- GAllus varius <Plus> -
Gallus varius illustrazioni
Il testo, sino a "Sinonimi basati sui besikar", è tratto, tradotto e sitetizzato da: " A Monograph of the Pheasants" Volume II del 1921 di Di William Beebe
Gallus varius ( Gallo verde o di Giava )........Brisson......1766
Nomi. -- Specifico: varius, dal carattere variegato del piumaggio. Inglese: Green, Fork-tailed, o Javan Junglefowl. Francese: Coq ayamalas. Nativi: Ayam oetan (Javanese Malay); Ayam alas, Pitté wono (Javanese) ; Ayam leuweung (Sondanese) ; Baki koek, Bekikko (Javanese); Kasintoe (Sondanese). Gli ultimi due nomi vengono applicati anche a Gallus gallus. Gli ibridi tra Gallus varius e pollame autoctono sono conosciuti come Bekisar o Kakok.
Sinonimi:
Phasianus varius Shaw and Nodd, Nat. Misc., X., pl. 353 [text].
Gallus varius Griff. ed. Cuv., III. 1829, p. 21; Lesson, Traité d’Orn., 1831, p. 492; Gray, List of Birds, Pt. III., Gall., 1844, p. 27; id. Gen. B., III. 1845, p. 499; Sclater, List of Phas., 1863, p. 10; Blyth, Ibis, 1867, pp. 307, 308; Gray, List Gallinae Brit. Mus., 1867, p. 40; id. Hand-list of Birds, II. 1870, p. 261; Elliot, Mon. Phas., II. 1872, pl. 35; Kelham, Ibis, 1881, p. 3 [Singapore?]; Hume, Stray Feathers, X. 1887, p. 68 [Johore, Malay Pen.]; Grant, Cat. Birds Brit. Mus., XXII. 1893, p. 352; Vorderman, Bijtrage tot de kennis der Vogels Kangean-Orde, 1893, p. 204 [production of hybrids]; Hartert, Novitates Zoologicae, 1896, p. 554 [Bali, 2000 feet] ; Hartert, Novitates Zoologicae, 1896, p. 574 [Sambawa, up to 3000 feet]; Hartert, Novitates Zoologicae, 1896, p. 598 [Lombok]; Grant, Hand-book Game-birds, II. 1897, p. 59; Sharpe, Hand-list of Birds, I, p. 39; Hartert, Novitates Zoologicae, 1898, p. 49 [South Flores]; Hartert, Novitates Zoologicae, 1898, p. 465 [Alor]; Hartert, Novitates Zoologicae, 1898, p. 476 [Sumba]; Vorderman, Java-Vogels, II. 1898, No. 119; Nehrkorn, Katalog Eiersammlung, 1899, p. 194; Hartert, Novitates Zoologicae, 1902, p. 421 [Kangean Is.]; Ghigi, Mon. Zool. Ital., XIV. 1903, p. 319 [generic character] ; Koningsberger, De Vogels van Java, II. 1909, p. 42; van Oort, Notes Leyden Mus., XXXII. rg10, p. 111; Mitchell, Proc. Zool. Soc., 1911, p. 522 [viability in captivity] ; Vorderman, Nat. Tijds. Ned. Ind., XLIV., p. 231 [description of female]; Vorderman, Nat. Tijds. Ned. Ind., LIL, p. 204 [hybridization]; Vorderman, Nat. Tijds. Ned. Ind., LIX, p. 225 [description of male].
Gallus furcatus Temminck, Pig. et Gall., II. 1813, p. 261; III. 1815, p.662; Steph. in Shaw’s Gen. Zool., XI. 1819, p. 215; Vieillot, Tabl. Encycl. Méth., I. 1823, p. 364; Temminck, Pl. Col., V. 1829, pl. 4 [No. 483]; Gray, Ill. Ind. Zool., I. 1830-32, pl. 43, fig. 2; Schinz, Nat. Abbild. Vég., 1833, p. 242; Jard, Nat. Lib. Orn., IV. 1834, p. 184, pl. X.; Schinz, Nat. Vog.; 1853, p. 145; Bernstein, Jour. fiir Orn., 1861, p. 188 [habits and nesting]; Wallace, Proc. Zool. Soc., 1863, p. 486 [Lombock, Flores]; Finsch, Notes Leyden Mus., XXII. 1901, p. 302.
Creagrius varius Gloger, Hand-u. Hilfsb., 1842, p. 387; Ghigi, Mon. Zool. Ital., X1V. 1903, p. 322 [generic characters].
Gallus javanicus Horsfield, Trans. Linn. Soc., XIII. 1822, p. 185 [Java].
Gallus violaceus Kelsall, Jour. Straits Asiatic Soc., XXIV. 1891, p. 167; Kelsall, Jour. Straits Asiatic Soc., XXV. 1894, p. 173.
Un poco di storia: la priva volta che la letteratura ornitologica "cita" questa forma, è sotto forma di una tavola dai colori strani fornita da Shaw e Nodder nella loro “Miscellanea del Naturalista” di data antica ma sconosciuta. I caratteri generali sono comunque corretti e l'intera cresta e il bargiglio mediano non lasciano dubbi sull'identificazione. Lo chiamarono Phascanus varius ( fagiano variegato ), e lo descrissero come un "fagiano nero, con la parte anteriore rossa, collo e dorso verde lucido e coda ascendente compressa con le copritrici pendenti su ciascun lato". Ed in un altra descrizione più dettagliata, ma non per questo più corretta, scrivono che "questo bellissimo uccello sembra essere un anonimo, del quale la presente figura è la prima presentata al pubblico". . . . Il paese natale di questa specie forse non è chiaramente accertato, ma probabilmente si tratta di un uccello indiano”.
Temminck nel suo Hitoire Naturelle Générale des Pigeons et des Gallinacés del 1813 ci fornisce la prima nota autentica: ‘Questa bella specie è molto abbondante nelle grandi foreste dell’interno dell’isola di Giava, la si trova comunemente durante il giorno nei boschi; la sua natura è aggressiva, attenta a nascondersi al minimo segno di pericolo, è difficile avvicinarsi per ucciderla."
Distribuzione.- Isole di Giava, Madura, Kangean, Bawean, Bali, Lombok, Sumbawa, Flores e Alor.
Distribuzione generale: questa specie predilige la fascia costiera più secca che si estende nell'entroterra lungo le valli inferiori, e in alcuni casi risale le montagne fino ad un'altezza considerevole, ma sempre in luoghi dove la configurazione del terreno comporta un minor grado di umidità.
Oltre ad essere relativamente comune a Giava, mostra sulla stessa isola una marcata distribuzione longitudinale a Giava con le concentrazioni maggiori sulle coste orientali e nord-orientali, diventando sempre più raro nel mentre ci si avvicina all'estremità occidentale dell'isola, ed in alcune zone è del tutto assente "sostituito" dal Gallus g. bankiva nonostante le agli estremi della rispettiva distribuzione le loro gamme possano sovrapporsi.
La "concentrazione" orientale dei numeri diventa un vero e proprio centro di distribuzione se a quest'area vengono aggiunte le due catene di piccole isole che si estendono verso est: Madura e Kangean a nord, e Bali, Lombok, Sumbawa, Flores e Alor a est.
Il sesto e ultimo lembo di terraferma abitato da questa forma è l'isolato isolotto di Bawean, a nord di Giava orientale.
Piuttosto curiosamente, la sua distribuzione nella piccola isola di Madura è paragonabile a quella di Giava, poiché gli uccelli si trovano solo nella parte orientale.
Gallus varius e Gallus g. bankiva - Autore: Francesco Veronesi ( località indicata: Taman Nasional Meru Betiri--Sukamade, Jawa Timur, Jawa 22-08-2016 Indonesia )
In generale: molti Gallus varius trascorrono la giornata all'ombra di “grovigli” vegetali, principalmente composti da piccole piante aromatiche e dalla Lantana ( Lantana camara ) dai fiori d'arancio localizzati in zone basse e umide, mentre i cactus scompaiono prima di raggiungere questi luoghi.
Ne escono di nuovo nel tardo pomeriggio. Alcuni, quando il sole è alto risalgono i crinali celandosi nelle grotte calcaree protette dai cactus, scendendo all’imbrunire per bere e nutrirsi velocemente.
Nel mese di settembre si osservano in coppia o famiglia, almeno per quanto riguarda le abitudini di appollaiamento. Durante il giorno molti di loro scendono a valle nelle terre coltivate, ed è così possibile vedere dei gruppetti di adulti e giovani con sei, otto individui, che mangiano e razzolano vicini. Sono forti volatori sebbene, come le altre specie del genere, usino questo mezzo solo se costretti, confidando maggiormente nella loro rapidità di fuga pedinando o correndo. Tuttavia, se necessario si involano facilmente, dapprima battendo rapidamente e poi scendendo in una lunga curva fino ai campi sottostanti.
Quando un potenziale rivale, oppure una gallina sono in vista, la coda scende ancora più del solito, il corpo viene tenuto eretto, la testa tesa protesa in avanti, ma con il bargiglio solo leggermente esteso.
Il portamento generale varia in relazione al momento e 'umore del gallo. La coda è tenuta molto più bassa rispetto ai galli domestici; nella normale posizione di deambulazione, le lunghe penne centrali spazzano il terreno, cadendo su ciascun lato, in modo da nascondere completamente le vere penne della coda, mentre quando corre velocemente testa e coda sono quasi allineate. Durante il canto può essere tenuta sia piuttosto alta che abbassata, però all'avvicinarsi di un avversario, così come al mostrarsi di una gallina, viene sollevata fino al portamento consueto in un gallo domestico.
Anche un leggero abbassamento o innalzamento della testa determina una notevole differenza nell'aspetto generale causato dalla retrazione o distensione del mono bargiglio. Ovviamente, la cresta risulta sempre esposta, tuttavia, mentre normalmente solo una porzione di pelle rossa sopra le piume del collo si rende visibile, quando il gallo assume una posizione completamente eretta le aree blu e gialle divengono molto evidenti, eguagliando lo scarlatto del mento nella brillantezza delle loro tonalità.
