di poterli gestire in cattività attraverso adeguate e comprovate strutture, che in Cina dovrebbero essere realizzate in ogni provincia in cui vive, o vivono, sottospecie indigene, consapevoli, in questo modo di poter mantenere nel tempo la purezza genetica sempre più a rischio in natura a causa del crescente rilascio, o fughe, di ibridi da caccia nelle aree abitate dalle forme autoctone.

Nota: lo studio a seguire, per quanto non recentissimo, ed in alcuni punti ormai sorpassato, nel suo insieme può costituire una interessante lettura soprattutto per quel che riguarda le specie pure tenute in cattività. 

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                          Le sottospecie di Phasianus colchicus allo stato naturale ed in cattività:

                                                                                                                                                       

Articolo di: Thiemo Braasch - Tomas Pes - Stefan Michel - Heiner Jacken

* 1 - Società zoologica per la conservazione delle specie e delle popolazioni (ZGAP), Hans-Adolf-Str. 21, 24306 Plön, Germania

* 2 - Zoo and Botanical Garden Plzen, Repubblica Ceca

* 3 - Nature Protection Team, 77 Lenin Street, Khorog 736000, GBAO, Tagikistan

* 4 - Conservation Breeding Group of WPA, Maarstr. 61, 41238 Moenchengladbach, Germania

* Correspondence author - heiner-jacken@gmx.de

Documento ricevuto il 10 maggio 2010, revisione proposta il 2 agosto 2011, accettata il 1 settembre 2011.

Riassunto:                                                                                                                                                                                                                                                                                                     Il Phasianus colchicus, o fagiano comune, in molte aree dell'Europa centrale, è elencato come "meno preoccupante" da IUCN, e quindi difficilmente si  arriverebbe a pensare che possa essere una specie in via di estinzione. Tuttavia molte delle 31 sottospecie ( 30 di Pasianus colchicus + 1 di Phasianus versicolor ) distribuite dall'Asia orientale alle montagne del Caucaso e Balcani, sono minacciate a vari livelli. Le prime introduzioni di fagiani comuni nell'Europa centrale avvennero tra il 500 e l'800 d. C. con esemplari provenienti dal Caucaso ( Phasianus colchicus colchicus ), più tardi con Phasianus colchicus mongolicus ( Asia centrale ), e Phasianus colchicus torquatus ( Cina orientale ). In Bulgaria il Phasianus c. colchicus si estinse a causa delle ibridazioni con fagiani di altre sottospecie. Non esistono molte informazioni relative alle quattro sottospecie che si trovano attorno al Mar Caspio, ma almeno tre di esse potrebbero essere minacciate. Allo stesso modo, i pochi dati riguardanti le cinque sottospecie distribuite nell'Asia centrale indicano che la maggior parte di esse è a rischio. Tuttavia, è probabile che le popolazioni di Phasianus c. il turcestanicus siano vitali, così come Phasianus c. zerafshanicus e Phasianus c.  bianchii potrebbero addirittura ampliare le loro gamme. In natura, la grande quantità di "ibridi da caccia", rinselvatichiti o continuamente rilasciati a scopo venatorio, risulta  una minaccia reale ed incombente in diverse aree. Poiché ci sono state introduzioni di sottospecie alloctone, la situazione del fagiano verde ( Phasianus versicolor ) in Giappone deve essere chiarita. 

 

Quindici sottospecie tra Phasianus colchicus e Phasianus versicolor sono allevate in Europa. Queste popolazioni provengono solo da pochi esemplari fondatori e la consanguineità è ormai un grave problema. Sedici sottospecie diverse di Phasianus colchicus e Phasianus versicolor sono mantenute negli USA.

Introduzione:

Il fagiano comune ( Phasianus colchicus ) è elencato nella Lista Rossa IUCN come Least Concern ( BirdLife International, 2008 ). Il nome scientifico Phasianus colchicus deriva probabilmente dal fiume Phasis (oggi fiume Rioni in Georgia) e dalla regione Colchis, antico nome di una zona, che si trova nell'attuale Georgia  ( Jelen, 2009 ).  Ad oggi sono state descritte 31 sottospecie, compreso il P. versicolor (vedi Delacour, 1977) suddiviso as ua volta in tre sottospecie ( McGowan, 1994 ). Altre sottospecie del fagiano comune come P. c. bergii - P. c. europaeus e la sottospecie di kigis del Phasianus versicolor, sono considerate sinonimi e non ampiamente accettate. Sorprendentemente le informazioni relative a questa specie sono poche, forsanche a causa della vastissima distribuzione e l'essersi costantemente mantenuta lontano dal genere umano  ( McGowan, 1994). Come primo passo alla ricerca di dati sulla specie, sono stati presi in esame varie fonti, formali ed informali, e qui riassunte. Lo scopo era quello di raccogliere informazioni aneddotiche e di altro tipo che altrimenti  potrebbero andare perse e consolidarle in un articolo. E' pertanto necessario esaminare attentamente ciascuna fonte prima di utilizzare le informazioni in essa contenute. Il fagiano comune in Europa proviene da diverse sottospecie e successivi incroci tra gli stessi ibridi ( Harrison, 1982 ).                                                                                                                              1*) Le prime introduzioni risalgono al 500 d. C. ( Boev, 2000 ) e relative alla sottospecie nominale P. c. colchicus. Nel 18 ° secolo, fu la volta del P. c. mongolicus e P. c. torquatus ( Boev, 2000 ). La gamma originale della specie si estende dalla Siberia orientale all'Indocina, all'Afghanistan, al Caucaso e Balcani sud-orientali ( Hill & Robertson, 1988 ). Oltre all'Europa occidentale e centrale, la specie è stata introdotta nel Nord America, Hawaii, Nuova Zelanda e Australia ( Johnsgard, 1999 ). In alcune zone, in cui viene rilasciato, la sopravvivenza non è scontata, esempio in Francia, dove in inverno deve essere fornito loro il cibo necessario ( Jelen, 2009 ). Questo articolo non tratta di introduzioni, ma di sottospecie e popolazioni indigene ed il loro status in cattività. 

1*) questa è una delle teorie. Tuttavia la più accreditata sembra quella che  vuole siano stati i rimani ad introdurre la specie prima in Italia e successivamente in Europa e UK. 

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                            Sottospecie allo stato naturale:                                                                                                                                                                                                                                                          Il Phasianus colchicus colchicus o fagiano del Caucaso ( meridionale ) è la sottospecie più occidentale del fagiano comune, nonché forma nominale, distribuita in tutti i Balcani, Bulgaria e Grecia (Boev, 1997). Nel sud-est, questa sottospecie era piuttosto comune tra il fiume Maritsa e la costa del Mar Nero fino alla fine del XIX secolo (Boev, 1997). Dagli anni '50 del secolo scorso, l'unica area che ospita una popolazione indigena è la Riserva Dolna Topchiya in Bulgaria (Boev, 1997). La purezza genetica  è andata persa negli anni '70 a causa delle ibridazioni con i fagiani d'allevamento ( Boev, 1997). L'habitat di questa sottospecie consiste i foreste decidue aperte (Boev, 1997). Numerosi gli allevamenti di fagiani sono stati realizzati in tutta la Bulgaria così che negli anni 50 gli esemplari rilasciati a scopo venatorio, ormai ampiamente diffusi su tutto il territorio, hanno spodestato le popolazioni indigene (Boev, 1997). Questi ibridi sono generalmente più grossi e pesanti della forma nominale selvaggia caucasica (Boev, 1997). Contrariamente alle informazioni precedenti, i sotto-fossili risalenti al 6000 a. C. indicano la presenza di fagiani indigeni nei Balcani sud-orientali, quindi che non derivavano da successive  introduzioni prodotte da antiche attività greche, romane o medievali (Boev, 1997). L'unica  popolazione di P. c. colchicus, geneticamente pura sopravvive nelle aree del  Delta del Nestos nel nord della Grecia (Sokos et al., 2007). In passato la specie era molto diffusa in Turchia (Turan, 1987, citata in Ogurlu, 1993) all'interno di foreste arbustive ad altezze comprese tra  0 e 400 m.  A causa della forte pressione venatoria, perdita di habitat adeguato e uso di pesticidi, le popolazioni sono drasticamente diminuite (Tarhan, 1987, citato in Ogurlu, 1993). Dagli anni '90, la caccia è stata vietata in Turchia (Ogurlu, 1993). Sei stazioni d’allevamento furono istituite dopo il 1969, ma secondo Hus (1974, citato in Ogurlu, 1993) gli esemplari allevati altro non erano che ibridi importati con P .c. mongolicus, ed introdotti in 13 aree dell'ex range originale della specie e, successivamente ne venne registrata la riproduzione (Ogurlu, 1993). Sulle montagne del Caucaso, oltre al già citato Ph. c. colchicus, nei pressi del Mar Caspio, si trovano  altre 3 sottospecie: Ph. c. septentrionalis (fagiano del Nord Caucaso), P. c. talischensis (fagiano di Talish) e Ph. c. persicus (fagiano persiano). Quest'ultima sottospecie era ampiamente distribuita, e piuttosto comune, in tutta la Transcaucasia (Jelen, 2009). Le popolazioni secondo quanto riferito, sono diminuite (Carroll, 2007). Sempre  in base a questa fonte, i motivi principali del declino sono la caccia e la deforestazione convertendo i boschi in pascoli adatti al bestiame domestico. A quanto già citato va aggiunto il massiccio rilascio di esemplari ibridi, prodotti dall'incrocio tra le diverse sottospecie, nelle gamme originali del Ph. c. persicus. I Ph. c. colchicus erano molto comuni intorno a Baku, capitale dell'Azerbaigian, fino a pochi anni fa (Jelen, 2009)Popolazioni residue sopravvivono in alcune valli del Daghestan (Federazione Russa) e nella parte sud-orientale della sua gamma, vicino al confine iraniano, lungo le rive del fiume Aras, dove sono ancora comuni ( Jelen, 2009). La distribuzione del fagiano del Ph. c. septentrionalis 1* ) è molto frammentata, con popolazioni residue sopravvissute in Crimea, dove non vengono cacciate, sebbene non esplicitamente protette dalla legge (Jelen, 2009). La popolazione ex-situ di questa sottospecie è estinta. Ad oggi non ci sono informazioni affidabili relative al Ph. c. talischensis e Ph. c. persicus, tuttavia si ritiene che il primo possa essere piuttosto raro, nel 1996 venne riferito che la popolazione totale comprendeva da 900 a 1000 esemplari (Jelen, 2009), mentre Il Ph. c. persicus era precedentemente distribuito in Iran nei bacini fluviali di Sumbar, Chandur e Atrek, nella valle di Hodjakalin e  sulle montagne di Kopetdag (Jelen, 2009). In Turkmenistan, questa sottospecie si trovava nella Riserva di Sunt Hasardag e venne allestito un centro d'allevamento a Kara Kala (Jelen, 2009). La caccia è ora totalmente vietata dal decreto dell'ex presidente del Turkmenistan, sebbene un'esenzione fosse data in favore degli  emiri di Dubai (Jelen, 2009).

 

1 * ) In un accurato studio condotto nel 1968, si legge  che in Crimea l'ultima osservazione relativa a questa sottospecie avvenne nel lontano 1940 nelle vicinanze del villaggio di Varenikovskaya.  

Asia centrale: ( stranamente dalle sottospcie elencate nell'Asia Centrale manca il P. c. principalis )

Secondo il Libro Rosso del Tagikistan, P. c. turcestanicus ( fagiano del Syr Daria ) è quasi estinto ( Abdusalyamov, 1988 ). Negli anni '70 venne importata la sottospecie di fagiano comune e rilasciata nella gamma originale del P. c. turcestanicus, con conseguente ibridazione tra le due sottospecie. Esemplari, che per fenotipo potrebbero essere identificati come introdotti o ibridi non sono più osservati all'interno della popolazione autoctona, ma comunque in minoranza rispetto ai soggetti indigeni ( Rustam Muratov, pers. comm., 2009 ). Questa affermazione contraddice le informazioni contenute nel Libro rosso del Tagikistan ( vedi sopra ). Si ritiene che le popolazioni di questa sottospecie si trovano in Uzbekistan, siano pure e di dimensioni ragionevoli. Secondo quanto riferito, le  introduzioni locali di  P. c. mongolicus, se pur in modeste quantità, provenienti da Kazakistan, non ha portato a significative ibridazioni ( Sergey Zagrebin, comm. pers., 2009 ). Stefan Michel nel 2007 ha potuto osservare un gran numero di P. c. turcestanicus lungo le rive del fiume Syr Daria in Kazakistan. Non sono note introduzioni di sottospecie non native in quest'area ( Sergey Zagrebin, comm. Comm., 2009 ). Il P. c. zerafschanicus ( fagiano Zeravshan ), che vive nella Valle dello Zeravshan, piccola area del Tagikistan nei pressi del confine con l'Uzbekistan ( Abdusalyamov, 1988 ). Ben protetto nello Zeravshan Zapovednik  ( Uzbekistan ), sta ampliando la sua gamma.  Si trova anche nella Regione di Bukhara ( sud centro Uzbekistan ), dove potrebbe entrare in contatto con il P. c. zarudyni ( fagiano di Zarudny )  a seguito della costruzione di ampi canali di irrigazione e drenaggio che li collegano, ma finora non sono state condotte indagini su potenziali ibridazioni  tra le due sottospecie ( Sergey Zagrebin, comm. Comm., 2009 ). Il P. c. bianchii ( fagiano di Bianchi ), elencato nel Libro Rosso del Tagikistan, con una popolazione stimato tra 400 e 500  esemplari ( Abdusalyamov, 1988c ).  Questa sottospecie predilige foreste alluvionali di pianura a ridosso dell'Amu Daria e nelle zone inferiori del bacino del fiume Pyanj ed i suoi affluenti Kofarnihon, Vakhsh, Kizilsu ed anche nella valle di Hissar ad ovest di Duschanbe. Questa sottospecie è relativamente comune nei suoi habitat principali, ed in particolare nell'area protetta "Tigrovaya Balka". Negli ultimi tempi sta lentamente riprendendosi la gamma originale nella valle di Hissar. Gli habitat principali sono costituiti da pianure alluvionali con foreste e boschi a galleria, ma anche aree aperte caratterizzate da cespugli e arbusti, canali di irrigazione e drenaggio con canneti. L'uso ridotto di prodotti agrochimici e la diversificazione delle colture, sembrano avere un impatto positivo, mentre il bracconaggio continua a costituire una seria minaccia ( Saidov e Rakhimov, 2011 ). Il P. c. chrysomelas ( fagiano di Khivan ), ed in relazione a quanto riferito, sopravvive con popolazioni pure, nella regione del Mare d'Aral ( Sergey Zagrebin, comm. comm., 2009 ). Il Comitato per la protezione ambientale del Tagikistan nel 2009 ha avviato l'allevamento in cattività di fagiani comuni, ed a tale scopo, dalla Russia sono state importate 1000 uova. Gli esemplari allevati nelle voliere, vengono rilasciati a scopo venatorio all'esterno delle aree originali dei fagiani indigeni ( Rustam Muratov, comm. Pers., 2011 ). La rivalutazione dello status relativo a tutte le sottospecie presenti nel Tagikistan è recentemente iniziata con il sostegno della Zoological Society per la Conservazione di specie e popolazioni ( ZGAP: Roland Wirth, comm. Pers., 2009; Saidov & Rahimov, 2011 )   

Cina:

Si presume che il  Phasianus colchicus possa essersi evoluto in Cina ( Wang e Yang, 1993 ), dov'era anche la specie di Galliforme selvatico più comune, e distribuito in gran numero in diverse zone ( Zhou, 1990 ),  e assente solo dall'altopiano di Qiangtang ( Tibet ) e Provincia di Hainan ( Tang, 1990; Wang et al., 2004 ). Attualmente in  Cina sono elencate diciannove sottospecie ( Qu et al., 2009 ) che, all'interno delle loro gamme, occupano habitat molto diversi, tra i quali prati, seminativi, canneti, foreste, boschi, aree arbustive e persino  territori desertici, ad un altitudine compresa da 0 a 3000 m ( Cheng, 1978, citata in Ying et al., 2009 ).  La distinzione tassonomica delle 19 sottospecie si basa su criteri morfologici quali lunghezza del corpo, colorazione, esistenza o meno del colletto bianco e sopracciglia bianche ( Johnsgard, 1999; Liu & Sun, 1992 ) che fu proposta per la prima volta da Delacour ( 1951 ). Una recente indagine sul DNA mitocondriale delle sottospecie non ha supportato la loro distinzione morfologica, ad eccezione di due sottospecie, il Phasianus c. suehschanenis  ( fagiano di Sungpan ) e Phasianus c. shawi ( fagiano dello Yarkand ).  Tuttavia sono necessarie ulteriori ricerche per verificare il carattere genetico distintivo  di ciascuna sottospecie ( Qu et al., 2009). Liu et al. (2010 ) dovuto con tutta probabilità al rapido innalzamento dei paleo-laghi del Loess Plateau che causò drammatici cambiamenti, mutando condizioni climatiche da relativamente umide a più aride. Questi eventi, in combinazione con i già citati cambiamenti climatici, cioè da caldo-umido a freddo-secco, può aver influenzato la differenziazione tra la sottospecie che si trovano in quei territori ed aree adiacenti.  In Cina nord-orientale sono stati realizzati allevamenti di diverse dimensioni che producono migliaia di fagiani comuni per soddisfare la crescente domanda venatoria ( Zhou, 1990 ), e questo può portare all'introduzione di ibridi tra diverse sottospecie o all'immissione di sottospecie in regioni in cui vivono popolazioni indigene. Il  P. c. formosanus ( fagiano di Taiwan ) sembra difficile da trovare ( Tomaš Peš, osservazione personale ). Si considera che gli esemplari di P. c. formosanus allevati in Europa, formino due "tipi distinti", uno chiaro, nei Paesi Bassi e l'altro scuro in Germania, ma probabilmente sono ibridi, essendo entrambi nettamente diversi dalla forma selvatica. L'illustrazione in Wolters ( 1987 ) ricorda la forma chiara allevata, piuttosto che un individuo selvaggio. Si ritiene che questa sottospecie sia seriamente minacciata dalle recenti introduzioni sull'isola di Taiwan del P. c. karpowi. Tutti gli uccelli maschi in cattività a Taiwan erano ibridi (Tomaš Peš, osservazione personale).

