- phasianus colchicus : sottospecie 2 -
Illustrazione: Phasianus c. decollatus a sinistra e Phasioanus c. vlangali a destra
Nota: Per la maggior parte di noi appassionati un buon numero di sottospecie appartenenti ai Phasianus colchicus ( e non solo ) sono, da sempre, state una sorta di mistero, non esistendo, perlomeno per quanto mi è dato sapere, una esauriente documentazione fotografica ( attuale ) con immagini scattate sia in ambiente naturale, quanto in allevamento, che le rendessero identificabili con una certa facilità.
Non è stato facile, ma dopo circa due anni di ricerca, studio e parametrazioni, sono stato in grado di raggruppare in sequenza fotografica tutte le sottospecie di PHASIANUS COLCHICUS. Ciò premesso, tengo particolarmente a precisare che tutto questo lavoro non sarebbe stato possibile, in un periodo relativamente breve, senza l'aiuto dell'amico Njal Bergè nel recuperare alcune delle foto allegate a questa pagina.
Considerazioni: Soprattutto per i profani o meno esperti, ma spesso anche per i più "navigati", la classificazione delle sottospecie può prospettarsi piuttosto ostica, e se per i maschi nella maggior parte dei casi il compito potrebbe sembrare relativamente semplice, il riconoscimento delle femmine, le cui diversificazioni più significative solitamente riguardano solo sfumature di colore più o meno marcate del piumaggio, ed in alcuni casi, il colore delle iridi, diviene alquanto difficoltosa, se non spesso illusoria. Inoltre anche allo stato naturale i rappresentanti di una sottospecie possono cromaticamente differenziarsi tra loro, a volte pure in modo significativo, per effetto di pressioni antropiche, variazioni genetiche, isolamento geografico, modificazioni dell'habitat, brevi migrazioni o sovrapposizione dei territori che involontariamente favoriscono gli incroci con esemplari appartenenti ad altra sottospecie, e la creazione di ibridi naturali che potendo riassumere le caratteristiche di entrambe le forme coinvolte, ne rendono difficoltosa l'identificazione, e altro ancora.
Attualmente in Cina l’allevamento del Phasianus colchicus è finalizzato soprattutto alla produzione di carne e uova non potendo essere rilasciarli in natura. Tuttavia, come accade in altre parti del mondo spesso, dovuto alle più svariate cause, riescono a fuggire e, se sopravvivono, interagire con le sottospecie indigene andando a minare il loro patrimonio genetico in maniera irreversibile. In realtà, perlomeno in teoria, la caccia sarebbe permessa per gli esemplari ibridi allevati che però, essendo di fatto irriconoscibili nel corso di una battuta dai loro conspecifici indigeni, rende l’esercizio venatorio pressoché impraticabile.
Originariamente il governo cinese importò dalla MacFarlane ( USA ) esemplari che, per quanto fenotipicamente somigliassero, pur essendo più grossi e pesanti, alle forme originali erano già ibridi di P. torquatus e P. mongolicus oltre alla selezionata Jumbo o extra large, ed alle mutazioni melanica, bianca e platino per incrociarli con con le forme autoctone allo scopo da aumentarne taglia e produttività semplificandone nel contempo la gestione, mai facile con esemplari selvatici.
L’istituto di ricerca sui prodotti speciali dell’Accademia cinese delle scienze agrarie identificò nel P. c. karpowi la sottospecie indigena da incrociare con gli esemplari americani di “torquatus”, in quanto dotata di forte capacità di sopravvivenza ed adattamento all’ambiente dopo l’allevamento in cattività. I nuovi ibridi vennero denominati "zuojia". Da rilevare che dopo il primo "esperimento" ne seguirono altri praticati soprattutto da privati o strutture semigovernative che hanno dato origine a diverse forme chiamate, il più delle volte, con i nomi dei luoghi in cui sono state allevate.
Purtroppo, il problema non si evince solo in Cina. Nel Kazakistan, ad esempio, il disinteresse da parte delle autorità e la conseguente mancanza di aiuti governativi agli allevatori delle forme selvatiche di P. c. mongolicus e P. c. turcestanicus che, in quanto tali, risultano scarsamente produttive ed alquanto ostiche nella gestione in generale, sta portando gli stessi a rivolgere le loro attenzioni verso i classici ibridi di allevamento, sia come tali, quanto da incrociare con le sottospecie selvatiche. Tutto in una sorta di limbo legale, cioè gli allevatori sanno che sono contro la legge, il governo ne è pienamente cosciente ma, in una sorta di tacito quieto vivere, non interviene. Questo a scapito delle popolazioni selvatiche, perlomeno quelle rimanenti, che in questo modo verranno molto presto soppiantate dai loro cuginastri ibridi.
In avicoltura invece, oltre a quanto appena espresso, va sottolineato il fatto che ogni allevatore opera perseguendo dei propri modelli e quindi nel selezionare i riproduttori può, più o meno involontariamente, innescare processi selettivi, anche importanti, indirizzati ad ottenere soggetti che pur rispecchiando in linea di massima quelle che sono le caratteristiche della sottospecie alla quale appartengono, possono apparire cromaticamente e strutturalmente piuttosto diversi.
Nota: Chi intende allevare in purezza deve porre particolare attenzione nella scelta delle femmine, in quanto essendo molto simili tra loro rendono estremamente difficoltoso il riconoscimento, soprattutto ai meno esperti, e tutto ciò è ancor più ostacolato sia dalle descrizioni quanto dalla mancanza di immagini adeguate che solitamente tendono a immortalare i maschi piuttosto che le meno appariscenti femmine, ma che nello specifico assumono un ruolo determinante.
PER ULTERIORI INFORMAZIONI RIGUARDANTI LA SPECIE VEDERE ALLA PAGINA : PHASIANUS COLCHICUS
Alcuni soggetti a causa delle condizioni ambientali e/o di luce, al momento dello scatto fotografico, possono apparire come non conformi allo standard della specie/sottospecie alla quale appartengono.
GRUPPO COMPLETO CON 17 SOTTOSPECIE dal groppone grigio/azzurro :
Gli appartenenti a questo gruppo sono caratterizzati da collare di dimensioni variabili a seconda della sottospecie, con alcune di esse in cui è poco evidente quando non addirittura assente. Groppa e sopra coda contraddistinti da una colorazione azzurra - azzurra/acciaio oppure grigio-giallastro di varia intensità cromatica; livrea che in generale si presenta più chiara rispetto a quella degli altri gruppi sin ora descritti; copritrici alari che vanno dal bruno al grigio chiaro. Tuttavia per alcune specie in particolare sussiste una notevole variabilità cromatica.
Nota: Geograficamente, partendo dalla provincia dello Xinjiang ( Cina occidentale ) o Turkestan cinese, cuore della distribuzione di questo grande Genere asiatico di fagiani, troviamo altri fenotipi, con cromatismi e marcature della parte bassa della schiena così come di groppa e groppone che assumono il ruolo di caratteristiche salienti. E proprio qui, in questa parte dell'Asia centrale, si trova il punto di divergenza nel colore di queste piume. Partendo dal Caucaso, e procedendo verso est troviamo i fagiani dalla groppa rosso ramato, mentre da questo punto, sino a raggiungere la costa del Mar Giallo e quindi l’Oceano Pacifico, incontreremo solo esemplari dal groppone grigio-oliva azzurrognolo, ad eccezione del P. c. tarimensis in cui questa parte è alquanto intermedia essendo verdastra-scamosciata, ma nel complesso mostra una dominante rapporto con il gruppo di conspecifici occidentali che passa attraverso il P. c. shawi, mentre è di più chiaramente distinto dai congenere che vivono nelle aree vicine alla sua gamma, ed in generale tutti quelli che abitano Cina e Mongolia, per avere le copritrici alari bruno-giallastre. Ad esempio, in P. c. Shawi sono bianche-giallastre, in P. c. mongolicus bianco argenteo-grigiastro, in P. c. vlangalii grigio cenere spruzzato di verdastro, mentre quelle del P. c. satscheuensis sono grigio lavanda. Purtroppo determinati cromatismi, fotograficamente, risultano difficilmente constatabili ed in particolare le copritrici alari che, in riguardo alle sottospecie cinesi, appaiono complessivamente grigio-lavanda più o meno intenso.
Con collare aperto o chiuso * Phasianus colchicus torquatus
* Phasianus colchicus formosanus
* Phasianus colchicus pallasi
* Phasianus colchicus karpowi
* Phasianus colchicus kiangsuensis
* Phasianus colchicus hagenbecki
* Phasianus colchicus edzinensis
* Phasianus colchicus satscheuensis
* Phasianus colchicus sohochotensis
* Phasianus colchicus alaschanicus
* Phasianus colchicus takatsukasae
Senza collare o solo appena accennato
* Phasianus colchicus decollatus
* Phasianus colchicus elegans
* Phasianus colchicus strauchi
* Phasianus colchicus suehschanensis
* Phasianus colchicus valngalii
* Phasianus colchicus rothschildi
Phasianus c. pallasi - www.birdnet.cn Autore: Bright winter
1° Gruppo composta da 11 sottospecie definite < torquatus >
Phasianus colchicus torquatus ( Fagiano cinese )........Gmelin J. F. ......1789
Luoghi di origine: Sottospecie che nei luoghi di origine si trova distribuita nella Cina orientale - in tutto il sud Hubei - Henan - Shandong - Hunan - Anhui - Jangxi - Jangsu - Shanghai - Fujian e Guangdong ecc, sino ai confini con il Vietnam. Va comunque sottolineato il fatto che essendo piuttosto conosciuto in avicoltura, è stato re-introdotto in molte parti del mondo.
Descrizione: il maschio presenta la sommità ( corona ) del capo grigiastra di varia intensità, lavato con verde oliva e bronzo; linee sopra orbitali anch'esse piuttosto variabili in larghezza ed in alcuni casi poco visibili se non quasi assenti; colletto non particolarmente alto e non sempre ben definito ma comunque aperto sulla parte anteriore; parte alta della schiena ( mantello ) giallo dorato contraddistinto da vistose marcature verdognole-nerastre; dorso fulvo biancastro con macchie nere sulle parti interne dai bordi verde scuro lucido, e frange esterne grigio oliva; groppone che per la maggior parte si presentano azzurro-grigiastro o azzurro-verdastro oliva con parte centrale evidenziata da marcature scure; copritrici caudali che si presentano con una colorazione verde oliva e/o grigiastro verde oliva al centro, ambra ruggine quelle più esterne. Petto rosso ramato scuro con vermicolazione nero bluastra; addome bluastro; fianchi, dalla colorazione dorata meno intensa rispetto a quella del mantello, con macchia apicale di colore nero bluastro lucido. che ricorda un triangolo. Scapolari dagli apici piuttosto squadrati strettamente bordati di nero, biancastri nelle parti interne e caratterizzati da fini screziature nere con ogni piuma circondata da un largo bordo castagno lucido. Iris arancio, rosso o marrone. Taglia da medio piccola a media; iride arancio, rosso o marrone.
La femmina presenta una colorazione di fondo fulvo chiaro con sfumature grigiastre; sommità del capo ( corona ) caratterizzata da barrature nere, marroni e fulve; mento, guance e parte superiore della gola da biancastro a biancastro-fulvo; collo finemente barrato di nero leggermente lavato di rosato; parte alta della schiena con piume che presentano una colorazione rossastra alla base per poi divenire nere con frange rosate. Taglia da medio piccola a media; iride, tipicamente marrone medio o scuro.
Illustrazione di Phasianus gmelini ( attuale Phasianus c. torquatus ) di: Henry Jones.
Realizzata sulle caratteristiche fenotipiche di un esemplare proveniente da Ningpo, città dell'attuale provincia dello Zhejiang - Cina.
Illustrazione di Phasianus gmelini ( attuale Phasianus c. torquatus prima classificato come Phasianus kingsuensis ) di: Henry Jones.
Realizzata sulle caratteristiche fenotipiche di un esemplare proveniente da Ran-Yang provincia del Kiangtsu - Cina ( attuale provincia del Jiangsu - Cina )
Phasianus c. torquatus - Autore: Brother glasses mzs ( località indicata dal fotografo: Zhangxia, distretto di Changqing, Jinan, Shandong 10-03-2018 Cina ) -
Nota importante: nel nord della gamma, ed in particolare nella provincia dello Shandong ( Cina ), area tipo per Phasianus c. torquatus che confina con la gamma del Phasianus c. karpowi a nord, Phasianus c. kiangsuensis a nord ovest e per un lungo tratto con Phasianus c. decollatus a sud ovest, fino all’incirca al 30° parallelo, si trova la colorazione tipica più o meno chiara e femmine che presentano l’iride scura come nelle congenere Phasianus c. karpowi e pallasi. Entrambi i sessi, anche fenotipicamente, assomigliano a queste ultime due sottospecie. Appena oltre il menzionato parallelo si incontra la maggioranza di esemplari maschi con colorazione che va dal chiaro all’intermedio più o meno scuro, e femmine a maggioranza con iride scura. Mentre nelle province meridionali, eccetto la fascia costiera si incontrano prevalentemente maschi e femmine che, fotograficamente, appaiono, fenotipicamente più scuri e quest’ultime solo con iridi giallastre. Ciononostante, nell’area della Riserva naturale di Nanling, provincia del Guangdong, epicentro della colorazione scura, e come confermato dalle immagini, coesistono entrambi i fenotipi, tuttavia le femmine, quand’anche sfoggino il piumaggio tipico, mostrano comunque l’iride chiara. A queste latitudini, anche i collari così come le strisce sopraorbitali si assottigliano ed in molti esemplari, soprattutto “scuri”, si mostrano rudimentali, appena accennati o addirittura assenti. Anche nelle aree costiere del Guangdong si trova, perlomeno per quel che riguarda i maschi, la colorazione tipica, mentre per le femmine non è stato ancora possibile appurarlo data la mancanza, per ora, di materiale fotografico. Piumaggi scuri e caratteri che molto ricordano, se non riassumono, quello del congenere Phasinaus c. takatsukasae. A tale proposito vedere anche quanto argomentato nella parte dedicata a quest'ultimo. Delacour descrive la femmina del tonkinese con iridi scure, quindi in forte contrasto con quelle appena sopra descritte con iridi chiare.