Riproduzione: la stagione riproduttiva varia notevolmente nelle diverse aree di ritrovo dei Gallus varius, con le coppie che nella stessa località possono deporre a diversi mesi di distanza l’una dall’altra. Plausibilmente, questa è la ragione per la quale pulcini di varie età si vedono nello stesso luogo, e non una doppia covata. Solitamente corrisponde a una parte della stagione secca, da giugno a novembre, più spesso nel primo e/o secondo mesi/e del monsone orientale, in quanto la ricchezza di vegetali ed il proliferare di insetti sono fondamentali per la crescita dei nuovi nati. A Patjiran gli estremi della stagione riproduttiva parrebbe estendersi, a giudicare dall’osservazione di giovani esemplari, perlomeno da giugno a novembre. Nelle regioni interne sembra, seppur molto verosimilmente, nidifichino solitamente nel mese di giugno.
I galli combattano ferocemente durante la stagione riproduttiva e corteggino assiduamente le loro compagne. Il metodo non differisce da quello dei congenere, tranne per il fatto che la testa viene messa in mostra in modo più prominente. Sembrano pienamente consapevoli della bellezza di cresta e bargiglio. Nel mentre il gallo si pavoneggia davanti alla gallina e si appiattisce obliquamente verso di lei, la testa è sempre distesa e ben inclinata verso la direzione di quest’ultima. Cosicché il bargiglio è teso al massimo, e temporaneamente la testa dell'uccello appare semplicemente una piccola connessione mediana tra i due grandi fogli di pelle multicolori: la cresta e il bargiglio.
Di norma è considerato monogamo. Tuttavia, come riferito da alcuni osservatori, la specie è talvolta poligama con un massimo di 4 galline per gallo.
Il nido è solitamente una cavità nel terreno nascosta tra una fitta vegetazione. Ciò nonostante ne sono stati registrati alcuni approntati sia al riparo di felci parassite ancorate ad una altezza al tronco di un albero, che, non di rado, nel mezzo della cima di una felce arborea, circondato dalle fronde ricurve, rivestito con la morbida peluria rossa degli steli di queste felci.
Gallus varius - particolare di cresta e bargiglio - Autore: Steve Potter ( località indicata dal fotografo: The Menjangan Monsoon Lodge, Bali, Nusa Tenggara 07-04-2024 Indonesia )
Gallus varius - particolare delle losanghe che caratterizzano le copritrici alari minori e mediane così come la parte inferiore di schiena e groppa - www.flickr.com Autore: Benjamin Naden ( località indicata dal fotografo: nessun dato )
Descrizione dettagliata: nel maschio adulto la cresta, faccia, bargiglio e parte anteriore del collo senza piume. Copritrici auricolari marrone opaco; parte superiore della testa, posteriore e lati del collo e superiore del mantello, corrispondente al manto allungato di altri Galli selvatici, composto da piume corte dagli apici quadrati, con la parte visibile sollevata in una fascia trasversale convessa, il vessillo stesso essendo così modellato risulta un terminale arrotondato. Esattamente simile alla corrispondente struttura nelle piume di Lophura e Lobiophasis. Base delle piume nero brunastro opaco, con parte di questa zona che mostra quando le piume siano supinate naturalmente. Poco prima della sezione curva distale, il nero mostra una debolissima lucentezza violacea che improvvisamente tramuta in brillante blu violaceo. La fascia convessa stessa è in ricco bronzo verdastro luminoso, con la piuma che termina in una frangia nera molto stretta. Questi colori sono del tutto assenti dalla superficie inferiore ed in base alle loro caratteristiche, scompaiono se osservati alla luce trasmessa.
Sulla parte mediana del mantello il blu violaceo diviene così estremo da sostituire il nero prossimale nella porzione visibile delle piume, mentre su quella inferiore dello stesso cambia piuttosto bruscamente, le piume perdono il loro carattere troncato per divenire piuttosto ottuse ed appuntite. Contemporaneamente la curva distale diventa obsoleta così come la frangia nera aumenta. Il blu violaceo scompare e tutta la piuma visibile è uniformemente verde dorato. Appena alla base della frangia nera, il vessillo è talvolta tinto di bronzo.
La parte inferiore della schiena e groppa formano un'altra area dalla colorazione “brusca”, quasi senza crescita ( pterylum, come da testo in inglese = pterigio - italiano, che non ha molto senso nella descrizione del piumaggio ) di transizione, con piume strette e molto allungate dalle estremità arrotondate ( losanghe ), centralmente nero opaco bordato completamente circoscritto da una vistosa frangia giallo dorato. Copritrici caudali superiori simili, ma con un'ampia area centrale verde bluastro. In quelle più lunghe, di questa serie, la frangia diviene obsoleta e la lucentezza verde domina tutta la piuma. Copritrici alari minori e mediane con forma molto simile alle piume su schiena e groppa, ma la frangia disintegrata è più lunga e arancio rossastro intenso che sulle copritrici maggiori interne impallidisce integrandosi al giallo dorato della mantellina posteriore. Copritrici maggiori e secondarie nere, più o meno lucidate di verde bluastro. Primarie bruno nerastre opache. Timoniere nere, lucidate di blu verdastro, soprattutto sui vessilli esterni. Parti inferiori interamente in nero opaco; copritrici sottocaudali leggermente frangiate di color cuoio giallastro
Questa specie mostra le penne della coda centrali lunghe e ricurve, tuttavia manca delle lancette allungate sul collo delle altre specie. Altra caratteristica presentata da questa forma riguarda la sorprendente pigmentazione di cresta e l’unico bargiglio. Il primo, molto grande simile ad una sorta di lamina, con il margine superiore integro, senza tracce delle profonde tacche ( dentelli ) ostentate dalle altre specie. Cioè, di norma la cresta è intera, nonostante, probabilmente, 10% dei galli possa ostentare seghettature molto deboli sulla metà posteriore. Anche nelle femmine occasionalmente si osservano minute seghettature lungo la sommità della rudimentale cresta. Spesso nei maschi, la dimensione di quest’ultima, è tale da farla inclinare, anche considerevolmente, su un lato ed in particolare al di fuori della stagione riproduttiva. La parte basale centrale si presenta verdastra o blu-verdastra, colore che vira bruscamente in un rosso violaceo estendendosi su tutti i rimanenti quattro quinti della cresta. In alcuni individui questa zona è quasi rosso intenso; anche in questo caso la lucentezza violacea dei fiori di pesco può diffondersi pressoché su tutta la sua superficie. Il bordo è solitamente rosso sangue. Palpebra inferiore viola opaco al centro, vira al giallo pallido attorno al bordo. Colorazione invisibile quando l'occhio è aperto, per contro, se chiuso, la palpebra risalta nettamente sul rosso del viso.
L'intera parte senza piume della corona, redini, faccia fino al bordo del piumaggio tutt'attorno, comprese le piccole carrucole sub-auricolari, mento, gola ed i due terzi anteriori della mediana del bargiglio sono rosso sangue intenso. Bargiglio che si origina tra i rami mandibolari inferiori estendendosi molto in basso sul collo, pendendo verso il basso come una grande piega mediana della pelle.
Gallus varius - particolari della coda - www.flickr.com Autore: Benjamin Naden ( località indicata dal fotografo: nessun dato )
Negli uccelli completamente adulti durante la stagione riproduttiva la lunghezza può essere di 6-6,5 cm. Le estremità libere delle penne del collo, per quanto troncate, si estendono come un mantello sopra la gola nuda, e quando la testa dell'uccello è abbassata i bargigli sono quasi completamente nascosti tranne per una parte del rosso anteriore. Durante il corteggiamento, la preparazione al combattimento, o quando la testa è distesa per qualsiasi motivo, la piena gloria della pigmentazione del bargiglio supera anche quella della cresta. A partire dalla piega più bassa dei piccoli bargigli facciali e sub-auricolari, una fascia giallo cromo intensamente brillante si estende verso il basso, allargandosi gradualmente, oltre la parte finale attaccata del bargiglio, quasi fino all'estremità libera posteriore. Il resto di questo organo, la porzione esterna inferiore, è in ricco azzurro, a volte con un accenno di verdastro. Interessante è il rapporto tra i tre colori e anche il carattere della pelle stessa nelle rispettive zone di pigmentazione. Il giallo è bruscamente separato dagli altri due colori, mentre il rosso e il blu mostrano una notevole zona di transizione graduale, un viola che appare più scuro di entrambi. L'area gialla è la più piegata e sgualcita, le linee sono trasversali, longitudinali e diagonali, formando una rete complessa. Il rosso mostra appena le sue rughe piuttosto longitudinali, mentre il blu è vistosamente segnato da crespature scure che corrono ad angolo retto rispetto al bordo del bargiglio. Negli uccelli completamente adulti la faccia e l'intero bargiglio sono privi di piume, le ultime tracce delle quali corrisponde ad una piccola macchia di piume nere su gola e bargigli nella zona rossa accanto al giallo.
Iris limone, arancio o giallo paglierino tenue. Mandibole solitamente color corno pallido. La base della mandibola superiore può essere nera o rossastra scura e tutto il sotto-mandibola giallastro o avorio. Zampe e piedi che variano dal rosa carnoso nella stagione riproduttiva, al biancastro piuttosto pallido. Così come la metà posteriore del tarso, dita e speroni possono essere marrone scuro.
Lunghezza, 700 mm.; becco dalla narice, 16; ala, 225; coda, 325; tarso, 73; dito medio e artiglio, 60; speroni, sottili e ricurvi, circa 25 mm. Peso del maschio da 0,650 a 1500 Kg.
Nella femmina adulta, corona, collo e mantello superiore marrone sabbia, quest'ultimo con un'ampia fascia concentrica nera, submarginale, che racchiude un'area dalla tonalità piuttosto rossastro. Il restante piumaggio superiore e copritrici più piccole sono neri con bordi color cuoio e fascia trasversale irregolare color cuoio rossiccio, molte delle piume presentano una striscia bianca molto sittile simile a un pelo. Gran parte del nero, soprattutto sulle scapolari e copritrici delle ali, è lucidato di verde iridescente. Secondarie nero-brunastre, barrate sui vessilli esterni di bianco ocra. Primarie e alula marrone opaco. Penne della coda nero-brunastre, con poche macchie marginali irregolari color cuoio, separate da aree scure indistintamente lucidate di verdastro.
Redini, larghe strisce sopracciliari ed il piumaggio piuttosto rado ai lati del viso color camoscio pallido; mento e gola bianchi. Ventre brunastro-cuoio; penne del petto bordate di bruno scuro; penne in generale screziate in modo rado ed irregolare dello stesso colore, soprattutto sui fianchi, dove il colore scuro forma barre irregolari.
Iride giallo paglierino tenue. Pelle del viso visibile attraverso il piumaggio rado e il piccolo pettine rosa rossastro. La gola completamente ricoperta di piume, ma una piega cutanea bassa e permanente rappresenta il bargiglio del gallo adulto. Zampe color carne pallido.