Vietnam: ( 1* )                                                                                                                                                                                                                                                                                                Il Vietnam del Nord ospita due sottospecie: P. c. takasukasae (fagiano tonkinese) e P. c. rothschildi (fagiano di Rothschild) (Nguyen Cu & Eames, 1993). Entrambe hanno distribuzioni molto limitate, con poche registrazioni recenti nel nord di Tonkino e ad est delle montagne Hoang Lien ( Brickle et al., 2008 ). Sembra esserci una popolazione piuttosto numerosa ( confermata ) che non si trova in area protetta, quindi soggetta a pressione venatoria ( Brickle et al., 2008 ).

1* )  In anni di ricerca fotografica non abbiamo mai trovato tracce di queste due sottospecie nel Vietnam. Solo qualche immagine del Phasianus c. rothschildi, ma nella provincia cinese dello Yunnan e ultimamente, sembra, anche nelle aree confinanti del Guizhou. Mai testimonianze fotografiche riferibili al Phasinaus c. takatsukasae, sia in Vietnam che nel confinante Guangxi. Tuttavia nelle sud della Cina si possono osservare molti Phasianus c. torquatus con fenotipo simile se non identico a quello descritto per il tonkinese. Occorre ricordare che le aree interessate dalle due forme sono per lo più comprese in parchi o riserve molto frequentate da turisti, ornitologi e fotografi sia dilettanti che professionisti.

Giappone:

Il Phasianus c. karpowi (fagiano coreano) è stato introdotto a Honshu, Shikoku e Kyushu, le tre isole principali del Giappone,  verso il 1920, e successive ibridazioni con la sottospecie nativa di fagiano verde, il Phasianus v. robustipes (fagiano verde settentrionale) (Kiyosu, 1978; Kuroda e Komiya, 1987, Eguchi e Amano, 2004; Leva, 1987). In seguito le introduzioni furono interrotte, poiché si temeva che l'ibridazione potesse diffondersi su tutte le isole (Eguchi & Amano, 2004).  Nel 1930 è iniziata l'introduzione a Hokkaido del Phasianus c. karpowi, dato che sull'isola non sono presenti popolazioni autoctone di fagiani verdi o comuni (Eguchi & Amano, 2004). Queste introduzioni suggeriscono che le popolazioni che si trovano in Giappone, richiedono ulteriori indagini (Fuller & Garson, 2000).

Europa:

Attualmente sono mantenute 13 sottospecie di Ph. colchicus più due di Ph. versicolor:

Ph. c. colchicus – Ph. c. septentrionalis – Ph. c. persicus – Ph. c. zarudnyi – Ph. c. zerafschanicus - Ph. c. mongolicus - Ph. c. bianchi – Ph. c. crysomelas – Ph. c. formosanus – Ph. c. Pallasi – Ph. c. karpowi – Ph. c. torquatus – Ph. c. strauchi – Ph. v. versicolor – Ph. v robustipes.

Nel giardino zoologico e botanico di  Plzen  (Repubblica Ceca) sono ospitate 12 sottospecie di Ph. colchicus più 1 di Ph. versicolor:   Ph. c. persicus - Ph. c.  zerafschanicus - Ph. c. karpowi - Ph. c. chrysomelas - Ph. c. torquatus - Ph. c. bianchii - Ph. c. pallasi - Ph. c. formosanus - Ph. c. zarudnyi - Ph. c. strauchi - Ph. c. colchicus - Ph. c. mongolicus - Ph. versicolor robustipes, alcuni rappresentati da un singolo individuo.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                      Questi esemplari, che provengono da piccole importazioni nell'ex Repubblica Democratica Tedesca, risultano ormai eccessivamente consanguinei e prossimi all'estinzione in cattività. Nel complesso, la situazione riguardante le diverse sottospecie  in Europa è precario e di conseguenza, la World Pheasant Association Germany (WPA-Germany) ha creato un “Common Pheasant Focus Group ”nel 2006. L'obiettivo è mantenere geneticamente pure le popolazioni in cattività attualmente presenti in Europa e aumentare l'interesse in relazione alla loro gestione controllata. Gli esemplari ospitati nello zoo di Plzen e quelli tenuti nelle collezioni dell'Europa occidentale (principalmente in Germania, Svizzera, Francia, Austria e alcune strutture nel Benelux), secondo quanto riferito, provengono dalla stessa fonte: l'allevamento di Christian Möller a Erfurt che, prima dell'unificazione della Germania, importò, allevò ed alleva 14 diverse sottospecie. Complessivamente 15 diverse sottospecie sono mantenute in Europa. Attualmente la consanguineità viene evidenziata da bassa fertilità e  scarsa qualità della prole: bassa fertilità, basso tasso di sopravvivenza e deformità del  becco, con la mandibola superiore che risulta molto più corta di quella inferiore, mentre in alcuni  casi estremi, mancano gli occhi. Ad esempio, entrambe le malformazioni sono state riscontrate in alcune coppie di Ph. c. binchii e Ph. c. zarudnyi nello zoo di Pilsen. Tuttavia, il cambio regolare di soggetti adulti fornisce progenie di successo. A Plzen è stato anche osservato che molti adulti non sono più in grado di essere utilizzati come riproduttori a causa delle lesioni, in quanto possiedono ancora un indole molto selvaggia (ad es. fagiani di zarudnyi e  mongolicus). Nonostante le perdite (soprattutto maschi) lo zoo di Plzen ne sta comunque allevando un buon numero. 

 

Stati Uniti d'America:

Ci sono cinque principali allevatori di Phasianus colchicus negli Stati Uniti (James Pfarr, commento personale), che mantengono 16 diverse sottospecie: Ph. c. torquatus - Ph. c. formosanus - Ph. c. pallasi - Ph. c. hagenbecki - Ph. c. strauchi -  Ph. c. takatsukasae - Ph. c. karpowi - Ph. c. colchicus - Ph. c. talischensis - Ph. c. bianchii - Ph. c. zarudnyi - Ph. c. zerafschanicus, Ph. c. turcestanicus - Ph. c. decollatus - Phasianus v. versicolor e Ph. v. robustipes. Le date relative alle importazioni di importazione, sono note solo per alcune delle sottospecie elencate  (James Pfarr, commento personale; Tabella 2).

Sottospecie mantenuta negli Stati Uniti (secondo James Pfarr, comm. Comm.). "FGD" sta per Fish and Game Department. Sottospecie Importatore Data di importazione:

P. c. talischensis...................Allevatore privato...............................................................................10 anni 

P. c. colchicus........................Allevatore privato...............................................................................10 anni 

P. c. zarudnyi.........................Allevatore privato...............................................................................10 anni 

P. c. mongolicus...................Allevatore privato................................................................................10 anni 

P. v. versicolor.......................Allevatore privato tramite Hogle Zoo, Salt Lake City, Utah...........10 anni 

P. c. zerafschanicus..............Allevatore privato via Zoo San Diego, California.............................1987 

P. c. strauchi <Michigan>.....FGD.......................................................................................................1987

P. c. bianchii <Oregon>.........FGD.......................................................................................................1980

P. c. colchicus <Idaho>.........FGD.......................................................................................................1980

P. c. pallasi.............................MacFarlane Pheasant Farm, Janesville, Wisconsin in ritardo.......1950 fino a 1960

Una popolazione di P. c. bianchi è distribuita nel sud del New Mexico ( introdotta dal dipartimento di fauna selvatica ) che pare essersi adattata bene a condizioni molto secche ( James Pfarr, commento  personale ).

 

Implicazioni sulla conservazione:

Il futuro delle diverse sottospecie di Ph. colchicus e Ph. versicolor in natura sembra essere molto problematico, e dopo aver raccolto e considerato tutte le informazioni sulle  sottospecie sopra citate, siano esse in natura oppure in cattività in Europa e negli Stati Uniti, gli autori concludono che è necessario avviare diverse misure:

1 - Una accurata indagine nelle remote regioni dei Balcani e Turchia con habitat idonei alla ricerca di popolazioni indigene del P. c. colchicus.   

2 - Conferma della popolazione nel delta del Nestos  (Grecia settentrionale) e valutazione della sua popolazione.

3 - Valutazione dello stato riguardante le popolazioni del Ph. c. talischensis

4 - Continuazione delle indagini sulla sottospecie dell'Asia centrale avviate da uno degli autori (SM).

5 - Ulteriore indagine sullo status dei Ph. versicolor in Giappone.

6 - Chiarimento sulle  gamme  del P. c. torquatus , e stato delle popolazioni.

7 - Potenziamento delle sottospecie pure mantenute in Europa e USA con ulteriori indagini allo scopo di individuare altri allevamenti con le stesse finalità.

8 - Scambio di informazioni ed esemplari tra le diverse strutture d'allevamento al fine di evitare la consanguineità.

Ringraziamenti:

Gli autori ringraziano Christian Möller, James Pfarr, Erwin Burkhart ( Coordinatore del Common Focus Fagiano del WPA-Germania ),

Roland Wirth e Manfred Prasch per informazioni sulle popolazioni di fagiani comuni in cattività. Ringraziamo anche Rustam Muratov ( direttore dell'Istituto di silvicoltura ) e Nurali Rakhimov, entrambi di Duschanbe, Tagikistan e Sergey Zagrebin ( Tashkent, Uzbekistan ) per le informazioni sulla gamma, popolazioni in situ e introduzioni in Asia centrale. Infine, grazie a Michael Braun e Philip McGowan per l'aiuto con la letteratura e revisori anonime per commenti relativi ad una versione precedente del manoscritto.

Dopo la doverosa introduzione, ritorniamo a “parlare” di colchicus. Ovviamente, come già intuibile dal titolo di questa disamina, non di metodi d’allevamento, tempi di incubazione e quant’altro, già argomentati alla relativa pagina, e per i quali sia la letteratura quanto il web ne sono già stracolmi, ma di veri fagiani. Quindi nulla a che vedere con i ben conosciuti ibridi, o Phasianus c. domesticus, che, purtroppo, nell’immaginario comune, ed in particolare dei meno informati, hanno assunto le sembianze di polli colorati snaturando e svilendo il ruolo dei loro conspecifici selvatici. La fredda apatia che aleggia attorno a questo stupendo genere, senz'altro dovuta alla “domestica” popolarità dei loro cuginastri allevati, fa si che a causa del poco interesse suscitato tra allevatori, associazioni animaliste, documentaristi ecc., come fossero esseri inferiori non degni di attenzione, molte sottospecie stiano “agonizzando” nell’indifferenza pressoché totale. Ciò è profondamente scorretto, dannatamente stupido e drammaticamente sbagliato. Basti pensare che nessuna delle note associazioni preposte al controllo delle specie ha inteso, perlomeno sino ad oggi, prendere in esame la possibilità di considerare alcune di esse, se non la gran parte, come in pericolo di estinzione ritenendo il genere, nel suo insieme, "a rischio minimo". Concetto, ovviamente, molto superficiale, basato sugli ibridi allevati in gran numero. Assurdo ! Per contro, almeno da quanto in mia conoscenza e ciò che risulta dalle mie ricerche, un buon numero di sottospecie, ha già imboccato la via del non ritorno.  Anzi, per alcune di esse l’esistenza stessa è in serio dubbio e/o letteralmente attaccata ad un filo. Inoltre, da considerare il pericolo sia per quelle minacciate, quanto per le altre apparentemente ancora in discreta "salute", dovuto alla contaminazione genetica. Quindi, è altresì probabile che alcune di loro sopravviva solo in avicoltura, perlomeno come geneticamente pure. Concettualmente, l’estinzione di una specie, viene idealizzata nella sparizione fisica della stessa ma, non è sempre così, infatti può accadere, come nel caso dei Phasianus colchicus, che sia letteralmente “assorbita” dall'incrocio con soggetti ibridi d'allevamento che, non di rado, producono esemplari fenotipicamente somiglianti, quando non identici, alla sottospecie indigena pur rimanendo organismi anomali, una sorta di inconsapevoli "parassiti", o meglio, bombe ad orologeria intese alla distruzione di se stessi persi nel caos di geni irreparabilmente compromessi. Scenario troppo apocalittico ? Purtroppo no ! la prospettiva è tutt’altro che immaginaria com'anche sottolineato nello studio sopra esposto, seppur a grandi linee, che si sta conducendo. Nei paesi di origine (quindi non solo la Cina) oltre a cause varie, l’allevamento del ben noto e famigerato ibrido da caccia è in costante aumento mettendo sempre più a rischio la sopravvivenza delle forme autoctone. Ufficialmente in Cina, nonostante vi siano ben 19 sottospecie, a quanto sembra, ma da verificare, in purezza vengono allevati solo il Phasianus c. decollatus elegans e per gli incroci con ibridi americani (jumbo, tenebrosi, platino, bianchi ecc., per la produzione di carne e uova) il Phasianus c. karpowi. Bisognerebbe fare molto di più. In ogni provincia dovrebbe essere realizzata una o più strutture preposte all'allevamento in purezza della specie selvatica indigena. Solo così, e non solo in Cina, si può pensare alla salvaguardia genetica e dare un futuro a queste specie.   

" Attualmente in Cina le forme allevate e incrociate più comunemente sono: Ph. c. karpowi sia in purezza che per incrocio con forme americane: fagiano cinese (pseudo torquatus ), tenebrosus, nelle varie colorazioni – jumbo, mutazione bianca e platino. L’allevamento viene soprattutto esercitato con due metodi:                     1 ) in, apparente, purezza riguarda il Ph. c. karpowi (sottospecie Hebei per i cinesi) con i maschi che pesano mediamente da 1000 a 1350 g., il cui adattamento alla cattività è stato curato dall’Istituto di Ricerca Specializzato dell’Accademia Cinese di Scienze Agrarie, anche, allo scopo di ottenere soggetti caratterialmente più gestibili da incrociare con esemplari di provenienza americana o comunque ibrida. Mentre le femmine raggiungono i 550-900 g. Produzione media 25-26 uova x femmina. Fecondità delle stesse che supera di norma l’87% con un tasso di schiusa pari a circa l’89%. Nota sintetica: questa sottospecie viene descritta come avente un forte istinto selvaggio con ottima attitudine al volo. Grande capacità di sopravvivenza e relativo facile adattamento sia all’ambiente, quanto alla vita selvatica, dopo essere stato rilasciato in natura.

2 ) Denominato “fagiano Zuojia” (letteralmente: Zuojia improved Pheasant). Questa razza è stata ottenuta, sempre dall’Istituto di Ricerca Specializzato dell’Accademia Cinese di Scienze Agrarie, incrociando il Ph. c. karpowi con il fagiano ibrido americano. Rispettivamente, maschi e femmine a 21 settimane mediamente pesano 1,55 kg e 1,15 kg, mentre in età adulta raggiungono il peso di 1,700 kg i maschi e 1,250 kg le femmine. Produzione media 60-65 uova per fagiana. Fecondità delle stesse pari all’88,5% con un tasso di schiusa medio dell’87,6%.

Da rilevare che i fagiani americani, derivati dai Ph. c. torquatus ( probabilmente un mix tra torquatus e pallasi ) importati dalla Cina così come, jumbo, tenebrosus, bianco e platino, sono stati e, probabilmente, vengono tuttora, acquistati presso la MacFarlane Pheasants Inc. – Wisconsin USA, a cura dell’Istituto di Ricerca Specializzato dell’Accademia Cinese di Scienze Agrarie. Insomma, un grottesco quanto devastante ritorno in patria, in un ruolo che oserei definire “terroristico”, finalizzato, col consenso locale, alla distruzione delle forme indigene.

Ovviamente quanto appena citato corrisponde all’aspetto più controllato e tecnico riguardante l’allevamento del fagiano. Per contro, come già precedentemente accennato, in Cina, e non solo, esistono allevamenti privati di varia portata in pressoché tutte le province, comprese le più remote, dove con tutta probabilità vengono allevati ibridi derivati da altri incroci e questo complica ulteriormente le cose. Paradossalmente la Cina, da un lato protegge, seppur in allegato di secondo livello, forsanche perché non "stimolata" dalle organizzazioni occidentali ad assumere regole più drastiche ( il completo disinteresse avicolo già citato ), e nel contempo consente l'allevamento dei già citati ibridi per la produzione di carne e uova da destinare al mercato. Come spesso accade per motivi e cause diverse alcuni, o anche in buon numero, riescono a fuggire e se sopravvivono è pressoché certo che si incroceranno con i consimili indigeni.​     ​ 

​ - Disamina che per una maggiore sinteticità, comprensione, ed esposizione di quanto, a mio parere, andrebbe studiato più approfonditamente, verrà principalmente suddivisa in alcune parti che avranno come oggetto, o meglio, tratteranno 2-3 sottospecie ognuna, più alcune sottolineature riguardanti 2 forme alquanto dubbie. Una sorta di confronto, con foto, studi e considerazioni. Il tutto esposto con testi il più possibile brevi, sintesi tutt’altro che facile, come nel caso degli Ithaginis, di un lunghissimo lavoro riguardante ricerche fotografiche, letterarie e topografiche. Otre a ciò verranno prese in esame delle curiose difformità rilevate nelle femmine di alcune sottospecie.

 -  Prima coppia, o meglio, trio, in quanto è stato considerato, per i motivi a seguito descritti, anche il Phasianaus c. decollatus: 

Phasianus c. elegans         ( Fagiano di Stone )..............Elliot...............1870 

Phasinaus c. rotschildi      ( Fagiano di Rothschild ).....La Touche......1921

Phasianus c. decollatus    ( Fagiano di Kweichow )......Swinhoe.........1870

Il primo approfondimento inizia con un "analisi" definibile domestica riguardante la forma che in molti studi viene indicata come possibile basale per il genere, cioè il Phasianus c. elegans contrapposto al Phasianus c. rothschildi che potrebbe essere sia una variante del primo, un ibrido occasionale così com'essere a pieno titolo una sottospecie. In tale senso non si è fatto molto, e neppure una delle ricerche più accurate che ho potuto esaminare sino ad oggi, condotta sul campo da ricercatori cinesi e pubblicata nel 1988, sembra fornire una soluzione. Quindi servono ulteriori indagini al fine di chiarire questo interessante "dilemma"

Quello che potrebbe sembrare spirito di contraddizione, oppure ostinazione nel voler dimostrare qualcosa a tutti i costi, in realtà è un mix tra semplice curiosità da appassionato di questo genere e voglia di dare delle risposte ai quesiti che mi sottopongo. Le stesse motivazioni che mi hanno indotto a studiare e realisticamente definire, alcune sottospecie di Ithaginis, la maggior parte delle quali, guarda caso, vivono proprio nella provincia dello Yunnan.

