
- "Perdicinae" : specie e sottospecie 1 -
Illustrazione: Alectoris rufa e Perdix perdix

Perdicinae ( Horsfield....... 1821 )
Nota: Perdicinae è un'ex sottofamiglia polifiletica di Galliformi della famiglia dei fagiani, Phasianidae, che raggruppa le pernici , le quaglie del Vecchio Mondo e i francolini. Sebbene questa sottofamiglia fosse considerata monofiletica e separata da fagiani, tragopani, galli della giungla e pavoni ( Phasianinae ) fino ai primi anni '90, le filogenesi molecolari hanno dimostrato che le due sottofamiglie costituiscono in realtà solo un lignaggio. Ad esempio, alcune pernici ( genere Perdix ) sono più strettamente affiliate ai fagiani, mentre le quaglie del Vecchio Mondo e le pernici del genere Alectoris sono più vicine ai galli della giungla. Per questo motivo la sottofamiglia Perdicinae non è più riconosciuta dal Congresso Ornitologico Internazionale , e la specie è suddivisa in 3 sottofamiglie.
Riferimenti culturali da www.gbif.org .- Secondo la leggenda greca, la prima pernice apparve quando Dedalo gettò suo nipote, Perdix, dalla sacra collina di Atena in un impeto di rabbia e gelosia. Presumibilmente consapevole della sua caduta, l'uccello non costruisce il suo nido sugli alberi, né si innalza eccessivamente quando prende il volo. Nella Bibbia è affermato: "Come la pernice cova le uova e non le schiude; così chi ottiene ricchezze, senza giustizia, le abbandonerà a metà dei suoi giorni, e alla sua fine sarà uno stolto". (Geremia 17:11, Bibbia di Re Giacomo). Come descritto dalla studiosa medievale Madeleine Pelner Cosman, i medici del Medioevo raccomandavano la pernice come cibo d'amore: suggerivano che "la pernice risveglia le passioni intorpidite e aumenta i poteri di generazione. Delicata per lo stomaco umano, la pernice stimolava i fluidi corporei, sollevava gli spiriti e rassodava i muscoli". Probabilmente il riferimento più famoso alla pernice si trova nel canto natalizio "The Twelve Days of Christmas". Il primo regalo elencato è "una pernice su un pero", e queste parole concludono ogni verso. Poiché è improbabile che le pernici si vedano sui peri, dato che nidificano a terra), è stato suggerito che il testo "un pero" sia una deformazione del francese "une perdrix" (una pernice). La pernice è stata anche usata come simbolo che rappresenta il nazionalismo curdo. Si chiama Kew. Sherko Kurmanj discute il paradosso dei simboli in Iraq come un tentativo di fare una distinzione tra curdi e arabi. Afferma che mentre gli iracheni generalmente considerano la palma, il falco e la spada come i loro simboli nazionali, i curdi considerano la quercia, la pernice e il pugnale come loro.
Si tratta di uccelli che appartengono ad un gruppo piuttosto omogeneo, con caratteristiche comuni che li distinguono dagli altri membri dell'ordine dei galliformi, quali le dimensioni relativamente piccole, il dimorfismo sessuale poco evidente, se non del tutto assente, nonché la mancanza di penne ornamentali, bargigli e carrucole. I PERDICINAE costituiscono un gruppo di 17 generi suddivisi in 54 specie, comprendenti a loro volta un certo numero di sottospecie. Tutte le specie sino ad oggi conosciute, appartengono a due sottofamiglie ben distinte, e pertanto il termine “PERNICI “ non dovrebbe essere considerato indicativo all'interno di un ordine ritenuto tassonomico corretto.
GENERI CONSIDERATI IN QUESTA PAGINA: ALECTORIS - AMMOPERDIX - PERDIX - BAMBUSICOLA -ROLLULUS - GALLOPERDIX - LERWA.
Coturnice: s. f. [dal lat. coturnix - īcis]. – Gallinaceo della famiglia fasianidi, detto anche pernice sassatile (lat. scient. Alectoris graeca). Talora il nome è esteso a tutto il genere Alectoris, che comprende, oltre alla coturnice, la pernice rossa e la pernice sarda. 2. Forma italianizzata del lat. scient. Coturnix, genere di uccelli della famiglia fasianidi che comprende le quaglie.
Pernice: s. f. [lat. perdix - īcis, dal gr. πέρδιξ - ικος, connesso già dagli antichi con il tema di πέρδομαι «emettere peti», con riferimento generico al rumore che fa l’uccello (probabilmente la coturnice o la starna) alzandosi in volo].
Genere Alectoris ( Kaup.... 1828 )
Conprende 7 specie oltre ad un certo numero di sottospecie ( vedere a seguito )
* Alectoris rufa.............................Linnaeus.........1758 - Pernice rossa
* Alectoris barbara......................Bonnaterre.....1791 - Pernice sarda - in Italia
* Alectoris graeca........................Meisner...........1804 - Coturnice
* Alectoris chukar........................Gray.................1830 - Coturnice chukar
* Alectoris philbyi........................Lowe...............1934 - Pernice o Coturnice di Philby
* Alectoris melanocephala.........Rüppell...........1835 - Pernice araba
* Alectoris magna........................Przewalski......1876 - Pernice di Przevalski
Il genere comprende anche due specie fossili:
* † Alectoris peli......... - Specie preistorica ritrovata in Cina.
* † Alectoris baryosefi - Specie fossile risalente al Pleistocene inferiore, ritrovata a Ubeidiya (valle del Giordano), Israele.
Nota: non viene allegata nessuna mappa/distribuzione del genere Alectoris in quanto tutte quelle osservabili, sino ad ora, sul Web, quand'anche proposte da studi importanti, sono contraddistinte da più o meno gravi imprecisioni.
Specie incluse nel Genere Alectoris ( Autore sconosciuto )

Alectoris rufa ( Pernice rossa )............Linnaeus........1758
Politipica - 3 sottospecie riconosciute:
* Alectoris r. rufa..............................Linnaeus............1758 - Francia, nord-ovest Italia, alcune zone degli appennini centrali, isola d'Elba e Corsica.
* Alectoris r. hispanica....................Seoane...............1894 - Nelle aree del nord e occidentali della Penisola iberica.
* Alectoris r. intercedens................Brehm A. E. .......1857 - Da est a sud della Penisola iberica e Isole Baleari.
Introdotta in molte parti d'Europa e diverse isole atlantiche - A. r. hispanica a Madeira, A. r. intercedens e probabilmente anche A. r. hispanica nelle Azzorre, A. r. intercedens nelle Canarie ( in quest'ultima non è certo se residente o introdotta ). Introdotta a scopo venatorio nel Regno Unito e in alcune aree del Nord America, della Nuova Zelanda ed Europa centrale, sebbene con successo variabile. In Spagna è ben distribuita in tutta la Penisola Iberica e Isole Baleari. Scarso o assente nelle zone di alta montagna sopra 1.500-1. 800 metri di altitudine, mentre è particolarmente abbondante al centro e al sud della Penisola ma con popolazioni esigue sulla costa mediterranea e quella della Cantabria. È assente a Ceuta e Melilla.
Descrizione: Alectoris, dal greco = gallo - rufa, dal latino = rosso, fulvo, rossiccio = Gallo rosso
Galliforme di media taglia dall'aspetto tozzo; testa, mento e gola grigio pallido; vertice, nuca, e retro del collo bruno rossicci con il collare è dello stesso colore, picchiettato di bianco; iride castano rossastra con anello oculare arancione e stria fulva; il becco rosso arancio è robusto e leggermente ricurvo; le parti superiori si presentano bruno-grigiastre, mentre quelle inferiori sono castano-bruno, con addome e sottocoda aranciati; i fianchi color crema, sono attraversati da larghe barre bianche, castane e nere; ali corte e arrotondate; la coda è breve e cuneiforme; zampe rosso-arancio. Il dimorfismo sessuale è poco pronunciato: sui tarsi del maschio è presente un corto e tozzo sperone. A volte ne è provvista anche la femmina, se pur meno evidente. Le dimensioni variano da 32-34 cm per un peso di 450-500 g.
Alectoris rufa rufa ( Pernice rossa )............Linnaeus........1758
Foto da : 1 www.juzafoto.com Autore: Roberto Parmiggiani - 2-3 www.pbase.com Autore: Daniele Occhiato ( località indicate dai fotografi: 1 Appennino tosco-emiliano, Toscana 25-04-2014 2-3 Piana Fiorentina, Firenze 28-03-2018 Italia )
1 - Alectoris rufa rufa 2 - Alectoris rufa rufa 3 - Alectoris rufa rufa
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Alectoris rufa hispanica
Foto da : Autori: 1 Jon Iratzagorria Garay - 2 Miguel Rodríguez Esteba - 3 Guillermo Risco ( località indicate dai fotografi: 1 Azud de Riolobos, Salamanca, Castilla y León 25-04-2024 Spagna - 2 Torrecilla de la Orden--Río Guareña, Valladolid, Castilla y León 12-03-2024 Spagna - 3 Villalar de Los Comuneros--Campiñas y charcas, Valladolid, Castilla y León 24-04-2024 Spagna )
1 - Alectoris rufa hispanica 2 - Alectoris rufa hispanica 3 - Alectoris rufa hispanica



Alectoris rufa intercedens
Foto da : 1-2-3 www.eb3alf.bolgspot.com Autore: eb3alfmiguel ( località indicata dal fotografo: 1-2-3 Caspe, Aragona 11-05-2015 Spagna )
1 - Alectoris rufa intercedens 2 - Alectoris rufa intercedens 3 - Alectoris rufa intercedens

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Alectoris barbara ( Pernice barbarica < sarda, in Italia > )...........Bonaterre.........1792
Politipica - 3 sottospecie riconosciute: ( In alcuni casi vengono considerate 6 sottospecie, tuttavia è parere pressoché comune di includere A. r . theresae e duprezi in A. r. spatzi ) - Alectoris, dal greco = gallo - barbara = abitante della Barberia ( nord Africa ) = Gallo della Barberia
* Alectoris b. barbara.............Bonnaterre.......1790 - Distribuita nel nord-est Marocco, Algeria settentrionale , nord Tunisia e Sardegna dove probabilmente vi fu introdotta.
* Alectoris b. spatzi...............Reichenow.......1895 - Sud-est Marocco, nord Mauritania, sud Algeria, centro e sud Tunisia, nord-ovest ed estremo sud-ovest della Libia ed è probabile che la sottospecie sia presente anche nel Ciad settentrionale.
* Alectoris b. barbata.............Reichenow........1896 - Distribuita nel nord-est della Libia con vecchie registrazioni nel nord-ovest dell'Egitto.
* Alectoris b. koenigi..............Reichenow........1899 - Distribuita nel nord-ovest del Marocco; introdotta con successo nelle Canarie.
Specie stanziale diffusa in nord Africa ed Europa meridionale ( introdotta con successo a Gibilterra Ssp barbata e isole Canarie Ssp koengi ). In Italia nidifica esclusivamente in Sardegna e sulle isole satellite con una popolazione di 3000-10.000 coppie, mentre le introduzioni nel resto d'Europa, Stati Uniti e Australia non hanno avuto esito positivo fin dall'inizio o le popolazioni si sono estinte.
Alectoris barbara barbara ( Pernice barbarica < sarda, in Italia > )...........Bonaterre.........1792
Foto da : 1 Autore: Svitlana Tkach - 2 www.visitgibraltar.gi Autore: Nicholas Ferrary - 3 Autore: Tom Heijnen
1 - Alectoris b. barbara 2 - Alectoris b. barbara 3 - Alectoris b. barbara



Alectoris barbara spatzi ( Pernice barbarica di Spatz Paul Wilhelm Heinrich ).......Reichenow.......1895
Foto da : 1-3 www.pbase.com Autore: Daniele Occhiato - 2 www.inaturalist.org Autore: Cchristian Langner
1 - Alectoris b. spatzi 2 - Alectoris b. spatzi 3 - Alectoris b. spatzi



Alectoris barbara koenigi ( Pernice barbarica di Koenig Alexander Ferdinand )....Reichenow........1899
Foto da : 1 www.pbase.com Autore: Jaap Vink - 2 Autore: Frits van der Meer from Utrecht, Nederland - 3 Autore: Colin Bradshaw
1 - Alectoris b. koenigi 2 - Alectoris b. koenigii 3 - Alectoris b. koenigii



