Phasianus colchicus
Phasianus c. colchicus da.. www.dedoplistskarolag.ge ( N.P. Vashlovani - Georgia - Caucaso )
LUOGO DI ORIGINE
STATO DI CONSERVAZIONE IN NATURA della sottospecie raffigurata nella foto
ESTINTO | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | NON A RISCHIO
GENERE PHASIANUS ( LINNAEUS, 1758 ) PHASIANUS COLCHICUS ( LINNAEUS, 1758 )
FAGIANO COMUNE - colichico o mongolia
ORDINE...............GALLIFORMES.
FAMIGLIA............PHASIANIDAE.
GENERE..............PHASIANUS.
SPECIE................COLCHICUS.
Secondo la leggenda i primi che ebbero modo di vederli furono gli Argonauti mentre stavano cercando di attraversare la Colchide, regione dell'attuale Caucaso tra il Mar Nero ed i l Caspio, sulle sponde del fiume Phasis ( Georgia ). Da qui il nome scientifico “PHASIANUS COLCHICUS “.
ITALIANO = Fagiano comune - colchico o mongolia | INGLESE = Ringneck pheasant | FRANCESE = Faisan de Colchide | SPAGNOLO = Faisan comun o vulgar | TEDESCO = Transkaukasischer fasan.
SPECIE: Nominale < PHASIANUS COLCHICUS > ( NO-CITES controllare gli allegati cites in riguardo alle sottospecie )
SOTTOSPECIE: Sino ad oggi sono state classificate 30 sottospecie, oltre un certo numero di sub-specie geografico-ecologiche e mutazioni di colore. Delle quali 11 si trovando distribuite su tutto il territorio asiatico, pre e transcaucasico, e 19 in Cina. Senza dimenticare che la sottospecie P. c. mongolicus estende i suoi areali anche sul territorio cinese.
Tutte le specie e sottospecie o sub-specie geografico-ecologiche, a seconda di come le si vogliano considerare, possono essere raggruppate in tre gruppi, P. COLCHICUS a groppa violaceo-ramata, P. COLCHICUS a groppa verde-oliva o kaki scuro, P. COLCHICUS a groppa azzurro-grigia in varie tonalità. ( Per fotografie e approfondimenti vedere in GALLIFORMI: PHASIANUS COLCHICUS SOTTOSPECIE 1° e 2° )
Nota: Le località riportate tra parentesi sono da intendere come indicative. Per maggiori dettagli e informazione vedere alle pagine: P. colchicus sottospecie.
Per ulteriori informazioni e foto vedere in < PHASIANUS COLCHICUS : sottospecie 1 >
Per ulteriori informazioni e foto vedere in < PHASIANUS COLCHICUS : sottospecie 2 >
Per ulteriori approfondimenti vedere in < PHASIANUS COLCHICUS : 30 sottospecie, un unico cielo >
For more information and photos see in...< PHASIANUS COLCHICUS : subspecies 1 >
For more information and photos see in...< PHASIANUS COLCHICUS : subspecies 2 >
For more information and photos see in..< PHASIANUS COLCHICUS : 30 subspecies, a single sky >
_________________________________________________________________________________________________________________
-- Il 1° < gruppo > comprende 4 sottospecie caratterizzate dalla completa mancanza del collare, dalla groppa violacea, e colorazione del piumaggio che appare
complessivamente piuttosto scura ed uniforme. Solitamente i rappresentanti di questo gruppo vengono indistintamente denominati "colchicus "
Phasianus c. colchicus...............fagiano del sud Caucaso.... [ Sud Caucaso ]....LINNAEUS............................1758.
Phasianus c. persicus................fagiano persiano..................( Iran )...................SEVERTZOV.........................1875.
Phasianus c. talischensis...........fagiano di Talish..................( Iran )....................LORENZ...............................1888.
Phasianus c. septrentionalis......fagiano del nord Caucaso....( Nord Caucaso )...LORENZ...............................1888.
_________________________________________________________________________________________________________________
-- Il 2° < gruppo > comprende 6 sottospecie caratterizzate dall'assenza di collare, o comunque poco evidente, groppone e sopracoda violaceo-ramato con copritrici
alari biancastre e/o color sabbia chiaro e piumaggio che nel suo complesso si presenta più lucido e brillante rispetto a quello del gruppo precedente. I loro areali si
estendono da alcune ex Repubbliche russe sino alla Cina. I rappresentanti di questo gruppo vengono indistintamente definiti "principalis/chriyomelas o ali bianche".
Phasianus c. zerafschanicus.....fagiano di Samarcanda........( Uzbekistan )........TARNOVSKI..........................1839.