Leggendo e rileggendo la descrizione del Phasianus sladeni sembra, perlomeno a me, che la si potrebbe riferire anche al Phasianus c. rothschildi. Certo, l'area tipo è più a nord ovest rispetto a quella tipica di rothschildi, ma sono confini in gran parte teorici, estrapolati dall'autore (Anderson 1870) in base alle segnalazioni delle genti locali e/o ricerche che per mezzi e logistica all'epoca non potevano essere molto accurate.  Lo studio sotto esposto ne è una testimonianza proponendo una nuova e molto più ampia visione sia sottospecifica che distributiva in riguardo ai Phasianus c. elegans e rothschildi (compreso il Phasianus c decollatus). In particolare il tonkinese che in base allo studio citato estende la sua gamma molto più a nord est rispetto a quanto precedentemente presunto. Quindi, ritornando un attimo a sladeni, se rothschldi  è arrivato ad occupare determinate latitudini nel nord est della provincia, potrebbe averlo fatto anche ad ovest raggiungendo l'area attribuita a sladeni, tra l'altro anche relativamente più vicina a quella stabilita come tipica per Ph. rothschildi.

Inoltre, se lo studio sotto proposto fosse confermato, e personalmente non ho alcun dubbio al riguardo, considerato che non poche indicazioni convergevano in questa direzione, indurrebbe a presumere che il Phasianus c. rothschildi  potrebbe essersi originariamente evoluto, come sottospecie, variante o ibrido, proprio nell'area indicata nello studio, una sorta di crocevia sottospecifico, e poi espansosi verso sud ed in altri luoghi formando nel contempo grazie all'isolamento e lontananza dalle forme originarie, piccole popolazioni che hanno assunto un fenotipo più stabile ed uniforme più adeguato al nuovo ambiente. Ciò sarebbe riferibile anche all'area tipica per sladeni.

Sotto proposto lo studio menzionato che trovo sia una assoluta novità per i contenuti inaspettati quanto estremamente intriganti.

                                                    Research on the distribution of geographic subspecies of pheasant in Zhaotong Region, Yunnan Province                                                                                                                                                                                                           Wang Junhong                                                                                                                                                                                                                                             (Harbin Power District Health Prevention and Inspection Station)                                                                                                                                                                                                                                                 Yang Yuanchang                                                                                                                                                                                                                                           (Department of Forest Protection, Southwest Forestry College)                                                                                                                                                                                                                                                   Zhang Mengli                                                                                                                                                                                                                                                                   (Heilongjiang Provincial Institute of Wildlife

 

Phasianus colchicus elegans                                                                                                                                                                                                                                                   

Phasianus colchicus rothschiidi                                                                                                                                                                                                                                                            Phasianus colchicus decollatus

Astratto

L'autore ha analizzato e identificato 50 esemplari di fagiano maschio raccolti nell'area di Zhaotong nel 1983 e nel 1988. I risultati mostrano che le tre sottospecie di fagiani nella provincia dello Yunnan sono tutte distribuite nella città-prefettura di Zhaotong, vale a dire: Phasianus colchicus elegans, Phasianus colchicus rothschildi e Phasiunus colchicus decollutus. In questo articolo, la distribuzione delle sottospecie di fagiano in quest'area è stata ampiamente studiata e sono stati scoperti per la prima volta tipi intermedi ibridi di queste tre sottospecie. Sono descritte le posizioni di diversi tipi intermedi di ibridazione.

Prefazione

Il fagiano Phasianus colchicus è una specie selvatica economicamente relativamente diffusa nel nostro paese. Gli studi odierni sulla classificazione degli uccelli hanno dimostrato che ci sono più di 30 sottospecie nel mondo e ci sono 19 sottospecie nel nostro paese, che rappresentano circa 2/3 del numero totale di sottospecie di fagiano nel mondo (Zheng Zuoxin, 1978). Si può vedere che nella differenziazione e distribuzione delle sottospecie di uccelli domestici, i fagiani sono molto tipici.

Per quanto riguarda la distribuzione delle sottospecie di fagiano nella parte nord-orientale della provincia dello Yunnan, sebbene gli ornitologi nella provincia dello Yunnan abbiano svolto molto lavoro, non sono ancora stati in grado di comprendere la loro ricerca in modo più specifico. Pertanto, questo articolo ha effettuato
ulteriori ricerche esplorative per fornire un riferimento per espandere lo sviluppo e l'utilizzo delle risorse della fauna selvatica.

Panoramica dell'ambiente geografico naturale dell'area di Zhaotong

L'area di Zhaotong si trova a 26°33'--28°40' di latitudine nord e 102°70'--105°20' di longitudine est nel nord-est della provincia dello Yunnan. Confina con Guizhou a est e sud-est ed il fiume Jinsha a ovest e nord-ovest è la linea di demarcazione naturale tra le province di Yunnan e Sichuan. Confina con la città di Yibin, Sichuan a nord e con la regione di Qujing nella provincia a sud. È l'incrocio tra l'altopiano di Yungui e il bacino del Sichuan. Il sistema montuoso Wumeng, un ramo della catena montuosa Yunling, attraversa la regione da sud-ovest a nord-est e il picco Wulian a ovest è dall'altra parte del fiume Jinsha rispetto al monte Daliang nella provincia del Sichuan. Terre alte sud, basse a nord, alte a ovest e basse ad est, formando un terreno inclinato che declina gradualmente da sud-ovest a nord-est. I fiumi Hengjiang, Niulanjiang e Yili sfociano nel Jinsha da sud a nord. Il punto più basso della regione è alla foce del fiume Hengjiang nella contea di Yanjin, a un'altitudine di soli 350 metri, e la vetta principale di Yaoshan nella contea di Qiaojia è a 4.040 metri sul livello del mare, che costituisce il punto più alto della regione.

Il clima generale è monsonico subtropicale con le stagioni umide e secche come caratteristiche principali. Il tasso di copertura forestale è estremamente basso con foreste calde di latifoglie e conifere, piccole aree boschive calde costituite da bambù e foreste temperate di conifere. Tuttavia la maggior degli habitat è composto da terreni agricoli, pendii erbosi e boschetti cespugliosi che rendono l'area di Zhaotong un ambiente estremamente idoneo per la vita dei fagiani, e dove possono prosperare. 

Percorso di indagine e risultati

Gli esemplari di fagiano nell'area di condotta sul campo da ricercatori cinesi e pubblicata nel 1988,sono stati raccolti da aprile a maggio 1988. Ci sono due percorsi di indagine:                                                                                                                                                                                                                                                  Ad ovest, includendo le contee di Suijiang, Yongshan, Daguan, Zhaotong e Qiaojia, con punti di raccolta a Xuebai, Sanjiangkou, Xinla, Malan, Dashaba, Huashiban, Mitian, Wanhe, Yong'an, Dapingzi, Yanshan, Qiaomaidi, Xinhua, Mashu e Daqiao.​​​​

Ad ovest, includendo le contee di Suijiang, Yongshan, Daguan, Zhaotong e Qiaojia, con punti di raccolta a Xuebai, Sanjiangkou, Xinla, Malan, Dashaba, Huashiban, Mitian, Wanhe, Yong'an, Dapingzi, Yanshan, Qiaomaidi, Xinhua, Mashu e Daqiao.


Ad  est, includendo le contee di Yanjin, Weixin, Zhenxiong, Yiliang e Ludian, con punti di raccolta a Potou, Cuntian, Heila, i sobborghi di Zhaotong, Shuimo, Dashuijing, Gangou e Jinzhong. Sono stati raccolti 36 esemplari maschi.


Inoltre, da aprile a maggio 1983, l'Animal Group del Southwest Forestry College ha raccolto 14 esemplari a Jing'an nella contea di Zhaotong e Xiaocaoba nella contea di Yiliang. In totale, sono stati raccolti 50 esemplari di fagiano maschio nell'area di Zhaotong. L'identificazione include tre sottospecie di fagiano: la sottospecie dello Yunnan (Phasianus c. elegans), la sottospecie dello Yunnan meridionale (Ph. c. rothschildi) e la sottospecie del Guizhou (Ph. c. decollatus). Queste tre sottospecie si ibridano a vari livelli in aree adiacenti tra loro. Per i dettagli, fare riferimento all'identificazione degli esemplari e alla mappa di distribuzione geografica dei fagiani elencati di seguito.​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​

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Identificazione degli esemplari
Esposizione delle differenti caratteristiche fenotipiche relative alle tre sottospecie geografiche di Phasianus analizzate

Phasianus c. elegans:                                                                                                                                                                                                                                  1) Dorso, parte superiore: dal marrone al bruno-marrone, con sottili linee nere.                                                                                                                                        2) Petto: verde scuro su un'ampia fascia.                                                                                                                                                                                                  3) Fianchi: da marrone dorato a marrone rossiccio con piume i cui apici presentano sottili marcature nere orizzontali che si estendono per quasi per tutta la loro larghezza.

Phasianus c. rothschildi:

1) Dorso, parte superiore: rispetto alla precedente forma, più chiaro e giallo dorato con sottili linee nere.

2) Petto: verde scuro, e rispetto alla precedente forma, su una fascia meno ampia che si restringe nella parte centrale, sfumato di rossastro-violaceo.

3) Fianchi: rispetto alla forma precedente, più chiari, giallo dorato; sottili marcature nere orizzontali, che si estendono quasi per tutta la larghezza apicale della piuma.

Phasianus c. decollatus: 

1) Dorso, parte superiore:  giallo dorato chiaro con ampie linee nere

2) Petto: spesso rosso rame

3) Fianchi: giallo marrone chiaro; marcature nere che si estendono solo alle parti centrali apicali delle penne. 

Esemplari esaminati 

Phasianus c. elegans - 24 maschi catturati a:

Contea di Zhaotong (Yanshan, città del distretto di Zhaoyang nella prefettura di Zhaotong) 1 maschio (17-05-1988)

Contea di Ludian (Shuimo) 1 maschio (11-05-1988)

Contea di Qiaojia (Mashu, Xinhua, Qiaomaidi) 9 maschi (dal 14 al 21-05-1988)

Contea di Yongshan (Xinla, Mitian, Wanhe, Dashaba, Dapingzi) 5 maschi (19-04-1988, 5/4-14)

Contea di Huize (Jinzhong, Gangou, Daqiao) 8 maschi (dal 15 al 22-05-1988)

Phasinaus c. rothschildi - 11 maschi catturati a:

Contea di Yiliang (Xiaocaoba, Kuixiang) 5 males (dal 15-05-1983 al 29-04-1988)

Contea di Zhaotong ( (Jing'an, sobborghi del capoluogo di contea) 6 maschi (dal 12-05-1983 al 03-05-1988)

Phasianus c. decollatus - 6 maschi catturati a: 

Contea di Yiliang (Xiaocaoba) 3 maschi (dal 09 al 10-04-1983 al 15-05-1988)

Contea di Zhenxiong (Potou) 1 maschi0 (12-04-1988)

Contea di Daguan (Sanjiangkou) 2 maschi (28-04-1988)

Phasianus c. elegans e rothschildi ibridi - 3 maschi catturati a:

Contea di Ludian (Dashuijing) 1 maschio  (11-05-1988)

Contea di Yongshan (Huashiban, Yong’an) 2 maschi (dal 4 al 14-05-1988)

Phasianus c. elegans e decollatus ibridi - 3 maschi catturati a:

Contea di Yongshan (Xuebai, Malan) 3 maschi (18-20-04-1988) - (nota: Malan ora rinominato Manan )

Phasianus c. rothschildi e decollatus ibridi - 3 maschi catturati a:

Contea di Yiliang (Xiaocaoba) 3 maschi (15.05-1983)

Discussione
I ) La distribuzione delle tre sottospecie nell'area di Zhaotong è descritta come segue:


1) Sottospecie dello Yunnan ( Phasianus c. elegans )
Esemplari di questa sottospecie sono stati raccolti a Dashaba, Mitian, Wanhe, Dapingzi, Yanshan, Shuimo, Qiaomaidi, Xinhua, Mashu, Daqiao, Gangou e Jinzhong. Tutte comprese nella parte occidentale della regione di Zhaotong dove la specie sembra essere distribuita su una fascia da sud a nord lungo il bacino del fiume Jinsha.

2) Sottospecie del Guizhou ( Phasianus c. decollatus )
Esemplari di questa sottospecie sono stati raccolti a Sanjiangkou, Xiaocaoba e Potou, indicando che è distribuita a est e a nord-est della regione di Zhaotong. La distribuzione di questa forma nella provincia dello Yunnan è limitata alla regione orientale di Zhaotong.

3) Sottospecie dello Yunnan meridionale ( Phasianus c. rothschildi )
Gli esemplari di Jing'an, sobborghi di Zhaotong, Heila, Kuixiang e Xiaocaoba mostrano che questa forma è distribuita nell'area centrale della regione di Zhaotong, ed è inserita tra le prime due sottospecie ed è presente anche un tipo intermedio misto. I due esemplari di Phasinaus c. rothschildi n. 884291 e n. 884293 raccolti a Fachong, contea di Hezhang, provincia di Guizhou, indicano che la sottospecie si è espansa dal confine orientale della provincia di Yunnan alla provincia del Guizhou, piuttosto che essere limitata alla provincia dello Yunnan. La distribuzione di questa sottospecie nell'area di Zhaotong mostra la linea di confine della sua distribuzione verso nord.

4) Phasianus c. elegans - Phasianus c. rothschildi - Tipo intermedio
Gli esemplari di Huashiban e Yongan della contea di Yongshan e Dashuijing della contea di Ludian sono caratterizzati da una colorazione bruno-marrone sulla parte superiore del dorso, fianchi marrone dorato-marrone, simili al Phasianus c. elegans; tuttavia, la fascia verde scuro del petto è stretta, limitata al centro e frammezzata di rosso-violaceo, similarmente al Phasianus c. rothschildi. Pertanto, è considerato un tipo intermedio, e si presume  che le due sottospecie si siano incontrate e ibridate in tre località: Huashiban, Yongan e Dashuijing.

5) Phasianus c. elegans - Phasianus c. decollatus - Tipo intermedio
Esemplari intermedi tra le due sottospecie sono stati raccolti a Xuebai e Malan, nella contea di Yongshan. Il dorso si mostra da marrone a bruno-marrone, con sottili linee nere, fianchi color marrone-oro e bruno-marrone simili a quelli del Phasianus c. elegans, mentre il petto in denso rosso rame ricorda il Phasinaus c. decollatus. L'esemplare di Xuebai nella contea di Yongshan presenta marcature nere simili a quelle del Phasianus c. decollatus, mentre il soggetto raccolto a Malan nella contea di Yongshan, è contraddistinto da sottili marcature nere orizzontali simili a quelle del Phasinaus c. elegans. 
Gli esemplari sopra menzionati sono stati catturati lungo il confine settentrionale della distribuzione in quest'area del Phasianus c. rothschildi, tuttavia non è stato trovato alcun tipo intermedio tra il Phasianus c. decollatus e Phasianus c. rothschildi. Quindi una distribuzione di grande interesse e valore per ulteriori discussioni che deve ancora essere indagata in profondità.

6) Phasianus c. rothschildi - Phasianus c. decollatus - Tipo intermedio

Esemplari intermedi del Phasianus c. rothschildi e Phasianus c. decollatus sono stati raccolti a Xiaocaoba nella regione orientale di Zhaotong. Assomigliano al primo sulla parte superiore del dorso, che si presenta più chiara e più giallo dorato con sottili linee nere; così com'anche i fianchi più chiari e giallo dorato. Per contro il petto in denso rosso rame è simile al Phasinaus c. decollatus. Sulle parti inferiori dei fianchi mostra sia marcature orizzontali nere simili a quelle osservabili nel Phasianus c. rothschildi che marcature nere affini a quelle del Phasianus c. decollatus. Da ciò si può dedurre due sottospecie si sono incrociate a Xiaocaoba, nella contea di Yiliang, dando origine a forme intermedie.

II  ) La sottospecie dello Yunnan è ancora distribuita nelle parti occidentali e centrali della provincia dello Yunnan. Il sistema montuoso Hengduan attraversa diagonalmente Tibet, Sichuan e Yunnan da nord-ovest a sud-est, e questa antica catena montuosa è considerata il luogo di nascita di una varietà di animali. Se si presume che anche la sottospecie dello Yunnan abbia avuto origine da questo luogo, si può dedurre che la sottospecie molto probabilmente si è differenziata dalle "specie primitive" vicino ai monti Hengduan prima di altre sottospecie, e poi ha continuato a espandersi verso est per formare uno stato di espansione parallela lungo il fiume Jinsha. Il tipo di distribuzione nella parte occidentale della regione di Zhaotong è il limite della distribuzione verso est di questa sottospecie.

III  ) principio di tassonomia sottolinea che è impossibile per due sottospecie della stessa specie occupare la stessa area di distribuzione (si riferisce principalmente all'area di riproduzione). Le sottospecie adiacenti possono ibridarsi tra loro per produrre tipi intermedi. La distribuzione delle
tre sottospecie geografiche di fagiani nell'area di Zhaotong occupa ciascuna un'area e si sono verificati diversi gradi di aree di incontro delle sottospecie, portando all'emergere di tipi intermedi.

IV ) Questa indagine non ha condotto un'indagine e una ricerca dettagliate sulla distribuzione altimetrica dei fagiani. Tuttavia, secondo l'analisi degli esemplari esistenti, l'altitudine dei siti di raccolta degli esemplari di fagiano nell'area di Zhaotong è compresa tra 1.000 metri e 2.500 metri e la maggior parte di essi si trova a un'altitudine di circa 2.000 metri sul livello del mare. A questa altitudine, irrigazione scarsa, arbusti ed erbe secondarie, pendii erbosi e terreni agricoli sono ampiamente distribuiti nelle montagne, che è l'ambiente ecologico in cui i fagiani amano vivere.