Lunghezza, 400-450 mm.; becco dalla narice, 15; ala, 195; coda, 115; tarso, 58; dito medio e artiglio, 48; speroni rudimentali. Peso 0,485-1050 kg.
Nella femmina adulta, corona, collo e mantello superiore marrone sabbia, quest'ultimo con un'ampia fascia concentrica nera, submarginale, che racchiude un'area dalla tonalità piuttosto rossastro. Il restante piumaggio superiore e copritrici più piccole sono neri con bordi color cuoio e fascia trasversale irregolare color cuoio rossiccio, molte delle piume presentano una striscia bianca molto sittile simile a un pelo. Gran parte del nero, soprattutto sulle scapolari e copritrici delle ali, è lucidato di verde iridescente. Secondarie nero-brunastre, barrate sui vessilli esterni di bianco ocra. Primarie e alula marrone opaco. Penne della coda nero-brunastre, con poche macchie marginali irregolari color cuoio, separate da aree scure indistintamente lucidate di verdastro.
Redini, larghe strisce sopracciliari ed il piumaggio piuttosto rado ai lati del viso color camoscio pallido; mento e gola bianchi. Ventre brunastro-cuoio; penne del petto bordate di bruno scuro; penne in generale screziate in modo rado ed irregolare dello stesso colore, soprattutto sui fianchi, dove il colore scuro forma barre irregolari.
Iride giallo paglierino tenue. Pelle del viso visibile attraverso il piumaggio rado e il piccolo pettine rosa rossastro. La gola completamente ricoperta di piume, ma una piega cutanea bassa e permanente rappresenta il bargiglio del gallo adulto. Zampe color carne pallido.
Lunghezza, 400-450 mm.; becco dalla narice, 15; ala, 195; coda, 115; tarso, 58; dito medio e artiglio, 48; speroni rudimentali. Peso 0,485-1050 kg.
Pulcino: parti superiori dalla corona alla coda e l'ala verso il basso, marrone cioccolato scuro; testa, parte laterale di collo e petto, brunastri; banda color cioccolato o nero che dalle redini, al retro dell’apertura oculare e copritrici auricolari, arriva fino alla nuca. Banda color crema su entrambi i lati del marrone dorsale lungo i fianchi e la groppa, delimitata all'esterno da una striscia nera. Parti inferiori bianco crema. Iris nocciola chiaro. Becco, zampe e piedi di colore bianco rosato o corno chiaro.
Piumaggio giovanile. – I sessi che sfoggiano questo tipo di livrea sono quasi indistinguibili se non che i galli appaiono più pesantemente pigmentati di nero, tuttavia il tipo generale di disegno e colorazione è molto simile alla femmina adulta. Lo scarso piumaggio su viso, mento e gola si mostra bianco puro. Le piume della sommità della testa, collo e parte superiore del mantello sono tutte normalmente di forma arrotondata e colore prevalentemente nero, con frangia color cuoio e stretta striscia sul rachide che sulle piume del mantello inferiore, dorso e groppa si espande in un vistoso bianco ocra.
Copritrici minori come il mantello superiore; mediana come il dorso, con l'aggiunta di una larga fascia trasversale il cui ampio apice si presenta color cuoio o biancastro. Secondarie e loro copritrici, fasciate o macchiate di biancastro e rossiccio sui vessilli esterni, similarmente alla femmina adulta. Primarie marrone chiaro. Timoniere marrone scuro, barrate irregolarmente o bordate di color cuoio.
Piume bianche della gola che si estendono lungo il collo a formare una V, coprendo la zona che nell'adulto è nuda ed occupata dal bargiglio mediano. Piumaggio ventrale bruno-rossastro, screziato e macchiato di nero. Fianchi sui quali si evincono deboli tracce della fascia concentrica sub-terminale che caratterizza la femmina adulta. Copritrici inferiori nere, con una frangia color cuoio.
Iride nocciola chiaro: cresta e speroni rudimentali. La pelle del viso, osservata attraverso il piumaggio, si mostra color carne; zampe e piedi rosati.
Primo muta annuale o post-giovanile. - In tutti gli esemplari esaminati, questa muta lascia l'individuo con un piumaggio adulto molto imperfetto. Quindi solo durante la seconda muta annuale che assume la livrea completamente adulta.
Il cambiamento tipico è il seguente, pur se non esistono due esemplari esattamente uguali, infatti questo è il periodo più variabile della vita di questa specie relativamente ai caratteri esterni.
Le piume marroni della testa, collo e mantello sono sostituite da nere, con una leggera lucentezza verde sub-terminale, per contro la frangia, conserva il suo colore bruno-rossiccio. La convessità è appena evidente e la forma è meno tronca che negli adulti. Il nuovo piumaggio del mantello superiore presenta solo una debole lucentezza verde, che appare dapprima come due fiamme o ocelli sub-terminali al centro dei vessilli. Il manto della groppa è di transizione tra il giovanile e quello adulto, largo, con estremità tozze, affusolate e una frangia disintegrata molto ampia di colore giallo pallido. Il centro nero è spesso screziato di color cuoio e marrone. Copritrici ancor meno progredite, ed in sostituzione del rosso arancio mostrano solo una lieve frangia giallo ruggine. Copritrici superiori caudali, tutte bordate di giallo cuoio e lucidate in modo molto imperfetto di verde. Penne della coda con bordi lucidi; secondarie contraddistinte da una serie di grandi macchie rossastre sul vessillo esterno, mentre barre e macchie biancastre sono state eliminate. Il nuovo piumaggio ventrale presenta una diminuzione del rosso-bruno, ed un corrispondente aumento del nero.
Ibridi:
Ibridi, bekisar ottenuti attraverso l’incrocio tra Gallus varius maschio e gallina domestica. La colorazione presenta in generale due tipologie ereditate dalla madre di razza malese da combattimento rossa e crema. Questi due colori sono sempre i più evidenti e gli ultimi a scomparire sulle copritrici alari. L'estremo del tipo rosso è dove l'iridescenza viola e verde si diffonde sul corpo fino a cancellare quasi o completamente tutti gli altri pigmenti. L'estremo del tipo crema è il totale bianco puro.
Le piume del collo degli ibridi di prima generazione sono molto simili a quelle dei Gallus varius, ma con stretti margini color cuoio o rosso. Gli orecchioni sono spesso di grandi dimensioni. L’area verde sulla cresta è solitamente sostituita da una corrispondente rossa, ed il giallo sul bargiglio da bianco bluastro. Negli esemplari di colore bianco puro quest'area può essere giallo zolfo. Le iridi di tutti si mostrano cromaticamente pallide, ma arancioni anziché gialle. Forma e colore della cresta sono simili a quelli del gallo domestico, mentre il bargiglio mediano è come nel Gallus varius. Dopo la morte, però, la parte basale della cresta, che nel Gallus varius verdastra, diventa pressoché subito bianco carnoso, mentre il resto mantiene la sua tonalità rosso intenso per molti giorni prima di sbiadire leggermente. Occasionalmente si possono trovare soggetti con cresta e bargiglio come nel Gallus varius, ed anche esagerati sia nelle dimensioni che nel colore. La rarità di questi individui è attestata dal prezzo elevato a cui vengono venduti.
Il carattere generale del canto e la capacità di volo sono simili a quelli degli galli selvatici. In termini di dimensioni generali gli ibridi eccellono su entrambi i genitori.
La seconda generazione è conosciuta come kekoks. Probabilmente risulta dalla contrazione di dekékko, nome che nella Giava occidentale viene dato al Gallus bankiva. L'idoneità è evidente quando vediamo che nella maggior parte di questi kekok il piumaggio ritorna al tipo Gallus. Le piume diventano lunghe e perdono gran parte o tutto il colore viola. Sebbene il bargiglio mediano possa essere ben sviluppato in vita, le sue due pareti dermiche sono attaccate in modo così approssimativo che dopo la morte si stacca e la gola mostra semplicemente la pelle rugosa, senza traccia del bargiglio.
Solitamente in questa generazione il canto torna al richiamo di tre o quattro sillabe del gallo domestico.
Sinonimi basati sui bekisar ( vedere a fondo pagina )
Gallus aeneus Cuvier, è uno dei tipi con piumaggio superiore violaceo, bordato di giallo dorato; pettine con denti minuti; un piccolo bargiglio mediano.
Gallus temmincki Gray, è una fase rossa dell'ibrido. Tutto il piumaggio bordato di castano dorato; sei denti grossolani nel pettine; bargiglio mediano della gola ben sviluppato e bargigli golari piccoli.
Gallus violaceus Kelsall, ha la dominante violacea lucida; una cresta dentata, un bargiglio mediano di buone dimensioni.
Inoltre:
Sono diffusi a Giava, nel gruppo delle isole Madura, a Bali, Lombok, Sumba, Sumbawa, Flores e nelle isole Alor.
In Indonesia, il problema della conservazione della natura si concentra su tre aspetti principali, vale a dire la protezione dei processi ecologici che sostengono la vita, la preservazione della diversità genetica e l’uso sostenibile delle risorse naturali.
La pressione esercitata dalla cattura di Gallus varius per la vendita o incrocio inteso alla produzione di bekisar potrebbe mettere in serio pericolo la sopravvivenza della specie in natura. Fattori come le precarie condizioni economiche delle genti locali inducono far sì che questa risorsa naturale diventi una facile risorsa per la commercializzazione. Oltre a ciò, l’aumento costante della popolazione sconvolgerà lentamente ma inevitabilmente anche l’habitat naturale dei Gallus varius, con tutte le conseguenze correlate.
Nonostante questa forma non sia inclusa tra quelle protette o da proteggere, considerata la loro importanza ecologica ed il valore economico tra i locali, per la conservazione della specie è necessario agire tempestivamente prima che sia troppo tardi.
Definibili uccelli costieri e di valle, vivono in gruppi ai margini delle foreste. Solitamente durante il giorno vagano nell'erba in crescita tra gli affioramenti rocciosi, cespugli e/o arbusti. Non di rado vagano nei pressi dei villaggi, intorno alle risaie o campi coltivati, tra ciuffi di bambù e cespugli. Dopo il tramonto si appollaiano, in numero variabile, da uno ad diversi esemplari, sui rami degli alberi. Nonostante prediligano un clima caldo e secco, talvolta si possono ai margini dei boschi montani fino ad un'altitudine di 700 m sul livello del mare.
