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Lophura nycthemera

Lophura nycthemera nycthemera....da - www.birdnet.cn

LUOGO DI ORIGINE

STATO DI CONSERVAZIONE IN NATURA

ESTINTO    |    |   |   |   |   |   |   |   |   |   |   |   |   |   |   |   |   |   |   |   |   |   NON A RISCHIO

                                                                                                                                                                                                                                                                                             GENERE LOPHURA   ( FLEMING,   1822 )                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                              LOPHURA NYCTHEMERA   ( LINNAEUS,  1758 )

FAFIANO ARGENTATO

 

ORDINE....................GALLIFORMES.

FAMIGLIA.................PHASIANIDAE.

GENERE...................LOPHURA.

SPECIE.....................NYCTHEMERA.

 

Deve il nome scientifico  ai  toni  di  chiaro-scuro  che caratterizzano la livrea del  maschio.

 

ITALIANO = Fagiano  argentato  |  INGLESE =  Silver  pheasant  |  FRANCESE  =  Faisan                                                                                                                                            argentè | SPAGNOLO = Faisan plateado | TEDESCO = Silberfasan.

 

SPECIE: Nominale < LOPHURA  NYCTHEMERA > ( NO-CITES come per le altre sottospecie )

 

SOTTOSPECIE:  15 sottospecie sino ad oggi classificate:

Lophura nycthemera nycthemera..........fagiano argentato................................. [ nominale ].........................................LINNAEUS…..........................1758

Lophura nycthemera beli..….................fagiano argentato di Bel..........................................…......................................OUSTALET…..........................1898

Lophura nycthemera rufipes..…............fagiano argentato di Ruby Mines......................................................................OATES…................................1898

Lophura nycthemera witheheandi..…....fagiano argentato di Hinan..............................................................................OGILVIE-GRANT....................1899                                        Lophura nycthemera ripponi..................fagiano argentato di Rippon o dello Shan.............................................….......SHARPE.................................1902

Lophura nycthemera jonesi....................fagiano argentato di Jones o dello Yunnan......................................................OATES....................................1903

Lophura nycthemera annamensis..........fagiano argentato dell' Annan...........................................................................OGILVIE-GRANT...................1906

Lophura nycthemera berliozi..................fagiano argentato di Berlioz.............................................................................DELACOUR & JABOUILLE...1928

Lophura nycthemera lewisi....................fagiano argentato di Lewis................................................................................DELACOUR & JABOUILLE...1928

Lophura nycthemera beaulieui..............fagiano argentato del Lao..................................................................................DELACOUR….......................1948

Lophura nycthemera engelbachi............fagiano argentato di Boloven............................................................................DELACOUR….......................1948

Lophura nycthemera fokiensis...............fagiano argentato del Fokien.............................................................................DELACOUR….......................1948

Lophura nycthemera occidentalis..........fagiano argentato occidentale...........................................................................DELACOUR….......................1948

Lophura nycthemera ominensis.............fagiano argentato del Sichuan..........................................................................CHENG & CHANG…...........1964                                        Lophura nycthemera rongjiagensis........fagiano argentato di Rang Jiang.......................................................................TAN & WU…..........................1964

 

LUOGHI DI ORIGINE: Sud-est Cina, Myanmar, Cambogia, Thailandia, Laos e isola di Hainan. Già noto agli antichi, il fagiano ARGENTATO è da  sempre molto presente nell'arte e poesia cinese.

 