Phasianus c. shawii...................fagiano del Yarkand.............( Cina ) …..............ELLIOT..................................1870.
Phasianus c. chrysomelas.........fagiano di Khiva...................( Uzbekistan )........SEVERTZOV.........................1875.
Phasianus c. bianchii.................fagiano di Bianchi................( Turkmenistan )....BATURLIN.............................1904.
Phasianus c. zarudnyi................fagiano di Zarudny...............( Turkmenistan )....BATURLIN.............................1904.
Phasianus c. principalis.............fagiano del princ. di Galles...( Iran )..................SCLATER P.L........................1904.
_________________________________________________________________________________________________________________
-- Il 3° < gruppo > comprende 2 sottospecie ( Non tenendo conto della sottospecie P. c. bergii - colchico del lago Aral....Zarudny ... 1914 - in quanto la maggior parte degli Autori è concorde nel considerarla solo una geo-varietà del P. c. turcestanicus, e non come sottospecie distinta ) caratterizzate da collare molto evidente pur essendo il più delle volte incompleto, groppone, sopracoda e piumaggio in generale che si presenta tendenzialmente rosso ramato con riflessi bronzei. Solitamente i rappresentanti di questo gruppo come quello del seguente, vengono uniformemente definiti come "mongolia o kirghisi "
Phasianus c. mongolicus...........fagiano mongolo o kirghiso..( Kazakistan )........BRAND J.F............................1884.
Phasianus c. turcestanicus........fagiano del Syr Daria...........( Uzbekistan )........LORENZ...............................1896.
_________________________________________________________________________________________________________________
-- Il 4° < gruppo > comprende 1 specie sottospecie che discostandosi da tutti i consimili, o meglio, occupando una posizione intermedia rispetto a questi ultimi, ha meritato uno proprio status. Caratterizzata dall'assenza di collare o comunque solo minimamente accennato, piume di groppa e sopracoda kaki più o meno scuro o verde olivastro, con copritrici alari castane o marrone chiaro. La specie che rappresenta questo gruppo viene definita "del Tarim " .
Phasianus c. tarimensis.............fagiano del Tarim.................( Cina )..................PLESKE................................1888.
_________________________________________________________________________________________________________________
– Il 5° < gruppo > comprende 17 sottospecie caratterizzate da collare di dimensione variabile a seconda della sottospecie, con alcune in cui può essere poco evidente quando non addirittura assente. Groppa e sopracoda contraddistinti da una colorazione azzurro - azzurro acciaio o grigio-giallastro di varia intensità cromatica; livrea che in generale si presenta più chiara rispetto a quello degli altri gruppi, sin ora descritti; copritrici alari che vanno dal bruno al grigio chiaro. Tuttavia per alcune specie in particolare può sussiste una grande variabilità cromatica. I rappresentanti di questo gruppo possono essere indistintamente definiti "a groppone grigio-azzurro o torquatus/decollatus ".
Sottospecie < "torquatus "> dal collare ben evidente:
Phasianus c. torquatus..............fagiano cinese......................( Cina )..................LINNAEUS............................1789.
Phasianus c. formosanus..........fagiano formosano................( Taiwan-Cina )......ELLIOT..................................1870.
Phasianus c. satscheuensis......fagiano dello Satchu.............( Cina )..................PLESKE................................1892.
Phasianus c. hagenbecki...........fagiano di Kobdo..................( Mongolia )...........ROTHSCHILD.......................1901.
Phasianus c. pallasi...................fagiano della Manciuria........( Cina )..................ROTHSCHILD.......................1903.
Phasianus c. karpovi.................fagiano coreano....................( Cina )..................BUTURLIN............................1904.
Phasianus c. kiangsuensis........fagiano dello Shanxi.............( Cina )..................BUTURLIN............................1904.
Phasianus c. edzinensis............fagiano del Gobi...................( Cina )..................SUSHKIN..............................1926.
Phasianus c. takatsukasae........fagiano di Tonchino..............( Cina )..................DELACOUR..........................1927.
_________________________________________________________________________________________________________________
Sottospecie < "decollatus " > dal collare poco evidente, o del tutto assente:
Phasianus c. decollatus.............fagiano di Kweichow............( Cina )..................SWINHOE.............................1870. Phasianus c. elegans.................fagiano di Stone...................( Cina )..................ELLIOT..................................1870.
Phasianus c. vlangalii................fagiano di Zaidam.................( Cina )..................PRZHVALSKI........................1876.