Conclusione
1.- Nella regione di Zhaotong, provincia dello Yunnan ( Cina ) sono distribuite tre sottospecie geografiche di fagiani:  Phasianus c. elegans - Phasinaus c. rothschildi - Phasinaus c. decollatus.  

2.- Phasinus c. elegans è distribuito lungo il fiume Jinsha nella parte occidentale della regione di Zhaotong - Phasinaus c. rothschildi  vive nella parte centrale della regione - Phasinaus c. decollatus è distribuito a est della stessa.

3.- Esposizione delle diverse caratteristiche morfologiche che contraddistinguono le tre sottospecie geografiche:
Gli esemplari di Phasianus c. decollatus esaminati risultano significativamente più grandi rispetto a quelli dei Phasianus c. elegans e rothschildi.                                      Gli esemplari di Phasinaus c. elegans come dimensioni sono simili ai Phasianus c. rothschildi.                                                                                                                                        Il Phasianus c. elegans mostra il piumaggio con la colorazione più intensa; il Phasianus c. rothschildi è più chiaro rispetto al precedente mentre il Phasianus c. decollatus si mostra come il più chiaro dei tre. Pertanto, le sottospecie distribuite nell'area di Zhaotong presentano i seguenti cambiamenti da ovest a est: 1] Le dimensioni del corpo diventano più grandi: 2] Il colore del piumaggio diventa più chiaro.

4.- Distribuzione dei tipi intermedi ibridi delle tre sottospecie:
I tipi ibridi intermedi tra il Phasianus c. elegans ed il Phasianus c. rothschildi sono distribuiti a Huashiban e Yong’an nella contea di Yongshan ed a Dashuijing nella contea di Ludian
I tipi ibridi intermedi tra il Phasinaus c. elegas ed il Phasinaus c. decollatus sono distribuiti a Xuebai e Malan della contea di Yongshan.
I tipi ibridi intermedi tra il Phasianus c. rothschildi e Phasianus c. decollatus sono a Xiaocaoba nella contea di Yiliang.

5.- Le tre sottospecie di fagiani si ibridano tutte tra loro, dando origine a un tipo intermedio ibrido che presenta un fenotipo orientato verso la sottospecie con un cromatismo più intenso in termini di colore del piumaggio.

Gli esemplari analizzati in questa indagine hanno permesso di migliorare ancor più le conoscenze riguardanti la distribuzione delle tre sottospecie geografiche nell'area di Zhaotong. Così come le problematiche relative all'ibridazione nella stessa area sono state ulteriormente chiarite e nel contempo le narrazioni della letteratura precedente migliorate e integrate.

Per la prima volta è stato scoperto l'incrocio delle tre sottospecie ed identificati diversi siti nei quali si trovano gli ibridi. Tuttavia, ci sono ancora alcuni problemi e imperfezioni, come definire ulteriormente le zone di ibridazione e aree di convergenza degli incroci tra le sottospecie, che devono essere risolti da ricerche più approfondite in futuro.

Documento di riferimento
He Xiaorui, Xie Entang, et al. 1980 "Bird Taxon Survey Report on the Jinsha River Bank in Northern Yunnan", Zoological Research Vol. 1, No. 2: 197--21

Commento personale.-  Come già sopra menzionato il lavoro sopra esposto è sicuramente tra i più completi ed intriganti che abbia avuto modo di esaminare ad oggi. Non mi permette di trarre conclusioni definitive, ma senza dubbio apre nuovi orizzonti, una visione del tutto nuova riguardate le forme menzionate nello studio.  

In ogni caso, sarebbe molto interessante accertare se l'ibridazione menzionata riguarda solo il territorio di Zhaotong nello Yunnan, e aree vicine del Guizhou, oppure sia osservabile anche nelle aree mezzane, cioè se tra la gamma tipica assegnata al Phasianus c. rothschildi e la prefettura di Zhaotong vivano esemplari ascrivibili a quest'ultimo o forme intermedie. Questo riferito anche ad altri luoghi dello Yunnan e Guizhou.

Tuttavia, essendoci strutture che allevano Phasianus c. decollatus e Phasianus c. elegans sia in purezza che prodotti dall'incrocio tra le due forme in alcune province del sud Cina, compresi Yunnan e Guizhou, è lecito chiedersi se, e quanto, eventuali rilasci o soggetti fuggiti, possano aver avuto, ed hanno, una qualche attinenza con individui osservati in aree anomale, rispetto a quanto menzionato nella letteratura, e ibridi degli stessi. 

Phasianus c. decollatus - elegans - rothschildi  selvatici in natura

Foto da:  1 www.cnbird.org.cn Autore:  GY Old Tango  -  2  www.page.om.qq.com  Autore: Jerry Xu  -  3  www.cnbird.org.cn Autore: KC Lee

1 - Phasianus c. decollatus maschio                                                 2 - Phasianus c. elegans maschio                                                 3 - Phasianus c. rothschildi maschio 

Autore - GY Old Tango - Decollatus x sito - Copia.jpg
Phasianus c. rothschildi - Yuxi, Yunnan 31-12-2011  www.cnbird.org cn KC Lee 1 - Copia.jpg
27 Elegans - Sangri-La Yunnan 18-03-21 - Jerry Xu (1).jpg

Phasianus c. decollatus  in allevamento

Foto da: frammenti di alcuni video da www.doujin.com

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1-2-3-4 - Phasianus c. decollatus maschi riproduttori  

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 Phasianus c. decollatus in allevamento

Foto da: frammenti di alcuni video da www.doujin.com

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 Phasianus c. decollatus e elegans in allevamento

Foto da: frammenti di alcuni video da www.doujin.com

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 Phasianus c. elegans in allevamento

Foto da: frammenti di alcuni video da www.doujin.com

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1-2-3-4  - Phasianus c. elegans maschi riproduttori  

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​ Seconda coppia:                                                                                                                                                                                                                                                                                      Phasianus c. satscheuensis    ( Fagiano di Satchu o Sachow ).........Pleske.........1892 

Phasianus c. edzinensis   ( Fagiano del Gobi ).....................................Sushkin.......1926

​Pur essendone personalmente più che certo, nell’esporre quanto risultato dalle ricerche debbo necessariamente utilizzare dei condizionali. La forma lo impone, nonostante la sostanza li confermi ampiamente.                                                                                                                                                                                                                              Ma andiamo per gradi: dal materiale analizzato risultava evidente che oltre a non esserci separazione tra le due gamme, fenotipi attribuibili all'una o altra forma si osservano frequentemente nelle stesse aree. Non capisco come i vari autori contemporanei e del passato non se siano accorti. Probabilmente, la poca attenzione, ed il ritenere, perlomeno fino a qualche anno fa sia in Europa quanto in America, che il Phasianus c. edzinensis fosse simile, anzi, identico alla mutazione platino dell’ibrido d’allevamento, con esemplari spacciati per puri tenuti in cattività, sono i motivi principali per i quali si è sempre fatta molta confusione da parte di autori, studiosi ed ornitologi occidentali che consideravano, ed alcuni lo reputano tuttora, qualsiasi fagiano osservato o catturato nel nord della provincia del Gansu un Phasianus c. satscheuensis.                                                                                                                                                                                                      

Il fagiano Sa-Zhou o Sa-Chow (Phasianus satscheuensis) presenta la colorazione alquanto leggera, se non essere, per alcuni  esemplari apparentemente più tipici, la più pallida tra tutti i congenere. Scoperto e denominato da Nikolaj Michajlovič Przewalski nel 1883 nel corso del suo terzo viaggio in Asia centrale, per motivi mai chiariti non fu ritenuto valido; successivamente, nel 1892, venne descritto da Fedor Dmitrievich Pleske. Un altro grande esploratore russo, Pëtr Kuzmič  Kozlow, aggiunse interessanti note biologiche riguardanti questa sottospecie 1*). Il Ph. c. satscheuensis ( sachow o satchu ) è distinguibile, a prima vista, non solo dai conspecifici occidentali Ph. c. tarimensis, Ph. c. vlangali e Ph. c. strauchi che si trovano sull'altro versante dei Nan-Shan, per la sua colorazione generalmente pallida, la presenza del collare bianco, e dal Ph. c. kiangsuensis, che vive più ad est, per le scapolari con margini marrone chiaro; coperture delle ali grigiastre e altri particolari. 

1*)  Alcune note delle note di Kozlow riguardanti il fagiano di Sa-Zhou o Sa-chow (Phasianus satscheuensis), scoperto  da N.M. Przhevalsky nel corso del suo terzo viaggio in Asia centrale.

......" Il fagiano dell'oasi di Sa-Zhou o Sa-chow viene visto frequentemente nei campi non lontano delle abitazioni. Spesso volano anche sui tetti di paglia delle case razzolando senza paura come farebbe un pollo domestico. Caratterialmente relativamente docile, la femmina può approntare il nido nei pressi delle case ed una volta schise le uova madre e prole, così come altri adulti, rimangono nelle vicinanze del villaggio dove, talvolta, gli abitanti, forniscono loro del cibo. Un espediente per tenerli a “portata di mano”, dato che in autunno o inizio inverno, perlomeno dopo la caduta della prima neve, li catturano con i lacci/trappola.

Come altri fagiani, si invola difficilmente preferendo, nella maggior parte dei casi, allontanarsi dal pericolo correndo, tuttavia, appena si sente fuori pericolo, inizia a pavoneggiarsi in modo importante. È interessante osservare come questi fagiani, in particolare le femmine, si nascondono nei cespugli bassi, e nel mentre giacciono immobili al suolo, divengono, grazie alla loro colorazione, completamente invisibili, come dissolti nella superficie grigiastra che li circonda. Ciò nondimeno, si dimostrano altrettanto abili nel celarsi dietro una collinetta di terra, albero o altra formazione naturale o artificiale. Questo fagiano presenta un piumaggio sempre pulito e ordinato che il sole mette in ulteriore risalto facendo brillare le bellissime piume multicolore. Trascorrono la notte in boschetti di tamerici e canne; preferibilmente su colline dominate da queste piante.

La stagione riproduttiva del Phasianus satscheuensis inizia alla fine di marzo e si protrae per oltre un mese. Durante questo periodo, i maschi emettono forti richiami udibili anche ad un miglio di distanza accompagnati dalla vibrazione delle ali producendo un rumore sordo, per quanto relativamente silenzioso. Il fagiano Sa-Chou, come il congenere dal collare, solitamente si esibisce nello stesso luogo, a terra tra i cespugli, oppure raggiunge qualche formazione elevata che può essere costituita da un ammasso di terra, fascine, ceppo, tronco di albero caduto ecc., ma mai sui rami di un albero. Dopo aver emesso il richiamo, rimane in silenzio per un tempo più o meno lungo, a seconda del grado di eccitazione e dell'ora del giorno per quanto siano più vocali durante l'alba ed il tramonto. Tuttavia, in primavera, il richiamo può essere udito in altri momenti. I maschi combattono violentemente tra loro ed il vincitore insegue il vinto per un certo tratto. Le femmine solitamente stanno vicine al lek, area in cui si esibiscono i maschi, e non emettono alcun vocalizzo mantenendo un atteggiamento a volte attento e diffidente, in altre più fiducioso.   

Con la fine del periodo riproduttivo i maschi iniziano la muta, che si protrae fino a ottobre. Quando cambiano le piume, la vistosa e lunga coda del maschio, a volte, cade completamente, facendolo sembrare tozzo e sgraziato. Tuttavia, all'inizio della primavera abbiamo dovuto incontrare fagiani simili sfigurati, ma questi erano uccelli che sono sfuggiti felicemente ai denti della volpe. Lungo le rive dei fiumi, dove si trovano campi coltivati, si eleva fino ad una altitudine di 2100 metri"....

Phasianus c. satscheuensis. - Nel maschio la colorazione di fondo è arancio-camoscio opaco; corona grigio-olivastro-bronzo, delimitata da strette strisce sopracciliari biancastre, a volte appena accennate o solo rudimentali; collare bianco, stretto, e sempre aperto anteriormente; mantello giallo dorato chiaro con piume prive di bordi e contrassegnate al loro interno da una macchia stretta a forma di campana allungata; scapolari larghe e dalla forma rotondeggiante, bianco avorio al loro interno, delimitate da uno stretto bordo nero con frange esterne che, nella zona più prossima al mantello, si presentano giallo dorato, inframmezzato da alcune sfumature marrone, mentre sulle spalle assumono una tonalità ocraceo-sabbia; fianchi dalla colorazione simile al mantello, con ciascuna piuma il cui apice è contrassegnato da una marcatura nera che ne occupa tutta la larghezza; groppa azzurrognola; copritrici caudali azzurrognole con leggerissime sfumature verdognole nella zona centrale, ocraceo ruggine le più esterne. Taglia media; iride in varie sfumature di arancio e giallo-arancio.

La femmina è simile alla conspecifica Ph. c. torquatus ma se ne distingue per essere più chiara con una colorazione di fondo del piumaggio avorio giallastro con sfumature rosate sulla parte superiore di collo e petto. Taglia medio piccola; iride da giallo a nocciola opaco chiaro.​​

Phasianus c. edzinensis. - Il maschio è simile al conspecifico Ph. c. satscheuensis, ma se ne distingue, comunque non sempre facilmente, per i bordi di scapolari e interscapolari più scuri, dalla colorazione giallastro-marrone al fulvo anziché cannella molto chiaro e caratterizzati da una maggiore lucentezza, mentre il centro di queste piume si presenta bianco, non cremoso. Parti inferiori leggermente più chiare, con bordo verde metallico delle piume del petto che si restringe e interrompe al vertice delle stesse ( in Ph. c. satscheuensis questi bordi scuri sono più ampi e completi ), mentre la lucentezza verde del torace è pressoché assente; corona grigio-verdastra come nel conspecifico Ph. c. satscheuensis;  linee sopraorbitali bianche che possono essere presenti come del tutto assenti, oppure rappresentate rudimentalmente; collare bianco stretto, o relativamente tale, aperto anteriormente. Taglia media; iride dal giallo scuro a varie tonalità di arancio.

La femmina, pur apparendo simile alla conspecifica Ph. c. satscheuensis, presenta una colorazione del piumaggio generalmente più scura, con petto, fianchi e parti superiori notevolmente più marcati. Taglia medio piccola; iride da giallo a nocciola opaco chiaro.

  -  Qui sotto esposto un interessante estrapolato del viaggio di Kozlov Petr Kuzmich < Mongolia, Amdo e la città morta di Khara-khoto - 1923 >

La parte iniziale è necessaria al fine di poter geograficamente ubicare l’area in cui è stata osservata la coppia di Phasinus c. satscheuensis menzionata da Kozlov che, come si evince dalle mappe sotto poste sia dell’epoca che attuale, si trova in piena gamma tipo attribuita successivamente al Phasinaus c. edzinensis.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                             ........" Poiché Munungin-gol poteva interferire con i nostri movimenti a causa della sua piena, lasciammo per un po' la sua valle e ci dirigemmo verso una striscia di alte dune sabbiose e seguimmo il tratto Toroi-ontse lungo un ramo secco del fiume, che portava tracce di una quantità abbastanza grande di acqua; Qua e là si notavano resti di antiche dighe e mulini.                                                                                                                                                                                                                                              Le dune di sabbia , che raggiungevano un'altezza di circa 30 m., si trovavano adiacenti alla valle del fiume, con una direzione predominante: il meridiano. Alcune di esse erano separate, altre si dimenavano come un serpente, caratterizzate dai contorni più bizzarri, tra i quali spiccavano coni con pendii isosceli, che indicavano la periodicità costante dei venti dominanti occidentali e orientali...... Durante il nostro movimento verso est si alzò il vento da sud-est, ravvivando le sabbie: i singoli picchi delle colline di sabbia cominciarono a fumare come vulcani - la sabbia si sollevò e ricadde in una colonna: il vento soffiava la sabbia dal lato ripido della duna al lato dolce e la trasportava ulteriormente verso la pianura di macerie. Ben presto il vento si trasformò in una tempesta. L'area circostante era ricoperta da uno spesso strato di polvere, che oscurava l'aria e riduceva l'orizzonte a mezzo miglio. Lunghe strisce di sabbia si estendevano attraverso la pianura, ricordando la nostra neve alla deriva. Periodicamente, le imminenti raffiche di tempesta soffocavano il respiro, la sabbia accecava gli occhi, impedendo l'opportunità di fare un passo; non solo la sabbia fine, ma anche grandi granelli di sabbia volarono alti nell'aria e sferzarono i volti di coloro che sedevano sui cammelli fino a provocare un dolore doloroso. La sabbia è stata portata via in massa dai crinali delle dune lungo la strada e ne ha modificato i contorni secondari.  Avendo perso la vera direzione nella nebbia polverosa, la nostra guida ha leggermente perso la strada, ma con sforzi comuni siamo comunque riusciti a raggiungere rapidamente il pozzo Omuk-tala, passando lungo la strada le rovine della torre Attsa-tsonzhi, costruita in mattoni mattone con canne e utilizzato ai tempi di Khara-khoto era probabilmente una sorta di punto di segnalazione. Il giorno successivo, diciassette marzo, arrivammo al tratto di Toroi-ontse, che era stato segnato per il nostro accampamento dallo stesso principe Torgout-Beile.         