HABITAT NATURALE e COMPORTAMENTO: Molto vari ed estremamente diversi a seconda della sottospecie, principalmente composti da foreste e boschi di sempreverdi decidui e bambù,  radure e praterie tra 400 e 2000 metri di altitudine,  in zone ricche di acqua. I loro territori si sovrappongono a quelli dei L. KALIJ e spesso le due specie sono state viste assieme,  incrociandosi fra loro e producendo ibridi ormai noti. Dal carattere timido e vigile s'involano raramente,  facendolo solo per sfuggire ad un pericolo improvviso o per coprire lunghe distanze. Generalmente però preferiscono allontanarsi di pedina rifugiandosi il prima possibile nel folto della vegetazione. I L. NYCTHEMERA possono essere considerati semi-migratori,  arrivando e partendo dai loro territori abituali talmente in fretta che sembrano sparire quasi per incanto,  la spiegazione è comunque più “naturale” potendo essere in qualche modo correlata ai cicli di crescita del bambù di cui sono particolarmente dipendenti. Anche se possono costituirsi in bande molto numerose,  di norma i gruppetti sono composti da un maschio e 2-5 femmine che si muovono già dalle primi luci del giorno alla ricerca del cibo in gran parte composto da semi vari di erbe selvatiche e loro semi,  cereali,  fiori,  foglie,  germogli teneri,  soprattutto di bambù,  muschi,  frutti,  bacche,  bulbi,  tuberi,  radici carnose ecc,  con integrazione proteica derivante da lombrichi,  bruchi,  farfalle, formiche,  termiti,  coleotteri,  larve in genere,  lumache,  chiocciole,  piccoli vertebrati ed occasionalmente uova di altri uccelli. Alla sera salgono su alberi ad alto fusto appollaiandosi sui loro rami ad una altezza di circa 5-6 metri dal suolo. Col sopraggiungere del periodo riproduttivo i maschi dimostrano tutto il loro carattere fiero e battagliero non tollerando intrusi all'interno del loro territorio. Spesso dall'alto di un posatoio,  o semplicemente standosene a terra frullano possentemente le ali mentre lanciano caratteristici richiami,  consistenti in lunghi e sonori fischi,  per segnalare la loro presenza. Non di rado si accendo furibonde battaglie tra maschi rivali che possono terminare con ferite anche gravi per uno,  o entrambi i contendenti,  per la sovranità sui territori e/o il possesso delle femmine,  che al momento della cova si separano dal resto della famigliola per occuparsi ognuna del proprio nido,  ma una volta schiuse le uova,  e trascorsi alcuni giorni in modo che i piccoli prendano vigore,  si riuniscono di nuovo al maschio dominante,  che tuttavia non partecipa ne alla cova ne all'allevamento della prole. Per contro si sono registrati casi con maschi che scelta una “favorita”, la assecondavano nella cova e cura dei piccoli, del resto sarebbero perfettamente in grado di farlo, o sostituire completamente una madre che per qualche accidente sia venuta a mancare. Ciò nonostante il loro ruolo principale rimane quello di sentinella,  che interpretano talmente bene da essere pronti a difendere nidi,  femmine e piccoli anche a costo della vita. La sgargiante colorazione potrebbe far penare che siano molto visibili, in realtà essa è altamente mimetica,  risultando pressoché indistinguibile tra i giochi di luci e ombre dei boschi in cui abitualmente vivono. Il nido è costruito direttamente a terra e consiste in una depressione poco profonda modellata col corpo dalla stessa femmina,  poi rifinita con foglie,  erbe,   muschi,  rametti,  piume e penne. Solitamente viene approntato all'interno di boschi misti di conifere,  latifoglie e bambù,  tuttavia gli habitat possono variare anche di molto in relazione ai territori occupati dalle diverse sottospecie,  e nascosto in mezzo a cespugli,  fra erbe alte o le radici affioranti di un grosso albero,  sotto ad una roccia,   all'interno di un boschetto di bambù o di una cavità naturale ed in qualsiasi altro luogo che la femmina reputi sicuro. Di norma la deposizione consiste in 6-12 uova incubate dalla sola femmina per 25-26 giorni.

 

STATO DI CONSERVAZIONE IN NATURA: Nonostante le informazioni riguardanti le diverse sottospecie siano relativamente scarse,  è tuttavia lecito pensare che L.N. NYCTHEMERA e L.N. FOKIENSIS siano abbastanza comuni con popolazioni considerate stabili. Altri invece come L.N. ANNAMENSIS,  WITHEHEADI e ENGELBACHI,  vivendo in aree molto circoscritte con habitat ormai ridotti al minimo,  risultano essere molto più vulnerabili ad un veloce decadimento.