In generale, la vita sociale di questi galli è divisa in due modelli: gruppetti singoli, solitamente famigliari, e coppie o nuclei famigliari che si uniscono ad altri costituendo piccoli stormi.
Come già sopra argomentato, la stagione riproduttiva varia notevolmente, tuttavia il picco della deposizione avviene da giugno a novembre. Le covate sono di norma costituite da 6 a 12 uova deposte in un nido costituito da rametti, foglie ed erba, disposto sia a terra che ad una certa altezza dal suolo su ceppi marcescenti o felci. Così come la gallina può occasionalmente utilizzare il nido approntato da qualche altro grosso volatile quand’anche si trovi a notevole altezza da terra. La dieta è principalmente costituita da semi, erba, insetti e piccoli vertebrati, altri piccoli animali; come grilli, cavallette ecc., inclusi piccoli vertebrati. Le attività di ricerca del cibo si svolgono di prima mattina e nel tardo fino a poco prima del tramonto.
Gallus varius ( Gallo verde o di Giava )........Brisson......1766
Foto da: 1-2 www.inaturalist.org Autori: 1 Birds Explorer - 2 Steve Murray ( località indicate dai fotografi: 1 Buleleng Regency, Bali 30-11-2012 Indonesia - 2 West Island Shire of Cocos, Cocos (Keeling) Islands 05-03-2012 Keeling )
1 - Gallus varius 2 - Gallus varius
Gallus varius
Foto da: Autori: 1 Jessie Williamson - 2 Maciej Kotlarski ( località indicate dai fotografi: 1-2 Komodo National Park--Loh Liang, Timur, Nusa Tenggara 26-08-2023 e 05-11-2019 Indonesia )
1 - Gallus varius 2 - Gallus varius
Gallus varius
Foto da: 1 Autore: Tim Avery - 2 www.pbase.com Autore: Rohan Clarke ( località indicate dai fotografi: 1 Komodo National Park--Loh Liang, Nusa Tenggara Timur, Nusa Tenggara, Indonesia 15-09-2018 - 2 Cocos Islands 11-02-2011 Indonesia )
1 - Gallus varius 2 - Gallus varius
Gallus varius
Foto da: 1 Autore: Ron Sawyer - 2 www.observation.org ( località indicate dai fotografi: 1 West Island ( Pulau Panjang in malese ) Cocos (Keeling) Islands 26-04-2023 Keeling islands - 2 Komodo Island 20-06-2018 Indonesia )
1 - Gallus varius 2 - Gallus varius
Gallus varius ( sintetico schema della crescita da pulcino a subadulto )
Foto da: 1 Autore: www.museum.wa.gov.au Autore: Karen Willshaw - 2 Autore: Lars Petersson <My World of Bird Photography> - 3 Autore: Kevin Bartram ( località indicate dai fotografi: 1 nessun dato - 2 Komodo National Park, Timur, Nusa Tenggara 10-09-2010 Indonesia - 3 Cocos Keeling Islands, Cocos (Keeling) Islands 31-12-2013 )
1 - Gallus varius pulcino 2 - Gallus varius madre con 3 - Gallus varius pulcinotto - probabilmente maschio
Gallus varius ( sintetico schema della crescita da pulcino a subadulto )
Foto da: 1 Autore: David Newell - 2 Autore: Justin Rayboun - 3 www.inaturalist.org Autore: Kirill Petrov ( località indicate dai fotografi: 1 Transfer Station (West Island), Cocos (Keeling) Islands 03-11-2023 Keeling - 2 Baluran Nationa Park, Jawa Timur, Jawa 03-06-2013 Indonesia - 3 Loh Liang - Komodo NP, Kec. Komodo, Kabupaten Manggarai Barat, Nusa Tenggara Timur 11-08-2023 Indonesia )
1 - Gallus varius femmina immatura 2 - Gallus varius immaturi - 2 femmine - 1 maschio 3 - Gallus varius maschio immaturo
Gallus varius ( sintetico schema della crescita da pulcino a subadulto )
Foto da: 1 www.inaturalist.org Autore: panjigusti - 2 Autore: Sue Beatty - 3 www.flickr.com Autore: Benjamin Naden ( località indicate dai fotografi: 1 Bekol Savanna & surroundings, Situbondo, Jawa Timur, Jawa 28-10-2018 Indonesia - 2 West Island, Cocos (Keeling) Islands, Cocos (Keeling) Islands 31-12-2022 Keeling - 3 nessun dato )
1 - Gallus varius maschio immaturo 2 - Gallus varius femmina sub-adulta 3 - Gallus varius maschio sub-adulto
Gallus varius - i vari stadi della muta ( per ulteriori spiegazioni, vedere alla pagina: Gallus: le 4 specie )
Nota: com'anche nel caso di altre specie che albergano a queste latitudini, favoriti dalle condizioni climatiche, si riproducono per gran parte dell'anno, di conseguenza anche la muta del piumaggio segue questi ritmi non essendo circoscritta ad un determinato periodo dell'anno, anche se, buona parte degli esemplari la mostrano principalmente in autunno/inverno.
Foto da: 1 Autore: David Newell - 2 www.inaturalist.org Autore: William Stephens ( località indicate dai fotografi: 1 Transfer Station (West Island), Cocos (Keeling) Islands, 06-11-2023 Keeling island - 2 Baluran National Park, Jawa Timur, Jawa 15-09-2014 Indonesia )
1 - Gallus varius 2 - Gallus varius
Gallus varius - i vari stadi della muta ( per ulteriori spiegazioni, vedere alla pagina: Gallus: le 4 specie )
Foto da: Autori: 1 Kevin Bartram - 2 Jack Noordhuizen ( località indicate dai fotografi: 1 Cocos Keeling Islands, Cocos (Keeling) Islands 31-12-2013 Keeling Islands - 2 Baluran National Park, Jawa Timur, Jawa 15-10-2016 Indonesia )
1 - Gallus varius 2 - Gallus varius
Ibridi Bekisar
Storia e leggenda ( ? )
L''ibridazione è talmente antica da perdersi nei meandri del tempo. I moderni sundanesi e giavanesi sostengono che tale pratica ebbe inizio sulle isole Kangean nel Mar di Giava. I popoli nativi dell'arcipelago della Sonda capirono che potevano accoppiare maschi di Gallus varius alle loro galline domestiche utilizzando la progenie per la comunicazione tra canoe. Ogni gallo possiede una voce pressoché unica, a causa della sua discendenza ibrida, e per late motivo un gallo, precedentemente selezionato, veniva messo in una speciale gabbia di bambù ed issati sull'albero della canoa. Il richiamo combina le note prolungate dei Gallus varius a quelle del pollo domestico, e dato la voce del bekisar può essere udita spesso fino a due miglia sul mare, li marinai iniziarono a tenere sempre questi ibridi sulle loro canoe.
Da altra documentazione risulta che il nome venne attribuito in onore al figlio del re Mataram confinato a Madura, cioè Bekisar.
Durante il suo esilio, Bekisar effettuò numerosi esperimenti incrociando maschi di Gallus varius con galline appartenenti al pollame domestico locale e successivamente, mentre l’allevamento di questo ibrido si sviluppava sempre più, gli fu dato il nome del suo creatore, che ancor oggi conosciamo come bekisar.
Quando i popoli nativi di Giava e delle Isole della Sonda migrarono in Oceania e oltre, portarono con sé gli animali domestici, compresi i polli sia selvatici che semidomestici discendenti dal Gallus bankiva. Anche i galli bekisar erano presenti in numero sufficiente da influenzare in modo significativo la popolazione selvatica di ciascuna isola. Un bekisar fuggito era quasi impossibile da catturare. Oppure, se rilasciato su un'isola tropicale ricoperta di mangrovie in Oceania o Pacifico meridionale, si riadatterebbe facilmente alla vita selvaggia come se fosse un Gallus varius.
Molte delle isole più remote, soggette a tifoni, con popolazioni umane molto piccole o estinte, rappresentano gli habitat dei galli rinselvatichiti naturalizzati, descritti come Gallus selvatici di colore violaceo dai primi naturalisti europei e considerati una nuova specie. Per poter ottenere femmine fertili, serve re-incrociare maschi ibridi Bekisar con galline selvatiche, seppur domesticate, datosi che, come già ampiamente argomentato, la progenie ibrida femminile ottenuta incrociando i maschi Gallus varius con galline domestiche è sempre sterile.
Allorquando i clan rivali, le guerre tribali, malattie, tifoni o migrazioni estirpavano o quasi sterminavano le popolazioni umane, gli animali, compresi i Galli selvatici, rimanevano forzatamente su queste isole remote. Per predatori naturali come i varani , uccelli marini, pitoni ecc., i soggetti meno adattati, incapaci di volare o correre velocemente, costituivano facili prede, senza che fosse concessa a loro la possibilità di riprodursi. Sarebbero morti anche gli individui non in grado di sopravvivere per lunghi periodi senza acqua dolce, oppure quelli privi di un appropriato istinto di sopravvivenza nei confronti dei frequenti tifoni.
Tuttavia, sia i Bekisar quanto i loro discendenti generati dall'incrocio con galline selvatiche, si sono adattati alle condizioni locali. Con ogni generazione successiva prodotta dai re-incroci, le probabilità che vi fosse una femmina ibrida fertile aumentano cosicché, ad un certo punto, venne raggiunto un equilibrio genetico e prodotta una nuova generazione di femmine vitali, in grado di riprodursi. Nel lungo periodo, alcune delle isole più remote, come la Nuova Caledonia , Ponape , Marchesi , Rapa e Rapa Nui , si popolarono di soggetti dall'aspetto unico, non molto somiglianti a nessuna delle due forme originarie.
Quando queste isole vennero raggiunte da successive migrazioni di polinesiani che trasportavano pollame domestico (derivato dal Gallus gallus, la maggior parte dei tratti violacei svanirono a causa dell'impaludamento genetico, persistendo solo sulle isole più remote. Da queste popolazioni insulari isolate si svilupparono razze uniche, in particolare a Ponape, nelle Marchesi e a Rapa Nui (Isola di Pasqua) , con la particolarità di deporre uova colorate di blu, grigio, lilla e verde. Il Gallus varius è l'unica del suo genere a produrre uova colorate. Ayam Bekisar, letteralmente, pollo ibrido, è il risultato dell'incrocio tra due forme diverse, il maschio di Gallus varius e gallina domestica ( Gallus gallus domesticus).