 

​                                                              

 

Cattura.PNG

Nato dai campi innevati del maestoso Nan Shan, il fiume Ejing Gol scorre rapido verso nord, lottando con il caldo alito del deserto per quasi cinquecento miglia prima di morire definitivamente, spezzandosi in numerosi rami, le cui acque si raccolgono in due bacini: Sogonor orientale, più piccolo, corrente, quasi fresco e Sogonor occidentale, da tre a quattro volte più grande di Sogonor, chiuso e salato Gashun-nore... I rami principali di Ejing-gol sono: l'acqua alta Morin-gol, che sfocia nel Gashun-nor, e l'Ikhe-gol molto povero d'acqua, che a sua volta è diviso in molti altri rami, il più orientale dei quali è Munungin-goal e termina a Sogo-nor. Questa distribuzione dell'acqua nel corso inferiore dell'Etsing Gol non sembra essere permanente; dai dati forniti da V. A. Obruchev {"Asia centrale, Cina settentrionale e Nanshan"... Volume II. Pagina 398--399.}, e poi di A. N. Kaznakov {"Mongolia e Kam", volume II, prima edizione. Pagina 48--49.}, è chiaro che a quei tempi, al contrario, Ikhe-gol, cioè “Grande Fiume”, era all’altezza del suo nome: aveva una quantità d’acqua significativamente maggiore di Morin-gol. Sulla base dei dati  comparativi dei viaggiatori e delle testimonianze degli indigeni, possiamo concludere che nel corso del tempo storico conosciuto, il movimento delle arterie d'acqua dell'Ejing-gol inferiore avviene da est a ovest.                                                                                                                                                                  Il tratto Toroi-ontse, dove avremmo vissuto per qualche tempo, si trova sulla riva destra, più alta, del Munungin-gol. Questo fiume, cambiando costantemente il suo livello, attualmente è largo  25-m., ed in alcuni punti circa 30 m., con una profondità da 0,6 a 0,9 m., con acque che scorrono dolcemente, per quanto piuttosto rapidamente, lungo il suo corso fangoso nel quale di tanto in tanto scivolavano piccoli pezzi di ghiaccio vitreo. Le rive tranquille e monotone riflettevano ben poco l'atmosfera primaverile della natura. Tuttavia le canne iniziano ad inverdirsi lungo i bordi delle rive, e qua e là sulle secche si potevano vedere uccelli migratori, come uno stormo di grandi chiurli o una coppia di cicogne nere... In scorci tranquilli e chiari, prendendoci una pausa dai fastidiosi temporali occidentali e orientali, abbiamo osservato una coppia di eleganti fagiani (Phasianus c. satscheuensis 1*) rannicchiati vicino al bivacco ”….. 

                                                                                                                                                            1*) Puntualizzazione importantissima dato che Kozlov, non certo un principiante, aveva più volte incontrato il Phasianus c satscheuensis nella sua gamma tipica, non nota nessuna differenza morfo-fenotipica tra quest’ultimo e la coppia osservata in quella che successivamente sarebbe diventata area attribuita al Phasianus c. edzinensis descritto da Sushkin nel 1926.

Sotto esposta la mappa originale redatta dai topografi di  Kozlov nel corso del viaggio < Mongolia, Amdo e la città morta di Khara-khoto intrapreso nel 1923 con indicate le località menzionate nel diario/resoconto di viaggio.

Mappa più recente redatta dall'Istituto cartografico ESSELTE di Stoccolma nel 1945 con indicate le località menzionate nel diario/resoconto di viaggio di Kozlov in particolare l'area, all'interno del cerchio rosso, nella quale lo stesso esploratore osservo la coppia di "Phasianus c. satscheuensis" che dal 1926 divenne area tipica del Phasianus c. edzinensis.

Bergman_map  - indicato satchu trovato da Kozlov nel 1923.jpg

Nella mappa sotto esposta le province del Gansu, completamente visibile, mentre solo parzialmente la Inner Mongolia e Qinghai per quanto siano ben identificabili le aree attribuite alle sottospecie menzionate nella disamina.     

-- In verde, approssimativamente l'area occupata dal Phasianus c. satscheuensis e edzinensis, gran parte della quale si estende nel Gansu. Come si evince, non vi è distinzione tra le due distribuzioni. 

-- Cerchiata in rosso la gamma tipo, nella Inner Mongolia, indicata per il Phasianus c. edzinenis, e dove Kozlov cita l’osservazione di una coppia che riconosce come Phasinaus c. stascheuensis.

-- Ad ovest, nel nord-est Qinghai, si scorge il Qaidam Basin area tipo attribuita al Phasianus c. vlangalii. Occorre tuttavia sottolineare che, perlomeno da quanto risulta dalle immagini, attualmente sembra che la specie si trovi soprattutto  nel Golmud Wetland Park  nella contea di Golmud, 

Gansu + Inner range satchu-edzinensis e area tipo.jpg

 -  Conclusioni personali:                                                                                                                                                                                                                                                                        Le immagini, inequivocabilmente, confermano che entrambe le sottospecie, osservabili in almeno 3-4 varianti fenotipiche, pur convivendo nelle stesse aree, mostrano indifferentemente piumaggi chiari o scuri, corona evidente, appena accennata o assente, così com'anche le strisce sopraorbitali, collare da alto a sottile che si mostra più o meno aperto anteriormente ecc., ecc.  

Quindi, relativamente a quanto sopra argomentato, con tutta probabilità, si tratta della stessa forma, o comunque lo è attualmente. Per cui, considerato che il Phasianus c. satscheuensis venne descritto per primo, tassonomicamente, il Phasianus c. edzinensis dovrebbe essere incluso nel precedente.  

  - Tutto ciò porta inevitabilmente ad alcune ipotesi:       

A ) Se dovessimo ritenere valida la possibilità che il Phasianus c. elegans sia la specie basale per questo genere, quindi che la colonizzazione di nuovi territori e relativa evoluzione nelle diverse sottospecie debba essere necessariamente avvenuta da sud verso nord ed ovest in quanto ad est il mare ne ha impedito l’espansione, ad eccezione di Formosa (Taiwan), per locazione geografica il Phsianus c. edzinensis dovrebbe risultare la forma primaria tra le due in oggetto, ed essersi probabilmente evoluto dal Phasianus c. kiangsuensis. In questo caso, nel Gansu l'espansione deve essere avvenuta verso nord, più o meno attraverso il corridoio di Hexi (immagine a lato) concentrandosi soprattutto nelle Oasi colonizzate durante la migrazione. In una di queste, conosciuta all'epoca come Oasi di Sachow o Satchu (attuale Dunhuang), una piccola popolazione potrebbe essere rimasta isolata e, funzionalmente all'habitat arido e semi desertico del luogo, aver mutato il fenotipo assumendo una colorazione del piumaggio estremamente pallida dando "origine" ad una forma regionale che venne trovata, descritta e classificata  come Phasianus c. satscheuensis. Sfortunatamente il territorio naturalmente non ricco di risorse, popolazione umana in aumento ed il relativamente esiguo numero che costituiva la citata popolazione 1*) non ne ha favorito la sopravvivenza nel tempo, ed ancor meno la capacità di arginare l'avanzata del conspecifico Phasianus c. edzinensismeno specializzato, molto più rustico, adattabile e numeroso che, dopo aver invaso il piccolo territorio del Phasianus c. satscheuensis, ne ha decretato l'estinzione per assorbimento genetico.  

 

Hexi_Corridor.png

Corridoio di Hexi - Provincia del Gansu - Cina da. www.it.wikipedia.org by SY

Anche se, in questo caso, si potrebbe considerare non come un eliminazione, ma un ritorno "alle origini". Plausibile, anche perchè nel nord del Gansu e soprattutto nell'Oasi di Sachow vengono fotografati soggetti senza dubbio attribuibili al Phasianus c. edzinensis e nessuno, perlomeno sino ad oggi, eccetto un maschio che però essendo in piena luce solare non permette una analisi obiettiva del piumaggio, di Phasianus c. satscheuensis. Ma ciò non giustificherebbe, o meglio, chiarirebbe del tutto la promiscuità di caratteri che si riscontra con esemplari più simili all’una o altra sottospecie casualmente distribuiti nelle rispettive gamme. Tuttavia l'apparente stranezza induce plausibilmente a presumere che la specie, da sempre, presenta questa variazione fenotipica che ha trovato la sua massima espressione nella colorazione eccezionalmente chiara del Phasianus c. satscheuensis a causa dell'habitat e isolamento.  

1*) Koszlov, nei suoi resoconti di viaggio descrive questi luoghi, quindi non solo l'Oasi di Sa-Chow, con abbondanza di fagiani, ma il più delle volte non viene specificato quale fenotipo mostrassero.                                                                                                                                                                                                                                              Per contro sul "British Ornithologist’s Club Vol. L.I.I. Sessione 1931-1932 [ 1932 ] )" il dott. James M. Harrison fece le seguenti osservazioni in merito alla discussione relativa al Phasianus torquatus satscheuensis: — Per quanto riguarda la mia esperienza personale in quest'area, Phasianus t. satscheuensis non è abbondante. Ho un esemplare ucciso ben 25 anni fa; un altro in mio possesso è stato ottenuto nel dicembre dell'anno scorso. Io stesso ho sparato ad un terzo circa cinque anni fa. Questi sono gli unici tre maschi di cui ho avuto conoscenza personale durante i dieci anni nel distretto di Sevenoaks, ma ne ho sentito parlare di molti altri. Non è un fagiano che si vede spesso nei negozi di caccia locali.

Gli esemplari che ho potuto esaminare sono tipicamente pallidi sul dorso, con copritrici alari bianco-bluastre molto pallide e un collare bianco incompleto.

Il dott. J. M. Harrison ha inviato la seguente correzione alla sua nota su Phasianus t. satscheuensis nel "Bulletin" (li. 1931, p. 61) =— L'uccello a cui si riferiva come se fosse stato abbattuto venticinque anni prima era, con rammarico, solo un esemplare sbiadito della varietà “Bohemian” Phasianus torquatus. Gli altri due esemplari a cui si fa riferimento nella nota (di cui solo uno, tra l'altro, è stato conservato) erano senza dubbio riconducibili a Phasianus t. satscheuensis.

B ) Peraltro, se volessimo credere che la specie originaria sia il Phasianus c. shawi, come suggerito in alcuni studi, probabilmente tra i due, cioè Phasianus c. satscheuensis e edzinensis, il primo dovrebbe essere basale ed in questo caso derivato, probabilmente, dal Phasianus c. tarimensis

C ) Un'altra a mio avviso intrigante, per quanto molto fantasiosa, ipotesi che riguarda l'origine delle due forme, coinvolge anche il Phasianus c. vlangalii, che potrebbe essersi evoluto dal Phasianus c. elegans, ed espanso la propria gamma al nord est del Gansu raggiungendo Sa-Chow e aree vicine dove, in relazione al nuovo habitat, si è clinalmente trasformato nel Phasinaus c. satscheuensis.

D ) Nel contempo, come già argomentato al punto A), più a sud della stessa provincia (Gansu), il Phasianus c. kiangsuensis si evolveva nel Phasianus c. edzinensis. Difficile che vi sia coinvolto il Phasianus c. strauchi nonostante possa sembrare l'opzione più semplice e logica.

Ovviamente solo un approfondita analisi del DNA potrebbe, forse, accertarlo. Tuttavia, credo, che attualmente per ovvi motivi territoriali ampiamente dimostrati dalle immagini, dovrebbero essere considerate come un unica forma. Sushkin, per descrivere il Phasianus c. edzinensis, deve essersi basato esclusivamente sull’esaminazione visiva delle pelli e, probabilmente, senza considerare l’indicazione di Kozlov, forse fuorviato anche dalla località del tutto “nuova” per dei fagiani.

  -  Sotto esposte alcune delle moltissime immagini di Phasianus c. edzinensis/satscheuensis dalle quali sia per fenotipo che località indicata dai fotografi, l'attribuzione all'una o altra sottospecie risulta difficoltosa.  Altre immagini alla pagina < Phasianus c. sottospecie 2 >

  -  Foto scattate in area Phasianus c. satscheuensis ma soggetti che mostrano fenotipi attribuibili sia a quest'ultimo che al Phasianus c. edzinensis

Nota: foto 1 esemplare con fenotipo incerto, tuttavia il piumaggio relativamente scuro, la mancanza della corona, l'abbondanza di verdastro/grigiastro su groppa e groppone, la barratura sulla coda piuttosto larga, così come altri particolari, lo rendono attribuibile al Phasianus c. edzinensis - Nella foto 2 è senza dubbio ritratto un maschio di Phasianus c. edzinensis

Foto da:  1  www.inselin.cn  -  2  www.meipian.cn   ( località indicate dai fotografi:  1 Dunhuang ( ex Sa-Chow ) Yangguan Wetland, nord Gansu 30-10-2024  Cina  -  2  Dunhuang ( ex Sa-Chow ), Erdaoquan nord Gansu 09-11-2016  Cina )

1 - Da area tipo del Phasianus c. satscheuensis                                                                                   2 -  Da area tipo del Phasianus c. satscheuensis       

Area satchu -  Centro di gestione e protezione di Dunhuang zone umide di Yangguan 12-11-24
Edzin -   Dunhuang, Erdaoquan 09-11-16 - www.meipian.cn (1) (1).jpg

Nota: foto 1 con esemplari che sembrano presentare alcuni caratteri misti, ma in generale più attribuibili al Phasianus c. edzinensis.  Il maschio ritratto nella foto 2, sia per la non ottimale qualità dell'immagine, che per essere esposto alla piena luce solare non permette un analisi obiettiva. Tuttavia. dal poco che si può scorgere riferito alla colorazione delle coperture alari secondarie e terziarie, groppa e groppone per lo più in azzurro grigiastro, barratura apparentemente sottile della coda ecc., è riferibile al Phasianus c. satscheuensis.

Foto da:  1 www.so.toutiao.com   -  2  www.gsjqtv com   ( località indicata dai fotografi:  1 Jiayuguan, prefettura di Jiuquan, Gansu <no data > Cina  -  2   vicinanze del lago Haragi, Dunhuang (  ex Sa-Chow ) nord Gansu 07-09-2022 Cina )

1 - Da area del Phasianus c. satscheuensis                                                                                             2 - Da area tipo del Phasianus c. satscheuensis  

Edzin-satchu - Jiayuguan, Jiuquan, Gansu - so.toutiao.com.PNG
Satchu - Dunhuang - vocino Haraqi Lake - www.gsjqtv com +.jpg

  -  Foto scattate in area Phasianus c. edzinensis ma con fenotipi attribuibili sia a quest'ultimo che al Phasianus c. satscheuensis

Nota: foto 1 e 2 con maschi senza dubbio di Phasianus c. edzinensis   ( altre immagini alla pagina Phasianus c. sottospecie 2 )

Foto  da : 1   www.birdnet.cn  Autore: zhj926888   -  2  www.www.npadata.cn  Autore:  Zhang Hanjun ( località indicate dai fotografi: 1  Gaotai Heihe Wetland Park,  Gansu 01-08-2018  Cina   -  2  Gaotai County, parco nazionale delle zone umide di Heihe Gansu 28-05-2023  Cina )  

1 - Phasianus c. edzinensis  tipico                                                                                                              2 - Phasianus c. edzinensis tipico

1 Zone umide Gaotai Heihe  Zhangye Città, Provincia di Gansu 01-08-18 -  zhj926888.jpg
Edzinensis - Gaotai County, parco nazionale delle zone umide di Zhangye Heihe Gansu 28-05-

Nota:  foto 1 e 2 con maschi che mostrano caratteri apparentemente intermedi tra Phasianus c. edzienesis e satscheuensis, quindi di difficile  identificazione, tuttavia, e nonostante la località indicata si trovi in piena area Phasianus c. edzinensis, risultano fenotipicamente più ascrivibili al Phasianus c. satscheuensis.

Foto da :  3 www.npadata.cn   Autore:  Wang Liang   -   1  www.tuchong.com Autore: 无梦001  ( località indicate dai fotografi: 1 Qilian Mountain National Nature Reserve, Longchang River Nature Protection Station, Gansu 30-04-2022  Cina  -   2  solo Gansu, nessun'altra  informazione )

1  - Phasianus c.  edzinensis ( ? )                                                                                                                2  - Phasianus c.  edzinensis ( ? )

Edzin satchu  - Satchu pare - Gansu Qilian Mountain National Nature Reserve Longchang Rive
Satchu - www.tuchong com autore 无梦001 + (1) - Copia.jpg

Nota:  foto 1 e 2 con vista frontale e laterale  dello stesso maschio che, nonostante la località indicata si trovi in piena area Phasianus c. edzinensis, risulta fenotipicamente più attribuibile al Phasianus c. satscheuensis.

Foto da:  1-2  www.npadata.cn  Autore: Oriental Knight  ( località indicata dal fotografo:  1-2  Zhangye Heihe Wetlands, Gaotai, Gansu 2 8-03-2024 Cina  )    

1  - Phasianus c.  edzinensis ( ? )                                                                                                                2  - Phasianus c.  edzinensis ( ? )

Edzinensis - Gaotai County, parco nazionale delle zone umide di Zhangye Heihe Gansu 28-03-
Edzinensis - Gaotai County, parco nazionale delle zone umide di Zhangye Heihe Gansu 28-03-

  - Terza coppia:                                                                                                                                                                                                                                                                                  Phasianus c. torquatus ( Fagiano cinese )............................Gmelin J. F. ......1789  

Phasianus c.  takatsukasae   ( Fagiano tonchinese )..........Delacour...........1927

Luoghi di origine:  Tonchino ( Nord-est Vietnam, Cao Bang, Lang Son, Ngan-Son, Quang Ninh ecc. ) e sud Guangxi. Alcune fonti cinesi lo indicano solo in zone di bassa montagna della città-prefettura di Beihai nel Guangxi sud orientale ( Cina ). Tuttavia, e come nel caso di altre sottospecie, in Cina la gamma andrebbe probabilmente rivista in quanto sembra che attualmente, ma forse lo è sempre stata, si estenda ben oltre i confini originali. Località tipo: Lang-Son - Tonchino orientale ( Nord Vietnam ). Alcune pubblicazioni, in netto contrasto con quanto affermato dallo stesso Delacour ( vedere a seguito ), riportano Lang-son come unica località/gamma per questa forma.