 

CARATTERISTICHE PRINCIPALI e DIMORFISMO SESSUALE: Stupendo fagiano dal corpo forte e compatto con colorazione del piumaggio definibile semplice e nel contempo elegante,  con le tonalità di fondo della livrea dei maschi che cambia a seconda della latitudine in cui vengono a trovarsi,   infatti nelle sottospecie che vivono a sud i toni tendono ad essere più scuri, con marcature più evidenti e meno brillanti come: RIPPONI,  OCCIDENTALIS,  BERLIOZ,  RUFIPES, ENGLBACHI, ANAMENSIS e LEWISI, quest'ultima senza dubbio quella dal piumaggio più scuro. Per contro a nord sono tendenzialmente più chiari e luminosi,  come: JONESI, BEAULIEUI,   WITHEHEANDI,  OMINENSIS,  FOKIENSIS e NYCTHEMERA che è anche la specie nominale del genere alla quale appartiene. Rispetto ad una ipotetica longitudine nord-sud,  la sottospecie JONESI vive nelle zone centrali,  ed è forse per questo che le tonalità di colore risultano una via di mezzo fra i più chiari che vivono a nord ed  i congenere più scuri del sud.

I MASCHI giovani si distinguono per le righe bianche e sottili presenti su coda e ali,  che dovrebbero iniziare ad evidenziarsi intorno ai 3 mesi di vita,  con marcature nere sulle piume del petto,  mentre il resto del corpo è per lo più marrone-brunastro con striature grigie simili a quelle delle femmine adulte,   ma nettamente più chiare,  che man mano diventano sempre più evidenti,  tuttavia il completo finissaggio dei colori è raggiunto nel secondo anno di vita.  

Il MASCHIO sulla sommità del capo presenta un lungo ciuffo formato da piume filiformi nero-blu lucido ricca denti sul collo,  messo ancora più in evidenza dalle voluminose carrucole rosso-scarlatto fortemente papillate che ricoprono gran parte della testa,  utilizzate durante il corteggiamento. Dalla gola alla zona ventrale e parzialmente sui fianchi,  la colorazione è nero-bluastro lucido come il ciuffo,  in forte contrasto al bianco luminoso variegato di nero delle parti superiori e delle ali,  dando a tutto l'insieme la sensazione d'argentato. La coda è lunga,  leggermente ricurva,  e tranne le due penne centrali completamente bianche,  risulta essere della stessa tonalità argentata di cui sono colorate le parti superiori del corpo. Il becco è giallognolo-avorio; le zampe color carniccio  con tarsi dotati di vistosissimi ed acuminati speroni.

Anche nella FEMMINA la sommità del capo è ornata da un ciuffo di filiforme piume bruno-nere,  più corte rispetto a quelle del maschio; lati della testa privi di piume e costituiti da ampie zone di pelle nuda rosso-scarlatto tuttavia meno evidenti rispetto a quelle del maschio. Le parti superiori del corpo si presentano con colorazione bruno-olivastra; dalla gola alla zona ventrale e piume laterali della coda grigio-argento,  con le striature nere delle parti inferiori del corpo che essendo tutte diverse, contraddistinguono individualmente ogni femmina. Il becco è giallognolo-avorio mentre le zampe color carniccio sono con tarsi solitamente privi di speroni,  o appena accennati quando presenti.

 

VALORI FISICI:

MASCHIO: Lunghezza totale 80 – 120 cm.......lunghezza della coda 45 – 80 cm.......peso 1,  4 – 1,  9 kg.

FEMMINA: Lunghezza totale 65 –   80 cm.......lunghezza della coda 35 – 40 cm.......peso 1,  0 – 1,  5 kg.

