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introduzione al sito........

INTRODUZIONE:

Questo sito nasce dal desiderio di far comprendere quanto siano correlati allevamento e protezione, nonché promuovere ed incentivare la riproduzione in cattività di specie ritenute a rischio di estinzione che per quanto possano sembrare fin troppo note, risultano per lo piu' sconosciute, contribuendo così alla loro preservazione.

In merito a ciò non mi stancherò mai di raccomandare l'ormai imperante necessità di mantenere i nostri animali il più possibile geneticamente puri evitando di incrociare soprattutto gli esemplari appartenenti alle specie più a rischio di estinzione. Tuttavia a volte è pure necessario oltrepassare i limiti, cercare nuovi orizzonti, esplorare i sogni che ci animano, dare forma alle speranze, alle proprie emozioni tramutandole in qualche nuova varietà di colore con esemplari che dal punto di vista estetico possono risultare anche interessanti, ed in alcuni casi pure genetico. L'ibridazione deve essere ricercata in funzione di un esclusivo piacere personale e non per scopi meramente venali, arrivando anche a commercializzare esemplari appartenenti a determinate specie, o presunte tali, spacciandoli per puri, e purtroppo questo succede più spesso di quel che si può credere. Tutto ciò è inammissibile ed in contrasto con una qualsiasi etica aviaria, andando a minare anche la reputazione di chi opera nel rispetto delle regole. Ecco perché, si tenta di combattere, o perlomeno ostacolare l'ibridazione quando non viene praticata per scopi prettamente personali, oppure attuata sotto attento controllo, e finalizzata al “recupero” di specie che altrimenti andrebbero definitivamente perdute.

PRECISAZIONI E NOTE:                                                                                                                                                                                                                                            Innanzitutto credo sia doveroso spiegare, se pur per sommi capi, la differenza che intercorre tra < SPECIE > e < RAZZA >. Nonostante possa sembrare scontato ai più navigati, per la maggior parte delle persone (non solo i semplici appassionati di animali) indicano la stessa cosa, quando in realtà sono profondamente diversi.

Per SPECIE, base della classificazione degli organismi viventi, si intende tutto quanto di animale e vegetale si è evoluto autonomamente in natura, dando successivamente origine anche a sottospecie, sub-specie, varianti geografiche ecc.  In pratica : Il lupo è una specie, a sua volta suddivisa in alcune sottospecie, mentre i cani, suoi derivati creati dalle esigenze e/o mode umane, appartengono a razze. Tuttavia è altrettanto doveroso far notare che la scelta di un criterio univoco e universale per identificare le specie (classificazione) potrebbe non essere corretto in quanto il processo evolutivo, in continuo fermento,  non si ferma nel tempo, pertanto, ciò che osserviamo è solo una frazione di questo inarrestabile processo naturale che muta costantemente.

 

Per RAZZA, di norma, si intende tutto quanto di origine animale o vegetale è stato, in qualche modo attivamente selezionato fin da tempi remoti o "creato" dall'uomo, quindi non si è evoluto autonomamente.

Il termine < razza > iniziò ad essere utilizzato nel XVI secolo, e raggiunse il suo apice nel XIX secolo, divenendo una categoria tassonomica gerarchicamente equivalente a quella di sottospecie. Tuttavia nel 1905 il Congresso Botanico Internazionale eliminò il valore tassonomico di < razza >.

Nel caso degli esseri umani (Homo), la comunità scientifica non ritiene opportuno l'utilizzo del sostantivo < razza > in riferimento ai differenti gruppi umani, considerando più pertinenti i termini etnia o popolazione. La stessa comunità scientifica ritiene che non esistano < razze > in senso biologico. Aggiungo che personalmente ritengo il genere Homo, come tutte le creature di questo mondo siano esse animali o vegetali, suddiviso in specie e sottospecie, e nel contempo non capisco perchè le autorità, e non solo, si ostinino  ad affermare che l'essere umano non è niet'altro che uno dei tanti animali presenti sul Pianeta, per poi  aver quasi timore a definirlo, come si dovrebbe, una specie.... 