Phasianus c. strauchi.................fagiano di Strauch................( Cina )..................PRZHVALSKI........................1876
Phasianus c. suehschasensis....fagiano di Songpan..............( Cina )..................BIANCHI...............................1906.
Phasianus c. sohokhotensis......fagiano di Sohokhoto............( Cina )..................BUTURLIN............................1908
Phasianus c. alaschanicus........fagiano di Alashan................( Cina )..................ALPHERAKY & BIANCHI.....1908.
Phasianus c. rothschildi.............fagiano di Rothschild............( Cina )..................LA TOUCHE.........................1921.
_________________________________________________________________________________________________________________
LUOGHI DI ORIGINE: Le diverse specie e sottospecie sono distribuite su vastissimi territori che si estendono dall'attuale Caucaso a tutta l'Asia, comprendendo anche l'isola di Taiwan ( ex Formosa ) ed il Giappone.
HABITAT MATURALE e COMPORTAMENTO: Le diverse sottospecie a seconda delle regioni in cui vivono hanno “colonizzato” i più disparati habitat naturali che si estendono dalla pianura all'alta collina, spingendosi talvolta anche sopra ai 1500 metri di altitudine. Sono pressoché stanziali, con i maschi che soprattutto durante il periodo riproduttivo amano vagare con incedere lento e fiero, tenendo la coda sempre puntata verso l'alto in segno di forza e vigoria sessuale. Per contro gli esemplari tenuti in cattività tendono a tenere la coda in linea con il resto del corpo, quando non la strascicano letteralmente sul terreno. E' curioso notare che gli stessi soggetti una volta liberati, perdano in poco tempo questa abitudine, arrivando anch'essi a portare la coda ben alta. Di solito il nido consiste in una buca grossolanamente rifinita con materiali morbidi ed asciutti trovati nelle immediate vicinanze, quale vengono mediamente deposte 8-15 uova incubate per 22-23 giorni dalla sola femmina, con il maschio che completamente disinteressato alle famigliari questioni famigliari pensa solo a pavoneggiarsi o ad attaccar briga con qualche presunto avversario.
STATO DI CONSERVAZIONE IN NATURA: Date le continue immissioni in natura di esemplari per lo più ibridi, avvenute, e che avvengono tuttora, nel corso dei decenni, determinare lo stato delle popolazioni considerate geneticamente pure risulta estremamente difficile se non illusorio. Ciò nonostante la specie nel suo complesso è considerata come abbondante.
CARATTERISTICHE PRINCIPALI e DIMORFISMO SESSUALE: In generale tutte le specie e/o sottospecie geografico-ecologiche sono accomunate da caratteristiche fisiche molto simili, che addirittura in alcuni casi possono risultare difficilmente distinguibili a chi non è particolarmente esperto, e se questo vale in un certo senso per i maschi, le femmine sono ancora più simili fra loro, presentando il più delle volte solo lievi differenze di colore. In questo caso non mi dilungherò a descrivere la livrea sia maschile che femminile in quanto già ben note, e maggiormente apprezzabili attraverso le fotografie.
Nel corso dei secoli si sono verificate diverse mutazioni di colore, alcune delle quali vengono erroneamente considerate come specie, come la melanica ( PHASIANUS COLCHICUS TENEBROSUS ), che è anche la prima conosciuta, con soggetti verdi-bluastri o nerastri con cromaticità più o meno intense, e forme intermedie derivate dall'incrocio con il fagiano comune o da altre varietà dello stesso.
Altre mutazioni molto conosciute sono la bianca, cioccolato o mutazione francese - platinum - silver - isabella - pezzata ecc., a loro volta tutte in diverse tonalità di colore.
VALORI FISICI:
MASCHIO: Lunghezza totale 75-95 cm.......lunghezza della coda 45-65 cm.......peso 1, 00-1, 200 kg.
FEMMINA: Lunghezza totale 55-65 cm.......lunghezza della coda 25-35 cm.......peso 8, 00 - 9, 00 kg.
STATO DI CONSERVAZIONE IN CATTIVITA': Molto comune, e rinselvatichito in gran parte del mondo.