 

STATO DI CONSERVAZIONE IN CATTIVITA': Molto comune e ben consolidato,  con L.N. NYCTHEMERA che è sicuramente la più rappresentata in cattività. Purtroppo nel corso dei decenni si sono verificati innumerevoli incroci fra le varie sottospecie per cui risulta relativamente utopico,  tuttavia non impossibile,  trovare forme geneticamente pure in allevamento. E' invece con assoluta consapevolezza che alcuni allevatori stanno cercano attraverso incroci mirati di creare,  se pur “artificialmente“,  le sottospecie L.N. RUFIPES e L.N. ENGELBACHI che non sono presenti in cattività.

 

CARATTERE e ADATTAMENTO ALLA CATTIVITA': Sono fagiani belli e maestosi,  di poche pretese e poco inclini alle malattie,  dotati di notevole resistenza nei confronti di fame,  sete e malattie,  per cui perfetti da tenere in voliera e ideali per i principianti. Tollerano molto bene sia il freddo che le avversità meteorologiche in genere ed in mancanza di meglio possono accontentarsi di un rudimentale rifugio che può anche consistere in una semplice tettoia chiusa però almeno su tre lati. Notoriamente testardi e litigiosi i maschi soprattutto durante il periodo riproduttivo possono dimostrare una notevole aggressività nei confronti di chiunque invada il loro spazio,  allevatore compreso,  che deve prestare particolare attenzione ai forti e taglienti speroni,   non risparmiando di beccate neppure le femmine quando non accondiscendono alle loro voglie. Un comportamento di questo tipo,   oltre che caratteriale,   potrebbe essere sintomo di stress o forte disagio dovuto ad una voliera troppo piccola e/o poco “arredata” e possono risolversi parzialmente,  oppure totalmente assegnando ai nostri animali un ambiente più consono alle loro esigenze,  in caso contrario rimane ben poco da fare se non tentare con i metodi consigliati in: PARTE GENERALE - Come gestire l'aggressività dei maschi. Tuttavia non è difficile imbattersi in soggetti docili ed equilibrati che pur essendo dotati di un certo “carattere“ non danno troppi problemi all'allevatore. Come DORATI,  LADY e CROSSOPTILON,  vengono spesso lasciati girovagare in regime di semi-libertà,  sfruttando la loro scarsa propensione ad allontanarsi dal un luogo abituale,  tuttavia se l'area in cui si trovano non è di vaste dimensioni o completamente recintata finirebbero comunque con lo scappare, ammesso che non venga loro spuntata chirurgicamente la punta di un ala,  se non entrambe ( come avviene solitamente per gli uccelli lasciati semi-liberi negli Zoo o parchi sia pubblici che privati ). Per contro si adattano benissimo a vivere anche in voliera che identificano ben presto come loro territorio, tollerando al suo interno solo uccelli come tortore,  piccioni,  pappagalli, sturnidi, turdidi,  fringillidi o altri piccoli passeracei che per la  maggior parte del tempo si mantengono lontano dal suolo.

 

ETA' RIPRODUTTIVA: La piena maturità sessuale è raggiunta al secondo anno di vita,  ma già entro il primo si possono ottenere buoni risultati nonostante qualche maschio risulti infecondo e le femmine depongano un numero inferiore di uova ed in modo irregolare.

 

TIPO DI ACCOPPIAMENTO: Di natura poligamo viene solitamente mantenuto in piccoli gruppi costituiti da 1 M x un max di 5 F,  solitamente 3 F. Tuttavia non mancano allevatori che in presenza di individui particolarmente docili  usano mantenerli in regime di monogamia,  ottenendo un numero  inferiore di uova,  ma con una fecondità di gran lunga superiore.

 

PERIODO RIPRODUTTIVO: L'attività sessuale può iniziare già a gennaio con le prime uova prodotte alla fine di febbraio,  tuttavia di norma la deposizione incomincia a metà marzo e si protrae sino a fine maggio,  metà di giugno nel caso le uova vengano regolarmente levate. Ed è proprio in questo periodo che il maschio può dimostrare una particolare baldanza e aggressività. Come preso da una specie di frenesia riproduttiva sembra incurante di ogni pericolo mettendo in evidenza tutto il suo splendore,  frullando ed allargando le candide ali come fossero possenti ventagli. Nel contempo le carrucole si ingrossano a dismisura tingendosi di un intenso scarlatto, le piume del groppone si alzano e si scompongono mentre le penne della coda tendono ad allargarsi,  ed assunto un atteggiamento fiero e impettito,  mantenendosi in posizione trasversale si fa intorno alla femmina,  che se accondiscendente si accovaccia,  ed immediatamente dopo avviene la copula.