IBRIDO - INCROCIO - METICCIO - MUTAZIONE.                                                                                                                                                                                                            L'ibrido è il discendente di due genitori geneticamente diversi (TAXA), con alcuni sotto casi, che differiscono per più caratteri e che nell'ambito delle scienze biologiche assume differenti significati; l'incrocio è l'operazione (accoppiamento) che si compie per ottenere l'ibrido.  

1 ) Ibridi tra specie appartenenti allo stesso genere = incroci o ibridi INTERSPECIFICI.

2 ) Ibridi tra sottospecie all'interno di una specie..... = ibridi..............  INTRASPECIFICI. 

3 ) Ibridi tra diversi generi ....................................... = ibridi..............  INTERGENERICI.

4 ) Ibridi tra diverse famiglie ( sebbene molto rari ). = ibridi............... INTERFAMIGLIRI.

Per ibridi si possono anche intendere incroci tra popolazioni, razze, cultivar o varietà  botaniche all'interno di una medesima specie producendo  in questo caso, i meticci. Il significato   viene utilizzato   in  zootecnia  e  agronomia dove questi meticci  ( Ibridi ) vengono prodotti  e selezionati artificialmente avendo caratteristiche desiderabili non presenti, o limitatamente tali, nella generazione genitoriale.

La mutazione, spontanea o manipolata, è  una  variazione  più o meno significativa del genotipo (DNA) che provoca il cambiamento (casuale o ricercato) di alcuni cromosomi che nel caso  degli uccelli  riguarda principalmente  il colore del piumaggio e marginalmente quelli di becco, occhi, carrucole e zone di pelle esposta, zampe e piedi.

PREMESSA:

Ritengo  doveroso  iniziare  ribadendo  che  il  principio  al  quale si deve attenere ogni  buon  avicoltore  si  basi  sulla  comprensione  degli  animali che alleva, o intende farlo, perché se  è indubbio  che  questi  debbano  adattarsi in qualche modo alla cattività, è  altrettanto vero che è compito dell'allevatore conoscerne le esigenze e trovare il giusto compromesso,  nonché le soluzioni più  adeguate che consentano di mantenerli nelle  migliori condizioni possibili, facendo loro vivere un esistenza dignitosa e tranquilla.

 

PRECISAZIONE:

Quanto qui riportato, oltre ad esperienze personali maturate nel corso degli anni, è frutto di approfondite ricerche bibliografiche ed elaborazioni di notizie pubblicate sul WEB. Quindi la GBP non necessariamente avvalla il pensiero e la validità di quanto pubblicato (trovato o altro) declinando ogni responsabilità di quanto riportato, invitando il visitatore/lettore a ulteriori verifiche presso fonti accreditate e/o aventi diritto qualora sussistessero dubbi.

Per il benessere degli animali bisogna spesso dar credito alle proprie sensazioni sapendosi adattare e rinnovare giorno dopo giorno, attingendo informazioni dal bagaglio di conoscenze che ognuno di noi acquisisce nel corso della vita, avendo nel contempo il buon senso di confrontarci con i metodi di altri allevatori. Solo tenendosi sempre aggiornati, con la voglia di misurarsi continuamente attraverso realtà e/o problemi apparentemente irrisolvibili, si possono raggiungere i migliori risultati, cioè saper coniugare esperienza, passione, orgoglio e redditività.

ALCUNI TERMINI UTILI:

Filogenesi:

Cioè la ricostruzione delle tappe che caratterizzano l'evoluzione di un gruppo sistematico di animali o piante; anche, la rappresentazione grafica di tale ricostruzione.

La filogenesi (non comune filogenia) è il processo di ramificazione delle linee di discendenza nell'evoluzione della vita. La sua ricostruzione è fondamentale per la sistematica, che appunto si propone di ricostruire le relazioni di parentela evolutiva tra gruppi tassonomici (a qualunque livello sistematico) di organismi.