Tuttavia bisogna sottolineare che con COLCHICO o MONGOLIA, i termini più utilizzati in riferimento ai fagiani in genere, si intendono soggetti che sono il prodotto di innumerevoli incroci avvenuti nel tempo, e definibili come “ ibridi d'allevamento ” identificabili in due forme principali, la europea e quella americana meglio adattata anche morfologicamente ai climi freddi caratterizzati da abbondanti nevicate. Come in gran parte dei luoghi di origine, anche in cattività è sempre più difficile riuscire a trovare esemplari allevati in purezza, e se a questo aggiungiamo le differenze spesso ridotte al minimo fra le varie sottospecie, e che le femmine in molti casi risultano pressoché indistinguibili, è lecito presumere che il più delle volte le “appartenenze” all'una o all'altra specie siano più illusorie che reali. La maggior parte degli allevatori, per quanto esperti, si trovano in seria difficoltà nel caso di identificazione, ed in questo non aiuta neanche la bibliografia, con descrizioni spesso sommarie e troppo vaghe perché possano essere prese come esempio. Tuttavia questo non esclude la possibilità di poter trovare ancora esemplari appartenenti a forme pure, se pur con le dovute cautele, oltre che in quelle che sono le ormai ristrette zone di origine, anche presso alcuni allevatori specializzati.
CARATTERE e ADATTAMENTO ALLA CATTIVITA': Timidi e schivi allo stato selvatico, in cattività solitamente perdono gran parte della innata diffidenza, tanto che durante il periodo riproduttivo alcuni maschi particolarmente audaci e battaglieri, approcciano dei tentavi di aggressione nei confronti di chiunque invada il loro spazio. Ciò nonostante grazie alla loro rusticità e adattabilità possono vivere più o meno bene, ed anche riprodursi senza apparente difficoltà in condizioni estremamente diverse, e per questo adatti ai principianti.
ETA' RIPRODUTTIVA: Entrambi i sessi raggiungono la maturità sessuale entro il primo anno di vita.
TIPO DI ACCOPPIAMENTO: Poligamo, associando ad un maschio fino a sette femmine, o multi-famiglie comprendenti decine di esemplari. Naturalmente è anche possibile la formazione di coppie, che però data la focosità dei maschi durante il periodo riproduttivo, è necessario che vengano monitorate con attenzione affinché le femmine non siano troppo stressate e/o ferite anche gravemente, dalle continue richieste amorose dei partner. Con questo genere di fagiani la formazione di famiglie e/o coppie in periodi diversi e/o con individui non della stessa età non pone alcun problema.
PERIODO RIPRODUTTIVO: Rispettando i tempi naturali, cioè non anticipando la deposizione, solitamente i maschi già a fine febbraio e soprattutto durante le giornate di sole, cominciano ad accennare ai vigori sessuali, con le uova dalla la prima metà di aprile sino alla fine di giugno, mentre levandole man mano che vengono prodotte si può arrivare sino ad agosto inoltrato.
TIPO DI NIDO: In cattività purtroppo le femmine nella maggior parte dei casi dimostrano di aver perso ogni istinto alla cova, ed il più delle volte depongono le uova dove capita o tuttalpiù in qualche angolo schermato di voliera e/o rifugio. Tuttavia se ne hanno la possibilità utilizzano ogni tipo di cassetta nido e/o contenitore venga loro messo a disposizione, posti sia a terra che sollevati dal suolo. ( Approfondimenti in: PARTE GENERALE - Tipi di nido )
UOVA DEPOSTE STAGIONAMENTE: In allevamento intensivo viene considerata una buona media la deposizione di 50-60 uova per fagiana, con casi non sporadici in cui si è arrivati a 70-80 e più uova.
PERIODO DI INCUBAZIONE e SCHIUSA: L'incubazione delle uova si protrae per circa 21-22 giorni, e dopo il ventunesimo iniziano a schiudere. Nella fortunata ipotesi che una femmina covi le proprie uova è preferibile che venga assecondata, se non altro per selezionare i soggetti da destinare alla riproduzione, dato che i piccoli crescono più velocemente e meglio, non evidenziando tutte le problematiche psico-fisiche che invece spesso si riscontrano negli esemplari nati con incubazione artificiale, apprendendo nel contempo i comportamenti tipici della specie. Tuttavia anche con la cova semi-naturale si può ottenere più o meno lo stesso risultato, con il vantaggio di non ridurre la produzione di uova come inevitabilmente avviene con quella naturale. Il maschio nel frattempo deve essere allontanato, o perlomeno isolato in un grosso gabbione o serraglio che può anche essere realizzato, ammesso che le misure lo consentano, all'interno della stessa voliera utilizzando dei telai in rete metallica, dato che non solo è certo che disturberà la compagna intenta a covare, ma quasi sicuramente si dimostrerà aggressivo nei confronti dei piccoli. Tuttavia con l'incubazione artificiale < temperatura pari a 37, 7 gradi, con il 55-60% di umidità >, che risulta essere anche la più largamente utilizzata, così come con gallinelle o tacchine leggere, si possono ottenere eccellenti risultati. Mentre i pullus ottenuti con la cova sia naturale che semi-naturale sono da subito estremamente vispi ed attivi, tanto che a circa due settimane di vita si presentano quasi del tutto impiumati, quelli nati attraverso l'incubazione artificiale, oltre ad essere molto più delicati ed apatici soprattutto dal 7° sino al 15°-17°, bisogna solitamente attendere il 21°-25° giorno.