Alectoris barbara barbata ( Pernice barbarica cirenaica ).............Reichenow........1896
Descrizione e considerazioni: Questa forma presenta diversi caratteri morfologici piuttosto differenti dai conspecifici, ed in particolare: gola e sopracciglia grigio bluastro scuro; piume gulari contraddistinte da rachide appiattito allungato a simulare una sorta di “barba”; colletto marrone aranciato caratterizzato da macchie grigiastre, non marrone-rossastro con macchie biancastre; piume dei fianchi sulle quali è presente una sola spessa barra nera, raramente vi è un vago accenno di una seconda su alcune piume; diverso aspetto del collo, le sopracciglia non dividono il colletto; anche le misure morfometriche considerate, in particolare la coda, sono significativamente maggiori che in A. barbara. I risultati del test genetico condotto su 4 esemplari di A. barbara barbata indicano che la distanza genetica tra A. barbara di Sardegna e Tunisia, rispetto alla A. barbara dalla Cirenaica era 0,060 (6%). Ghigi nel 1923 fu probabilmente l'ultimo ad essersi interessato a questo taxon che riteneva una specie separata. Avendo avuto l'opportunità di allevarne diversi esemplari, considerò, in aggiunta ai caratteri morfometrici sopra descritti, anche informazioni sul comportamento che lo supportarono nel considerare Alectoris barbata come specie separata ( Ghigi 1920, 1921, 1923 ).
Alectoris b. barbata a sinistra - Alectoris b. barbara a desctra (differenze fenotipiche evidenti)
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L'elevata distanza genetica 0,060 (6%), le caratteristiche morfologiche, e la differenza statisticamente significativa nella lunghezza della coda trovata tra i campioni dei due taxa analizzati indica che Alectoris barbara barbata dovrebbe essere considerata come un unità significativa evolutiva distinta ( ESU ), come per A. graeca whitakeri, la sottospecie endemica siciliana di Alectoris graeca ( Randi et al. 2003 ). Tuttavia, dovremmo tenere conto del fatto che le pernici appartengono a specie sedentarie. Inoltre, A. barbara barbata è endemica della penisola cirenaica* ( Libia settentrionale ), quindi separata dalle altre popolazioni nordafricane di A. barbara. Tale isolamento favorì la differenziazione morfologica e genetica che divenne talmente evidente da poter trattare questo taxon come specie separata, come in seguito proposto da Reichenow ( 1896, descrizione originale ), Salvadori & Festa ( 1916 ) e Ghigi ( 1920, 1921 , 1923 ). Un esame più attento deve essere effettuato con un numero maggiore di campioni, preferibilmente con materiale fresco. Inoltre, essendo una specie separata dall'ESU, sono necessarie indagini ecologiche e demografiche per valutare lo stato e monitorare le tendenze demografiche di A. barbata.
*la Cirenaica < in arabo : Barqa > è una regione storico-geografica che occupa, o occupava, perlomeno come definizione, da nord a sud la parte orientale della Libia
Nota: Quelle pubblicate su questa pagina, con tutta probabilità, sono le uniche immagini ( con altre archiviate ) di questa pressoché sconosciuta sottospecie.
Foto da : 1-2-3 Autore: Salem Essaker ( Wildbirdsinlibya )
1 - Alectoris b. barbata 2 - Alectoris b. barbata 3 - Alectoris b. barbata



Alectoris barbara barbata
Foto da : 1-2-3 Autore: Salem Essaker ( Wildbirdsinlibya )
1 - Alectoris b. barbata 2 - Alectoris b. barbata 3 - Alectoris b. barbata


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Alectoris barbara barbata
Foto da : 1-2-3 Autore: Salem Essaker ( Wildbirdsinlibya )
1 - Alectoris b. barbata 2 - Alectoris b. barbata ( rarissima foto di nido con uova ) 3 - Alectoris b. barbata
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Alectoris barbara barbata
Foto da : 1-2-3 Autore: Salem Essaker ( Wildbirdsinlibya )
1 - Alectoris b. barbata 2 - Alectoris b. barbata 3 - Alectoris b. barbata



Alectoris graeca ( Coturnice ).........Meisner..........1804
Politipica - 4 sottospecie riconosciute( distribuzione menzionata nella maggior parte della letteratura ):
* Alectoris g. graeca...........Meisner....1804 - Distribuita nella ex Jugoslavia sud-orientale, Bulgaria meridionale, Grecia, isole ioniche e probabilmente anche in Albania ( Nonché in Italia nell’Appennino centro-meridionalesulle se non si considera A. g.orladoi come sottosèpecie ).
* Alectoris g. saxatilis........Bechstein.1805 - Distribuita sulla Catena montuosa delle Alpi, dalla Francia all'est Austria sino a raggiungere l'ovest della Bulgaria.
* Alectoris g. whitakeri......Schiebel....1934 - Endemica della Sicilia con un piccola popolazione censita sul versante calabrese.
* Alectoris g. orlandoi.......Priolo........1984 - Distribuita sulla Catena appenninica italiana. In riferimento a questa sottospecie è stata formulata l’ipotesi che la popolazione appenninica sia da considerare diversa da A. g. saxatilis, ovvero A. g. orlandoi ( Priolo, 1984 ). Tuttavia tale ipotesi non è ancora stata confermata da specifiche analisi genetiche.
Distribuzione citata nel successivo sunto dalla quale si evince una certa difformità rispetto alla precedente:
* Alectoris graeca graeca...............................- Grecia, Isole Ionie, Macedonia, Bulgaria, Albania.
* Alectoris graeca saxatilis............................- Alpi italiane, francesi, austriache e slovene occidentali, Croazia, Bosnia, Serbia e probabilmente il Montenegro.
* Alectoris graeca whitakeri..........................- Sicilia, un tempo si trovava anche a Pantelleria ed Eolie, ove oggi è estinta.
* Alectoris graeca orlandoi............................- Appennino centrale e meridionale.
Nota: In riguardo alla distribuzione delle sottospecie Alectoris graeca: sunto del testo di Tommaso La Mantia & Bruno Massa ".... In merito a questa specie, essa presenta una certa variabilità geografica, che ha consentito nel corso di un secolo di suddividerla in popolazioni geografiche morfologicamente riconoscibili a cui sono stati dati nomi sottospecifici, e precisamente: Alectoris graeca graeca ( Grecia, Isole Ionie, Macedonia, Bulgaria, Albania ) - Alectoris graeca saxatilis ( Alpi italiane, francesi, austriache e slovene occidentali, Croazia, Bosnia, Serbia e forse Montenegro ) - Alectoris graeca orlandoi ( Appennino centrale e meridionale ) e Alectoris graeca whitakeri ( Sicilia, un tempo si trovava anche a Pantelleria ed Eolie, ove è estinta ). La forma più affine a queste coturnici, in passato ritenuta conspecifica, è la Coturnice orientale, Alectoris chukar ( Gray, 1830 ), che con diverse sottospecie è diffusa dall’Europa orientale all’Asia minore e Medio Oriente (Orlando, 1956, 1967; Priolo, 1984; Corso, 2010). È possibile che le popolazioni continentali ( ad esempio quelle degli Appennini e quelle delle Alpi ) abbiano avuto in un passato non molto remoto, o siano tuttora in contatto producendo un più o meno significativo flusso genico che causa una certa variazione clinale, e questo rende difficile una netta separazione. Tuttavia, la sottospecie siciliana è senza dubbio quella in cui i caratteri salienti sono sempre riconoscibili senza troppe difficoltà, probabilmente per il fatto che il suo isolamento è molto antico ( almeno 100 mila anni Randi et alii, 2003 ). Quindi, indipendentemente dall’effettiva validità tassonomica delle sottospecie, argomento che esula dalle finalità del presente contributo, il loro piumaggio ha una certa variabilità e determinate caratteristiche che consentono di ascrivere con una buona approssimazione l’appartenenza di un esemplare alla popolazione siciliana o ad un’altra..... ".
In generale: questa forma ( Alectoris graeca, Meisner 1804 ) rappresenta uno dei più tipici abitanti delle regioni di media e alta montagna. In Italia è stanziale, diffusa sull’arco alpino e catena appenninica. La specie è inserita dall'IUCN come specie minacciata ( LC-Least Concern ) ma a rischio minimo.
Predilige le fasce ambientali che si propagano sopra il limite della vegetazione arborea mostrando una spiccata predilezione per le praterie che si trovano su pendii poco inclinati ben esposti ai raggi del sole caratterizzati da affioramenti rocciosi, ginepri, pini mughi e altri arbusti montani. Di norma evitano aree boschive, per quanto possano essere rade, e le zone prive di vegetazione.
Durante il periodo primaverile/riproduttivo il maschio utilizza il canto sia per avvisare i potenziali avversari che quello in cui si trova è il suo territorio che per richiamare le femmine, essere scelto, e formare la coppia. Tra maggio e giugno vengono deposte da 8 a 14 incubate per 24 - 26 giorni. I pulcini nidifughi, come per la maggior parte dei Galliformi, da subito, perlomeno una volta ben asciutti e rinfrancati sulle zampine, sono in rado di seguire la madre nel continuo peregrinare alla ricerca del cibo. Solitamente, da parte della femmina, viene effettuata una sola covata, tuttavia, se per qualche motivo dovesse andare persa, ed il periodo non troppo avanzato, potrebbe approntarne una seconda, anche se il numero di uova, in questo caso, è inferiore. Sul finire dell'autunno, nel tentativo di superare meglio le difficoltà invernali, tendono a formare gruppi di più individui che si disperdono all'inizio della stagione degli amori, dando così inizio ad un nuovo ciclo della vita.
Il costante decremento di alcune popolazioni dell’Europa meridionale pare imputabile a diverse cause, fra cui espansione antropica, distruzione e/o alterazione dell'habitat e caccia.
Nota: probabilmente, il ritenerla a rischio minimo dalla IUCN, dipende dal fatto che apparentemente sembra relativamente numerosa in tutto il suo areale. Certo, apparentemente, perché se dovessimo dar credito a quello che "raccontano" le immagini, potremmo dire che in tutta la sua gamma ( esclusa la Sicilia ), solo un 20-30% si potrebbe considerare fenotipicamente ascrivibile alle forme geneticamente originali. La rimanente percentuale mostra, in maniera più o meno evidente, chiari segni di ibridazione con la congenere Alectoris chukar. Quindi, la ricerca, e conseguente scelta, delle immagini, tenuto in debito conto le località indicate dai fotografi, si è basata su quelle con soggetti che, perlomeno fotograficamente, risultano più conformi allo standard della sottospecie alla quale dovrebbero appartenere. Ciò però non significa che siano geneticamente puri, quindi, a tale proposito, è auspicabile che la IUNC riveda il suo giudizio, probabilmente, basato esclusivamente sul numero e non sulla qualità.
Alectoris graeca graeca ( Coturnice ).........Meisner..........1804
Foto da : Autori: 1 Martin Flack - 2 Paul Chapman - 3 Thanasis Tsafonis ( località indicate dai fotografi: 1 Velji Do, Dubrovacko-neretvanska županija 28-05-2014 Croazia - 2 Velo Blato Reserve (general area), Zadarska županija 27-03-2023 Croazia - 3 Mt Lailias, Serres, Central Macedonia 05-05-2023 Grecia )
1 - Alectoris graeca graeca 2 - Alectoris graeca graeca 3 - Alectoris graeca graeca

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Alectoris graeca saxatilis ( Coturnice alpina ).......Bechstein.......1805
Foto da : 1-3 www.flickr.com Autore: Diego Bonafé - 2 Autore: Benjamin Manz ( località indicate dai fotografi: 1-3 Parco nazionale Gran Paradiso, regioni : Valle d'Aosta e Piemone 06-04-2014 Italia - 2 Wallis 20-05-2022 Svizzera )
1 - Alectoris graeca saxatilis 2 - Alectoris graeca saxatilis 3 - Alectoris graeca saxatilis


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Alectoris graeca orlandoi ( Coturnice appenninica ).......Priolo........1984
Foto da : 1-2-3 Emidio Civitillo - www.emidiocivitillocusanomutri.blogspot.com ( località indicata dal fotografo: 1-2-3 Area Cusano Mutri, Benevento, Campania 11-06-2013 Italia )
1 - Alectoris graeca orlandoi 2 - Alectoris graeca orlendoi 3 - Alectoris graeca orlandoi con prole



Alectoris graeca whitakeri ( Coturnice siciliana )....... Schiebel....1934
Nota: La più piccola tra tutti i conspecifici, con i maschi che difficilmente raggiungono i 600 grammi, mentre le femmine solitamente non superano i 300-350 grammi, risulta altresì del tutto distinta dai consimili continentali. In Sicilia, nonostante la maggior parte della popolazione si trovi a livello del mare, la si può trovare ( e nidificante ) anche a quote di 2500 metri.
Foto da : 1-3 Autore: Giuseppe Citino - 2 www.amatofoto.it ( Località indicate dai fotografi: 1- 3 Ravanusa, Sicilia 28-04-2017 Italia - 2 Monti Nebrodi Sicilia <no data> Italia )
1 - Alectoris graeca whitakeri 2 - Alectoris graeca whitakeri 3 - Alectoris graeca whitakeri

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Alectoris graeca differenze : Autore: Andrea Corso Alectoris graeca differenze : Autore: Lorenzo Starnini
Nota: Un tratto di facile individuazione che distingue Alectoris graeca da Alectoris chukar riguarda le redini che in questa ultima sono assenti, con la parte interessata totalmente bianca, mentre in Alectoris graeca si presenta nera. Per redini si intendono le strisce nere, ai lati delle aperture nasali, che partono dalla grande fascia nera che circonda la testa e arrivano sino alla base del becco, simbolizzando una sorta di redini.