 

TIPO DI NIDO: Le femmine di ARGENTATO non dimostrano particolari preferenze al riguardo, e pur preferendo che si trovi sul terreno,  si adattano ad utilizzare ogni tipo di cassetta nido o contenitore venga loro messo a disposizione,  posti sia a terra che sollevati dal suolo,  comunque non oltre i 100-120 cm,  in modo da semplificarne il controllo giornaliero e/o la raccolta delle uova,  con posatoi o rami che ne facilitino l'accesso alla fagiana. In mancanza di questi è molto probabile che depongano in buche poco profonde scavate sotto ad un cespuglio oppure in angoli tranquilli e riparati di voliera e/o rifugio. Può altresì succedere che alcune femmine prima di utilizzare i nidi appositamente preparati o di approntarseli,  oppure perché non predisposte alla cova depongano le uova in giro per tutta la voliera.    ( Approfondimenti in: PARTE GENERALE - Tipi di nido )

                                                                                                                                                             

UOVA DEPOSTE STAGIONALMENTE: Quando lasciate alla cova naturale vengono solitamente deposte a giorni alterni 6-12 uova,  mentre se levate regolarmente per destinarle ad altro tipo di incubazione se ne possono ottenere anche più di 30. 

                                                                                                                                                                                                                                                        

PERIODO DI INCUBAZIONE E SCHIUSA: Di norma la cova si protrae per 25-26 giorni ed è solitamente condotta dalla sola femmina. Tuttavia non mancano i casi in cui il maschio si alterna alla compagna durante l'incubazione delle uova,  ed in seguito si presta con fervore ad aiutare la madre nell'allevamento della prole, pur essendo questo un comportamento riscontrabile quasi esclusivamente nei regimi di coppia, mentre si verifica molto raramente con la poligamia. Le femmine sono solitamente dotate di uno stupendo istinto materno,   molto portate alla cova ed all'allevamento dei piccoli per cui sarebbe un vero peccato non approfittarne,  se non altro per selezionare i soggetti da destinare alla riproduzione,  dato che i piccoli crescono più velocemente e meglio,  non evidenziano tutte quelle problematiche psico-fisiche che invece spesso si riscontrano negli esemplari nati con incubazione artificiale,  apprendendo nel contempo i comportamenti sociali tipici della specie. Tuttavia anche con la cova semi-naturale si possono ottenere più o meno gli stessi risultati,  ed inoltre offre l'indubbio vantaggio di non ridurre la produzione di uova come inevitabilmente accade con quella naturale. Ciò nonostante nel caso si desiderasse tentare con la cova naturale, ma nel contempo contenere la perdita di uova che questa pratica comporta,  si può provare ad adottare una sorta di “ sistema misto “ che prevede di raccogliere una certa quantità di uova lasciandone un numero adeguato ( esempio 6-8 ) alla madre verso la fine della deposizione o in  qualsiasi altro  momento ritenuto opportuno, tenendo però presente che verso la fine della deposizione le uova sono generalmente meno feconde e gli embrioni più deboli. Oppure nel caso di più femmine,  e quindi una maggiore disponibilità sia di uova che di soluzioni,  lasciare l'incombenza della cova a quella che si dimostra più predisposta a farlo, destinando le altre sia all'incubazione artificiale <  temperatura pari a 37,  6 gradi,  con il 50% di umidità  >  con la quale si ottengono eccellenti risultati,  che alla cova semi-naturale utilizzando gallinelle di buona taglia o fagiane di altra specie. I piccoli una volta schiusi crescono molto velocemente senza troppi problemi,  dimostrando ben presto tutto il loro carattere. Pur essendo meglio separare i sessi appena si rendono riconoscibili,  in caso di necessità possono rimanere in voliera con la madre o entrambi i genitori,  sino all'inizio nuovo periodo riproduttivo. E' tuttavia consigliabile trasferirli prima,  o perlomeno verso la fine di dicembre,  datasi la possibilità che il maschio adulto stimolato anche dalla loro presenza,  anticipi l'estro sessuale iniziando ad attaccarli con particolare accanimento nei confronti dei maschi immaturi. ( Approfondimenti in: PARTE GENERALE - Incubazione e schiusa )