Come già argomentato ad inizio pagina, i galli bekisar risultano per la maggior parte fertili, mentre le galline sono sempre sterili, quindi non possono essere accoppiati (bekisar X bekisar) sperando di ottenere uova feconde. E’ comunque possibile incrociarli con razze di polli domestici per ottenere nuove, per quanto instabili, forme. Molti allevatori indonesiani lavorano in questo senso, incrociando i galli bekisar con varie razze domestiche, tuttavia, a causa dell’instabilità dei geni, non è possibile prevedere quali saranno i risultati perlomeno sino agli F 2 dato che la terza generazione riprende i caratteri principali del Gallus varius.
Il valore di un Ayam Bekisar si basa sulla sua voce ed aspetto, infatti sia i Gallus varius quanto le galline domestiche selezionati come riproduttori devo mostrare un canto chiaro e pulito, così come taglia e temperamento adeguati. Attualmente, oltre alla riproduzione naturale, vengono utilizzate anche l’inseminazione artificiale ed altre tecniche allo scopo di ottenere un buon canto, cioè acuto e chiaro. Nelle competizioni i soggetti che mostrano un suono distorto vengono eliminati. Ovviamente anche le caratteristiche esteriori assumono un notevole valore nel giudizio complessivo del soggetto.
Due, sono le procedure utilizzate: l’accoppiamento naturale e l’inseminazione artificiale (AI).
La prima, accoppiando un maschio di Gallus varius ad una gallina domestica preferibilmente quando ancora immaturi in modo che crescano insieme.
Nel secondo caso, l’utilizzazione in sicurezza di questa procedura, necessita di pratica, quindi eseguibile solo da persona esperta o veterinario. Il processo per ottenere dei buoni bekisar non è semplice, ed è per questo che risultano piuttosto costosi.
L''accoppiamento tra un gallo bekisar, quindi ibrido, con una gallina domestica produce soggetti con caratteristiche simili a quelle di un pollame il cui canto termina con "giogo". Questa forma è chiamata bekikuk. I Gallus varius possono anche essere accoppiati con le femmine della razza Bantam kate (Bantam ayam kate), tuttavia gli ibridi prodotti (bekisar) sono dotati di voci non paragonabili a quelle dei bekisar tradizionali.
La selezione dei futuri riproduttori (maschi di Gallus varius e femmine di galline domestiche), è vista come un'importante fase iniziale prima dell'incrocio finalizzata a produrre bekisar di qualità. Poiché lo scopo è quello di ottenere soggetti dalla voce melodiosa ed un bell’aspetto sia esteriore quanto come colore del piumaggio, la scelta dei futuri riproduttori si basa solitamente su molti di questi criteri. Il maschio Gallus varius, se già domestico risulterà più facilmente gestibile, dovrebbe avere una buona voce (canto forte, pulito, lungo e acuto), corpo grande e sano, cresta spessa, larga ed eretta, bargiglio voluminoso e, come la cresta, ben pigmentato.
Anche la gallina domestica determina la qualità del bekisar che verrà prodotto. La selezione della quale deve essere effettuata prestando attenzione alla forma fisica (la loro dimensione non deve superare quella del maschio), al piumaggio folto, al chiocciare forte e lungo sperando che l'abbinamento col canto del gallo possa produrre un bekisar oltre che bello, anche con una apprezzabile voce.
Per quanto riguarda i tratti qualitativi, poiché risultano generalmente regolati da diversi geni, sono più facili da selezionare in modo che ne possano produrre alcuni desiderati nei bekisar. Queste caratteristiche vengono selezionate allo scopo di migliorare ulteriormente l'aspetto del bekisar ed includono modello e colore di cresta, bargiglio e pelle nuda così come la colorazione del piumaggio. Il comportamento ereditario di questi tratti è noto. Le forme della cresta a rosa oppure a pisello sono dominanti sulla cresta singola quindi, volendo ottenere un bekisar con cresta singola, ovviamente, bisognerà dare la preferenza ad gallina domestica riproduttrice con cresta semplice poiché il Gallus varius possiede naturalmente questa caratteristica. Le piume bianche sono dominanti sulle piume colorate mentre queste ultime risultano dominanti sulle piume recessive bianche e nere che sono dominanti sulle rosse. La natura del gambo peloso è dominante su quella glabra, La natura delle barbe sul calamo è dominante su quello glabro .
E’ presumibile che in futuro la domanda di polli bekisar aumenterà "reclamando" una maggiore cattura di esemplari selvatici. In mancanza di adeguati sforzi atti alla conservazione, il costante prelievo in natura, così come la rapidissima distruzione delle foreste che costituiscono l'habitat dei Gallus varius, potenzialmente potrebbero causare la loro estinzione. Dal punto di vista commerciale per gli hobbisti, questo pollo da compagnia è molto redditizio, i piccoli da due a tre settimane hanno un valore da 100mila a 500mila rupie indonesiane, da quattro settimane a tre mesi sono valutati da 250mila a 1 milione, da 4 mesi a 6 mesi i vecchi hanno già un valore compreso tra 400mila e 2 milioni di rupie indonesiane e i figli campioni hanno un valore illimitato a seconda della qualità dei genitori ( cambio rupia indonesiana x euro in base alla valutazione del momento ).
Inoltre, Gallus varius allevati, in quanto molto più gestibili, sono da preferire per la produzione dei polli bekisar e ciò potrebbe anche essere interpretato come il fattore trainante per la conservazione delle specie non essendo più necessari i continui prelievi in natura. Quindi, gli allevatori che producono polli bekisar deve essere motivati ed incentivati ad allevare anche i Gallus varius affinché il loro utilizzo possa continuare ad essere sostenibile. Il ruolo e la partecipazione di vari organismi nella conservazione in situ ed ex situ dei Gallus varius deve continuare ad essere incoraggiato affinché gli sforzi di conservazione possano dare i frutti sperati.
Ciò che cercano e interessa agli hobbisti è il suono del canto che può essere prodotto solo dalla generazione F1.
Per quanto possa sembrare teoria, un'opzione ragionevole sarebbe quella di ripristinare la prima generazione accoppiando un Gallo F1 (ibrido fecondo) ad una femmina di Gallus varius. Probabilmente il canto sarebbe ancora adeguato, però richiederebbe approfondimenti sia in riguardo al suono stesso che per quanto concerne la colorazione del piumaggio.
Naturalmente, ciò provocherebbe anche una diminuzione del numero causato dalle difficoltà di allevamento.
Lo sviluppo di questo ibrido in Indonesia è molto rapido ed in continua evoluzione, dando origine a nuovi tipi che presentano determinate caratteristiche sia in termini di aspetto fisico, colore delle piume, voce e movimenti del corpo:
Un breve elenco delle forme più conosciute, alcune in passato descritte per errore:
Gallo Aeneus ( per info e foto vedere a fondo pagina )
Le caratteristiche di questo uccello sono che ha una cresta piccola ad 8 denti e bargigli medi. Nel frattempo, il colore della pelliccia sulla parte superiore è viola e il rivestimento è giallo dorato.
Gallus Temminckii ( per info e foto vedere a fondo pagina
Presenta una delle tipiche caratteristiche fisiche dei bekisar, cioè la cresta a 6 denti e unico bargiglio rosa. Colorazione del piumaggio rosso brillante con sfumature in rosso brunastro.
Gallus violaceus ( per info e foto vedere a fondo pagina )
Fisicamente presenta la cresta seghettata di medie dimensioni, mentre il disegno del piumaggio si presenta violaceo molto liscio e lucido.
A seguire alcuni dei nomi attribuiti agli ibridi bekisar da considerare, salvo rari casi ( es: bekicem, bekiput ecc. ), solo come curiosità in quanto ogni regione, se non distretto, identifica le colorazioni e/o aspetto fisico, con nomi locali. Ciò nonostante, solitamente l'identificazione in generale si basa sulla colorazione del piumaggio o particolarità dello stesso.
Bekisar Cemani/Nero (Bekicem)
Nell'aspetto generale non differisce dagli altri bekisar, tuttavia, nella colorazione del piumaggio prevale la genetica della gallina Cemani, ovvero nero corvino ma lucido con leggere iridescenze verdastre. Quindi caratteristiche fisiche definibili affascinanti, con il nero basale arricchito dalla brillantezza trasmessa dal Gallus varius. Becco e piedi anch'essi neri.
Bekisar multicolore (assolo)
Probabilmente è stato a causa dei numerosi incroci tra il Gallus varius e tipi diversi di polli domestici importati, che hanno prodotto questa varietà che mostra molte fantasie di colore. Tuttavia, la multi-colorazione è altresì causata dai vari incroci avvenuti tra il pollame domestico locale di vari colori come il grigio, giallo, marrone, rosso e tanti altri.
Bekisar Putih Jogja (Bekiput)
Gli appassionati lo chiamano anche bekisar joga o bekiput. La colorazione bianca venne selezionata per la prima volta a Yogyakarta utilizzando una gallina bianca domestica accoppiata al maschio Gallus varius. Considerato che il processo selettivo per ottenere il bianco puro è piuttosto lungo, il prezzo è solitamente più alto rispetto ad altri tipi. La caratteristica di questo bekiput, ovviamente, è quella di presentare il piumaggio bianco, zampe pseudo-bianche e grande cresta rossa.
Bekisar, Isola Kangean
Come sappiamo, l'origine della popolarità di questo pollo ornamentale nativo indonesiano inizia nell'isola di Kangean Sumunep, Madura. Quindi ora è diventato un'ispirazione e incrociato da altri amanti del bekisar. Fondamentalmente, questo uccello è formato da un genitore femmina con un tipo di colore delle piume, come giallo, grigio, rosso e nero. Ciò si traduce in una combinazione di pochi colori, rendendo ovviamente più facile per gli hobbisti riconoscerli.
Ibridi Bekisar - alcune varietà di colore
Foto da: 1 www.duniabinatang.net - 2 www.tokopedia.com - 3 www.masterhias.blogspot.com
1 - Ayam Bekisar 2 - Ayam Bekisar 3 - Ayam Bekisar Putih Jogja (Bekiput) vedere elenco
Ibridi Bekisar
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1 - Ayam Bekisar Cemani/Nero (Bekicem) vedere elenco 2 - Ayam Bekisar, Isola Kangean vedere elenco 3 - Ayam Bekisar Jago
Ibridi Bekisar
Foto da: 1 www.cemanifram.com - 2 www.abdullahsirosario.blogspot.com - 3 www.shopee.co id
1 - Ayam Bekisar Merah 2 - Ayam Bekisar Merah 3 - Ayam Bekisar Merah
Ibridi Bekisar
Foto da: 1 www.dody94.wordpress.com - 2 www.shopee.co.id - 3 www.duniabinatang.net
1 - Ayam Bekisar Kuning 2 - Ayam Bekisar Kuning 3 - Ayam Bekisar Kuning
- GAllus varius: ibridi e storia -
Gallus varius : variazione degli ibridi e l'interesse di Darwin nei loro confronti.