Tuttavia, indipendentemente dal fatto certe caratteristiche possono rivelarsi più costanti in determinate aree, e verificarsi quasi esclusivamente nel sud della gamma attribuita a questa specie, quanto appena sopra menzionato in relazione a colore, iridi ecc., ed almeno finché non otterremo risposte esaustive ottenute attraverso analisi e studi sul campo non devono essere considerate come regola in quanto la distribuzione di dette peculiarità, verso sud, oltre il 30 parallelo, seppur uniformi ed in gran parte localizzate, sembrano essere piuttosto occasionali e senza una definizione geografica precisa. Improbabile, per quanto non da escludere, data l'uniformità dei caratteri, che possa trattarsi di ibridi naturali e/o d'allevamento,
Leggenda: nelle immagini sotto poste sono considerate, come esempio di colorazione, alcune province cinesi che fanno parte della gamma di questa sottospecie: dal Shandong estremo nord della gamma al Gangdong, nella parte meridionale della sua distribuzione.
Foto da : 1-2-3 www.birdnet.cn Autori: 1 Nán píngshān yīng - 2 Bird Forest Whispers - 3 Wolong cinese
1 - Phasianus c. torquatus ( fenotipo tipico ) 2 - Phasianus c. torquatus ( fenotipo tipico ) 3 - Phasianus c. torquatus ( fenotipo tipico)
Phasianus c. torquatus
Foto da : 1-2-3 www.birdnet.cn Autori: 1 Su Li - 2 Han Longma - 3 Xiven Chen
1 - Phasianus c. torquatus ( fenotipo "scuro" ) 2 - Phasianus c. torquatus ( fenotipo "scuro" ) 3 - Phasianus c. torquatus ( fenotipo scuro )
Phasianus c. torquatus
Foto da : 1-2-3 www.birdnet.cn Autori: 1 zyn4 - 2 Yǔ lí - 3 Jin Lan
1 - Phasianus c. torquatus ( tipica con iridi scure ) 2 - Phasianus c. torquatus ( tipica con iridi scure ) 3 - Phasianus c. torquatus ( tipica con iridi scure )
Phasianus c. torquatus
Foto da : 1 www.sohu.com - 2 www.ppfocus.com - 3 www.birdnet.cn Autore: Fratello Xi
1 - Phasianus c. torquatus ( non tipica con iridi chiare ) 2 - Phasianus c. torquatus ( non tipica con iridi chiare ) 3 - Phasianus c. torquatus ( non tipica con iridi chiare )
Phasianus colchicus pallasi ( Fagiano della Manciuria )........Rothschild.......1903
Com'anche proposto per altri congenere, prima di arrivare alla scheda descrittiva, trovo sia interessante leggere alcuni cenni storici riguardanti questa sottospecie che ( in passato da alcuni importanti autori, era suddivisa in due forme e conosciuta con diversa nomenclatura ), seppur sintetizzati, trovo siano in riguardo ad analisi, supposizioni, riflessioni e commenti, più che condivisibili. La letteratura storica è stracolma di errori, spesso anche gravi, e gli autori moderni, facendone una sorta di copia/incolla, senza neppure cercare di verificarne o perlomeno capire, ciò che andranno a pubblicare, non fanno altro che aggravare la situazione.
Da: http://tambov-zoo.ru/identifier/class/Aves/Galliformes/Phasianidae/Phasianus/2
Nonostante quanto a seguito menzionato, relativamente a questo gruppo, sia il sunto di ciò che venne pubblicato su libri e/o riviste specializzate di fine 1800 ed inizio 1900 dagli stessi autori/descrittori delle varie forme comprese nel genere Phasianus, potrebbe, soprattutto ai meno esperti, sembrare molto strano. Per meglio comprendere, serve innanzitutto considerare alcuni fattori come periodo, nomi attribuiti, numero sino ad allora di specie e sottospecie classificate, conoscenza delle stesse, gamme ecc. Quindi, per chi intende addentrarsi nel fantastico ed intrigante mondo della ricerca, seppur come semplici appassionati, sono un ottimo spunto per comprendere caratteristiche e differenze tra esemplari appartenenti alle forme selvatiche che, in base all'attuale classificazione, a volte risultano inspiegabili suggerendo conclusioni affrettate, spesso relegandoli al ruolo di ibridi. Probabilmente il più delle volte è così, però ciò non toglie che potrebbero appartenere a forme intermedie dimenticate che andrebbero rivalutate.
Phasianus mongolicus < Fagiano mongolo > ( all’epoca comprendeva le attuali forme, seppur con altro nome, Phasianus c. pallasi < nella quale è stata inclusa anche il Phasianus alpherakyi > e Phasianus c. hagenbecki ( vedere nella relativa a scheda ).
Queste forme sono distribuite dalle coste del Mar del Giappone e dall'Amur ( Russia ) alle parti centrali della Manciuria Interna ( Cina ).
Alcuni zoologi, come Hartert, consideravano l’appellativo attribuito da Pallas, non un nome, ma solo una designazione descrittiva tuttavia, nel caso non lo considerassimo valido, il nome più antico per questa sottospecie risulta essere Phasianus hagenbecki, che dovrebbe essere accettato nel suo insieme, ma l'opinione di Hartert, in questo, caso è errata: Pallas sottolinea il nome mongolicus in corsivo e addirittura asserisce di esitare a riconoscere questo fagiano come "varietas" - una varietà del fagiano caucasico, sotto il quale allora si intendevano razze ideografiche ( e, del resto. come lo stesso Hartert considera ancora questo fagiano ) o anche per il bell'aspetto.
Phasianus mongolicus alpherakyi < Fagiano Sungar > ( non ritenuta valida e inclusa nell’attuale Phasianus. colchicus pallasi )
Non distintivo, ma è comunque diverso dal fagiano dell’Ussuri ( Phasianus mongolicus mongolicus )
Distribuito nella parte settentrionale e centrale della * Manciuria, arrivando non solo alla foce del Sungari, ma anche dell'Amur (circa 48°N). In passato raggiungeva anche i 50°N. sh. Venne trovato anche nei pressi di Blagoveshchensk, ed ai tempi di Pallas sull'Argun < fiume della Manciuria esterna > e vicino ad Abagaytuy ( Territorio della Transbajkalia russa ). Ora va a malapena arriva ad ovest del bacino di Sungari ( fiume che scorre nel sud dell’Heilongjiang ) che, in quest’area, è limitato dal Greater Khingan. A sud, il confine di questa forma, rispetto al conspecifico coreano Phasianus karpowi, passa da qualche parte nell'area di Girin ( attuale provincia del Jilin ), mentre a sud-est una piccola popolazione raggiunge il lago Khanka ( che si sviluppa diviso a metà dal confine tra la provincia cinese dell’Heilongjiang e l’estremo est della Russia ), ma non prosegue oltre.
* La Manciuria è una regione dell'Asia nord-orientale. In base ad una comune interpretazione, per quanto errata, coincide con il nord-est della Cina comprendendo le province dello Heilongjiang, Jilin e Liaoning. Tuttavia, in base ad interpretazioni di natura storica e geografica, la Manciuria si estende anche oltre il fiume Amur, comprendendo anche la parte orientale dell'Oblast' dell'Amur e quella meridionale del Territorio di Chabarovsk nonché il Territorio del Litorale ( Russia ) che, formalmente, vengono definiti Manciuria esterna, mentre quelli che si trovano in territorio cinese, Manciuria Interna nonostante, il più delle volte, solo quest’ultima venga considerata Manciuria.
Riassumendo: Distribuzione molto confusa ed alquanto dubbia. Ad esempio: Abagaytuy è territorio della Transbajkalia russa che confina con la provincia dell’Inner Mongolia ( Cina ), ma nel contempo non vengono menzionate località nella stessa provincia e, considerato che, la forma è stata trovata nell’Heilongjiang e Jilin, ciò, è geograficamente impossibile, o perlomeno, molto strano. Inoltre, posso capire ed anche condividere che il termine “mongolicus” venga associato al Phasianus c. hagenbecki in quanto residente nella Mongolia, ma non per le forme Phasianus m. alpheraky e Phasianus m. mongolicus che, anche in base alle località indicate, vivono in altri paesi e regioni, seppur la gamma del primo, si avvicini ai confini della Mongolia. Comunque molto difficile da verificare, sia per questioni temporali che geografiche.
Tuttavia, alcuni vecchi testi ed articoli recenti pubblicati su riviste specializzate mongole, suggeriscono che in epoca non lontana, nella parte orientale della Mongolia viveva una forma di Phasianus. Quanto queste informazioni siano realistiche o semplicemente tratte dai vecchi testi non è dato, per ora, sapere. Così come non è dato sapere se la stessa forma fosse autoctona oppure espandesse i suoi territori nelle vicine Russia e Cina.
Phasianus mongolicus mongolicus o ussuriensis < Fagiano dell'Ussuri > ( attuale Phasianus colchicus pallasi )
Abita il bacino di Ussuri e le aree che si trovano nella regione di Ussuri Sud raggiungendo a nord, con una piccola popolazione, anche la foce dell'Ussuri ma, a quanto pare, non si trova lungo la costa del Mar del Giappone, a nord di 44°N. SH. Cioè circa l'area del Golfo di Vladimir.
Nel 1903 Rothschild, con poca consapevolezza, attribuisce il nome Phasianus pallasi a questa specie nonostante, in riguardo alla sua distribuzione, Pallas non citi assolutamente nulla; inoltre, sempre Rothschild, nel suo articolo non menzionava affatto una tale associazione ( nome è distribuzione ) o che aveva esemplari di Ussuri davanti a sé quando lo descriveva. Solo molti anni dopo il suo collaboratore Hartert ne fece menzione. Ecco spiegato il motivo per il quale nel 1904 Buturlin descrisse nuovamente la stessa specie nel corso della sua revisione dei Phasianus.
Considerazioni personali: Non esistendo evidenti differenze fenotipiche tra il Phasianus m. alpheraky e Phasianus m. ussuriensis o mongolicus, ne significative divisioni geografiche, credo, in questo caso, sia stato corretto unire queste due forme in quella che oggi conosciamo come Phasianus colchicus pallasi.
Illustrazione di Phasianus mongolicus mongolicus o ussuriensis ( incluso in Phasianus c. palalsi ) di: Henry Jones
Phasianus c. pallasi
Luoghi di origine: In base a quanto citato nella moderna letteratura, vive, o dovrebbe trovarsi, solo nei territori dell'estremo oriente russo, nelle aree a nord est di Heilongjiang e Mongolia interna ( Cina ). Tuttavia ciò non parrebbe corretto in quanto le immagini suggeriscono una diversa distribuzione comprendente anche la provincia del Jilin che, storicamente, dovrebbe essere area del conspecifico Phasianus c. karpowi, confermando, o meglio, contraddicendo parzialmente quanto menzionato nei precedenti cenni storici in riguardo al Phasianus mongolicus alpherakyi nei quali si legge che il confine tra la sua gamma e quella del Phasianus c. karpowi "...dovrebbe trovarsi da qualche parte nell'area di Girin ( attuale provincia del Jilin )...". In effetti dalle foto risulta che esemplari di Phasianus c. pallasi, o comunque esemplari del tutto simili a questi ultimi, si trovano, anche, al confine tra la provincia del Jilin e quella del Liaoning. Quanto questi soggetti siano geneticamente puri ed in che misura interagiscano con il conspecifico Phasianus c. karpowi è, per ora, ancora da chiarire.
Descrizione: Il maschio è molto simile al conspecifico P. c. karpowi, ma ne differisce per essere più grande con collare bianco più alto ed ugualmente completo, nonché per la colorazione in generale più chiara del piumaggio intrisa di giallo e varie tonalità di marrone ramato con alcune iridescenze violacee sul petto; testa verde grigiastro con riflessi metallici bluastri, corona simile a quella del P. c. karpowi, però molto più evidente per effetto di marcate strie sopraorbitali e delle varie gradazioni di grigio-biancastro e bronzo che caratterizzano entrambe; macchie guanciali, caratterizzanti questa sottospecie, che possono presentarsi in forma più o meno evidente a seconda degli esemplari, ciò nonostante, alcuni soggetti ne possono essere privi; scapolari simili a quelle del P. c. karpowi, ma con parti interne più biancastre e color castagno intenso sugli ampi bordi esterni; fianchi della stessa colorazione di P. c. karpowi ma con marcature di norma più piccole con groppa, groppone e copritrici caudali più bluastre rispetto a quest’ultimo. Taglia medio-grande; iride giallo-arancio
La femmina è simile alla conspecifica P. c. karpowi, ma se ne distingue per essere più grande e chiara con colorazione camosciato vagamente sfumato di rossastro su testa, collo e parte superiore del petto; parti interne delle marcature su mantello e scapolari molto più rossastre rispetto alla P. c. karpowi. Taglia media o medio grande; iride, varie gradazioni di nocciola e marrone.
Foto da : 1-2-3 www.birdnet.cn Autore: Ice that melts
1 - Phasianus c. pallasi 2 - Phasianus c. pallasi 3 - Phasianus c. pallasi
Phasianus c. pallasi
Foto da : www.birdnet.cn Autore: 1-3 Coward mdj - 2 Autore: Pavel Petrushin
1 - Phasianus c. pallasi 2 - Phasianus c. pallasi 3 - Phasianus c. pallasi
Phasianus c. pallasi
Foto da : 1 @muravpark · Organizzazione no-profit - 2-3 www.birdnet.cn Autore: Coward mdj e 赏鸟
1 - Phasianus c. pallasi 2 - Phasianus c. pallasi 3 - Phasianus c. pallasi
Phasianus c. pallasi
Foto da : 1-2-3 www.birdnet.cn Autori: 吉林鸟痴 - Ye Qiao - Wind Whisperer
1 - Phasianus c. pallasi 2 - Phasianus c. pallasi 3 - Phasianus c. pallasi
Phasianus colchicus karpowi ( Fagiano coreano, in generale - sottospecie Hebei per i cinesi )..........Buturlin........1904
Com'anche proposto per altri congenere, prima di arrivare alla scheda descrittiva, trovo sia interessante leggere alcuni cenni storici riguardanti questa sottospecie che ( in passato, ma anche attualmente, da alcuni autori, era suddivisa in due forme e conosciuta con diversa nomenclatura ), seppur sintetizzate, trovo in riguardo ad analisi, supposizioni, riflessioni e commenti, siano condivisibili nella maggior parte dei casi. La letteratura storica è stracolma di errori, spesso anche gravi, e gli autori moderni, facendone una sorta di copia/incolla, senza neppure cercare di verificarne o perlomeno capire, ciò che andranno a pubblicare, non fanno altro che aggravare la situazione.