«La filogenesi è un processo evolutivo degli organismi vegetali e animali dalla loro comparsa sulla Terra a oggi»

La filogenesi studia l'origine e l'evoluzione di un insieme di organismi (in genere di una specie). Compito essenziale della sistematica è determinare le relazioni ancestrali fra specie note (vive o estinte).

                          

Forma transizionale ( o intermedia ):  nell'ambito della tassonomia, una specie o un qualsiasi altro raggruppamento a qualunque livello della gerarchia sistematica che abbia caratteristiche tali da potersi inserire ad un livello evolutivo intermedio tra due altri taxa. Dal punto di vista della filogenesi ogni individuo (ed, a maggior ragione, ogni specie ed ogni genere) è una forma transizionale che apporta il suo piccolo (ma originale ed unico) contributo alla diversità biologica e, dunque, all'evoluzione delle specie.

Divergenza intraspecifica:

Processo evolutivo che tende a rendere due specie sempre più diverse rispetto a un determinato/i tratto.

Parapatrico:

Cioè, specie di animali diverse che risiedono in determinate zone geografiche ben distinte ma che hanno un parziale contatto tra loro. In ecologia, di specie o popolazioni che vivono in aree geografiche distinte i cui confini sono tra loro parzialmente in contatto (si contrappone a allopatrico e simpatrico).

Etimologia: formato da para-( dal greco παρά cioè "pressoaccantooltre") e - patrico, contrazione di simpatrico

Allopatrico:     

( Biologia ) di specie o popoli che vivono in aree diverse e quindi non a contatto tra di loro.

Etimologia: deriva da allo-, dal greco ἄλλος cioè "diversoaltro" e -patrico, contrazione di simpatrico.

Simpatrico:

In biologia, due specie o due popolazioni sono dette in simpatria o simpatriche quando occorrono nella stessa area e sono capaci di venire in contatto. Questa condizione si distingue da quella di parapatria, nella quale le due specie hanno areali adiacenti, ma non sovrapposti, e da quella di allopatria, nella quale gli areali sono completamente separati. Quando due specie molto simili ma distinte sono simpatriche, il fatto può essere un indicatore di speciazione simpatrica, una modalità di speciazione nella quale una popolazione si divide in due specie simpatriche che inizialmente si accoppiano l'una con l'altra

La simpatria è stata messa in evidenza sempre più spesso nella ricerca scientifica moderna. Per questo motivo la speciazione simpatrica (che una volta era molto dibattuta tra scienziati) sta progressivamente guadagnando credibilità come una forma possibile di speciazione.

Speciazione:

La speciazione è un processo evolutivo grazie al quale si formano nuove specie da quelle preesistenti.

Il concetto di speciazione è stato essenzialmente sviluppato da Ernst MayrJulian Huxley e Teodosij Dobžanskij.

La speciazione risulta dalla selezione naturale e/o dalla deriva genetica, che sono i due motori dell'evoluzione. Questo fenomeno è una delle colonne portanti del neodarwinismo.

Modalità di speciazione:

Le diverse modalità di speciazione possono essere classificate in due ampie categorie: la divergenza adattiva, che consiste nello sviluppo graduale e in tempi lunghi dell'isolamento riproduttivo, sotto la spinta della deriva genetica o della selezione naturale, e la speciazione improvvisa, che avviene bruscamente e riguarda in massima parte la nascita di individui (di solito vegetali) con corredo cromosomico poliploide.

Divergenza adattiva:

Vi sono quattro differenti modalità di speciazione per divergenza adattiva: allopatrica, parapatrica, peripatrica e simpatrica, associate al livello di isolamento geografico delle popolazioni speciantesi.