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Variabilità del modello/testa nella A. g. whitakeri Autore: Lorenzo Starnini
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Alectoris chukar ( Coturnice chukar )................................Gray J. E. ...1830
Politipica - 16 sottospecie riconosciute:
* Alectoris c. chukar............... Gray J. E. ...................1830 - Distribuita nelle aree orientali di Afghanistane Nepal.
* Alectoris c. sinaica...............Bonaparte.................1858 - Distribuita dal sud del deserto siriano alla penisola del Sinai e presumibilmente sino al nord-ovest dell'Arabia Saudita; tuttavia alcune autorità limitano la specie al sud di quest'ultima, riconoscendo che A. c. ciprioti si trova da sud a nord di Israele, con differenza genetica tra le popolazioni ( del nord e del sud ) che si presenta abbastanza marcata.
* Alectoris c. pubescens........Swinhoe.....................1871 - Distribuita dall'ovest del Qinghai, Gansu e Sichuan al nord-est della Mongolia interna fino al Liaoning ( Cina ).
* Alectoris c. pallida................Hume A. O. ...............1873 - Distribuita nel bacino del Tarim nell'ovest dello Xinjiang ( Cina ).
* Alectoris c. pallescens.........Hume A. O. ...............1873 - Distribuita nel nord-est Afghanistan, sud Pamirs, nord-ovest dall'India sino all'ovest del Tibetan Plateau.
* Alectoris c. werae.................Zarudny & Loudon....1904 - Distribuita nell'est Iraq e sud-ovest Iran.
* Alectoris c. subpallida.........Zarudny.....................1914 - Distribuita in Uzbekistan, Kazakistan meridionale e Tagikistan.
* Alectoris c. koroviakovi.......Zarudny.....................1914 - Distribuita in est Iran e da est a ovest del Pakistan.
* Alectoris c. kleini ................ Hartert E. J. O. ..........1915 - Distribuita dal sud-est al nord-est della Bulgaria e la Grecia, nord-ovest e nord della Turchia e Caucaso.
* Alectoris c. cypriotes ..........Hartert E. J. O. ..........1917 - Distribuita nel sud-ovest e sud-centro della Turchia, Cipro, Creta e Rodi ( Grecia )
* Alectoris c. falki....................Hartert E. J. O. ..........1917 - Distribuita nel nord-est Kazakistan, Afghanistan settentrionale ed ovest Xinjiang ( Cina nord occidentale ).
* Alectoris c. kurdestanica....Meinertzhagen R. ... 1923 - Distribuita nel sud del Caucaso, sud- est della Turchia, nord Siria, nord Iraq e nord Iran.
* Alectoris c. shestoperovi....Sushkin......................1927 - Distribuita nel Turkmenistan e nord Afghanistan.
* Alectoris c. dzungarica........Sushkin.....................1927 - Distribuita nell'est del sistema montuoso del Tien Shan ( Ovest Xinjiang - Cina ), Mongolia occidentale ( Monti Altai )e Repubblica di Tuva ( Russia ).
* Alectoris c. fallax..................Sushkin......................1927 - Distribuita nel sud dei monti Tien Shan nello Xinjiang occidentale ( Cina ).
* Alectoris c. potanini.............Sushkin......................1927 - Distribuita nell'ovest Mongolia e nel nord di Gansu e Mongolia interna ( Cina ).
Popolazioni miste, senza distinzione di sottospecie, di Alectoris chukar e Alectoris graeca sono state introdotte nel Regno Unito, Russia, USA ( A. c. koroviakovi ), Canada, Messico, Sant'Elena e Nuova Zelanda ( A. c. koroviakovi ); sottospecie A. c. werae e presumibilmente A. c. ciprioti sono state introdotte negli Emirati Arabi Uniti.
Nota: pur essendo in possesso delle immagini di tutte le sottospecie, fotograficamente risulterebbero indistinguibili l'una dall'altra, quindi vengono pubblicate solo quelle della forma nominale a riferimento della specie.
Alectoris chukar chukar
Foto da : www.orientalbirdimages.org Authori: 1 Min Bahadur Gurung - 2 Manjula Mathur - 3 Nilay Desai
1 - Alectoris c. chukar 2 - Alectoris c. chukar 3 - Alectoris c. chukar



Alectoris magna ( Coturnice di Przewalski )...........Przevalski.......1876
Politipica - 2 sottospecie riconosciute:
* Alectoris magna magna...................Przevalski...................................................................1876 – Qinghai nord orientale e Gansu centrale ( Cina ).
* Aectoris magna lanzhouensis....... Liu Nai-Fa, Huang Zu-Hao & Wen Long-Ying........ 2004 – Sud-est Qinghai, sud Gansu e sud-ovest Ningxia ( Cina ).
Nota: ad oggi, nonostante quanto menzionato nelle succinte descrizioni, l'identificazione attraverso le immagini risulta alquanto difficoltosa, se non illusoria, complicata ulteriormente dalla poco precisa e confusa definizione riguardante la distribuzione di entrambe le sottospecie, diversa a seconda dei testi considerati, in quanto dalle numerose immagini esaminate parrebbe non esserci una reale separazione tra le rispettive gamme, contrariamente a quanto sotto citato, con esemplari, fotograficamente, attribuibili all'una o altra forma all'interno della rispettiva distribuzione. Quindi le immagini sottoposte, pur cercando di essere il più precise possibile, devono essere intese come riferimento generale quand'anche scattate nelle aree tipiche.
Inoltre, sempre ad oggi, quindi non definitivo, nonostante ottime immagini, non ho ancora trovato esemplari con 16-18 barre nelle aree attribuite a Alectoris m. magna. In tutte si evincono 12, massimo13, barre come nella sottospecie Alectoris m. lanzhouensis. Per cui, si potrebbe presumere che si possa trattare di un errore descrittivo, o causato dalla trascrizione del testo originale così come altra questione.
Alectoris magna magna
Descrizione: molto simile alla più diffusa e strettamente imparentata Alectoris chukar, se ne distingue per le redini più pallide ed il modello della testa e collo leggermente diversi: la fascia scura che corre lungo il collo è ampiamente marrone fulvo caldo, internamente delimitata da un altra sottile e nera, che si restringe e interrompe, sotto alla gola (l'Alectoris chukar presenta un ampio colletto nero non interrotto).
Si differenzia dalla conspecifica Alectoris m. lanzhouensis per la colorazione in generale più chiara, con impronte sabbiose sulle parti superiori; il nero all'interno del collare risulta più stretto rispetto al marrone rossiccio della parte esterna, che si restringe e interrompe, sotto alla gola. bande nere sui fianchi significativamente più strette (1,6 - 3,0 mm) ed in numero maggiore (16 -18 barre); il becco è più sottile e meno arcuato. Dalle analisi (DNA compreso) risulta che non c'è un aplotipo condiviso tra le due sottospecie, ed il flusso genico tra loro è limitato, ma è tuttavia pressoché certa la provenienza da un antenato comune. Distribuzione geografica, morfologia e risultati dell'evoluzione molecolare, confermano che la Coturnice di przewalski può essere suddivisa in due sottospe Alecotoris magna magna e Alectoris magna lanzhouensis.
Foto da : 1 www.milosphotos com Autore: Milo Burcham - 2 Autore: Lefei Han - 3 Autore Vincent Wang ( località indicate dai fotografi: 1 Tibetan Plateau, Qinghai 2005 Cina - 2 Datong National Forest Park Qinghai 23-07-2020 Cina - 3 North Goulixiang, Qinghai 25-05-2022 Cina )
1 - Alectoris magna magna 2 - Alectoris magna magna 3 - Alectoris magna magna


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Alectoris magna magna
Nota: purtroppo per le due foto sottoposte non ci sono dati riguardanti la località degli scatti fotografici. Tuttavia, da alcune caratteristiche fenotipiche è presumibile che si tratti della forma nominale (Alectoris m. magna) e non della sottospecie lanzhuouensis.
Foto da : 1 www.birdnet.cn Autore: 1 Shan shan qd - 2 www. news.qq.com
1 - Alectoris magna magna 2 - Alectoris magna magna
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Alectoris magna lanzhouensis ( Coturnice di Lanzhou )......Liu Nai-Fa, Huang Zu-Hao e Wen Long-Ying........ 2004
Descrizione: La sottospecie si differenzia notevolmente dalla forma nominale per la colorazione in generale cannella scuro tendente al terracotta, e priva della tonalità sabbia sul dorso, ed il nero all'interno del collare è più ampio rispetto al marrone-rosso della parte esterna che prosegue sotto alla gola senza nessuna interruzione; bande nere sui fianchi più larghe (2,4 - 4,5 mm) e meno numerose (12 -15 barre), cosi come anche il becco è più alto e spesso.
Foto da : 1-2-3 Autore: Lars Petersson
1 - Alectoris magna lanzhouensis 2 - Alectoris magna lanzhouensis 3 - Alectoris magna lanzhouensis



Alectoris magna lanzhouensis
Foto da : 1-2-3 www.birdnet.cn Autore: New ( purtroppo in relazione alle immagini sottoposte non ci sono dati riguardati la località degli scatti fotografici. Tuttavia, essendo discretamente buone, ed in condizione sia di luce quanto d'ombra, è possibile verificare che la livrea degli esemplari ritratti risulta piuttosto scura ed uniforme, come nella Alectoris m. lanzhouensis ).
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1 - Alectoris magna lanzhouensis 2 - Alectoris magna lanzhouensis 3 - Alectoris magna lanzhouensis
Alectoris melanocephala ( Coturnice araba )..........Ruppel......1835
Politipica - 2 sottospecie riconosciute:
* Alectoris m. melanocephala..........Rüppell.......................... 1835 - Distribuita nel sud dell'Arabia, da Jedda meridionale all'ovest-centro dello Yemen e Oman occidentale ( Est Dhofar ); la popolazione apparentemente isolata che si trova nella regione di Jabal Akhdar, nei pressi di Muscat nel nord-est dell'Oman, è probabile che sia stata introdotta. Recentemente segnalata vicino a Madinah, nel nord di Hejaz ( Centro-ovest Arabia Saudita ), indicherebbe notevole estensione della loro gamma. Le osservazioni riguardanti popolazioni a Jabal Hafit ( confine tra Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti ) è probabile che riguardino soggetti introdotti o fuggiti da allevamenti. Nel 2022 è stata trovata una popolazione nella Riserva della Biosfera di Harrat Uwayrid nell'Arabia Saudita, circa 100 chilometri più a nord rispetto a tutte le altre popolazioni conosciute ( Mappa a fianco ).
* Alectoris m. guichardi.....................Meinertzhagen R. .........1951 - Si trova solo nella regione di Hadramawt ( Yemen orientale ).
Nessuna registrazione accettabile in Eritrea, dove non è stata più osservata dal 1890 ed i precedenti dati è probabile che riguardassero esemplari rilasciati o fuggiti da qualche allevamento.
Note descrittive: corona e nuca nere; sopra all'apertura oculare si evince un'ampia fascia bianca, separata dal mento, anch'esso bianco e dalla parte superiore della gola da una stretta linea nera che inizia all'angolo del becco, estendendosi sotto all'apertura oculare a formare una "V" sulla parte anteriore del collo che presenta i lati marrone chiaro mentre il corpo, ali e coda si mostrano grigio-bluastri; fianchi con striature scure. Zampe e becco rosa acceso. I maschi presentano un tozzo sperone, più che altro, una protuberanza, sul tarso (parte inferiore della zampa).
Mappa relativa alla popolazione scoperta nel 2022. Area di studio nella Riserva della Biosfera di Harrat Uwayrid (cerchio interno) e l'attuale distribuzione della pernice araba recuperata dalla IUCN (aree rosse), che mostra le posizioni dei transetti (punti neri) all'interno del confine della riserva (poligono nero). Credito: Alaaeldin Soultan
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E' la più grande del genere Alectoris raggiungendo la lunghezza di circa 40 cm. I sessi sono simili, tuttavia i maschi risultano leggermente più grandi pesando in media in media 724 grammi, mentre le femmine 500. Vive a terra, si nutre di semi, altro materiale vegetale e piccoli invertebrati. La stagione riproduttiva inizia a marzo. Di norma vengono deposte da cinque a otto uova a in una conca rudimentale poco profonda direttamente sul terreno. Le uova sono di colore marrone chiaro con macchie marroni e vengono incubate per circa 25 giorni prima di schiudersi. In piccoli nidifughi sono in grado di lasciare il nido appena asciutti.
Alectoris m. melanocephala
Foto da : 1-2-3 www.birdsofsaudiarabia.com
1 - Alectoris m. melanochepala 2 - Alectoris m. melanochepala 3 - Alectoris m. melanochepala