Da: http://tambov-zoo.ru/identifier/class/Aves/Galliformes/Phasianidae/Phasianus/2
Nonostante quanto a seguito menzionato in relazione a questa forma sia il sunto di ciò che venne pubblicato su libri e/o riviste specializzate di fine 1800 ed inizio 1900 dagli stessi autori/descrittori delle varie forme comprese nel genere Phasianus, potrebbe, soprattutto ai meno esperti, sembrare molto strano. Per meglio comprendere, serve innanzitutto considerare alcuni fattori come periodo, nomi attribuiti, numero sino ad allora di specie e sottospecie classificate, conoscenza delle stesse, gamme ecc. Quindi, per chi intende addentrarsi nel fantastico ed intrigante mondo della ricerca, seppur come semplici appassionati, sono un ottimo spunto per comprendere caratteristiche e differenze tra esemplari appartenenti alle forme selvatiche che, in base all'attuale classificazione, a volte risultano inspiegabili suggerendo conclusioni affrettate, spesso relegandoli al ruolo di ibridi. Probabilmente il più delle volte è così, però ciò non toglie che potrebbero appartenere a forme intermedie dimenticate che andrebbero rivalutate.
Sono state descritte 2 sottospecie:
Phasianus colchicus karpowi < Fagiano coreano >
Nel maschio la testa ed il collo si presentano in verde lucido metallizzato con iridescenze violacee sui lati e sulla parte inferiore di quest’ultimo; vertice della testa in oleoso vede oliva con linea sopraccigliare bianca lungo i bordi; lati della testa nudi dai quali si erge un ciuffo di piume nere vicino all'orecchio (dietro l’apertura oculare); colletto bianco più largo anteriormente; dorso, gozzo, petto e fianchi arancio dorato; estremità delle penne del dorso con macchie nere e lucide a forma di cuneo; sul gozzo sono presenti sottili trattini ai lati di macchie apicali piuttosto grandi e stretti bordi neri laterali che non raggiungono l'estremità della piuma; ampi margini delle spalle color ruggine con apici intrisi di una forte lucentezza viola-rame-rosso; sulla maggior parte delle scapolari sono chiaramente visibili dei centri biancastri cremosi con un bordo nero opaco e striature; copritrici della zona lombare e coda di colore verde oliva chiaro caratterizzata da diffuse macchie brunastre e cuoio; piume frangiate sulla parte superiore dei lati della coda sono bluastre, rosso vivo alla base della stessa; copritrici alari grigio-bluastre pallido; timoniere centrali color cuoio con traverse nere con bordi caratterizzati da sfumatura viola; ventre nero-bruno, opaco, con riflessi bluastri o viola-verdastri verso i bordi della parte anteriore.
La specie venne descritta da un esemplare di Telin nella Manciuria Interna (circa 42 1/3° N e 123,75° E) a Chemulpo (32 1/3° N, 127° E), quindi già nel nord-ovest della Corea del Sud. E’ distribuito nella Corea e Manciuria meridionale, dove si trova a nord fino a Girin ( attuale provincia del Jilin ) cioè, lungo il corso superiore del fiume Songhua ( nella provincia dell’Heilonjiang ), mentre a sud ovest arriva a Liaoyang ( nella attuale provincia del Lioning ). Da notare che a sud di Liaoyang, sulla penisola di Liaodong-Liatong, non vivono fagiani e ad ovest è limitato alle valli del corso inferiore e medio del Liao-he. Quindi, considerato che a sud-ovest del Liao-he non sono stati trovati fagiani fino agli speroni del Bolshaya Khingan, la distribuzione di questa forma non va oltre il Khingan.
Pur non avendo risultati per un confronto obiettivo, secondo il dottor Ernst Hartert, la distribuzione sopra proposta è solo frutto di “supposizioni”. Ovviamente non è così, in quanto basata sui numerosi dati riportati a Buturlin, insieme alle raccolte di campioni, da un eccellente cacciatore- naturalista, osservatore e collezionista che studiò la Manciuria per molti anni - il defunto A.V. Karpov, da cui prende il nome questa specie..
Occasionalmente sconfina nelle zone più meridionali del Territorio di Ussuri ( a conferma di ciò, un esemplare contrassegnato "Vladivostok" da "8", cioè il 20 settembre 1882, cioè quando l'uccello non poteva essere portato congelato per lunghe distanze ).
Phasianus karpowi buturlini < Fagiano di Tsushima > ( Sottospecie non riconosciuta all’unanimità e solitamente inclusa nella forma nominale )
Forma piuttosto dubbia. L'ornitologo americano Austin Clarke lo descrisse da una piccola serie di uccelli raccolti nel 1885 dal defunto P. L. Rui e lo distinse dai conspecifici continentali per diversi caratteri piccoli e variabili. Tuttavia, se questa forma ha mantenuto lo status è solo perché l'ornitologo giapponese N. Kuroda, confrontando grandi serie di pelli, ha scoperto che, com’anche sottolineato da Klark, nel Phasianus karpowi buturlini, il becco è più convesso e più piegato rispetto agli uccelli coreani continentali. Inoltre, la differenza, sebbene piccola, sembra essere piuttosto costante.
Abita solo l'isola di Tsushima nello Stretto di Corea, divenuta famosa in quanto vi trovò la morte lo squadrone di Rozhdestvensky nel 1905.
Phasianus c. karpowi
Luoghi di origine: Gli esemplari più tipici si trovano nella Corea del Sud e isole di Chejo ( Corea del Sud ). La gamma, nella Corea del Sud, si estende per circa 400 km., dall'isola di Cheju Do a nord attraverso la penisola coreana a raggiungere le province meridionali di Kyonggi Do e Kangwon Do. Tra le latitudini 37 ° N. , a 40 ° N. , la popolazione di fagiani parrebbe intermedia tra P. c. karpowi e P. c. palalsi. Riassumendo, occupa tutta le penisola coreana ed alcune isole, ad eccezione di poche aree della provincia di Hamgyeong-do, nel nordest della Corea del Nord, dove si trova il Phasianus c. pallasi.
In Cina la distribuzione di questa forma comprende gran parte della provincia del Jilin, Liaoning, Inner Mongolia, nella quale la loro gamma è tutt'altro che chiara, Hebei dove il fiume Hutuo, che scorre a nord di Shijiazhuang e centralmente alla provincia stessa e, sue continuazioni ( i canali semi artificiali di New Ziya Riverway e North Paishui River che sfociano nella Bohai Bay - Mar Giallo ) parrebbe costituire una sorta di confine naturale o geografico tra P. c. karpowi ed i conspecifici P. c. kiangsuensis e P. c. torquatus. Parrebbe, in quanto alcune immagini recenti ( servirebbero verifiche accurate sul campo ) ne indichino la presenza nelle confinanti aree delle provincie di Hebei e Shandong nord occidentale, luoghi attribuiti alla gamma del P. c. torquatus. Per contro, quest'ultimo, sempre in base ad alcune inequivocabili immagini, avrebbe raggiunto il distretto Shijiazhuang nell'ovest della provincia di Hebei, area che storicamente dovrebbe trovarsi solo il conspecifico Phasianus c. kiangsuensis. Ciò significherebbe che le gamme di entrambe le sottospecie si sovrappongono largamente. Da rilevare, inoltre, che in alcuni luoghi della distribuzione confinati con i conspecifici P. c. pallasi e P. c. kiangsuensis, ed ovviamente se le indicazioni sopra menzionate fossero confermate, anche con P. c. torquatus, si possono verificare incroci tra questi ed il P. c. karpowi, dando origine ad ibridi dal difficile riconoscimento, soprattutto fotografico. Reso ancor più arduo trattandosi di re-incroci tra ibridi e forme originarie o ibridi stessi.
A tale proposito, Delacour osserva che nel 1926 il P. c. karpowi venne allevato in cattività a Cleres ( Francia ) e che alcuni degli esemplari furono rilasciati, ma non si conservò nessun ceppo puro ( perlomeno sino a successive importazioni ). Questa sottospecie è stata introdotta anche sull’isola di Tsu-Shima in Giappone nel 1919 ( alcune fonti giapponesi riportano che, le prime importazioni avvennero nel tardo periodo Edo < 1603-1868 > e solo nel 1919 si iniziò ad allevarli allo scopo di riprodurli per poi rilasciarli in altre località ) dalla Stazione sperimentale di uccelli e mammiferi del Ministero dell'agricoltura e della silvicoltura. Dopo alcuni anni di allevamento vi furono i primi rilasci in natura e, nel 1930, venne introdotto in 20 prefetture di Honshu e Kyushu. L'attuale distribuzione di questa sottospecie, che andrebbe comunque verificata, oltre Tsu-Shima comprende: l'isola di Iki ( nel sud ovest Giappone ), Hokkaido, Honsu, cioè l'isola principale, nei distretti e regioni di Kanto,Tokai, Nara, Ehime, Fukuoka, Miyazaki, Kagoshima nonché l'Arcipelago di Okinawa con Okinawa stessa, Amami, Sakishima, Izenajima, Miyakojima e Ishigaki. In alcune di esse il fenotipo parrebbe, perlomeno fotograficamente, piuttosto cambiato rispetto alla forma originale ma non è dato conoscere, per ora, se sia dovuto a mutazione naturale relativa al nuovo ambiente o ibridazione. Negli scorsi decenni vi fu pure una proposta di classificazione come nuova sottospecie ma, venne velocemente accantonata. In ogni caso, il ceppo puro di P. c. karpowi non è sopravvissuto a lungo ed attualmente è probabile che lo si possa trovare solo nelle isole più meridionali che fanno parte dell'Arcipelago di Okinawa.
Di particolare interesse, invece, è stato il rilascio del fagiano coreano sull'isola giapponese settentrionale di Hokkaido, come riportato da Austin e Kuroda: "A Hokkaido, dove non vivono ( vivevano, dato che successivamente vi fu rilasciato anche il P. v. robustipes ) fagiani indigeni col quale possa incrociarsi, quindi il P. c. karpowi ha avuto più successo. Nell'ottobre 1930 furono rilasciati i primi esemplari nei prati di Urakawa e Oshamambe sulla costa meridionale. Ne seguirono altri, liberati sempre negli stessi luoghi com’anche nella Baia di Uchiura nel 1931, per un totale di circa 300 uccelli, che, tuttavia, prosperarono e, dopo il 1935 iniziarono ad espandersi. Già nel corso del 1940, i soggetti liberati ad Urakawa si erano già propagati fino Tomakomai. Nel 1944 l’espansione raggiuse, a sud Noborobetsu, a nord il distretto di Oiwake-Yuni e ad est oltrepassarono il Capo Erimo occupando il distretto di Hiroo-Ikeda. Successivamente furono segnalati alcuni danni alle colture agricole a sud di Sapporo e venne consentita una breve stagione venatoria nell'inverno 1943-44 ma la popolazione di fagiani diminuì talmente in fretta che lo stato di protezione completa dovette essere rapidamente ripristinato
Descrizione: Come già menzionato in "Luoghi di origine" gli esemplari più tipici si trovano nella Corea del Sud mentre in quella del Nord e Cina, soprattutto in riguardo alle aree confinanti con il P. c. pallasi, non di rado si osservano soggetti con collari troppo alti e accenni di macchie guanciali, mentre ad ovest-sud-ovest e sud est possono mostrare ibridazione con P. c. kiangsuensis e P. c. torquatus.
Descrizione dettagliata di Taka-Tsukasa con aggiunta di alcuni particolari riguardanti collare, groppone, taglia e colore dell'iride:
Nel maschio adulto la parte superiore della testa è in oleoso verde oliva; fronte, viso, gola e collo verde scuro lucido, con riflessi blu violacei; linea sopraccigliare in cremoso - bianco o bianca, che inizia appena sopra l'occhio e si estende fino alla parte posteriore delle copritrici auricolari; collo contraddistinto da un primo ed ampio collare bianco che in alcuni esemplari si mostra leggermente aperto frontalmente, succeduto da un altro verde immediatamente sotto; parte superiore della schiena, lati del petto, fianchi e lati dell'addome ocraceo-arancio; piume delle parti superiori ai lati del petto bordati di verde scuro mentre quelle delle parti inferiori, ai lati di petto e addome, presentano una grande macchia verde scuro; parte inferiore di schiena e scapolari bianchi, largamente marginati di violaceo-carminio. Tra questi due colori si evince una fascia nerastra con riflessi verde scuro; groppa verde oliva, con macchie di colore verde scuro e bluastro alla base; groppone e copritrici caudali in verde oliva più definito rispetto a qualsiasi altro conspecifico ad eccezione di P. c. takatsukasae; base dei lati della groppa blu columbia chiaro; lati delle copritrici caudali in arancione–rossiccio; copritrici alari grigio-bluastre, quasi bianche sulla curva dell'ala e sfumate di oliva sulle parti interne, penne delle copritrici alari interne e delle terziarie sono largamente orlate di marroncino brunastro. Queste ultime presentano in aggiunta un punto centrale nero marginate in verde oliva; secondarie grigio-nere, con puntini vermicolari bianchi e bordo oliva-camosciato; primarie nere, con alcune barre irregolari; petto rame ardente-rosso, con bordi stretti in blu scuro; centro dell'addome superiore e tutte le sue parti inferiori nere, con riflessi metallici blu intenso; copritrici sottocaudali terra di Siena bruciata; coda oliva con barre nere e marrone rossiccio grigiastro sul lato; becco grigio corneo; zampe grigio corneo chiaro. Così come per altri conspecifici, anche il P. c. karpowi presenta molte variazioni naturali di colore. Taglia da piccola a medio-piccola; iride da arancio chiaro a scuro.
Nella femmina adulta, fronte e parte superiore della testa sono neri, con bordo marrone molto scuro e banda sub terminale camoscio; viso, nuca e petto marroni, con un bordo nero e barra, con zona intermedia, tra il bordo nero e la barra, rosato-camoscio con pallide vermicolazioni color seppia; regione circum-oculare quasi bianca; copritrici auricolari marrone molto scuro; parte superiore della spalla marrone scurissimo con barre nere, camoscio e nere consecutive all’apice, e una sottile linea violacea metallica che circonda la barra color camoscio; spalla inferiore, schiena, scapolari, groppa e parte superiore delle copritrici caudali marrone molto scuro con macchie nere e margini lucidi; copritrici alari similmente modellate, ma il marrone e il camoscio molto più chiaro del dorso; Primarie marrone scuro, con barre color cuoio chiaro, che cambiano in marrone vicino al rachide; secondarie color cuoio, barrate e punteggiate di nero. Tra queste barre e punti si evidenziano anche tonalità di marrone chiaro; timoniere marrone scuro con barre nere e punti, con un punto triangolare marrone ruggine sopra le barre nere; gola biancastra; parte inferiore di petto e addome in pallido ocraceo camoscio; fianchi marrone chiaro, con grandi marcature nere a forma di V, e ampi margini color cuoio. Taglia da piccola a media; iride dal nocciola-scuro al marrone scuro.