Speciazione allopatrica

Esistono due grandi tipi di speciazione allopatrica, entrambi i modelli proposti da Ernst Mayr:

* Speciazione dicopatrica o per vicarianza

* Speciazione peripatrica o per dispersione

La speciazione allopatrica prevede l'esistenza di barriere geografiche che separando due popolazioni di individui della stessa specie in due territori differenti (definiti isole), interrompono il flusso genico della popolazione iniziale portando alla diversificazione di due specie differenti (vicarianza).

L'isolamento geografico può essere legato alla presenza di barriere naturali preesistenti quali montagne, deserti, mari, etc. oppure essere il risultato di una modificazione ambientale (innalzamento del livello del mare, deviazione di un corso d'acqua, costruzione di barriere artificiali, etc.).

Quando due popolazioni di individui della stessa specie si trovano in condizioni di isolamento, le nuove condizioni ambientali favoriscono per selezione ulteriori cambiamenti genetici, per cui, se l'isolamento persiste per un periodo sufficiente, la neo-specie non sarà più in grado di incrociarsi con la popolazione di origine.

L'esempio classico, da cui prende origine questa teoria, è quello dei "fringuelli di Darwin", osservati da Charles Darwin sulle isole Galápagos.

Speciazione peripatrica:

La peciazione peripatrica, o speciazione per "effetto del fondatore" avviene quando un piccolo numero di individui costituisce una nuova popolazione ai margini dell'areale della specie di origine, ad esempio colonizzando una piccola isola vicina alla costa. La nuova popolazione può rapidamente evolvere in una nuova specie. A questo modello sono riferibili i casi di semi-specie, circoli di specie, super specie.

Speciazione simpatrica

La speciazione simpatrica avviene quando due popolazioni non isolate geograficamente si evolvono in specie distinte grazie alla presenza di polimorfismo nel tempo. In questo caso la selezione naturale gioca un ruolo cruciale nella divergenza delle popolazioni. Il fenomeno presenta tuttora degli aspetti controversi ma è stato ben documentato in alcuni casi, per esempio nei pesci di acqua dolce della famiglia dei Ciclidi.

I principali studi in questo campo riguardano gli esperimenti sulla Drosophila.

La speciazione simpatrica può avvenire per formazione di una criptospecie, ossia di una popolazione non più interfeconda con la specie di origine, a causa di alterazioni del cariotipo.

Questo meccanismo può rientrare tra le modalità di speciazione improvvisa.

La speciazione simpatrica si può vedere in paleontologia quando specie e generi, indagati con criterio stratigrafico, dimostrano le derivazioni fra loro e i rapporti filetici; tali taxa si susseguono nel tempo geologico, nell'ambito di un dominio paleogeografico isolato. Vedi l'esempio degli ammoniti Hildoceratidae negli Appennini durante il Toarciano della Tetide occidentale (Giurassico inferiore; Venturi et al., 2010).

Speciazione improvvisa:

La speciazione improvvisa, o istantanea, è un processo che riguarda prevalentemente gli organismi vegetali e si verifica in tempi brevi. Tipica causa è il fenomeno della poliploidia, che consiste in un aumento del numero di cromosomi rispetto al normale assetto diploide.

La poliploidia può avvenire per:

* una non-disgiunzione dei cromosomi durante il processo mitotico o meiotico;

* un processo meiotico o mitotico avvenuto senza errori, ma senza la successiva citodieresi.

Dunque, prendendo in esame un qualunque individuo diploide, si ha una situazione del genere:

* l'individuo effettua la meiosi;

* durante la meiosi, avviene una non-disgiunzione dei cromosomi: i gameti risulteranno quindi diploidi;

* i gameti si incrociano tra loro: lo zigote risultante sarà tetraploide, ossia avrà un assetto cromosomico doppio rispetto al suo ascendente originario, cioè l'organismo iniziale preso in considerazione.

Tuttavia, la formazione di criptospecie avviene perlopiù a livello di ibridi, cioè di individui frutto dell'incrocio di due specie differenti e quindi sterili. Nel caso degli organismi vegetali, gli ibridi sterili sopperiscono attraverso la riproduzione

Nel 2011 è stato documentato il caso di speciazione simpatrica in organismi termofili.