Gli ibridi tra Gallus varius e pollame domestico (Gallus gallus domesticus) hanno confuso diversi ornitologi del XIX secolo. Il piumaggio di questi ibridi era così diverso dai colori e motivi della forma originale, da considerarli specie distinte: Gallus aeneus Temminck, 1825 ; Gallus temminckii Gray, 1849; Gallus.violaceus Kelsall, 1891. Darwin voleva capire se Gallus aeneus e Gallus temminckii fossero ibridi o specie, come parte della sua ricerca sull'origine del pollo domestico. Il suo punto di vista era che tutti i polli domestici provenissero da un unico antenato selvaggio, il Gallus gallus ( precedentemente Gallus bankiva ). Un esemplare ibrido, ora presente nella collezione di uccelli del Museo di Storia Naturale di Tring, ebbe un ruolo importante nel ragionamento di Darwin e, sebbene le conclusioni che trasse da questo esemplare fossero errate, generarono la sua teoria sull'antenato e origine del pollo domestico.
In generale, le specie appartenenti al genere Gallus hanno una storia nomenclaturale piuttosto confusa. Gallus lafayettii, ad esempio, è stato ri-nominato tre volte, sia per il suo dimorfismo sessuale (maschi e femmine vennero anche descritti come specie separate), quanto per la variazione naturale all'interno della specie (van Grouw et al . 2017). Altre ragioni per le quali le specie vennero ri-nominate più volte, furono che, storicamente, gli scienziati avevano meno probabilità di venire a conoscenza del lavoro reciproco, o potevano semplicemente ignorare le descrizioni precedenti e, inconsapevolmente, rinominare le specie.
George Kearsley Shaw (1751–1813) fu il primo a descrivere e denominare il gallo verde (Gallus varius) endemico dell'Indonesia. L'origine della specie, alla quale attribuì l'appellativo di Fagiano variegato (Phasianus varius) , era sconosciuta a Shaw, che pensò si potesse trattare di una specie indiana (Shaw 1798). Non è noto se Coenraad Jacob Temminck ( 1778–1858), il primo direttore del Museo statale di Storia Naturale ( ora Naturalis Biodiversity Center di Leida ), fosse a conoscenza del lavoro di Shaw, ma successivamente denominò e descrisse la specie da entrambi gli esemplari visti nel Museo di Parigi, catturati a Java dal botanico e ornitologo francese Jean-Baptiste Leschenault de La Tour (1773-1826), e da quelli della sua collezione privata che ricevette dal governatore di Java ( la collezione appartenente a Temminck aiutò a fondare il Leida museo) Temminck classificò la specie come Gallus furcatus (dal latino furca: forca o forchetta a due punte), "Gallo con la coda biforcuta" (Temminck 1807 : 1807 , 1813 : 261–266, vedi Fig. 2). Thomas Horsfield (1773–1859 ) a sua volta nominò la specie Gallus Javanicus, basandosi su un esemplare a quel tempo presente nel Museo della Honorable East India Company di Londra, e nonostante si riferisse al varius di Shaw (Horsfield 1822). Anche se i volumi 1–2 del Manuel d'ornithologie (Temminck 1820a , b) erano stati la guida di Horsfield alla conoscenza della maggior parte dei generi descritti nella sua pubblicazione del 1822, tuttavia sembra che non fosse a conoscenza del nome furcatus per questa specie menzionata da Temminck (1820a : xc). Quindi, nel complesso, questa specie è stata ri-nominata scientificamente tre volte.
Distribuzione Gallus varius
Figura 1 - Pl. 353 - Fagiano variegato < Phasianus varius > ( Gallus varius ) - Shaw 1798 (Harry Taylor, © Museo di storia naturale, Londra.
Figura 2 - Gallus furcatus 'ayam-alas' - Temminck's Planches coloriées ( 1829 )- La litografia era su disegno dell'illustratore francese di storia naturale Nicolas Huet le Jeune (1770–1830) (Harry Taylor, © Museo di storia naturale, Londra.
Oltre alla sinonimia nelle diverse specie pure, gli ibridi tra G. varius e polli domestici ( G. gallus domesticus ) si sono aggiunti al caos nomenclaturale del genere Gallus . In Indonesia, e specialmente a Java, questi ibridi sono stati allevati deliberatamente. A causa del loro bellissimo, ma completamente diverso piumaggio, gli ornitologi credevano che fossero specie distinte e, ancora una volta, questi ibridi furono scientificamente denominati tre volte come taxa distinti: G. aeneus Temminck, 1825 ; G. temminckii Gray, 1849 ; e G. violaceus Kelsall, 1891. Qui esaminiamo questi nomi e presentiamo ulteriori informazioni su esemplari ibridi esistenti, inclusi i tre diversi tipi, alcuni dei quali erano noti a Darwin.
Ibridi di Gallus varius.
In Indonesia, la progenie ibrida di prima generazione di un gallo G. varius e una gallina domestica è chiamata Bekisar ( Beebe 1921 : 249). La pratica dell'ibridazione per produrre Bekisar è antica, probabilmente iniziata nelle isole Kangean nel Mar di Giava. Solo gli ibridi maschi sono apprezzati per la loro voce peculiare, mentre le femminili vengono solitamente soppresse, perlomeno in passato. La loro chiamata consiste nelle note prolungate dei G. varius, combinate con il "volume" dei polli domestici ed ogni gallo Bekisar è contraddistinto da una "voce" unica. Sono stati apprezzati dai pescatori indonesiani, che li tenevano sulle loro barche i gabbie di bambù, ed utilizzati per tenersi in contatto con le altre barche, anche in condizione di mare agitato.
Mentre si trovava a Giava, William Beebe ( 1877–1962 ), ornitologo americano, notò la grande diversità che contraddistingueva questi galli ( Besikar ): alcuni erano enormi con creste voluminose pendenti e bellissimi piumaggi, mentre altri erano piccoli, simili a bantam, con gambe assurdamente corte ( Beebe 1921 : 249). La grande diversità dei Bekisar, sia per dimensioni che per colore, è causata principalmente dalla parte domestica dei polli, a seconda delle caratteristiche ereditarie presenti nella razza utilizzata per l'incrocio con G. varius. Tutte le caratteristiche dominanti presenti nella gallina domestica saranno evidenziate nell'ibrido. Ciò che tutti Bekisar hanno in comune, tuttavia, è il loro singolo bargiglio ( Fig. 3 ), presente nei G. varius, ed è ereditariamente dominante sui doppi bargigli dei Gallus gallus e le varietà domestiche.
Un'altra caratteristica di tutti i galli Bekisar è la voce peculiare che manca di cadenza o chiarezza. Le loro chiamate sono forti urla prolungate che possono essere udite ad almeno un km. Ai tempi di Beebe il valore di un ibrido era stabilito dalla qualità della voce ( richiamo ), che doveva essere espressa e monosillabica. Tra le classi più povere, tuttavia, era comune un altro standard di eccellenza vocale: uccelli con un richiamo breve e brusco; più simile a quello della forma selvatica , ma con una persistenza che, secondo Beebe ( 1921 : 261), "avrebbe fatto impazzire una persona occidentale".
Figura 3 - Bekisar; ibrido tra Gallus varius gallo e gallina domestica; il bargiglio singolo sotto alla gola è ereditariamente dominante sui doppi bargigli dei Gallus e varietà domestiche. (© Cemani Farms, Subang, West Java, Indonesia)
Oltre ad essere utilizzati dai pescatori, da altri le loro caratteristiche vocali venivano principalmente sfruttate in competizioni di canto. A Java l'allevamento e mantenimento di Bekisar è ancora comune e popolare proprio per quest'ultimo motivo su Java per quest'ultimo motivo - ed i soggetti con le ugole migliori raggiungono quotazioni piuttosto alte.
Gallus aeneus ( gallo di bronzo o bronzato ) ............................Temminck.........1825
Figura 4 - Litografia di Gallus aeneus , 'the Bronzed Cock', pl. 374 in Temminck's Planches coloriées ( 1825 ) su disegno dell'illustratore francese di storia naturale Nicolas Huet le Jeune (Harry Taylor, © Museo di Storia Naturale di Londra.
Figura 5 - Olotipo di Gallus aeneus Temminck, 1825 (MNHN.ZO.2013.42), raccolto da Pierre-Médard Diard tra dicembre 1818 e agosto 1819 a Sumatra (© Muséum National d'Histoire Naturelle, Parigi)
Temminck ( in Temminck e Laugier de Chartrouse 1825 ) descrisse una "nuova specie" di Gallus basandosi su un esemplare ( Fig. 5 ) visto nel "Muséum d'Histoire Naturelle de Paris". Lo denominò Gallo aeneus ( gallo bronzato ), un nome originariamente legato all'esemplare di Georges Cuvier (1 769-1832 ) che, tuttavia, non lo descrisse mai come tale ( Voisin et al . 2015 ) e fu inizialmente raffigurato, assieme alla sua descrizione, nelle Planches coloriées di Temminck ( 1825 , pt 63, pl. 374; vedi Fig. 6 ).
L'esemplare tipo di Gallus aeneus fu inviato al museo di Parigi da Pierre-Médard Diard ( 1794–1863 ), naturalista ed esploratore francese, che lo raccolse in quel di Pitat-Lanoago a Bencoolen ( Lesson 1836: 378 ). A quell'epoca Bencoolen era un possedimento britannico ( 1685-1824 ) situato sulla costa occidentale di Sumatra ( attuale provincia di Bengkulu, Indonesia ). Con Alfred Duvaucel ( 1793–1824 ), altro esploratore francese e un figliastro di Cuvier. Diard fu invitato da Thomas Stamford Raffles ( 1781–1826 ), poi governatore generale di Bencoolen ( 1817–1822 ), ad accompagnarlo nella Penisola malese, Singapore e Sumatra allo scopo di catturare animali. Il loro primo viaggio iniziò nel dicembre 1818, ma nel marzo 1820 Diard e Duvaucel si trovarono in contrasto con Raffles in relazione alla divisione del materiale recuperato, interrompendo di fatto la loro collaborazione. La ragione del loro conflitto è spiegata in maniera diversa da fonti francesi e britanniche. Secondo i francesi ( Cuvier 1821) fu concordato che metà del materiale raccolto sarebbe stato inviato a Parigi, per contro Raffles ne richiese la maggior parte per l'East Indian Company Museum. La spiegazione inglese ( Raffles 1822 , Raffles 1830 : 372–373, 702–723 ), fu che tutto il materiale raccolto apparteneva alla Compagnia delle Indie Orientali poiché quest'ultima pagava ai collezionisti uno stipendio mensile per il loro lavoro, ma ciò nonostante il I francesi erano riusciti ad inviare segretamente molto materiale a Cuvier ( Parigi, ), compresi i loro appunti e disegni. Qualunque sia la verità, Diard e Duvaucel hanno inviato esemplari in Francia, incluso il gallo ( figura 5 ) donato al museo parigino da Diard durante il suo soggiorno a Bangkok ( Voisin et al . 2015 ).