Nota: Il fagiano sudcoreano, osservano Austin e Kuroda, si incrocia liberamente con il P. versicolor in Giappone. Si presume che quest'ultimo sia dominante negli ibridi F1 che sembravano raramente fertili. Quindi conclusero che questo fosse il probabile motivo della graduale scomparsa dei P. c. karpowi dalle aree in cui erano stati rilasciati di Honshu, Shikoku e Kyushu. L'introduzione della sottospecie sudcoreana ad Hokkaido meridionale, non essendoci competizione coi conspecifici indigeni, ha avuto più successo.
Per contro, in cattività gli incroci tra il P. c. karpowi e conspecifici appartenenti ad altre sottospecie, hanno prodotto prole fertile. Inoltre, studi condotti negli USA indicano che gli ibridi di F1 tra il fagiano verde giapponese ed il P. c. karpowi sono fertili.
Nota supplementare: Successivamente all'introduzione del P. c. karpowi sull'isola di Hokkaido, venne rilasciato anche il Phasianus versicolor robustipes
Curiosità: In coreano i maschi sono chiamati Jangki, le femmine Katuri ed i pulcini Kkeobyeongi in quanto presenta lunghe zampe ed appare molto goffo (?), quindi gli è stato attribuito l'appellativo " keobyeongi ". Successivamente il termine è diventato d'uso comune in riferimento ad una persona che sembra piuttosto goffa.
Nella penisola coreana si trovano il Phasianus colchicus karpowi , endemico della penisola coreana, il fagiano settentrionale ( Phasianus colchicus pallasi ) e il fagiano Geomun-do importato dalla Cina. Il Phasianus c. karpowi venne introdotto a Tsushima ( Giappone ) nel Medioevo e resto del mondo in tempi più recenti.
Il fagiano di Geomun-do ( gruppo di piccole isole - Komundo o Port Hamilton in inglese ) è una specie introdotta da Shanghai ( Cina ), e si trova esclusivamente sulla omonima isola. Sembra tutto ebbe origine quando l’esercito britannico occupò l’isola e rilasciò 17 fagiani acquistati a Shanghai nel 1885. Quei pochi esemplari si riprodussero senza problemi e, da allora il loro numero è notevolmente aumentato. Sebbene non ci sia disaccordo sull’origine del fagiano Geomun-do, cioè, Phasianus colchicus torquatus, il dubbio che potrebbe trattarsi di un'altra sottospecie permane, per cui sono necessarie ricerche per chiarine lo status.
Tuttavia gli abitanti dell’isola insistono che fu l'esercito britannico per primo a portare dei fagiani sull'isola. Purtroppo la situazione è cambiata e attualmente si trova sull'orlo dell'estinzione a causa dell'aumento dei gatti randagi, quindi la protezione è urgente.
Foto da : 1 www.birdhistory.tistory.com - 2 www.m.blog.naver.com - 3 www.birdnet.cn Autore: Xiao Lui ( foto scattate: 1 Corea del Sud , senza data - 2 Corea del Sud il 17-02-2014 - 3 Cina, senza data )
1 - Maschio 2 - Maschio 3 - Maschio
Phasianus c. karpowi
Foto da : 1 Autore: David Mac Lennan - 2 Autore: Michael Plaster ( località indicate dai fotografi: 1 Samgi-myeon, Iksan, Jeollabuk-do 29-12-2020 Sud Corea - 2 Seoul-Gangnamgu-Seolleungno, T'ukpyolshi 18-03-17 Sud Corea )
1 - Maschio 2 - Maschio
Phasianus c. karpowi
Foto da : 1-2 www.birdnet.cn Autore: Lao Yu ( località indicata dal fotografo: 1-2 sud del Fiume Giallo senza precisare la posizione 31-01-2015 Cina )
1 - Maschio 2 - Maschio
Phasianus c. karpowi
Foto da : 1-3 www.ppykk.tistory.com - 2 www.birdnet.cn Autore: Shanhai Dalian ( foto 1-3 scattate in Corea del Sud nel 2019 - foto 2 in Cina nel 2020 )
1 - Femmina 2 - Femmina 3 - Femmina
Phasianus c. karpowi
Foto da : www.birdnet.cn Autori: 1 Míngxìnpiàn - 2 Shén zhī yīng ( foto scattate in Cina il 1: 25-04-2017 - 2: 03-01-2017 )
1 - Phasianus c. karpowi 2 - Phasianus c. karpowi
Phasianus colchicus formosanus ( Fagiano formosano )..........Elliot........1870
Luoghi di origine: Sottospecie endemica dell'isola di Taiwan ( ex Formosa )
Nota: Sull'isola, sin dai tempi antichi, i fagiani sono stati cacciati per la carne e le piume, tuttavia la loro capacità riproduttiva li ha aiutati a resistere alla pressione venatoria. Il rapido sviluppo economico di Taiwan nei tempi moderni, misure come l'urbanizzazione e interferenze umane, industrializzazione, meccanizzazione agricola e l’uso di pesticidi, non solo hanno causato grandi cambiamenti sociali, ed in particolare e nelle aree pianeggianti, ma anche ridotto l'habitat naturale di molti animali selvatici compreso i fagiani. Prima degli anni 50 era uno degli uccelli più comuni nei campi di Taiwan, mentre attualmente le popolazioni di Phasianus c. formosanus che albergano sull’isola sono in costante diminuzione. Inoltre, per poter avere una migliore resa, i cacciatori di Jianan o Chianan meglio conosciuta come Chiayi-Tainan ( pianura alluvionale situata nella regione centro-meridionale della parte occidentale di Taiwan ) furono i primi a rilasciare in natura esemplari appartenenti ad altre sottospecie provenienti dalla Cina, con conseguente incrocio tra questi e la forma indigena. Inizialmente si trattava di Phasianus. c. karpowi e Phasianus c. torquatus ma, essendo anche questi appartenenti a forme selvatiche, quindi piuttosto piccoli, nervosi e gestibili a fatica, non accontentarono i gusti dei cacciatori locali che invece intendevano ottenere ibridi dalla taglia e peso maggiori. A tale scopo vennero importati soggetti da altri paesi. Non è specificato quali, ma per ovvi motivi sicuramente si tratta dei soli Stati Uniti. Secondo Chen Meihui (2004) le analisi eseguite su soggetti indigeni selvatici raccolti a Hualien Fenglin, Taitung Chishang, Kenting Sheding, Tainan Shanhua, Tainan New City, Tainan Mountains e Taichung Qingquangang, ad eccezione delle popolazioni che si trovano a Tainan Shanhua e Taichung Qingquangang, la purezza genetica era ancora preservata. Le popolazioni di Phasianus c. formosanus, nelle rimanenti aree della regione erano più o meno contaminati dai geni delle specie aliene. Un'altra fonte di inquinamento genetico è sicuramente rappresentato dai soggetti ibridi fuggiti, per cause varie, dagli ormai molti allevamenti ma ad oggi non è possibile quantificare l’ibridazione non dimenticando che, come già sopra menzionato, questa forma deve affrontare perdita degli habitat, pressione venatoria e ibridazione. Relativamente a ciò, è stata inserita, come tutte le altre sottospecie di Phasianus che vivono in Cina, nell’elenco di secondo livello riguardante specie selvatiche in pericolo. Non è molto, ma è già qualcosa. Nel 1986, il Kenting National Park Management Office ha condotto ricerche sull’allevamento, conservazione e rilascio di fagiani formosani all’interno del proprio territorio, ma i risultati non furono soddisfacenti. Per contro l'enorme campus della Donghua University di Hualien preserva un ecologia primaria, con alberi, cespugli ed erbacce che crescono in aree poco o nulla frequentate dagli umani. Quindi un ottimo rifugio per fagiani di formosa e nel contempo uno dei migliori luoghi per poterli osservare.
Phasianus c. formosanus - Foto da: Autore Yi-Cheng Chen
Descrizione: Il maschio assomiglia al conspecifico Phasianus c. torquatus ma se ne distingue per la colorazione generalmente più pallida di mantello e fianchi con cromatismi maggiormente profondi e caldi. Va comunque sottolineato che alcuni esemplari di Phasinaus c. torquatus possono presentarsi ancora più chiari tuttavia, in questi casi, i margini verdi delle piume sono molto più ampi mentre nel Phasianus c. formosanus il verde è pressoché assente; corona verde scuro lucido senza tracce di grigio, strisce sopracciliari bianche molto strette quando non assenti in alcuni esemplari; collare piuttosto stretto, se pur solitamente ben definito, aperto sulla parte anteriore del collo con uno spazio medio tra i due apici ( del collare ) pari a circa 3 cm; fianchi biancastro sporco con ampie marcature terminali nero-bluastro; scapolari simili a quelle del Phasianus c. torquatus ma più vistosamente frangiate in marrone lucido. Taglia: medio-piccola; iride marrone scuro.
La femmina, pur somigliando molto alla conspecifica Phasianus c. torquatus, di norma è più minuta, scura ( più grigiastra ) e pesantemente marcata rispetto a quest'ultima e, non di rado, presenta piume verde scuro lucido sulle parti più cupe del mantello. Taglia piccola; iride marrone scuro 1*)
1*) Come per il conspecifico Phasianus c. torquatus, elegans ecc., anche per il Phasianus c. formosanus, le immagini mostrano una situazione diversa da quella indicata nella letteratura con femmine apparentemente tipiche che però presentano iridi sia scure che chiare. Quindi, carattere della specie, anomalia o ibridazione ?
La forma che si trova sull'isola di Kinmen 2*) è un ibrido prodotto dall’incrocio tra il Phasianus c. formosanus e sottospecie aliene, re-incrociati tra loro. La colorazione complessiva di questa forma è rossastro più o meno scuro e, solitamente presenta nulla, o ben poco, che lo ricolleghi al fagiano formosano indigeno.
2*) Isola di Kinmen in breve:
Fujian, provincia cinese che si affaccia sulla sud-orientale. Dal 1949, il territorio è diviso tra due governi separati: la grande maggioranza è governata dalla Repubblica Popolare Cinese (RPC) e costituisce la provincia del Fujian propriamente detta; mentre un numero di isole al largo della costa sono controllate dal governo della Repubblica di Cina (RDC) di Taiwan. La RPC e la RDC hanno mantenuto ciascuna il proprio rispettivo governo provinciale del Fujian per amministrare le parti che controllano.
La sede del governo provinciale del Fujian controllato dalla RDC ( Taiwan ) è ubicato nel Comune di Jincheng ( Contea di Kinmen ). Nel 1956, la RDC trasferì il governo provinciale del Fujian completamente fuori dalla provincia stessa, a Xindian, Contea di Taipei (ora Nuova Città di Taipei), Provincia di Taiwan, fino al 1996.
Stesse condizioni per le isole Matsu controllate da Taiwan, ed in particolare la contea di Lienchiang.
Nota: Secondo W. Beebe, l’unica caratteristica che nella maggior parte dei casi lo può distinguere dai conspecifici è il piumaggio molto chiaro del mantello e fianchi normalmente dai toni più profondi e caldi nel Phasinaus torquatus. Tuttavia, lo stesso autore sottolinea, di aver visto due esemplari ben oltre lo Yangtze, anche più chiari del formosano, però, in questi, i margini verdi delle piume sui fianchi, erano molto ampi mentre ,nei Phasianus c. formosanus, il verde è quasi assente. Le femmine delle due forme sono identiche. Quindi, considerato che l'isola di Formosa ( attuale Taiwan ) si trova a più di cento miglia dalla riva, e poiché questa forma differisce dai conspecifici continentali che vivono nelle adiacenti aree solo per il piumaggio solitamente più chiaro, è probabile che sia più o meno di recente introduzione. I maschi mostrano una notevole variazione tra loro e le femmine sono abbastanza indistinguibili dagli uccelli delle province cinesi orientali.
Foto da : 1 www.sujuilin.blogspot.ru - 2 www.blog.xuite.net - 3 www.ebird.org Autore: James Fan
1 - Phasianus c. formosanus 2 - Phasianus c. formosanus 3 - Phasianus c. formosanus
Phasianus c. formosanus
Foto da : 1 www.ebird.org Autore: Chao-Wei (朝威) Wang (王) - 2 www.inaturalist.org Autore: naturalist6577 - 3 www. dannycclai.blogspot.ru
1 - Phasianus c. formosanus 2 - Phasianus c. formosanus ( tipica, con iridi scure ) 3 - Phasianus c. formosanus
Phasianus c. formosanus
Foto da : 1 www.m.xuite.net - 2 www.birdnet.cn Autore: Xiǎo jùrén kàn shìjiè - 3 www.sow.org.tw
1 - Phasianus c. formosanus ( tipica, con iridi scure ) 2 - Phasianus c. formosanus ( tipica, con iridi scure ) 3 - Phasianus c. formosanus ( tipica, con iridi scure )
Phasianus c. formosanus
Foto da: 1 ww.ebird.org Autore: Chih Chun Chung - 2 Kun-Hui Lin - 3 www.birdnet.cn Autore: propopo
1 - Phasianus c. formosanus ( non tipica, con iridi chiare ) 2 - Phasianus c. formosanus ( non tipica,con iridi chiare ) 3 - Phasianus c. formosanus ( non tipica, con iridi chiare )
Solo occasionalità, o potenziale devastante realtà ?
Nota: nelle due immagini sottoposte due maschi, probabilmente lo stesso, considerando località e data indicata, di Phasianus c. formosanus fotografato in un area interna della provincia cinese del Fujian, gamma tipica del Phasianus c. torquatus. Ovviamente, non è dato sapere come possa esserci arrivato, ammesso che non ce ne siano altri, ma è presupponibile che non sia opera di qualche ente o associazione sia pubblica che privata, bensì rilasciati da qualcuno che non ha la benché minima idea del male che un gesto apparentemente innoquo può provocare nel tempo. Senza calcolare il rischio corso dato che le leggi cinesi in tale senso sono piuttosto severe.