Alectoris m. guichardi
A seguire il sunto di un interessante studio studio riguardante Alectoris melanocephala guichardi. Consultabile per esteso al link:
Il riesame di un'ampia quantità di materiale/campione proveniente dall'Arabia meridionale, compreso l'olotipo, di Alectoris melanocephala guichardi descritto da Richard Meinertzhagen, indica che i caratteri che indussero a considerare questa forma sottospecificatamente distinta non possono essere sostenuti, essendo indicativi ed individuali, piuttosto che relativi a variazione geografica.
Esemplari (tra cui gli olotipi) del taxa in oggetto, compresa la sottospecie geograficamente vicina, sono stati esaminati presso il Museo di Storia Naturale, Tring (NHMUK) come segue: per Alectoris melanocephala questo materiale comprendeva un totale di otto esemplari (incluso l'olotipo) che sono stati attribuiti a Alectoris m. guichardi o considerati intermedi, e circa 55 esemplari provenienti praticamente da tutta la gamma conosciuta della sottospecie nominale (inclusa l'Arabia Saudita sud-occidentale, gran parte dello Yemen occidentale e parti dell'Oman). Poiché è stato segnalato che il taxa endemico dell'Hadramaut non differisce morfometricamente, non sono state effettuate misurazioni (tuttavia, non vi erano evidenti differenze nelle dimensioni). L'analisi si è quindi concentrata sulle eventuali differenze del piumaggio, in particolare quelle originariamente dichiarate dal descrittore come caratteri differenzianti.
Tre anni prima della pubblicazione del suo storico “Birds of Arabia” (Meinertzhagen 1954), una nuova sottospecie, guichardi (Alectoris melanocephala guichardi), di Pernice araba fu descritta da Meinertzhagen (1951) sulla base di un singolo esemplare dello Yemen orientale (NHMUK 1951.1.1 ). L'olotipo è un maschio adulto, raccolto da K.M. Guichard nel settembre 1950, a Raidat es Se'ar, El Hajar, nell'Hadramaut. In una pubblicazione successiva, si affermò che la località tipo si trovava a 16°33’ N, 48°02’ E (Guichard & Goodwin 1952). Meinertzhagen (1951) riteneva che l'esemplare differisse dall’altro materiale di A. melanocephala disponibile essendo generalmente più chiaro, con il blu delle penne dei fianchi particolarmente pallido e il marrone del collo posteriore sostituito da un color cuoio chiaro. Meinertzhagen riteneva che gli esemplari, ancora al NHMUK, dell'Hadramaut occidentale potessero essere considerati intermedi tra Alectoris m. guichardi e forma nominale, ma Guichard & Goodwin (1952) ritennero che anche il materiale proveniente dalla lontana Al-Mukallah (14°30’ N, 49°07’ E), sulla costa meridionale, dovesse essere considerato rappresentativo della nuova sottospecie, piuttosto che intermedio. All'inizio degli anni '50 l'intera gamma di A. melanocephala non era stabilita, ed il fatto che la distribuzione della specie comprendesse anche parti dell'Oman, cioè più a est, era ancora poco conosciuto.
Nonostante questa curiosa distribuzione—A. M. melanocephala si trova intorno a Jeddah, nell'Arabia Saudita occidentale, a sud ed a est attraverso lo Yemen fino all'Oman sudoccidentale, con una popolazione disgiunta, forse derivante da introduzioni, nell'Oman nordorientale (Jennings 2010, McGowan & Kirwan 2020), quindi "a sandwich" ' Alectoris m. guichardi nell'Hadramaut orientale dello Yemen: quest'ultima sottospecie è attualmente accettata in tre delle quattro liste di controllo globali (Dickinson & Remsen 2013, del Hoyo & Collar 2014, Gill et al 2021); l'eccezione è Clements et al (2021). Tuttavia, è opportuno ricordare che del Hoyo & Collar (2014) accettarono solo 'provvisoriamente' A. m. guichardi, mentre all'estremo opposto Gill et al (2021), trascurando la presenza della specie in Oman, implicano una disgiunzione nella distribuzione di Alectoris melanocephala ( “sud-ovest Arabia verso sud-ovest Yemen”) e A. m. guichardi (“est Yemen”) che non è reale, e non venne suggerito neppure da Meinertzhagen (1951). La reticenza di Del Hoyo & Collar (2014) ad accettare A. m. guichardi deriva presumibilmente dal fatto che McGowan (1994) e Madge et al (2002) trattavano la pernice araba come monotipica, sebbene la loro motivazione per non accettare A. m. guichardi, poiché entrambi i lavori la considerano in modo errato, non è dichiarato.
In base allo studio in questione, A. m. guichardi non può essere accettato. Sebbene il suo olotipo sia insolitamente pallido, soprattutto sulle parti superiori, almeno sulle parti inferiori il colore è lo stesso mostrato da alcuni esemplari dell'Oman settentrionale (es. NHMUK 1979.2.3) e da altri provenienti dall'Arabia Saudita sud-occidentale (es. NHMUK 1948.58.13 ) (foto 1‒4). Inoltre, individui variamente considerati appartenenti anche a A. m. guichardi (ad esempio da Guichard & Goodwin 1952) o intermedi (annotazioni sulle etichette degli esemplari) provenienti da località a nord di Al-Mukallah, come Wadi Hatib (non rintracciato ma ritenuto essere a sud di Ansab di Bates 1938) e Mabfad (anch'essi non rintracciati, però si presume siano vicini ad Al-Mukallah) sono ovviamente più scuri sopra rispetto al tipo di Meinertzhagen (foto 3‒4). Ciò suggerisce fortemente la variazione individuale, piuttosto che una differenza a livello di popolazione. Il colore della parte posteriore del collo è eguagliato o si avvicina molto a quello di molti esemplari provenienti da altre parti, ad esempio dall'ex protettorato di Aden, e raccolti anche da Meinertzhagen (foto 5); anche alcune fotografie pubblicate di soggetti viventi scattate in Arabia Saudita non mostrano un colore marrone particolarmente intenso sulla parte posteriore del collo (Martins & Kirwan 1998)
Foto 5: vista laterale di Alectoris melanocephala. Da sinistra, tre maschi tutti raccolti in febbraio e aprile nell'ex protettorato di Aden (Yemen) da R.M. Meinertzhagen. A destra tre maschi, gli stessi (compreso l'olotipo di Alectoris m. guichardi) come nelle Tavole 1-2. Guy M Kirwan, © Museo di Storia Naturale, Londra

Foto da : 1-2-3-4 www.researchgate.net ( vedere link sopra pubblicato )
Foto 1 e 2 : vista ventrale e dorsale di maschi di pernice araba Alectoris melanocephala dallo Yemen orientale, da sinistra a destra: Mabfad, nei pressi di Al-Mukallah (variamente considerato intermedio tra guichardi e forma nominale e guichardi puro); Raidat es Se’ar, El Hajar (olotipo di guichardi); e Wadi Hatib, a sud di Ansab (variamente considerato un intermedio tra guichardi e forma nominale e guichardi puro). Guy M Kirwan, © Museo di Storia Naturale, Londra
Foto 3 e 4 : vista ventrale e dorsale di Alectoris m. melanocephala maschi provenienti dall'Oman settentrionale e Arabia Saudita sud-occidentale, da sinistra a destra: due individui da Jabal Akhdar e uno da Bisha e Abha, Arabia Saudita. Guy M Kirwan, © Museo di Storia Naturale, Londra


Alectoris philbyi ( Coturnice di Philby ).........Lowe........1934
Monotipico
Luoghi di origine: specie autoctona del sud-ovest dell'Arabia, nord Yemen da ovest ad est e Oman dove ad est del paese è presente con piccole popolazioni. Di norma predilige dimorare ad altitudini superiori ai 2500 m.
Foto da : 1 Autore: Awad Al Shehri <Awad Photos> - 2 www.birdsofsaudiarabia.com Autore: Khalifah Al Dhaheri - 3 www.avbs-oman.net Autore: Abdullah Alzhrani
1 - Alectoris philbyi 2 - Alectoris philbyi 3 - Alectoris philbyi



Generi Alectoris e Ammoperdix: comprendono anche 4 specie di pernici dei deserti Medio Orientali poco conosciute.
Testo ( sintesi ) e foto da: www.trofeocaza.com
Alectoris melanocephala e philbyi sono abitanti tipici della penisola arabica, condividendo le stesse aree con A. heyi, mentre Ammoperdix griseogularis è distribuita più a nord, dalla Turchia al Pakistan.
Alectoris melanocephala:
I Monti Sarawat, sono catena montuosa che corre lungo la penisola arabica parallela alla costa occidentale sino a raggiungere lo Yemen, e riparano le terre interne, sono l'habitat della pernice araba o ( Alectoris melanocephala ). È la specie più grande del genere Alectoris, raggiungendo un peso di circa tre quarti di chilo ed una altezza di oltre quaranta centimetri. La sua gamma si estende dal sud-ovest Arabia Saudita, nord Yemen da est a ovest e Oman, dove ad est del paese è presente con piccole popolazioni. Predilige pendii e pianure arbustive fino a un altitudine di circa 1800 metri. In passato è stato considerato come un genere separato, oggi si sa che è strettamente imparentata con il resto delle Alectoris, ed in particolare con Alectoris philbyi. In natura si ibrida con Alectoris chukar e philbi.

Alectoris philbyi:
Ampiamente commercializzata come un uccello esotico in passato, è localmente ancora relativamente abbondante in Arabia Saudita ma scarsa nello Yemen. Originario della parte occidentale della penisola arabica, sulle catene montuose di Ajaz e Asir, predilige pendii desertici ad altezze comprese tra 1200 e 3600 metri, condividendo la sua area di distribuzione con la pernice araba ( Alectoris melanocephala ), sebbene occupi territori che si trovano più ad est, rispetto a quest'ultima, ed anche a maggiore altitdine.
Come aspetto è simile al resto delle Alectoris, ad eccezione della gola nera, caratteristica particolare che la differenzia dal resto dei congenere.
Attualmente, l'alterazione del loro habitat sta causando una chiara regressione della specie, ed in Yemen il loro futuro è piuttosto incerto. Ciò ha dato origine ad un curioso movimento di conservazione delle specie, correlato a questioni religiose, in questo paese da parte di alcuni membri della comunità e per questo alcuni rabbini hanno iniziato a organizzare piccole fattorie sparse in tutto il paese per garantire la sopravvivenza della specie.
Ammoperdix heyi:
Occupa aree desertiche o semi-desertiche della penisola arabica fino ad altezze da 1000 a 1500 metri, sebbene possa raggiungere il 2000, ma sempre nelle immediate vicinanze dell'acqua, piccole oasi o ruscelli.
Una caratteristica atipica di questa specie, rispetto alle congenere e non, è che sembra disprezzare le aree coltivate e/o con abbondanza di graminacee e semi, facendo degli insetti l'alimento primario o comunque un elemento nutrizionale molto importate nella loro dita.
Generalmente vive riunito in piccoli nuclei costituiti da una decina di individui, anche se nelle vicinanze dell'acqua possono riunirsi in gruppi di 60-70 esemplari.
Ammoperdix griseogularis:
Più a nord-est, la pernice del deserto ( Ammoperdix heyi ) lascia il posto alla congenere Ammoperdix griseogularis. I loro habitat sono molto simili, aree pietrose prive di vegetazione, sebbene si trovino sempre vicino all'acqua, preferibilmente ad altezze fino a circa 1000 metri, nonostante possano raggiungere i 2000 metri sull'altopiano iraniano, dove si trovano le popolazioni più numerose. Il loro comportamento è molto simile a quello delle congenere.
Genere Ammoperdix ( Gould......1851 )
Ammoperdix heyi ( Pernice della sabbia ).........Temminck........1825
Politipica - 4 sottospecie riconosciute:
* Ammoperdix h. heyi........................Temminck.................1825 – Distribuita dalla valle del Giordano ( Israele ) alla penisola del Sinai e all'Arabia Saudita occidentale.
* Ammoderdix h. cholmleyi............. Ogilvie-Grant.............1897 – Distribuita nell'Egitto centrale ad est del Nilo fino al nord del Sudan;
* Ammoperdix h. intermedius..........Hartert E. J. O. ........ 1917 – Distribuita nel sud della Arabia Saudita, Yemen, Oman e Emirati Arabi Uniti.
* Ammoperdix h. nicolli.....................Hartert E. J. O. .........1919 – Distribuita nel nord-est Egitto ( est del Nilo ).
Introdotta senza successo a Cipro.
Nota: La pubblicazione delle immagini relative alle varie sottospecie di questa forma è puramente aneddotica dato che fotograficamente, ad eccezione di alcuni particolari, come la fronte e redini più o meno biancastri, risultano indistinguibili l’una dall’altra in quanto sia la barratura laterale, che a seconda dei casi e posizione può sembrare più numerosa e/o ampia, così come per la colorazione in generale del piumaggio che a seconda dell’ambiente circostante, condizioni di luce e bravura del fotografo, può assumere tonalità molto diverse in vari gradi di chiaro o scuro.
Ammoperdix heyi heyi ( Foto scattate sui monti Eilat - Israele )
Foto da : 1 Autore: Ilan Moriya - 2 www.inaturalist.org Autore: Christoph Moning - 3 Autore: Jérémy Calvo ( località indicate dai fotografi: 1 HaDarom 18-02-2022 Israele - 2 Be'er Sheva HaDarom 04-01-2012 Israele - 3 Celia's hide HaDarom 05-04-2022 Israele )
1- Maschio 2 - Femmina 3 - Maschio