Salomon Müller ( 1804–1863 ), membro della Commissione governativa sulle scienze naturali per le Indie orientali olandesi ( 1820–1850 ), fu il primo a riconoscere che il Gallus aeneus di Temminck non era una specie ( Müller 1843 : 210 ). Nel dicembre 1825 Müller fu inviato a Giava, nel ruolo di tassidermista, per raccogliere con il compito di preparare esemplari per il museo di Leida. Fu il membro più longevo della Commissione e rimase in Indonesia a raccogliere esemplari fino alla fine del 1836, quando, per ordine del governo, dovette rientrare nei Paesi Bassi, ed iniziare a descrivere il materiale che lui e i suoi colleghi avevano raccolto nel corso di 16 anni. Müller divenne uno dei più importanti ornitologi della sua epoca e, dal materiale che raccolse personalmente ( circa 6.500 pelli di uccelli ) e, quella dei suoi colleghi della Commissione, ha descritto e nominato più di 90 nuove specie, di cui almeno 65 sono taxa validi (ricerca HvG pers. ). Mentre descriveva e catalogava i Galliformi, insieme a Herman Schlegel ( 1804–1884 ) che a quel tempo era ancora l'assistente di Temminck al museo di Leida, Müller scoprì che Gallus aeneus era semplicemente un ibrido tra Gallus varius e pollo domestico locale ( Müller 1843 : 210).
Gallus temminckii ( gallo di Batavian - attuale Jakarta )……….Grey G. R. ………..1849
Figura 6 - Incisione di Joseph Wolf (1820-1899) dell'olotipo di Gallus temminckii , in grigio 1849 (Hein van Grouw, © Museo di storia naturale, Londra)
Figura 7 - Holotipo di Gallus temminckii GR Gray, 1849 provenienza sconosciuta, forse proveniente dalla Batavia (Jakarta attuale) - Harry Taylor, © N. H. Museum, Londra.
Figura 8 - Incisione realizzata da J. Wolf di Gallus ibrido simile a Gallus aeneus. All'epoca presente nello Zoo di Londra, Gray 1849 (Hein van Grouw, © M. di Storia Naturale - Londra)
George Robert Gray (1808-1872) descrisse una nuova specie di Gallus (Fig 6 - 7), sulla base di un esemplare acquistato dal British Museum nel 1849 dal concessionario Gustav Adolph Frank (1809-1880). L'esemplare sembrava provenisse da Batavia (l'odierna Jakarta), ma la sua vera origine era sconosciuta. Secondo Gray, presumibilmente basato sulle somiglianze con Gallus aeneus , "si è ritenuto giusto denominarlo provvisoriamente Gallus temminckii , fino a quando si potrà provare diversamente" (Gray 1849). Nella descrizione, Gray menzionò anche un esemplare vivente che si trovava nel giardino zoologico di Londra (Fig. 8) che per alcuni aspetti concordava con la descrizione di Gallus temminckii ma, assomigliava di più a Gallus aeneus di Temminck. Non è affatto chiaro se a quel punto Gray fosse a conoscenza della pubblicazione di Müller (1843) e che Aeneus fosse un ibrido, poiché termina la sua descrizione: "... le persone in possesso dei mezzi per poter studiare questi galli [ Gallus temminckii e G.allus aeneus ] nei loro luoghi nativi, potranno determinare con certezza se considerarli come specie o solo ibridi di altri già noti ai naturalisti...."
Quasi 20 anni dopo, sulla base di quanto si poteva trovare sul catalogo del Museo alla voce Gallus temminckii, pare che Gray (1867 : 39) considerasse ancora il suo Gallus temminckii come specie. Tuttavia ad un certo punto deve aver riconosciuto il suo errore in quanto, sul retro della targhetta dell'esemplare originale venne trovato scritto, Gallus varius e Gallus Bankiva, GR. Gray.
Gallus violaceus ( gallo violaceo )……....................….Kelsall ………..1891
Figura 9 - Olotipo di Gallus violaceus - Kelsall, 1891 (ZRC 3.30131); al momento della descrizione, nel 1891, l'esemplare era ancora vivo e si aggirava nei Giardini Botanici di Singapore, ma dopo la sua morte fu donato al Raffles Museum ( © Kelvin Lim Kok Peng, Lee Kong Chian Natural History Museum presso la National University of Singapore )
Nel 1891, Harry Joseph Kelsall (1867-1950), tenente dei Royal Engineers di Singapore, descrisse una nuova specie di Gallus basandosi su un esemplare vivo tenuto in isolamento nei giardini botanici di Singapore (Fig. 9). Venne acquistato nel 1890 da un commerciante malese che all'epoca ne possedeva due, entrambi maschi. Secondo il rivenditore, erano originari del del Borneo, ma la loro provenienza era incerta. Basato sulla cospicua lucentezza viola sulle piume del collo e le penne della coda, che secondo Kelsall era la caratteristica più distintiva dell'esemplare studiato, denominò questa "specie" Gallus violaceus. Kelsall notò inoltre che il suo soggetto somigliava a Gallus varius nell'avere un solo bargiglio, e nelle piume del collo, avendo gli apici arrotondati, piuttosto che a forma di lancia, come in altri membri di questo genere. Tuttavia, differiva da Gallus varius per la colorazione e cresta dentellata (Kelsall 1891). Qualche anno dopo, altri due esemplari, entrambi maschi, in possesso di un commerciante di animali di Singapore che riteneva provenissero da Giava, ma ancora una volta la provenienza era incerta, attirarono la sua attenzione (Kelsall 1894).
L'interesse di Darwin per gli ibridi di Gallus varius.
Charles Darwin (1809–1882) era dell'opinione che il pollo domestico discendesse da un solo antenato (origine monofiletica), vale a dire Gallus gallus (ex G. bankiva, Temminck), utilizzando la selezione artificiale applicata dagli allevatori, di razze domestiche, come importante analogia per illustrare il meccanismo di variazione e selezione in natura. La diversità di queste ultime, tutte discendenti da un antenato comune (in questo caso, Gallus gallus), mostrò, secondo Darwin, come la selezione potesse modificare una specie. E, se la selezione artificiale può essere così significativa in breve tempo, cosa potrebbe fare quella naturale in periodi molto più lunghi ?
Darwin menzionò molto brevemente il precedente esempio di gallo (Gallus violaceus) in: Sull'origine delle specie mediante selezione naturale (1859 : 18-19), ma lo descrisse in modo più dettagliato in: La variazione di animali e piante in relazione alla pratica dell'addomesticamento ( 1868a : 225–275 ). Come parte della sua ricerca sul pollame, Darwin era più propenso a pensare che Gallus aeneus e Gallus temminckii fossero specie piuttosto che ibridi (Darwin 1868a : 233–236), ma doveva trovare argomenti validi per eliminarli come eventuali antenati del pollame domestico a favore del Gallus gallus. Aveva già respinto la possibilità del Gallus varius "caratteristiche generali troppo diverse - piumaggio verde - cresta non dentellata - bargiglio singolo ecc - quindi non è presumibile che possa essere l'antenato delle razze domestiche" ( Darwin 1868a : 234 ). In riguardo alla vera identità di Gallus aeneus e Gallus temminckii fece, correttamente, affidamento su altri, citando Crawfurd (1856 : 112): "Questi ibridi [tra Gallus varius e pollo domestico] erano un tempo ritenuti particolarmente distinti, e furono denominati Gallus aeneus. Edward Blyth, e altri autori, credono che il Gallus Temminckii (del quale non si conosce la storia) sia un ibrido simile al precedente (Darwin 1868a : 234–235)".
Tuttavia Darwin potrebbe, aver trovato le sue prime prove relative al fatto che Gallus aeneus fosse un ibrido in Wagner (1847), dato che nel suo manoscritto inedito: Selezione naturale", alla nota 13 (capitolo IX; ibridismo), Darwin fa riferimento all'affermazione di Wagner relativa a: "S. Müller e Schlegel hanno osservato che Gallus aeneus (pl. Col. 374) è semplicemente un ibrido di G. furcatus [ varius ] e gallina domestica". La "Selezione naturale" era il manoscritto che Darwin inizialmente intendeva pubblicare come presentazione formale delle sue opinioni sull'evoluzione. Tuttavia, non fu mai completato perché, spinto dalla lettera scrittagli da Wallace, relativa ai principi dell'evoluzione, Darwin scrisse e pubblicò in fretta "l'Origine delle specie", cioè solo un estratto del manoscritto. Rispetto all'Origine delle specie, il lungo manoscritto originale conteneva maggiori esempi e illustrazioni riguardanti l'argomentazione di Darwin, oltre ad un'ampia citazione di fonti. La "Selezione naturale" fu trascritta dopo la morte di Darwin e pubblicata per la prima volta da Stauffer (1975).
Darwin era anche in contatto con Edward Blyth (1810-1873), curatore del Museo della Società Asiatica del Bengala a Calcutta, in relazione a Gallus aeneus e Gallus temminckii. Blyth (1855b) scrisse a Darwin che: "Il Gallus aeneus, Temminck, è ora noto per essere un ibrido allevato in isolamento tra Gallus furcatus e una gallina comune". Nelle lettere seguenti scrisse: "Il Gallus aeneus di Temminck è un ibrido tra Gallus varius (vel furcatus ) e una gallina comune, spesso allevata in cattività a Giava" ( Blyth 1856a ), inoltre: ho appena ricevuto una ampia documentazione della Società Zoologica; trova pure Gallus Temminckii descritto da Gray (sembra che fosse anche figurato). A questo punto i sospetti che potesse essere un ibrido di qualche tipo, probabilmente un incrocio tra Gallus varius maschio (v. furcatus) e gallina domestica della grande razza malese, erano più che fondati; mentre Gallus aeneus di Temminck, come ci viene assicurato da Schlegel, è una l'incrocio tra una varietà mista e (piccola?) gallina comune (Blyth 1856b).