Phasianus c. formosanus in area Phasianus c. torquatus
Foto da : 1-2 www.ebird.org Autori: 1 Ichin Hong - 2 Jiaxin Liu ( località indicata dai fotografi: 1-2 Ziyun Village, contea di Longhai, città-prefettura di Zhangzhou, provincia del Fujian 29-06-2024 Cina )
1 - Phasianus c. formosanus ( nel Fujian - Cina ) 2 - Phasianus c. formosanus ( nel Fujian - Cina )
Phasianus c. formosanus < chiaro >
Nota: In allevamento la mutazione chiara del P. c. formosanus è da sempre oggetto di contestazione in quanto non pochi autori ed allevatori credono che sia il risultato di incroci con altre sottospecie di colchicus, ciò che parrebbe essere l'opzione più attendibile. Così come è probabile che il maschio ritratto nelle immagini sottoposte, scattate a Taiwan in area Phasianus c. formosanus ( come altri esemplari fotografati nella stessa area ), sia semplicemente un ibrido naturale prodotto dall’incrocio tra la forma indigena e ibridi fuggiti da qualche voliera.
Di seguito il sunto, estrapolato dalla descrizione del Phasianus c. formosanus "chiaro" < Autore Yan Chongwei > , nel quale si menzionano altri due esemplari dalla livrea insolita:
...." Nell'esemplare maschio catturato nei pressi dell'aeroporto di Pingtung, il colore in generale è simile a quello della forma nominale, tuttavia, la parte superiore della schiena e le scapolari si presentano più chiare in giallo dorato, mentre groppa e groppone sono macchiate di nero, giallo crema, verde scuro e grigio; coda è bruno-grigiastra; ali marrone chiaro con estremità delle penne grigio-bianche. L'esemplare ottenuto dalla contea di Taitung è pressoché simile al precedente nella colorazione della livrea, con la parte superiore della schiena e scapolari ancora più chiare in giallo dorato; groppa e groppone con macchie nere, giallo crema e verde scuro caratterizzate da margini delle piume oliva; zona ventrale e sotto ala giallo-arancio con macchie nere; coda bruno-rossastra attraversata da sottili barre" ...
Foto da : 1-2-3 www.swiftandtit.com ( Immagini scattate a Taiwan Cina )
1 - Phasianus c. formosanus < chiaro > 2 - Phasianus c. formosanus < chiaro > 3 - Phasianus c. formosanus < chiaro >
Phasianus colchicus kiangsuensis ( Fagiano dello Shaanxi o della Mongolia Interna ).........Buturlin.........1904
Com'anche proposto per altri congenere, prima di arrivare alla scheda descrittiva, trovo sia interessante leggere alcuni cenni storici riguardanti questa sottospecie che ( in passato da alcuni importanti autori, era suddivisa in alcune forme ), seppur sintetizzate, trovo siano il più delle volte in riguardo ad analisi, supposizioni, riflessioni e commenti, più che condivisibili. La letteratura storica è stracolma di errori, spesso anche gravi, e gli autori moderni, facendone una sorta di copia/incolla, senza neppure cercare di verificarne o perlomeno capire, ciò che andranno a pubblicare, non fanno altro che aggravare la situazione.
Da: http://tambov-zoo.ru/identifier/class/Aves/Galliformes/Phasianidae/Phasianus/2
Phasianus torquatus kiangsuensis < Fagiano settentrionale dal collare >( Phasianus colchicus kiangsuensis )
1 ) Questa forma è distribuito nella regione di Kalgan ( attuale Zhangjiakou, città-prefettura nella provincia di Hebei – Cina settentrionale non molto a nord-ovest di Pechino ). Da questa località, proveniva una serie di esemplari tipici che facevano parte della collezione di F. K. Lorentz. Anche la pelle conservata nel Museo zoologico dell'Accademia delle scienze di san Pietroburgo ( Russia ), faceva riferimento alla stessa area e venne acquistata nell'inverno del 1856 ( pelle congelata ) a Kyakhta ( Kyakhta, città della Repubblica autonoma della Buriatia – Russia, al confine con la Mongolia settentrionale ) dalla carovana arrivata da * Kalgan ( GI Kalgan – Kyakhta ).
La specie, si trova pure ad Ordos ( provincia della Inner Mongolia – Cina ) entro la parte settentrionale della grande ansa del fiume Giallo. Vive anche, o almeno così sembra, più a nord-ovest nella regione di Uliassutai ( Mongolia ), a circa 48°N lat. SH. e 97° come si evince dalla pelle collezionata nel Museo dell'Accademia delle Scienze di san Pietroburgo ( Russia ) acquisita dalla spedizione di Pevtsov, etichettata "Khara-here in Ulyasutai, June 79". A giugno, considerato il caldo, l’esemplare non poteva essere mantenuto a lungo, quindi dovrebbe essere di origine locale.
* Commento personale: Purtroppo da Pevtsov non viene specificato se, quando acquistata, la pelle era fresca o conservata, ed in quest’ultimo caso, com’era stata mantenuta considerato il periodo ( giugno 1879 ) e le attrezzature dell'epoca. Per contro, nella descrizione del viaggio non si fa menzione di incontri con fagiani ( M. V. Pevtsov "Saggio su un viaggio in Mongolia". Omsk, 1883 ). Tuttavia, non solo all’epoca sia Pevtsov che altri ricercatori non trovarono, per quanto in mia conoscenza, tracce di fagiani nell’area di Uliassutai, ma anche in epoche successive, perlomeno sino ai nostri giorni, non è giunta alcuna testimonianza in tale senso. Potrebbe anche trattarsi di un travisamento delle informazioni ricevute e conseguente errore di trascrizione. Non sono ancora riuscito a vedere personalmente le pelli, lo farò appena possibile, ma ho il dubbio che la pelle in oggetto non sia di Phasianus c. kiangsuensis, bensì di Phasianus c. edzinensis all'epoca ancora sconosciuto. Con qualche esemplare che potrebbe essersi spinto sino Uliassutai.
2 ) Da notare che entrambi gli esemplari più occidentali, sia della regione di Kuku-choto ( Inner Mongolia – Cina ) che di Ulyasutai ( Mongolia ), non sono del tutto simili agli esemplari di Kalgan. Buturlin descrisse quindi l'ultima forma che denominò Phasianus kiangsuensis ( nome alquanto inappropriato, o forse, semplicemente molto sfortunato, dovuto all'inesattezza delle informazioni ricevute da Hartert del Tring Museum ( UK ) , dalle quali risultava che questi fagiani vivessero nella provincia del Kiang-su - attuale Jiangsu - dove, però, si trova la specie meridionale dal piumaggio più pallido Phasianus gmelini cioè l’attuale Phasianus c. torquatus ). Tuttavia, gli individui collezionati da Pevtsov si distinguevano da quest’ultima forma quindi, Buturlin, nei manoscritti, diede loro il nuovo nome "schensinensis", che sostituiva quello attribuito nella Monografia del 1905. In seguito, fuorviato da una pessima descrizione e non meno povero disegno a colori di Shalov, che descrisse con il nome di Phasianus holdereri una presunta nuova specie di Minchou, Buturlin identificò gli esemplari di Pevtsov con quest’ultima specie. In effetti, Shalov si occupò del già ben conosciuto fagiano del Gannan Phasianus strauchi descritto da N. M. Przhevalsky nel 1876.
Gli esemplari di Kuku-choto e Ulyasutai differiscono dai conspecifici di Kalgan per avere le copritrici superiori delle ali grigio oliva piuttosto che grigio cenere ( caratteristica che successivamente, dallo stesso Buturlin, non viene più ritenuta determinante in quanto soggetta a non poca variazione individuale ), nuca lucida pressoché identica alla colorazione del collo, che negli esemplari di Kalgan, cioè tipico Phasianus kiangsuensis, è marrone ruggine opaco; sopracciglio biancastro appena percettibile, mentre nei soggetti di Kalgan è meglio sviluppato; parte bassa della schiena con una predominanza di oliva verdastro, non grigiastra come si vince negli esemplari di Kalgan. Va altresì considerato che le caratteristiche generali dei fagiani orientali non sono molto stabili, quindi bisognerebbe avere più materiale e pelli, nello stesso stato del piumaggio, per distinguere formalmente ( nel caso i caratteri si rivelino stabili) la specie più nord-occidentale di Ordos alla quale bisognerebbe attribuire il nome originario di Phasianus torquatus schensinensis. ( Vedere a seguito i commenti, a tale proposito, dello stesso Buturlin )
Phasianus c. kingsuensis pelli - per gentile cortesia della Dott.ssa Aleksandra Sergeeeva - Zoological Institute RAS, St Petersburg, Russia. Da sinistra: prima pelle da Kalgan ( attuale Zhangjiakou -Hebei - Cina ) - seconda e terza, interessantissima pelle ( parti superiori e inferiori ), dalla regione di Uliassutai ( Mongolia ) dove, perlomeno in base alla letteratura classica, questa sottospecie non dovrebbe trovarsi. Tuttavia, leggendo quanto menzionato nei diari di viaggio, è lecito pensare che sia un errore di scrittura o cattiva interpretazione riguardante una località dal nome similare.
Phasianus c. kiangsuensis
Luoghi di origine: Vive distribuito su vasti territori. Dall'ovest Hebei alle aree interne dello Shanxi, nel nord delle montagne Qinling ( Shaanxi ), Ningxia meridionale, centro e sud-ovest della Mongolia Interna a raggiungere le le zone umide di Wuliangsuhai e propagarsi anche ben oltre queste ultime. Come già precedentemente precisato, in base a non poche immagini l'ovest di Hebei, area storicamente attribuita al Phasinaus c. kiangsuensis, parrebbe ora condiviso col congenere Phasianus c. torquatus avendo, quest'ultimo, raggiunto il distretto Shijiazhuang e probabilmente anche altre località della stessa provincia. Da rilevare, inoltre, che in alcune aree della loro distribuzione confinati con i conspecifici Phasianus c. pallasi - Phasianus c. karpowi e Phasianus c. torquatus, si osservano palesi esemplari ibridi.
Curiosità: Il Phasianus c. kinangsuensis o fagiano dello Shaanxi ( oppure Mongolia Interna ) dalle genti locali viene anche denominato gallo della fritillaria a causa della spiccata predilezione per questa pianta, cosi come gallo del carbone dato che in alcuni casi può avvicinarsi alle fattorie o tende di cacciatori, per cibarsi del carbone di legna rimasto dopo che i fuochi dei bivacchi sono stati spenti. Trovano il loro habitat preferito in praterie alpine ricche di affioramenti rocciosi ad altitudini di 3000-4000 metri. Caratterizzati da una certa variabilità, in passato ne vennero riconosciute, per errore ( ? ), alcune sottospecie : P. holdereri gmelini..Buturlin........................1904 - Kalgan ( attuale Zhangjiakou - Hebei - Cina ). Vedere illustrazione nella parte relativa al Phasinus c. torquatus.
P. schensinensis.......Buturlin........................1905 - Kuku-choto ( attuale Kweihwating o Hohhot – Inner Mongolia
P. gmelini penzowi..Alpheraky & Bianchi....1908 - Kuku-choto ( attuale Kweihwating o Hohhot – Inner Mongolia ) Vedere illustrazione nella parte relativa al Phasinus c. torquatus.
Quanto sotto riportato è un sunto tratto dal testo originale con note descrittive dello stesso Buturlin Sergei Aleksandrovich:
Precisazione: Ad alcune località e fiumi, con nomi risalenti all'inizio del secolo scorso, quando cambiati, sono stati aggiunti quelli attuali.
"..Nel mio precedente articolo, relativamente al fagiano dal collare stretto e colore brillante della Cina nord-orientale, ho commesso diversi errori, come è stato giustamente sottolineato dai signori Alpheraky e Bianchi. Il primo è stato quello di tracciare il limite geografico tra il P. kingsuensis settentrionale dalla colorazione brillante e il P. gmelini meridionale fenotipicamente chiaro. Gli esemplari, del tipo P. gmelini da me esaminati, provenivano da Fo-kien (Provincia del Fujian - Cina meridionale), mentre il P. kiangsuensis è stato da me descritto attraverso esemplari di provenienti da Kalgan (ttuale Zhangjiakou, Hebei) che si trova nel nord della Cina ( ho esaminato anche gli esemplari del dottor Radde, mentre quelli del signor Lorenz furono descritti abbastanza correttamente dallo stesso per me, in litt ). Dall'ampio tratto di paese compreso tra circa 15 località, non avevo soggetti e, mal interpretando la descrizione degli esemplari di Shanghai, ho erroneamente ammesso che appartenessero alla luminosa specie del nord. Tuttavia, i sig.ri Alpheraky & Bianchi sono stati in grado, grazie anche alla gentile disponibilità del signor
Illustrazione, approssimativa, raffigurante il Phasianus holdereri realizzata sulle caratteristiche fenotipiche di esemplari provenienti da Kalgan ( ora Zhangjiakou, provincia di Hebei - Cina )
Illustrazione, piuttosto accurata, di Henry Jones, raffigurante il Phasianus holdereri ( attuale Phasianu c. kiangsuensis ) realizzata sulle caratteristiche fenotipiche di esemplari provenienti da Kalgan ( ora Zhangjiakou, provincia di Hebei - Cina )
Rothschild e dottor Hartert, di esaminare diversi esemplari provenienti da Shanghai e Ching-kian ( attuale Zhenjiang ), e hanno dedotto che appartenevano alla pallida specie del sud ( Ph. gmelini ) e, dato che ho appena esaminato questi uccelli, concordo con questa opinione. Quindi il limite tra queste due forme si trova molto più a nord di quanto ipotizzassi, e non è improbabile che tutte le pianure della Cina orientale (Hoang-ho < Yellow River > inferiore incluso) siano abitate dalla pallida specie meridionale Ph. gmelini. Certamente non è stata una felice ispirazione nominare la specie luminosa del nord, Ph. kiansuensis, poiché ora è dimostrato che non estende il suo areale alla provincia di Kiang-su ( attuale Jiangsu ), ma a questo punto non si può fare nulla e, poiché, Squatarola helvetica non si riproduce in Svizzera e Xilocopus kamtchatkensis non è mai stato visto in Kamtchatka, l'errore non rimarrà unico. Il mio secondo sbaglio, a quanto pare, è stato quello di suddividere ulteriormente la specie più settentrionale, di colore brillante, in due forme sulla base di caratteristiche non applicabili ad una serie più ampia di esemplari esaminati, o almeno, alla maggior parte di essi, come sottolineano i signori Alpheraky e Bianchi. Opinione della quale ora sono io stesso convinto. Il mio Ph. kiangsuensis era basato su soggetti provenienti dalla parte montuosa nord-occidentale delle regioni nord-orientali della Cina cioè dalle province di Pe-chi-li e Shanxi ( Chihli e Pe-chi-li o Pechihli < in cinese significa North Chihli > erano province storiche nell'area circostante Pechino ), portati da Kalgan ( Attuale Zhangjiakou - Hebei ). Però gli esemplari dai colori vivaci del nord-ovest di Ordos (collezionati da MV Pewzow: SW a Kuku-khota, vicino all'ansa nord-est dell'Hoang-ho ( Fiume giallo nell'Inner Mongolia ) e dell'Ulyassutai ( Mongolia ) differivano, come mi sembrava, per avere le copritrici alari color grigio sabbia e non grigio lavanda, groppa più verdastra, nuca più lucida e barre sopraciliari più sporche. Quindi, Buturlin, identificò gli uccelli di Ordos come Ph. torquatus variante C. ( della ben nota opera di David e Oustalet ) dello Shanxi e denominati, in molte lettere e mappe manoscritte riguardanti la distribuzione geografica dei veri fagiani, "Ph. schensinensis", come menzionato nell'edizione russa del mio primo articolo sui fagiani. Successivamente li ho identificati con "Ph. holdereri" di Schalow, descrivendoli con questo nome.