 

ALIMENTAZIONE PER PULCINI e FAGIANOTTI: Presenta ben poche difficoltà potendo essere attuata attraverso normali composti commerciali ( mangimi bilanciati ) da somministrare a seconda dei tipi,  ed in relazione ai periodi di vita. Con aggiunta di cereali,  erbe,  verdure e frutta,  oltre a proteine,  integratori alimentari e vitamine quando e se necessario. Giunti a 3-4 mesi di vita è altresì possibile cambiare il tipo di dieta,  portandola inizialmente ad essere mista,  cioè composta da mangime e granaglie spaccate o da un mix per piccioni,  e successivamente costituita esclusivamente da cereali spaccati e/o interi o dal mix per piccioni.    ( Approfondimenti in: PARTE GENERALE - Alimenti e alimentazione )

 

ALIMENTAZIONE PER ADULTI e RIPRODUTTORI: Intorno ai 4-5 mesi di vita,  ma anche prima  per questa Specie,  si inizia a fornire quello che sarà l'alimento base per la maggior parte dell'anno,  che soprattutto per praticità è solitamente costituito da un buon mangime granulare o pellet da mantenimento o riposo per fagiani,  integrato da una manciata di granaglie miste spezzate e/o intere,  del solo grano o un buon mix per piccioni. Come già precedentemente esposto,  è altresì possibile una dieta sia mista,  cioè composta da queste ultime,  oppure dal mix per piccioni. Con l'approssimarsi,  e durante il periodo riproduttivo è preferibile sostituire il mangime in uso con un tipo specifico per ovaiole di fagiano. In tutti i periodi dell'anno e/o tipi di alimentazione,  una buona integrazione con di erbe, verdure e frutta è necessaria al loro benessere psico-fisico.     ( Approfondimenti in: PARTE GENERALE - Alimenti e alimentazione - Progetti e attrezzature )

 

PULCINAIA e PARCHETTI PER SVEZZAMENTO: Approfondimenti in: PARTE GENERALE - Pulcinaia e parchetti per svezzamento.

 

VOLIERE PER ADULTI: Quando si tratta di specie molto adattabili non esistono delle particolari regole riguardanti le misure delle voliere,  se non quelle dettate dal buon senso,  e pur potendo vivere più o meno bene in strutture molto diverse,  e nel contempo riprodursi apparentemente senza difficoltà in “ gabbioni ” da 1,50 x 2,0 x 1,50,  è preferibile che una coppia o piccola famigliola venga alloggiata in una voliera di almeno 15 - 20 mq,  e alta non meno di 2,00 - 3,00 metri,  tenendo ben presente che più spazio assegneremo ai nostri  ARGENTATI,  migliore sarà la loro esistenza,  ed il comportamento molto più naturale ed equilibrato. Tollerano molto bene le basse temperature potendosi accontentare di un grossolano rifugio che può anche consistere in una semplice tettoia chiusa però almeno su tre lati che tuttavia li possa comodamente ospitare e nel contempo difendere dalla luce troppo intensa,  che può essere causa del rapido sbiadimento dei colori, nonché proteggere da pioggia e vento,  così come durante i lunghi periodi di maltempo particolarmente umidi e uggiosi,  o più semplicemente quando sono alla ricerca di tranquillità,  con al suo interno almeno un posatoio sopra il quale indugeranno a lungo durante le afose giornate estive.

( Approfondimenti in: PARTE GENERALE - Voliera per adulti - Gestione della voliera - Tipi di rifugio )

Lophura n. nycthemera femmina...da www.birdnet.cn

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