William Bernhardt Tegetmeier (1816–1912), consigliere di Darwin sui piccioni e gli uccelli domestici, scrisse a Darwin: "Hai mai visto un ibrido allevato di Gallus Varius ? O Gallus aeneus [ sic ] con polli comuni ? Da qualche anno vengono tenuti nei giardini zoologici. Sono caratterizzati per la straordinaria colorazione, e iridescenti fasce trasversali blu brillante sulla coda, allo stesso modo del cosiddetto "gallo a cucù". Ho alcune piume se vuoi vederle » (Tegetmeier 1866a). Ovviamente Darwin (1866a) era interessato a vederle, così Tegetmeier (1866b) le mandò a Darwin. Quando quest'ultimo restituì le piume per posta, commentò: "sono estremamente curiose" ( Darwin 1866b ). Nel suo: La variazione di animali e piante in relazione alla pratica dell'addomesticamento, Darwin discusse brevemente i segni del "cuculo" nei polli come casi di variazione analoga o parallela: "il piumaggio di questi uccelli è blu-chiaro o grigio, con ogni piuma barrata trasversalmente da linee più scure, da assomigliare in qualche modo al piumaggio di il cuculo" (Darwin 1868a : 244). Con il termine "variazione analoga o parallela", Darwin intendeva che occasionalmente simili caratteristiche si presentano in diverse varietà o razze discendenti dalla stessa specie o, più raramente, in specie ampiamente distinte e implicava che questi segni significassero la regressione ad un carattere ancestrale.
Figura 10 - Ibrido maschio di G. varius e gallina domestica, allevato e tenuto nei giardini zoologici di Londra ( 1850 ) e, dopo la sua morte, donato al British Museum ( Natural History ) ( NHMUK 1857.11.9.1 ); la notevole barratura scura e chiara sulle piume ( motivo a cucù ) è il risultato di un'aberrazione cromatica nota come "barratura legata al sesso", ereditato dalla gallina domestica (Harry Taylor, © Museo di Storia Naturale, Londra)
Lo stesso gallo ibrido dei giardini zoologici di Londra è discusso nel capitolo 13, "Reversion or Atavism", in La variazione di animali e piante in relazione alla pratica dell'addomesticamento (Darwin 1868b : 39–40). Ancora una volta ha usato il termine "inversione" per descrivere le situazioni in cui una caratteristica, osservata in un taxon, scompare tra gli incroci, per poi riapparire nelle generazioni successive. L'inversione era per lui una forma di eredità ancestrale; il ritorno delle caratteristiche di un lontano antenato; "Devo alla gentilezza di questo stesso eccellente osservatore [Tegetmeier] l'ispezione di alcune piume del collo e penne della coda di un ibrido tra il pollaio comune e una specie molto distinta, il Gallus varius; queste piume e penne sono barrate trasversalmente in modo evidente, di blu scuro e il grigio metallizzato, caratteristica che non sarebbe potuta derivare da nessun parente o genitore prossimo (Darwin 1868b : 40), e quando fu chiesto a Tegetmeier di esprimere il suo parere in relazione a quest'ultima affermazione, disse di essere d'accordo (Darwin 1861 , 1865). Quindi sia Darwin che Tegetmeier consideravano queste barre blu trasversali sulle piume del collo e penne della coda, come un tratto ancestrale espresso dall'incrocio o da una variazione analoga. L'ibrido che ha causato questa discussione, o un esemplare molto simile, è stato ricevuto dal British Museum nel novembre 1857 dai London Zoological Gardens ed è attualmente ancora nella collezione del Museo di Storia Naturale (NHMUK) a Tring (Fig.10).
Entrambi trassero le stesse conclusioni su alcuni esemplari aggiuntivi - pelli di polli domestici del Borneo - inviati a Darwin da James Brooke (1803-1868), Rajah di Sarawak, nel 1857. "Sir J. Brooke mi mandò alcune pelli di polli domestici dal Borneo ", scrisse Darwin (1868a : 235), e lungo la coda di uno di questi, come osservò Tegetmeier, si notavano bande blu trasversali simili a quelle viste su piume e penne degli ibridi di Gallus varius , allevati nei giardini zoologici di Londra. Apparentemente questo fatto indica che alcuni degli uccelli del Borneo vennero leggermente "contaminati" da incroci con Gallus varius, ma potrebbe anche essere il caso di una variazione analoga.
Sebbene non siamo stati in grado di controllare questo esemplare, è più probabile che non fosse un ibrido e che le barre trasversali fossero causate dalla mutazione cuculo che era, ed è tuttora presente, in molte popolazioni di polli domestici. Il modello a cucù nei polli è una mutazione dominante e legata al sesso, nota come "barratura sesso legata" tra i genetisti. Questa mutazione ereditabile comune passa ritmicamente la produzione di melanina (una sorta di apri e chiudi ) durante la crescita piuma, con conseguente alternanza di scuro e chiaro a formare barre trasversali sulla lunghezza totale di ogni piuma (Crawford 1990 : 126-128; vedi figure 12. - 13).
Le pelli del Borneo erano probabilmente quelle per le quali Darwin esortò Tegetmeier ad esibirle, assieme ad altre di polli domestici asiatici, durante una riunione della Zoological Society (Anon. 1857 , Darwin 1857 , Tegetmeier 1857). La loro collocazione attuale, se esistono ancora, è sconosciuta.
Discussione
Uno dei motivi per i quali Darwin considerava il Gallus gallus l'unico antenato del pollame domestico era che gli incroci tra i due risultavano fertili, mentre, secondo le prove disponibili a Darwin, incrocia con Gallus varius, sonneratii e lafayettei lo erano raramente. "Come mi informa il signor Crawfurd", scrisse Darwin (1868a : 234), "gli ibridi sono comunemente allevati tra il maschio Gallus varius e la gallina comune, e conservati per la loro grande bellezza, ma sono sempre sterili; questo, tuttavia, non era il caso di alcuni allevati nei giardini zoologici". Darwin si riferì anche a Samuel James Augustus Salter (1825-1897), che condusse esperimenti di re-incroci con Gallus varius ibridi nei giardini zoologici di Londra nel periodo 1861–1862 che dimostrarono una bassa fertilità tra loro (Salter 1863).
Tuttavia, gli esperimenti di ibridazione nei giardini zoologici di Londra nel 1884 rivelarono che tutte e quattro le specie di Gallus incrociate col pollame domestico, possono produrre ibridi fertili. Questi risultati convinsero Tegetmeier ad abrogare la sua precedente convinzione sull'origine monofiletica dei polli domestici. In una lettera aperta a The Field , Tegetmeier (1885 , vedi Appendice) ha riconosciuto che la maggior parte delle razze avicole discendeva effettivamente dal Gallus gallus, ma suggeriva che alcune grandi e distinte razze asiatiche di pollo, discendessero da altre specie di Gallus ora estinti.
Quindi, meno di quattro anni dopo la morte di Darwin, il suo consigliere Tegetmeier respinse la precedente tesi sull'origine del pollo domestico, sulla base di "nuove" prove che non furono disponibili a Darwin. Sebbene quest'ultimo, avesse ragione sull'origine monofiletica dei polli domestici, alcune delle prove che utilizzò a conferma del suo pensiero erano errate. Per gran parte delle sue ipotesi dovette fare affidamento su resoconti e osservazioni di altri, ad esempio Blyth (1855a, 1856a), Crawfurd (1856 : 112) e Salter (1863) per quanto riguarda la fertilità degli ibridi, senza poter sapere, o appurare, quanto corrispondessero al vero.
La teoria dell'evoluzione di Darwin per selezione naturale si basa sul presupposto dell'ereditarietà della variazione, ma Darwin non conoscenza di questi meccanismi. A quel tempo, in riguardo all'ereditarietà, venivano comunemente abbracciati due punti di vista: l'ereditarietà delle caratteristiche acquisite durante la vita di un individuo (di solito denominata "eredità lamarckiana") e l'ereditarietà mista, in cui la progenie è intermedia tra i due genitori. Entrambe in diretto contrasto con la selezione naturale come meccanismo evolutivo. Darwin formulò quindi la sua "ipotesi provvisoria": la pangenesi, una combinazione modificata dell'ereditarietà relativa alle caratteristiche acquisite e della teoria della fusione (Darwin 1868b: 357–404). In breve, secondo Darwin, minuscole particelle chiamate gemmule, prodotte da ogni cellula, circolano nel corpo e possono essere modificate per tutta la vita. Sono queste gemme, ha sostenuto, che vengono trasmesse alla futura prole, cambiando sottilmente le informazioni ereditate. A seconda del numero di gemmule ricevute da entrambi i genitori, la prole potrebbe essere più simile all'uno o all'altro genitore. Per spiegare "inversione" e "variazione analoga", secondo Darwin, le gemme potrebbero trovarsi nella dormienza e poi riemergere per manifestarsi come forme ancestrali.
Poiché le barre blu trasversali trovate nell'ibrido, non sono presenti in Gallus varius e, secondo Tegetmeier (Darwin 1861, 1865), né nei polli domestici, Darwin suppose che rappresentassero una forma ancestrale. Le "leggi dell'ereditarietà" e il fatto che i geni siano costantemente passati da una generazione all'altra erano sconosciuti a Darwin. Non sappiamo se la gallina domestica non mostrava alcun segno di "barratura" o Tegetmeier non l'abbia notato; in alcune combinazioni geniche il tratto di barratura a cuculo è appena visibile nel piumaggio femminile, mentre in altri è completamente mascherato. Quello che sappiamo è che il colore del piumaggio del Gallus varius (il maschio ibrido nei giardini zoologici di Londra) non era dovuto ad un'inversione o variazione analoga, ma il risultato del gene che codifica le barrature presente nei polli domestici, e passate da genitore a prole. Mentre Darwin stava ancora lottando per far funzionare la pangenesi, a Brno, un monaco che sperimentava l'eredità nelle piante di piselli aveva appena scoperto che ogni singolo tratto è ereditato in modo indipendente; a volte visibilmente, altre no, a seconda della combinazione genitoriale, rimanendo però invariata attraverso le generazioni.