Ovviamente, entrambe le identificazioni erano errate, com’anche "Ph. torquatus var C." probabilmente è Ph. berezowskii ( Ph. c. decollatus ) mentre "Ph. holdereri" è il tipico Ph. c. strauchi. Inoltre, la colorazione grigia più lavanda o più sabbiosa delle copritrici alari così come la groppa più verdastra sono caratteristiche puramente individuali come si evince da una vasta serie comprensiva di quasi tutte le sottospecie del gruppo orientale di veri fagiani. La ristrettezza delle barre sopraccigliari è in parte, anche, causata dell'abrasione delle piume. Infine, non presentare una linea di demarcazione ben definita. Posso aggiungere che negli esemplari di Ordos del Col.Pewzow da me denominati Ph. schensinensis e Ph. holdereri, le penne del petto sono cospicuamente, sebbene molto strettamente, marginate di nero, mentre negli esemplari di Radde da me denominati Ph. kiangsunsis (che ancora presumo siano originari di Kalgan) questi margini sono quasi assoluti. Ma poiché altri esemplari di Kalgan esaminati da me nelle raccolte del signor Alpheraky possiedono questi margini, anche in questa forma detta caratteristica sembra non avere alcun valore.
Quindi in questo gruppo di fagiani dobbiamo ora ammettere due forme: la più meridionale Ph. gmelini, avente mantello e fianchi giallo dorato (IBIS 1904 p. 384) (coloribus corporis valde pallidioribus IBIS p. 409), e la più settentrionale Ph. kiangsuensis del nord-est di Ordos e Kalgan, con mantello e fianchi arancio-dorato (IBIS 1904 p 304) (coloribus corporis intensis - IBIS 1904 p. 408). I signori Alpheraky e Bianchi hanno dato a questa forma come nuovo nome "Ph. Pewzowi", basato sugli esemplari Ordos del Col. Pewzow, identici, come ammettono, agli uccelli Kalgan, e mi dispiace molto che questo nome molto più appropriato debba essere respinto per motivi di priorità....".
Breve descrizione riassuntiva: Nel maschio la testa si presenta verde scuro lucido; corona velata da verde bronzo, assente in alcuni esemplari; strisce sopracciliari che possono essere assenti, solo accennate oppure evidenti in alcuni soggetti; collare continuo che si presenta da appena accennato a poco alto ad alto, aperto frontalmente che, quando alto, si restringe bruscamente così come essere frammentato o mancare, sulla parte posteriore del collo; mantello e fianchi contraddistinti da ricca colorazione cuoio-arancio dorato con marcature nero-bluastro. Taglia media; iride da giallo-arancio o arancio scuro al marrone.
La femmina è caratterizzata da colorazione di fondo marrone grigiastro pesantemente marcata sia sulle parti superiori quanto sui fianchi mentre quelle inferiori ne sono relativamente prive. Taglia da piccola a medio piccola; iride da giallo a nocciola opaco chiaro. Colorazioni più scure, per quanto possibili, potrebbero indicare ibridazione con Phasianus c. karpowi o Phasianus c. torquatus
Foto da : 1-3 www.birdnet.cn Autori: Xiqi Shadow Chaser - Zhiren Shanshui - Autore: 石门浪子 - 2 www.inaturalist.org Autore: Nick Elbuct
1 - Phasianus c. kinngsuensis 2 - Phasianus c. kiangsuensis 3 - Phasianus c. kiangsuensis
Phasianus c. kiangsuensis
Foto da : 1- 3 www.birdnet.cn Autore: 第四牧马人 - 2 www.birdnet.cn Autore: 睡觉的人站起来
1 - Phasianus c. kinngsuensis 2 - Phasianus c. kiangsuensis 3 - Phasianus c. kiangsuensis
Phasianus c. kiangsuensis
Allargando le immagini sottoposte relative alle femmine si possono vedere distintamente le particolari marcature su ali e fianchi.
Foto da : 1-2 www.birdnet.cn Autore: 平坦的小腹 - 3 www.douyin.com
1 - Phasianus c. kinngsuensis 2 - Phasianus c. kiangsuensis 3 - Phasianus c. kiangsuensis
Phasianus c. kiangsuensis
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1 - Phasianus c. kinngsuensis
Phasianus c. kiangsuensis
Foto da : 1-2 www. douyin.com
1 - Phasianus c. kinngsuensis 2 - Phasianus c. kiangsuensis
Phasianus colchicus hagenbecki ( Fagiano di Kobdo ).......... Rothschild............1901
Prima di arrivare alla solite schede descrittive, trovo sia molto interessante leggere alcuni cenni storici, e relative considerazioni, riguardanti questa sottospecie che in passato, da alcuni importanti autori era, oltre che suddivisa in due forme, anche conosciuta con diversa nomenclatura. Seppur sintetizzate, personalmente trovo molte delle analisi, supposizioni, commenti, ipotesi e riflessioni proposte nel testo, più che condivisibili. La letteratura storica è stracolma di errori, spesso anche gravi, e gli autori moderni, facendone una sorta di copia/incolla, senza neppure cercare di verificarne o perlomeno capire, ciò che andranno a pubblicare, non fanno altro che aggravare la situazione.
Da: http://tambov-zoo.ru/identifier/class/Aves/Galliformes/Phasianidae/Phasianus/2
Nonostante quanto a seguito menzionato, relativamente a questo gruppo, sia il sunto di ciò che venne pubblicato su libri e/o riviste specializzate di fine 1800 ed inizio 1900 dagli stessi autori/descrittori delle varie forme comprese nel genere Phasianus, potrebbe, soprattutto ai meno esperti, sembrare molto strano. Per meglio comprendere, serve innanzitutto considerare alcuni fattori come periodo, nomi attribuiti, numero sino ad allora di specie e sottospecie classificate, conoscenza delle stesse, gamme ecc. Quindi, per chi intende addentrarsi nel fantastico ed intrigante mondo della ricerca, seppur come semplici appassionati, sono un ottimo spunto per comprendere caratteristiche e differenze tra esemplari appartenenti alle forme selvatiche che, in base all'attuale classificazione, a volte risultano inspiegabili suggerendo conclusioni affrettate, spesso relegandoli al ruolo di ibridi. Probabilmente il più delle volte è così, però ciò non toglie che potrebbero appartenere a forme intermedie dimenticate che andrebbero rivalutate.
Phasianus mongolicus < Fagiano mongolo > ( all’epoca comprendeva le attuali forme: Phasianus c. hagenbecki e, seppur con altro nome, anche il Phasianus c. pallasi nella quale è stata inclusa anche la forma Phasianus alpherakyi come citato nella parte relativa a questa forma )
Queste forme sono distribuite dalla Mongolia nord-occidentale alle coste del Mar del Giappone e dall'Amur ( Russia ) alle parti centrali della Manciuria Interna ( Cina ).
Alcuni zoologi, come Hartert, consideravano l’appellativo attribuito da Pallas, non un nome, ma solo una designazione descrittiva tuttavia, nel caso non lo considerassimo valido, il nome più antico per questa sottospecie risulta essere Phasianus hagenbecki, che dovrebbe essere accettato nel suo insieme, ma l'opinione di Hartert, in questo, caso è errata: Pallas sottolinea il nome mongolicus in corsivo e addirittura asserisce di esitare a riconoscere questo fagiano come "varietas" - una varietà del fagiano caucasico, sotto il quale allora si intendevano razze ideografiche ( e, del resto. come lo stesso Hartert considera ancora questo fagiano ) o anche per il bell'aspetto.
Phasianus mongolicus hagenbecki < Fagiano della Mongolia occidentale > ( attuale Phasianus colchicus hagenbecki )
Abita nella regione di Kobdo ( Kobdo, Kara-ussu, Achit-nor ) ed è conosciuto da un ristretto numero di soggetti: V. Rothschild, che lo descrisse ne aveva 3 esemplari e Buturlin 2. I confini della sua distribuzione non sono stati stabiliti, soprattutto ad est. Tuttavia, ad Ulyasutai si trova, almeno sembra, una forma diversa e, inoltre, la descrizione originale era basata su esemplari catturati in estate dal piumaggio molto usurato e sbiadito.
Phasianus c. hagenbecki
Luoghi di origine: Endemico della Mongolia. Una piccola ed isolata popolazione di hagenbecki sopravvive in un area compresa tra i fiumi Chowd e Buhmurun che scorrono nella provincia di Uvs - Mongolia occidentale. Il termine Kobdo deriva dall'omonima cittadina che si trova ai piedi dei monti Altai o Altaj.
Descrizione: Sottospecie che di primo acchito potrebbe essere scambiata per P. c. pallasi, tuttavia in P. c. hagenbecki circa solo il 10% dei soggetti mostra macchie biancastre ai lati della testa, invece pressoché sempre presenti in P. c. pallasi. Nel maschio la corona si presenta olivastro-bronzo, delimitato da larghe strie sopracciliari biancastre; collare molto alto, comunque solitamente meno rispetto al conspecifico P. c. pallasi, che tende ad assottigliarsi sia posteriormente quanto anteriormente; petto, usualmente caratterizzato da una colorazione più chiara rispetto al conspecifico P.c. pallasi con tendenza a sottolineare un leggero violaceo sulla parte alta e collo; bordi neri delle piume del petto molto larghi che costituiscono un caratteristica importante per la diversificazione dal conspecifico P. c. pallasi. Per alcuni, l'unica vero carattere distintivo tra le due forme; mantello e fianchi simili a quelli del conspecifico P. c. pallasi ma con il giallo di norma leggermente più spento che assume tonalità vagamente biancastre. Un altro fattore distintivo, in questa sottospecie ( e di alcune altre ), riguarda il disegno della coda che presenta la barratura con linee orizzontali non contrapposte ma alternate. Taglia grande; iride, dal giallo-arancio pallido all'arancio.
La femmina pur essendo molto simile alla conspecifica P. c. pallasi, se ne distingue per il piumaggio in generale leggermente più scuro, con marcature su petto e fianchi più numerose. Taglia medio grande; iridi, da leggermente più scure rispetto a quelle del maschio a varie gradazioni di nocciola e marrone; queste ultime tonalità, perlomeno fotograficamente, risultano le più frequenti.
Foto da : Mongolian Bird Watching Club Autore: Silas Olofson
Foto da : 1-2 Mongolian Bird Watching Club Autore: Silas Olofson - 3 Autore: Purevsure Tsolmonjav
1 - Phasianus c. hagenbecki 2 - Phasianus c. hagenbecki 3 - Phasianus c. hagenbecki
Phasianus c. hagenbecki
Foto da : 1 Mongolian Bird Watching Club Autore: Silas Olofson - 2 Wildlife Science and Conservation Center of Mongolia - 3 www.baabar.mn ( @batsukh )
1 - Phasianus c. hagenbecki 2 - Phasianus c. hagenbecki 3 - Phasianus c. hagenbecki
Phasianus c. hagenbecki
Foto da : 1-2 Mongolian Bird Watching Club Autore: Silas Olofson
1 - Phasianus c. hagenbecki 2 - Phasianus c. hagenbecki
Phasianus colchicus edzinensis ( Fagiano del Gobi )..........Sushkin.......1926
Precisazione doverosa: immodestamente, e con grande orgoglio, io e l'amico Njal Bergé, ci conferiamo il merito di aver fatto fenotipicamente, e non solo, conoscere questa sottospecie ad autori ed avicoltori occidentali che credevano fosse simile, anzi, identico alla mutazione platino dell’ibrido d’allevamento, con esemplari spacciati per puri tenuti in cattività.
Luoghi di origine: In base alla letteratura vive in aree piuttosto circoscritte e limitate alle sponde del fiume Eyin ( Edzin-gol ) nella parte nord occidentale della Inner Mongolia Cina. Tuttavia ciò si è dimostrato palesemente sbagliato in quanto l'aver trovato non poche immagini, di esemplari appartenenti a questa sottospecie, scattate in altre località confinanti con il Gansu ( Cina ) e, soprattutto, nelle zone umide di Gaotai Heihe ( Prefettura di Zhangye, e vicini territori nella provincia del Gansu - Cina ), dimostra che la gamma di questa sottospecie è molto più vasta rispetto a quella citata nella letteratura. Inoltre, sia i testi cinesi che alcuni studi molto recenti condotti da questi ultimi, confermano la presenza di questa forma nelle zone menzionate.
Descrizione: Il maschio è simile al conspecifico P. c. satscheuensis, ma se ne distingue, comunque non sempre facilmente, per i bordi di scapolari e interscapolari più scuri, dalla colorazione giallastro-marrone al fulvo anziché cannella molto chiaro e caratterizzati da una maggiore lucentezza, mentre il centro di queste piume si presenta bianco, non cremoso. Parti inferiori leggermente più chiare, con bordo verde metallico delle piume del petto che si restringe e interrompe al vertice delle stesse ( in P. c. satscheuensis questi bordi scuri sono più ampi e completi ), mentre la lucentezza verde del torace è pressoché assente; corona grigio-verdastra come nel conspecifico P. c. satscheuensis; linee sopraorbitali bianche che possono essere presenti come del tutto assenti, oppure rappresentate rudimentalmente; collare bianco stretto, o relativamente tale, aperto anteriormente. Taglia media; iride dal giallo scuro a varie tonalità di arancio.
La femmina, pur apparendo simile alla conspecifica P. c. satscheuensis, presenta una colorazione del piumaggio generalmente più scura, con petto, fianchi e parti superiori notevolmente più marcati. Taglia medio piccola; iride da giallo a nocciola opaco chiaro.