 

Razza geografica:

In biologia, popolazione o insieme di popolazioni di una specie che condividono caratteristiche morfologiche, genetiche, ecologiche o fisiologiche differenti da quelle di altre popolazioni della stessa specie: l’esistenza di razze in una specie è indice della presenza di fenomeni di divergenza intraspecifica, spesso determinati da isolamento geografico prolungato nel tempo (come nel caso delle popolazioni che vivono su isole).

In sistematica, la razza si identifica con la sottospecie (o razza geografica); in base alle principali caratteristiche discriminanti, si parla di razza ecologica (o ecotipo) quando esistono evidenti adattamenti specifici a condizioni ambientali locali (fenomeno diffuso nelle piante), e di razza cromosomica quando popolazioni localizzate presentano assetti cariotipici 1*) particolari.                                                                                                                                                                                                                                                    1* ) Con cariotipo, in citogenetica, viene indicata la costituzione del patrimonio cromosomico di una specie dal punto di vista numerico e morfologico.

Sistematica:

La sistematica è un ramo delle scienze biologiche che si occupa di classificare gli esseri viventi e di identificarne le relazioni.

Attualmente si utilizza un sistema naturale nel quale gli organismi geneticamente più vicini sono classificati insieme ed il nome delle specie viene assegnato sulla base di relazioni filogenetiche. Esistono anche dei sistemi artificiali in cui alcuni caratteri (spesso quelli di più facile osservazione) sono scelti come base per la classificazione (es. guide fotografiche che dividono i fiori in base al colore).

Le principali fasi della ricerca sistematica sono: i) descrivere dettagliatamente le specie ii) nominarle in modo univoco per mezzo di un binomio (o trinomio) latino secondo le regole della nomenclatura iii) riunire specie con caratteristiche comuni all'interno di entità gerarchiche predefinite: genere, famiglia, ordine, classe, divisione, regno. Tali gruppi sono chiamati taxa e il ramo della sistematica che si occupa di dare questi nomi è la tassonomia

Tassonomia:

La tassonomia (dal greco: τάξις, tàxis, ordinamento e νόμος, nòmos, norma o regola) si occupa della classificazione gerarchica di elementi viventi o inanimati.

L'esempio tipico è la tassonomia biologica, ossia i criteri con cui si classificano gli organismi in una gerarchia di taxa annidati con cui si può per esempio risalire alla loro evoluzione.

Con il termine tassonomia, dunque, ci si può riferire sia alla classificazione gerarchica di concetti, sia al principio stesso della classificazione. Praticamente tutti i concetti, gli oggetti animati e non, i luoghi e gli eventi, possono essere classificati seguendo uno schema tassonomico.

* La tassonomia è la scienza che si occupa genericamente dei modi di classificazione (degli esseri viventi e non).

* Per classificazione si intende la descrizione e la collocazione in un sistema tassonomico di una entità.

* Per determinazione si intende il riconoscimento o l'identificazione di un soggetto. Soprattutto in ambito scientifico (es. botanicazoologia). 

Dominanza incompleta

In genetica, si parla di dominanza incompleta, quando nessuno dei due alleli (per un carattere) è dominante sull'altro. Il fenotipo manifestato dall'eterozigote è un fenotipo intermedio tra quelli dei due omozigoti.

Per esempio poniamo di essere di fronte a una popolazione di piccoli mammiferi la cui sopravvivenza sia dovuta in gran parte alla capacità dell'individuo di mimetizzarsi. Poniamo di trovare al locus del mimetismo due alleli, denominati A e a. Sappiamo che l'allele A (l'allele favorevole al mimetismo) è dominante su a, ma non completamente. Poiché il genotipo dell'animale è dovuto alla combinazione di 2 alleli, gli individui della popolazione possono avere al massimo variazioni di genotipo:

* Genotipo AAomozigote in cui compare solo la caratteristica dell'allele favorevole al mimetismo. L'animale è in grado di mimetizzarsi perfettamente grazie al colore del suo mantello  mantello. Ha probabilità di sopravvivenza massima.