Ammoperdix heyi cholmleyi ( Foto scattate a Sinkat - Sudan orientale )
Foto da : 1-2-3 www.flickr.com Autore: Abubakr Mohammad ( località indicata dal fotografo: 1-2-3 Sinkat, Erkowit, Gabait 02-04-2015 Sudan )
1- Maschio 2 - Femmina 3 - Maschio



Ammoperdix heyi intermedius
Foto da : Autori: 1 Nasir Almehrzi - 2 ALars Petersson - 3 Daniel Winzeler ( località indicate dai fotografi: 1 Jebel Faiyah, Sharjah 16-04-2020 Emirati Arabi Uniti - 2 Mudday Dhofar 06-12-2021 Oman - 3
1- Maschio 2 - Femmina 3 - Maschio



Ammoperdix heyi nicolli
Foto da: 1-2 www.inaturalist.org Autore: Youssef ElNahas ( località indicata dal fotogtafo: 1-2 Turah, Al Qahirah, Cairo Governorate Desert, Cairo Governorate 24-03-2023 Egitto )
1- Maschio 2 - Maschio


Ammoperdix griseogularis ( Pernice golagrigia ).........Brandt.......1843
Monotipico
Luoghi di origine : Estremo sud-est della Turchia, sud Armenia, nord Siria, nord Iraq, nord Iran, Turkmenistan, Uzbekistan , Kazakistan, ovest Tagikistan, Afghanistan e Pakistan. Introdotto senza successo negli Stati Uniti.
Foto da : 1 Autore: Ferit Başbuğ - 2 www.inaturalist.org Autore: Elmas Ozdogan - 3 Autore: Ogün Aydin
1- Maschio 2 - Femmina 3 - Maschio



Genere Perdix ( Brisson.... 1760 )
Perdix perdix ( Starna euroasiatica o pernice grigia ) ........Linnaeus......1758
Il termine latino perdix, deriva dal sostantivo greco pérdix e dal verbo pérdesthai = " emettere rumori ", di origine indoeuropea, ed identifica la pernice per il rumore che fa volando.
Perdix, il cui vero nome rispondeva a Talos, era anche il nipote di Dedalo (abilissimo artefice ateniese che si diceva di stirpe reale, il padre di Icaro) che per gelosia di mestiere lo scaraventò dalla rocca di Atene, ma venne trasformato da Minerva in pernice. Talos: inventò la sega, il compasso, il tornio e altri strumenti meccanici, ma la sua fama crescente suscitò l’invidia di Dedalo che lo uccise.
Da notare che nell’antica Grecia con pérdix si intendeva la Alectoris graeca che appartiene a un genere diverso da quello della Starna, Perdix perdix. Filippo Capponi, nella sua Ornithologia latina (1979), spiega egregiamente il perché del susseguirsi di nomi e relativa confusione.
Si tratta di un piccolo Galliforme dall'aspetto paffuto, lungo 28-32 cm, con dorso brunastro mentre petto e fianchi si presentano perlopiù grigi; zona ventrale, nei maschi, è solitamente biancastra contrassegnata da una grande macchia a formare una sorta di ferro di cavallo marrone, tuttavia, non di rado, anche le femmine possono avere tale caratteristica più o meno definita. Il dimorfismo sessuale è poco evidente e l'unica costante differenza tra i sessi è la cosiddetta croce di Lorena sulle copritrici terziarie delle femmine che risultano contrassegnate da due barre trasversali, contrariamente a quella dei maschi, visibile dopo circa 16 settimane di vita, cioè quando viene completato il piumaggio adulto. La deposizione, in natura, consiste da un massimo di 18-20 uova. Dopo la schiusa, nel corso dei primi 8-10 giorni, i piccoli si nutrono quasi esclusivamente di insetti per far fronte al grande fabbisogno proteico. E' specie stanziale che forma stormi al di fuori della stagione riproduttiva.
Sul campo, gli esemplari rilasciati sono spesso riconoscibili dal loro comportamento docile e domestico, dalla dimensione del gruppo innaturalmente grande e, non di rado, dalla forma del becco "simile a un rapace". La mandibola superiore, e non solo, nei soggetti allevati è spesso notevolmente più lunga della mandibola inferiore conferendole un aspetto simile a quello di un rapace. Ciò è causato, sia dalla manualità e relativi sistemi antibeccaggio, che dalla fornitura di cibo in pellet che offre ben poche possibilità di consumare la punta del becco. In allevamento si può anche notare una forte usura sulle punte delle primarie, causata dal camminare su e giù ai lati delle sezioni della penna in rete metallica. Gli uccelli allevati non dovrebbero mai essere inanellati.
Politipica - 8 sottospecie ( geografiche ) riconosciute:
* Perdix p. perdix..........................Linnaeus...................................1758 La forma nominale si trova nelle isole britanniche, Scandinavia meridionale, Italia e Balcani
* Perdix p. robusta.......................Homeyer e Tancré....................1883 La pernice grigia sudorientale, è distribuita dagli Urali alla Siberia sudoccidentale e Cina nord- occidentale
* Perdix p. hispaniensis...............Reichenow................................1892 La pernice iberica, rinvenuta dai Pirenei centrali al nord-est del Portogallo
* Perdix p. sphagnetorum...........Altum........................................1894 Vive nelle brughiere che si trovano nel nord dei Paesi Bassi e della Germania nord- occidentale.
* Perdix p. lucida...........................Altum........................................1894 La pernice grigia orientale è distribuita dall'est della Finlandia agli Urali ed a sud fino al nord Cucaso
* Perdix p. canescens..................Burturlin....................................1906 La pernice grigia del sud, è distribuita dalla Turchia alle aree che si trovano est del Caucaso meridionale e nel nord- ovest dell'Iran.
* Perdix p. armoricana.................Hartert.......................................1917 - Si trova in aree piuttosto circoscritte ( localmente ) della Francia.
* Perdix p. italica...........................Hartert.......................................1917 - La pernice grigia italiana è estinta
Diffusa e comune in gran parte del suo areale, la starna è valutata come "minore preoccupazione" nella Lista Rossa IUCN delle specie minacciate. Tuttavia, ha subito un grave declino nel Regno Unito e nel 2015 è stata inserita nella Lista Rossa "Birds of Conservation Concern". Questa specie si riproduce sui terreni agricoli di gran parte dell'Europa e Asia occidentale, ed è stata ampiamente introdotta in Canada, Stati Uniti, Sud Africa, Australia e Nuova Zelanda. Nel Nord America, è nota come "pernice ungherese" o semplicemente "hun". Sono anche una specie terrestre stanziale e formano stormi al di fuori della stagione riproduttiva.
Nota: Fotograficamente le varie sottospecie risultano difficilmente distinguibili, quindi vengono pubblicate, come riferimento generale, solo quella della forma nominale, soffermandomi in particolare, sul riconoscimento dei sessi non sempre di facile determinazione.
Foto da : 1 www.picfair.com Autore: Fred Visscher - 2 - 3 Autore: Jivko Nakev
1 - Maschio 2 - Femmina 3 - Maschio



Dimorfismo sessuale, come distinguere con relativa facilità maschi e femmine.
Testo e immagini da: https://www.gwct.org.uk/game/advice/how-to-sex-and-age-grey-partridges/
Caratteristiche che dovrebbero essere considerate per determinare sesso ed età:
1 - Sfumatura della testa e colore del becco
2 - Schema nascosto delle ali
3 - Forma delle penne primarie
4 - Colore delle zampe
Determinare il sesso
Caratteristiche facciali degli uccelli adulti:
Nella mano, le pernici grigie maschi e femmine adulte sono separate usando differenze nelle caratteristiche facciali e nel disegno sugli scapolari, sulle copritrici alari minori e mediane. I maschi hanno una faccia color arancio, un lungo sopracciglio e una gola con una pelle nuda rossastra chiaramente visibile sopra, dietro e sotto l'occhio. Quest'ultimo è più prominente e rosso vivo a fine inverno/primavera e di solito molto più piccolo e sbiadito in autunno. Le femmine hanno tipicamente una faccia arancione-marrone e un sopracciglio bianco. Tuttavia, alcune femmine mancano di un sopracciglio biancastro e altre hanno una faccia più biancastra che marrone. Il colore del becco negli uccelli adulti è marrone-corno sfumato di grigio m
Figura 1 A
Sinistra: maschio adulto ( aprile ) che sfoggia un piumaggio riproduttivo. Notare la pelle nuda di colore rosso vivo intorno agli occhi, piume facciali uniformemente arancioni e copritrici auricolari marrone-oliva. <Credito fotografico: Eckhard Gottschalk>
Destra: maschio adulto ( ottobre ) in muta delle piume attiva. Piume facciali arancio pallido molto consumate (fronte, striatura oculare, gola) in netto contrasto con le nuove piume color cannella (redine e guancia). In questa fase, i maschi con piumaggio pesantemente consumato possono essere confusi con le femmine in base ai soli lineamenti del viso (specialmente nel caso di femmine senza sopracciglio bianco). < Credito fotografico: Francis Buner>

Figura 3 B < Croce di Lorena >
Il dimorfismo sessuale è poco evidente e l'unica costante differenza tra i sessi è la cosiddetta croce di Lorena sulle copritrici terziarie delle femmine che risultano contrassegnate da due barre trasversali, contrariamente a quella dei maschi, visibile dopo circa 16 settimane di vita, cioè quando viene completato il piumaggio adulto.
Sinistra: femmina adulta ( gennaio ) che presenta il caratteristico piumaggio invernale completo; sopracciglio bianco prominente con faccia e gola marrone-arancio. Nota becco grigio medio tinto corno-marrone, tipico per gli adulti dal secondo anno solare in poi. < Credito fotografico: Francis Buner >
Destra: giovane femmina ( ottobre ) dalla faccia insolitamente biancastra dopo aver effettuato la completa muta post-giovanile (tutte le piume facciali adulte). Notare il becco di colore scuro, tipico degli uccelli giovani nel loro primo anno solare. (Credito fotografico: Francis Buner)

Figura 2
Sinistra: femmina adulta ( gennaio ) che presenta il caratteristico piumaggio invernale completo; sopracciglio bianco prominente con faccia e gola marrone-arancio. Nota becco grigio medio tinto corno-marrone, tipico per gli adulti dal secondo anno solare in poi. < Credito fotografico: Francis Buner >
Destra: giovane femmina ( ottobre ) dalla faccia insolitamente biancastra dopo aver effettuato la completa muta post-giovanile (tutte le piume facciali adulte). Notare il becco di colore scuro, tipico degli uccelli giovani nel loro primo anno solare. (Credito fotografico: Francis Buner)

Non solo croce di Lorena - Considerazione personale - Foto da: www.gallowayfarm.files-wordpress.com
Un altro particolare, che mi permetto di aggiungere a quanto già menzionato, riguarda la "barratura" di sella, groppa e groppone che, come si evince anche dall'immagine, è piuttosto diversa e, nei maschi, si presenta sempre molto più definita.