Descrizione: il nome scientifico gli fu attribuito in onore al principe giapponese N. Takatsukasa. Il maschio è simile al Phasianus. c. torquatus, ma generalmente più scuro ed in particolare il colore giallo dei fianchi e la parte superiore della schiena che è più ricca e profonda; testa verde scuro lucido con riflessi blu-violacei; corona solitamente di colore bronzeo con qualche riflesso verdastro e sottili linee sopraorbitali, a volte assenti, o solo rudimentali, fulvo-biancastro; collare stretto aperto anteriormente più largo ai lati del collo, spesso interrotto anche posteriormente; mantellina arancio-dorato ocraceo iridescente generalmente più scura rispetto a Phasianus c. torquatus; scapolari bianco seppia screziate di nero-marrone/grigiastro delimitato da una sottile bordo nerastro con ampia frangiatura bruno rossastra più scura rispetto a Phasianus c. torquatus; grandi copritrici dell'ala anch'esse più scure e fosche, più marroni; fianchi dello stesso colore della mantellina ma contraddistinti da ampie macchie nere di forma triangolare;  piume di groppa e copritrici caudali superiori che presentano apici bruno-bluastri e parti interne con strie alternate in marrone chiaro e nere, che conferiscono a queste parti un colore bruno-verdastro-oliva soprattutto al centro e più azzurro grigiastro ai lati; Timoniere caratterizzate da frangiatura lilla-violacea ai lati più scura rispetto a quella presentata dal Phasinaus c. torquatus; addome marrone scuro con riflessi rossastri, in particolare sulla sua parte superiore. Taglia: medio medio piccola; iride giallo arancio brunastro; becco bianco verdastro; zampe e piedi grigio chiaro.

La femmina è generalmente più scura della conspecifica Phasianus c. torquatus con marcature più rudimentali e grossolane; parte superiore di testa e collo dalla colorazione fulvo-marrone scuro pesantemente contrassegnati da strette striature orizzontali bruno-rossastre; mento e gola giallo-grigiastro con striature marrone scuro; zona anteriore del collo e superiore del torace con linee e punti neri grossolani contraddistinti da iridescenza rosa scuro; scapolari prevalentemente fulvo-ramato marcate di nero internamente e frange biancastre a delimitarle; torace, fianchi e addome di colore grigio scuro, con venature marrone scuro e piume rosso-marrone scuro al centro; parti inferiori non contraddistinte da marcature;  copritrici sottocaudali bruno-rossastro scuro con grosse striature nere; cosce marrone opaco. Taglia piccola; iride castano brunastro, becco e zampe grigio corneo.   

Delacour takatsukasae descrizione.jpg

Descrizione e note di Delacour, in inglese,  del  Phasianus c. takatsukasae.

I dubbi riguardanti la validità sottospecifica del Phasianus c. takatsukasae sono iniziati dopo un attenta esaminazione di immagini e testi.

Lo stesso Delacour considera gli esemplari di Ngan-Son (Vietnam settentrionale) diversi da quelli di Lang Son, e più simili al congenere Phasianus c. torquatus, unica differenza, la colorazione gialla leggermente più scura, su mantello e parte superiore della schiena, rispetto alla maggior parte degli esemplari del fagiano cinese, ciò che si riscontra in una buona parte dei soggetti che vivono nelle province del sud-est Cina.  

Inoltre, a mio parere, è un'indicazione con pochissimo valore pratico in considerazione alla variabilità fenotipica presentata dal Phasianus c. torquatus.

Tuttavia, quest'ultima osservazione di Delacour da modo di formulare alcune teorie a tale proposito in quanto, come si evince, perlomeno fotograficamente, da colorazione e marcature dell'esemplare in pelle qui a fianco, proveniente dalla provincia degli Hubei, così come gli altri fotografati in altre province del sud Cina, sembrano corrispondere alle descrizioni del Phasianus c. takatsukasae e non dissimili dalle pelli sottoposte, maschio e femmina,  fotografate nel Museo di Storia Naturale di Parigi. Inoltre, sempre in  base a quanto riportato nella letteratura sia classica che moderna, il Phasianus c. takatsukasae, dovrebbe avere una distribuzione circoscritta al nord Vietnam e sud Guangxi ( Cina ). Con qualche “divagazione” in relazione ad autori e testi citati. Tuttavia, immagini di esemplari in natura e pelli museali, sembrerebbero suggerire ben altri confini che in Cina comprenderebbero, perlomeno, le province del Guangxi, Guangdong, Jangxi, Hubei e Hebei. Colorazione del piumaggio e distribuzione portano, inevitabilmente, alla formulazione di alcune ipotesi riguardanti la validità dello status di questa sottospecie che potrebbe essere solo una variante geografica o specie locale del Phasinaus c. torquatus, quindi classificata per errore 

Ad esempio: sia la pelle a fianco, che gli esemplari ritratti nelle immagini sottoposte, così come in altre non pubblicate su questa pagina, eccetto,  ovviamente, le pelli del Museo di Parigi, sono state volutamente inserite in questa parte dedicata al Phasianus c. takatsukasae, pur se considerati come Phasianus. c. torquatus, a supporto della mia teoria che mette in dubbio la validità di Phasianus c. takatsukasae come sottospecie distinta in quanto indistinguibili da quest'ultimo. 

Pare taka ma da Contea di Badong Hubei + museum cinese anno 1950.jpg

Phasianus c. torquatus con fenotipo identico al Phasianus c. takatsukasae - Pelle da: www.museum.ioz.ac.cn  ( località indicata Contea di Badong Hubei Cina )  

Phasianus c. takatsukasae  ? 

Foto da :  1-3  www.birdnet.cn   Autore:  Gushan  -  2  www.cnbird.org.cn  Autore: Gu Ling   -  3   www.birdnet.cn   Autore:  Accompany   

1 - Phasianus c. takatsukasae ? ( foto dal  Fujian  )                   2 - Phasianus c. takatsukasae ? ( foto dal Fujian )                  3 - Phasianus c. takatsukasae ? ( foto dal Fujian ) 

Taka sembra - Gushan.jpg
Takatsukasae  Xiafang, contea di Mingxi, città di Sanming, provincia del Fujian - Gu Ling

Phasianus c. takatsukasae ?  

Foto da :  1  www.birdnet.cn  Autore:  Accompany    -  2    www.birdnet.cn  Autore:  Fantastic brother 

1 - Phasianus c. takatsukasae ? ( foto dal Guangdong  )         2 - Phasianus c. takatsukasae ? ( senza località  )  

Taka pare 13-2-2016 ( autore Accompagnare   di Luohe, Henan ) -  Versione Jangxi 1 +.jpg
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Phasianus c. takatsukasae  ? 

Foto da :  1-2  Autore: Xiwen Chen    ( località indicata dal fotografo: 1-2 Nanling National Nature Reserve  Guangdong 06-11-2021 Cina )  

1 - Phasianus c. takatsukasae ?                                                                                                                    2 - Phasianus c. takatsukasae ?  

Torquatus taka - Nanling NNR Guangdong 06-11-2021 - Xiwen Chen  search.macaulaylibrary_edi
Torquatus taka + Nanling NNR Guangdong 06-11-2021 - Xiwen Chen  search.macaulaylibrary.org

Phasianus c. takatsukasae   ( in allevamento )

Foto  da : 1-2  autore e allevatore Steve Keller ( Utah, USA )   

1 - Phasianus c. takatsukasae  ( maschio in allevamento )                                                               2 - Phasianus c. takatsukasae   (  femmina in allevamento )

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Phasianus c. takatsukasae ?  ( in natura )

Nota:  come ben si evince dalla località indicata che si trova nel sud est della provincia dello Yunnan, e area nella quale dovrebbe trovarsi il Phasianus c. rothschildi. Condizionale d'obbligo considerato che in alcune pubblicazioni viene attribuita al Phasianus c. takatsukasaePurtroppo la foto è di pessima qualità, però già sufficiente a capire che non si tratta del Phasianus c. rothschildi ma, probabilmente, del congenere Phasianus c. torquatus o takatsukasae. Tuttavia alcune caratteristiche sfoggiate inducono a pensare che si tratti del secondo. Se fosse confermato, dovrebbe essere, per quanto è in mia conoscenza, l'unica immagine ad oggi esistente di un esemplare selvatico di questa forma e validerebbe le indicazioni di gamma suggerite da alcune pubblicazioni nonché la condivisione della stessa area tra le 2 (3) forme (Phasianus c. rothschili e torquatus e/o takatsukasaes).    

Foto  Pelli da :  2  maschio catturato nella Contea di Qiubei, prefettura di Wenshan, provincia dello Yunnan, Cina

1 -  Mappa dello Yunnan con località indicata                              2 - Phasianus c. torquatus o takatsukasae ?  ( maschio catturato in natura )

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Takatsukasae -Qiubei County Wenshan Prefecture  Yunnan.jpg

Phasianus c. takatsukasae   ( Pelli )

Nota: com'è facilmente verificabile, sia il maschio quanto la femmina (pelli) sotto esposti risultano, perlomeno a mio parere, pur essendo stati collezionati a Lang Son, quindi area tipo, e dove lo stesso Delacour indica i fenotipi più scuri, indistinguibili dal Phasianus c. torquatus. Tuttavia, occorre ricordare che nei musei si trovano pelli che presentano un fenotipo più scuro

Foto  Pelli da : 1 - 2  www.gbif.org  ( Museo di Storia Naturale di Parigi ) collezionata a Lang Son nel nord Vietnam.

1 - Phasianus c. takatsukasae  ( Pelle maschio collezionata nel nord Vietnam )      2 - Phasianus c. takatsukasae  ( Pelle maschio collezionata nel nord Vietnam )

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Phasianus c. takatsukasae   ( Pelli )

Foto  Pelli da : 1 - 2   www.gbif.org   ( Museo di Storia Naturale di Parigi ) collezionate a Lang Son nel nord Vietnam.

1 - Phasianus c. takatsukasae  ( Pelle maschio collezionata dal nord Vietnam )                       2 - Phasianus c. takatsukasae  ( Pelle femmina  collezionata dal nord Vietnam )

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Phasianus c. takatsukasae   ( Pelli )

Foto  Pelli da : 1 - 2   www.gbif.org   ( Museo di Storia Naturale di Parigi ) collezionata a Lang Son nel nord Vietnam.

1 - Phasianus c. takatsukasae  ( Pelle femmina collezionata dal nord Vietnam )                       2 - Phasianus c. takatsukasae  ( Pelle femmina collezionata dal nord Vietnam ) 

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Targhette identificative delle pelli di Phasianus c. takatsukasae, mashio e femmina, del  Museo di Storia Naturale di Parigi 

Immagini: 1-2-3-4   -  Phasianus c. takatsukasae maschio 

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Immagini: 1-2-3-4   -  Phasianus c. takatsukasae femmina 

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 - Quarta "coppia" presa in esame:  Phasianus c. shawi.  Non si tratta di una coppia nel senso stretto del termine, ma solo una sorta di verifica o opinione personale nei riguardi di questa forma precedentemente divisa in due sottospecie e del Phasianus c. tarimensis:

Phasianus c. shawi             ( Fagiano del Yarkand )...........Elliot.........1870                                  

Phasianus c. tarimensis    ( Fagiano del Tarim )...............Pleske......1888 

Testo originale in inglese di: Eduard Jelen consultabile al link http://edel.serena-mueller.ch/pdf/Tarim-I.pdf

Fagiani nel bacino del Tarim. Confusione e controversia.

 

Breve storia:

Nel 1870 D.G. Elliot descrive due nuove sottospecie di fagiano comune basandosi sull'osservazione di quattro pelli 1*) collezionate in questa regione: una coppia e due maschi. Le trovò molto lontano, nel Bengala, presso il Cap. C.H.T. Marshall, del Bengal Staff Corps, che a sua volta le aveva ricevute da Yarkand e appartenevano alla collezione del Sig. R.B. Shaw.

Due maschi sono identici e D.G. Elliot li nomina Phasianus shawii in onore del collezionista.

Il terzo maschio, fenotipicamente diverso, lo chiama  Phasianus insignis.

La sua descrizione, pubblicata nel “Proceedings  of the Zoological Society of London” corrisponde  a quelle note di W.Beebe e J.Delacour del Phasianus c. tarimensis e Phasianus c. shawii.  Lo confermano i suoi eccezionali disegni.

D.G. Elliot non conosceva le località in cui erano stati catturati questi fagiani.

Tuttavia, egli suppose che i quattro soggetti non possano provenire dalla stessa regione. Questione irrisolta poiché, probabilmente, non incontrò mai R.B. Shaw e, per lo stesso motivo rimarrà una domanda senza risposta. E' presumibile che il signor Shaw non non molta dimestichezza con le sottospecie di fagiano; ciò lo si può facilmente dedurre dal fatto che quando si trovava nel Yarkant, pensava di cacciare il Phasianus colchicus.

Phasianus insignis - D. G. Elliot ( Fagiano dello Yarkant o Yarkand )

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 1*) Commento personale di gbp.bio: il dott. J. Scully, il cui lavoro è proposto a seguire, afferma che le pelli erano tre e imperfette, cioè in non buone condizioni.

Nel 1870 erano note solo 4 sottospecie: Ph. colchicus, Ph. mongolicus, Ph. torquatus e Ph. versicolor, e nello stesso anno furono scoperte 5 nuove sottospecie: Ph. shawii, Ph. insignis, Ph. sladeni (=elegans), Ph. decollatus e Ph. formosanus. D.G. Elliot conosceva queste nuove sottospecie: ne descrisse quatto.

Phasianus insignis - D. G. Elliot ( Fagiano del Tarim )

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Quindi riconosce immediatamente che Ph. shawii è diverso. Ciò lo portò ad articolare una teoria secondo cui questa sottospecie è la capostipite tra tutti i congenere divisa in due linee: una propagatasi ad ovest con Ph. insignis, Ph. mongolicus e Ph. colchicus e l'altra ad est comprendente Ph. sladeni, Ph. decollatus, Ph. torquatus e Ph. versicolor. D.G. Elliot afferma che questa proposta sarà convalidata o messa in discussione dalle scoperte di nuove sottospecie. Oggi sappiamo cosa ne è stato. Tra le 4 pelli, attribuisce quella della femmina a Ph. insignis per la sua relativa somiglianza con quella di Ph. mongolicus, così come perchè la singolarità del Ph. shawii, suggeriva che anche la femmina dovesse essere più caratteristica.

Nuova nomenclatura:

La disputa sulle descrizioni e i disegni di Elliot appare nel 7° volume di “Birds of Asia”, di John Gould con la pubblicazione di un articolo firmato da J. Scully in “Stray Feathers” in occasione del suo soggiorno nell’est del Turkestan dove osservò molti fagiani vivi (da 30 a 40 individui) e 24 pelli. Alcune appartenevano a lui (9), le altre provenivano dalla collezione di R.B. Shaw. Cercò invano di appurare se ci fossero due specie nella Kâshgharia, ma alla fine, dopo essersi consultato con Hume, dedusse che nello Yarkand ne vivesse solo una.  

Tuttavia, è presumibile che J. Scully non abbia visto le stesse pelli esaminate da Elliot. La sua esplorazione sul campo si era limitata a Kashgar, l'habitat del fagiano Yarkand, molto lontano  dall'habitat noto del fagiano di Tarim. Alla fine J. Scully giunge alla conclusione che nello Yarkand vi sia una sola specie (il che è corretto) alla quale nel 1875 attribuisce il nome di P.shawii in onore a R.B. Shaw che fece conoscere questi fagiani agli europei.

Parrebbe ovvia l'accettazione di buon grado del nuovo nome da parte di Elliot. Quindi, paradossalmente, J. Scully introdusse una certa confusione che non si sarebbe verificata se Elliot avesse invertito le sue denominazioni iniziali. In questo caso, il fagiano Ph. shawii sarebbe rimasto il fagiano Yarkand e il Ph. insignis , non riconosciuto da J.Scully, diventava il fagiano Tarim.

​​Così come non è affatto provato che Elliot abbia gradito l'espropriazione dei nomi che aveva scelto. Quando Severtoff descrisse Ph. chrysomelas in Ibis nel 1875, Elliot ne segnala rapidamente l'anno seguente le grandi somiglianze con il fagiano Ph. insignis.

Ciò suggerisce che Elliot continua a distinguere queste due nuove sottospecie, cosa che il futuro gli darà ragione. "<?>" Non ci furono discussioni tra i due ornitologi e John Gould morì nel 1881, due anni prima della pubblicazione del settimo volume di "Birds of Asia".

 

Conclusione:

La scoperta di Ph. tarimensis è attribuita a Pleske nel 1888, secondo i “Proceedings of the Zoological Society of London”, e ripresa dalla letteratura. Tuttavia la lettura di questo documento sorprende per la breve descrizione che ne fece. Ci sono tutte le ragioni per credere che dietro questo ritrovamento  egli "riprenda", per così dire, il lavoro di Przewalski del 1883 - 2*)

Afferma che Ph. shawii assomiglia molto a Ph. tarimensis, il che è errato, a meno che non si confronti il soggetto con la tavola dipinta da Elliot, ma a questo punto ne convaliderebbe il lavoro.

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Phasianus shawi - John Gould ( Fagiano dello Yarkant o Yarkand )

Jean Delacour indica chiaramente la somiglianza tra Phasianus c. shawii Phasianus c. bianchii in riguardo alle parti superiori, e fianchi color arancio dorato, con ampi apici neri delle piume. Ciò corrisponde perfettamente alle descrizioni di Elliot del fagiano che chiama Phasianus insignis, così come ha descritto il fagiano Tarim dandogli il nome del signor R.B. Shaw, Ph. shawii. Pertanto sembra legittimo considerare Elliot come il vero scopritore di Phasianus c. tarimensis.

 

Possiamo aggiungere che non è più necessario discutere se queste due sottospecie costituiscano un gruppo, come alcuni autori hanno proposto (Philip Wayre, 1969; Madge e McGowan, 2002), perché Phasianus c. shawii ha i caratteri dei fagiani dalle ali bianche, mentre Phasianus c. tarimensis si distingue nettamente ed è inclassificabile, costituendo da sola un gruppo singolare.

 

Anche se le ipotesi di Elliot sono ormai superate, il fagiano di Tarim resta comunque molto intrigante. Il lavoro sulle analisi genetiche di tutti i fagiani comuni, condotto da Yang Liu della Facoltà di Scienze della Vita dell'Università Sun Yat-sen in Cina, dovrebbe fornire preziose risposte sulle relazioni filogenetiche di questo straordinario fagiano con i suoi immediati vicini, situati a est o a ovest del Tarim.                