* Genotipo Aa: eterozigote che presenta caratteri intermedi. In sopravvivenza sarà avvantaggiato rispetto a aa, ma svantaggiato rispetto a AA. Il colore del mantello farà mimetizzare l'individuo, ma non bene come l'omozigote favorevole. La sopravvivenza sarà inferiore di una qualche proporzione.

* Genotipo aa: omozigote in cui compare solo la caratteristica sfavorevole. Il mantello non sarà mimetico e le possibilità di sopravvivenza dell'individuo saranno minime.

La dominanza incompleta è riservata a pochi esseri viventi come ad esempio la bocca di leone che presenta sia un fiore rosso, quanto bianco e come carattere intermedio un fiore rosa, la bella di notte (Mirabilis jalapa) ed i polli andalusi che oltre alla colorazione nera o bianca, mostrano la "blu". 

Un esempio di immediata comprensione, come anticipato prima, è dato inoltre dall'incrocio di due varietà floreali (per esempio appartenenti alla specie Mirabilis jalapa, l'una con fiori rossi (allele dominante), l'altra con fiori bianchi (allele recessivo): supponendo si tratti di dominanza incompleta, si ha che l'individuo eterozigote presenterà un fenotipo intermedio, ossia fiori rosa. Invece, gli individui omozigoti possederanno, come accade nel caso della dominanza completa, fiori rossi (omozigote dominante) e fiori bianchi (omozigote recessivo).

Nella codominanza gli alleli di un medesimo gene sono espressi con piena funzionalità contemporaneamente, come accade nel gruppo sanguigno AB, in cui sono espressi efficacemente entrambi i geni per gli antigeni A e B. Nella dominanza incompleta, invece, accade non solo che nell'eterozigote, come avviene anche nella dominanza completa, l'allele mutato è o amorfo, cioè inattivo, o ipomorfo, cioè con attività qualitativamente normale ma quantitativamente ridotta, ma contemporaneamente si osserva anche e soprattutto un'aploinsufficienza della copia selvatica del gene, cioè l'incapacità di una sola copia selvatica del gene per cellula di garantirne una funzione normale, perché per un fenotipo penetrante è richiesto un dosaggio molecolare del prodotto genico più elevato che negli eterozigosi.

  

Speciazione:

La speciazione è il processo evolutivo mediante il quale le popolazioni evolvono per diventare specie distinte . Il biologo Orator F. Cook ha coniato il termine nel 1906 per cladogenesi , la scissione dei lignaggi, in contrapposizione all'anagenesi , l'evoluzione filetica all'interno dei lignaggi. Charles Darwin fu il primo a descrivere il ruolo della selezione naturale nella speciazione nel suo libro del 1859 On the Origin of Species . Ha anche identificato la selezione sessuale come un probabile meccanismo, ma l'ha trovata problematica.

Esistono quattro modalità geografiche di speciazione in natura, basate sulla misura in cui le popolazioni specianti sono isolate l'una dall'altra: allopatrica, peripatricaparapatrica e simpatrica. La speciazione può anche essere indotta artificialmente, attraverso la zootecnia, l'agricoltura o esperimenti di laboratorio. Se la deriva genetica sia un contributo minore o maggiore alla speciazione è oggetto di molte discussioni in corso.

La rapida speciazione simpatrica può avvenire attraverso la poliploidia, ad esempio raddoppiando il numero di cromosomi; il risultato è una progenie che viene immediatamente isolata dal punto di vista riproduttivo dalla popolazione madre. Nuove specie possono anche essere create attraverso l'ibridazione , seguita dall'isolamento riproduttivo, se l'ibrido è favorito dalla selezione naturale.

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