Figura 4 A:
Di norma i maschi, sul fondo biancastro del ventre, presentano una macchia ben definita marrone castano o nera ("ferro di cavallo"), mentre nelle femmine, solitamente, si riduce a poche macchie nere su un ventre bianco (nel 15% circa è assente). Tuttavia, alcune femmine (soprattutto le più anziane), possono essere contraddistinte da un piccolo, quando non addirittura grande, ferro di cavallo. Quindi la presenza o meno, di questo carattere, non è un indicatore affidabile del sesso. Pertanto, è sempre consigliabile controllare il modello scapolare.
Sinistra: maschio con tipico ferro di cavallo. <Credito fotografico: Markus Jenny>
Destra: femmina con ferro di cavallo molto attenuato. <Credito fotografico: Markus Jenny>

Determinazione dell'età: Piumaggio e muta
Il piumaggio del corpo giovanile è quasi completo a quattro settimane, ma la coda non prima delle sei settimane. La muta del corpo post-giovanile inizia con la primaria interna (P1) all'età di quattro o cinque settimane. La muta del corpo inizia tra le sei e le sette settimane con le penne posteriori e i fianchi. La muta degli scapolari e delle copritrici minori inizia all'età di otto settimane. La muta delle penne del petto, incluso il ferro di cavallo, è completata tra le nove e le dieci settimane. La muta della testa inizia a 10 settimane e le penne facciali sono completamente acquisite all'età di 13 settimane. La mutazione giovanile è completa a 17 settimane in ottobre-novembre (estremi a gennaio), ad eccezione delle due primarie esterne (P9 e P10) che vengono mantenute almeno a settembre del secondo anno solare.
Gli adulti subiscono una muta completa post-riproduttiva, che inizia con P1 a metà giugno o all'inizio di luglio (nelle femmine quando le uova si schiudono), con alcuni fino all'inizio di agosto. In genere termina con le primarie esterne all'inizio di novembre. L'invecchiamento dopo la completa mutazione post-giovanile viene effettuato in base alla forma delle punte delle primarie P9 e P10. Negli adulti tutte le punte primarie sono arrotondate, mentre le primarie più esterne conservate P9 e P10 dei giovani sono più strette e appuntite di quelle degli adulti.
Figura 6: Starne nel piumaggio giovanile all'età di sei-sette settimane, 19 agosto. Gli uccelli sono per lo più nel piumaggio giovanile con la corona e i lati della testa ancora seppia scuro, finemente striato di bianco sporco. Collo, mantello, petto e fianchi bruno fulvo con striature del gambo fulvo chiaro. Scapolari e terziali sono di un nero opaco con barre color cuoio chiaro e striature dell'asta. Le copritrici dell'ala superiore minore e mediana sono marroni con striature dell'asta color camoscio chiaro e bordi ampi color camoscio. Nota muta del corpo iniziata sui fianchi inferiori e sul petto superiore. Gli uccelli a questa età non possono essere sessuati. (Credito fotografico: Markus Jenny)

D. Sessare i giovani nella corso della muta post-giovanile:
In allevamento, quanto allo stato selvatico, i soggetti con piumaggio giovanile non possono essere sessuati. Tuttavia, una volta che la muta post-giovanile è progredita allo stadio in cui vengono acquisite le prime caratteristiche dell'adulto, diviene possibile, soprattutto in allevamento. In natura serve molta più attenzione, e particolarmente quando la muta è appena iniziata, poiché i tratti del viso di giovani e femmine possono sembrare molto simili a distanza. Una volta che la muta della testa è a circa metà del suo compimento (tipicamente in settembre-ottobre, all'età di 10-11 settimane), il sessaggio è possibile anche in sul campo.
I maschi hanno sempre più piume facciali arancioni rispetto alle femmine e mai il sopracciglio bianco. Il colore del becco dei giovani è grigio ardesia scuro. In allevamento, ricontrollare sempre il motivo scapolare 'Croce di Lorena', forma delle primarie e colore delle zampe.
Figura 5 A:
Sinistra: giovane maschio (ottobre) in muta post-giovanile attiva. Notare le nuove piume facciali color arancio, compreso il sopracciglio ampio ma incompleto; piume post oculari e la corona in muta attiva o ancora giovanile; piume giovanili marroni bianche nella zona del collo contrastano chiaramente con il nuovo piumaggio grigio da adulto. Anche il becco, nei soggetti giovani, è scuro. <Photo credit: Francis Buner>
Destra: giovane femmina (gennaio) con piumaggio adulto quasi completo. Muta di copritrici auricolari a metà del completamento e piume giovanili arancio-marroni sbiadite tra l'occhio e la mandibola inferiore in contrasto con le piume da adulto arancione/marrone più scure su fronte e gola. Inoltre, rimangono ancora piume giovanili striate di bianco sul lato della parte superiore del petto (cerchiate in rosso). <Credito fotografico: Francis Buner>

Figura 7:
Sinistra: Starne nel piumaggio giovanile all'età di sette-otto settimane, 26 agosto. Uccelli ancora per lo più con piumaggio giovanile ma muta del petto più avanzata rispetto alla Figura 6, che mostra piume grigie più adulte. Si noti che le penne del petto inferiore a questa età sono ancora giovani insieme a scapolari e copritrici alari (non visibili in questa foto), e quindi il sessaggio non è ancora possibile. (Credito fotografico: Markus Jenny) A
Destra: Pernice grigia giovanile in un'età di nove a 10 settimane. Piume del fianco e del petto prevalentemente adulte con solo poche penne giovanili color camoscio striate che rimangono sul fianco superiore. Nell'ala, le nuove copritrici minori e mediane più scure contrastano con le piume giovanili più chiare. Gli scapolari sono ancora giovani. (La mancanza di un ferro di cavallo e la presenza del motivo 'Croce di Lorena' nelle nuove copritrici alari identifica questo uccello come una femmina). (Credito fotografico: Alexis de la Serre)

Figura 8: Gruppo di giovani starne all'età di circa 12 settimane. Uccelli in primo piano da sinistra a destra.
* Femmina (notare muta ancora incompleta della testa e del collo, che mostra un piumaggio prevalentemente giovanile, ma sopracciglio bianco insieme a un motivo femminile sugli scapolari).
* Maschio
* Maschio (notare il modello maschile sugli scapolari in entrambi gli uccelli e la muta quasi completa delle penne facciali, ma le penne del collo sono ancora per lo più giovani).
Nota anche le zampe giallastre di tutti gli uccelli. <Credito fotografico: Francis Buner>

Figura 9: Sinistra: Ala dell'adulto, 2 ottobre (codice età 4). Primarie più esterne P8, P9 e P10 ancora in crescita e chiaramente arrotondate. (Notare le distinte striature biancastre degli alberi delle copritrici alari minore e mediana che identificano questo uccello come maschio.) (Credito fotografico: Francis Buner) A
Destra: Ala di giovane, 2 ottobre (codice di età 3). P7 in crescita, P8 in pin e non visibile, P9 e P10 sono penne giovanili conservate e chiaramente appuntite, il resto dell'ala è adulto. Si noti inoltre che il motivo a barre su P9 e 10 è più stretto sulle penne giovanili rispetto alle primarie adulte 1-7. (Il motivo a "Croce di Lorena" sulle copritrici mediana e minore identifica questo uccello come femmina.) (Credito fotografico: Francis Buner)

Colore delle zampe: I giovani (codice di età 3) possono essere invecchiati anche sul colore delle gambe, che è giallo-marrone. Gli uccelli che quindi nel loro secondo anno solare cambiano il colore delle zampe in grigio da metà a fine inverno, quindi da gennaio in poi, il colore delle zampe non dovrebbe essere usato per invecchiare gli uccelli.
Figura 10: Sinistra: giovane con zampe giallastre. <Credito fotografico: Francis Buner>
Destra: adulto con zampe grigie. <Credito fotografico: Francis Buner>

Perdix dauurica ( Starna o pernice di Dauria 1*, o orientale ).................Pallas......1811
La specie è suddivisa in tre sottospecie :
* Perdix d. dauurica....................................Pallas...................1811 - Distribuita in Russia e Transbaikalia, Uzbekistan, est Kirghisia, Kazakistan, Xinjiang e Inner Mongolia ( Cina ), Mongolia. La gamma di questa forma comprende un’ampia parte della catena montuosa egli Altai,
* Perdix d. suschkini ( o przewalskii ).....Poliakov...............1915 - Distribuita nell'estremo oriente russo ( Manciuria ), e dalla provincia cinese dell'Heilongjiang al Gansu sino al centro del Qinghai( Cina ).
** Perdix d. przewalskii ( suschkini )....... Suschkin.............1926 - Sottospecie non riconosciuta dalla maggior parte degli autori ed inclusa nella forma P. d. suschkini.
1* ) Dauria, area della Siberia sud-orientale che prende il nome da una tribù nomade locale.
E’ conosciuta anche come pernice delle steppe, pernice grigia asiatica o pernice barbuta. Lunghezza di circa 28-30 cm., con un peso di 200-340 grammi i maschi, e 290-330 grammi le femmina. È molto simile alla pernice grigia (Perdix perdix), ma ne differisce per la colorazione in generale dai cromatismi meno intensi (grigio e rosso-ocra di norma più chiari). Entrambi i sessi presentano l’area facciale cuoio arancione sabbioso con lunghe piume sotto il becco a formare una sorta di "barba" " < da qui il termine di Pernice barbuta o barbata > visibile soprattutto in autunno ed inverno; resto della testa e parti inferiori grigio ardesia pallido con una barra verticale color cuoio aranciato che dalla gola si estende al petto congiungendosi alla grossa macchia nera o nerastra sull’addome (“ferro di callo” che nella Perdix perdix si presenta marrone scuro), riscontrabile anche nella femmina (per quanto alcune ne siano del tutto pive o risulti solo minimamente accennata), ma solitamente più piccola e leggermente più opaca rispetto a quella del maschio. Le sottospecie differiscono principalmente per il piumaggio che ad est diventa più scuro e rossiccio. La forma nominale è contraddistinta da una colorazione grigia solitamente più scura, ed è comune in molte zone della Siberia meridionale tra le quali la Transbaikalia. In Russia Perdix d. suschkini si trova ad est nella parte alta del fiume Amur e rispetto alla conspecifica Perdix d. dauurica presenta una colorazione grigia più chiara in contrapposizione a toni più pronunciati di rosso e ocra.
Di norma la deposizione, consistente in 10-20 uova marrone oliva, si verifica verso la seconda/terza settimana di maggio. Il nido, una semplice depressione del terreno, trovata o scavata, è rifinito con erbe e ramoscelli trovati nelle immediate vicinanze viene celato sotto ad un cespuglio o nell'erba alta.
Perdix dauurica ( probabile ) ssp., dauurica maschio: Autore sconosciuto

Perdix d. dauurica ( Starna o pernice di Dauria o orientale ).................Pallas......1811
Foto da : www.russia.birds.watch Autore: Nikita Yablokov - 2 www.xinjiang.birds.watch Autore: Allan Linn - 3 Autore: Florian Olivier ( località indicate dai fotografi: 1 regione di Krasnoyarsk 18-01-2021 Russia - 2 Bayanbulak National Nature Reserve provincia dello Xinjiang 21-10-2017 Cina - 3 regione di Almaty 19-09-2022 Kazakistan )
1 - Maschio 2 - Femmina 3 - Maschio