Nota: pur essendone personalmente più che certo, nell’esporre quanto risultato dalle ricerche debbo necessariamente utilizzare dei condizionali. La forma lo impone, nonostante la sostanza li confermi ampiamente. Il materiale analizzato sino ad oggi, oltre ad aver evidenziato che la distribuzione del Phasianus c. edzinensis é tutt’altro che definita suggerisce, anche per acclarate evidenze geografiche, che i confini tra la gamma di quest'ultimo e congenere Phasianus c. satscheuensis non siano quelli proposti nella letteratura, ma ancora da delineare. Inoltre, risulta evidente l’interazione costante in gran parte dei reciproci areali tra le due sottospecie che, in realtà, potrebbero costituire un'unica forma. Probabilmente, la somiglianza tra i due, ed il fatto che fino a qualche anno fa in Europa ed America si presumeva che il Phasianus c. edzinensis fosse simile, anzi, identico alla mutazione platino dell’ibrido d’allevamento, con esemplari spacciati per puri tenuti in cattività, sono i motivi principali per i quali si è sempre fatta molta confusione da parte di autori, studiosi ed ornitologi occidentali che ritenevano, qualsiasi fagiano osservato o catturato nella zona, un Phasianus c. satscheuensis e, nonostante le palesi evidenze, qualcuno lo ritiene ancora. Quindi, è lecito presumere che il Phasianus c. edzinensis, per ovvi motivi di quantità ed ampiezza della gamma, sia la forma basale, mentre il congenere Phasianus c. satscheuensis una variante locale del primo che, a causa del nuovo ambiente ( oasi di Sachow, attuale Dunhuang, e dintorni ) in cui è vento a trovarsi, ha mutato la colorazione originale assumendo un fenotipo molto più chiaro. Tuttavia, perlomeno da quello che raccontano ad oggi le immagini, si dovrebbe trattare, ed ammesso che non sia estinta, di una piccola popolazione circoscritta ad una ristretta area nell’estremo nord del Gansu ( Cina).
Foto da : www.birdnet.cn Autore: 1 Li Wensheng - 2 www.aitp.com.cn Autore: Zhang Hanjun - 3 www.npadata.cn Autore Zhang Hanjun ( località indicata dai fotografi: 1-2-3 Gaotai Heihe Wetland Park,, Gansu 29-05-2022 - 06-06-2016 - 23-05-23 Cina )
1 - Maschio 2 - Femmina 3 - Maschio
Phasianus c. edzinensis
Foto da : 1 www.birdnet.cn Autore: Weak Water Scholar - 2 www.shidicn.com Autore: Zhang Hanjun - 3 www.npadata.cn Autore Zhang Hanjun ( località indicata dai fotografi: 1 Xijie Street, distretto di Ganzhou o Zhangye, provincia di Gansu 28-02-2021 Cina - 2-3 Gaotai Heihe Wetland Park, Gansu 06-06-2016 - 04-06-2023 Cina )
1 - Maschio 2 - Femmina 3 - Maschio
Phasianus c. edzinensis
Foto da : 1-2 www.npadata.cn Autore. Zhang Hanjun - 3 www.npadata.cn Autore: Xiao Wenyuan ( località indicata dai fotografi: 1 Gaotai County,Heihe Wetland Park, Gansu 06-06-2016 Cina - 2 -3 Prefettura di Zhangye , Gansu 31-10-2022 - 17-10-2022 Cina )
1 - Maschio 2 - Femmina 3 - Femmina
Phasianus c. edzinensis
Foto da : 1 www.shidicn.com Autore: Zhanghan Jun - 2 www.npadata.cn Autore: Zhang Hanjun ( località indicate dai fotografi: 1 Gaotai County, parco nazionale delle zone umide di Heihe Gansu 09-04-2021 e 28-05-2023 Cina )
1 - Maschio 2 - Maschio
Phasianus c. edzinensis
Foto da : 1-2-3 www.npadata.cn Autore: Zhang Hanjun ( località indicata dal fotografo: 1-2-3 Gaotai County,Heihe Wetland Park, Gansu 12-10-2022 - 01-06-2024 - 27-05-2024 Cina )
1 - Phasianus c. edzinensis 2 - Phasianus c. edzinensis 3 - Phasianus c. edzinensis
Phasianus c. edzinensis
Foto da : 1 www.birdnet.cn Autore: zhj926888 - 2 www.www.npadata.cn Autore: Zhang Hanjun ( località indicate dai fotografi: 1 Gaotai Heihe Wetland Park, Gansu 01-08-2018 Cina - 2 Gaotai County, parco nazionale delle zone umide di Heihe Gansu 28-05-2023 Cina )
1 - Phasianus c. edzinensis 2 - Phasianus c. edzinensis
Phasianus colchicus satscheuensis ( Fagiano di Sachow o di Satchu ).........Pleske........1892
Luoghi di origine: La gamma di questa sottospecie dovrebbe essere circoscritta alla parte settentrionale del Gansu ( Cina ) e, probabilmente, perlomeno in base a quanto menzionato su alcuni testi cinesi, anche le aree confinanti di Xinjiang e Qinghai ( Cina ). Più precisamente: oasi di Sachow ( attuale Dunhuang ) e ai suoi dintorni, riferiti alle pendici settentrionali della catena montuosa dei Nan Shan e alle valli di Dao-khe e Su-lei-khe ( Bulunzir) fino a circa 1150 metri di altitudine, e bacino del fiume Shule tra Jiuquan e il lago Hara ( meglio conosciuto come Bagua ). Probabilmente, a causa dell'urbanizzazione e conversione in aree agricole di gran parte delle oasi che si trovano nel nord del Gansu, è lecito presumere che la specie sia stata costretta a distribuirsi in altre zone della stessa provincia così come nelle aree confinanti di quelle confinanti.
Descrizione: E' una delle sottospecie che presenta la colorazione più leggera, se non essere, in esemplari tipici, la più pallida. Scoperto e denominato da Nikolaj Michajlovič Przewalski nel 1883, per motivi mai chiariti, non fu ritenuto valido; successivamente, nel 1892, venne descritto da Fedor Dmitrievich Pleske. Un altro grande esploratore russo, Pëtr Kuzmič Kozlow, aggiunse interessanti note biologiche riguardanti questa sottospecie 1*). Il P. c. satscheuensis ( sachow o satchu ) è distinguibile, a prima vista, non solo dai conspecifici occidentali P. c. tarimensis, P. c. vlangali e P. c. strauchi che si trovano sull'altro versante dei Nan-Shan, per la sua colorazione generalmente pallida, la presenza del collare bianco, e dal P. c. kiangsuensis, che vivono più ad est, per le scapolari con margini marrone chiaro; ali grigiastre e altri particolari. Nel maschio la colorazione di fondo è arancio-camoscio opaco; corona grigio-olivastro-bronzo, delimitata da strette strisce sopracciliari biancastre, a volte appena accennate o solo rudimentali; collare bianco, stretto, e sempre aperto anteriormente; mantello giallo dorato chiaro con piume prive di bordi e contrassegnate al loro interno da una macchia stretta a forma di campana allungata; scapolari larghe e dalla forma rotondeggiante, bianco avorio al loro interno, delimitate da uno stretto bordo nero con frange esterne che, nella zona più prossima al mantello, si presentano giallo dorato, inframmezzato da alcune sfumature marrone, mentre sulle spalle assumono una tonalità ocraceo-sabbia; fianchi dalla colorazione simile al mantello, con ciascuna piuma il cui apice è contrassegnato da una marcatura nera che ne occupa tutta la larghezza; groppa azzurrognola; copritrici caudali azzurrognole con leggerissime sfumature verdognole nella zona centrale, ocraceo ruggine le più esterne. Taglia media; iride in varie sfumature di arancio e giallo-arancio.
La femmina è simile alla conspecifica P. c. torquatus ma se ne distingue per essere più chiara con una colorazione di fondo del piumaggio avorio giallastro con sfumature rosate sulla parte superiore di collo e petto. Taglia medio piccola; iride da giallo a nocciola opaco chiaro.
1*) Alcune note delle note di Kozlow riguardanti il fagiano di Sa-Zhou o Sa-chow (Phasianus satscheuensis), scoperto da N.M. Przhevalsky nel corso del suo terzo viaggio in Asia centrale.
Il fagiano dell'oasi di Sa-Zhou o Sa-chow viene visto frequentemente nei campi non lontano delle abitazioni. Spesso volano anche sui tetti di paglia delle case razzolando senza paura come farebbe un pollo domestico. Caratterialmente relativamente docile, la femmina può approntare il nido nei pressi delle case ed una volta schise le uova madre e prole, così come altri adulti, rimangono nelle vicinanze del villaggio dove, talvolta, gli abitanti, forniscono loro del cibo. Un espediente per tenerli a “portata di mano”, dato che in autunno o inizio inverno, perlomeno dopo la caduta della prima neve, li catturano con i lacci/trappola.
Come altri fagiani, si invola difficilmente preferendo, nella maggior parte dei casi, allontanarsi dal pericolo correndo, tuttavia, appena si sente fuori pericolo, inizia a pavoneggiarsi in modo importante. È interessante osservare come questi fagiani, in particolare le femmine, si nascondono nei cespugli bassi, e nel mentre giacciono immobili al suolo, divengono, grazie alla loro colorazione, completamente invisibili, come dissolti nella superficie grigiastra che li circonda. Ciò nondimeno, si dimostrano altrettanto abili nel celarsi dietro una collinetta di terra, albero o altra formazione naturale o artificiale. Questo fagiano presenta un piumaggio sempre pulito e ordinato che il sole mette in ulteriore risalto facendo brillare le bellissime piume multicolore. Trascorrono la notte in boschetti di tamerici e canne; preferibilmente su colline dominate da queste piante.
La stagione riproduttiva del Phasianus satscheuensis inizia alla fine di marzo e si protrae per oltre un mese. Durante questo periodo, i maschi emettono forti richiami udibili anche ad un miglio di distanza accompagnati dalla vibrazione delle ali producendo un rumore sordo, per quanto relativamente silenzioso. Il fagiano Sa-Chou, come il congenere dal collare, solitamente si esibisce nello stesso luogo, a terra tra i cespugli, oppure raggiunge qualche formazione elevata che può essere costituita da un ammasso di terra, fascine, ceppo, tronco di albero caduto ecc., ma mai sui rami di un albero. Dopo aver emesso il richiamo, rimane in silenzio per un tempo più o meno lungo, a seconda del grado di eccitazione e dell'ora del giorno per quanto siano più vocali durante l'alba ed il tramonto. Tuttavia, in primavera, il richiamo può essere udito in altri momenti. I maschi combattono violentemente tra loro ed il vincitore insegue il vinto per un certo tratto. Le femmine solitamente stanno vicine al lek, area in cui si esibiscono i maschi, e non emettono alcun vocalizzo mantenendo un atteggiamento a volte attento e diffidente, in altre più fiducioso.
Con la fine del periodo riproduttivo i maschi iniziano la muta, che si protrae fino a ottobre. Quando cambiano le piume, la vistosa e lunga coda del maschio, a volte, cade completamente, facendolo sembrare tozzo e sgraziato. . Tuttavia, all'inizio della primavera abbiamo dovuto incontrare fagiani simili sfigurati, ma questi erano uccelli che sono sfuggiti felicemente ai denti della volpe. Lungo le rive dei fiumi, dove si trovano campi coltivati, si eleva fino ad una altitudine di 2100 metri.
Nota: pur essendone personalmente più che certo, nell’esporre quanto risultato dalle ricerche debbo necessariamente utilizzare dei condizionali. La forma lo impone, nonostante la sostanza li confermi ampiamente. Il materiale analizzato sino ad oggi, oltre ad aver evidenziato che la distribuzione del Phasianus c. satscheuensis é tutt’altro che definita suggerisce, anche per acclarate evidenze geografiche, che i confini tra la gamma di quest'ultimo e congenere Phasianus c. edzinensis non siano quelli proposti nella letteratura, ma ancora da delineare. Inoltre, risulta evidente l’interazione costante in gran parte dei reciproci areali tra le due sottospecie che, in realtà, potrebbero costituire un'unica forma. Probabilmente, la somiglianza tra i due, ed il fatto che fino a qualche anno fa in Europa ed America si presumeva che il Phasianus c. edzinensis fosse simile, anzi, identico alla mutazione platino dell’ibrido d’allevamento, con esemplari spacciati per puri tenuti in cattività, sono i motivi principali per i quali si è sempre fatta molta confusione da parte di autori, studiosi ed ornitologi occidentali che ritenevano, qualsiasi fagiano osservato o catturato nella zona, un Phasianus c. satscheuensis e, nonostante le palesi evidenze, qualcuno lo ritiene ancora. Quindi, è lecito presumere che il Phasianus c. edzinensis, per ovvi motivi di quantità ed ampiezza della gamma, sia la forma basale, mentre il congenere Phasianus c. satscheuensis una variante locale del primo che, a causa del nuovo ambiente ( oasi di Sachow, attuale Dunhuang, e dintorni ) in cui è vento a trovarsi, ha mutato la colorazione originale assumendo un fenotipo molto più chiaro. Tuttavia, perlomeno da quello che raccontano ad oggi le immagini, si dovrebbe trattare, ed ammesso che non sia estinta, di una piccola popolazione circoscritta ad una ristretta area nell’estremo nord del Gansu ( Cina).
Precisazione: delle 12 immagini sottoposte, solo la n° 1 e 2, ed in particolare la 2, sono state scattata nelle aree tipiche per al specie. Tuttavia, solo la n° 2 ritrae un maschio con fenotipo senza dubbio attribuibile al Phasianus c. satscheuensis, per contro i tre esemplari della n° 1 parrebbero più simili al congenere Phasianus c. edzinensis, mentre le rimanenti 10, la maggior parte delle quali con fenotipo più attribuibile al Phasinaus c. satscheuensis, sono state scattate in zone diverse di Zhangye Heihe e Contea di Gaotai ( Gansu-Cina ), quindi gamma di “edziensis”. Tuttavia, perlomeno a me è palese, che questi soggetti sono morfologicamente e fenotipicamente diversi dai congenere ritratti nella precedente serie di foto riguardante il Phasianus c. edzinensis. Questa visibile contraddizione, con esemplari più simili all’una o altra sottospecie reciprocamente distribuiti nelle rispettive gamme, supporta la teoria di una forte correlazione sottospecifica tra le due forme.
Foto da: 1 www.so.toutiao.com - 2 www.gsjqtv com ( località indicata: 1 Jiayuguan, prefettura di Jiuquan, Gansu <no data > Cina - 2 vicinanze del lago Haragi, Dunhuang ( ex oasi di di Sachow, località tipo per questa specie ), Gansu 07-09-2022 Cina )
1 - Phasianus c. satscheuensis ? ( da area tipo ) 2 - Phasianus c. satscheuensis ( da area tipo )
Phasianus c. satscheuensis o Phasianus c. edzinensis ?