( Approfondimenti in: PARTE GENERALE - Incubazione e schiusa
ALIMENTAZIONE PER PULCINI e FAGIANOTTI: Non presenta alcuna difficoltà potendosi attuare attraverso normali composti commerciali ( mangimi bilanciati ) da somministrare a seconda dei tipi, ed in relazione ai periodi di vita. Con aggiunta di cereali, erbe, verdura e frutta, oltre a integratori alimentari e vitamine quando e se ritenuti necessari. Nel corso dell'allevamento è altresì possibile cambiare il tipo di alimentazione in uso, portandola secondo i tempi consigliati ad essere inizialmente mista, cioè composta da mangime e granaglie o mix per piccioni, e successivamente, ammesso che ci si voglia orientare verso questo tipo di alimentazione, costituita esclusivamente da cereali interi e/o spaccati o mix per piccioni. ( Approfondimenti in: PARTE GENERALE - Alimenti e alimentazione )
ALIMENTAZIONE PER ADLTI e RIPRODUTTORI: Non c'è molto da aggiungere a quanto sopra descritto, se non che a circa 4-5 mesi di vita, cioè una volta raggiunta l'età adulta, si inizia a fornire quello che sarà l'alimento base per la maggior parte dell'anno, che soprattutto per praticità è solitamente costituito da un buon mangime granulare o pellet da mantenimento o riposo per fagiani, integrato da una manciata di granaglie intere e/o spaccate, del solo grano o mix per piccioni. Come già precedentemente esposto è altresì possibile una dieta sia mista che costituita esclusivamente da cereali o mix per piccioni. Con l'approssimarsi, e durante la stagione riproduttiva è preferibile sostituire il mangime in uso con un tipo specifico per ovaiole di fagiano. In tutti i periodi dell'anno e/o stadi della crescita, una buona integrazione con erbe, verdure e frutta oltre ad essere necessaria al loro benessere fisico, può prevenire anche tenendoli occupati, pericolose turbe nervose che possono indurli a beccarsi anche selvaggiamente. ( Approfondimenti in: PARTE GENERALE - Alimenti e alimentazione - Progetti e Attrezzature )
PULCINAIA e PARCHETTI PER SVEZZAMENTO: Approfondimenti in: PARTE GENERALE - Pulcinaia e parchetti per svezzamento.
VOLIERE PER ADULTI: Pur potendosi adattare a vivere in ogni sorta di struttura è preferibile che ad ogni esemplare utilizzato come riproduttore vengano assegnati almeno 2 mq, ed un altezza non inferiore ai 2 metri, tenendo sempre ben presente che più spazio concederemo ai nostri COLCHICO, migliore sarà la loro esistenza, ed il comportamento molto più naturale ed equilibrato, potendo anche favorire la cova naturale. Nonostante la loro indubbia rusticità, alla voliera in cui vengono alloggiati, ammesso che non sia già completamente coperta, molto ampia o ricca di vegetali, arbusti e piante, deve essere annesso un rifugio che può anche consistere in una semplice tettoia chiusa perlomeno su tre lati, che possa comodamente ospitarli e nel contempo difendere dalla luce diretta così come da vento e pioggia, oppure durante i lunghi periodi particolarmente umidi e uggiosi, o più semplicemente quando sentono il bisogno di isolarsi in cerca di tranquillità, con al suo interno alcuni posatoi sistemati a diverse altezze sopra i quali indugeranno a lungo. ( Approfondimenti in: PARTE GENERALE - Voliere per adulti - Gestione della voliera - Tipi di rifugio )
Per ulteriori informazioni e foto vedere in < PHASIANUS COLCHICUS : sottospecie 1 >
Per ulteriori informazioni e foto vedere in < PHASIANUS COLCHICUS : sottospecie 2 >
Per ulteriori approfondimenti vedere in < PHASIANUS COLCHICUS : 30 sottospecie, un unico cielo >
For more information and photos see in...< PHASIANUS COLCHICUS : subspecies 1 >
For more information and photos see in...< PHASIANUS COLCHICUS : subspecies 2 >
For more information and photos see in..< PHASIANUS COLCHICUS : 30 subspecies, a single sky >
Phasianus c. colchcus ( Sud Caucaso ) da - www.wpacz-sk.com