Riferimenti:                                                                                                                                                                                                                                                                                                  Descrizione di nuove specie di fagiani della provincia di Yarkand, Turkestan orientale e dell'isola di Formosa. Elliot 1870. Atti della Zoological Society of London, Phasianus tarimensis, Pleske,1888.Atti della Zoological Society of London, 1888 pag.415- Goud (John) Gli uccelli dell'Asia, Londra.1850-1883. (7 voll.)

2* ) Commento personale di gbp.bio: Przewalski cita questa forma (Nomen nudum) nel suo libro "Da Zaissan (Zajsan) attraverso Hami fino al Tibet del 1883 a pag. 95. Zaissan (Zajsan) si trova nel nord est del Kazakistan.

A seguito, esposta per esteso l'indagine del dott. J. Scully riguardante  i Phasianus shawi e insignis inclusa, anche, nella Monografia di John Gould, e parte in oggetto della disamina di Eduard Jelen: 

                                                                                                                    PHASIANUS SHAWI - Daniel Giraud Elliot,

                                                                                Shaw’s Pheasant.  (John Gould F.R.S dal VOLUME VII di VII VOLUMI -  1850—1883)

                                                      Phasianus shawi, Elliot, P.Z.S. 1870, p. 403.—Id. Monogr. Phasian. ii. pl. 1 (1872).— Scully, Str. F. 1875, p. 433.

                                                                                 Phasianus insignis, Elliot, P. Z.S. 1870, p. 404.—Id. Monogr. Phasian. ii. pl. 3 (1872).

                                

Il signor R. B. Shaw, il cui interessante lavoro sull'Alta Tartaria, Yarkand, ecc. è senza dubbio noto ai miei lettori, riportò dalla sua spedizione in quest'ultimo paese tre pelli imperfette di fagiani che, sottoposte al signor Elliot, furono dichiarate da quel gentiluomo appartenenti a due specie non descritte; e di conseguenza vennero da lui chiamate rispettivamente Ph. shawi e Ph. insignis. Per una dissertazione altamente istruttiva sull'origine dei diversi tipi di vero fagiano devo rimandare i miei lettori alla "Monografia" del signor Elliot e limitarmi qui a riprodurre un articolo molto importante appena apparso in "Stray Feathers" dalla penna del signor J. Scully, che, credo, riesce a dimostrare che Ph. shawi e Ph. insignis sono riferibili a una e la stessa specie:

 

“…Durante la mia residenza nel Turkestan orientale ho avuto abbondanti opportunità di osservare il fagiano Yarkand; ne ho visti almeno trenta o quaranta vivi, ne ho tenuti alcuni in cattività per mesi e ultimamente ho esaminato una serie di ventiquattro pelli, nove nella mia collezione e quindici appartenenti al signor R. B. Shaw. Mentre ero in Kashgharia ho spesso cercato di scoprire se in quelle aree ci fossero due specie di fagiani; ma, poiché non ero a conoscenza delle precise basi su cui il signor Elliot aveva separato gli uccelli, non riuscivo a decidermi; la mia impressione, tuttavia, era certamente a favore di una sola specie. Ho sentito dire che la distinzione si supponeva fosse la misura in cui le penne del petto erano bordate di verde; ma poiché difficilmente si potevano trovare due uccelli esattamente uguali per quanto riguarda questa bordatura, mi sentii convinto che la specie dovesse essere fondata su qualcosa di molto più definito e costante di quel carattere.

Quando ho esaminato i miei campioni qualche giorno fa con il signor Hume, espresse l’opinione che tutte le mie pelli appartenessero a una specie, sebbene abbia sottolineato che uno degli uccelli aveva meno verde sul petto rispetto all'altro. Ho quindi esaminato la collezione del signor Shaw e ho scoperto che tre dei suoi uccelli corrispondevano a quello annotato dal signor Hume; e questo mi ha spinto a guardare il lavoro del signor Elliot per vedere cosa aveva detto al riguardo.

Il primo punto che mi ha colpito in merito alle tavole di Ph. insignis e Ph. shawi nel magnifico lavoro del signor Elliot è stato che entrambi gli uccelli erano erroneamente rappresentati come aventi vistosi falangi rossi, o bargigli, che il fagiano Yarkand certamente non ha mai in nessuna stagione; la testa avrebbe dovuto essere rappresentata come quella di P. colchicus, con una nuda pelle orbitale cremisi sempre a un livello inferiore rispetto alle piume della guancia.

La seconda informazione ricavata dalla tavola è stata che l'esemplare presentante il verde del collo nettamente terminato nella parte superiore del petto era chiamato Phasianus shawi, mentre l’altro con i riflessi verdi che si estendevano lungo tutto il petto era Phasianus insignis.

Ho cercato di scoprire dal testo se il signor Elliot avesse evidenziato una distinzione tra le sue due specie; ma poiché questo non era ovvio a una prima lettura, ho copiato le sue descrizioni delle parti corrispondenti di Phasianus insignis e shawi in colonne opposte, ho sottolineato le discrepanze ed ho iniziato lo studio dell’argomento attraverso i miei campioni.

Finora, quindi, avevo accertato quale forma fosse chiamata Ph. insignis e quale Ph. shawi; e con le due raccolte di venti fagiani maschi potevo approssimativamente accantonarne sedici che sarebbero stati chiamati dal signor Elliot Phasianus insignis e quattro che presumo avrebbe accettato come Phasianus shawi. Il punto successivo era quello di mettere per iscritto quali fossero realmente le distinzioni tra i due insiemi.

Avendo precedente letto le descrizioni del signor Elliot, si evinceva che in generale potevano essere applicate agli esemplari di entrambe le serie; e, in effetti, potei fissare solo sei punti salienti: 

“a. Ph. insignis più brillante di Ph. shawi.

Non si poteva ricavare nulla da questo; perché nei venti individui nemmeno tre potevano essere trovati esattamente uguali sotto questo aspetto: alcuni degli esemplari erano molto belli; e i peggiori non erano mai poco significativi.

“b. Gli apici delle piume del dorso, scapolari, petto e fianchi verdi in Ph. insignis, blu in Ph. shawi.

Tuttavia, un attento confronto ha mostrato che non era corretto, infatti alcuni soggetti dell'ultima serie avevano gli apici completamente verdi e ampiamente blu molti della prima serie.

"c. Centro dell'addome e cosce neri in Ph. insignis, nero brunastro in Ph. shawi. Anche questo si sarebbe dimostrato errato; alcuni Phasianus shawi avevano l'addome nero o nero verdastro e uno o due Phasianus insignis brunastri.

“d. Phasianus insignis mostra gli apici delle copritrici inferiori della coda lavate di verde. La mia serie di Phasianus shawi era certamente priva di questo carattere; ma, d'altra parte, in almeno sette di Phasianus insignis non ve ne era traccia.

"e. In Phasianus shawi il groppone ha riflessi verdastri. Ma così aveva la maggior parte dei miei esemplari di Phasianus insignis.

“f. Infine, piedi e tarsi di Phasianus insignis marrone nerastro, grigiastro in Phasianus shawi. Questo non regge: alcune delle mie serie di Phasianus shawi avevano piedi e tarsi più scuri di Phasianus insignis; e molti di questi ultimi avevano zampe e piedi grigio chiaro.

Avendo capito che la descrizione del signor Elliot non avrebbe aiutato a sostenere due specie, rimaneva solo di provare a trovare qualche carattere distintivo.

Iniziai con l’esaminazione di diverse parti, copritrici alari, bordi delle piume sulla parte bassa della schiena, colori delle cosce, ecc.; ma nulla, le serie erano simili sotto questi aspetti:

“1. Tre esemplari di Phasianus insignis avevano uno stretto collare bianco quasi continuo nella parte posteriore del collo. Ciò era interessante in quanto attinente a quanto asserito da Elliot secondo cui questa forma era imparentata col Phasianus mongolicus, ma non aveva alcun valore come carattere distintivo, poiché non era costante e, inoltre, una delle serie di Phasianus shawi mostrava una rudimentale striscia bianca.

“2. Il rachide delle penne della coda in un Ph. shawi era alternativamente scuro e bianco giallastro; in Ph. insignis era scuro ovunque. Ora, ho pensato, se questo fosse stato costante solo in entrambe le serie, lo sarebbe stato, preso con.

3. L'unico punto di rilievo, la brusca terminazione del verde del collo, così ben mostrato nella figura di Phasianus shawi di Elliot, sebbene non esattamente menzionato da lui nel testo, convince sull’esistenza di due specie di fagiani a Yarkand.

"Per testarlo, ho iniziato a esaminare le pelli.

Il primo aveva il rachide variegato; e girandolo per osservare il petto si rivelò essere Phasianus shawi.

Il secondo diede un risultato simile.

Il terzo mostrò i rachidi delle timoniere scuri ovunque ed i caratteri di Phasianus insignis per quanto riguarda il petto: questo divenne eccitante.

Il quarto aveva l'asta scura e giallastra e il petto... Eh! cosa? Di Phasianus insignis o shawi? Mi precipitai alla finestra per avere una luce migliore. Risultato mortificante! Era impossibile dire dal petto se fosse Phasianus shawi o insignis; era intermedio. Esaminai un altro esemplare; presentava il rachide delle timoniere scuro dappertutto ed era anche intermedio per quanto riguarda il petto. Bisogna terminare la ricerca! Ho solo una specie rappresentata dalla mia intera serie di esemplari.

«Sembra quasi impossibile che ci siano davvero due specie di fagiani a Yarkand e che durante una residenza di dieci mesi mi sia imbattuto solo in una di loro; inoltre, come ho spiegato sopra, penso di avere alcuni degli esemplari negli stadi del piumaggio leggermente diversi mostrati nelle due tavole del signor Elliot.

Ora, dalle date sulle targhette dei miei campioni so che questa leggera variazione non è stagionale; e posso quindi solo suggerire che potrebbe essere una questione di età, opinione che la lunghezza degli speroni sembra confermare.

Le teste degli uccelli sono simili; così come le misure; e si verificano forme intermedie; ma poiché sono certo che   Elliot deve aver avuto qualche seria ragione per distinguere due specie dalle pelli che ha ricevuto, sarei lieto di sapere quali potessero essere.

Se ci sono davvero due specie, posso solo dire che si assomigliano così tanto da rendere impossibile distinguerle senza sapere in quali punti differiscono, che si trovano entrambe nelle stesse località in un piccolo tratto di paese e che gli indigeni (estremamente bravi a distinguere le specie, come so dalla mia esperienza personale) hanno un solo nome per loro: Korghaul 1*)

La maggior parte degli esemplari che ho visto si avvicinano molto alla lastra di Phasianus insignis; ma se, come credo sia il caso, esiste una sola specie di fagiano di Yarkand, sono certo che il signor Elliot sarà il primo ad accettare che venga chiamato Phasianus shawi in onore del signor R. B. Shaw, che fu il primo a presentare questo splendido fagiano all'attenzione degli europei.

Sono debitore per il prestito della bella coppia raffigurata nella Tavola alla gentilezza del Capitano Biddulph, che li fotografò durante la missione nello Yarkand sotto Sir D. Forsyth. Le figure sono un po' più piccole delle dimensioni reali.

1* ) Questo non significa nulla in quanto i cinesi solitamente indentificano le varie specie con semplici nomi comuni che spesso cambiano da regione a regione, ed in generale per loro i Phasianus sono tutti indistintamente "Fagiani dal collo ad anello". Inoltre, tranne rari casi, attribuibili ad alcuni ornitologi esperti, biologi e/o studiosi solitamente, non riconoscono le sottospecie, ne tantomeno le associano ai nomi scientifici. Ciò vale anche vari tipi di "addetti ai lavori" sia in laboratorio che sul campo. Più volte ho visto video ed immagini (in Cina) con guardie forestali e/o cosiddetti esperti che, dopo aver sequestrato dei presunti fagiani selvatici a bracconieri o abitanti del posto, anche se spesso si tratta di ibridi d'allevamento, li rilasciano in natura con tanto di presenza della stampa ecc., non avendo la benché minima cognizione del danno che stanno arrecando. La buona volontà c'è sicuramente, ma manca la preparazione che in questi casi è assolutamente necessaria per far si che un apparente nobile gesto non si trasformi  in una devastante minaccia per le forme indigene.

  - Commenti personali relativi alle due disamine sopra esposte:  

Premetto che non ho ancora avuto modo di leggere le descrizioni di D. G. Elliot, quindi posso solo azzardare l'ipotesi che non discordino molto da quelle di Scully.                                                                                                                                                Tuttavia, senza per questo mettere in dubbio quanto sopra argomentato, essendo il mio un parere del tutto personale, sia nelle tre illustrazioni, quanto nell'indagine di Scully, non ravviso tracce  del Phasianus c. tarimensis.                        Forse l'illustrazione di John Gould (Phasianus shawi) può a prima vista trarre in inganno, ma ad eccezione della parte alta della schiena e groppa, che potrebbero essere attribuiti, anche, al Phasinaus tarimensis, il resto del piumaggio, ed in particolare le marcature sui fianchi sono senz'altro riferibili al Phasianus shawi.

Non sto cercando di provare che nello parte occidentale della provincia dello Xinjiang (provincia autonoma uigura dello Xinjiang, Cina) vivono due forme, come ritenuto da Elliot, ma sottolineare che nelle stesse aree (al pari dei Phasianus c. satscheuensis e Phasianus c. edzinensis) convivono almeno 2-3 fenotipi, a volte anche piuttosto diversificati, del Phasianus shawi, come confermato da un buon numero di immagini, che a mio avviso corrispondono perfettamente alla disamina di Scully e, probabilmente, sono anche quelli ai quali fece riferimento Elliot.

2 ) A mio parere, non poteva comunque diventare il fagiano del Tarim (Phasinus c. tarimensis) in quanto Scully, seppur inconsapevolmente, aveva esaminato le varianti fenotipiche di quello che successivamente divenne Phasianus c. shawi.  

​1 ) Come si può facilmente comprendere dalla buona rappresentazione in "A Monograph of the Pheasants" di William Beebe, il Phasianus c. tarimensis è molto diversa dalle illustrazioni sopra esposte di Elliot e Gould. 

Tarimensi monographpheasa3Beeb_0193.jpg

​3 ) Come sopra menzionato, pur non avendo letto le descrizioni di Elliot, non credo abbia avuto modo di esaminare pelli di fagiano del Tarim, quindi non potrebbe neppure essere considerato lo scopritore di questa specie.

  - Sotto poste alcune delle molte immagini, esaminate e archiviate, di Phasianus c. shawi che presentano, a mio avviso, fenotipi diversi:

Descrizione: 

                                                                                                                                               Phasianus shawii Elliot, Proc. Zool. Soc. London 1870, page 403 (Jarkand), id. Monogram Phasian. ii. pl. the. (1872); Scully, Stray Feathers, iv. p. 179 (1876); Gould, B. Asia, vii. pl. 35 (1876); Sharpe, Second Varkand Miss. Aves, p. 120 (1891); Ogilvie-Grant, Cat. B. Brit. Mus. xxii. p. 326 (1893).

Phasianus insignis id., t. e., p.. 404 (Jarkand). 

Phasianus shawi subsp. crisomeloides Lorenz, Orn. Monthly area 1909 (Am Kashgar Darya near Maral-Bashi). Image: Elliot, monogr. Fasiano. 11, pl. 1, 3; Gould, B. Asia VII, pl. 35.

Sottospecie che mostra le tipiche caratteristiche dei fagiani ad "ali bianche”, pur essendo, soprattutto con un fenotipo, generalmente meno fosca. 

                                                                                                                                                            Nel maschio la testa si presenta verde scuro; corona con una leggerissima velatura bronzea assolutamente priva di linee sopraorbitali biancastre; collare solitamente assente, tuttavia alcuni esemplari possono mostrarne tracce più o meno evidenti come essere quasi completo. Nel complesso è simile al congenere Phasianus c. chrysomelas, ma se ne distingue per avere le piume su mantello e parte alta del dorso caratterizzate da bordi nero-verdi più stretti, a volte appena visibili e le stesse ampie macchie sul rachide a forma di cuneo sulle punte; piume della groppa di colore verde fortemente iridescente contraddistinto da riflessi bronzei, verdognoli e violacei; groppone e copritrici caudali superiori in rosso/ramato-arancione e con,  approssimativamente, le stesse soffusioni sopra menzionate; piume della parte bassa della schiena e groppa con una macchia verde su ciascun lato del rachide ed in generale sulle parti superiori il fondo dorato domina sul nero.    

Provincia autonoma uigura dello Xinjiang, la più estesa della Cina con 1.664.897 kmq.

Map_of_Xinjiang_in_China,_with_Prefectures_and_borders.png

Margini delle piume del petto e gozzo significativamente più stretti rispetto al Phasianus c. chrysomelas, ma alquanto variabili; piume sui fianchi con margini apicali leggermente meno larghi e molto bluastri, quasi blu-violacei, verdastri solo se tenuti in ombra, timoniere con barre scure, solitamente da 3 a 4 mm., di larghezza, sulla metà basale delle timoniere mediane. Taglia media; Iridi giallo cromo chiaro o arancio.    

La femmina mostra la colorazione di fondo del mantello in pallido bruno-rossastro scamosciato mentre quella in generale della livrea assume una gradazione molto chiara di giallo-marrone con marcature evidenti sia sulle parti superiori quanto sui fianchi. Taglia medio piccola; Iride come nel maschio ma di norma più opaco.

Il dott. J. Scully, sopra menzionato, scrive:—‘‘...Questo bel fagiano è un residente permanente nelle pianure del Turkestan (Xinjiang) orientale, frequentando erbe alte e canneti che crescono nei terreni incolti..."

"...Sono gli uccelli più indomabili che si possano concepire. In cattività, si fanno a pezzi la coda e si martorizzano tutte le piume dalla testa in folli tentativi di fuga; così che una dozzina di questi uccelli, dopo essere stati prigionieri per un certo periodo, diventano il gruppo più "pietoso" che si possa immaginare. Anche dopo essere stati tenuti in voliera  per mesi, appena ci si avvicinava, per quanto ad una dozzina di metri da loro, erano talmente allarmati da farsi quasi a pezzi, volavano verso l'alto, con strilli acuti, sbattevano contro il tetto della voliera per poi cadere pesantemente uno sopra l'altro. Gli Yarkandi sostenevano che anche se catturati da giovani non potevano essere addomesticati..."