Perdix d. suschkini ( Starna o pernice di Dauria o orientale di Suschkin )........Poliakov..........1915
Foto da : 1 www.cnbird.org.cn Autore: Tianfu - 2 www.birdnet.cn Autore: zhj926888 - 3 www.ghhzizy.tj.gov.cn ( località indicate dai fotografi: 1 Tian fu Park Baoqing County, Shuangyashan provincia di Heilongjiang <no data> Cina - 2 Gaotai County Zhangye Heihe Gansu 24-11-2020 - 3 Tianjin area 21-01-2021 Cina )
1 - Maschio 2 - Femmina 3 - Maschio
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Perdix hodgsoniae ( Starna o pernice del Tibet )..........Hodgson......1856
La specie è suddivisa in tre sottospecie:
* Perdix h. hodgsoniae....Hodgson..........................................................1856 – Sud Tibet ( Cina ), Bhutan, Nepal, est e nord-est India ( ovest Arunachal Pradesh e Assam ).
* Perdix h. sifanica..........Przevalski.........................................................1876 – Centro Qinghai, centro e sud Gansu ( Nan Shan orientale al Gansu occidentale ), Tibet sud orientale <alto Irrawaddy e alte valli del Mekong> e Sichuan occidentale.
* Perdix h. caraganae......Meinertzhagen R. & Meinertzhagen A.C. ....1926 – Est Kashmir e Ladakh ( Nord-ovest India ), nord Uttarakhand ( India ), sud-ovest Tibet ( Cina) .
Descrizione: "... Il nome scientifico "Sacfa hodgsoniae" fu attribuito da Brian Houghton Hodgson a commemorare la prima moglie, Anne Scott. Il genere originale proposto da Hodgson era basato sul nome che i tibetani utilizzano < Sakpha > per questa specie . Coda con 16 penne, mentre la maggior parte delle altre specie di Perdix ne hanno 18. Gli studi filogenetici collocano le specie come basali all'interno del genere. Il dimorfismo sessuale è pressoché inesistente, con i sessi che presentano le stesse dimensioni, tuttavia le femmina è solitamente distinguibile per la colorazione più spenta, ed il portamento meno impettito. Sia i maschi quanto le femmine non presentano speroni sulle zampe. Si nutrono a terra nelle regioni di alta quota con scarsa vegetazione, spostandosi in coppia nel corso dell'estate e riuniti in gruppi fuori dal periodo riproduttivo.
Ad oggi sono riconosciute tre sottospecie che differiscono principalmente in alcune sfumature del piumaggio, diventando più scure verso est. Nelle aree tibetane sono ampiamente distribuite e presentano alcune variazioni del fenotipo all'interno delle stesse popolazioni.
* * P. h. hodgsoniae: si trova nel Tibet sud-orientale ed attraverso l'estremo ovest del Bhutan ed il Nepal occidentale fino all'India nord-orientale (Assam e Arunachal Pradesh ). L'ampio colletto nucale si presenta color castagno scuro con il nero delle guance che si estende sotto alla gola quasi a formare una sorta di collare.
Perdix h. sifanica - Autore: Kūnmíng qīngshuǎng ( Località, contea di Kangding, prefettura Ganzi, provincia del Sichuan 12-01-2019 Cina )

* * P. h. sifanica: Cina centro-occidentale ( province del Qinghai e Gansu ), Sichuan centrale e meridionale a raggiungere il Tibet orientale. Pressoché identica alla forma nominale, ma il nero della guancia è meno espanso.
* * P. h. caraganae: India nordoccidentale ( Ladakh 1* ) Il colletto nucale è stretto e con una colorazione castagno-giallastro pallido.
1* ) Il territorio di Ladakh ( Union Territory - India ) è stato costituito il 31 ottobre 2019, con una legge emanata nell'agosto dello stesso anno, dividendo l'area dallo stato di Jammu e Kashmir, che a sua volta è divenuto territorio.
Osservazione: Va detto che, in contrapposizione alla sintesi sopraesposta dei caratteri maggiormente distintivi tra le sottospecie in quanto, perlomeno fotograficamente, molti esemplari di Ladakh ( gamma Perdix h. caraganae ) risultano difficilmente distinguibili dalla forma nominale. Anzi, in non pochi casi si presentano anche più scuri e marcati. Certo, potrebbe trattarsi di un effetto ottico/fotografico, ed in alcuni casi è sicuramente così, ma non in tutti. Ad ogni modo, se intesa come variabilità individuale, parrebbe quantomeno eccessiva. Se non si tratta di un errore letterario, non è da escludere che qualche popolazione di Perdix h. hodgsoniae abbia raggiunto e sovrapposto la propria gamma a quella del conspecifico Perdix h. caraganae. Oppure esservi stati rilasciati, cosa comunque difficile da credere, per quanto non da trascurare, considerata la zona in oggetto. Tuttavia, senza ricerche specifiche sul campo, ed analisi del DNA, la “prova fotografica” è del tutto aneddotica.
Perdix h. hodgsoniae ( Starna o pernice tibetana )..........Hodgson......1856
Foto da: 1-3 www.flickr.com Autore: zqr001 - 2 Autore: Vincent Wang ( Località indicate dai fotografi: 1-3 Lhasa, monastero di Xiongse, provincia del Tibet 24-01-2014 Cina - 2 Oshikiji Temple ,Xiong, contea di Tingri, Prefettura di Shigatse, provincia del Tibet ( o Xizang in cinese ) 15-04-2021 )
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Perdix h. sifanica ( Starna o pernice tibetana sifanica ).......Przevalski......1876
Foto da : 1-3 www.inaturalist.org Autore: Mengshuai Ge - 2 Autore: Cathy Pasterczyk ( località indicate dai fotografi: 1-3 Contea autonoma di Menyuan Hui, prefettura autonoma tibetana di Haibei, provincia di Qinghai 19-06-2023 Cina - 2 provincia del Qinghai 10-10-2018 Cina )
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Perdix h. caraganae ( Starna o pernice tibetana di Caragana ).....Meinertzhagen R. & A. Meinertzhagen A. C. ......1926
Foto da: 1 Autore: Ashwin Mohan - 2 Autore: Dhritiman Mukherjee - 3 Autore: Vijaya Lakshmi ( località indicate dai fotografi: 1 Mandachan La, Lhe, Ladakh 18-06-2017 India - 2 Tso Kar, Leh, Ladakh 03-06-2009 India - 3 Kakstet, Leh, Ladakh 28-06-2023 India )
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Perdix h. hodgsoniae - sifanica - caraganae ( Parti inferiori a confronto )
Nota: A quanto già argomentato in "Osservazione", come carattere distintivo andrebbe considerata anche la zona addominale che in Perdix h. caraganae presenta barre ampie e ravvicinate quasi a formare una grossa macchia ( ferro di cavallo ). In questa forma tale caratteristica è pressoché sempre presente ( presumibilmente più ampia e delineata nei maschi ) in vari gradi di intensità, mentre nei conspecifici sembra solo occasionale e, quando presente, appena accennata. Inoltre, Perdix h. sifanica parrebbe la forma con parti inferiori più chiare con barrature meno ampie.
Foto da: 1 www.birdnet.cn Autore: Aichi - 2 Autore: Craig Brelsford - 3 Autore: Sudeshna Dey ( località indicate dai fotografi: 1 prefettura di Qamdo ( o Chamdo ) provincia del Tibet, no data, Cina - 2 Kanda Hills, provincia del Qinghai 05-07-2016 Cina - 3 Leh, Ladakh 27-12-2017 India )
1 - Perdix h. hodgsoniae 2 - Perdix h. sifanica 3 - Perdix h. caraganae
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Genere Bambusicola ( Gould.... 1862 )
Nota comunemente come «pernice del bambù», è originaria dell'Asia orientale sud-orientale. La specie B. sonorivox, endemica in Taiwan, introdotta anche in Giappone, viene da alcuni autori, considerata una sottospecie della pernice del bambù della Cina. Le dimensioni sono paragonabili a quelle di una starna eurasiatica, mentre il dimorfismo sessuale ( Considerando il piumaggio ) è poco evidente, tuttavia i maschi presentano uno sperone tarsale che è assente nelle femmine. La coda cuneiforme, relativamente lunga, è costituita da 14 timoniere.
Il genere comprende 3 specie:
* Bambusicola fytchii ........................Anderson..............................1871 - Pernice del bambù montana
* Bambusicola thoracicus.................Temminck.............................1815 - Pernice del bambù della Cina - Cina orientale e Giappone dove è stata introdotta.
* Bambusicola sonorivox..................Gould.....................................1863 - Pernice del bambù di Taiwan - Endemica dell'isola di Taiwan e introdotta in Giappone.
Bambusicola fytchii ( Pernice montana del bambù )...........Anderson…...1871
Politipica - 2 sottospecie riconosciute:
Bambusicola f. fytchii............... Anderson........... 1871 - distribuita in un'area compresa tra lo Yunnan ed il Sichuan occidentale (Cina), il Myanmar e il Vietnam settentrionale.
Bambusicola f. hopkinsoni....... Godwin-Austen...1874 - distribuita nell'India nord-orientale, Bangladesh e nord-ovest Myanmar.
Bambusicola fytchii fytchii ( Pernice montana del bambù di Fytche )...........Anderson…...1871
Nota: Il binomio commemora il maggiore generale Albert Fytche.
Descrizione: Il colore del becco varia a seconda dei sessi, bruno-nerastro nei maschi, bruno-corno scuro con apice e mandibola inferiore più chiari nelle femmine. Inoltre il maschio è dotato di un forte sperone tarsale, del tutto assente nella femmina, mentre per il resto sono molto simili, anche in riguardo all'iride, marrone o bruno-giallastra chiaro e zampe, bruno-oliva. Tuttavia, nel maschio adulto il vertice, la nuca e la parte alta del mantello sono bruno-rossastro; sopracciglio bianco-camoscio, sottolineato da una linea nera che inizia dietro l'occhio; gola, parte bassa delle copritrici auricolari e la parte anteriore del collo presentano una vivace tinta camoscio ampiamente macchiata e striata di bruno-rossastro ai bordi del petto. I fianchi biancastri sono in gran parte segnati da macchie scure a forma di cuore; parte centrale del ventre e zona anale di colore camoscio puro; parti superiori bruno-oliva grigiastro, con evidenti segni neri e castani su mantello, scapolari e copritrici alari; dorso, groppone e copritrici sub-alari con vermicolazioni grigie; primarie e secondarie di colore rosso; timoniere esterne rosse barrate di marrone, mentre le centrali barrate di camoscio e marrone. La femmina è molto simile al maschio, ma presenta la linea dietro l'occhio marrone-rossiccia e non nera. I giovani si distinguono dalla femmina per avere il vertice in rosso più chiaro, le parti superiori meno rosse e il petto più grigio con qualche barra scura.
La sottospecie B. f hopkinsoni è visivamente distinguibile dalla conspecifica nominale per la colorazione in generale della livrea dai toni maggiormente fulvi e marrone, ed in particolare riguardanti testa, collo, parte alta del petto e zone superiori.
Foto da : 1-3 Autore: Ngoc Sam Thuong Dang - 2 Autore: Jian Mei ( località indicate dai fotografi: 1-3 Baihualing Gaoligongshan, distretto di Longyang, prefettura di Baoshan, provincia dello Yunnan, 25-12-2017 Cina - 2 Baihualing Gaoligongshan, distretto di Longyang, prefettura di Baoshan, provincia dello Yunnan, 20-01-2018 Cina )
1 - Maschio 2 - Femmina 3 - Maschio



Bambusicola fytchii hopkinsoni ( Pernice montana del bambù di Hopkinson ).........Godwin-Austen...1874
Foto da : Autori: 1 Arpit Deomurari - 2 Sriram Reddy - 3 Vijayaditya Singh Rathore ( località indicate dai fotografi: 1-2-3 Nagaland,Kohima, Khonoma Nature Conservation and Tragopan Sanctuary 10-12-2017 - 12-04-2022 - 10-01-2023 India )
1 - Maschio in primo piano 2 - Femmina ( probabile ) 3 - Maschio



Bambusicola thoracicus ( Pernice del bambù della Cina ).......Temminck........1815
Descrizione: Becco grigio con apice nero; iride marrone scuro; zampe grigio-oliva. I sessi sono pressoché identici, tuttavia il maschio è dotato di un forte sperone tarsale del tutto assente nella femmina; coda relativamente lunga e graduata. Negli adulti di entrambi i sessi, il vertice e la nuca sono marroni, con piume rossastre all'estremità. La fronte, le redini ed il sopracciglio presentano una colorazione grigio-bluastro; gola, parte inferiore delle copritrici auricolari, fianchi e la parte anteriore del collo sono rosso-ruggine; parte bassa del collo ed alta del petto di colore grigio-bluastro con al di sotto una stretta fascia rossa; resto delle parti inferiori camoscio-cannella, con grandi macchie scure o nere e castane a forma di cuore; zona superiore marrone-oliva chiaro, con vermicolature grigie e grandi macchie nere e castane, nonché piccoli punti bianche su mantello, scapolari e copritrici alari; groppone, dorso e copritrici sotto caudali marroni, con piccole macchie nere sparse; primarie e secondarie grigio-bruno; coda rossastra con delle barre marrone scuro e cannella.
I giovani presentano una colorazione più opaca rispetto a quella degli adulti, con il rosso meno brillante; testa marroncina, sopracciglio camoscio; parti inferiori finemente striate di camoscio.
Foto da : www.birdnet.cn Autori: 1-3 Shan Shan Shan - 2 Guiyang Lao Li
1 - Maschio 2 - Femmina 3 - Maschio