Nota: tuttavia, la domanda non è intesa a voler capire se i soggetti raffigurati appartengano all’una o all’altra forma, ma se siano realmente sottospecificatamente distinte. Come ben si evince dalle immagini il fenotipo, perlomeno da quello che fotograficamente si può riscontrare, non corrisponde in generale al Phasianus c. satscheuensis, perlomeno in quella che viene definita colorazione tipica, nonostante le foto siano state scattate in piena gamma di quest'ultimo. Colorazione più pesante nel suo insieme e lucentezza del piumaggio parrebbero più ascrivibili al Phasianus c. edziensis. Tuttavia, la struttura, il portamento e l’ampia interruzione anteriore del collare sono adducibili al Phasianus c. satscheuensis.
Foto da : 3 www.npadata.cn Autore: Wang Liang - 4 www.tuchong.com Autore: 无梦001 ( località indicate dai fotografi: 3 Qilian Mountain National Nature Reserve, Longchang River Nature Protection Station, Gansu 30-04-2022 Cina - 4 solo Gansu, nessun'altra informazione )
3 - Phasianus c. satscheuensis ? 4 - Phasianus c. satscheuensis ?
Riflessioni: Phasianus c. satscheuensis o Phasianus c. edzienensis ?
Foto da: 4-5 www.npadata.cn Autori: 3 Xiao Wenyuan - 4 Oriental Knight ( località indicata dagli autori: 3 Riserva naturale delle zone umide di Gansu Zhangye Heihe Bacino idrico di Linze, Gansu 25-04-2017 Cina - 4 Zhangye Heihe Wetlands, contea di Gaotai, Gansu 2 8-03-2024 Cina ) )
5 - Phasianus c. satscheuensis o edzinensis ? 6 - Phasianus c. satscheuensis o edzinensis ?
Phasianus c. satscheuensis o Phasianus c. edzienensis ?
Foto da: 7-8 www.bbs.fengniao.com Autore: jqzsh ( località indicata: 7-8 nessuna, ma alcune indicazioni fanno presumere che si tratti della prefettura di Jiuquan, Gansu 06-12-2010 Cina )
7 - Phasianus c. satscheuensis o edzinensis ? 8 - Phasianus c. satscheuensis o edzinensis ?
Phasianus c. satscheuensis o Phasianus c. edzienensis ?
Foto da : 9-10 www.npadata.cn Autore: Xiao Wenyuan ( località indicate dal fotografo: 9-10 Gaotai County, parco nazionale delle zone umide di Zhangye Heihe Gansu 28-03-2023 e 14-05-2022 Cina )
1 - Phasianus c. satscheuensis ? 2 - Phasianus c. satscheuensis ?
Phasianus c. satscheuensis o Phasianus c. edzienensis ?
Foto da: 11-12 www.npadata.cn Autore: Xiao Wenyuanb ( località indicata dall'autore: 11-12 Riserva naturale delle zone umide di Zhangye Heihe, gansu 14-06-2022 Cina )
12 - Phasianus c. satscheuensis o edzinensis ? 13 - Phasianus c. satscheuensis o edzinensis ?
A proposito di Phasianus c. edzinensis e Phasianus c. satscheuensis:
Oltre a quanto già argomentato nelle parti dedicate a queste due forme, le ricerche letterarie, accurate analisi geografiche e l’abbondante materiale fotografico suggeriscono che vi possa essere una forma basale. Sebbene in alcuni studi (comunque non definitivi) Phasianus c. satscheuensis venga indicato come una delle forme più antiche (detti studi, raramente comprendono il Phasianus c. edzinensis) sono dell'opinione che invece possa essere solo una variante locale del Phasianus c. edzinensis (tipo di speciazione: allopatrica, clinale ecc.) che, tra l’altro, risulta molto più numeroso e ampiamente distribuito. La colorazione molto chiara del Phasianus c. satscheuensis osservabile nelle forma tipica, oggi estremamente rara, se non riscontrabile solo nelle pelli conservate nei Musei, è probabilmente dovuta all'habitat trovato nell'Oasi di Sachow o Suchow (attuale Dunhuang nel nord della provincia cinese del Gansu) e zone confinanti. Quindi, se ciò corrispondesse alla realtà, lo status sottospecifico del Phasinaus c. satscheuensis dovrebbe essere verificato.
Pelle di Phasianus c. satscheuensis - Foto da: @NHM_Tring - Pheasant@Exeter
Pelle montata di Phasianus c. satscheuensis - Foto da: www.gbif org
Phasianus colchicus sohokhotensis ( Fagiano alxa o di Sohokhoto ).... Buturlin..............................1908
Distribuzione: Storicamente la sottospecie dovrebbe trovarsi solo nell'oasi di Sohokhto ( nell'attuale Contea di Minqin - Gansu - Cina ), non lontana dagli Helanshan ( catena di montagne ) ma, probabilmente, anzi quasi certamente, la sua gamma è estesa alle pendici settentrionali dei Qilian-shan o Nanshan ( catena di montagne ). Geograficamente la gamma di P. c. sohokhotensis comprende alcune aree meridionali del deserto Alxa, o Alashan e Tengger ( il principale deserto dell'Alashan Plain nella Cina centro-settentrionale ) che nord sfuma nel deserto del Gobi. A sud e sud-ovest, nella provincia del Gansu, oltre a trovare la barriera formata dai Qilian Shan o Nanshan ( Catena montuosa ), la Muraglia Cinese ne determina il confine, mentre ad oriente viene fermato dal possente Huang He ( Fiume Giallo ).
Osservazioni e considerazioni di Sergei Aleksandrovich Buturlin: "Esemplari di questa specie, 5 maschi e 2 femmine, furono procurati dal Col. P. K. Kozlow ( gennaio 1900 ) nella parte meridionale degli Alashan, nell'oasi di Soho-Khoto nei pressi di Tshen-fan o Chen-fan, attuale Minqin, a circa 100 km dalle pendici settentrionali del Nan-Shan orientale. Il Dr. V. L. Bianchi per primo sottolineò il carattere distintivo di questa forma, considerandola comunque una varietà individuale del P. c. strauchi. Tuttavia, quanto segue, dimostra, o perlomeno sembra farlo, che questi esemplari sono, invece, dei rappresentanti geografici di P. struchi. Il P. sohokhotensis si incontra nel nord dei Nan-Shan, dove, sino ad ora, non è stato collezionato un solo esemplare del tipico P. strauchi, sebbene gli Alashan siano stati ben esplorati zoologicamente da Przevalski, Kozlow e altri. D'altra parte, a sud dei Nanshan, nelle valli di Tatung e Bahuk-gol, sull'Altopiano di Amdos e nel Gansu meridionale, dove tipico P. c. strauchi abbonda, sono stati collezionati da Abbé David, Przevalskii, Holderer e Kozlow moltissimi esemplari ma, nessuno di loro ha mai visto P. sohokhotensis.
Tra le due aree menzionate, sulle pendici settentrionali della catena settentrionale del Tatung, si trovano esemplari intermedi, sebbene siano molto più vicini al tipico P. strauchi ( due maschi e una femmina del 1900 Yarlyn-gol, del Col. Kozlow ). Quindi considero il fagiano di Kozlow solo come una sottospecie o forma geografica di P. c. strauchi. Il Dr. Bianchi sottolinea ( 1907, aves sperimentò Kozlowi, p. 200 ) che un esemplare del Sichuan settentrionale ( Hwo-zsi-goy a nord di Lun-ngan-fu, 9 gennaio 1884, procurato da MM Berezowskii ) è molto simile a P. sohokhotensis però, credo, che ciò non provi che P. c. sohokhotensis sia solo una varietà individuale di P. c. strauchi nel Sichuan, così come nell’Oasi di Soho-Khoto, il tipico P. strauchi, evidentemente, non si incontra. Lo stesso dott. Bianchi ammette che la gamma di fagiani di Kozlow confina a semicerchio largo, con quella tipica del P. c. strauchi, da Soho-khoto nel nord-est, attraverso lo Shaanxi occidentale ad est e Sichuan settentrionale a sud-est. Ma devo aggiungere che nel suo altro lavoro ( 1906, Bull Acad San Pietroburgo v. Ser. Xxiv. Tn 1 e 2 p. 90 ) il Dr. Bianchi cita questo esemplare di Hwo-zsi-gou come varietà di P. decollatusi, non come una varietà di P. c. strauchi e questa identificazione sembra essere la più corretta.
* I signori Bianchi e Berezowski ( Aves exped. Pontaini 1891, p. 18 ) citano P. c. strauchi dal fiume Hei-ho, a Nan-pin, nord Sichuan ( luglio 1885 ). Ma Nan-pin si trova vicino ai limiti del Gansu, circa 50' a nord di Lun-ngan-fu, e inoltre, nel 1891 questi autori non distinguevano chiaramente P. c. strauchi da P. decollatus. Questo esemplare non è ora al Museo di San Pietroburgo".
Sintetica descrizione: Il maschio di questa forma differisce dal tipico P. strauchi per avere i fianchi più chiari, con marcature apicali scure delle piume che non ne occupano tutta la larghezza, nonché una lucentezza più dorata, meno ramata sulla parte superiore; sommità del capo caratterizzata da leggerissima patina bronzo grigiastro con assenza di linee sopracciliari; collare piuttosto stretto ma ben delineato, abbondantemente aperto anteriormente; parte alta del petto dalla colorazione rame scuro con riflessi violacei; fianchi marrone dorato scuro con marcature terminali nere delle piume che occupano la maggior parte di esse. Taglia: medio grande; iride giallo-arancio o arancio scuro.
Osservazioni e considerazioni personali: in passato, il P. c. sohokhotensis, veniva di sovente confuso con il conspecifico P. c. strauchi, nonché considerato sinonimo o rappresentante geografico di quest’ultimo. Un recente studio molecolare, il cui sintetico sunto è visibile a fondo di queste osservazioni, ha dissolto possibili dubbi. Infatti i risultati sembrano confermare che le due sottospecie sono sufficientemente disgiunte. Tuttavia, dall’osservazione di molte serie fotografiche relative al P. c. kiangsuensis e P. c. strauchi, così come la preziosa collaborazione fornitami dal gentilissimo personale dello Zoological Institute RAS, St Petersburg, Russia, nelle figure dei Dott.ri Vladimir Loskot prima e Alexsandra Sergeeva poi, nell’inviarmi dell’ottimo materiale fotografico relativo alle pelli di P. c. sohokhotensis, e successivamente delle foto di gruppo con pelli di P. c. sohokhotensis, P. c. kiangsuensis e P. c. strauchi affiancate, ho potuto trarre, perlomeno fotograficamente, delle conclusioni e formulare alcune ipotesi. In prima analisi sembrerebbe, dalle immagini, ci tengo a sottolinearlo, che il P. c. sohokhotensis sia piuttosto diverso dal P. c. strauchi, quindi, resta un mistero il come lo si sia potuto sinonimizzare o ritenere un rappresentante geografico di quest'ultimo mentre, per contro, sembra molto più simile al P. c. kiangsuensis. Confermatomi anche dalla Dott.ssa Aleksandra Sergeeva che ha potuto, visivamente, valutare le pelli. Ciò premesso, serve anche ricordare che all'epoca questa forma, decritta nel 1904 dopo non pochi errori di classificazione, era ancora confusa, non di rado, anche dagli autori più esperti. Inoltre all’epoca si riteneva che anche la gamma fosse diversa, estremamente più ridotta, da quella che invece risulta dalle mie ricerche. Ovviamente servirebbe un analisi visiva e molecolare ma, dalle immagini sembra evidente che una forma, mai menzionata prima, simile, se non del tutto identica al P. c. kiangsuensis ed in particolare agli esemplari che di norma si possono osservare nella provincia dello Shaanxi centro occidentale, è piuttosto comune anche nella provincia del Ningxia, specialmente nelle aree che costeggiano il Fiume Giallo e pendici degli Helanshan. Ancor più strano è che questi soggetti fenotipicamente, perlomeno da quello che si evince sia dalle foto live che dalle pelli, assomigliano in maniera incredibile al P. c. sohokhotensis. Serve sottolineare che, ad eccezione degli Helanshan dove tra l’altro, nelle oasi a ridosso dei loro pendii occidentali, è stato trovato il conspecifico P. c. alaschanicus, i territori che ora costituiscono questa provincia non sono mai stati esplorati adeguatamente. Solo un blando tentativo condotto dai cinesi negli anni 50 del secolo scorso ma, senza enfasi, e con scarsissimi risultati. Da quale parte, il P. c. kiangsuensis, possa essere giunto nel Ningxia, ammesso che non vi sia sempre stato è, per ora, da definire. Dal nord, cioè dalla provincia della Inner Mongolia, il percorso più semplice sarebbe stato quello di seguire il corso del Fiume Giallo, proseguendo verso sud e poi, quasi obbligatoriamente verso occidente ed il Gansu, quindi a nord, costeggiando la Grande Muraglia, sfruttando i corsi d’acqua ed i corridoi di vegetazione ad essi collegati, sino a raggiungere quella che è stata originariamente identificata come area tipo per il P. c. sohokhotensis, cioè l’Oasi di Sohokhto che non è poi così lontana. Tuttavia, la migrazione del P. c. kiangsuensis potrebbe essere avvenuta anche da est, o, solo da est, partendo dalle aree ubicate nel centro-ovest dello Shaanxi, ed attraverso il sud del Gansu, raggiungere prima i monti Liupan nel Ningxia per poi proseguire, sempre in questa provincia e/o nel vicino Gansu, verso nord sfruttando la continuità sia delle aree verdi che dei corsi d’acqua sino ad arrivare al il Fiume Giallo i territori circostanti, compreso i pendii orientali degli Helanshan e l’area storica seguendo il percorso delineato nella precedente ipotesi. Se ciò fosse confermato, significherebbe che la gran parte della letteratura riferita sia al P. c. sohokhotensis che al P. c. kiangsuensis, andrebbe riscritta.
Nessuno sino ad ora ha pensato di considerare il P. c. sohokhotensis sinonimo o rappresentante geografico del P. c. kiangsuensis. In vero qualche piccola differenza tra i maschi delle due sottospecie esiste, differenze ancor più visibile nelle femmine. Tuttavia io sono propenso a pensare che il P. c. sokhotensis sia una variante ( o rappresentante ) geografica del congenere P. c. kiangsuensis che, come evidenziato nello studio, il cui sunto lo si può apprezzare nel breve riepilogo a seguire, a causa dell