Una questione che ritengo importante riguarda la definizione delle gamme dei Phasianus c. shawi e tarimensis. O meglio, sarebbero necessari approfonditi lavori sul campo e analisi genetiche al fine di chiarire se e dove le due forme realmente si incontrano, ed eventuale interazione con la produzione di ibridi e/o vi sia la, o anche, presenza di soggetti, naturalmente, intermedi. Ammesso che esista sovrapposizione delle gamme, l'epicentro, perlomeno da quello che raccontano le immagini, dovrebbe trovarsi nella prefettura di Aksu (o Akesu), Xinjiang, Cina.

Nelle immagini sottoposte, tenuto in debito conto la qualità delle stesse, periodo dell'anno, esposizione alla luce ecc., si evincono a mio parere, non considerando i soggetti provvisti di collare  e gli esemplari di Aksu, la cui classificazione risulta, a volte, relativamente complicata, perlomeno due fenotipi diversi. 

Foto da: 1-2 www.birdnet.cn  Autore: 1-2 Gumo Vision ( località indicate dal fotografo: 1-2  solo Xinjiang  29-07-2016 Cina ) 

1 - Phasianus c. shawi                                                                                                                                   2 - Phasianus c. shawi   

Shawi - 29-07-16 - Gumo Vision - versione xinjiang pag 640 (1).jpg
shawi 11-12 - Copia (1) (1).jpg

Phasianus c. shawi  

Foto da: 1-3 www.xinjiang.china.birding.day  Autori: 1 Liang Nigulay  3   Lee Tao  -  2 www.ebird.org  Autore: Qin Huang   ( località indicate dai fotografi: 1-3 Wuheshalu, Contea di Ulugqat (Wuqia), prefettura autonoma kirghisa di Kizilsu, Xinjiang 07-10-2017 Cina  -  2  Tuman River, Prefettura di Kashgar, Xinjiang 30-01-2023 Cina  )

1 - Phasianus c. shawi                                                                         2 - Phasianus c. shawi                                                                       3 - Phasianus c. shawi 

Shawi - Wuqia Wuheshalu  07-10-17 -Liang Nigulay www.xinjiang.birds watch (1).jpg
Shawi - Tuman River Xinjiang, China 30-01-23 - Qin Huang search   4 - Copia.PNG
Shawi - Wuqi-axian wuheshalucun 07-10-17 - Lee Tao xinjiang.china.birding day.jpg

Phasianus c. shawi  

Foto da:  1 www.m.weibo. Autore: Shihezi-Aru  -  2 www.xinjiang.china.birding.day  Autori:  2  Tidder  -  3 www.cnbird.org.cn Autore: Bumblebee ( località indicate dai fotografi:  1 Contea di Luopu o Lop, prefettura di Hotan, Xinjiang 27-03-2023 Cina   -  2  prefettura di  Kashgar o Kashi, Xinjiang 19-03-2021 Cina  - 3 Prefettura di Kashgar, Xinjiang 09-09-2022 Cina )

1 - Phasianus c. shawi                                                                         2 - Phasianus c. shawi                                                                       3 - Phasianus c. shawi 

Shawi + Hotan Lupu Xinjiang 27-03-23 - Shihezi-Arui m.weibo cn 5.jpg
Shawi - Kashi ( o prefettura di Kashgar ) 19-03-21 - Tidder www.xinjiang.china.birding day
Shawi - Xinjiang·Kashgar 9-9-2022  Uccello maschio   [Calabrone] cnbird.org cn ( szbird.or

Phasianus c. shawi  

Foto da:  1 www.cnbird.org.cn Autore:  The birds that whisper in the forest  -  2  www.xinjiang.china.birding.day  Autore:  Populus euphratica ( località indicate dai fotografi: 1  Kizilsu Kyrgyz Autonomous Prefecture, Xinjiang 15-06-2022 Cina   -  2  prefettura di Kashgar o Kashi, Xinjiang 07-05-2020  Cina )

1 - Phasinaus c. shawi                                                                                                                                   2 - Phasianus c. shawi

Shawi -  Xinjiang ·Kizilsu 2022-6-15  [Gli uccelli che sussurrano nella foresta]  ] cnbird
Shawi - Kashgar, Xinjiang 07-05-2020 - Populus euphratica_edited.jpg

Phasianus c. shawi  

Nota: nelle due foto sotto poste si possono facilmente apprezzare le differenze fenotipiche che contraddistinguono i due maschi. 

Foto da: 1 www.m.weibo. Autore: Shihezi-Aru  - 2  www.xinjiang.china.birding.day Autore: Birder Ari  ( località indicata dai fotografi: 1 Contea di Luopu o Lop, prefettura di Hotan, Xinjiang 27-03-2023 Cina  -  2   Oytak parco forestale, contea di Akto, Prefettura autonoma kirghisa di Kizilsu, Xinjiang 11-10-2019 Cina ) 

1 - Phasianus c. shawi                                                                                                                                   2 - Phasianus c. shawi   

Shawi - Hotan Lupu Xinjiang 27-03-23 - Shihezi-Arui m.weibo cn 2 (1) - Copia.jpg
Shawi - Prefettura di Kashgar 11-10-19 - Rick Wang www.xinjiang.china.birding day 2.jpg

Phasianus c. shawi  con collare

Nota: il maschio della foto 2, sia nel piumaggio quanto nella postura suggerisce una possibile correlazione con il Phasianus c. mongolicus. Tuttavia, ed escluso un qualsiasi tipo di intervento umano, ciò sembrerebbe non possibile, essendo stato fotografato  nella prefettura di Hotan, quindi lontano dalla gamma mongolicus, perlomeno quella descritta nella letteratura.

Foto da:  1-2 www.xinjiang.china.birding.day Autori:  1-2  Marmot  -  3  www.birdnet.cn   ( località indicata dai fotografi:  1-2 Prefettura di Hotan, Xinjiang  01-01-2020 e 03-02-2019  Cina  -  3  prefettura di Kashgar o Kashi, Xinjiang  no data Cina )

1 - Phasianus c. shawi                                                                         2 - Phasianus c. shawi                                                                       3 - Phasianus c. shawi 

Shawi con collare - Hotan County 01-01-20 -  Marmot www.xinjiang.china.birding day.jpeg
Shawi Hotan County  - www.xinjiang_edited.jpg
Autore - Oasi di Kashgar - Shawi ( probabimente ibrido con mongolia ) Xinjiang 1.jpg

Nota: l'area menzionata (prefettura di  Aksu o Akesu, provincia dello Xinjiang, Cina) nella letteratura è considerata come parte dei territori dove le gamme delle due forme (Phasianus c. shawi e Phasinaus c. tarimensis) si sovrappongono e potrebbero interagire

Sotto esposte le immagini, purtroppo di non ottima qualità, soprattutto in riguardo alle posture, di due o tre esemplari, ed in particolare il maschio delle foto 4-5-6 che, a mio parere, senza un attenta analisi dei particolari fenotipici, potrebbe portare a conclusioni errate

Gli esemplari ritratti nelle foto 1-2-3, nonostante siano in piena luce solare, quindi apparentemente alterati nella colorazione, mostrano un fenotipo sicuramente riferibile al Phasianus c. shawi

   

​Ad oggi non abbiamo conferme che le due sottospecie, Phasianus c. shawi e Phasianus c. tarimensis (o intermedi), si incontrino e interagiscano. Ciò vale anche per l'area menzionata dagli autori delle foto sotto esposte (prefettura di Aksu, regione autonoma dello Xinjiang, Cina) dove sicuramente si trova il Phasianus c. shawi. In ogni caso, anche vi fossero entrambe le forme, non significherebbe automaticamente che si incontrano e interagiscono in quanto, occorre ricordare, che gli spazi in questione presentano ben altre proporzioni rispetto a quelle cui siamo avvezzi. Basti pensare che la provincia dello Xinjiang ha una superficie pari a circa la metà dell'India e la sola prefettura di Aksu, tra le meno ampie, un stensione riferibile,  più o meno, ad un terzo dell'Italia.               

Phasianus c. shawi  o intermedio ?

Nota: soggetti di Aksu. Nelle prime due foto, facenti parte di una serie di 5, è ritratto lo stesso maschio, mentre nella terza, scattata nella medesima località, ma in diversa data, dallo stesso fotografo, è presumibile che sia un altro. La piena luce solare (soprattutto prime due foto) inficia non poco per il riconoscimento. Tuttavia, da quello che si può scorgere, in particolare la colorazione delle copritrici delle ali (foto 3), lasciano pochi dubbi sul fatto che si tratti del Phasianus c. shawi.  

Foto da: 1-2-3 www.inaturalist.org  Autore: Huang Qin ( località indicata dal fotografo: 1-2-3  Città/prefettura di Alar o Aral, Xinjiang, Cina 11-05-2019 e 11-10-2019 Cina. Nota: Aral è una città a livello di sotto-prefettura circondata dalla prefettura di Aksu nella regione autonoma uigura dello Xinjiang, in Cina. Aral significa "isola" in uiguro . Il nome della città è spesso indicato come Alar.

1 - Phasianus c. shawi                                                                          2 - Phasianus c. shawi                                                                     3 - Phasianus c. shawi  

Shawi - Contea di Awati, prefettura di Aksu, regione autonoma dello Xinjiang 12-05-19 Cina
Shawi -tarim - Alar City, Xinjiang Uygur, Cina 11-05-19 - HUANG QIN inaturalist org 4 (2).
Alar, Xinjiang Uygur - Qin Huang inaturalist ca 1+.jpg

Phasianus c. shawi o intermedio ?

Nota: a prima vista, l'esemplare ritratto nelle foto sottoposte parrebbe mostrare un fenotipo attribuibile al Phasianus c. tarimensis, tuttavia, perlomeno dal poco che si può fotograficamente scorgere, quindi con tutti i distinguo del caso, le copritrici delle ali sembrano biancastre-sabbia; area scapolari; parte più bassa del dorso, groppa e copritrici caudali superiori apparentemente rosso/ramato-arancione ecc., suggeriscono che si possa trattare del Phasianus c. shawi o intermedio. Probabilmente, lo stesso fenotipo esaminato da Elliot che, in una descrizione non troppo dettagliata può indurre, un lettore poco attento, a presumere che si tratti del Phasianus c. tarimensis. 

Foto da:  4-5-6 www.birdnet.cn  Autore: Tianshan Impression  ( località indicata dal fotografo: 4-5-6 prefettura di Aksu o Akesu, Xinjiang  29-03-2012 Cina )

Shawi - Akesu o Aksu, Xinjiang 29-03-2012 - Impressione di Tianshan birdnet cn.jpg
Shawi - Akesu o Aksu, Xinjiang 29-03-2012 - Impressione di Tianshan birdnet cn 3_edited.jp
Shawi-tarimensis - Aksu o Akesu 15-03-12 - The Birds Record committee xinjiang.birds watch

1 - Phasianus c. shawi (fenotipo definibile intermedio ?)         2 - Phasianus c. shawi (fenotipo definibile intermedio ?)    3 - Phasianus c. shawi (fenotipo definibile intermedio?)

Phasianus c. tarimensis     ( Fagiano del Tarim )............Pleske......... 1888 

Luoghi di origine: è distribuito nella regione autonoma dai confini controversi dello Xinjiang ( Turkestan cinese ) la cui appartenenza è da sempre in contestazione tra Cina e Kazakistan, trovando i suoi habitat preferiti nelle aree orientali di questa provincia, compresi il Tarim inferiore, Cherchen-Daria, Prefettura di Turpan 1*) ed i laghi Bagrach-kul e Lob-nor.  

Col conspecifico P. c. shawi, il fagiano del Tarim, occupa una gamma delimitata, per la maggior parte, da deserti ed imponenti catene montuose. A nord e nord-ovest la grande muraglia del Tian-Shan lo separa dal P. c. mongolicus, ad est il deserto senza acqua di Kum-Tag si oppone tra esso e il P. c. satscheuensis dalla groppa grigia, mentre a sud-est il maestoso Altyng-Tang lo divide dal P. c. vlangalii. Verso ovest il territorio è meno arduo e, lungo il corso del fiume Tarim, interagisce con il fagiano dello Yarkand che vive nelle aree più orientali della loro gamma.  

1* ) La prefettura di Turpan e dintorni è menzionata nella letteratura, tuttavia ad oggi, eccetto esemplari apparentemente ibridi tra Phasianaus tarimensis e mongolicus, le non molte immagini relative a questa forma sono state scattate solo nei pressi del Fiume Tarim, dai dintorni di Korla ( Kurla o Kuerle ) capoluogo della prefettura autonoma mongola di Bayin'gholin, verso est quasi a raggiungere in confine con la provincia del Qinghai. Questo potrebbe essere dovuto sia al fatto che la prefettura di Turpan e dintorni non è sufficientemente frequentata da fotografi e/o naturalisti, ciò di cui comunque dubito, quanto, molto più verosimilmente, alla drastica diminuzione della specie. Nell'area di Korla, come suggerito dalle immagini, oltre ai classici ibridi da caccia, presumibilmente fuggiti da qualche allevamento, dato che ne è proibito il rilascio in natura, si trova anche il Phasinaius c. mongolicus, ammesso che la località indicata dal fotografo sia corretta. Quindi, le tre forme, selvatiche e allevata, hanno la possibilità di incrociarsi liberamente tra loro, come la presenza di soggetti che, a seconda dei casi e località, fenotipicamente presentano una mescolanza di alcune caratteristiche riconducibili al Phasianus c. tarimensis e Phasianus c. mongolicus, parrebbero suggerire.

Descrizione:  Phasianus tarimensis : 1883, Przewalski, From Zaissan 2*) through Khami to Tibet (Russ.), p. 95 (descr. nulla) ; 1888, Pleske, P. Z. 8S. p. 415; 1893, Ogilvie-Grant, Cat. p. 327; 1899, Kozlow, Res. Imp. Russ. Geogr. S. Exped. C. As. (Russ.) 11. pp- 74, 286 (Konche-Daria) ; 1903, Dresser, Man. p. 662 (subsp. of Ph. persicus).

Fenotipicamente si discosta da tutti i congenere quindi merita un proprio status sottospecifico.   

                                                                                                                                                                                                                                                                  Questa sottospecie Mostra una sfumatura verdastra brunastra sul groppone che in qualche modo la pone in un apparente posizione intermedia tra i congenere orientali dal groppone grigio-azzurro-verdastro e quello occidentali dal groppone rosso ramato e più strettamente imparentato con questi ultimi, in particolare col Phasianus c. shawi distinguendosene, tra l’altro, così come dalle altre forme che confinano con la sua gamma, per le copritrici alari bruno-giallstre. Phasianus c. shawi le presenta bianco-giallastre; Phasianus c. mongolicus bianco-grigiastre argentate: Phasianus c. vlangali grigio cenere leggermente venato da soffusione verdastra; Phasianus c. satscheuensis grigio lavanda.

Il maschio assomiglia al Phasianus c. shawi, che abita lo stesso sistema fluviale nel tratto superiore, ma, se ne distingue per avere le copritrici delle remiganti inferiori e mediane bruno-giallastre anziché biancastre o bianco giallastre; testa verde scuro con pesanti iridescenze blu scuro metallico; corona rappresentata da una leggerissima velatura bronzea senza la benché minima presenza di linee sopraorbitali biancastre; collare di norma assente, tuttavia alcuni esemplari possono mostrarne una, o alcune, piume bianche sulla parte posteriore del collo, oppure ai lati dello stesso. Parte superiore anteriore con piume che presentano una colorazione bruno-dorata e strette marcature cuneiformi blu-nere ai loro apici, senza bordi scuri, più profonde e appuntite rispetto alle forme ad oggi conosciute. Piume della groppa molto diverse, alquanto diverse, camoscio verdastro oliva; groppone e copritrici caudali, ad eccezione della parte radicale lanuginosa bruno scuro, si mostrano bruno giallastro chiaro, più o meno marcatamente maculate e punteggiate di nero. Segue una fascia metallica verde-bluastra scura all’apice con la parte terminale sfrangiata giallo-brunastro verdastro chiaro. Solo le copritrici superiori più piccole delle ali si presentano leggermente grigio-bluastre, bruno-giallastre e con una leggera soffusione verdastra le restanti; copritrici delle cosce più lunghe non così estese e solitamente di colore castano scuro come nel Phasianus c. shawi. Parte alta del petto verde scuro, non così esteso come nel Phasianus c. shawii e piuttosto nettamente separato dal rosso-marrone fuoco del petto, con piume più strette e appuntite che mostrano una sottile linea solo agli apici e senza bordo marginale nero; fianchi arancione bruciato con piume sulle quali spiccano marcature terminali nero-bluastre più piccole rispetto a quelle del conspecifico Phasianus c. shawi, e senza bordo marginale nero. L’area blu-verde al centro della parte inferiore sembra estendersi regolarmente sopra la metà del torace; queste piume blu-verdi mostrano lateralmente una soffusione blu-verde, mentre la parte centrale è marrone-nera. Ali del maschio da 236 a 247 mm. Taglia media; Iridi giallo cromo chiaro o arancio.

La femmina è simile nella colorazione e misure alla congenere Phasianus c. shawi. Taglia medio piccola; Iride come nel maschio ma di norma più opaco.

 

2*) Zaissan ( lago Zaysan ), distretto di Tarbagatay, nord est Kazakistan. Area che all'epoca di Przewalski era compreso nel Turkestan russo.

Nota:  il fotografo non ha fornito molte indicazioni, ma si tratta senza dubbio del Phasinaus c. tarimensis e una delle migliori serie fotografiche (8 foto) trovate sino ad oggi di questa sottospecie.

Foto da:  1-2-3 www.birnet.cn  Autore: leihong0133  ( località indicata dal fotografo: 1-2-3 solo Tarim River, Xinjiang scattate nel 2017 Cina )

1 - Phasianus c. tarimensis                                                                2 - Phasianus c.  tarimensis                                                            3 - Phasianus c.  tarimensis

Autore - leihong0133 -    Tarimensis 3.jpg
Autore - leihong0133 -    Tarimensis 1_edited.jpg
Autore - leihong0133 -    Tarimensis 2.jpg