Bambusicola sonorivox ( Pernice del bambù di Taiwan )........ Gould.......1863
Descrizione: Sino a non molto tempo fa veniva ritenuta una sottospecie della conspecifica B. thoracicus. Pur essendo piuttosto simili, B. sonorivox è facilmente distinguibile per la colorazione generalmente più scura del piumaggio e la fine vermicolazione nera sulla larga banda pettorale grigia. I fianchi, di colore camoscio più brillante, sono punteggiati di castano ( e non nero ). La parte rossa sulla gola, inoltre, è meno sviluppata ed è limitata alla parte centrale della stessa. Tuttavia, come la congenere continentale, ha il becco grigio con la punta nera, l'iride marrone scuro e le zampe grigio-oliva. I sessi sono identici, ma il maschio è dotato di un forte sperone tarsale del tutto assente nella femmina; coda relativamente lunga e graduata. Negli adulti di entrambi i sessi, il vertice e la nuca sono marroni, con piume rossastre all'estremità; fronte, redini e sopracciglio sono di colore grigio-bluastro. Guance, collo e parte alta del petto grigio-bluastro in netto contrasto con la colorazione camoscio-cannella contraddistinta da grandi macchie scuri ( o neri ) e castane a forma di cuore, delle parti inferiori; regione superiore marrone-oliva chiaro con vermicolazioni grigie e grandi macchie nere e castane, nonché piccoli punti bianchi su mantello, scapolari e copritrici alari; groppone, dorso e copritrici sottocaudali marroni con piccole macchie nere sparse; primarie e secondarie grigio-brune; coda rossastra con delle barre marrone scuro e cannella.
Foto da : 1-3 www.blog.xuite.net - 2 www.hiveminer.com Autore: Sullivan
1 - Maschio 2 - Femmina 3 - Maschio



Genere Rollulus ( Bonaparte..... 1786 )
Monotipico
Descrizione e comportamento: La pernice crestata ( Rollulus roulroul ) nota anche come come pernice crestata , roul-roul, pernice dal ciuffo rosso, quaglia verde o pernice verde è un uccello appartenente alla famiglia dei Phasianidae ordine Galliformi, ed è l' unico membro del genere Rollulus .
Questa piccola pernice si trova nelle foreste pluviali di pianura del sud Birmania , nel sud della Thailandia, in Malesia ,Sumatra e Borneo. Il nido, celato all'interno di qualche cespuglio o erbe alte, consiste in una piccola depressione del terreno foderato con vegetali e piume, entro il quale vengono deposte 5 o 6 uova bianche incubate per 18 giorni. Insolitamente, per dei Galliformi, i giovani vengono nutriti/imbeccati da entrambi i genitori, invece di cercare il cibo a terra come i fanno solitamente i pulcini di altre specie, terra, e sebbene precoci, tendono a riutilizzare il nido come dormitorio notturno, durante i primi giorni di vita.
E' un uccello piuttosto tozzo dalla coda corta, lungo 25 cm, con il maschio leggermente più grande della femmina. Entrambi i sessi presentano una zona scarlatta di pelle nuda intorno all'occhio e le zampe sono prive di speroni. Abitualmente si muove da sola o in coppia alla ricerca di frutta, semi e invertebrati che trova razzolando il terreno con i potenti unghioni. Se disturbato, preferisce correre ma quando necessario vola, comunque per brevi distanze, sorretto dalle ali arrotondate. C'è una certa preoccupazione per gli effetti della distruzione dell'habitat soprattutto in relazione al disboscamento. Tuttavia, sembra essere più adattabile di altri fagiani del sudest asiatico. Questa specie viene considerata come quasi a rischio sulla lista rossa IUCN delle specie minacciate, ed elencata nell'appendice III della CITES .
Rollulus roulroul ( Pernice crestata )..........Scopoli........1786
Coppia - Foto da: www.wildlife.in.sg

Foto da : 1 www.igoterra.com Autore: Jonathan Newman - 2 Autore: Roslan Mohd Darus - 3 Ang Hwee Yong (Meerkat)
1 - Maschio 2 - Femmina 3 - Maschio
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Genere Galloperdix ( Blyth..... 1845 )
Il genere comprende 3 specie:
* Galloperdix bicalcarata.........Forster J.R. .......... 1781 - Endemico dello Sri Lanka
* Galloperdix spadicea............Gmelin J.F. .........., 1789 - India e Nepal occidentale
* Galloperdix lunulata..............Valenciennes.........1825 - India meridionale
Galloperdix bicalcaratum ( Gallopernice di Sri Lanka )............Foster J. R. .....1781
La specie è monotipica:
Distribuzione: endemico dello Sri Lanka
Descrizione e comportamento: lungo circa 35-37 cm; sia il maschio quanto la femmina., presentano partì superiori, ali e coda sostanzialmente marroni; maschi con pelle del viso nuda e becco rosso cremisi; parti anteriori, compresa la testa, caratterizzate da un sorprendente piumaggio bianco e nero; ali color seppia e parte superiore della schiena con ampia ocellazione bianca. Zampe di entrambi i sessi contraddistinte da molteplici speroni metatarsali, che danno origine al nome specifico. La femmina presenta parti inferiori color castano con dorso e ali marroni e cresta più prominente rispetto al maschio.
Come i congenere che pratichino la monogamia. La covata consiste in 2-5 uova deposte a terra in un rudimentale nido la cui incubazione è un incombenza della sola femmina. mentre il maschio rimane nelle vicinanze a fare la guardia. Una volta schiuse le uova entrambi i genitori si occupano premurosamente della prole.
Foto da : www.ebird.org Autori: 1 P. R. - 2 Scott Baker - 3 Nikhil Kumaranayagam
1 - Maschio 2 - Femmina 3 - Maschio



Galloperdix lunulata ( Gallopernice dipinto ).........Valencienne.......1825
Monotipico
Distribuzione: vive in alcune aree delle catene montuose Aravalli nel Rajasthan, colline dell'India centrale ( Pachmarhi ) e colline rocciose comprese le aree forestali secche dell'India meridionale. Sono stati registrati anche nella regione di Nallamala nei Ghati orientali dell'Andhra Pradesh.
Descrizione e comportamento: questa forma si distingue per non avere la pelle del viso nuda come nel congenere Galloperdix spadicea. Il maschio presenta la coda nera mentre le parti inferiori ocra sono in netto contrasto con quelle superiori più scure; piumaggio delle parti superiori caratterizzato da macchie bianche bordate di nero; testa e collo, del maschio, sono neri con riflessi verdi e finemente macchiati di bianco mentre il mantello, la groppa e le copritrici alari si presentano castane. La femmina è molto più opaca; gola pallida e macchiata come nel maschio, tuttavia è priva di macchie bianche sul piumaggio; becco e zampe grigio scuro, con da due a quattro speroni tarsali nel maschio. Anche le femmine possono avere uno o due speroni. Talvolta la coda viene portata eretta.
Predilige habitat rocciosi e di macchia forestale a differenza de congenere Galloperdix spadicea. Vive in coppia o riunito piccoli gruppi famigliari comprendenti fino a 6 soggetti che prendono raramente il volo L’alimentazione non è dissimile da quella della maggior parte dei Galliformi. La stagione riproduttiva si protrae da gennaio a giugno (principalmente febbraio, tuttavia sono stati osservati dei pulcini ad agosto, dopo le piogge, in alcune parti del Rajasthan ). Sono considerato monogami. La covata consta in 3-4 uova, raramente 5 di colore crema chiaro, deposte a terra in un rudimentale nido. L’incubazione è un incombenza della sola femmina, ma entrambi i genitori si occupano della prole.
Foto da : Autori: 1 Kavi Nanda - 2 Fareed Mohmed - 3 Krishna Murthy
1 - Maschio 2 - Femmina 3 - Maschio



Galloperdix spadicea ( Gallopernice rosso ).........Gmelin J. F. ...1789
Politipica - 3 sottospecie riconosciute:
* Galloperdix spadicea spadicea.........Gmelin J. F. ...............1789 - India centrale e settentrionale ( Uttar Pradesh ), Nepal centrale e occidentale.
* Galloperdix spadicea caurina............Blanford.....................1898 - Rajasthan meridionale ( India occidentale).
* Galloperdix spadicea stewarti..........Baker E. C. S. ............ 1919 - Stato del Kerala ( costa del Malabar ) ed altre aree del sud India.
Descrizione e comportamento in generale: piumaggio complessivamente bruno-rossastro con coda relativamente lunga; parti superiori marrone con striature scure; parte inferiore rossastra con macchie scure; entrambi i sessi presentano una macchia rossa sulla pelle nuda del viso; zampe rosse con uno o due speroni (raramente tre o quattro ); le femmine potrebbero esserne prive. Il maschio si distingue, comunque non facilmente, per avere viso e collo più grigi. Entrambi i sessi sfoggiano lunghe piume sulla corona che possono essere erette a formare una cresta.
Nella colorazione, le femmine mostrano variazioni clinali diventando più scure verso il sud del loro areale.
Il Gallopernice rosso fu formalmente descritto nel 1789 dal naturalista tedesco Johann Friedrich Gmelin nella sua edizione riveduta e ampliata del Systema Naturae di Carolus ( Carl ) Linnaeus e lo collocò con i galli cedroni nel genere Tetrao con l’appellativo binomiale Tetrao spadiceus . Gmelin basò la sua descrizione prendendo spunto dalla "La perdrix rouge de Madagascar" di Pierre Sonnerat, citando il Madagascar come località tipo. Ovviamente questo è un errore, dato che questa forma vive in India. Attualmente il Galloperdix spadicea è incluso, con Galloperdix bicalcaratum e Galloperdix lunulata, nel genere Galloperdix introdotto nel 1845 dallo zoologo inglese Edward Blyth . Il nome generico combina il vocabolo latino gallus ( gallo ) con perdix ( pernice ). L'epiteto specifico spadicea deriva dal latino spadix, spadicis che può avere alcuni significati. In botanica, ad esempio è riferito ad una infiorescenza racemosa, a spiga eretta, con asse cilindrico.
Solitamente si muovono in piccoli gruppi composti da 3 a 5 soggetti alla ricerca del cibo, non diverso dalla maggior parte degli altri Galliformi, tenendo, talvolta, la coda in verticale come nel pollame domestico. Di giorno risultano piuttosto riservati e silenziosi emettendo, preferibilmente, le chiamate solo al mattino e sera. Quando spaventati, seppur riluttanti, volano per brevi distanze rimanendo entro territori ben definiti durante tutto l'anno. Di notte si appollaiano sugli alberi
La stagione riproduttiva si protrae da gennaio a giugno, principalmente prima delle piogge. La deposizione, che consta in 3-5 uova, avviene a terra in un rudimentale nido. Viene praticata la monogamia, il che solitamente indica un maggiore investimento maschile nei doveri genitoriali che, tuttavia, non incubano rimanendo nei pressi del nido a fare la guardia così come, una volta schiuse le uova distraggono l'attenzione dei predatori quando le femmine con i pulcini si trovano nelle vicinanze.

Galloperdix s. spadicea - Autore: Prandal Patil ( località indicata dal fotografo: Kanha National Park--Kisli Zone, Mandla, Madhya Pradesh 19-05-2019 India
Galloperdix spadicea spadicea ( Gallopernice rosso ).........Gmelin J. F. ...1789
Foto da : Autori: 1-3 Vikram Tiwari - 2 Subharanjan Sen ( località indicate dai fotografi: 1-3 Dudhwa National P ark <General Area>, Lakhimpur Kheri, Uttar Pradesh 18-03-2016 e 02-11-2016 India - 2 Pench Tiger Reserve, Jamtara Wilderness Camp, Chhindwara, Madhya Pradesh 25-02-2016 India )
1 - Maschio 2 - Femmina 3 - Maschio



Galloperdix spadicea caurina ( Gallopernice rosso caurina 1* ).........Blanford.....................1898
1* ) Il termine caurina deriva dal latino caurus, indicante il vento che soffia da nord-ovest nella rosa dei venti classica.
Foto da : Autori: 1 Abu Birder - 2 Dr. Raghavji Balar ( località indicata dai fotografi: 1-2 Mount Abu Wildlife Sanctuary, Sirohi, Rajasthan 17-11-2022 e 26-03-2010 India )
1 - Maschio Femmina 2 - Maschio


Galloperdix spadicea stewardi ( Gallopernice rosso di Steward )..........Baker E. C. S. .... 1919
Foto da : Autori: 1 Aseem Kothiala - 2 Jainy Kuriakose - 3 Mahim B. ( località indicate dai fotografi: 1 Kalappara, Ernakulam, Kerala 22-11-2018 India - 2 Thattekkad Bird Sanctuary--General Area, Ernakulam, Kerala 17-12-2014 India - 3 Manjalpaade, Mangalore, Dakshina Kannada, Karnataka30-12-2022 India )
1 - Maschio 2 - Femmina 3 - Maschio



Galloperdix spadicea stewardi ( con colore del piumaggio mutato )
Foto da : Autore: 1-2 Sudip Simha ( località indicata dal fotografio 1-2 Nandi Hills, Chikkaballapura, Karnataka 04-04-2022 e 06-05-2022 India )
1 - Maschio 2 - Maschio


